G A Z Z E T T A S E T T I M A N A L E
SCIENZA. ECONOMICA, F IN A N Z A , COMMERCIO,BANCHI, F E R R O V I E , I N T E R E S S I P R I V A T I
Direttore: M. J . de Jo b ami Ir
Anno LI - Voi. LUI Firenze-Roma
23-30 Marzo 1924
S O M M A R I OP A R T E ECONOMICA.
L ’E c o n o m ia N a zio n a le a ttr a v e r so le r e la z io n i d elle B anche P a llia tiv i e r im e d i v eri c o n tro l’a sp re zza dei cam bi. Il m e rc a to d elle m e rc i in Ita lia n e l fe b b ra io 192 j . R IV IST A BIELIO G R A FIC A .
FIN A N Z E DI ST A T O .
L a c irc o la zio n e fid u c ia r ia in U n gheria. Il debito p u b b lic o deg li S ta ti U niti. Il lasso d i sco n to in C zecoslovacchia. R id u z io n i d i spese s u l b ila n c io inglese.
L a B u lg a ria p a g a le r ip a r a z io n i a tta J u g o sla v ia . R IV ISTA D E L COMMERCIO.
Le d is p o n ib ilità m o n d ia li d i c a ffè .
L a p r o d u zio n e fra n ce se d i m in e r a le d i fe r r o . L a p r o d u zio n e m in e r a r ia in A lg eria . Il c o m m e rc io d e lla T u rc h ia
La c o ltiv a zio n e d el co tone n e lla R u ssia d el Su d . Il c o m m e rcio d el thè n e W a n n o 1923.
Il c o m m e rcio estero d e lla T u r c h ia . E s p o r ta zio n e d i lin o letto n e n e l 1923.
Le p r e v is io n i s u l ra cco lto g r a n a r io in A r g e n tin a . Il m e rc a to m o n d ia le del ra m e .
L a p r o d u zio n e m o n d ia le d e lla seta n e ll’a n n o 1923, L a p r o d u z io n e d elle o live in G recia.
L ’in d u s tr ia m o n d ia le d e lla seta a rtific ia le . R IV IST A D E L M ERCA TO D EI V A LO RI. R a sseg n a S e ttim a n a le . — Gu s t a v o De s l e x.
P A R T E ECONOMICA
L ’ Economia Nazionale attraverso
le relazioni delie Banche.
Se vi sono docum enti che a n n u a lm e n te ri
specchiano con sincerità le condizioni economiche
della Nazione senza che essi risentano di ragioni
politiche; tali sono le relazioni che annualm ente
i Direttori generali o di Consigli d ’ am m in istra
zione dei maggiori Istituti b ancari presentano alle
Assemblee generali ordinarie degli azionisti.
Detti docum enti che soltanto da tempo re
cente vengono riprodotti dai quotidiani sono ge-
neralm eute letti da u n nu m ero troppo esiguo di
persone, m entre essi form ano un elemento di giu
dizio e di cu ltu ra di prim o ordine, poiché p ro
vengono da osservatori quale nessun altro può
essere migliore, i n 'q u a n t o è ap punto dalle osser
vazioni che si svolgono attraverso gli ambienti
bancari che meglio si può giudicare l’andamento
della economia di un Paese.
L ’on. Stringhe!- nella sua lucida e come sempre
completa disam ina delle condizioni economiche
finanziarie del Paese per l’a n n o 1923, constata i
sforzi perseveranti che furono fatti nei Paesi meglio
idonei per riconquistare un n o rm ale assetto delle
finanze, per rafforzare il bilancio statale, per ria t
tivare appieno le correnti degli scambi interna
zionali.
E a tale punto 1’ illustrazione fedele ai pre
cetti della scuola liberale, della quale egli può
dirsi uno degli esponenti più autorevoli e più
fattivi nel nostro Paese, fo rm u la u n a osservazione
che si può dire tutto u n program m a. Egli dice
infatti :
« Aggiungasi che, contra riam ente all’ indirizzo
economico-politico dell’anteguerra, per cui si te n
deva a formare zone doganali sempre più larghe,
Roma (4) - Via Gregoriana, 56
N. 2602-03
epperò più rispondenti ai bisogni di libero m o
vimento dei traffici odierni, la pace portò ad un
frazionamento di Paesi secondo le nazionalità,
accrescendo in fatto di linee di confine fra Paesi
e Paesi nel continente europeo, e m oltiplicando
i reggimenti doganali, ognun dei quali necessa
riam ente foggiato secondo le condizioni speci
fiche di ciascuno Stato. Vi potrà recare efficace
rimedio un ben congegnato sistema di trattati di
commercio, con larga e sincera applicazione della
clausola della Nazione più favorita.
L ’ accennata condizione di cose non può non
accrescere l’ inevitabile lentezza nel m ovimento
di ritorno a u n a soddisfacente sistemazione dei
rapporti economici interstatali : tanto m eno age
vole a conseguire, in q u a n to il sistema elaborato
dalle varie economie nazionali p rim a della guerra,
sconvolto da questa, non può ricostituirsi qual
era o far luogo ad altra formazione, insino a
q uando perduri lo stato di cose attuale, e non si
m oderino attriti, la cui violenza ha avuto gravi
ripercussioni nell’annata decorsa ».
Parole ben giuste dalle quali emerge la stessa
contradizione dei governi rappresentanti del ca
pitalismo, i quali enunciano principii di restau
razione economica e di sviluppo di scambi, m a
poi sotto le pressioni d ’ interessi economici i m
mediati annuiscono a regimi sempre più prote
zionisti e restrittivi ; tali da dim in u ire anziché
accrescere quegli sviluppi che si vorrebbero teo
ricam ente favorire.
Ma rito rn an d o alle parole del prof. Stringher
dobbiam o rilevare come egli deplori che ancora
il problem a delle riparazioni e dei debiti di guerra
non abbia raggiunto un a sistemazione. Il che ha
prodotto d u ra n te il 1923 u n a maggiore tensione
nei prezzi dei cambi forestieri, sebbene possa dirsi
che la lira si sia avviata verso una stabilizzazione.
Il che fu in gran parte dovuto come il ch iaris
simo autore rileva alle provvidenze governative
e all’ indirizzo di stabilità e di serietà, in staurato
dal regime fascista.
L ’ ECONOMISTA 23 30 M arzo 1924 - N, 2602-03
finanze pubbliche, aum entato il rendim ento del
lavoro, ristabilita la pace delle officine, il ritm o
della vita degli affari ha ripresa la normalità-
Non diversa constatazione venne fatta dal Con
siglio del Banco di Sicilia, mentre la Banca Com
merciale Italiana rileva che fra i diversi indici
del fausto m utam ento verificatosi si trovi il gra
duale effettivo miglioramento sia dei titoli di Stato
sia dei valori industriali, frutto della tranquillità
sociale garantita dal sicuro indirizzo del governo
e quindi la maggiore sicurezza del capitale. La
riduzione dell’assorbimento del capitale da parte
del Tesoro dello Stato, favorisce le migliori quo
tazioni e l’affluenza del denaro verso la p ro d u
zione agricola e industriale come la Banca stessa
aveva più volte constatato. Constata la C om mer
ciale che le industrie sono nel complesso inne-
gabilmenie sane e avviate a progressivi sviluppi
mentre l’unica nube che rim ane sull’orizzonte ad
oscurare il deciso miglioramento interno, sta nella
complessa situazione europea che ancora è circon
data dalle numerose difficoltà dove agiscono le
incognite dell’indirizzo della Russia e della crisi
germanica che possono notevolmente modificare
qualsiasi genere di previsione.
Il Credito Italiano a sua volta crede di poter
affermare che le energie risanatrici e le forze di
ad a ttam ento che sempre agiscono sulla economia
mondiale pure in mezzo alle maggiori e più in
tricate difficoltà hanno agito anche nel decorso
del 1923, tanto che avvenimenti di gran peso
poterono così essere superati, senza profondi per
tu rb am e n ti nel mondo economico.
Il Banco di Roma si astiene da qualsiasi com
mento riflettente la situazione generale preoccu
pandosi unicamente del riassetto interno dell’Isti
tuto appena uscito dalla ben nota crisi che lo
minacciava fortemente.
Lo stesso risultato però di avere salvato la
esistenza di uno dei nostri maggiori istituti b a n
cari è conseguenza tangibile di una condizione
generale di fatto solida e promettente, senza la
quale il vasto istituto bancario non avrebbe po
tuto sperare la salvezza conseguita, mercè i sacri
fici dei contribuenti e la ponderata azione del
governo concorde con quella degli Istituti di
emissione.
In sostanza nelle affermazioni delle nostre
istituzioni bancarie troviamo constatazioni per il
passato e previsioni per il futuro, quanto mai
confortanti e ormai scevre da quelle preoccupa-
zioni immediate che avevano inform ato le rela
zioni degli anni precedenti.
Palliativi e rimedi veri
contro l’ asprezza dei cambi.
La conseguita rivalutazione ed in m isu ra sor-
pi endente del franco francese può ingenerare
l’opinione che si possa agire ad arbitrio sui cambi
in modo da poterli rialzare sin che si vuole o
quasi, ed indipendentem ente dalle formule t r a
dizionali che am m ettono una cura seria solo
attraverso un effettivo risanamento della finanza,
che e compito lento e pieno di sacrifici. Che si
possa ottenere un gran sbalzo in avanti sul c a m
bio nel mentre che si operano vasti e continuati
acquisti della moneta svalutata è cosa ovvia per-
che ogni merce quando è ricercata rincara ; d ’altra
parte sta a vedere a quali condizioni u n a nazione
sia in grado di ottenere un prestito, e q uando
anche esso sia a patti non eccezionalmente one
rosi, se 1 operazione in definitiva riesca conve
niente. Contraendo un debito in oro qualu n q u e
. to anche assai dissestato può ordinare ai p ro
pri rappresentanti in determinati mercati esteri
di com perare ingenti quantitativi, sino al limite
del prestito, della propria valuta e vede subito
rialzarne il valore in proporzione della vastità e
della continuità degli acquisti.
F a r debiti per uno Stato che sia anche in pes
sime condizioni è cosa meno impossibile che non
si creda; p er l’ente Stato qualcosa da ipotecare
c e sempre, tan to è vero che p rim a della guerra
tutti si meravigliavano che la T u rc h ia conside
ra ta allora un cadavere, trovasse ancora chi le
facesse dei prestiti, eppure ciò avveniva. Questo
va ricordato per constatare che voler rialzare il
cambio con un a m a n o v ra è cosa fattibile, fattibile
persino per u n a nazione pochissimo q u otata fi
nanziariam ente, m a ciò non significa sia cosa
sensata e utile.
L Italia che si trova in condizioni, se non b u o
nissime, certo soddisfacenti, non ricorrendo a tali
mezzi m entre le sarebbe facilissimo per agire
sulle quotazioni del dollaro e della sterlina ha
fior di ragione. Essa attende e deve attendere la
rivalutazione della m oneta da un a politica finan
ziaria severa e non già da manovre, che non
ra p p resen ta n o che semplici palliativi, allo stesso
modo che la febbre causata da u n a m alattia viene
sì abbassata dal chinino, m a solo momentanea-
mente ed essa non cessa sino a q u ando non sieno
eliminati gli elementi tossici che penetrarono
nella massa sanguigna.
^ Se la fi la n c ia ha dovuto ricorrere al mezzo
dei prestiti la cosa è comprensibile per l’eccezio
naiità del fatto cui si è trovata esposta, in quan to
non v ’ha dubbio che agirono forze tali contro il
franco francese da potere nel giro di pochi giorni
rid u rn e il valore in m isu ra allarmante. Dove si
sarebbe a r r iv a ti? Non si anda va incontro al
fallimento di molte ditte im portatrici, e ad una
q u a n tità di altri gu ai? Pertanto l’atto del Go
verno francese è stato certo spiegabile: non sap
piam o se furono molto gravose le condizioni alle
quali le Banche am ericana ed inglese ac corda
rono il prestito, sappiam o però che esse vollero
1 impegno da parte di quel Governo di attuare
un pro g ram m a accentuatissimo di economie e di
tasse, il che significa che in sostanza si gira sem
pre intorno allo stesso p u n to obbligato, inev ita
bile, che il credito è in dipendenza alle condizioni
de! bilancio. Che se questo è in ordine, o si è
sulla via di m etterlo veram ente in ordine, allora
si trovano prestiti a facili condizioni e l’estero
fa bu o n viso, anzi va incontro alle operazioni
finanziarie dello Stato e dei p rivati; se regna in
vece il « d e f ic it» cronico senza prospettive di
non lontano riassestamento, uno Stato ottiene
aiuti solo alienando qualcosa della propria sovra
n ità concedendo m onopoli ed ipoteche.
T o rn a n d o al caso della F ra n c ia che si è tro
vata in circostanze eccezionali che però avrebbe
evitato adottando in tem po una diversa politica
finanziaria, rim an e sempre a vedere come sarà
q u otata la sua m oneta nel m om ento in cui sca
d ra n n o i prestiti, e q u an d o dovrà verificarsi, sia
p u re in varie fasi, l’operazione inversa a quella
a ttu a ta recentem ente; ad ogiii modo, la F ra n c ia
per bene che le cose si svolgano, avrà sempre
sulle spalle un debito di più, quello contratto
per fronteggiare le asprezze dei cambi, e non sarà ¡
pensiero lieve. Questo si è rilevato per arriv are i
alla conclusione che in via norm ale a meno che
u n o Stato non si trovi esposto ad un a rovinosa ;
offensiva contro la sua moneta, come avvenne
ap punto alla F rancia, voler agire artificialm ente ¡
sul valore della p ropria valuta rappresenta in
definitiva un cattivo affare.
impor-L ’ ECONOMISTA 75 23-30 M arzo 1924 - N. 2602-03
tazioni viene per necessità pagata in dollari e
sterline. Pesano specialmente sulla nostra b ila n
cia il grano, il ca rb o n fossile, il petrolio e deri
vati, tutte m erci che im portiam o, salvo piccole
quantità, degli Stati Uniti e dell’Inghilterra, e che
van n o acquistate colla m oneta di quei paesi. Sin
q uando noi continuerem o ad essere loro clienti
non potrem o restare indilferenti all’altezza del
cambio della nostra lira colla sterlina e col dol
laro: m a il requisito della stabilizzazione deve
prevalere su quello del m iglioram ento? Non cre
diamo, alm eno alle altezze attuali. Se anche per
gl’im portatori si verificasse un periodo di crisi,
cosa del resto dubbia, quando la fase progressiva
si sia arrestala e si sia conseguito un maggior
valore d ’acquisto per la nostre moneta, esisterà
o no un vantaggio pel nostro Paese sottoposto a
m inori sacrifici per le compere del grano, del
carbone, degli olii m inera li? E poi, anche la sta
bilizzazione non è relativa dal m om ento che u n ’o
sciilazione esiste sempre, la quale non sgomenta
peraltro l’im portazione?
Un m iglioram ento lento, u n a tendenza che es
sendo avvertita verrebbe scontata in precedenza,
quali d anni maggiori degli attuali arrecherebbe
al com m ercio? Per questo non è a ritenere che
la stabilizzazione sia da preferire ad una v a ria
zione lieve, m a nei suoi m ovim enti progressiva.
Questa variazione, del resto, è da attendere data
la politica finanziaria che segue l ’Italia diretta ad
ottenere il pareggio, indirizzo che noi vorrem m o
anche più intensificato.
Inoltre un altro elemento viene oggi ad inte
grare la politica del risana m e nto finanziario con
potente riflesso sui cam bi: la ricerca di clienti
diversi dagli attuali pel rifo rnim e nto delle m a
terie prime. L ’im portanza della ripresa dei nostri
ra pporti con la Russia fornitrice di grano e di
petrolio si rivelerà en o rm e ; solo di grano il q u a n
titativo di 3 milioni di quintali che preverrà dalla
Russia a condizioni certo assai migliori delle a t
tuali cogli Stati Uniti e Canadà non p otrà non
arrecare sensibile influenza sul prezzo del dollaro
di cui scenderà la ricerca, ed altro coefficente
non trasc urabile deriverà dalle nostre intese colla
Polonia, esportatrice di carboni dalle terre della
Slesia. Questi sono i rimedi veri per i cambi, non
quelli che molti invocano dai Governi, e che sen
tim m o in certi m om enti richiedere anche in Italia
eccitando il nostro Governo a provvedere. P rov
vedere com e?
S’intendeva con i mezzi che sono inevitabili, far
debiti per com perare valuta estera: palliativi d u n
que e non rimedi. Per l’Italia non esistono e non
debbono esistere che mezzi seri : pareggio del b i
lancio — il che significa credito all’estero — e
buone intese com m erciali con paesi che ci in
viino materie prim e in concorrenza ai venditori
tradizionali; queste e non altre sono le vie sicure.
Gilberto Terni
-19 mercato delle merci In Italia
nel feb braio 1 9 2 4 .
Numeri indici dei prezzi nel commercio all’ingrosso
Nella tabella seguente sono esposti i n u m eri
indici dei prezzi delle merci nel com m ercio ai-
fi ingrosso nel nostro paese nel mese ora chiuso
in confronto con quelli di alcuni mesi prece
denti. Questi indici sono medie a ritm etiche co m
putate, secondo le n o rm e metodologiche ante
riorm ente esposte, prendendo per base (100) la
m edia dei prezzi nell’ a n n o 1920. L ’ indice gene
rale è presentato anche sulla base del q u in
quennio 1901-905, dell’anno 1913 e del luglio 1914
per consentire comparazioni varie col livello a n
teriore alla guerra.
N U M E R I I N D I C I A R I T M E T I C I . D e r r a t e a l im e n ta r i vegetali D e r r a t e a l im e n ta r i anim ali P ro d o t t i chim ic i M aterie tessili Minerali e metalli M ateria li da co s tru z io n e P r o d o t t i vegetali vari Merci i n d u s t ria li varie Indice g en e rale (base 1920) Indice g en e rale (base 1901 905) Indice g en e rale (base 1913) Indice g e n e r a le (base luglio 1914)
N . d e lie v o ci n e l 1923 23 13 13 13 18 6 8 13 107 d ic e m b re 1921 115.3 120.6 73.5 79.4 66.0 89.1 113.7 93.8 95.2 749.2 594.6 648.1 dicembre
1922 novembre1923 dicembre1923 g e n n a io1924 febbraio1924
110.9 96.3 98,3 98.6 101.8 109.6 109 0 1 1.2 111.6 107.2 69.3 66.7 66.0 64.1 64.5 77.9 95.0 96.3 93.8 - 91.5 64.9 66 0 66.5 65.4 62.9 88; 1 84.0 85.3 84.9 86 2 128.8 102.2 101.9 99.1 98.1 94.0 96.2 97.0 96.6 96.8 92.8 91.5 92.4 91.4 91.7 730.3 720.0 727.3 719.2 721.7 579.6 571.4 577.2 570.8 572.8 613.7 622.8 629.2 622.1 624 3
Le variazioni percentuali avvenute lungo gli ultimi mesi si presentano nella m isura seguente:
setiembre ottobre D e r ra te a l i m e n t a r i v egetali — 3.52 — 2 53 D e r r a t e a l i m e n t a r i an im ali + 2.98 — 3.26 P r o d o t t i ch im ici + 1.09 — 1.74 M aterie tessili + 5.00 + 0.12 M in erali e m etalli - f 3.0r — 0 73 Materiali da co s tru z io n e__
— 0.15 P r o d o t t i vegetali v ari - 0.46 — 0.22 M erci i n d u s t ria li varie — 0.91 + 1.67Indice g en e rale + 0.44 — 1.03
novèmbre dicembre gennaio febbraio
+ 2.89 + 2.01 + 0.36 + 3.35 — 0.66 + 2.05 + 0.33 — 3.92 — 0.75 — 1.00 — 2.86 + 0.59 + 6.55 + 1 41 — 2.58 — 2.51 + 1.41 + 0.76 — 1.73 + 2 50 0.97 + 1.63 — 0.47 + 1.42 + — 0.36 — 2.81 — 1.04 — 1.67 + 0.73 — 0.38 + 0.23 + 1.43 + 1.02 — 1.14 + 0.35
L ’ indice complessivo nel mese di febbraio ha
segnato un a variazione m in im a , l’aum ento in ra
gione di 1[3 per cento. Come appare dalle cifre
sovra esposte, il livello generale dei prezzi, in
q u a n to è ap p ro ssim ativ am en te m isurato dalla
no stra rivelazione, ha segnato spostamenti p iu t
tosto tenui in vario senso lungo gli ultimi mesi
e non ha m ostrato quel m ovim ento di ascesa
n ell’ultim a parte dell’a n n o e di discesa nei prim i
mesi dell’anno successivo che si presentava così
caratteristico negli ultim i anni precedenti. Gli
spostam enti dei prezzi in questi ultimi mesi sono
ad u n q u e avv e n u ti in m isu re piuttosto tenui, se
g nando la. tendenza alla stabilità, in contrasto
con fi inasprim ento ultim am e n te a v v e n u to nei
cambi.
L ’ a n d a m e n t o d e i m e r c a t i .
Derrate alimentari vegetali.
76 L ’ECONOMISTA 23-30 M arzo 1924 - N. 2602-03
li
Per i cereali prosegue la tendenza ferma e la
grande attività di affari sul mercato nazionale
malgrado le vicende in vario senso che si pre
sentano rispetto ad alcuni mercati forestieri, la
copiosità di disponibilità che si ha nei paesi espor
tatori e la rilevanza della produzione dell’Argen
tina. Le importazioni sono rallentate e la soste
nutezza è ormai diffusa nelle nostre piazze, re
cando quotazioni superiori a L. 100 per il grano
tenero di buona qualità. Rialzi anche m aggior
mente sensibili si hanno per i cereali m inori e
per il gra n tu rco : per il riso il livello dei prezzi
oscilla intorno a 200-215 per i tipi medi con un
aumento di oltre L. 20 rispetto alle quotazioni
dell’ autunno, in relazione anche alla cospicua
esportazione.
Per i legumi e gli ortaggi prevalgono in ge
nere prezzi fermi con qualche rialzo attribuibile
a circostanze stagionali.
Per gli agrumi, le quotazioni sul mercato in
terno sono in genere avariate, ma la situazione
commerciale si presenta piuttosto sfavorevole per
la ristretta esportazione determ inata dal vasto
raccolto am ericano che sem bra essere il p iù ri
levante ricordato.
Sul m ercato vinicolo prosegue la scarsità di
affari e la tendenza debole sopratutto per le qua
1 ità più correnti, con qualche falcidia nei prezzi.
La tendenza sostenuta prevale invece sul mercato
oleario con nuovi sensibili aumenti, in relazione
alla scarsità del raccolto sia nazionale che in
qualche altro paese.
Si è accentuata la tendenza al rialzo per il
caffè nel Brasile e in altri mercati, malgrado
qualche arresto negli acquisti : anche sul nostro
mercato sono avvenuti nuovi notevoli progressi
nei prezzi, così come dopo la fase di depressione
si hanno rialzi nello zucchero con la diminuzione
nell’ importazione.
Derrate alimentari di origine animale.
Nell’andam ento oscillante che si presenta nei
prezzi per questo gruppo di merci, si ha nel feb
braio un ribasso considerevole, pari a circa il
4 per cento, dovuto principalm ente alla riduzione
assai rilevante avvenuta nei prezzi delle uova in
! dipendenza di fattori stagionali.
Spostamenti relativamente lievi si h a n n o per
i pesci conservati sul nostro mercato, m a con
prospettive di ribassi in relazione a copiosa p ro
duzione per qualche specie. La tendenza debole
rispetto ai latticini si è accentuata sopratutto r i
guardo al burro, m a per taluni tipi di formaggio
si delinea un qualche sostegno in relazione a
una certa ripresa di esportazione.
Per il bestiame bovino l’andam ento dei m e r
cati è approssimativamente stazionario, intonato
prevalentemente al sostegno sopratutto al rispetto
ai capi di maggiore peso, m a qualche riduzione
di prezzi si verilica riguardo ai vitelli da macello
in relazione specialmente all’ esteso consum o di
carne congelata, che riduce alq u an to la dom anda'
Si mantengono elevati e pressoché invariati i
prezzi dei suin i: m in im a risulta l’ im portazione.
Prodotti chimici.
Per questo gruppo dopo lo svolgimento decli
nante che durava da molti mesi si è avuto nel
lebbraio un rialzo in ragione di circa 1 ¡2 per
cento. Risultano in genere stazionari i prezzi dei
prodotti industriali, mentre per i concimi, fra il
perdurante disorientamento del mercato, si de
linea una qualche attività di affari per talu n e
qualità, con qualche rialzo nei prezzi in parte
attribuibile all’ inasprimento dei cambi : sensibile
il progresso avvenuto per il soliato di rame, m a l
grado 1’ andamento così sfavorevole del mercato
vinicolo.
Materie tessili.
L ’ indice per questo gruppo h a segnato in ||
questo mese u n ribasso in ragione del 2 e mezzo |!
p er cento, approssim ativam ente pari a quelle re- I
gistrate nel mese precedente : la discesa è avvi -
n u ta contem p o ran ea m e n te per il cotone e p er la !
seta.
P er il cotone ribassi assai sensibili si sonr. ;
verificati sul mercato am ericano sia in d ip en
denza dei conflitti del lavoro scoppiati in Inghil
terra, sia p er la constatazione di u n a generale
riduzione del consumo, la quale p e r d u ra da |
tem po e sem bra possa atten u a re sensibilmente
lo squilibrio che alcuni mesi fa si presumeva che j
ci fosse tr a la disponibilità e la d o m a n d a di co- |
tone sodo: la ripercussione de! m ovim ento r ib a s
sista è stata alqu an to a tte n u a ta rispetto al m e r
cato del cotone egiziano ; rig u ard o al nostro m e r
cato il m ovim ento discendente appare alquanto
atten u a to d a ll’ in asprim ento del cam bio ; u n a
n u o v a falcidia è registrata per il nostro m ercato
riguardo ai filati. P e r le lane, le aste londinesi e
coloniali sono state anche nel febbraio orientate
al rialz o; questo sostegno prosegue ormai da
molti mesi in relazione alla forte d o m a n d a i n d u
striale specialmente da parte dell’ In ghilterra e
della Germania ed
èsensibilmente ripercosso sulle
quotazioni dei filati. P e r la canapa, nuovi forti
rialzi sono avvenuti sui mercati emiliani, nei
quali la d o m an d a
èfortissima e i detentori delle
esigue rim anenze m antengono u n atteggiamento
piuttosto riservato ; un a certa fiacchezza continua
a prevalere invece sul m ercato di Napoli, il m e r
cato serico è stato decisam ente intonato al ri
basso ; i collocamenti negli Stati Uniti sono stati
assai limitati e le transazioni con piazze europee
han n o avuto luogo con sacrifìci sui prezzi; la
disponibilità di m ateria p rim a è relativam ente
ab bondante ed u n a certa riserva si presenta da
parte dell’ in d u stria ;
èsensibilmente risentita la
concorrenza della seta artificiale.
Minerali e metalli.
P er questo gruppo dopo il ribasso avvenuto
nel mese precedente si ha nel febbraio un rialzo
in ragione del 2,30 p er cento. A questo rialzo
h a n n o contribuito in m an iera sensibile i carboni
i quali sul nostro m ercato h a n n o subito un no
tevole increm ento di prezzo in conseguenza dello
sciopero britan n ico il quale ha ridotto notevol
m ente gli arriv i ai nostri p o r ti; lo sciopero dei
dockers ha scom paginato anche il m ercato b r i
tannico, ove u n a grave incertezza si presenta
anche in vista del preavviso dato dai m in ato ri j
ai pro p rie ta ri di m iniere rig u a rd o al concordato
di lavoro. L ’ influenza dello sciopero in Inghil
te rra
èstata m eno risentita sul m ercato m etal
lurgico : solo un a certa debolezza si
èpresentata
rig u ard o ai m ateriali siderurgici p er la interra- Í
zione nella d o m a n d a per esportazione; le quota- ;
zioni sono rim aste per lo più in v aria te ; si pre- |
senta sem pre assai limitato l’ impiego per co stru
zioni navali : sul nostro m ercato si sono notate
alcune riduzioni su prodotti siderurgici di se- |¡
conda lavorazione. Attraverso alternative di os< il- ¡j
lazioni in vario senso prevale la tendenza ferm a
per i metalli non ferrosi ; lungo g ra n parte del
mese
ècontinuato anc ora il rialzo per lo stagno
ilsino a giungersi verso lire sterline 277 per to n
nellata inglese, livello altissim o il quale sem bra |j
destinato anc ora ad essere superato, m algrado
che non siano m ancati segni di reazione.
Marci varie.
22-30 Marzo 1924 - N. 2602-03 L ’ ECONOMISTA 77
! senta attiva e crescente. P er i prodotti vegetali
i vari, il nostro indice segna un ribasso dell’ uno
per cento ; qualche nuova falcidia si è verificata
nei prezzi dei foraggi so p ra tu tto rispetto alle qu a
lità inferiori, m a un a maggiore attività si delinea
nel mercato : la esportazione si presenta assai ri
stretta.
Rispetto alle merci industriali varie, dai nostri
indici risulta u n a variazione minima, pari a p
pena ad Ij4 per cento, la quale risulta da spo
stam enti in vario senso avvenuti rispetto alle
voci e sa m in a te ; notevole la diminuzione nella,
tariffa per il gas illum inante (Roma); è prose
guita la tendenza ossai ferma sul mercato dei
pellami, sia per le pelli indigene di macello che
per il crudo esotico, tendenza la quale, dopo la
lunghissima stasi, si è lievemente lipercossa sul
mercato del conciato, dando luogo ad un inaspri
mento ancora lieve di quotazioni ; un lieve rialzo
è registrato rispetto al petrolio e agli oli m in e
rali lubrificanti.
Riccardo Bachi.
RIVISTA BIBLIOGRAFICA
Ja c k LaBo l i n a. — La Storia del mare. — G. B. P aravia. Milano 1924. L. 25, pag. 360.
Nella fiu m ana di pubblicazioni che gli e d i t o r i am- m a n n is c o n o al pubblico, ben pochi eguagliano p e r l’in te re s s e che des tan o nella generalità, il volum e o r o r a edito dal P a r a v ia le cui pagine, s c rit te con c o lo r i t o vivace e con « v e rv e » p r e t t a m e n t e to scan a d a n n o a chi legge, no n so ltan to un godim ento d u r e vole, ma an c h e la sensazione di a p p r e n d e r e ad ogni passo cognizioni utili p iù o m eno v agam ente p e r l’in- nanzi in tra v is te e m o lte a l t r e s ì sconosciute. 11 m a re nel suo as p etto sto ric o , e nella sua essenza attuale offre aìi’A. la p o s s ib ilità di sp a zia re in vastissim i cam p i dello scibile e lu n g i dal lim ita rs i ad una ob b ie ttiv a r i c e r c a della s u a fauna e della sua flora p er quel poco che esse ci s o n o cognite, egli lo c o n s i d e r a nella sua form azione, q u a l e culla della vita, nella sua com posizione, nella p ro fo n d ità, nei suoi m ovim enti, nella sua lu m i n o s i t à ; e d e s c riv e l’uom o p rim it iv o sui m a ri p rim itiv i, le p r im e m an ifestazio n i d ell’uom o sul m are, la sua fu n zio n e sociale a t t r a v e rs o l’uom o ed infine v en en d o a c o n s i d e r a r e i p r o d o t t i co m m e rc i a li e i n d u s t r i a l i ch e se ne p o s s o n o t r a r r e , ne magnifica le im m en s e ricc h ez ze ch e vi s o n o r a c ch iu s e , dal sale agli oli m in e r a l i o anim ali, dalle p erle e m a d r e p e r l e ai pesci, alle sp ugne, ai co ralli, ai cam m ei, dai p r o d o t t i fertili z z a to r i alla ! p o r p o ra , al bisso, alla colla.
E com e il lib r o si a p r e con u n a s g u a rd o alle teo-
li
rie co s m ic h e ch e n e c o n s id e r a n o la fo rm a zio n e, così!j
si c h iu d e r ac co g lie n d o le varie ip o te s i su quella ches a r à a t t r a v e r s o i m illen n i la fine del mare.
Noi c r e d ia m o di fare c o s c ie n te m e n te utile o p era di p r o p a g a n d a co n s ig lian d o la l e t t u r a del lib ro che il cap ita n o De Vecchi ci h a offerto a t u t t i q u a n t i co l o ro che p r e f e r is c o n o d e d i c a re alla l e t t u r a u t i l m e n te e p ia ce v o lm e n te il lo ro te m p o ; lib ro in c a n tevole ed i s t r u t t i v o p e r ad o lesc en ti, lib ro d i l e t t e vole p e r t u tt i ed in s i e m e s t r u m e n t o di c u l t u r a e di a m p lia m en to degli orizz o n ti in te lle ttu a li.
F IN A N Z E DI S TA TO
La circolazione fiduciaria in Ungheria.
Il bilancio d ell’I s titu t o di em issio n e dello Stato u n g h e r e s e nella s e ttim a n a te s té d e c o r s a accusa un a u m e n to di 132.000 m ilio n i di c o r o n e della c irc o la zione fiduciaria, il cui a m m o n t a r e si tr o v a così p o r ta to alla s o m m a di 1.278.400 m ilio ni d i co ro n e,li debito pubblico degli Stati Uniti.
Il d eb ito p u b b lico degli Stati Uniti è attualm ente di 21.553.541.821 dollari, co n una dim inuzione di d o l l a r i 3 925.000000 ris p e t to alla cifra del 31 agosto 1919.li tasso di sconto in Czecosiovacchia.
L’ufficio b a n c a r io czecoslovacco h a deciso di au- j m e n ta r e i tassi di i n te r e s s e . A d a t a r e dal 10 m arzo, jq u es ti tassi s o n o ; 6 e mezzo p e r cento p e r lo sc onto di efletti e v a l o r i ; 8 p e r cento p e r i ta ssi dei lom- b a r d a m e n ti sui v alo ri di S tato ; 8 e mezzo p e r c e n t o p er i tassi dei l o m b a r d a m e n ti sugli al tr i v alo ri. .
L ’a u m en to è q u in d i del mezzo p e r ce n to p e r i tassi di sc o n to e d ell’1 p e r ce n to p e r i tassi di lom- b a r d a m e n to .
Riduzioni di spese sul bilancio inglese.
Notevoli eco n o m ie sono state a p p o r ta te in Inghil t e r r a nei bilanci p re v e n tiv i p e r il « Civil S erv ice » e p er le a m m in is tra z i o n i fiscali: infatti le spese p e r il 1924-1925 v engono rid o tte da Lst. 327.212.872 a lire s te r l i n e 289.874.727.Con l’ecouom ia già decisa di s e tte milioni e mezzo di s te rl in e sul b ilancio della g u e r r a e due milioni e mezzo sul bilancio della m arin a, si a r r i v a ad una dim inuzione com plessiva di più di 47 milioni di s t e r line — o ltr e
4
m iliard i e 700 milioni di lire al c a m bio d ’oggi — r i s p e t t o all’an n a ta fin anziaria 1923-1924.La Bulgaria paga ie riparazioni alia Jugoslavia.
A sensi del tr a t t a t o co n ch iu so fra la B ulgaria e la Jugoslavia il 20 n o v e m b re 1923, la B ulgaria deve p a gare alla Jugoslavia p e r requisizioni fatte a suoj
tem po, l’im p o r to di 300 milioni di levas, p a r te in o ro p a r t e in m erci. Il p agam ento a co n tan ti è già stato I fatto ; p e r quello che c o n c ern e le rip araz io n i in na- | lu r a so no già p r o n t i nei p o r ti della Varna e Burgas c a rich i di f ru m e n to e di o rzo p e r l’im p o rto r is p e t ti vam en te di 30 o di 45 milioni di levas. La Bulgaria deve a n c o r a f o rn ir e alla Jugoslavia p e r 75 milioni di levas in ca rb o n e.RIVISTA DEL COMMERCIO
Le disponibilità mondiali di caffè.
Secondo s ta tistich e da R o tterd am , le d isp o n ib ilità m ondiali del caffè, al p rim o m arzo c. m. fu ro n o s t i m a te in 4 266 000 sacelli c o n t ro 7.480.000 alia stessa d ata del 1923. Le disponibilità eu ro p e e si stim ano in 1.274.000 sacelli, c o n t ro 1.930.000 il p rim o m arzo 1923.
La produzione francese di minerale di ferro.
Sono stati pubblicati i seguenti dati sulla p r o d u zione dei m in e rali di ferro in F ra n c ia nel 1913.Q u a n tità e s t r a t t a S to c k s a lle m in i e r e a fin e m e se in m ilio n i <ii t o n n e lla te
Gennaio 2 393 3.122 F eb b raio 1.745 3.436 Marzo 1.882 3.875 Aprile 1.685 4 133 Maggio Giugno 1.794 1.981 4382 4.579 Luglio 1.833 4.635 Agosto 1.955 4.615 S ettem b re 1.930 4.645 O ttobre 2.076 4.658 Novem bre 2.004 4.584 Dicembre 2035 4.474 Totali 23.223
La produzione
è
s u p e rio re a quella d ell’an n o p r e cedente, che era stata di tonn. 21.032.000 q u a n t u n q u e abbia dovuto es sere dim inuita a causa della rid u zio n e della p roduzione m etallu rgica, conseguenza essa p u r e della mancanza di coke della Ruhr. A fine d ’anno la produzione di m in e rale di f e r ro è q u as i r i t o r n a t a alle cifre dell’inizio. Gli sto ck s che si e r a n o an d a ti accum ulando, sono in d im inuzione a p a r t i r e da o t tobre.La produzione mineraria in Algeria.
La p ro d u zio n e m i n e r a r ia d ell’Algeria nel 1923 è in sensibile a u m e n to su quella del 1922 ed è q uasi il doppio di quella del 1921 in peso. Ciò è d o v u to alla forte rich iesta dei m in erali e dei fosfati nel co rs o dello sc o rso anno.L’ ECONOMISTA 23-30 Marzo 1924 - N. 2600-P1
Ecco la tabella delle esportazioni nei t r e ultimi anni : 1923 1921 1920 (in to n n e lla te ) Fosfati 551.369 525.396 372.01 Minerali di ferro 1.490 113 1.294.907 684 96 » di ra m e 3 676 1.901 2 00 » di piombo 20 220 14.118 11.42 » di zinco 47.773 39 405 17 53 » di antim. 1 420 1 645 32 » di mangan. 6fU 1.645 1.89 T e r r e k ieseiguhr 4.500 3 425 1.56
11 commarcio della Turchia.
Sono re s e note le quantità dell e im portazioni ed esportazioni turche d u ran te il prim o s e m es tre del 1923
Im p o r ta z io n i E s p o rta z io n i in li r e t u r c h e Stati Uniti 6 875 479 1 084 974 Inghilterra 6.496 HO 2.075.153 Italia 4 448 999 1385 141 F ran cia 4 058 333 1.182418 Germ ania 2 798 960 1.401133 Bulgaria 2.740.987 347 093 Egitto 1 937.122 589 592 Paesi Bassi 1.851.689 1.348.346 R um enia 1.499.582 275 282 Belgio 1,000550 574 315 Russia 840 960 407 986 Austria 342 435 5.981 Jugoslavia 280 130 16.524 G recia 271 378 553 187
Vi sono alcune nazioni, q u ali la Czecoslovacchia, il Giappone, la Svizzera, l’U ngheria, la Polo nia e la F inlandia che figurano nella lista delle esportazioni senza tu tt a v ia i m p o r t a r e alcun p ro d o tto tu rco . Il’ m e rc ato inglese costituisce s e m p re il p rin cip ale sb occo p e r i p ro d o tti tu r c h i .
La coltivazione de) cotone nella Russia dei Sud.
Un v apore norvegese ha c a rica to a New Y ork 675 to nnellate di semi di cotone, acq u istate dal g overno russo p e r fare delle p ro v e di piantagione di cotone nel sud della Russia.Il commercio del thè nell’anno 1923.
li m e rc a to del thè fu l’anno sc o rs o ca r a tte r iz z a to d a un lento ma co n t in u o a u m e n to dei prezzi. Alla fine dell’an n o i prezzi e ra n o in m edia del 10 p e r cento s u p e r i o r i ai p rezzi di gennaio 1923. I ribassi leggeri delia p r im a v e r a e d ell’au tu n n o f u ro n o di c o r ta d u r a t a : il 1923 è in c o n t ra s to qu in d i coi tre an n i p r e cedenti, nei quali si r e g i s t r a r o n o fo rti oscillazioni. Malgrado i prezzi eccezionali già sin dall’inizio del l’anno, in c o n fro n to con quelli praticati p rim a della g u e rra , i p ia n ta t o ri non a u m e n ta ro n o che d eb o lm en te la loro p ro d u zio n e. Il m e rc ato no n h a c o n o s ciu to i thè m ediocri, giacché il racco lto è stato m olto cu rato . D’altra p a r te la qu alità del rac co lto fu d a p p e r t u tt o soddisfacente.Il raccolto venne v en d u t o agevolm ente. P e r due ragioni p rin cip ali: sia p e r c h è il rac c o lto non rag g iu n geva il c o n s u m o m ondiale, m a an c h e p e r la ten d en za in d is cu tib ile ad e s te n d e re il co n s u m o del thè. Le sta tistich e m o s t ra n o in fatti n e t ta m e n te l’ac c e n tu a rs i dell’im p o rta n za del th è n ell’alim entazione dei popoli. Ecco le cifre della p ro d u zio n e e del consum o, es p re s s i in milioni di kg.: Produzione. 1922 1923 Indie Inglesi 142 165 Ceylan 77 81 Indie O landesi 43 48 Cina 18 22 Consumo. I n g h ilte rra Cont. E u ro p eo America Altri paesi 1922 185 24 44 44 1923 182 26 45 49
Il commercio estero della Turchia.
La d irez io n e delle dogane T u r c h e aveva pu b b li cato re c e n te m e n t e le sta tistich e delle im p o rta zio n i e delle es p o rta zio n i di C ostantinopoli d u r a n te Io sco rso anno.
Essa pubblica o ra u n a nuova tabella sul m ovim ento c o m m erciale di tu tti i paesi d u r a n t e il p rim o s e m e
s t r e del 1923. P e r q u a n t o r ig u a r d a le s ta tis tich e del s eco n d o s e m es tre , i d ati r ic h i e s ti ai vilayets lo n tan i non sono an c o ra p e r v e n u ti e non si p o sso n o q u in d i av e re i risu lta ti.
La tabella dà una cifra delle im p o rtazio n i p a r i al d o p p io di q u ella delle es portazioni. E ffettivam ente le p rim e sono di 6.253.177 863 p ia s tre p e r q uelle g ra vate da tasse doganali e di 97 619.987 p e r q uelle che god o n o della franchig ia, cioè in tu tt o 6 369.797 850 p iastre.
P e r c o n t r o le es p o rta zio n i non si elevano nel co m p lesso che a 3 184.138.274 p ia stre.
Esportazione di lino lettone nel 1923.
Secondo i dati f o rn it i dalla Sezione Lino del Mi n i s t e r o le tto n e delle Finanze, l’esp o rta zio n e di lino le tto n e nel 1923 ha rag g iu n to le q u a n t ità s e g u e n ti : in tonn. ingle si: a d es tin azio n e d ell’I n g h ilte rra 6.590 to n n e lla te (1922: 2743 tonn.) — a destinazione del Belgio e della F ra n c ia 11571 tonn. (1922: 10153 tonn.) — a destinazione della G erm an ia 1.155 tonn. (1922: 1771 tonn.) — a d es tin azio n e di altri paesi 1.032 tonn. (1922 : 259 tonn.) — ossia un totale di 20 356 tonn. in glesi co n t ro 14.926 tonn. nel 1922 e 7.049 nel 1921.Il p r im o cliente della L etto n ia p e r il lino e s e m p r e l’In g h ilte rr a , la q uale ha c o p e rto nel 1923 il 23.8 p e r ce n to della sua im p o rta zio n e totale di lino (ton nellate 27.635) con lino di p ro v en ie n za lettone.
Le previsioni sul raccolto granario in Argentina.
Secondo le ultime notizie, la situazione del r a c colto in A rgentina n o n c a u s e re b b e più alcu n a a n sietà. All’inizio si valutava la sua i m p o r ta n z a con q u alch e scetticism o, m a si sti m a o r m a i che le cifre p u b b licate p o ssono e s s e r e r e p u t a t e co n fo rm i alla re a ltà , te n en d o il d eb ito co n to del m ig lio ram en to del r e n d i m e n t o p e r acro, realizzato grazie a l l ’adozione da p a r te degli ag ric o lto ri a r g e n tin i dei nuovi m eto d i im p ieg ati agli Stati Uniti. Del resto , il m o v im en to dei g r a n i nei p o r t i a r g e n tin i ha r ag g iu n to una a m piezza senza p r e c e d e n t i e d u r a n t e le q u a t t r o u lti m e se ttim a n e le spedizioni no n si so no a llo n ta n ate da nn m ilione di tonnellate, cifra m ensile ch e è n e c es s ario r ag g iu n g e re p er e v itare la co n g estio n e. L ’im p o r ta n z a di q u e s te spedizioni è dovuta , in gran p arte , allo svi luppo del traffico delle fe rro v i e e si cre d e che q u e s ta situazione si m a n t e r r à a g iu d icare dai co m p en si ch e so n o sta ti v alutati p e r tu tt a la sta gione a 5 m i lioni di to n n ellate di grano, 800 000 to n n . di avena, 1.450.000 to n n e lla te di sem e di lino e 4 milioni di tonn. di mais.
Il mercato mondiale del rame.
D u ra n te il p e r ìo d o bellico i prezzi del ram e fu ro n o f o rt e m e n t e in au m en to , m a cessata la g u e r r a a n d a r o n o rib as s an d o finché colla c ris i del 1921 s u b ir o n o u n a f o rte cad u ta. R i p o rtia m o la seg u en te ta b e ll e tl a ch e segna i p rezzi m edi degli ultim i anni, p r a ti c a t i a N ew Y ork : A n n o 1913 1918 1919 1920 1921 1922 1923 P re z z o ite r l i b b r a 15 27 24.63 18.69 17.64 12 50 13.38 14.42 La p r o d u z io n e del ra m e fu la se g u e n te : P r o d u z io n e R am e d i m i n i e r a la v o ra to [in m il i o n i d i lib b r g ) 1924 1615 1909 2432 1278 1768 1200 1664 472 996 984 1500 1477 2248
Il m otivo d e l l’es ten sio n e della p ro d u zio n e del r a m e è c e r ta m e n te il c o n s id erev o le a u m e n to del c o n s u m o del ram e, sia all’ i n te r n o ch e all’e s t e r o :
C o n s u m o E s p o rta z io n e 1913 1918 1919 1920 1921 1922 1923
(in milioni ili libbre)
23-30 Marzo 1924 - N. 2602-03 L’ ECONOMISTA 79
La produzione mondiale deila seta nell'anno 1923.
Secondo u n r a p p o r t o del Sindacato dei fabbricanti di s e terie di Lio ne la p r o d u z io n e totale di seta nel 1923 fu di kg. 32 955 000 (Italia kg. 4 500 000), c o n tro kg. 31,660.000 nel 1922 (Italia kg. 3.735 000). Il rap p o r to fa n o ta re l’ in c re m e n t o n otevolissim o sulla p r o d u zione della s e ta artificiale, che nel 1922 raggiungeva i kg. 31 700.000.La produzione delle olive in Grecia.
Secondo i d ati forniti dal M in istero d ell’Econom ia Nazionale le p rev isio n i sulla p ro d u zio n e di olive in' G recia p e r la cam pagna 1923-24 sono le se g u en ti:E to lia e Acamania oke 500 000
Anadia » 150000 Argolidi e Carinzia » 1.300.009 Arta » 200.000 Attica e Beozia » 2 000.0C0 Rúbea » 5 000 000 Zante » 800 000 Eraclion » 6.000.010 Giannina » 15000 Corfú » 2 000.000 Cefallonia » 500.000 Ciclades « 72 000 L arissa » 3 050 L assithi » 4 000.090 Lesbos » 3.000 000 Messenia » 1 721.000 P rev esa » 1 222.295 R etym no » 4.000 000 Itiotidi e Focide » 500.000 La Canea » 6 000.000
L’ industria mondiale delia seta artificiale.
Già è stata segnalata la s e m p re m aggio re i m p o r tanza assunte nel m o n d o in ti e r o d ell’ i n d u s t ria della seta artificiale. Dopo l’a n n o 1922, la p ro d u zio n e della seta artificiale è s u p e r i o r e in peso a quella della seta naturale. In F r a n c i a e nella reg io n e di Lione essa ha p re s o poi uno slancio co n s id erev o le. La seta artific ia le viene f a b b ric a ta secondo q u a t t r o p r o c e d i m e n ti : 1. Seta di C h a rd o n n e t al n i t r a t o di cellulosa. 2. Seta ad ac etato di cellulosa. 3. Seta al rame. 4. Seta alla Viscosa.Il B ollettino delle s e te e s e te r ie indicava p e r il 1922 le seguenti p ro d u zio n i : G erm ania F ra n c ia Belgio Svizzera Italia In g h ilte rra P a e s i Bassi Polonia Stati Uniti kg. 4 756 500 4 077 000 3 397 500 2 718.000 2.718 000 2 038 000 543 600 271 800 10 645 500
RIVISTA D EL MERCATO DEI VALORI
Rassegna Settimanale.
Il tim o re di i n c o n t r a r e delle difficoltà nella p r o roga p e r a p r i r e degli im pegni al rialzo d eterm in ò una c o r r e n t e di realizzi fra i n o s tr i o p era to ri. Sin d all’es o rd io della s e ttim a n a si co n s ta t ò un vivo de s id e ri o di alleg g e rire le posiz io ni in vista dell’avvi- c in ars i dei r i p o r t i e m e rc o le d ì fu più intensa l’af fluenza delle vendite. Q u este liquidazioni tro v aro n o facile c o n t r o p a r t i t a ma p r o v o c a r o n o u n reg resso dei titoli m a g g io rm en te f a v o riti dalla sp eculazio ne. Senza d u b b io q u e s ti alleg g e rim en ti h a n n o il m e rito di de t e r m i n a r e un notevole m ig l io ra m e n to dei n o s tri m e r cati fin anziari p o r ta n d o un f o rte vantaggio nella q u a lità dei c o m p r a t o r i e n ell’elasticità delle n o s tr e Borse. Si h a o r a l’im p r e s s io n e ch e i r i p o r t i p e r aprile si effettu eran n o m a r t e d ì co n m ag g io r facilità di q uanto g e n e ralm e n te si prevedeva. E ’ b ensì v e ro che m olti ti to li u s c iro n o dai loro f o rz ie r i p e r v e n i re sul m e rc a to c o m p e r a ti in p a r t e da m ani deboli o da sp e cu la to ri che ac c u m u la ro n o f o rt i posiz io ni al rialzo, ma d ’a ltra p a r t e col r i t o r n o della fiducia u n n u m e ro s o pubblico si ac co s tò alla b o rs a c o m p r a n d o larg am en te titoli azionari.
Le disp o n ib ilità di d a n a r o sono ingenti e pochi b o r s i s t i si a s p ettav an o una c o r r e n t e cosi im p e tu o sa di acquisti e talvolta è lecito c h i e d e rs i se il pubblico
non ha p r e s o la m ano all’alta banca! Poco te m p o a d d i e t r o l’an n u n c io solo di un au m en to di capitale p r o vocava una valanga di v endite ed un in d e b o lim e n to dei co rsi.
Oggi — fatto s in t o m a t ic o — basta l’avviso di una p r o s s im a em is s io n e di azio ni p e r r i c h i a m a re su quel titolo l’attenzione di nuovi co m p ra to r i, d e t e r m in a n d o uno s p o s t a m e n to in su dei corsi. Ne abbiam o una prova ev id en te n ell’attu ale rialzo dei Beni Stabili, delle Terni, delle M ontecatini e di vari altri valori di m in o re im p o rta n za . Il r e d d i t o del tito lo passa oggi in seconda linea, si sc o n ta n o es sen zialm en te i d ir itt i di opzione. Non è co m p ito n o s t r o di d is c u te re qu es ta nuova psicologia delle B orse, ci lim itiam o a c o n s t a ta re il fatto. Lo s p i r i t o sp e cu la tiv o as su m e nel p u b blico vaste p r o p o rz io n i ed i vecchi finanzieri p o ssono s c ro ll a re la testa ed e s p r i m e r e la lo ro diffidenza con saggi a rg o m e n ti e con gravi m o n iti più volte r ip e t u ti, m a che sin d ’o r a n o n r iu s c i r o n o a c a m b ia re la m e n ta lità attu ale del n o s t r o pubblico. Questo fenom eno, q u e s ta feb b re speculativa ha già radici p ro fo n d e e s e m p r e nuove s c h ie r e di c o m p r a t o r i e n t r a n o nel cam po del rialzo.
Si r i tie n e che q u es to stato di cose non p o trà s u b i r e modificazioni rad icali finché p e r d u r e r à la faci lità dei R iparti ed il c o n f o r ta n t e a n d a m e n to attu ale eco n o m ico e finanziario. Dopo il b rilla n te successo dell’em issione delle obbligazioni a u s tri a c h e 6,50 p e r cento il pubblico farà c e r ta m e n te u n ’o ttim a ac co glienza al P restito Polacco 7 p e r cento di 400 000 000 di im m in en te em issione g ara n tito dagli im m obili e dagli i n tr o it i dei Tabacchi. Il nuovo titolo v e r r à rim b o r s a to in 20 estrazioni annuali. In caso di invasio ne del t e r r i t o r i o polacco il n o s t r o Governo a s s u m e r à il servizio degli in te r e s s i e d ell’a m m o r ta m e n to di q u es te obbligazioni da L. 500 ca d au n a esenti da qualsiasi im p o s ta o tassa pola cca od italiana.
Qeesto P r e s t i t o venne a s s u n to dalla Banca Com m e rc iale Italiana e fra n c a m e n t e è con un senso di soddis fazione, q u as i di orgoglio, che si co n s tata il fatto che l’Italia già è in g ra d o di p r e s t a r e d e n a ri a Stati esteri!
L e obbligazioni 6.50 p e r ce n to A ustriache valgono
c irc a 520 più gli in te r e s s i in corso.
Si r is c o n t ra u n ’altra prova dell’ abb o n d an za del d a n a r o in cerca di im piego nel co rs o a ttu ale dei
Buoni settennali e novennali 5 p er cento a p re m i o i
quali h an n o quasi r ag g iu n to il c o rso di 103 p e r cento! In c h i u s u ra di se ttim an a si verificarono delle offerte e si r e t r o c e d e a 102.25 circa p e r i se tte n n ali e 102.75 c irc a p e r i novennali.
Come to rn av a facile p r e v e d e r lo nella p r e c e d e n t e rassegna il m e r c a t o dei cam bi palesò delle violente oscillazioni. Il chèque P arigi sulle p r ec ip ita te r i c o m p r e d ell’e n o r m e s c o p e r to in te rn azio n ale salì m erco ledi a 122 p e r c a d e r e r e p e n tin a m e n te l’in d o m an i di q uasi 10 p u n ti e r is a l ir e ie r i a 121.25! Anche le a l tr e divise t r a s c o r s e r o una se ttim a n a m o v im en ta ta con r ap id i s p o stam e n ti di prezzo.
P u r t r o p p o si n o tò un in c re scio so r in c r u d i m e n t o delle s te rlin e e dei d o lla ri saliti m e rc o le d ì a 102 50 e 23.85. Si è ac ce n n ato ad un attacco dalla n o s t r a lira p e r p arte di gran d i sp e cu la to ri a u s t r o - t e d e s c h i (?): se la notizia fosse vera ci a u g u ria m o che essi abbiano il m e ri ta to castigo com e p e r il fran co fran cese sul quale la speculazione in te rn azio n ale subisce p erd ite enorm i.
Si ha l’im p re s s io n e che la calm a no n r i t o r n e r à ta n to p r e s to nel m e rc a t o delle divise.
Nell’a p e r tu ra della r i u n i o n e di s ta m a n e predom i- j navano i c o m p r a t o r i e tu tt a la quota segna nuovi p ro g re s s i con affari anim ati. Solo v erso c h i u s u r a ven- j dite di a r b itra g g io p ara lizz aro n o le o ttim e d is p o s i zioni locali ed i n d e b o lir o n o i co rsi di ta lu n i titoli, com e ad esempio la Terni.
Anche i corsi dei n o s tr i fondi di Stato su b is co n o la r ip e r c u s s io n e delle oscillazioni dei cambi. E così m erco led ì il n o s t r o Consolidato 5 p e r cento r e t r o c e d e a 95.30 p e r r ia l z a r s i v ig o ro s a m e n te s o r p a s s a n d o gio- 1 vedi il c o rso di 96. La se ttim a n a chiude p e r la B en ■ \ dita 3.50 p e r ce n to a 8150 p e r co n tan ti e 8165 p e r
fine mese e p e r il Consolidato 5 p e r cento a 95.80 p e r co n tan ti e 95 85 p e r fine mese.
Oscillante il m e rc a t o dei valori b a n c a r i: la Banca
d ’Ita tia es o rd is ce la se ttim a n a a 1660, r e t r o c e d e m e r
L ’ ECONOMISTA 23-30 M arzo 1924 - N. 2602-0 reaziona m ercoledì sino a 1325 p er finire oggi a 1363
dopo co rs i e s tre m i di 1370 e 1361 dando luogo a scambi di eccezionale attività. Il Credito Italiano r e g is t ra p u re spo stam en ti di prezzo ma di m in o r ampiezza e cioè da 933 lu nedì cadde mercoledì a 920 p e r rig u a d agnare tu tt o il t e r r e n o p erd u to e ch iu d ere stam ane a 933. S em pre r ice rc ato il Banco di Roma a 106 ed in buona vista il Credito M arittimo a 117 c irc a colle 6 lire dì dividendo. L’aum ento dei titoli di Navigazione giova assai a q u ell’istituto . In un p ro ssim o av v en ire v e r r à cam biato il taglio delie azioni p o r t a t e da 100 a 500 lire. Banca Commerciale T riestina 765.
Si negoziarono i Prem i p er fine ap rile all’in c irca sulle seguenti basi:
Consolidato 5 p e r cento 1. di s c a rto d o n t 0.60 di
premio. Rendita 3,50 p e r cento 1 dont 0.40; Comit 36 dont 22; Credito 30 dont 17; R abattino 20 d o n t 15;
l'ia t Vi dont 13; Terni 40 d o n t 25; Meridionali 15 dont
I 14; Mediterranee 13 cont 12; Snia Viscosa 13 d o n t 12-
Chatillon 23 dont 20; Bonifiche 20 d o n t 15, tu t t o circa.
I cambi chiudono la s e ttim an a: Parigi 122 25; Bru-97,; Svizzera 406; Londra 100,02 1/2; New York 23 1/4; Braga 67.15.
II denaro è s e m p re facile senza v aria n te nei tassi.
Torino 29 m arzo 1924.
Gu s t a v o De s l e x
-In altri m o m en ti la lab o rio sa liquidazione di fine marzo nelle Borse ita liane a v re b b e p ro v o ca to un re- giesso q uasi is ta n ta n e o nei c o r s i dei p rin cip ali va- ori favoriti dalla speculazione. Coi te m p i nuovi, con la m entalità attu ale del pubblico, le difficoltà nella p roroga degli im pegni speculativi non hanno scosso la ìncrollabilie fede n ell’av v en ire politico ed eco n o mico del Regno. Infatti dopo qualche m o m e n to di esitazione e di debolezza il pubblico rito r n a fiducioso agli acquisti. I vecchi b o rsisti ram m e n ta n o che le campagne al rialzo si fecero col d an a ro ca ro e quelle al r ib a s s o pagando invece dei d ép o rt. In g en ti capi- ah d isponibili si sono riv olti agli in v e stim en ti in titoli azionari, ma non furono sufficenti p e r a s s o rb i re
• e,.le i.nuove em issioni di titoli delle azie nde indu- s tr ia h , fo n d iarie e b an c arie . P e r dare u n ’idea delle d isp o n ib ilità del d e n a r o che d o v ette c e r c a r e u n ’altro ìim piego ci te re m o dei dati che to gliamo da un inte- cessan te opuscolo semi ufficiale te s té p u b b lic ato sulla « Politica F in an z iaria Fascista ». In m eno di 15 mesi 1 ingente m assa dei Buoni o r d i n a r i fu r i d o t t a di 1 552 milioni a nello stesso tem po d im inuì di un m iliardo la circo lazio n e dei Buoni tr ie n n ali e q u in q u e n n ali I c o m m e n t i sono superflui. Nelle co n s tatazio n i c o n fo r ta n ti citate nella elab o rata relazione an n u ale della Banca C o m m erciale leggiamo un p ara g ra fo in te r e s san te: « n o n deve m eravigliare il verificarsi dell’af fluenza dei capitali disponibili ai titoli p ubblici e p r i vati — fenom eno co m u n e ai p erio d i di pro lu n g ata ascesa nelle quotazioni di Borsa — p e r il quale dif ficilmente evitabili sono gli eccessi nei titoli p u r me- i itevoli, co m e inevitabile è di v ed e re tras c in a ti nel 1 ascesa anche titoli che meno giustifichino quelle alte q u o tazioni ». R acco m an d are agli sp e c u la to r i la m o d e ra zio n e e la p ru d en z a è q u in d i fiato sprecato. A fav o re del m ig lio ram e n to delle n o s t r e condizioni in d u stria li si p o ssono c i tare cifre eloquenti ; lo sbi lancio c o m m erciale è d im inuito nel 1923 sulla prece dente an n a ta di 311.000000 e q u es to r is u lta to confor si ® o tte n u to con una esp o rta zio n e accres ciu ta da 9 306 imi. nel 1922 a 11062 mil. nel 1923. Un’a ltra prova della n o s tr a attività in d u s tria le nello sc o rso ?KonflS1 f /s c o n t ra n ell’au m en to delle im p o rta zio n i da 15.806 imi. nel 1922 a 17.252 mil. p e r in tr o d uzione di m a terie p rim e nec es sarie al cre sciu to lav o ro delle n o stre in d u strie.
11u Seto‘t0 del.le e n t ra te effettive giunge al 31 di- cem b re 8.564 mil. con una plusvalenza sulle p r e v i sioni di 732 mil. 1 Altra d im o s trazio n e che ci tro v ia m o sulla via di una co n g iu n tu ra favorevole — il p areggio : nel bilancio dello Stato è quasi raggiunto — e chi avrebbe osato s p e ra re nel 1920 ad un così b rilla n te ! cam m ino nelle n o s tr e faccende finanziarie ed ccono- ™ . e / P a r e un sogno 1 La preoccupazione dei n o s tr i (tin g en ti e di seguire una politica di rafforzare la itmUPa®lne dnatlz i a r ia delle singole aziende con la | !l!aiÌ le dei. dividendi, no n cu ra n d o s i delle even- \ uali rip e r c u s s io n i in B orsa p e r le delusio ni patite. ! rPn n » ,T ; n ° ', noslt r i V,,a- - iori I s titu t i di C red ito man
llvlde? dl •J®1,3 stessa m is u ra del p re c e d e n t e esercizio e cosi le Montecatini (L. 15), le T e r n i (L. 25) 1 Cotonificio 1 tirati (L. 35) ed a ltre società le c u i I
azioni r e g is t ra n o r ile v an ti plusvalenze sulle lo r o q u o tazioni. Anche le Cascami seta lim itò a L. 50 il p r o p rio d iv id e n d o com e l’avevam o a c ce n n ato q u alch e m ese a d d i e tro . E b b en e t u tt i q u e s ti titoli anziché s u b ire rib as s i h an n o visto le loro azio ni c o n t in u a r e il loro m o v im en to as cen sio n ale b en c h é la speculazione sc o n tass e un notevole a u m en to dei ris p e t tiv i
divi-N o n o sta n te gli alleggerim enti degli im pegni sp e culativi della sc o rsa settim an a, r e s ta v an o da r i p o r t a r e f-?-°rinVc, P ° sizioni al rialzo. I tassi di r i p o r t o sono s a liti all 8 p e r cento p e r taluni tito li e p e r c o n t r o p a r t i t e t r o p p o im pegnate.
Da p are cch io tem p o gli a u m en tis ti non si s o tt o p o nevano a condizioni così o n e r o s e p e r p r o r o g a r e le le loro posizioni v en d e n d o p e r fine m arzo e r i c o m p r a n d o c o n t e m p o r a n e a m e n t e con fo rti sc arti p e r fine aprile. La m ag g io r p a r te dei r i p o r t i si effettuarono q u es to m ese con s c a r t i dal 10 al 20 p er ce n to sui p rezzi d! com m ercio . I tassi p ratici p e r i r i p o r t i dei tondi di S tato o scillaro n o fra 6 e 6.50 p e r cento, Nei g io rn i che s e g u iro n o q u ello fissato p e r i r i p o r t i vi fu a n c o ra u n ’affannosa r i c e r c a di d a n a r o e le Banche si p r e s t a r o n o p e r agevolare le p r o r o g h e dei r i t a r d a t a r i s o v e rc h ia m e n te ca r ic h i di titoli. Sui co rs i attu ali tu t t i gh o p e r a t o r i h an n o larghi m a rg in i di benefìcio ma fiduciosi s e m p re in nuovi rialzi no n si decid o n o a liq u id are le loro posizioni.
C o m p u tan d o il r i p o r t o il n o s t r o Consolidato 5 p e r ce n to r e g is t ra an c o ra u n plusvalenza avendo s u p e ra to il c o rso di 97. Oggi dopo una a p e r t u r a a 96.90 aprile si chiude a 96.70 p e r co n tan ti e 97.30 p e r fine aprile- p o r la Rendita 3.50 p e r ce n to a 81.25 p e r co n tan ti a 81,80 per fine ap rile con tran sazio n i rilevanti ed o t tim a tendenza.
La Banca d’Ita lia sa lita giovedì a 1690 chiude l’o t tava a 1675 la Comit fa m eno oscillante. Scesa lu nedi a 1355, r i p r e n d e m a rt e d ì il co rs o di 1370 p e r finire l’o tta v a a 1301 ex L. 60 lorde. Il Credito Italiano toc- cato lunedì 920 si aggirò tu tta la se ttim an a i n to r n o a 940 e finisce oggi a 898 ex 45 lorde. I R iporti pale- s a ro n o p a r e c c h i im pegni al rialzo su q u es ti due titoli.
Sulla biiona im p r e s s io n e dell’as sem b lea di giovedì si n o ta ro n o n u m e ro s e d o m a n d e di Banco di Roma in t o r n o a 108. Il bilancio h a m esso in evidenza o ttim a situazione p a t ri m o n ia l e con co n fo rta n t e liquidib ilità Infatti da v ari mesi anche q u es to Istitu to p r e n d e in larg a m is u ra titoli a r i p o r t o p e r im p ieg a re le sue disponibilità a tassi r i m u n e r a t o r i . Il Credito M arit
tim o paga il 2 a p rile il suo d iv id e n d o di 6.50 lire che
d o v re b b e v en ire p r e s to rig u ad a g n ato dato l’o ttim o a n d a m e n to d ellT stitu to e le sue favorevoli p r o s p e t tive d ’av v e n ire. Il suo m e rc a to d o v r à allargarsi ed il silo titolo i n te r e s s a il portafoglio e la speculazione. Esso è q u o ta to uffic ia lm ente nelle p r in cip ali B orse e segna a t tu a l m e n t e 119 circ a. Banca Commerciale
T riestina 782. Si o s s e rv a n o in s i s te n t i d o m a n d e di
azio ni della Banca A gricola Italiana e si as s ic u ra un p r o s s im o a s s o rb i m e n t o del C red ito P ie m o n t e s e p e r p a r t e d ell’Agricola la q u ale p r o c e d e r à p r o b a b il m e n te ad un a u m e n to di capitale. Come è n o to il Capitale a t tu ale è di 75 m ilioni e l’I s titu t o d is t rib u ì L 20 lo rd e com e p e r gli esercizi 1921, 1922, e 1923. Il titolo ch iu d e l’ottava r ic e rc a t o a 260 circa,
C ontinua l’altalena sul chèque P arigi m e n tr e la lira di fro n te alle divise p reg iate s e m b ra sta bilizzarsi. Si c h iu d e l’o tta v a: P arigi 126 1/4, B ru xe lle s 95 1/2, Sviz
zero 400, Londra 9915, New York 23.08, Praga 67 1/2.
Le p ro ro g h e p e r fine a p rile si effettu aro n o sulle basi seg u en ti: Parigi da 2 50 d ép o rl a 6 li r e ; B ru x e l
les p ari a 0,25 d é p o r t ; Svizzera da 0.75 a 1 1/4 déport; Londra da 0,08 a 0.15 di d é p o r t ; N ew Y ork a 0,02 1/2
a 0.05 d ép o rt.
I P rem i p e r fine a p rile si n egoziarono co m e s e gue: Consolidato 5 p. ce n to 0.65 di s c a r to dont 0.50 di p r e m i o : Banca d ’Ita lia 20 di s c a r t o d o n t 20; Crediti
M arittim o 20 d o n t 16; Comit 22 d o n t 17; Meridionalo
13 d o n t 16; Mediterranee 10 d o n t 9; R ubattino 15 d o n t 13; F iat 15 d o n t 13; Snia Viscosa 10 d o n t 7; Chàtil
loti 20 d o n t 15; Bonifiche 20 d o n t 17; Terni 22 dont-
17. M ontecatini 13 d o n t 12 t u t t o circa.
Torino, 29 m arzo 1924.
Gu s t a v o De s l e x.