L ’ E C O N O M I S T A
G A ZZETTA SETTIM A N A LE
SCIENZA ECONOMICA. FINANZA, COMMERCIO, RANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI
«
Direttore : M. .1. de Jo h an n is
Inno XLVII - VOL LI
A n i* 22 »aio 1920 i
1
2390
Col fascicolo N. 2384 dell' il gennaio 1920 abbiamo inviato
al sigg. Abbonati una copia della Esposizione Finanziarla di
S. E Schanzer. La posta però ci ha ritornato un considerevole
numero di copie che avevano perduto l’indirizzo. Chi non avesse ri
cevuto il fascicolo è pregato di reclamarlo al nostro Ufficio In Roma.
1920
Alcune com binazioni che abbiamo potuto stipulare
con periodici che andrem o assorbendo nel corso d el
l’anno prossim o ci p erm ettono di riportare l’Econom ista
al num ero di pagine che esso aveva prim a della guerra
e di com pletarne quindi in modo notevole la redazione;
la circolazione, per effetto delle fusioni accennate, verrà
ad aum entare tanto da superare di gran lunga la som m a
i delle tirature dei periodici congeneri. I m ig lio ra m e n ti
j accennali, che dobbiamo alla fedele assistenza dei vecchi
! e nuovi lettori, cuì~siaiho altam ente riconoscenti, pò
li Iranno essere a ttuati solo col mese di aprile a causa
j|
di difficoltà tipografiche.
BIBLIOTECA DE “ L ’ ECO N O M ISTA ,,
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i na nzi ar i eS
t a ti s ti c i pubblicati a cura d eL ’ ECONOMISTA
1)
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inciL’ E LA S T IC IT À ’ DEI CONSUM I
con le sue applicazioni ai consumi attuali e prebellici
= L. 2
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inca liDi alcune esperienze metodologiche
tratte dalla prassi della statistica desìi Zemstwo rossi
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o n t e n t oPer una teoria induttiva dei dazi
sul grano e sulle farine
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an to roSaggio critico su la teoria dei valore
nell’ economia politica
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_______________ In v e n d i t a p re s s o i p r i n c i p a l i l i b r a i - e d i t o r i e p re s s o l ’ A m m in is tr a z io n e d e l l ’ E c o n o m is ta — 56 V ia G re g o ria n a , R o m a. S O M M A R I O : PARTE ECONOMICA.Finanziamento americano a ll’ Europa (J).
Analisi sii! rialzo dei prezzi durante la guerra (H . G. Mo u l t o n).
Categorie professionali e assicurazione obbligatoria per l’invalidità e la vecchiaia.
L ’organizzazione di Stato per il commercio all’estero. NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE.
R ic c h e z z a e r e d d i t i d e lle n a z io n i. — I l r i s p a r m i o n e g li S ta ti U n iti.
FINANZE DI STATO.
D e b iti d i g u e r r a . — C o n s o lid a to 3.50. — S p e s e d i g u e r r a .
NOTIZIE - COMUNICATI - INFORMAZIONI.
C o m m e rc io d e l l ’I t a l i a . — C o m m e rc io d e i v i n i . — C o m m e rc io d e lla s e ta . — L e g a d e l l e C o o p e r a tiv e e C o n fe d e r a z io n e c o o p e r a t i v a ita lia n a .
S itu a z io n e d e g li I s t i t u t i d i C re d ito .
P A R T E E C O N O M I C A
Finanziamenti americani all’Curopa.
Due nette tendenze si vanno ogni giorno più
precisam ente delineando negli Stati U niti d ’Ame
rica a rigu ard o dello in tervento delle ricchezze di
quel paese nel risanam ento delle finanze e dei
com m erci d ell’ E uropa, in crisi per effetto della
guerra, e, più che altro, della sua d im in u ita p ro
duzione dal Fante guerra.
L ’u n a tendenza è quella del Governo della j
Confederazione A m ericana verso i Governi degli
Stati d ’E uropa, tendenza che si com pendia nella
lettera che il Segretario del Tesoro, Glass, ha for
m ulato verso la fine di gennaio e che rip ren d e ¡
del resto integralm ente il concetto contenuto nel
suo an n u ale R apporto sulle finanze della R epub
blica, al quale anzi meglio ci atterrem o, tr a tta n
dosi di un docum ento ufficiale esposto al paese,
per ben ch iarire anche la situazione dei ra p p o rti
internazionali. L’ a ltra tendenza è .q u e lla ca p ita
nata da V anderlip, a nom e del com m ercio e della
in d u stria am ericana, che vorrebbero nuove a p e r
tu re di crediti statali.
R iassum iam o qui sotto am p iam en te il R apporto j
del Glass in m erito al com m ercio in ternazionale
ed ai cam bi.
« La situazione finanziaria internazionale è di
grande im portanza e noi vi siam o grandem ente
interessati. Dopo l’arm istizio gli Stati U niti h an n o
prestato ai Governi alleati, fino alla ch iu su ra dei
conti al 31 o ttobre 1919, la som m a di dollari
2,329,527,138.55, e rim an e a tale d a ta un residuo
n o u sp eso d i dollari 593,628,111.45del totale am m on
tare di 10,000,000,000, autorizzato d a ll’ Atto sul
P restito della L ibertà. Il Tesoro h a chiesto ed
ottenuto l’autorizzazione per la W a r F in an ce Cor
p o ra tio n di fare an ticipi fino all’am m o n tare di
doli.. 1 m iliard o per scopi n o n di g u erra e detta
corporazione si p re p ara a com piere tali anticipi.
P er l’Atto ap p ro v ato il 17 settem bre 1919, il F e
derai Reserve B oard è autorizzato a perm ettere,
fino al I o gennaio 1921, alle B anche Nazionali, di
investire, per u n lim itato m argine, nelle azioni di
corporazioni am ericane, p rin cip alm en te im pegnate
in q uella form a di operazioni internazionali ed
estere intese a facilitare la esportazione. Il Segre
tario della G uerra è autorizzato a vendere l’ecce
dente m ateriale di guerra a credito. Il W h e at Di
recto r degli S tati U niti è autorizzato a vendere
a ll’E u ro p a il gran o a credito. Le facoltà date al
presente al Governo o agli agenti governativi di
assistere i bisogni finanziari dell’E u ro p a sono
quin d i considerevoli. Queste facoltà vanno però
esercitate con estrem a . prudenza e con speciali
rig u ard i per i bisogni più u rgenti del nostro stesso
popolo e per u n ’am pia provvista da farsi di der
ra te alim e n ta ri ed altre necessità, a prezzi ragio
nevoli.
si-92
L ’ECONOMISTA
22 fe b b ra io 1920 — N. 2390
stem azione, d u ra n te il periodo della ricostruzione,
e cioè p er un periodo di d u e o tre anni, degli
interessi di quelle obbligazioni. Il Tesoro ritiene
che il bisogno n e ìl’E u ro p a di assistenza finanziaria,
per q u a n to grande, apparisce, se realm en te consi
derato, sia stato però assai esagerato sia all estero
she in paese. I n o stri cuori sono stati già cosi
oensibili alle sofferenze del tem po di guerra, e la
n o stra esperienza è cosi recente in rig u ard o alle
condizioni che esistevano d u ra n te la g uerra, da ren
derci disposti a considerare anche la larga lorza di
restaurazione c o n ten u ta in ciascun paese che non
sia stato spopolato, e gli ab itan ti dei quali non
sieno, dopo tu tto , affamati. Noi dobbiam o tu tti
sentire sim patie p er le odierne sofferenze dell E u
ropa, m a non dobbiam o perm ettere al nostro sen
tim en to di offuscare il giudizio, esagerando i b i
sogni d ell’E u ro p a e rendendoci p iù difficile il
soddisfarli in giusta m isura.
« La gente deve tornare a lavorare in Europa,
e deve contribuire ad aumentare la produzione.,
Le industrie europee, naturalmente, non possono
riprendere il loro lavoro senza materie prime e
macchinario, e quindi, nella misura di cotali bi
sogni, che gli Stati Uniti debbono soddisfare, sono
principalmente interessati alla restaurazione del
l’Europa i nostri esportatori. L’assistenza gover
nativa nel passato e le voci corse di piani ban
cari o di Governo per aiutare i finanziamenti
delle esportazioni, hanno apparentemente messo
le nòstre industrie nella erronea aspettazione che
i loro profitti di guerra, basati cosi largamente
sulla esportazione, abbiano a continuare indefini
tamente, senza sforzi o rischi da parte loro. A
loro vantaggio si riversarono i profitti della espor
tazione e quindi su loro stesse debbono ricadere
i rischi della mancata esportazione. Appena gli
stoks interni, che erano notevolmente ridotti al
momento dell’armistizio, saranno ricomposti, quelle
in d u strie che si sono sviluppate p er supplire ad
u n a grande d o m an d a per l’esportazione, sovve
n u te dai prestiti di guerra d al Governo, saranno
costrette a ch iu d ere , i loro stabilim enti ed abo
lire i dividendi, a m eno ch e non m antengano e
sv ilu p p in o le loro esportazioni a ll’estero. Le in
d ustrie del paese debbono essere condotte alla
realizzazione d ella g rav ità di tale problem a, deb
bo n o cercare i m ercati all’estero, debbono rid u rre
i prezzi a ll’in te rn o ed all’estero ad un ragionevole
livello, e creare o cooperare per la creazione dei
mezzi p er finanziare l’esportazione. Non vi e r a
gione di alti prezzi p er i generi di necessita n e l
l’attesa della dom anda europea e non di alti in te
ressi su ca p ita li nella prospettiva di crediti euiopei.
« ... Il m ercato finanziario degli S tati Uniti e
stato aperto a l m ondo in te ro e vennero rim osse
tu tte le restrizioni che avrebbero potu to frenare le
risorse del cap itale e del credito, come la grande
riserva d ’oro, d a ll’essere di valido aiuto al co m
m ercio m o n d iale ed ai bisogni dell E uropa.
« Vi sono coloro che ritengono che il dollaro
dovrebbe essere ten u to alla pari, nè più nè m eno,
su i m ercati esteri, m a perchè u n a u tile azione
possa essere e se rcitata in ta l senso sarebbe neces
sario g ettar fu o ri degli S tati Uniti l’oro quando
il dollaro invece fosse svalutato e au m en ta re i
crediti q u a n d o il dollaro facesse prem io. Al p re
sente il do llaro fa prem io in quasi tu tti i paesi
e la sua artificiale riduzione e m antenim ento a lla
pari è cosa a d d irittu ra inconcepibile, a m eno che
n o n si pensi di livellare tu tte le differenze dei
risp ettiv i cred iti verso le diverse nazioni e di so
stitu ire le n o stre riserve d ’oro con u n a riserva
consistente di prom esse d i pagam ento da p a rte
' di tu tte le nazioni ch e scelgano di divenire n o
stre d ebitrici. La ineguaglianza di cam bio riflette
n o n soltanto il com m ercio e la su a bilancia tra
due paesi, m a, p artic o la rm en te dopo u n a così
grande guerra, da diversa posizione delle finanze
interne di ciascun popolo. P e r gli S tati U niti il
determ inare per mezzo di u n a azione governativa
di deprim ere il d o llaro in relazione al cam bio
estero, e di m igliorare la posizione delle a ltre m o
nete co m m isu rate al dollaro, consiste semplice-^
m ente nel riversare sul popolo am ericano le tasse
e gli o neri dei p re stiti delle nazioni straniere.
Questo scarico di o n eri significherebbe nuove
tasse che dovrebbero essere im poste da noi, nuovi
prestiti che dovrebbero essere assorbiti dal nostro
popolo e q u in d i au m en to in tern o dei prezzi.
« L’azione del Governo am ericano per opporsi
alla n a tu ra le legge della dom anda e della offerta,
che auto m aticam en te agisce com e correttivo, e pei
prevenire il dollaro dal far prem io, q u an d o esso
n atu ra lm e n te tende a ciò, finirebbe ad esseie quella
di stim olare la esportazione e, nelle com petizioni
fra le dom ande di esportazioni all estero e quelle
interne, quella di m antenere o far salire gli alti
prezzi interni.
« Il concetto dei Governi alleati, era invece
quello (dopo ch e i con tro lli delle loro im p o rta
zioni sono stati attenuati) di co n tin u are a tenere
i loro cam bi cogli S tati U niti ad u n livello a rti
ficiale p e r mezzo di no stri P restiti statali, u cui
effetto sarebbe d ivenuto u n o stim olo delle loro
im portazioni, uno scoraggiam ento delle loro espoi-
tazioni, e q u in d i un aggravio dei loro già sfavo
revoli b ilan ci com m erciali.
« ... Il T esoro favorisce già il collocam ento nel
nostro m ercato di prestiti di nazioni europee e di
m u n icip alità, il che co n trib u isce a rid u rre ì cam bi,
ed io sono sicuro che, quando la pace sa ra con
sum ata e rim ossi i risch i politici, esp o rtato ri am e
rica n i ed im p o rtato ri europei getteranno le fon
dam en ta del credito su profonde basi di affari, e
sono certo che i b an c h ie ri am erican i n o n m an
ch e ran n o di tro v are i mezzi di finanziare ì b i
sogni d ella situazione e di rispondere a d a d °:
m an d a eu ropea di capitali, sta b ilita sulla base di
solidi investim en ti ».
,
.. „
Come il lettore a v r à facilm ente veduto il Go
verno am ericano, fedele a q u ella politica di liberta
che esso h a sem pre seguito, non vede ragioni di
interv en to , nè per ra d d o lc ire la situazione dei
cam bi alti, che esso ritiene anzi c o rrettiv i della
sbilancia com m erciale colle nazioni europee, ne
n ella a p e rtu ra di cred iti statali. Esso v u o l dire
a ll’E u ro p a tu tta : dopo il dispendio ed il consum o
della guerra, lavo rate, lavorate intensam ente e
sistem ate le vostre finanze interne, au m entate la
produzione in m odo da d im in u ire le dom ande
verso l’esportazione am ericana, m m odo da a u
m en tare la v ostra esportazione. L o Stato n u lla
vi darà, m a solp le p riv ate iniziative tro v eran n o
la form a, la m isura ed il m odo di a p rirv i f e d i t i
per com pensare la sbilancia del traffico. E,, ciò
che è p iù im p o rtan te, esso lan cia il m onito alle
in d u strie am ericane, perchè si adaU nio, dopo
aver goduto dei benefici degli alti profitti di guerra,
ai rischi ed ai d an n i di u n a d im in u ita espoita-
zione e di u n a crisi di produzione. L a linea e
certam ente coraggiosa e sincera e non
che essa difetti nè di logica, nedi ch ia ra visi onè
del Anzi,3 per p arte nostra, il rifiuto dello Stato
22 fe b b ra io 1920 — N. 2390
L ’ ECONOMISTA
93
Ma il m ondo degli affari am ericano è anim ato
da ben altri sen tim en ti e d a ben a ltre m ire. Le
in d u strie ed i p ro d u tto ri degli S tati U niti, che
h a n n o allargato d u ra n te la guerra i loro pian i e<F
i loro mezzi di produzione, m ale si ad attan o al
concetto di dover tro v are nei profitti goduti un
com penso alle p erd ite ed ai risch i fu tu ri, alle
contrazioni del traffico che già si delineano. La
espressione di questa situazione n on certo g rad ita
del capitalism o am ericano, si trova ch iaram en te
esposta negli scritti di V anderlip, il q u ale rias
sum e forse tu tta la disillusione della plutocrazia
am ericana, nel non tro v are facile collocam ento
alle m erci da esportare, m ercè il com odo in te r
vento statale, che dovrebbe assum ere, com e as
sunse d u ra n te la guerra, i rischi del credito e
cioè la garanzia sulla solvibilità del debitore, la
d isp arità della m oneta, e la creazione q u in d i di
una dom anda di m erce di valore p a ri alla en tità
del credito accordato alle nazioni europee.
Il finanziere F ra n k V anderlip, p a rla q u in d i da
finanziere della grande indu stria, quando, come
recentem ente ha fatto, ripetendo in sostanza il
contenuto del suo libro Che cosa accade in Europa,
afferm a che « u n grande com pito debbono assol
vere gli Stati U niti p er salvare l’ E u ro p a e con
essa se stessi, perchè senza una in tim a co o p e ra
zione delle due p arti uno sconvolgim ento c a ta
strofico m ondiale ne v errà di conseguenza in ev i
tabile. Se gli A lleati non com p ren d eran n o la n e
cessità di uno sforzo suprem o per risorgere e se
l’A m erica non com prenderà la necessità di a iu
ta re l’E u ro p a a raggiungere tale in ten to conce
dendole un potente aiu to di crediti, m ercè i quali
le sia assicurato un rifo rn im en to c o n tin u ato di
d errate a lim en tari e m aterie prim e, l’A m erica
i stessa dovrà risen tire il contraccolpo della te rri
bile crisi europea. Questa questione im p o rtan te
| interessa an ch e il cam bio, perchè se gli Stati
U niti non d aran n o a ll’E u ro p a l’a iu to necessario
a farla risorgere econom icam ente e in d u stria l
m ente, senza dubbio essa non p o trà in u n pros
sim o avvenire acq u istare i prodotti am ericani.
« E ’ necessaria la cordiale reciproca collabo-
razione di tu tti i Governi europei e di essi con il
Governo am ericano, per risolvere il com plesso
p ro b lem a europeo specialm ente p e r q u an to r i
g u ard a la finanza e la produzione. L ’A m erica che
possiede in gran copia m aterie p rim e e d errate
alim en tari ha l’obbligo di dare a ll’E u ro p a tu tto
l’appoggio del quale questa ha bisogno p e r riso r
gere econom icam ente, da questo risorgim ento d i
pendendo il consolidam ento effettivo della pace
m ondiale con il rito rn o ad u n ’èra di fecondo l a
voro e di prosperità ».
In tu tta la to n a lità delle dichiarazio n i di V an
derlip, si vede più ch e altro, com e già abbiam o
a c c e n n a to la preoccupazione degli in d u stria li am e
rican i affinchè il facile sbocco E uropeo ai loro p ro
d o tti sia conservato, poiché anche q u an d o si p arla
di m aterie p rim e e di alim enti, si sa bene, che se
connessa alla loro esportazione, vi è il ribasso dei
cam bi, anche i m an u fatti seguiranno la stessa via
p e r i m ercati europei.
Noi tro v iam o che forse, agli effetti di u n a più
ra p id a e m eno costosa ricostruzione europea, possa
giovare tu tto ciò che favorisce, enf ro certi lim iti,
l’arresto delle im portazioni dell’ estero e stim ola
invece la produzione in te rn a , alm eno nel prim o
periodo.
Si a v rà certam ente in A m erica una crisi p e r
sovraproduzione e ciò servirà ad abbassare gli
en o rm i prezzi che quegli in d u stria li esigevano ed
esigono d all’E uropa, il che com penserà in p arte
la elevatezza dei cam bi non solo, ma agevolerà,
p e r il m inore costo delle m erci ch e si d o v ran n o
co m p erare in quel m ercato, ad u n loro add o lci
m ento. L a produzione in te rn a dei singoli Stati,
per effetto delle- restrizioni nelle im portazioni si |
renderà più 'ro b u sta e finalm ente si potrà conse
guire, attraverso un periodo di duri sacrifìci e di j
severe costrizioni, un equilibrio più ragionevole. |
E per ch iu d ere queste considerazioni con qual
che richiam o sui cam bi, rim andiam o all’opinione
del P are to (1) che enum era cause ben precise ed
infinite del loro variare, le quali hanno influenza
superiore e di più facile accertam ento che non lo
sbilàncio com m erciale, in to rn o al quale il pro
fessor P o rri (2) h a fatto u n a c h ia ra dim ostrazione ]
della lim itata o d ubitabile im portanza, per gli ele
m enti che sfuggono a ll’ accertam ento, del saldo
della reale differenza fra le im portazioni e le espor
tazioni.
Infine richiam erem o, nei rig u ard i delle ultim e
oscillazioni dei cam bi, l’ opinione del Mylius (3),
il quale dà p reponderanza a ll’ elem ento psicolo
gico.
analisi sul rialzo dei prezzi
durante la guerra.
Il Prof. E ish er, com e è noto, concepisce il livello
dei p rezzi com e q u alch e cosa di ben d is t in to da una
m edia dei prezzi singoli. E ’ un livello o t t e n u t o p e r
mezzo di u n a sp ecie di p r o c e s s o au t o m a t ic o di divi- I
sione del n u m e r o to ta le di u n ità m o n e ta r ie -v a le v o l i
a scam b iarle. C o n s id e ra n d o i p rezzi singoli, tuttavia,
il Prof. Eisher, t r o v a n a t u r a l m e n t e t ehe il prezzo si j
rialza o si ab b a ssa fn rela zio n e alla d o m a n d a e aì-
l’ofterla. La sua analisi di p rezzi singoli si basa d u n
que, a n c h ’essa, r i g u a r d o allo scam bio, sul v alo re delle j j.
m e rc i già es iste n ti sùl m e rc a to in a t te s a di es sere
vendute. Non h a nulla a che fa r e col costo di prò- n
duzione, il quale n a t u ra lm e n te è t e n u t o in c o n s id e
razio n e so ltan to in q u a n t o es so possa e s s e r e un
eventuale f a tto re dell’offerta.
Il Moulton della U niversità di Chicago in u n d o tto
arti c o lo si p r o p o n e di s tu d i a r e le variazioni di prezzo
che av v e n n ero d u r a n t e la g u e r r a alla s t r e g u a del
costo m o n e ta r io di p ro d u zio n e delle m e rc i e di c e r c a r e
di in d a g a re se la eccessiv a inflazione della c irc o la
zione, fu causa p r im a o v v ero effetto delle variazioni
dei prezzi. C o n s id eran d o la q u es tio n e dal p u n to di
vista d ell’uomo d ’affari, o cc u p a t o nel p r o d u r r e e nel-
l’e s ita re le m erci, egli cre d e ch e si p o t r e b b e ac q u i
s ta re una concezione p iù c h i a r a del p r o c e s s o di f o r
mazione dei prezzi e delle fo rz e che d o m in a n o il li
vello g en erale d i essi, di q u a n t o si p o t r e b b e o t t e n e r e
r ite n e n d o che il d a n a r o e n t r i nel p r o b l e m a sola
m e n te in c o n n e ssio n e co n lo scam bio delle m erci,
dopo ch e esse s o n o s ta te p ro d o tte .
Cause degli aum enti del prezzo iniziale.
Noi possiam o p r e n d e r e com e punto di p arte n za p e r
10 stu d io d ell’a u m e n to dei prezzi d u r a n t e la g u e rra , i
cam b iam en ti ch e p e r p r im o av v e n n ero nei prezzi del
ferro , d ell’acciaio e di a l tr e m a te r ie basiche r ich ies te
dalla g u e rra . Il f ru m e n to p e r il m om ento, non e n
t r e r à a f a r p a r t e della ricerca.
Si r ic o n o s c e r à senza dubbio che causa iniziale d el
l’a u m e n to dei prezzi dei m a teria li di g u e r r a fu una
s tr a o r d i n a r i a d o m a n d a di c o n t ro ad una offerta li
m itata . R ichieste in co m petizione da p a r te di Go
v ern i c o n c o r r e n t i e di organi c o n c o r r e n t i dello ste sso
g o v ern o r a p id a m e n t e sp in s ero in alto i prezzi. Questo
a u m en to dei prezzi com inciò, n a tu ra lm e n te , molto
p rim a che gli Stati Uniti e n t ra s s e ro in g u e rra . E o p
p o r tu n o d o m a n d a rs i fino da o r a se q u e s to au m en to
iniziale sui prezzi dei m ateriali di g u e r r a non fosse
11 r i s u l t a t o di un au m en tato volu me di danaro.
Non poteva qu es ta s t r a o r d i n a ri a do m an d a es ser
sodis fatta solam ente in virtù di un a u m en to di p r e - 1
2
3
94
L’ ECONOMISTA
22 fe b b ra io 1920 — N. 2390
stili b a n c a r i? La ris p o s ta s e m b r a d eb b a es sere che
questi au m e n ti iniziali di p rez zi non dipendevano n e
ce s s a ria m e n te d a u n a esp an sio n e di p r e s ti ti bancari.
Q ualunque m e to d o di finanza di g u e r r a fosse stato
a d o t ta t o in E u ro p a , i prezzi delle f o r n i t u r e m ilitari
a c q u istate negli Stati Uniti s à r e b b e r o saliti: se i fondi
r ic h ie s ti p e r tali f o r n i t u r e no n fossero sta ti p res i in
p r e s t i t o dai G overni e u ro p e i da b an c h e eu r o p e e o
am erica n e, ciò non av r e b b e im p e d ito la c o n c o r re n z a
d i offerte da p a r te di vari Stati p e r q u es te fo rn it u re
e il c o n s eg u e n te a u m e n to di prezzi. Si s a re b b e p o
tu to p r o v v e d e r e ai fondi n ec es sari con un p r o c e d i
m ento di s t o r n o da im p r e s e meno essenziali, ed in
fatti, gli ap p ro v v ig io n am e n ti a m erica n i non furono
allora pagati es clu siv am e n te con fondi p r e s i in p r e
stito, m a v e n n e ro s o d d is fa tti p a r t e in o r o e p a r t e
con la re s ti tu z i o n e di titoli am ericani. Gli acquisti
all’e s te r o e il rialzo dei prezzi furono senza dubbio
facilitati dalla diffusione di fondi soggetti a p restito ,
ma s a r e b b e r o a v v e n u ti p r i m a o poi in ogni caso.
Questa analisi si può u g u alm en te e s te n d e re alla in
tensificata do m an d a di m a te r ie p r im e che seguì l’en
tra ta in g u e r r a degli Stati Uniti.
Ma anche se l’azio ne delle forze che influivano
sulla d o m a n d a e s u l l ’offerta non avesse rialzato i
prezzi delle f o r n i t u r e m ilitari, i prezzi a v r e b b e r o su
bito un aum ento, poiché è r ico n o s c iu to ch e se si do
veva o tte n e r e la m aggior q u an tità possibile di a r t i
coli di g u e rra , era d ’altra p a r t e n e c es s ario a s s ic u r a re
alti prezzi; co n s eg u e n za di ciò fu la politica g o v e r
nativa del calm iere. Si ric onosceva che i costi s a r e b
bero s t a ti alti, Tue i r is c h i in cui a v r e b b e r o in c o rso
le nuove im p re s e s a r e b b e r o stati insoliti, e che se ai
p r o d u t t o r i n o n fosse stato a s s ic u r a to u n * v an tag g io
in solito al di s o p ra d e i costi, il di p iù di pro d u zio n e
r ich ies ta non si s a re b b e o tte n u to ; e q u in d i ne è d e
rivato il sis tem a d ei c o n t r a t t i in b as e al costo più la
p ercentuale, o in m odificazione di q u es to stesso
prin cipio . Si c o n v e r r à in d u b b ia m e n te ch e il cr it e r io
di co n t ro l lo ch e influì sul la form azione del prezzo
si fo n d ò sulle spese di pro d u zio n e degli stabilim enti
se co n d a rii e c h e il volu me tota le della m oneta c o r
rente e n t ro il paese no n eb b e a che fare co n i prezzi
di ciascu n articolo.
Il fissare i prezzi del f e r r o e d e l l’acciaio e di si
mili m a te r ia li di g u e r r a ad un alto livello, cagionò
im m ed ia ta m en te un a u m e n to di spese di p ro d u zio n e
in t u t t i gli s ta b ilim e n ti in cui si u savano tali mate
riali. E ssendo c r e s c iu t o il c o s to delle m a te r ie p r i m e a
causa delle esig enze della p r o d u z io n e di g u e rra , tu tti
i fab b rican ti f u ro n o c o s t r e t t i a pagare prezzi più
alti p e r i m a te ria li di cui avevano necessità. Questo
au m en to sul costo d elle m a t e r i e prim e, a c creb b e g r a n
d em en te le spese d i p ro d u zio n e dei fab b r ic a n ti di
articoli bellici e n o n bellici.
E ’ ovvio a f ì e r m a r e che qu es te s’p e s e d i p roduzione
aum entate, o b b lig av an o gli in d u s t ria li a v en d e re ai
grossisti- a u n p rez zo più alto e il g ro ssista e il ne-
iioziante al m in u to a loro volta dovevano, in r e l a
zione a ta le au m en to , a l za re i lo r o prezzi. E ’ evi
dente che se il f a b b rica n te , il g ro ssista e il n eg o
ziante al m in u t o r is p e t tiv a m e n t e d ovevano m a n ten e re
guadagni p r o p o rz io n a l i, ciascuno doveva alzare i suoi
prezzi in p r o p o r z i o n e aH’a u m e n ta to costo. E ’ pure
evidente che, come p e r i d i r itt i doganali, q u es to p r o
cedim ento si r i v e r s a in p r o p o rz io n e m aggiore tu tto
a d an n o del c o n s u m a t o re . Si deve n o ta re in o ltre che,
se il fabbricante, il g ro ssista e il negoziante al mi
nuto devono m a n te n e re , in qu alità di co n s u m a t o ri, il
loro c o n s u e to r eg im e di vita, essi devono alzare i
prezzi più c h e p r o p o r z i o n a l m e n t e ; poiché se essi
c e rcas s ero s o la m e n te di m a n t e n e r e la stessa q u an tità
di m o n e ta di guadagno, essi, in q u alità di co n sum atori,
si t r o v e r e b b e r o n e l le stesse condizio ni delle classi
sa lariate le c u i r e n d i t e rim a n g o n o fisse, m e n tr e a'u
m enta il livello dei prezzi. Vi è p erc iò la tendenza in
ciascun venditore, q u a n d o a u m e n ta n o i prezzi, a ria l
zare il prezzo più ch e in p r o p o rz io n e, o a rialzarlo
della stessa p erc e n tu a le tan to sul c osto più alto q u an to
sul più basso.
Si capisce ch e q u e s to a u m e n to di prezzi, p e r
'q u a n t o r i g u a r d a alm eu o i! n eg o zian te al m in uto, non
viene fatto con precisione. L ’au m en to , in casi p a r t i
colari, può es sere s p r o p o rz io n a to alle a u m e n ta te
spese e, in al tr i, non co m p e n s a re i ca m b ia m e n ti di
costo. Ma, p arla n d o
g en e rica m en te, l’ effetto d e l
l’au m en to iniziale di prezzo sui m a te r ia li di g u e r r a
fu un rap id o a u m e n to più ch e p ro p o rz io n a l e di tu tti
i prezzi pagati dalla m assa dei c o n s u m a t o ri p er tu tt i
gli articoli, la cui fabbricazione rich ied e l’uso di m a
terie p r im e il cui prezzo è stato alzato causa le r i
chieste di g u e r r a e l’artilìcio g o v ern a tiv o del ca l
m iere.
A um ento di mercedi e di prezzi.
Un a l t i o fatto re, c h e o p era v a più o m e n o s im u l
ta n ea m en te col p re c e d e n t e e che te n d ev a ad a c c r e
scere il costo m o n e ta r io di p ro d u zio n e , fu l’au m en to
dei sa lari L’ad o z io n e di c o n t r a t t i in base al costo,
più una p e rc e n tu a le , e di altri sis temi p e r g ara n tire
i guadagni; p ro d u s s e un r a p i d o a u m e n to di salari da
p a r t e dei p r o d u t t o r i di m ateriali di g u e r r a . Gli a u
m enti iniziali di m e rc ed e non e ra n o dovuti a u n ’au-
m ontata q u a n t ità di fondi già in m a n o degli i n d u
s tria li; essi si p o sso n o a t t r i b u i r e p iu t t o s t o al fatto
che l’offerta di alta m e rc e d e era il solo mezzo p er
p r o c u r a r e la m ano d ’opera n e c es s aria e ch e insigni
ficante era il co s to d ella m ano d ’o p e ra in vista dei
guad ag n i g a r a n titi; i n v e ro co! sis tem a del costo più
la perc en tu a le, q u a n t o più alto e r a il co s to della
mano d ’opera, tan to m aggiore diveniva il guadagno
d ell’in d u s t ria le . Il p as so in qu es ta d irez io n e essendo
stato m osso dai fab b rican ti di m a teria li bellici, i p r o
d u t t o r i di artico li n o n 'b e l l i c i f u ro n o c o s t r e t t i a pa
gare m e rc e d i più alte p er c o n s e r v a r e la mano d ’o- i
pera di cui avevano bisogno. Questa tendenza v erso
salari .più alti fu intensificata, n a t u ra lm e n te , dalla ce-
! lerità ch e p r e s e l’attività co m m e rc i a le cQntempora-
n e a m e n te alla c r e s c e n te deficienza d i m a n o d ’o p e ra
d o v u ta alla m obilitazio ne.
Un a ltro f a tto re c h e influì sul livello d ei sa lari fu
la politica g o v ern a tiv a di a c c r e s c e r e i sa lari m an
mano che il costo d ella vita au m en tav a, q u es to ci
p o rta a c o n s id e r a r e il costo dei g e n e ri alim e n tari.
Il prezzo del fru m e n to s a re b b e s ta to alto n a t u r a l
m ente, in co n s eg u e n za della legge della d o m a n d a e
dell’offerta, ma, com e nel caso delle m a te r ie p rim e
p er le q u ali si r ic o r s e al ca lm iere, un prezzo alto fu
fissato p erc h è non venisse a m a n c a re la q u an tità ne
c e s s a ri a di q u es to p ro d o tto . L ’alto prezzo del f ru
m ento fece s i che si c o ltiv a s s e ro a g ran o m olte t e r r e
p rim a usate p e r la p r o d u z io n e di a l tr i p r o d o t t i ali
i m e n tari. Ne d eriv ò una d im in u zio n e di offerta di
altri p r o d o t t i a l im e n ta r i e p e rc iò un a u m e n to dei
loro prezzi, in p r o p o rz io n e alla lo r o d o m an d a. Non
è im p ro b a b ile anche che, in molti casi, t e r r e n i di
qualità sc a d e n te v en is s ero usati p e r la coltivazione di
p r o d o tti alim e n tari. Ma sia ciò v e r o o m eno, gli alti
prezzi dei p r o d o t t i a l i m e n t a r i in g en e re e l’effetto
u ltim o degli alti p rezzi pagati ai co ltiv a to ri, m e n tr e
gli alim e n ti giungevano al p u b b lic o a t t r a v e r s o i m e
d ia to ri, g r a n d e m e n te facevano c r e s c e re il prezzo che
4 c o n s u m a t o re doveva pagare. Si deve an c h e n o t a r e
che, m e n t r e il prezzo del f r u m e n t o e di a l t r i p r o d o tti
a l im e n tari si rialzava nei p o d eri, ca u sa 1a legge della
d o m a n d a e d e l l’offerta e del calm iere, si ac cres cev a
pure in mano dei co m m is s i o n a r i, dei m ugnai, dei
fornai e dei negozianti al m in uto, p e r c h è le sp e se di
esercizio di q u es ti m e d i a t o r i venivano ad au m e n ta rs i.
22 feb b raio 1920 — N. 2390
L’ECONOMISTA
95
In tan to molti in d u striali, an c h e non m a te ria lm e n te
l c o s t r e t t i ad a lza re i s a la ri p e r a v e r e affluenza di
I m a n o -d ’op era, s e n t i r o n o il dovere, nelle circ o sta n ze
attuali, di r ia l z a r e le m e rc e d i d i r e t t a m e n t e o i n d ir e i
1 t a m e n t e p e r mezzo di gratificazioni.
;
Gli a u m en ti di stipendio d iv e n n ero , così, quasi
! u n iv e rs a li — s e b b en e n a t u r a l m e n t e t u t t ’a l t r o che
u niform i — e quindi tu tti
i r a m i d ell’ i n d u s t ria
fu ro n o obbligati a i n c o r r e r e in spese di p r o d u z io n e
m olto più alte. E o vunque vi fu la t e n d e n z a a r e n
! d e r e g en erali q u e s ti effetti, causa lo sforzo di eia
scu n g r u p p o di p r o d u t t o r i p e r m a n t e n e r e il lo r o r e
girne di vita, a s s ic u ra n d o p e r loro ste ssi guadagni
ec ce d en ti i guadagni p r e c e d e n t i di ta n to q u a n t o p o
teva b a s ta r e a c o m p e n s a re l’a u m e n to del co s to della
vita.
Si deve qui n o t a r e che, p e r q u a n t o r i g u a r d a la
p ro d u zio n e di g u e rra , non e r a g e n e r a lm e n te n eces
sario ai p r o d u t t o r i di rialzare i p rezzi in p r o p o rz io n e
all’a u m en to di salari, p e r la rag io n e che, es sen d o in
molti s ta b ilim e n ti sf ru t ta t a p er i n t e r o la p o te n z ia
lità, il costo, u n ita r io r im a n e v a r e l a t i v a m e n t e basso,
in ragione di u n a d ist rib u z io n e finanziaria delle spese
generali. Se n o n fosse stato p e r le a c c r e s c i u t e spese
di fabbricazione d o v u te al l’a u m e n ta to costo della
m a n o d ’opera, è probabile ch e il costo di p r o d u z io n e
di m olti g en e ri a v re b b e su b it o una fo rte rid u zio n e
d u r a n t e i p r i m i stadi della g u erra.
Inoltre, t u t t a l’o p e r a degli s ta b ilim e n ti non e ra
lim itata ai soli p r o d o t t i di g u e r r a . In m olti r a m i della
solita i n d u s t ria la d o m a n d a fu g ran d iss im a , causa lo’
a u m e n ta to p o te re d i a c q u isto d ei l a v o ra t o r i di g u erra.
Un f a tt o re che gravò su q u e s ta situ az io n e fu la so
sp en sio n e di o p era zio n i c o s tru t tiv e e un m in im o a u
m e n to nel n u m e r o delle im p r e s e di c o s tru z io n e . Una
c re s c e n te mole di aflari fu c o n s e g u e n te m e n te affidata
a un n u m e r o fìsso e lim itato di sta b ilim en ti.
Senza q u es ti fattori che te n d e v a n o a r i d u r r e 11
costo u n ita rio , p r o b a b il m e n te i prezzi si s a r e b b e r o
alzati p iù r a p id a m e n t e di q u a n t o avvenne di fatto. E ’
in d u b b ia m e n te vero, tu ttav ia, che i prezzi v en n e ro
a u m e n ta ti più del n e c e s s a rio in co n s eg u e n za del la
v o ro intensivo, col r i s u l t a t o di guadagni eccezional
m e n te alti. I d ati del prof. F rid a y , r if e r e n t i s i alla
r e n d i t a delle c o r p o ra z io n i d u r a n t e la g u e r r a , s ta n n o
a in d icare che ta le v e r a m e n te fu il caso.
Alla s t r e g u a di q u a n t o abbiam o d e t to i n t o r n o alle
forze ch e f u r o n o cause di a u m e n to dei co s ti di p r o
duzione su q u a s i t u t t o il s is tem a in d u s t ria le , la con-
' clusione che l’a u m e n to dei prezzi si possa a t t r i b u i r e
all’offerta di u n a q u an tità di d a n a r o m aggiore p e r la
stessa q u a n t ità di m e rc i com e so stien e la t e o ri a c las
sica s e m b ra del tu tto infondata.
Si p u ò o b b ie tta re da alcu n i ch e se n o n vi fosse
stato un rialzo di t u tt i i prezzi, l’au n i e n to di prezzo
degli artico li bellici s a re b b e stato c o m p e n s a to da una
dim inuzione di prezzo degli a r ti c o li n o n essenziali,
col ris u lta to ch e il livello dei p rezzi s a re b b e rim a s to
in variato. L’a r g o m e n t o è b as ato s u ll’a s su n to che la
d o m a n d a di a r ti c o li n o n essenziali s a re b b e d im in u ita
r id u c e n d o n e in tal guisa i prezzi. La r i s p o s t a a ta le
rag io n a m e n t o è che solo t e m p o r a n e a m e n t e una di
m in u ita d o m a n d a di a rti c o li n o n essenziali ne a v re b b e
ab b a s s a to il prezzo sen sib ilm en te . P r e s t o s a re b b e
s ta ta r i d o t t a la p roduzione, m a il prezzo di v endita
di ciò ch e a n c o r a si p r o d u ce v a s a re b b e s ta to b as ato
sul costo . Gli a r ti c o li a basso prezzo a v r e b b e r o con-
c o n t i n u a t o a d es iste re , ma, c a u s a l e a u m e n ta te spese
- d o v u te all’a u m e n to dei p rezzi dei m a te r ia li di g u e r r a
e della m ano d ’o p e r a - è b e n d u b b io se i prezzi di
ven d ita a v r e b b e r o p o tu to e s s e r r i d o t t i a n c h e p r e s s o
gli s ta b ili m e n ti di m ag g io re im p o rta n za . O ra q u e s ta
r id u z i o n e di p r o d u z io n e no n essenziale s a re b b e stata
in d u b b ia m e n te un vantaggio nazionale, ma il p u n to
in d is c u s s io n e è che essa n o n a v r e b b e i m p e d ito lo
a u m e n t o sul livello g en e rale dei prezzi. Si deve n o
t a r e c h e l’e n e rg ia così riv o lta alla p r o d u z io n e di
g u e r r a non a v r e b b e r id o tto i prezzi dei p r o d o t t i n e
cessari, p erc h è s a re b b e stata una p ro d u zio n e m argi
naie s o tt o la c o n d izio n e di alti costi.
(continua)
H. G.
Mo c l t o n.Categorie Professionali
e assicurazione obbligatoria per l’invalidità e la vecchiaia.
Il disegno di legge p r e s e n ta t o dal Ministro p er
l ’in d u s t ria , il c o m m e r c i o e il la v o ro in Italia p er r a s
s icu razio n e o b b lig a to ria c o n t ro l’invalidità e la v ec
chiaia ha co n d o tto <
calcoli del n u m e ro di p ers o n e
assicurabili, in m odo da c o n c lu d e re che, sulla base
del ce n sim en to dem ografico al 10 Giugno 1911, il n u
m e ro delle p ers o n e in età co m p re s a tra 15 a 65 anni
che c a d ra n n o s o tt o l’obbligo d ell’a s s icu ra zio n e sarà
di c irc a 10 milioni,
Si è calc olato infatti che fra i ce n siti al 10 giugno
1911 s a re b b e r o c o m p re s e nell’obbligo d ell’a s s ic u r a
zione:
5.503.294 p e rs o n e o cc u p ate n ell’ag r ic o ltu r a , so p ra
7.210.218 in età t r a 15 e 65 anni, cioè il 76 p e r cento .
2.833.240 p e r s o n e o ccu p ate n ell’in d u s t ria , s o p ra
1.263.308 cioè il 66 p e r c e n to ;
233.931 p e r s o n e o cc u p ate nei c o m m e r c i , s o p r a
810.742, cioè il 29 pei- ce n to ;
466.432 p ers o n e o ccu p ate n e l l ’a m m in is tra z i o n e p u b
blica e privata, nelle p ro fe s s io n i ed a r t i liberali,
so p ra 1.285.026, cioè il 36 p e r cento .
Si h a q u in d i il n u m e ro totnle di 9.036.897 p ers o n e
che, te n e n d o co n to a n c h e delle p r o fe s s io n i e condi
zioni n o n specificate, può a r r o t o n d a r s i in 9 m ilioni
e centom ila.
Questo n u m e ro è rela tiv o al g io rn o del ce n si
m e n to ; ma, p e r giungere ad una d e t e r m in a z io n e ap
p ro s s im a tiv a del n u m e ro di a s s ic u r a ti alla- d ata di
e n t ra ta in vigore della legge, bisogna t e n e r c o n t o :
a) dei cittadini delle t e r r e r e d e n t e che in seguito
all’esito v itto rio so della g u e r r a e n t r a n o a far p a r t e j
della famiglia italiana;
b) d ell’in c re m e n t o n a t u ra le della popola zio ne.
T e n u t o conto di tali fatto ri, si può r i t e n e r e c h e il
n u m e ro degli a s s ic u r a ti non s a rà i n f e r io r e a 10 m i
lioni.
Un es am e più m in u to delle v arie c a te g o rie prò- i
fessionali che c o n c o r ro n o a f o r m a r e il co n t in e n t e
degli a s s ic u r a ti o b b lig ato ri è c o n t e n u t o nella ta bella
seguente dove è in d icato p e r le v arie co n d izio n i e
ca te g o rie p rofessionali il n u m e r o delle p e r s o n e che,
occ u p ate nell’a g r ic o ltu r a e c e n site al 10 Giugno 1911,
in età t r a 15 e 65 anni, se co n d o il disegno di legge,
s a ra n n o obbligate alla as sicurazione.
A gricoltura.
M asch i F e m m in e T o ta le1. - * Fittavoli
222.135
65.480
287.615
2. - Mezzadri, coloni
3. - G io rn alieri obbli
913.927
369.050
1.282.977
gati
.
.
•
4. - G io rn alieri di c a m
. 242.842
72.510
315.352
pagna.
2.017.844
1.285.735
3.303.579
5. - * O r t o la n i ,c o l tiv a to ri
di agrum i, vigneti, t a
bacco e g ia rd i n ie ri .
28.357
8.797
37.154
6. - Boscaiuoli, raccogli
tori di fungili e di e r b e
10.383
ecc...
9.632
751
7. —
, Taglialegna e c a r
bonai .
8. - M andriani, bifolchi,
16.757
1.982
18.739
166.386
bovari, p a s t o r i , .
151.237
15149
9. - F a tto r i, agenti di
23.076
1.173
24.249
cam pagna .
10 • G u ard ie cam p estri,
guardaboschi, g u a r d a
caccia, cacciatori,
9.846
■
—- 9.846
11- P e s c a t o r i e vallanti.
46.638
376
47.014
96
L ’ECONOMISTA
22 fe b b ra io 1920 — N. 2390
L e ca te g o rie c o n t ra s s e g n a te con a s te ris c o non fu
r o n o p rese in c o n to p e r la lo r o totalità, p erc h è dai
fittavoli, p e r esem pio, d e b b o n o es clu d e rs i co lo ro che
n o n p r e s t a n o a b i t u a l m e n t e o p e r a m anuale nelle r i
sp e ttiv e aziende, o il c u i r e d d it o an n u o complessivo
s u p e r i lire 3600. A ltr e t ta n to p u ò dirsi dei co ltiv a to ri
d ’ag r u m i e f ru tt e ti , g ia rd in ieri, o rto la n i ecc.
Nella im p o s sib ilità di d is t in g u e re p e r q u es te ca-.
tegorie, in base ad e l em e n ti p rec is i di inform azione,
q u a n t i d o v r a n n o e s s e re gli a s s icu ra ti, fu seguito un
c r i t e r i o e m p irico di valutazio ne, c o m p u ta n d o in cia
s c u n a c a te g o ria un n u m e ro , di in d ividui eguale alla
m e tà di. quello segnato nel censim ento.
Nella tabella seg u en te sono p r e s e n ta t e analoghe
specificazioni p e r le p e r s o n e occu p ate nelle in d u s trie .
Industria.
- I n d u s tr ie e s tra tti v e
M asch i F e m m in e T o ta le
del sottosuolo.
- In d u s trie che lavo
r a n o e utilizzano i p r o
d o tti
d ell’ a g ric o ltu ra,
91.781
2.687
94.478
della caccia e della pesca
. - In d u strie che lavo
ra n o e utilizzano i
me-495.269
81.377
576.646
t a l l i ...
- In d u s trie che la v o
ra n o i m in e ra li e c o
s tru zio n i edilizie, s tra
-318.619
16.187
334.826
dali, id rau lich e
- I n d u s tr ie ch e lavo
r a n o ed utilizzano le
720.479
28.152
748.631
fibre tessili
.
140.087
556.271
696.358
- I n d u s tr ie c h i m ic h e .
- I n d u s tr ie e servizi c o r
ris p o n d e n t i a
bisogni
44.976
14.203
59.179
co llettiv i .
313.273
9.849
323.122
T o tale
2.124.514
708.726 2.833.240
Queste cifre sono s ta te o tte n u te c o m p u ta n d o p e r
i n t e r o il n u m e ro delle p e r s o n e o ccu p ate nelle d i
v e rs e in d u s trie , in una delle seguenti condizioni-: o p e
rai, braccianti, facchin i, p e r s o n e di servizio, capi
t e c n ic i; e c o m p u ta n d o invece p er m e tà il n u m e ro
delle p e r s o n e qualificate impiegati, e ciò p e r t e n e r
conto, nel solo m odo e m p ir ic o ed a p p ro s s i m a t iv o
che parve possibile, del lim ite di stip en d io stabilito
co n il disegno di legge in q u es tio n e . Bisogna notare,
del resto, che il n u m e r o degli im piegati nelle i n
d u s t r i e è cosi piccolo, in r a p p o r t o al n u m e r o degli
operai, che l’i m p r e c is i o n e in t r o d o t t a con tale p ro c e
d im e n to non p u ò av e re r i s u l t a t o definitivo che un’in
fluenza affatto tr a s c u r a b ile .
In m odo analogo si o tt e n n e r o i dati relativi al
n u m e r o degli a s s i c u r a t i o b b lig ato ri del co m m ercio
e delle am m in is tra z i o n i p u b b lic h e e private. F ra gli
o p e ra i delle p u b b lic h e a m m in is tra z i o n i si es clu se ro
qu elli che h an n o già d i r i t t o a p ensione in base a leggi
e reg o la m e n t i speciali, e che p e rc iò n o n s a ra n n o c o m
p r e s i n ell’as sicu ra zio n e .
Se si tien c o n t o c h e sviluppo co m p leto si avrà
a n c h e o ltr e un m ilione di pensio nati, se ne conclude
ch e la legge in t e r e s s a d i r e t t a m e n t e o ltre 11 milioni
di co n tad in i italiani, cioè, rife ren d o si al n u m e r o di
22.817.755 censiti di età s u p e r i o r e a 15 anni, circa il
48 p e r cento d ella p o p olazione com plessiva o circa
il 45 p e r cento se calcoliam o a 25 milioni la p o pola
zione, e n t r o ta li lim iti di età, alla fine del 1918, in
co n s eg u en za delle re g io n i di au m en to so p rac ce n n ate .
I la v o ra to ri d ip e n d en ti, di m odeste condizioni e c o
no m ich e, co s titu isco n o u n a sc h ie ra che può v alu tarsi
a circa un m ilio ne e mezzo di perso n e, le quali non
s a ra n n o obbligate all’as sicu ra zio n e , ma p o tra n n o a c
c e d e r v i lib e r a m e n te e g o d r a n n o in tal caso del c o n
c o rs o , dello Stato. In seguito, q u an d o s a rà co m p iu ta
e i r r o b u s t i t a la o rg anizzazione c r e a ta da q u es ta legge,
e s o p r a t u t t o q u a n d o s a r à i n t r o d o t t a l’as sicurazione
o b b lig a to ria p e r le m alattie c h e d o v rà accogliere i
la v o ra to ri in d ip e n d en ti, q u e s ti p o tr a n n o an c h e es
s e re c o m p re s i n ell’assicu ra zio n e o b b lig a to ria p e r la
invalidità e la vecchiaia.
L ’o n e re dello Stato, nei p r i m i anni di applicazione
della legge nei q u ali s a ra n n o c o s titu i te p en s io n i sol
tan to p e r il tito lo della invalidità, s a rà m o lto m o
desto. Ma in seguito a q d r à ra p id a m e n t e au m e n ta n d o
fino a r ag g iu n g e re l’altezza q uasi c o s ta n t e di 143 m i
lioni v erso il q u a r a n t a c i n q u e s i m o anno. Da tale epoca
in poi, l’o n e r e si p o t r e b b e c o n s id e r a r e p r a t i c a m e n t e
stazionario se si p re s c in d e s s e d all’a u m e n to n o rm a l e
della popolazio ne, co m e p o tr e b b e farsi in q u es ti
studi. Infatti, nè s e m b r a rag io n ev o le la p r e s u n z io n e
che il saggio m ed io co n t in u o an n u ale di in c re m e n t o
della popolazio ne, che n e l l’in te rv allo t r a l’u ltim o ed
il p en u ltim o c e n s im e n to fu, co m e è noto, del 6-34
p e r mille, debba c o n s e r v a r s i c o s ta n t e p e r il fu tu ro ,
nè, q u a n d ’anche ciò fosse, s e m b r a rag io n ev o le p r e o c
cu p arsi d ell’a u m e n to di o n e re d o v u to a ta le causa,
quando, essa p e r tanti a l t r i effetti, im possibili a p r e
vedersi, c o n t ri b u is c e a raffo rza re di nuove e n t r a t e
il bilancio dello Stato.
[l’organizzazione di Stato
p er il c o m m e r c i o a l l ’ e s t e r o .
La Tribuna an t ic i p a alcune notizie, sul d e c r e to
sugli ad d e tti c o m m e r c i a li il q uale c o m p le t a l’o r d i
n am en to degli o rg a n i della politica ec o n o m ic a dello
Stato all’es tero , se co n d o u n p r o g r a m m a a cui l’attu ale
Ministro a t te n d e v a da alcuni mesi. Dopo a v e r r i o r g a
nizzato i servizi a l l ’in te rn o , bisognava d a r e u n as s etto
definitivo agli o rg a n i di in form azioni ec o n o m ic h e a l
l’estero, su cui t u tt i gli Stati h a n n o p a r t i c o l a rm e n t e
rivolte le lo ro c u re , d u r a n t e e do p o la g u e r r a , im p r e s
sionati dello sviluppo p ro g re s s iv o del c o m m e rc io
e s te ro ted esco negli ultim i anni, sviluppo ch e si r i
ten ev a d o v u to in g ra n p a r t e all’ausilio d ell’ Im p ero .
E r a a p p a rs o o r m a i in d is p en sa b ile rafforzare a n c h e in
Italia i servizi di in fo rm azio n i co m m e rc i a li d ip e n d e n ti
dallo Stato, in te g r a n d o l ’azione is olata e no n s e m p re
efficace dei c o m m e r c i a n ti ed i n d u s t ria li p riv ati. Si '
deve p e r t a n t o alla iniz ia tiva del Min istro del Com
m e rc io se a n c h e l’Italia ha o r a u n I s titu t o I t a
liano p e r il c o m m e r c i o in te rn azio n ale , e se, in r e
lazione ai co m p iti che esso h a assunto, so n o state
meglio d e t e r m i n a t e e c o o r d i n a t e le funzio ni di t u tt i
gli org an i che si o cc u p an o della politica e c o n o m ic a *
all’estero.
22 feb b raio 1920 — N. 2390
L ’ECONOMISTA
Si conosce già il m odo di f u n zio n a m en to dell’Is ti
tu to e la facbltà concessagli di av e re all’e s te ro agenti
p r o p r i i e p r o p rii c o r r is p o n d e n ti che f aran n o capo
alle r a p p r e s e n t a n t e c o m m erciali e d ip lo m atich e. P e r
meglio c o o r d i n a r e le attiv it à d ev o lu te a q u e s ti agenti
p e r d e t e r m i n a r e più p a r t i c o l a rm e n t e le funzio ni degli
ad d e tti c o m m erciali — o rg an i di Stato — di f ro n te
agli agenti d ell’I s titu t o - o rg an i p riv a t i — e p e r col
legare l’azione del M in istero degli E s te ri con quella
del C o m m ercio è s ta to ap p u n t o n e c e s s a r io r i f o r m a r e
l’o r d in a m e n to g iu rid ico degli ad d e tti c o m m erciali
e in s iem e degli agenti d ip lo m atici e co n s o lari. D’a c
c o r d o con il M inistero degli E s t e r i si è p ro v v e d u to
an z itu tto a elev are il d e c o r o delle m a n sio n i affidate
all’a d d e tto c o m m erciale e a r e n d e r e in q u alch e m i
sura org an i d i r e t t i del M in istero del C o m m e rc i o gli
agenti d ip lo m atici e co n s o lari, le cui funzioni d o
v ra n n o n ec e s s a ria m e n te e s s e re estese alle q u e s tio n i
ec o n o m ic h e e co m m e rc i a li più che p e r il passato. In
v irtù di ap p o s ite disposizioni co n t e n u te nel D ec re to
in p aro la il M inistro del C o m m ercio p o t r à p iù la rg a
m ente, di q u a n t o n o n fosse fino ad o r a avvenuto, g io
v ars i d ell’o p e r a di tali ag en ti ai fini della politica
econom ica all’estero.
Di m odo che l’organizzazione p r e d i s p o s t a si basa:
p er q u an to co n c e rn e la politica eco n o m ica r is e r v a ta
97
allo Stato, su^li a d d e tti com m erciali e, dove qu es ti
m anchin o, sugli agenti dip lom atici e c o n s o la ri: p er
q u an to r ig u a r d a lo studio dei m e rc a ti esteri, sull’I
s titu to italiano p e r il co m m ercio internazionale.
T r a b re v e l’Istitu to inizierà il suo funzio nam ento
re g o la re e vogliamo s p e ra re che esso sia adeguato
alle esigenze del paese e agli sforzi com piuti dal Mi
n is t ro F e r r a r i s e d ell’on. Ruini p erc h è possa piena
m ente c o r r i s p o n d e r e allo scopo.
NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE
R icchezze e redditi delle Nazioni.
— 11 p rofes
s o r J. C. Stam p nel « J o u r n a l of th è Royal Statistical
Society », pubblica u n artico lo dal titolo « Te Wealth
and income o f thè ch ie f power,? ». — Oggetto di q u e
sto arti c o lo è di r iv e d e re la m aggior p a r t e delle va
lutazioni della ricchezza delle nazioni, o p e r a ta nei
d iv e rsi paesi e di s o tt o p o rla ad u n a critica scientifica;
infine di r i d u r r e i r i s u lta ti ad u n a n o tazio n e e ad
una data un ifo rm e. Com e data è s ta ta scelta q u ella del
1914, an n o d ell’inizio della g u e r r a m ondiale, che s e
gna la fine di un ciclo p e r la ec o n o m ia m ondiale. I
ris u lta ti sono in d ic ati nella s e g u e n te tabella:
R E G I O N I 1 Ca p i t a l e n a z i o n a l e R E D D I T O N A Z I O N A L E V a lu ta z io n e d i 2 G ra d o d i ¡ w a p p ro s s i-; m a ii o n e A m m o n ta re ! 9^ in m il io n i ! d i L s t. A m m o n ta re p e r 01 a b it a n te s te rl in e V a lu ta z io n e di 6 (j ra d o d i a p p ro s s im a z io n e A m m o n ta re
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oc in m il io n i d i L s t. 1 A m m o n ta re i P e r ° a b it a n te s te rl in eRegno Unito
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F lo d s tro m , F ah lb e c k .
III
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—
—
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G in i...
IV
2 2 0 9 0—
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--D a n i m a r c a ...
Gini. ...
IV
5 0 0 1 7 6—
—
—
—
Svizzera ...
G in i...
IV
8 0 0 2 0 5—
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—
—
A u s t r a l i a ...
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B a n k e r ’s A sso c iatio n .
II
2 .2 8 5 3 0 0G i f ì e n ...
VI
3 0 0 4 0G i a p p o n e ...
S t a m p ...
IV
2 . 4 0 0 4 4S t a m p ...
III
3 2 5 6A r g e n t i n a ...
B u n g e ...
III
2 . 4 0 0 3 4 0 * ~ ”• il risparm io negli Stati Uniti.