GAZZETTA SETTIMANALE
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI
Direttore M. J. de JohannisA
ddo
XLIX
-Voi, LUI
Flreme-Roma,
19
marzo
1922
¡ R O M A 6 : V i a G r e g o r i a n a , 5 6|j
2498
S O M M A R I OPARTE ECONOMICA.
Programmi politici.
Il mercato finanziario in Italia nel 1922. Riccardo Ba c h i.
Canapa o bietole? Federico Flo r a.
L a crisi del risparm io.
RIVISTA DEL RISPARMIO.
Risparmio italiano.
Numero indice dei prezzi a ll’ingrosso negli S tati U niti.
RIVISTA DEL MERCATO E DEI
VALORI-Quolazioni di compenso delle azioni di società anonime
Indici dei prezzi di borsa delle azioni per i singoli gruppi di Società.
1 9 2 2
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B I B L I O T E C A D E “ L ’ E C O N O M I S T A , , Studi( Economici Finanziàri e Statistici
pubblicati a'ciira de L ’E C O N O M I S T A
1) FELICE VINCI L. 2
L’elasticità dei consumi con le sue applicazioni ai consumi attuali prebellici
2) GAETANO ZINGALI L. 1
DI ALCUNE ESPERIENZE METODOLOGICHE TRATTE DALLA PRASSI DELLA STATISTICA DEGLI ZENI5TW0 RUSSI
3) Doti. ERNESTO SANTORO L. 4
S a g g i o crit ico su la t e o r ia dei v a l o r e
n e l l ' e c o n o m i a p o l i t i c a
4) ALDO CONTENTO L. 2 *
Per una teorìa induttiva dei dazi sui grano e sulle farine
5) ANSl LMO BERNARDINO L. 2
Il f e n o m e n o b u r o c r a t i c o e il m o m e n t o
e c o n o m i c o - f i n a n z i a r i o
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PARTE ECONOMICA
Programmi politici
La settimana decorsa, è gtata davvero feconda di programmi politici, che si sono'estesi dàlie dichiara zioni dell’on. N itti ai suoi elettori, a quello di pre sentazione del nuovo ministero, stèso e letto dall’on. Facta, alle orazioni dei deputati iscritti a parlare sul programma del governo.
Colla abituale presunzione di sè il N itti, all’indo- mani di una crisi laboriosa, alla vigilia delle parole del capo del governo ha voluto dar peso alla cente sima esposizione di quelle viete linee che egli reputa costituire il suo programma, ma che, una volta al potere, sa perfettamente di non sapere mantenere, e che, ad ogni modo, getterebbe a mare mille volte, se ciò gli giovasse a ritardare d’un giorno solo la caduta del suo gabinetto. Con opportunità di dub bio gusto egli ha voluto premettere al proganuna del governo il suo, nella speranza evidente di far emergere un contrasto a suo favore, che gli potesse fare aumentare la popolarità perduta.
Se dovessimp giudicare dalla impressione che il paese ne ha avuta, l’on. N itti non avrebbe rag giunto il suo scopo, anzi avrebbe, non sappiamo j con quanto giovamento, provocati ordini del giorno J| come quello dei fascisti di Milano, che invocano la sua scomparizione dall’orbita della vita politica j italiana.
Che nelle dichiarazioni dell’on. N itti vi sia un chiaro programma di ricostruzione -economica e so ciale non ci è apparso, nè è apparso a nessuno di coloro che non sono direttamente o indirettamente portavoci deH’uomo politico in attesa di risalire al Governo, quando il paese gli saprà perdonare gli infiniti torti che egli ha verso di esso.
I l discorso dell’on. Facta è sostanzialmente im prontato a dichiarare che siccome un Governo ci doveva essere, siccome la crisi andava risolta,, così si è fatto del meglio per formare un ministero e per formulare un programma. Pare quasi che si chieda scusa di tanta pochezza nell’uno e nell’altro. Vi sono, è vero, toccati tutti i punti più salienti della economia nazionale e delle finanze di Stato, ma non appare o megli ) non traspare il convinci mento nelle opinioni ’e nelle misure accennate.
Ciò, torniamo a dire, riflette esattamente lo stato di crisi di coscienza nel quale si trova la Nazione, che non ha saputo nè sa ancora assumere una di rettiva precisa e che nella incertezza dei rapporti internazionali, dell’avvenire dei traffici ecc. ecc., non sa non solo abbracciare, maneppure sentire o con cepire un programma che si proponga di restau rare le forze della Nazione in un congruo periodo 1 di tempo, con provvidenze successive e collegate , che permettano una visione completa di un futuro j migliore.
I 78 L ’ECONOJVTÍSTA
Il mercato finanziario in Italia
nel febbraio 1922
Presentiamo qui appresso i numeri indici compu tati per il mese di febbraio rispetto ai. prezzi di com penso delle azioni di 132 Società anonime, le quali avevano alla fine del 1921 un complessivo capitale di 6905 milioni. Gli indici sano computati rispetto alla base del dicembre 1921 e sono riferiti anche (me diante concatenamento con gli indici computati nel precedente triennio) alla vecchia base del dicembre 1918.
Due tabelle esposte in altra parte del fascicolo, pre sentano i dati analitici rispetto a ciascuna singola so cietà e indice di gruppo e che risalgono addietro nel precedente biennio. TITOLI Numeri indici j sulla base | deldicemb.1918 Numeri indici sulla base del dicembre 1921 Idicemb. febbraio 1921 I 1922 I gennaio1922 dlcem. 1921 .u — -m e oj c-j «3J 0 5 0 > O i— —« . -3 C 53= & Istituti di credito. Ex ferroviari . . . Trasporti terrestri. Trasporti marittimi Industria del cotone Industria della juta Industria della lana Ind. del lino e can. Industria della seta Miniere...
ind. siderurgiche, ind. meccaniche. Ind-, delle autom. Ind. elettriche . . Ind. chimiche . . ind. dello zucchero Ind. aliment. varie. Acquedotti . . . . Società immobiliari Società diverse . . indice getier. 94.19 50.84 58 45 53.97 125.08 102.15 118.41 155.41 153 85 53.23 17 77 32.81 56.29 67 95 58.98 101.54 107.33 90.35 100.64 112.26 63.84 96.88 52.06 59 26 46.37 123.62 102.59 115.79 135.67 120.76 55.09 18.34 23.81 44.82 66.66 56.76 97.13 107.75 87.68 97.29 103.13 60.0J 100.02 99.93 100 71 89.85 96.07 100.00 98 24 ex 0.24 80.38 ex 6.67 96.08 100.06 ex 0.09 103 89 ex 0.64 94 98 89 64 96. 17 92 67 94 07 e x 3.19 97,83 97.91 ex 0.14 97.44 95.86 ex 0.91 96.61 ex 0.26 + + + + + + ¡02.86 102.39 101 39 85.01 98.83 100.43 9I.t9BJl.65 87.30 78.49 105.50 103.21 72.58 79.6Zex6.43 98 10 + 96.24 + 95 66, 100.39 + 97.04 — 96.67!— 91.7BexO.as!- 94 12 I- ex0,04 2.84 2 85 0.68 4 39 2 87 0 43 1.23 + 14.90 — 18 31 + 3.44 — 0.60 — 25.59 — 10.70 + 2.00 + 3.85 1.69 2.62 0.89 0 79 4.08 2.54
Il mercato finanziario ha avuto ancora nel febbraio un andamento' irregolare, essendo stata mantenuta la limitazione degli affari .alle transazioni a contanti : il movimento delle operazioni è stato sempre piuttosto limitato e l ’andamento prevalentemente calmo senza grandi spostamenti nelle quotazioni. Il capitale pri vata ha continuato ad1 affluire piuttosto largamente ne gli investimenti in titoli di Stato, tanto che fra i prez zi di compenso del gennaio e del febbraio si ha un progresso di circa due lire per la Rendita 3 1/2 % e di circa tre lire per il Consolidato 5 % . Come appare dalla tabella seguente la diminuzione è data essenzial mente d'ai gruppi di titoli attinenti ai rami di attività economica più fortemente colpiti dalla crisi. Prevale sopra tutto l ’enorme diminuzione in ragione del 25 1/2 per cento registrato per le società meccaniche : una così eccezionale svalutazione è dovuta alla discesa nel la quotazione per le afzioni Ansaldo- da L. 46 alla fine di gennaio a sole L. 28 alla fine di febbraio : i 'indice per le meccaniche segna pertanto un ribasso di circa il 27 % rispetto al dicembre 1921 e di oltre il 76 % rispetto ai dicembre 1918, Una falcidia notevole, di quasi 111 % si ha per le azioni automobilistiche le quali hanno perduto rispetto allo scorso dicembre circa il 20 % per loro valore : questa grossa depres sione è principalmente dovuta al deeli nare del prezzo per le Fiat dopo che l ’amministrazione della società ha prudenzialmente rinunciato a distribuire dividendo per f esercizio decorso. Per i valori minerari l ’indice "se gna qualche rialzo unicamente dovuto a plusvalenza delle azioni Montecatini sulla presunzione di un fa vorevole bilancio. Pressoché stazionarie le azioni si derurgiche al lba>sso livello raggiunto. In migliore vi sta le azioni di società elettriche, ma sempre assai
19 m arzo 1922 — N. 2498
lungi dal livello raggiunto a ll’indomani della guerra, in dipendenza principalmente della politica adottata dello Statò. Fra le azioni chimiche si registrano spe cialmente rialzi per le imprese elettrochimiche. La crisi nel traffico marittimo ha recato ancora qualche falcidia sulle azioni delle società di navigazione. Per le società esercitanti I'e industrie tessili si hanno va riazioni piuttosto tenui in divèrso senso secondo le imprese e i rami di manifattura. Una notevole fer mezza si constata per i titoli bancari dopo la prece dente scossa : notevole sopratutto il rialzo avvenuto per le azioni della Banca Commerciale malgrado la lieve riduzione nel dividendo in confronto con l ’eser
cizio piecedente. •
La considerazione degli indici per i vari gruppi di società in confronto con i prezzi praticati all’indomani deH'armistizi-o, mostra come questi nostri dati, per quanto si riferiscono alle società esercitanti la grande produzione di beni strumentali siano ottimi sintomi- delie variazioni nella congiuntura economica1.
(Vedi tabelle a pag. 82-83-84). Riccardo Bachi.
Canapa o bietole ?
Ogni problema agricolo, per un paese quale l'Ita lia in cui l ’agricoltura costituisce pressoché l ’unica industoia « naturale », è un problema nazionale.
Tale quello odierno della riduzione della coltiva zione della canapa, necessaria per evitare ogni ulte riore incremento della odierna pletora del prezioso tessile, che tanto concorre, e concorrerà per qualche anno a deprimere i prèzzi da lungo- inferiori al costo di produzione.
E ’ un problema — che entro p och i giorni urge
risolv ere poiché 1 epoca utile per la semina è pros sima alla fine Esso, in apparenza riguarda i soli canapiculiori emiliani, veneti, napoletani, ma, in real tà,. — per la entità dei quantitativi assorbiti dalla in dùstria paesana e sopratutto dalla esportazione — interessa tutta la vita produttiva e commerciale delia \ nazione. La riduzione di un terzo della superficie ! complessivamentdbcoltivata a canapa, ora pari a 100 mila ettari, risolverebbe tosto la crisi, aggravata dal contemporaneo incremento delle spese generali e delle esigenze dei lavoratori, più solleciti dei loro j interessi di classe, che di quelli generali -della pro duzione.
Senonchè cosa coltivare su questi 3 3-000 ettari da ! sottrarsi in via approssimativa, alla canapicoltura in tutto il regno e specialmente nella Campania a cui più è dovuto il recente incremento della- produzione? j
P er l'Em ilia che conta diciassette fabbriche di zuc chero, la coltivazione più proficua, dall’aspetto ’;,ai- viduale e sociale, è quella della bietola da zucchero, ! nella cui produzione unitaria per ettaro, ILtalia1 gode, in Europa il primato che perde tosto, però, qualora si consideri, invece, il quantitativo di z jcchero effet tivamente ricavato da ogni quintale d . bietole lavo rato.
Lo zucchero difetta ora ovunque e specialmente in Italia sebbene fosse riuscita vittori- samente prima della guerra ad affrancarsi in pochi- a ni da ogni co stosa dipendenza dai mercati stranieri.
La guerra ridusse la produzione eur- pea dello zuc chero da. 16 milioni di tonnellate e mezzo a sole 5 -6 0 0 .0 0 0 tonneliate. Nè, alla sorte o mune, sfuggì 1 Italia che prima né esportava. Lo mostrano le cifre seguenti riguardanti il commercio estero della bianca derrata durante il periodo del conflitto e negli anni j successivi caratterizzati da una contimi t espansione de! consumo interno, purto ostacolato caH’incremen- j
-19 marzo -192i — N. 2498 L’ ECONOMISTA 79
Commercio estero dello zucche, o
Anni Importazioni Esportazioni 1915 Q.li 80.736 Q.li 449.165 1916 » 514.577 » 36.183 1917 » 509.661 » 8.222 1918 » 297.134 » 1.065 1919 » 794.809 » 247 1920 » 113.755 » 267 1921 (Semestre) » 661.604 » 116
La quantità importata, che occorre quest’anno ac quistare a l!’estero per colmare la differenza fra’ la produzione nazionale; salita nel 1921 a poco più di due milioni di quintali, ed il consumo .nterno che sor passa i due milioni e 500 mila quinti li, è addirittura imponente. Per i consumatori, per ¡’agricoltura e l ’in dustria, per la nazione tormentata di’l crescente sbi lancio commerciale e dall’ascesa dei cambi, rappre senta perdite e disperdi enormi che urge evitare e- stendendo tosto la coltivazione della bietola — ora limitata a soli 74 mila ettari — e 1- successiva sua lavorazione non scio in misu-a tale da soddisfare , bisogni interni ma altresì da riprendere l ’esporta zione ora favorita dalla deficienza' della concorrenza belga, francese, polacca e, sopratutto, dalla man canza della ingente produzione russa.
Il socialismo evolutive, che sempre persegue lo ': sviluppo della produzione, deve concorrere lealmente allo scopo moderando le pretese della mano d’opera, specialmente per ciò che concerne i prezzi dei tra sporti delle bietole ai zuccherifìci, mlvolta quasi proi
bitivi-Il capitalismo industriale non è che il socialismo in potenza.
E ’ un aforisma marxista finora obliato dai socia listi italiani, che, a differenza dei compagni tedeschi e irglesi, preferiscono razione politica, generalmen te negativa, a ll’azione strettamente economica e co struttiva, che sola può elevare le sorti d elle.m ae stranze e della collettività. Aiutare lo sviluppo della grande industria saccarifera in tutti i suoi stadi con equi patti di lavoro, non è fare soltanto l ’interesse degli industriali ma ancora più quello dei lavoratori che dalle nuove industrie ritraggono sempre i mag giori benefici. I profitti degli industriali, quando le imprese guadagnano, rappresentano normalmente; in media, appena la decima parte dell’ammontare dei sa lari.
Con questo, inoltre, che senza quella decima par te, unico compenso della abilità creatrice ed organiz zatrice dell’imprenditore — che nessuna gestione sindacale e statale può sostituire — il proletariato non. avrebbe potuto nascere, nè progredire, nè con servare di poi gli alti salari odierni che, senza biso gno di rivoluzioni, quasi gli assicurano l'intero fru t
to del suo lavoro ».
Federico Flora.
La crisi del risparmio
Fra g li allegati alla esposizione fatta recente mente alla Camera dal Ministro del Tesoro, vi sono alcuni dati interessanti sui quali è opportuno dare qualche rilievo anche perchè sono indici di situazioni la cui importanza può aumentare in seguito.
Vi è ad esempio la situazione delle Casse di r i sparmio postali; sappiamo tutti,afferma l’on.Olivetti, che i depositi di queste Casse danno il m aggiore alimento a quell’altro istituto, la cui funzione uti lissima ci è invidiata da altre nazioni e elle è co stituito dalla Cassa Depositi e Prestiti:
Ora i depositi alle Casse di risparmio postali sono cresciuti costantemente e durante la guerra :
avevano superato i 5 miliardi e 890 milioni al
I o luglio 1920, avevano sei mesi-dopo, al I o gen naio 1921, raggiunto quasi i 7 miliardi, per arri vare al 1» luglio scorso a 7821 milioni. Quasi due
miliardi di aumento in un anno, cioè una media di circa 165 milioni.
Nel secondo semestre di quest’anno l ’aumento rallentò : i versamenti alle Casse di risparmio con- i tinnano durante il quadrimestre luglio-ottobre con una media mensile di circa 260 milioni, inferiore però a quella del semestre precedente, che era stata di circa 325 milioni. Ma continuano pure in misura sempre- maggiore i rimborsi, con uria me dia che per il quadrimestre luglio-ottobre è di . circa 240 milioni, mentre nel 1° semestre 1921 era
stata di circa 180 milioni.
Per questa diminuzione di versamenti e per l’aumento di rimborsi, l ’eccedenza dei primi sui secondi è andata sempre maggiormente diminuendo.
Essa infatti è rappresentata dalle seguenti cifre.
media mensile 2° semestre 1920 ' 921.147.903 153.524.000 1° semestre 1921 885.482.465 147.580.000 Luglio-Ottobre 1921 85.526.302 21.381.000
La diminuz'one è dunque assai no'.evole, ma più notevole ancora è la c ms illazione che la situa zione è diventata in qu sto ultimo quadrimestre sempre meno fa vo revole di mese in mese, tanto che nel mese di ottobre por la prima volta i rim borsi eccedono i versamenti. Ecco infatti le d if ferenze fra depositi e rimborsi :
Luglio Agosto Settembre Ottobre in più 69.'10.240 in più 20 947.320 in più 2 162.052 in meno 7.293.310
Come si vede, il movimento è costante e rapido e non può non esser preso in considerazione, se si pensa che mentre le Casse di risparmio postali vedono diminuire l ’affluenza di depositi, d’altra parte si richiedono sempre maggiori sforzi — sotto forma di crescenti concessioni di mutui — alla Cassa Depositi e Prestiti, la quale infatti ne ac
cordò nel periodo dal 1° gennaio al 24 novem
bre 1921 per L. 1.257.786.404, oltre a L. 206.053.024
per case popolari.
La situazione.quindi merita tutta l’attenzione, perchè è evidente come la Cassa Depositi non potrà continuare ad esercitare la funzione che le è stata assegnata, se le viene a mancare il danaro liquido da mutuare e che sinora le è derivato dal deposito presso le Casse di risparmio postali.
Certo la crisi, specie la crisi di disoccupazione, che si è acuita nei passati mesi in alcune regioni d’Italia, può spiegare la m aggior richiesta di r im borsi e la minore affluenza di depositi. In genere infatti sono le categorie di piccoli risparmiatori quelle che sono state maggiormente colpite dalla | depressione economica che si é manifestata nei | mesi scorsi.
Tale ragione può giustificare il fenomeno. Tanto ; più se la si confronta con altri dati raccolti dalla I stessa esposizione finanziaria. Dall’allegato 24 r i sulta l’enorme incremento che hanno avuto i de- || positi, in buoni fru ttiferi dal 1914 al 191?. I dati ! presso g li Istituti privati, purtroppo, non sono così aggiornati come quelli per le Casse di r i sparmio perchè.giungono solo sino al30 giu gn o l921. Ma intanto valgono a dimostrare come, accanto alle Casse di risparmio postali, altri enti concor renti hanno sviluppata la loro azione.
A l 80 giugno 1914 i depositi a risparmio am montavano a L. 7.595.382.667 così divisi.
percentuale Istituti di emissione 100.013.906 1.3 Istituto di cred. ord. 1.044.584.177 13.8 Banche popo. e coop. 1.211.280.508 15.9 Casse di risp. ordin. 2.800.032.936 36.9 Casse di rispar. postali 2.121.280s945 27.9
Monte di Pietà 214.526.835 2.8
Casse rurali 103.663.360 1.4
80 L’ ECONOMISTA
19 marzo 1922 — N. 2498
A l ! 0 giugno 1921 i depositi erano cresciuti al l ’enorme cifra di 26.(518.272.376, cioè si sono quasi quadruplicati, ma la. loro suddivisione era note- tevolmente variata.
Istituti di emissione - Istituti di cred. ordin. Banche pop. q doop.
Casse di risp. ordin. Casse di risp. postali Monti di Pietà Casse rurali 996.813.125 5.612.544.912 3.665.660.503 7.475.772.692 7.869.407.274 553.723.706 444.350.164 percentuale 3.8 21.1 13.7 28.1 29.6 2.1 1.6
Cioè i depositi si erano spostati verso gli isti tuti di emissione (da 1.3 a 3.8) ed agli istituti di credito ordinario (da 13.8 a 21.1).
Ma se dagli allegati alla relazione finanziaria non si traggono altri dati più recenti, questi pos sono essere ricavati dalle situazioni mensili pub blicate dagli istituti di credito ordinario.
Si vedo da queste comparire meno accentuato il medesimo movim ento nel quadrimestre succes sivo al 1" luglio. I depositi della Banca d’Italia, del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia,* che erano infatti al 30 giugno di 996 milioni, si ridu cono al 31 agosto a 890, al 30 settembre a 865, al 31 ottobre a 862.
Solo quelli delle quattro principali banchejianno un andamento quasi stazionario ; negli ultimi tre mesi essi infatti sono :
al 31 agosto al 30 settembre al 31 ottobre dl L. 3.535.800.000 di » 532.000.000 di » 3.520.000.000
Insommn, dal complesso della situazione noi possiamo concludere che ci avviam o verso una crisi nel risparmio, corrispondente del resto alla crisi economica che il paese sta attraversando.
Non è quindi inutile ripeterò che la politica del raccoglimento è più che mai necessaria per lo Stato come per i cittadini.
Evitare o g g i illusioni può servirci domani ad evitare più gravi sacrifici.
RIVISTA DEL RISPARMIO
Risparmio Italiano
Un incremento notevole si è verificato nell’ultimo anno nei depositi a risparmio, in conto corrente, ed in buoni fruttiferi, presso le banche, le Casse di risparmio, e gli istituti afoni. L’incremento non solo rappresenta il necessario compenso alla svalutazione della moneta ma segna un effettivo accrescimemo della massa del ri sparmio raccolto in Italia in un periodo di condizioni e- conomiche rese oltremodo avverse dalla crisi delle in dustrie.
Valutati in milioni di lire e ripartiti a seconda del ge nere dell’istituto che li ha in deposito i risparmi i aliani presentano le cifre seguenti.
30 giugno 30 giugno
1920 1921
Istituti di emissione 758.5 996.8 Ist. di Credito ord. 4.125.3 5.612.5 Banche popo. e ccop. 3 004.6 3.665.6 Casse di risparmio 6.030.3 7.475.7 Casse postali 5.896.5 7.869.4 Monti di Pietà 483.0 553.7 Casse rurali. 360.8 444 0 Totale 20,659.0 26.617.7 Aumento pere. 31 % . 36 % 22 % 23 % 33 % 14 % 2 3 % 28 %/O
Il risparm io italiano ai 1921, g ià in coas d e re v o le au m ento risp et.o al 1920, ha presentato poi un increm ento del 250 per i en o rispetto alle c ifre prebe ILcue, dato che r i 30 g iu gn o 19 4 il risparm io ¡'.aliano non era che di 7595.3 m ilion i d lire. E l ’aum ento è tanto più s 'g n ¡A c a
ti vo- in quanto, durante tutto h p erio d o b 1 ico e p ost b ellico , r s p irm i grandi ,e picco i furono assorb ii su la r g ì sua a d alle lu.mer se em issioni di titoli ai Stat e di va lo ri industriali.
N I p -rrod o g iu g n o 1920-giugno 1921, ¡1 m a gg io re in crem en to percentu ale (36 per cento) nei depositi a ri sparmi >. si è v e r ife a t o presso g li istituti oruinari di cre dito. P resso tali istituti .i risparm i erano, al 30 g iu gn o
scorso., valutati a 5612.5 m ilioni di lire, di cui 3478.7 mi- lionn cu è il 62 per cento, presso le quattro m a gg io ri banche libere. A lor v o lta i risparmi presso le dette quattro banche si presentavano, nel perii do d i ni ì preso a con siderare, riparti i nel m odo seguente.
Aumento pere. 30 giugno 1920 Banca Commerciale 682.3 Credito Italiono 763.8 Banca Italiana di Sconto 826.6 Banco di Roma 494.4 30 giugno 1921 830.2 973.5 921.1 753.9 Totale 2.767.1 3.478.7 21 % 27 % H % 52 % 25 %
30) Numero indice del prezzi a ll’ ingrosso
negli Stati Uniti
(Base 1913-100) ' 1620
:> s
g-C- £ Uo. cu <v a § N QP TJ 15 2 cu O °*e 4> 3 'E {5 <u c -M O 0 3 O 5 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novemb re Dicembre 1921 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno . Luglio Agosto Settembre 145 Ottobre Novembre 142 Dicembre 1922 244 216 252 242 242 247 240 242 250 218 256 247 246 263 241 248 265 242. 264 263 263 274 257 263 266 246 262 204 263 274 201 264 260 226 256 257 258 265 255 258 253 208 248 249- 249 251 250 250 238 182 229 234 237 235 229 234 231 164 211 227 233 225 218 226 213 142 181 21! 211 209 203 208 195 127 163 193 192 190 187 190 178 112 146 176 176 171 171 173 166 114 .142 165 . 164 166 159 163 156 i l 3 135 155 152 158 152 154 152 114 125 — 146 153 161 150 145 109 121 — 136 148 147 143 145 105 125 139 145 144 142 141 102 122 — 133 140 144 139 144 103 122 —. 134 136 152 141 145 104 123 _ 133 133 157 143 145 106 144 138 133 152 143 143 107 D I __ 140 132 445 14l 142 108 138 __ 141 128 143 140 139 , 111 136 — 140 127 140 138 140 ìio 135 141 126 139 138RIVISTA DEL MERCATO E DEI VALORI
Rassegna settimanaleL ’attività delle borse, che aveva accennato nelle
ottave decórse intensificarsi è andata nuovamente
contraendosi nel corso di questa ’ settimana tanto che oggi le transazioni potevano dirsi addirittura nulle. Buona parte dei ^titoli infatti non diedero luogo ad alcuno scambio e le quotazioni furono semplicemente nominali.
Sono queste le ripercussioni inevitabili della crisi generale che infierisce e della diffidenza del pub- blico verso tutto ciri che è investimento stabile. Finche il Ministero Facta non avrà chiarito politi— vamente il suo pensiero, espresso in forma sibillina da un ci mumeato Stefani, per quel che riguarda la nominatività dei titoli e la politica fiscale e finan- ziaiia del nuovo Ministero, sarebbe illusione atten dere una notevole ripresa di attività e sperare di veder scomparire la diffidenza che attualmente si dirige sopra tutto verso i titoli di Stato. I l capitale ha bisogno di tranquillità : nulla gli è più invisa della continua mutevolezza di umori e di opinioni.
. uopo ch^ si addivenga al più presto ad una
sistemazione definitiva di questioni cosi cocenti, lasciando finalmente in pace il capitale ed il ri sparmio. Lrattanto pare d’intravedere che il M ini stero attuale voglia attuare la nominatività facol-
19 marzo 1922 — N. 2498 L’ ECONOMISTA 81
I
addirittura rancida, ^ ’essenziale, è che si addivenga finalmente ad una conclusione, qualunque essa sia, che nulla è più deleterio e nefasto di questa eterna incertezza, di questo interminabile ondeggiamento I fra una speranza ed una minaccia che si alternano | l ’una altra ad ogni muover di fronda.
Anche la Banca Nazionale Svizzera ha ridotto di recente il saggio dello sconto dal 4 al 3 54, Riprova manifesta di quanto dicevamo in precedente nostra, j essere cioè l ’abbondanza del denaro fenomeno mon- | diale, che si presenta con tutti i suoi classici ca
ratteri anche in Svizzera. Puie agli Stati U niti la I discendente del tasso d’interesse si estrinseca in duplice modo Da un lato le nuove emissioni si ba sano oggi su un tasso medio del 6%, contro al
7.74 " 8.% degli ultimi anni. Secondariamente essa . si manifesta nelle quotazioni ognora in rialzo dei I titoli di ogni specie sul mercato' americano, verso il quale è crescente il flusso del denaro. Cosicché non pare azzardato pronosticare che, ove notevoli ed imprevedibili mutamenti non avvengano, in I- talia, continuando nel passo odierno, non dovrebbe passare un anno che il tasso d’interesse dei Buoni del Tesoro ordinari annuali venisse ridotto al 4 % passando prima attraverso i due stati successivi del 5 e del 4 y2 %, ciò che procurerebbe un forte ri
sparmio per interessi passivi all’erario e consenti rebbe vasta consolidamento del debito fluttuante, Una conseguenza della depressione economica 1 abbiamo, osservando ciò che avviene sul mercato libero quale quello Nord-Americano. Su 215 titoli ferroviari ed industriali, che troviamo quotati in un listino della borsa di New York, rileviamo ad I esmpio che soli n o , ossia poco piùdella metà, hanno distribuito dividendo, mentre 105 non ricevettero I alcun dividendo per l ’esercizio scorso. Prova e v i dente che grave e ancora la crisi nella federazione nord-americana, ed al tempo stesso è una piccola consolazione per noi, giacché in Ita lia la proporzione | delle aziende industriali e ferroviarie che non di-
■ stribuirono dividendo è finora fortunatamente assai
inferiore.
I l proposto concordante per la Banca Italiana di Sconto, ha dato luogo ai più svariati commenti segnatamente per i gravissimi conflitti d’interessi che avrebbero potuto sorgere. Di ciò preoccupato, il Tribunale di Roma ha fatto intendere che non a- vrebbe concessa l ’omologazione, ed oggi la Commis sione Giudiziale ha ritirato il progetto, oggetto di tante critiche. Col concordato proposto tutte le di sposizioni del vigente Codice di Commercio venivano calpestate. Re assemblee degli azionisti non sono più sovrane; è tolto agli azionisti il diritto di eleg gere ad amministratori persone di loro esclusiva fiducia. E con quali criteri si impedisce agli azio nisti della Banca Italiana di Scònto di esercitare le azioni di responsabilità verso gli ex amministra tori . Ed altri molti appunti si potrebbero fare alla proposta di concordato anche d’ordine finanziario, ma al punto in cui sono le cose meglio è sorvolare per non aggravare la situazione difficile del disgra ziato Istituto.
Altra proposta di concordato è attualmente all’esame del Tribunale di Roma per la situazione del Lloyd Mediterraneo e fu accolta favorevolmente dai Commissari Giudiziali e dalla Commissione dei Creditori. Ra .sistemazione dovrebbe avvenire su queste basi: 40% ai creditori chirografari; 100% ai privilegiati fino alla concorenza del privilegio o del pegno che si assiste; riduzione' delle obbligazioni da Rire 1000 a Rire 700 con un aumento dell’in- teresse dal 5,50 al 6o/o; pagamento integrale delle obbligazioni estratte e delle cedole scadute, pro lungamento del periodo di ammortamento delle ob bligazioni.
Anche questa proposta di concordato non è sce- Tra di opposizioni, che affiorano qua e là. E ’ tut tavia lecito chiedere: in caso si volesse provocare
a forza il fallimento della Società, che cosa si spe rerebbe di ricavare dalla vendita delle navi, data l’attuale esuberante offerta su tutti i mercati monj diali? Che cosa potrebbe valere, di più dell’acco- ! modamento proposto, il pegno sulle navi sociali? Ci dicono che il valore della tonnellata di stazza lorda sia notevolmente diminuito negli ultimi tempi, ! tanto che il prezzo corrente per vapore disarmato sarebbe notevolmente inferiore alle 400 lire la ton nellata. I l Rloyd possiede 31 bastimenti della por tata di 123.000 tonnellate di cui 13 di stazza infe riore a' 2.000 tonnellaie, poste in bilancio per 63 mi lioni di lire. A veva inoltre il io Novembre 1921 vapori in costruzione per 8.000 tonnellate, segnato in bilancio per 24 milioni. Sarebbero dunque 131.000 tonnellate circa per 87 milioni di lire ossia oltre lire 670 per tonnellata in complesso. Di fronte a ciò stanno 77 i{2 milioni di Obbligazioni. Gli altri debiti ammontavano a 104 milioni !
Buono il’ contegno dei Fondi di Stato ; Rendita 3 i\2 % da 73,50 lunedi a 74,25 oggi ; Consolidato 5 % da 77,77 a 78,25 oggi con costanti oscilla- i zioni.
I progetti finanziari del Ministro Facta potreb bero avere speciale ripercussione su questo Fondo di Stato. Prestito 4 ij2 % 72,50 ; Prestito 5 % 77,00 ;
Buoni settennali 5 % intorno a 99; Ferroviarie 3 % 262, San Paolo 3 3j4 384 ; Obbligazioni Meridionali 229.,
Qualche domanda di Banca a'Italia -in fine di set timana la porta da 1335 lunedì a 1354 oggi. E p er- che non si distribuiscono gratis fra gli azionisti le azioni del Risanamento di Napoli ? Stazionaria in torno a 900 la Banca Commerciale ed a 630 circa il
Credito Italiano; Banco di Roma da 112 lunedì a n o
oggi ; il dividendo proposto sarebbe di sole 6 lire.
Credito Marittimo n o circa % con 6 lire di divi
dendo approvato dalTassemblea.
Migliori le Meridionali da 284 a 200 ; Mediter
ranee 138.
Fermo il Rabattino sul 488 e la Navigazione Alta
Italia, Lloyd Sabaudo migliore ; da 213 a 2x8.
1 rascurata la Snia a 25 14 e quella privilegiata a - zj.o.
.Resistente la F ia t intorno a 170 con qualche oscillazione. Interessante sarà il bilancio 1921 colle . comunicazioni dell’amministrazione. Spa 81 circa ; per provvedere ai mezzi liquidi per la gestione di questa azienda occorrerà una sistemazione finan ziaria. Itala 16.
Ansaldo San Giorgio da 17 a -15; Terni 410; A n saldo 27 ; Ilva 14 ; Reggiane in contrazione da 9 a
5 14. Elba da 48 y2 lunedì a 46 oggi.
Ricercati i Saccariferi : Eridania da 296 lunedi a
3I I 4 ° g g i; Raffineria 355 ; Industria Zuccheri 333. . berme le Montecatini a 141 circa e le Marconi intorno a 162. Pesanti le Elettricità Alta Italia ascese da 277 a 2 7 3 e ferma la S ip a 125. Trascurato il Cotowificio V alli di Lauzo a 37 ^ le Bauchieyo a 76.
Fecolerie 128, Tedeschi da 165 a 168; Cementi 39 14, con tre lire di dividendo probabile ; Dainiime 80 circa son 8 lire di dividendo probabile; Cascami
beta 370 circa e 25 lire di dividèndo presunto. Acqua potabile 495 con 30 lire di dividendo di cui
20 lire già pagate in acconto al i* gennaio 1922 e io lire a saldo verranno pagate il 1° luglio pros
simo. 1
Officine Elettriche Genovesi in ripresa a 235 con
15 lire di dividendo probabile ; Jutificio Costa 95 circa ed 8 lire di dividendo presunta.
Sempre ricercate le Nebiolo passate da 295 a
302 - * > Paramatti 153 con 15 lire di dividendo ; Beni
Stabili calmi a 276,
Cambi durante 1 ottava -in notevole aumento ;
poi verso fine dit settimana in leggera reazione.
Torino, 11 marzo
1922.-___ __ ■ __ _______________ ___ Gustavo Desuex ______________________Luigi Ravera, gerente
---82 L’ECONOMISTA 19 r.ìarzo 1922 N. 2498
21
)Quotazioni di compenso delle azioni di società anonime
TITOLf marzo aprile magg. giug. luglio agost. sett. ottob. nov. die. genn. febbr. ex ex1921 1921 11921 19211921 1921 1921 1921 1921 1921 1922 1922 1921 1922 Banca d’Italia M 141C 1360 1340 1330 1330 1340 1350 1380 1380 1360 1340 13^0 60 Banca Commerc. M 1050 1030 870 832 830 850 894 970 920 860 864 916 70 Banco di Roma M 113 112 112 110 110 110 112 114 114 114 112 112 8 Credito Italiano M 636 634 600 600 606 616 620 650 624 596 600 624 45 Istit. cred. fond R 394 396 450 410 400 385 385 384 386 386 386 382 23 Istit. cred. mar. G 98 100 96 90 96 102 106 110 110 108 110 110 6.50
B. comm. Triestina 570 570
Mediterranea M 138 138’ 134 130 134 144 150 154 150 132 139 138 9 1 Meridionali M 276 300 278 290 280’ 290 326 340 320 276 268 28C 12.50
Tranvie romane R 120 106 80 80 86 84 86 88 70 60 56 58
Unione tram. el. G 210 222’ 220 200 198 250 260 266 250 248 250 284 22.50 Veneta costr.ferr. M 126 120 120 100 114 130 124 128 118 100 104 94 Torinese tranvie T 140 148 110 100 100 100 150 150 148 130 130 120 Comp. ferr. sarde R 210 210 215 215 215 215 215 215 215 202 202 202 Lloyd sabaudo M 260 270' 230 220 210 220 230 230 230 230 220 220 25 Navigazione M 560 524 470 490 484’ 480 560 550’ 518 530 506 486 10 Navigazione A I T 220 176’ 144 134 126 136 142 142 140 120 120 104 8.50 Veneziana navig. T 290 274 274 270 200 190 190 190' 190 190 190 190 Soc. nav. it.am. T 42 32 30 26 26 28 32 32 32 30 24 22 4
Soc. nav.CosulichT r. — — — = — — — — — — 270 265 Nav.Ubera triest. Ti — — — — — — — — — 435 430 Loyd Triestino Tr — 1302 1290 Cotonif. Cantoni M 670 650’ 640 640 670 760 790 820 800 800 790 800 50 » Valseriana M 448 400’ 370 320 400 420 490 470 470 470 450 450 30 » Veneziano M 160 94’ 76 70 80 100 114 114 104 104 100 104 23 Cucirini Coats M 160 160 160 170 170’ 170 170 170 200 180 180 180 15 De Angeli M 274 260' 240 210 248 280 326 380 350 338 330 350 30 Manif. Tosi M 136 132 120 104 134 150 162 166 154 160 158 174 25 Manif. Muggiani M 120 130’ 120 106 120 160 158 164 150 150 150 156 10 Cotonif. Trobaso M 50 50 46 36 42 50 48 42 40 30 38 38 » Turati M 220 230 200 170 218 250 270 280 248 256 230 240 35 Manif. cot. mer. M 104 98 80 68 70 84 100 98 82 78 70 70 Manif. Rossari M 254 270 250 220 25 310 330 330' 320 310 290 310 Jutificio Costa M 94 90’ 80 80 80 86 90 90 90 90 90 92 8 » Spezia M 118 110’ 108 108 104 104 104 120 110 106 106 104 10 Lanif. Rossi M 1500 1450 1450 1430 1370' 1490 1530 1700 1700 1750 1760 1730 40 - » ^Targetti M 214’ 200 190 150 170 180 210 220 200 170 140 160 30 Man. Borgosesia T 490 490 490 480 460’ 460 470 474 500 490 480’ 490 15 15 Lanif. Cavar do M 500 470’ 460 460 500 580 570 570 580 580 560 560 40 Linif. canap. naz. M 410 400 380 320 370 470 530 568 &90 600 .426 490 34 40 Filatura cascami M 390 384’ 360 296 320 380 444 460 444 450 430 400 50 . Tess. ser. Bernasc.M 94 90 84 72 90 106 110 114’ 104 102 100 98
Elba R 94 84 60 44 44 54 68 72 50 50 48 48 Montecatini M 148 130’ 130 108 110 130 140 144 134 130 136 144 14 Monteponi T 720 660 650 600* 600 580 580 650 650 650 600’ 600 25 25 Miniere antim. G 48 44’ 30 32 38 30 38 30 38 40 26 26 4 Monte Amiata M 120 120 120' 100 70’ 70 80 70 80 76 70 70 20 Terni M 560 540’ 520 450 480 560 540 540 490 420 380 400 45 Uva M 76 68 40 32 28 32 34 32 14 14 16 16 Metallurgiche M 80 80 80 74 80 92 90 96 92 90 84’ 82 8 8 Voltri G 220 226 200 194 200 200 212 194 190 176 176 180 Gregorini T 74 76 68 60 60 64 50 44 46 46 44 38
Acc. ferr. lomb. M 270 210’ 190 180 180 170 170 170 154 180 150 150 16
Ansaldo M 124 140 140 130 94 100 114 130 78 50 46 28 Breda M 190 180’ 170 164 172 196 218 220 204 210 210 224 20 Miani e Silvestri M 78 78' 74 74 74 80 80 94 84 78 80 90 8 Reggiane M 24 24 20 16 18 20 20 20 16 14 14 12 Cariiona M 104 96 94 96 104 104 100 104 104 100 100 104 Off. Savigliano T 700 650 640 640 640 640 750 780 770 790 800 800 Magona M 350 300’ 290 300 260 260 280 300 300 300 290 280 25 Cant. nav. triest. Tr — — — ____ — ____ ____ ____ ____ 175 162
Stab.tecr. triest. Tr — — — — — — — --- — ____ 400 400 Fiat T 168 160’ 150 140 140 146 146 180 190 192 160 160 15 Isotta Fraschini M 38 32 30 24 26 24 28 30 24 18 16 36 Bianchi M 58 60 60 52 48 56 60 64 64 64 58 60’ 6 Spa G 82 86’ 86 78 74 78 86 98 98 86 80 98 10 Itala T 54 54 54 42 36 36 38 42 25 20 18 68 5 Ansaldo S. G. T 56 54 40 38 32 32 32 36 30 30 16 58 9 Aut. Diatto M 50 50 50 50 40 40 40 — ___ — 50 Adriatica elettr. M 108 106’ 102 100 100 104 106 106 104 106 106 110 Bresciana M 98 100 94 94 96 100 96 92’ 104 108 78 100 Riviera ponente M 150 144 140 130 140 140 144 140 110 120 98 190 Edison M 400 434 436 410 424 454 440 440 420 360 396 464 36 Conti M 300 294’ 300 274 278 284 300 330 310 300 300 300 22.50 Ligure-toscana M 200 180’ 190 196 180 200 200 206 200 200 196 190 16 Lomb. dlstr. el. M 720 700’ 690 76 690 700 728 756 740 710 740 710 52
Unione es. el. M 56 58 58 56 56 60 62 62 62 64 60 56
Elettrica A. I. T 254 296’ 282 260 248 264 262 288 286 2 62 270 626 17 Adamello M 184 220 220 200 200’ 200 219 216 210 220 210 190 16 Forze idr. Mone. M 80 80 80 70 62 50 06 16 60 60 60 80 Trezzo d’Adda M 260 260’ 250 280’ 230’ 230 250 250 270 270 270 284 Off. el. genovesi M 236 224 236
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19 marzo 1922 —X 2493 L’ ECONOMISTA
TITOLI' marzo aprile qnagg.| giug. 19211921 19211921 luglio 1921 rgost. 1921 seti. 1921
ottob. nov. | die. 1921 19211921 genn. 1922 'ebbr. j 1922 ! ex 1921 ex 1922 Indice dicembre 1921 Indice gennaio 1922 Indice febbraio 1922
Gen. El. Sicilia M 90 90 100.0 100.0
Tecnomas io it. M 90 90 100.0 100.0
Anglo Romana R 410 430 440 426 426 426 410 450 436 426 414 410 99.1 97.2 96.2 It. carb. calcio R 660 640’ 634 470 470 510 550 610 570 536 540 550 30 67.8 100.8 102.6
Elettrochimica R 84 80 72’ 66 66 70 70 74 64 58 56 60 60.4 96.6 103 4
Prod. azotati R 270 256 220 304 160 160 174 220 190 180 170 174 20 64.3 94.4 96.7
Mat. col. Bonelll M 44 34 38 92 28 30 30 28 20 28 20 22 36.8 71.4 78.6
Candele Mira M 104 104 100 116 80 70 90 90 86 76 74 84 71.7 97.4 1 10.1
Lubrif. Reinach M 200 190 190 180 180 180 200 200 200 200 200 14 100.0 100.0 100.0 A. Brioschi M 200 200’ 200 180 180 180 180 180 180 180 180 15 90.0 105.0 100.0
Italiana p. il Gas T - 350 360 . -- 106.7 109.1
Ind. it. zucch. ind.M 314 334 330 304’ 300’ 318 314 338 338 330 320 328 10 97.1 97.0 99.4 Raff. L. Lomb. M 320 314 310 320’ 304 318 320 356 358 350 344 344 104.2 98.3 98 3
Gulindii M 80 n 64 96 64 72 72 78 76 74 72 76 9 86.0 97.3 102.7
Roman fabb. zuc. R •60 62 58 66 54 58 62 64 64 62 54 54 05 88.6 97.1ex8.0S 87.1 Eridania G 280’ 284 264 320 260’ 306 314 324 324 304 290' 296 20 12 50 92.1 95
4
txil i 97.3 Distillerie M 110 110 94 116 100 110 110 124 120 114 110 116 12 90.5 96.5 101.7 Molini A. I. M 230 236 240 240 250 270 260 258 250 270 270 276 17 103.8 100.0 102.2 Pantanella R 130 134’ 134 140 126 126 128 156 170 172 168 150 7.50 132.3 97.6 87.2 Semoleria G 320 328 328 340 302 332 338 328’ 330 348 340 340 25 105.5 97 7 97.7 Vénchi T 310 300 316 222 310 330 420 440’ 460 500 520 520 15 208.3 104.0 104 0 Macinaz. Certosa M 320 330 320 320 320 320 300’ 300 300 300 330 20 93.8 100.0 110.0 Acqua Marcia R 1800 1800 1720[6 1860 1680 1670 1680 1660 1650 1640 1600’ 1580 12.50 12.50 90.1 97.0ex0.7S 96.3 Condotte R 220 230' 224 240 218 218 218 270 280 280 268 268 15 133.3 95.7 95.7 Acqued. pugliese 0 242 292 272 266 272 270 270 276 280 280 286 278 106.9 102.2 99.3 » De Ferrari G 278 276 274 266 266 264 264 264 260 258 250 250 5.45 94.9 96.9 96 9 Torino acque pot.T 500 500 508 580’ 470 470 460 500 500 500 480 480 42.6 96.0 96.0 Beni stabili R 314 336’ 334 280 290 300 306 316 306 296 290 280 6 100.0 98.0 94.6 Immobiliare R 420 436 460 426 434 460 460 470 496 486 486 486 25 110.5 100.0 100 0 Imprese fond, R 96 94’ 92 100 86 94 92 94 94 90 486 86 5 93.8 95.6 95.6 Fondi rustici R 238’ 236 226 232 206 210 220 240 248 244 . 86 234 16 108.9 95.9 95.9 Bonif. ferraresi T 326 312 350 364 270 •290 290 310 324 330 234 330 97.1 100.0 100.0 Aedes G 9 8.45’ 830 9.60 7.30 8.00 8 8 15 8 7.85 330 7.40 0.80 83.5 95.5 94 2 Rendite fondiarie R 76 66' 66 90 80 80 76 74 72 66 7,50 66 5 86.8 97 0 100.0 Dell’Acqua M 430 500 480 290 490 550 590 720 540 — 64 510 — — 94 4 Richard G inori M 270 284 300 310 270 270 320 300 320’ 330 340 132.0 100 0 103.0 Italo americana M 280 300 280 680 270 290 16-35C 510 490 510 330 468 182.1 92.2 91.8 Sylos di Genova G 114' 136 130 140 150 142 146 148 158 172 470 176 23.40 ex-10 163.8 101.2 102. 38X5.81 Concerie it. rinn. T 500 510 530 720 520 520 530 530’ 550 600 174 600 92.3 100.0 100.0 Cartiera italiana 380 380 324 1600 290’ 280 280 280 350 350 600 360 20 10 125.0 100.0er2.B5 102.9 Cartiera merid. T 1400 1400 1200 1610 1200 1200 1200 1200 1280 1350 350 1000 93.8 85.1 85 1A. Rcina M 44 40’ 40 40 40 40 40 42 40 40 1000 40 6 100.0 100.0 100.0
G. Gilardini T 156 156 150 224 90 80 90 90
CO
76 40 66 40.0 92.1 86.8Marconi (ord) M 184 200 188 240 180 176 170 158’ 158 158 70 150 3.50 68.7 102.5ax3.00 94.9 Unione it. ceni. M 60 150’ 44 —
44’
• 40 40 40 40 40 162 40 6 3.15 57.1 100.0 100.0uvini Zerboni 160’ — 150 — 160’ 160 170 171 1701 -180 40 180 10 ~r 120.0 105.3 100.0 Grandi Alberghi M — — — .-- - — — — 190 84 — — — 100.0 105 0 Rinascente M — — — — — - — — 80 54 -7- — —- 85.7 77.1 Assicur. gen. Tr. — • -- • --- — — — — — —
—
60 133 - — — 100 0 100.5 Riunione Adriatica ——
——
——
—
—
—
— 1325 1900 — — 95.7 90.5 di Sicurtà Tr.—
—
—
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—
2010’—
— 100—
(1) Ex 6 — (2> Ex 19 — <3) FR 21,53 — (4) Le vecchie az’oui suiio state sostituite da 5 nuove anioni — (5) Rimborsate lire"25. — (6) ex i
7) 12,5) — (8 ex 20 — «9) ex 11.25. . 1 1
22) Indici dei prezzi di barsa delie azioni per i sin goli gruppi di Società
AVVERTENZA. — Gli indici riferiti al dicembre 1918 sono presentati nella tabella presente senft la indicazione relativa alla entità
delle cedole staccate in dati mesi. La indicazione del valore proporzionale di tali cedole (colla notazione ex) figura invece pereti analoghi
indici riferiti al dicembre 1920.
I GRUPPI O - “ '5 - — o * s. « . » g '2- « ® ~ 13 ¡EL •J re-a gennaio ■
febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settem. ottobre novemb dicemb..1 1
Istit. di credito ^ 1920 6 1145 108.82 113.82 1 -• 114.02 112.37 108.41 99.62 97.99 98.16 97.26 96.16 103.06 103.17 Indici riferiti 4 '921 7 1397 101.51 106.08 99.90 99.21 96.54 93,86 93.93 95.59 97,73 101.20 97.73 94.19 al 31 dicembre 1918 ( 1922 94.20 96.88 al 31 dicemb. 1921 . 1922 7 1220 100.02 102 86 Ex ferroviari ( >920 2 297 91.22 98.33 ¡95.64 94.16 96.06 86.91 105.95 104.52 97.47 92.97 90 40 92 09 1 Indici riferiti { '921 2 293 55.07 56.53 51.69 54.53 51.37 52.23 74.14 73.97 68.18 55.91 64.29 62.21 al 31 dicembre 1918 ( 1922 2 293 50.80 52.06 al 31 die. 1921 . . 1922 99.93 102.39 Trasp. terrest. ( 1920 6 93 87.76 89.25 87.80 87.32 86.78 81.37 74.63 74.14 69.42 66.68 72 01 70.86 Indici riferiti \ 1921 6 93 70.73 65.71 62.87 62.18 60.11 55.71 57.47 63.21 64,62 66.69 63.10 58.45 al 31 dicembre 1918 ( 1922 6 93 58.56 59.26 al 31 die. 1921 . . 1922 100.71 101.39
Trasp. maritt. 1 102O 3 255 107.11 116.52 114.92 127.30 124.92 102.08 90 79 91.96 83.38 77.89 91.08 83.61
Indici riferiti 1 1921 5 470 72.67 73 02 64.40 57.28 51.76 50.19 48.90 45.08 56,76 56.27 54.19 53.97 al 31 dicembre 1918 ( 1922 5 470 48.49 46.37
84 L’ ECONOMISTA 19 marzo 1922 — N, 2498 6 RUPPI 2 -* a § ”à>'Z . - g ■3.5 §1 §•■5 = 2 gennai febbrait 1
) marzo aprile maggio 1
giugno I
luglio agosto settem ottobre ^ novemb dicemb.
____________ ______ ^ cc V c j ' | Ind. cotone ( 192( 7 82 135.41 162.9? 164.9? 171.6C 191.02 155.1' 136.37 152.9' 134.86 122.57 150 70 137.77 .125.08 Indici riferiti l 192 11 100 133.5( 96.98 117.02 115.1? 103.3C 93.9' 105.67 120.6? 133.14 137.14 129.39 a! 31 dicembre 1918 f 1921 11 240 120.11 123.62 a! 31 die. 1921 . . 1921 96.0' 98.88
Ind. jota ( 192C 2 5 100.U 113.81 152.9E 147.6? 172.52 150.48 138 13 132.6? 125,40 118.18 117 04 113 18
Indici riferiti \ 1921 2 7 113.11 108.00 109.4? 103.6? 96.07 96.07 94.54 98.94 101.29 107.54 103.66 102.15 al 31 dicembre 1918 ( 1922 2 7 102.15 102.5?
al 31 die. 1921 . • 1922 100.0« 100 48
Ind. lana ( 1920 4 37 113.62 125.49 123.69 124.12 131.65 120.71 109.10 110.36 103.17 94.66 109.26 ini 47
Monte dei Paschi di Siena
e Sezioni annesse:
CASSA DI RISPARMIO, CREDITO FONDIARIO E MORTE PIO
Succursale d i R O M A S. Silvestro, 62 Filiali in Abbadia S. Salvatore, Arezzo, Asciano* Buon-
convento,Casteldepiano, Castelfiorentino, Castel- nuovo Berardenga, Cecina, Certaido, Chianciano, Chiusi, Colle d’EIsa, Empoli, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Marittima, Montevarchi, Monticiano, Piombino, Pistola, Pitigliano, Poggi- bonsi, Pontedera, Portoferraio, Porto S. Stefano, Radicondoli, Roma, S. Gemignano, S. Qnlrico d’Orcia, Sinalunga e Torrita.
A n no 3 5 0 d’ e s e r c i z i o
OPERAZIONI
Depositi Libretti di risparmio ordinario a piccolo risparmio e speciali al 3, 3,25 e 3,50 per cento libretti di deposito vincolati al 3,25 - 3,50 3,75 e al 4 per cento - Buoni fruttiferi a scadenza fis sa dal 3,25 al 4 per cento - Conti correnti a vista al 2,5 per cento.
Impieghi : Mutui ipotecari e fondiari a privati e a Enti morali - Conti correnti guarentiti da ipote che da titoli e da cambiali - Acquisto di titoli e riporti - Sconti cambiari - Prestiti su pegno. D iverse: Effetti a ll’incasso - Assegni su eie infrutti
fero - Depositi per custodia e amministrati - As sicurazioni operaie, popolari di maternità.
BANCO DI ROMA
SOCIETÀ ANONIMA - CAPITALE L.
150.000.000
IN T E R A M E N T E V E R S A T OSKDB S
ociale eD
irezioneC
entrale: ROMA, Corso Umberto I, 307 (Palazzo proprio) - ROMA
FILIALI
IN
IT A L IA : Alba, Albano Laziale, Anagni, Andria, Anzio, Aquila, Arcidosso, Arezzo, Assisi, Aversa, Avezzano, Bagni di Lucca, Bagni di Montecatini, Bari, Benea Vgienna, Bibbiena, Bologna, Bolzano, Bra, Brescia, Camaiore, Cam- piglia Marittima, Canale, Canelli, Carate Brianza, Carrù, Castellamonte, Castelnuovo di Garfagnar.a, Castiglion Fioren tino, Catania, Cecina, Celano, Centalio, Ceva, Chiusi, Città di Castello, Como, Cortona, Cotrone, Cuorgnè, Fabriano, Fermo, Firenze, Foggia, Foiano della Chiana, Foligno, Fossano, Frascati, Frosinone, Gaiole in Chianti, Gallipoli, Genova, Grosseto, Gubbio, Intra, Ivrea, Livorno, Lucca, Luserna San Giovanni, Marciana Marina, Merano, Messina, Milano, Modica, Mondovì, Montesampietrangeli, Napoli, Nocera Inferiore, Norcia, Novi Ligure, Oneglia, Orbetello, Orvieto, Pagani, Pal- lanza, Palermo, Pietrasanta, Pineroio, Piombino, Pontedera, Portoferraio, Porto S. Giorgio, Potenza, Roma, Salerno, Sansevero, Saronno, Segni-Scalo, Siena, Siracusa, Tagli acozzo, Tivoli, Torino, Torre Annunziata, Torre Pellice, Trento,'Trieste, Velletri Viareggio, Viterbo.
FILIALI NELLE C O LO N IE : Bengasi, Tripoli d’Africa. I
FILIALI A L L ’ESTERO: F ra n cia : Parigi, Lione. Spagna-, Barcellona, Tarragona, Montblanch. Svìzzera : Lugano, Chiasso, Egitto : Alessandria, Cairo, Porto Said, Monsourah, Tantah, Beni Magar, Beni Soueff, Bibeh, Dessouk, Fashn, Kafr-Ei-Cheikh Magaglia, Mehalla Kebira, Minich, Mut Gamr, Zagazig - M alta: Malta. T urchia: Costantinopoli. Asia Minore : Smirne, Scalanova, Solzia. Siria : Aleppo, Alessandretta, Beyruth, Caiffa, Damasco, Giaffa, Tripoli. Palestina : Gerusalemme, Rodi.
O P E R A Z I O N I E S E RZ I Z I DI VERSI :
DEPOSITI IN C O N TO CORRENTE liberi e vincolati - CONTI CORRENTI DI CO RRISPONDENZA in Lire italiane e valuta estera. — DEPOSITI A RISPARMIO. - S C O N TO E INCASSO EFFETTI, semplici e documentati, sull’Italia e sull’ Estero. - A N TIC IPA ZIO N I E RIPO RTI su valori pubblici e industriali. - OPER AZIO N I DI CREDITO AGRARIO. — EMISSIONE G R A TU ITA ED IM M ED IATA DI ASSEGNI CIRCOLARI pagabili a vista sulle principali piazze d’Italia - LETTERE DI CREDITO E CHEQUES sulle principali piazze d’Italia e dell’ Estero. — ESECUZIONE DI ORDINI sulle Borse italiane ed estere. - APERTU RE DI CREDITO, libere e documentarie. - VERSAM ENTI SEMPLICI E TELEGRAFICI per tutti i paesi del mondo. — NEGOZIAZIONE DI DIVISE ESTERE a vista e a termine. — CAMBIO MONETE E BUONI B AN CA ESTERI. - SERVIZIO DI CASSA per conto di amministrazioni e privati. — PA G A M E N TO
d’ imposte, utenze, assicurazioni, ecc. — SERVIZIO MERCI.
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IST ITU TO ITALIANO
DI
CREDITO FONDIARIO
Capitate itilutariQ L. 100 rallisti • Emesso e tersati L. 40 militili
SEDE IN ROMA : Via Piacenza, 6
(Palazzo proprio)L ’Istituto Italiano di Credito Fondiario fa mutui al 5 per cento, ammortizzabili da 10 a 50 anni. I mu tui possono esser fatti, a scelta dal mutuatario, in contanti o in cartelle.
Il mutuo dev’essere garantito da prima ipoteca sopra immobili di cui il richiedente possa compro vare la piena proprietà e disponibilità, e che abbiano un valore almeno doppio alla somma richiesta e dia no un reddito certo e durevole per tutto il tempo del mutuo. Il mutuatario ha il diritto di liberarsi in parte o totalmente del suo debito per anticipazione, pagando a ll’ Erario ed a ll’Istituto i compensi a norma di legge e contratto.
Per la presentazione delle domande e per ulteriori schiarimenti sulla richiesta e concessione di mutui, rivolgersi alla Direzione Generale d ell’Istituto in Ro ma, come pure presso tutte le Sedi e succursali della Banca d'Ttalia, le quali hanno esclusivamente la rap presentanza dell’ Istituto stesso.
Presso !a sede dell’ istituto e le sue rappresentanze sopra dette si trovano in vendita le cartelle fondiarie e si effettua il rimborso di quelle sorteggiate e il pa
[iSSII DI RISPARMIO DEL BANCO DI DIPOLI
OPBKAZIONIDepositi su libretti ordinari di risparmio al 2,50%
» vincolati per riscatto pegno . » 5 %
» di piccolo risparmio operaio . » 5 %
» su buoni fruttiferi (per la Libia) dal 3,25 al 4%
Credito agrario - Mutui ipotecari
» a Comuni, Provincie e Consorzi di bonifìcaz.
» a Società ferroviarie e ad Enti con garenzia
di deleg. a carico dello Stato » a Eliti diversi
Cassette economiche custodia libretti a risparmio.
UFFICI
Là cassa di Risparmio ha complessivàmente 61 Uffici raccoglitori dei rispàrmi, dei quali 12 in Napoli e 43 nelle provincie meridionali e sàrde, 4 nllle provincie redente, 1 nella Libia (Tripoli) e 1 in Ame- ncà (Chicago). in gennaio 1921 è stato attivato il servizio di Cassa di risparmio presso la Sede del Banco in Roma.
Situazione al 30 settembre 1921 ATTIVO
T itoli . ... ... Credito a g r a r i o ... ’
„
CjC col Banco di Napoli » Partecipazione a Consorzi per mutui, allTet. naz.di credito pel risorgimento delle Venezie ed al- 1 Istituto di eredito per le Casse di risparmio » Mutui ipotecari e privati . . . .
» a Comuni, Prov. e Cons. di bonif * .* » » a Enti cj gar.a deleg. a carico dello Stato » » a Eenti diversi ... » Anticipaz. su polizze ex combattenti , » Anticipaz. straord. alle Casse Prov. di Cred. Agrario » Partite v a r i e ... ... » Spese del l ’ esercizio. . . . , »
_ . PASSIVO
Patrim, Fondo di 'lotaz. e riserva ”3 « ( lib r- ord. al portatore ,
‘w . \ » » nominativi. . ^ 2 ( » per riscatto peg.ji. ® ’S # » piccolo risp. operai
os \ buoni fruttiferi . . . Partite, varie . .
Utili netti dell tsereizio .
Totale generale lire
lire 23.602.370.66 » 513 127.327.03 » 2.721.175 45 » 785.25 » 64.165.32 » 56.5 1q— totale generale lire
469.122.420 91 4.045 452 87 15.837.432 50 8.764.922 27 48.689* 49 35 585.741 J1 19 297.982 :>6 585.594 14 65,870 278 39 1.457 394 45 3.617 913 60 1.899.733 06 626.139.511 15 i : 23.811,970 66 515.963 063 05 69 529 127 90 16 '834 44 9 54
6
* i f 39.511 Í5Gomp.ia Italo-Argentina
di
Assicurazioni Generali
C a p ita le so cia le L sf. 2.000.000 c|l. interam ente sottoscrittiAssicurazioni : VITA - INCENDI
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La Compagnia Italo-Argentina
di Assicurazioni Generali
ha la esclusività, per tutto il territorio della Repubblica Argentina, della riassicurazione dell’
Istituto Nazionale delle Assicurazioni
del Regno d’ Italia
le cui riserve sono garantite dal TE S O R O dello S T A T O
Banchiere: B A N C O IT A L O -B E L G A
Direttore Generale: R O N C A G LIA cav. rag. ARM AND O
Avenida de Mayo 963 u- T- 610> Rivadala
--- --- C. T . 2045, Central.Questa Compagnia emetterà polizze sulla
vita in lire italiane a l cambio del giorno
'<A$SA NÁZIONAIS;
D’ASSICVRAZIONE
PER GUNFÒRT
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LAVORO
S V
* S I D E C E N T R A E w R O M A *
Fondata con legge 8-7-1883, N. 1473. Auto rizzata ad operare col privilegio della esclusività in Tripolitania — Cirenaica— Trentino— Aito Adige e nella Venezia Giulia ed esercente l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni in agricoltura, in sessantuna provincie del Regno.
Direzione Generale :
ROMA 33 - Piazza Cavour, 3
S E D I D E I COMPARTIMENTI s Al e s s a n d r i a - An c o n a - Aq u il a - Ba r i - Be n e v e n t o - Be n g a s i - Be r g a m o - Bo l o g n a - Ca g l ia r i - Ca l t a n i s s e t t a - Ca s e r t a - Ca t a n ia - Ch e t i - Co s e n z a - Cr e m o n a - Fir e n z e - Fo r l ì - Ge n o v a - Le c c e Mil a n o - Na p o l i - No v a r a - Pa d o v a - Pa l e r m o - Pe r u g ia - Pis a - Po t e n z a - Re g g io Ca l a b r ia - Re g g io Em il ia - Ro m a • Sa s s a r i - Sie n a - To r in o - Tr e n t o - Tr i e s t e - Tr ip o l i - Ud in e - Ve n e z ia - Vic e n z a - Fiu m e49 Sedi Secondarie — 434 Agenzie — 26 Ambulatori medici — Sub Agenzie in tutti i comuni di importanza agricola od industriale.
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Kassegna della Previdenza Sociale
INFORTUNISTICA E ASSICURAZIONI SOCIALI — LEGISLAZIONE, MEDICINA E QUESTIONI DEL LAVORO