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G A Z Z E T T A S E T T I M A N A L E
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO,BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PR IV A TI Direttore,. M. J. de Johanni«
Anno LI - Vol. LVI Firenze-Roma
25 Maggio-1 Giugno 1924
Roma (6) - Via Gregoriana, 56n. 2611-12
S O M M A R I OPARTE ECONOMICA.
Per industrializzare Z’agricoltura nazionale. Il consolidato alla pari
il mercato delle merci in Italia nell*aprile 192b.
Situazione numerica e spese del personale civile dello Stato. FIN ANZE DI STATO.
La circolazione fiduciaria in Czeco-Slovacchia. Il debito pubblico inglese
La creazione del monopolio statale dei tabacchi in Germania. Il contributo finanziario italiano alla guerra.
La stabilità della valuta austriaca. RIVISTA DEL COMMERCIO. Gli stocks mondiali di zinco La produzione casearia in Jugoslavia. La produzione dello zucchero in Spàgtia. La produzione di carbone in Czeco~slovacchia. RIVISTA DEL MERCATO DEI VALORI. Rassegna Settimanale. Gu s t a v o De s l e x.
PARTE ECONOMICA
Per industrializzare l’agricoltura nazionale.
La forte pressione tributaria cui è sottoposta oggi l’agricoltura non sappiamo di quanto potrà essere alleggerita in seguito ai vaghi accenni che vennero fatti tempo addietro dal Ministro del Te soro : si tratterà forse di diminuire di qualche cosa l’aliquota erariale giovandosi dei rilievi dei nuovi estimi catastali per cui, assoggettando ad adeguata tassazione quegli appezzamenti che ri sultano ora a cultura più redditizia, o addirit tura bonificati in confronto agli estimi prece denti, del maggior gettito di questi verrebbero a beneficiare per un modesto sgravio le parcelle catastali la cui cultura rimase invariata.
Ciò che in questi ultimi anni ha colpito for temente l’agricoltura dal lato fiscale non è certo l’imposta terreni la cui cifra è relativamente in significante, solo 150 milioni, ma le tasse locali elevatesi a 918 milioni, l’imposta sui redditi agrari col gettito di circa 208 milioni, e quella sul vino di mezzo miliardo. Senza tenere conto della pa trimoniale e di vari altri gravami non indiffe renti.
Dunque, non è da una piccola diminuzione del tributo terreni, diminuzione che ad ogni modo non potrà riguardare che le terre rimaste inva riate rispetto alla coltivazione e non le altre le quali vennero migliorate, che potrà avvertirsi un sensibile alleggerimento fiscale. Perchè que sto possa essere davvero avvertito occorrerebbe toccare le tasse dei Comuni e delle Provincie in troppi luoghi insopportabili e la tassa sul vino eccessivamente onerosa. Volendo dare un po’ di respiro all’agricoltura non si potrebbe tenere al tra via, ma è difficile sperare che le circostanze attuali lo consentano giacche il pareggio del bi lancio, elemento d’importanze capitale, esige una
grandiosa imposizione tributaria alla quale il Go verno non può rinunciare a meno che riuscisse ad operare assai larghe economie, ciò che in pra tica trova ostacoli incredibili e superiori alla buona volontà di qualunque ministro : questo è quanto la pratica insegna a chi vede le cose un po’ davvicino. Quanto agli Enti locali essi pure hanno vaste esigenze ed è sempre difficilissimo togliere quanto già è stato acquisito.
L’agricoltura pertanto non deve far gran conto, almeno pel momento; su sensibili provvedimenti di sgravio, bisogna piuttosto che fortifichi se stessa, che si evolva, che trovi nuove sorgenti di guadagni. Non si deve trascurare che la ripresa delle relazioni commerciali colla Russia e l’ in tensificarsi dei traffici cogli altri paesi del Mar Nero avrà un’influenza tutt’altro che trascurabile sui grani in un vicino progredire di tempo e che perciò i prezzi dei cereali è prevedibile abbiano a subire una diminuzione notevole, ciò che per un paese quale il nostro, le cui maggiori colti vazioni sono quelle relative al grano ed al vino ora in crisi, è preoccupante.
Quindi la necessità di provvedere e tracciare una direttiva.
Perchè l’agricoltura abbia a conseguire un maggior reddito occorre non solo intensificare come e dove è possibile le culture attuali, ma procedere a coltivazioni nuove o appena inci pienti, le quali costituiscano materia prima pel le industrie. In Italia per ciò che si riferisce alle derrate principali alle quali l’agricoltore si de dica da secoli non è a credere che siano trascu rati i dettami della scienza attuale e che man chino le cognizioni, giacché la scuole pratiche di agricoltura, in genere ottime, disseminate in tutte le nostre Provincie hanno creata un’intera classe di agenti rurali a capo di tutte le agenzie grandi e medie, i quali conoscono bene i metodi moderni e li generalizzano ovunque. La loro opera efficacissima è integrata dalle Cattedre am bulanti. Gli ostacoli che si presentano al diffon dersi dei macchinari in tanto largo uso in Ger mania, in Francia e nel Belgio dipendono non dal fatto che essi sieno ignorati o quasi da noi, ma dalla esitazione dei proprietari ad acquistarli di fronte al costo rilevante. Cosi la concimazione chimica trova anch’essa una remora ad un più largo consumo per il prezzo che gli agricoltori credono eccessivo di fronte ai risultati quando gli elementi atmosferici abbiano a svolgersi con trari. Il giorno che le macchine agrarie coste ranno di meno e che si otterranno le materie fosfatiche, azotate e potassiche a condizioni meno onerose, il problema agricolo in Italia avrà, senz’altro, fatto un passo notevolissimo verso la soluzione.
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nè necessitano larghi sacrifìci perchè si molti plichino ancora le scuole, no, è questione invece di rendere accessibili i mezzi pili rapidi e più idonei per i lavori, e le sostanze di cui il suolo abbisogna per non restare depauperato. E su que sti elementi che deve fissarsi l’attenzione di chi vuole il progresso dell’agricoltura; così è inutile far propaganda per l’impiego di talune macchine se queste vengono offerte ad un prezzo tale che l’agricoltore sia indotto a preferire il lavoro con gli antichi mezzi nella tema di fare altrimenti un cattivo affare. Se all’estero le macchine sono diffusissime è per il loro costo modesto. In con clusione, piuttosto che aprire nuove scuole o istituire altre Cattedre ambulanti occorre che i nostri industriali costruiscano macchine agrarie precise, e a prezzo modico, se vogliono sostenere la concorrenza forestiera.
Ma per sollevare le condizioni dell’ agricoltura non basta coltivar meglio le solite derrate, è me stieri tentare anche vie nuove che si presentano largamente redditizie. E’ da poco che si sono ini ziate in talune regioni d’Italia le coltivazioni in dustriali, così chiamate, in quanto che l’agricol tura non fornisce se non ciò che è l’elemento primo, che poi, attraverso la fabbrica, subisce importanti trasformazioni. Sinora una delle ap plicazioni più diffuse è avvenuta a questo ri guardo per il pomodoro, ma ve ne sono tante al tre sia per i prodotti medicinali che per i lubri ficanti, per i profumi, ecc. E’ verso queste culture quasi ovunque nuove o pochissimo praticate che dovrebbero — io credo — svolgere molta della loro attività le Cattedre ambulanti giovandosi dei campi sperimentali messi a disposizione, e insegnando altresì a mezzo di opuscoli e confe renze non solo come si coltivi, ma dove si possa esitare il prodotto ed a quali prezzi esso viene attualmente acquistato. Chi vive in campagna, sia un semplice coltivatore o agente, rimane esi tante nell’intraprendere una coltivazione il cui prodotto non sa domani dove potrà esitarlo, e sono questi primi dubbi che vanno tolti allac ciando il commercio specializzato alla campagna. Occorre abituare chi vive nei campi e lontano dalla città che è altrettanto facile vendere semi di piante medicinali, od oleose, o atte all’indù stria dei profumi, che il grano, il vino, l’uliva.
Perciò i titolari delle Cattedre ambulanti hanno dinanzi a loro tutt’ un’orizzonte nuovo su cui operare con vantaggio enorme dell’agricol tura che abbisogna di trovare altre vie perchè essa torni convenientemente redditizia.
Gi l b e r t o Te r n i
Il consolidato alla pari.
Il consolidato italiano cinque per cento netto — emesso nel 1920, per gli ultimi 18.330 milioni, al corso di L. 87,50 e sceso nell’ottobre dell’anno stesso a lire 69,23 — ha ieri l’altro raggiunto il corso di lire cento.
L’avvenimento già previsto dal prof. Flora annunciando nel « Resto del Carlino » del 10 maggio che le obbligazioni del terzo Prestito na zionale cinque per cento netto tmesse nel 1916 erano già state quotate a Roma sopra la pari, è stato accolto dalle Borse tutte con entusiastiche acclamazioni al minstro De Stefani che ancora giovedì, nel suo lucido, conciso, forte discorso alla Associazione Bancaria, confortato dalla si gnificativa presenza del Capo del Governo, ricon fermava la notizia del pareggio del bilancio.
Nulla di più legittimo di simile accoglienza da parte del pubblico che affollava venerdì 16 corr. le nostre borse.
Basti, per averne la prova, ricordarne le ra gioni sostanziali oltremodo interessanti per la importanza nazionale dell’avvenimento e le sue
ripercussioni sul credito dello Stato, material mente e moralmente rinnovellato dall’azione fa scista,
Si è scritto ieri che l’ascesa era dovuta alla riduzione dell’ interesne dei Buoni ordinari del Tesoro al 4,50 per cento da noi pure invocata nell’articolo sopra citato. L’affermazione, assunta come causa, è inesatta. La riduzione dell’interesse dei Buoni ordinari ha affrettato, non determinato, l’ascesa del consolidato dipendente da ben altre cause. Lo sviluppo incessante del risparmio — i depositi bancari presso gli Istituti tutti sorpas sano ora i 33 m iliardi— ; la sapiente e ferma politica del Tesoro che oltre restringere la cir colazione cartacea rimborsava nel solo mese di aprile oltre un miliardo di Buoni triennali e quinquennali senza bisogno di chiedere un solo centesimo al mercato; il pagamento dei dividendi realizzati dalle società anonime nel passato eser cizio e le alte quotazioni dei valori privati che tanto ne hanno depresso il rendimento percen tuale non potranno a meno di risospingere i p ic coli e medi risparmiatori, alieni dai valori a red dito variabile, esposti alle alee industriali, verso i titoli dei prestiti pubblici, che presentano per essi, la stessa sicurezza, fissità e comodità degli impieghi immobiliari. E ciò tralasciando circo stanze minori, quale il riparto delle obbligazioni del Prestito polacco in ragione dell’otto per cento di quelle sottoscritte che lasciò liberi nell’aprile scorso per nuovi invesfimenti capitali oltremodo rilevanti. L’ascensione del consolidato ebbe al lora principio.
Il beneficio immediato della parità sarà però delle banche che potranno definitivamente pro cedere alla classazione del consolidato da esse sottoscritto e quindi ricuperare per intero i ca pitali in esso investiti in attesa dei compratori.
Assorbiti i titoli del prestito dai piccoli e medi risparmiatori per i quali costituisce un impiego definitivo e quindi senza influenza sugli sconti, sui pegni, sui riporti, sulle anticipazioni, le ban che potranno riservare i biglietti all’uopo prima occorrenti, alle ordinarie operazioni del commer cio. Quindi, non solo arresto della circolazione per conto dello Stato ma altresì di quella per conto del commercio. Il vantaggio sarà per la lira, per i cambi, per i prezzi tanto più elevati quanto più la carta-moneta abbonda.
L’ascesa del consolidato, punto di partenza del brillante andamento odierno delle Borse alle quali tutti i risparmiatori ora si rivolgono per reimpiegare le somme rimborsate, avrà inoltre per effetto ultimo la diminuzione del saggio del l’interesse per gli impieghi pubblici e privati. L’on. De Stefani non mancherà certo di appro fittarne riducendo ancora l’ interesse dei Buoni ordinari del Tesoro e preparandone snccessiva- mente la conversione facoltativa in un nuovo consolidato meno redditizio dell’attuale, ma a differenza di questa, irreducibile per un venten nio, che varrà a liberare la Cassa dal pericolo di rimborsi mensili impressionanti ed improvvisi e ad agevolare per il 1931 la conversione libera del consolidato attuale che forma una massa com patta di 34 miliardi.
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per sviluppare le sue industrie, dei risparmi di tutte le classi sociali.
E’ un ritorno del risparmio alla produzione che l’on. De Stefani stesso ha promesso giovedì scorso di incoraggiare smussando, con una ulte riore compressione delle spese, « le punte di mas sima press'one delle imposte odierne » che sco raggiano ogni iniziativa industriale, anche se, come succede per le bonifiche, per l’edilizia, per le elettrificazioni, suscettibile di copiose entrate.
Senza di questo il risparmio invece che alla produzione rifluirà alla speculazione. La clientela delle Borse ne risentirà sola i vantaggi. Con que sto, però, che ad un lungo e vivacissimo periodo aumentista, seguiranno tosto precipitose cadute e reazioni che distruggeranno risparmi e capitali faticosamente accumulati e l’opera ricostruttice e liberatrice del Governo nazionale.
Il ricordo della spaventosa crisi del 1907, se guita in modo fulmineo ad un triennio di spe culazioni al rialzo, originate dalla affluenza dei
risparmi alla Borsa, dovrebbe essere ancora nella memoria di tutti.
Da ciò l’importanza della odierna promessa attenuazione dei tributi che sola può completare la sospirata e faticosa conquista della parità del consolidato voluta dal giovane Ministro non ap pena portato, in un’ora di ripresa e di riscossa, al governo delle finanze.
La promessa, come ogni altra dell’on. De Ste fani, sarà mantenuta. Conservare la pressione fi scale odierna, che rende così diffìcile la vita de gli agricoltori, degli industriali, dei commercianti, ora che il pareggio è consolidato, il Libro Ma stro del Debito pubblico chiuso, spezzato il tor chio dei biglietti statali, quotato alla pari il con solidato, sarebbe una rovina.
Si creerebbe, come nella allegorica « Isola dei Pinguini », descritta con fine ironia da Anatole France la prosperità pubblica con la miseria privata.
li mercato delle merci in Italia nell’ aprile 1924.
Numeri indici dei prezzi nel commercio all’ ingrosso.
Nella tabella seguente sono esposti i numeri indici dei prezzi delle merci nel commercio al- l’ ingrosso del nostro paese nel mese ora chiuso in confronto con quelli di alcuni mesi precedenti. Questi indici sono medie aritmetiche computate, secondo le norme metodologiche anteriormente
esposte, prendendo per base (100) la media de prezzi nell’anno 1920. L’ indice generale è pre sentato anche sulla base del quinquennio 1901 1905 dell’anno 1913 e del luglio 1914 perconsen tire comparazioni varie col livello anteriore alla guerra.
N U M E R I I N D I C I A R I T M E T I C I .
N. delle voci dicembre dicembre dicembre febbraio marzo aprile
nel 1924 1921 1922 1923 1924 1924 1924
Derrate alimentari vegetali 25 115.3 110.9 98,3 101.8 104.1 104 3 Derrate alimentari animali - 17 120.6 109.6 1 1.2 107.2 108.4 110.6
Prodotti chimici 13 73.5 69.3 66 0 64 5 64.5 63.9
Materie tessili 15 79.4 77.9 96.3 91.5 93.7 95.2
Minerali e metalli 20 66.0 64.9 66.5 66.9 67.3 65.2
Materiali da costruzione 8 89.1 88; 1 85.3 86.2 85 8 85 7
Prodotti vegetali vari 8 113.7 128 8 101.9 98.1 97.7 94.0
Merci industriali varie 14 93.8 94.0 97.0 96.8 96.5 98.8
Indice generale (base 1920) 120 95.2 92.8 92.4 91 7 92.7 92.7
Indice generale (base 1901 905) 749.2 730.3 727.3 721.7 729.1 729.2 Indice generale (base 1913) 594.6 579.6 577 2 572.8 578.7 578.7 Indice generale (base luglio 1914) 648.1 613.7 629.2 624.3 680 7 630.8
Le variazioni percentuali avvenute lungo gli ultimi mesi si presentano nella misura seguente :
novèmbre dicembre gennaio febbraio marzo aprile
1923 1923 1924 1924 1924 1924
Derrate alimentari vegetali + 2.89 + 2.01 + 0.36 + 3.25 + 2.27 + 0.12 Derrate alimentari animali — 0.66 + 2.05 + 0.33 — 3.92 + 1.14 + 1.99
Prodotti chimici — 0.75 — l.OO — 2.86 + 0.59 — 0.05 — 0.95
Materie tessili + 6.55 + l.4l — 2 58 — 2 51 + 2.46 + 1.56
Minerali e metalli + 1 41 + 0.76 — 1.73 + 2.30 + 0.68 — 3.13 Materiali da costruzione — + l .63 — 0.47 + 1.42 — 0.36 — 0.20
Prodotti vegetali vari + 0.97 — 0.36 — 2.81 + 0.32 — 0.33 3.81 Merci industriali varie — 1.67 + 0.73 - 0.38 + 0.23 — 0.28 + 2.33
Indice generale — 1.43 + 1.02 — 1.14 + 0.35 + 1.03 —
L’ indice complessivo ha mantenuto alla fine di aprile il livello medesimo raggiunto alla fine di marzo, stasi che fa seguito ad oscillazioni in vario senso che si manifestano da parecchi mesi ma con tendenza prevalentemente ascendente. Nel mese di aprile, alla stazionarietà del livello generale dei prezzi fanno riscontro variazioni no tevoli nei singoli gruppi delle merci : emerge la notevole depressione per i minerali e metalli, mentre è proseguito il movimento ascendente per le derrate e per le materie tessili.
L’ indice complessivo (base 1920)è 92,7 contro 90,2 nell’ottobr.e 1923 (il punto minimo raggiunto durante l’anno scorso) ; in confronto con tali date si ha rispettivamente la diminuzione del PI .1 e il rialzo del 2,8 per cento,
L’andamento del mercati.
Derrate alimentari di origine vegetale. — Per questo gruppo di derrate i nostri indici segnano un rialzo minimo, pari appena al 0.12 per cento, trascurabile di fronte al movimento ascendente
che dura a decorrere dall’autunno e che com ples sivamente ha portato a un rialzo dell’l l 112 per cento circa in confronto col livello dell’ottobre scorso.
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lanti fra L. 90 e 95 il quintale poco discoste da quello del grano. Calmo il mercato del riso con prezzi presso che invariati. Per i legumi e gli ortaggi l’andamento del mercato è piuttosto calmo con variazioni connesse con le vicende stagionali ; notevole la diminuzione nel prezzo delle patate. Il mercato degli agrumi ha risentito della defi cienza manifestatasi nella corrente degli invii in Inghilterra.
Per i vini la situazione del nostro mercato si è presentata in genere migliore con discreta copia di affari specialmente nell’ Italia settentrionale e centrale ed anche con avviamento di transazioni 1 nel Mezzogiorno; al risveglio di attività ha pro- ! vocato qualche ancor tenue e parziale elevazione dei prezzi. Per l’olio il movimento degli affari è sempre assai limitato ma i prezzi si mantengono molto sostenuti data la scarsità di disponibilità in seguito alio sfavorevole raccolto delle olive.
Il movimento ribassista per il caffè delineatosi al principio dell’aprile sul mercato di New York ha avuto ripercussioni sugli altri mercati e ha determinato qualche discesa anche sulle quota zioni di Genova: la «posizione statistica» fa presumere ulteriore svolgimento di sostegno. Pro segue il movimento lievemente declinante per lo zucchero.
Derrate alimentari di origine animale. — Il no
stro indice segna un rialzo in ragione del 2 per cento, il quale fa seguito alle marcate ondula zioni che la curva ha presentato attraverso gli ultimi mesi.
Rispetto ai latticini, per il burro, nell’anda mento oscillante dei prezzi che dura da tempo, si constata ora qualche lieve ribasso. Pur prose guendo la situazione critica nel mercato dei for maggi, si è avvertito qualche risveglio di attività sia in alcune plaghe dell’Emilia che, per il peco riño, in Sardegna e nel Lazio. Prosegue la ten denza decisa al rialzo per il bestiame bovino, specialmente per i migliori capi da macello mal grado la sviluppo.del consumo di carne conge lata: alla sostenutezza dei prezzi contribuisce l’ incremento di domanda per il vasto movimento dei forestieri. Declinano i prezzi dei suini col cessare della stagione del consumo. Si declina la discesa primaverile nei prezzi delle uova ma meno marcata che d’ordinario.
Prodotti chimici. — La curva dei prezzi per
questo gruppo presenta in genere poca mobilità. Però in questo mese la variazione è stata relati vamente marcata (diminuzione dell’ l per cento). Si hanno in prevalenza ribassi per taluni arti coli di uso industriale e anche qualche breve indebolimento di quotazioni si avverte per con cimi e anticrittogamici malgrado che la copia delle pioggie accentui la convenienza della larga applicazione.
Materie tessili. — L’ indice segna un ulteriore
rialzo in ragione del 1’ 1 1|2 per cento in prosecu zione del movimento ascendente che prevale de ciso da circa un anno; fi indice di 952 corrisponde a un rialzo del 17 per cento circa su quello di 81,6 che si aveva nel maggio 1923 ; l’ascesa si è svolta con alternative varie su tutte quante le materie tessili considerate.
Rispetto al cotone attraverso il mese si sono verificate larghe oscillazioni talora al ribasso e talora al rialzo, ma queste ultime sono risultale complessivamente assai prevalenti indipendenza di migliorie nella situazione dell’ industria coto niera così negli Stati Uniti come in Inghilterra; le prospettive del futuro raccolto appaiono in complesso propizie: In Italia il prezzo dei filati da L. 20,50 in marzo è salito a 21,17 1(2 in aprile. Per le lane le quotazioni dei mercati italiani se gnano notevoli plusvalenze sia per le merci no strane che per le forestiere, in conseguenza degli altissimi prezzi raggiunti nelle aste primaverili di Londra: queste sono state intonate al sostegno
malgrado la mancanza di acquisti da parte degli Stati Uniti e altri fattori di incertezza; i primi contratti per lane della nuova tosa in Italia hanno luogo con prezzi altissimi, giungenti in qualche plaga sino ad oltre L. 25 il kg. per le lane sal tate. Per le sete il mercato è stato prevalente mente intonato a calma in relazione agli scarsi acquisti del mercato americano e alle larghe of ferte di merce giapponese: le quotazioni sono al quanto declinate in confronto con quelle della fine di marzo. Nel mercato della canapa prevale un atteggiamento riservato e le altissime quota zioni hanno significato nominale.
Minerali e metalli. — In reazione alla ante
riore tendenza prevalentemente ascendente, si ha per questo gruppo un ribasso di oltre il 3 per cento.
Per i carboni il mercato britannico è stato dominato nella prima parte del mese da qualche incertezza per le prospettive di sciopero dei mi nato! i e poi si è avuta una tendenza prevalente mente debole per la mancanza di affari. Le quo tazioni sui mercati italiani hanno subito falcidie piuttosto sensibili, essendo assai cospicue le di sponibilità e rilevanti i nuovi arrivi. Per i ma teriali siderurgici il mercato britannico è stato dapprima intonato a sostegno per le estese ri chieste anche forestiere provocate anche dal ti more dello sciopero e poi scomparso questo gli affari sono alquanto rallentati ma le prospettive sono tuttavia favorevoli e i prezzi fermissimi; sul nostro mercato le quotazioni sono in preva lenza stazionarie. Dopo il lungo movimento ascen dente, per lo stagno si sono verificati attraverso il mese forti ribassi alla borsa di Londra in con nessione con movimenti avvenuti nel mercato orientale: la reazione si è riflettuta anche ri spetto agli altri metalli e specialmente allo stagno e al piombo.
Merci varie. — Per i materiali da costruzione
considerati nella nostra rilevazione, 1 » variazione registrata dall’ indice di gruppo è minima, do vuta unicamente a un lieve ribasso nel prezzo del legname di picth-pine. Sensibile è il ribasso constatato per il gruppo dei prodotti vegetali vari, poiché l’ indice è declinato di circa il 4 per cento ; la discesa è avvenuta fortissima sia per il fieno che per la paglia essendo assai rilevanti le di sponibilità e scarsa la domanda: sul mercato fo raggero molto influiscono le prospettive del fu turo raccolto le quali lungo gran parte del mese si delineavano ottime, ma sono poi alquanto peg giorate per la mancanza di pioggie, All’ascesa nell’ indice per le merci industriali varie ha molto contribuito il rialzo avvenulo nelle tariffe per il gas illuminante e l’eneigia elettrica sulla piazza di Roma (considerata nella nostra rilevazione); sul mercato dei pellami si è verificata qualche lieve falcidia sulle pelli indigene sia crude che conciate mentre uu rialzo notevole è avvenuto su provenienze dalla Piata.
Ri c c a r d o Ba c h i.
Situazione numerica e spese
de! personale civile dello Stato.
A cura del ministero delle finanze è stata pub blicata in supplemento della « Gazzetta Ufficiale» odierna la situazione numerica al 1 aprile 1924 del personale civile dello stato, col calcolo della relativa spesa.
Da detta situazione emerge che il personale tuttora in servizio nelle amministrazioni dello Stato alla data indicata, compreso per le ferrovie quello delle nuove provincie, ascende a 499.766, con un onere annuo per stipendi caroviveri e d’indennità fisso di L. 4.681.000.000.
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Prescindendo da lievi oscillazioni verificatesi nel personale insegnante ed avventizio sono in note vole aumento il personale militare e quello ope raio avventizio; è invece in diminuzione il per sonale civile di ruolo. L’aumento del personale militare è costituito da 10.635 unità e dipende essenzialmente dalla nomina di 4700 sottufficiali che hanno ultimato il corso d’istruzione e dal reclutamento di oltre 4800 allievi carabinieri.
Gl’impiegati civili di ruolo sono ridotti di 1117. Circa il personale ferroviario, l’aumento di 26.622 unità nel personale di ruolo è essenzialmente dovuto a sistemazione di personale avventizio; l’aumento stesso è compensato dalla diminuzione 'di 31.490 avventizi per cui in definitiva risulta una riduzione di 4008 persone. Per tutto il per sonale indicato risulta dalla situazione suddetta una maggiore spesa totale di oltre 73 milioni rispetto a quella recata dalla situazione al 1 gen naio 1924.
FINANZE DI STATO
La circolazione fiduciaria in Czeco-SIovacchia Secondo la situazione settimanale dell’Ufficio Ban cario del Ministero delle Finanze czeco-slovacco al 23 corrente la circolazione fiduciaria si elevava a 7.654 milioni di corone czeeo-slovacche, con una di minuzione di 157 milioni in rapporto alla settimana precedente. Le disponibilità all’estero ammontavano a 634 milioni ed i versamenti dell’ imposta su capi tale a 3.940 milioni
11 debito pubblico inglese
Il debito pubblico inglese si elevava, al 26 aprile a 755245.5c0 lire sterline contro 790 ntil. 320.500 lire sterline di un anno prima con una diminuzione cioè di 35.135.000 lire sterline.
La creazione del monopolio statale dei tabacchi in Germania
Il Governo tedesco è in trattative coi rappresen tanti dell’industria del tabacco allo scopo della crea zione del monopolio preconizzato dagli esperti. Si crede che le trattative approderanno fra breve.
Il contributo finanziarlo italiano alia guerra E’ sfitta diffusa una interessante pubblicazione della “ Bankers Trust Company ,, di New York, la quale con calcoli accurati, dopo aver stabilito i costi della guerra per i vari paesi Ita determinato il con tributo finanziario che ciascuna delle nazioni dell'In tesa ha apportato alla vittoria. Risulta in piena luce da questo studio straniero non Sospetto, quale sia stato l’enorme sforzo finanziario sostenuto dall’Italia che ha sopportato un onere superiore a quello della Francia. Il nostro Paese ha infatti contribuito nella misura del 20,59 per cento, mentre la Francia ha contribuito per il 19,36 per cento e l’ Inghilterra e gli Stati Uniti rispettivamente per il 34,49 per cento e l’8,67 per cento.
Queste cifre sono la più bella risposta che si può dare a quell’oratore che ieri alla Camera dei Comuni sosteneva che l’Italia, prima di prestare 400 milioni di lire alla Polonia, avrebbe potuto ricordarsi dei debiti che essa ha verso l’ Inghilterra, confondendo cosi evidentemente il significato della politica dei prestiti privati con quello della politica dei prestiti di Stato.
La stabilità della valuta austriaca
Il ministro delle finanze Kenboeek ha dichiarato che la massima principale del Governo è la stabilità della corona e che la politica finanziaria dell’Austria deve tentare con ogni mezzo un rafforzamento ulte riore alla valuta. Il ministro allude a certe mi sure precise che stanno preparandosi per arrivare alla mèta prefissa, misure che pel momento devono rimanere segrete. Questa dichiarazione è una rispo sta indiretta ad un discorso del leader dei socialisti il quale afiermava che la causa principale della crisi fosse la poca fiducia da parte del pubblico nella sta bilità della corona.
RIVISTA DEL COMMERCIO
Gli stocks mondiali di zinco.
Secondo I’ « American Zinc Institute », la produ zione di zinco in Belgio è ora di 14.009 tonn. al mese; quella dell’Alta Slesia di 6 500 e quella dell’ Inghil terra di 2 800 tonn. Gli stocks dì zinco al 1. aprile in tutto il mondo possono essere stimati a 43.500 tonn., di cui 39 000 agli Stati Uniti, 8.000 in Germania; 800 in Inghilterra. 700 al Canada. 1.800 in Belgio, 700 in Francia, 300 in Scandinavia, 1.200 in Australia e 1 000 negli altri Paesi.
La produzione casearia in Jugoslavia. La produzione complessiva jugoslava di formaggio « caciocavallo» si è elevata nel 1923 a 270 vagoni per un importo di circa 135 milioni di dinari.
Esso è preparato con latte di pecora mescolato talvolta a latte di capra, con latte di pecora mesco lato al latte di vacca, o con del latte di vacca puro. I fabbricanti sperano di poter aumentare nel 1924 la produzione del 30 per cento. La produzione jugoslava viene esportata a Beirut, negli Stati Uniti ed in minor quantità in Francia.
La produzione dello zucchero in Spagna. La produzioue di 43 stabilimenti spagnuoli rag giunse nella stagione 1923-24 un quantitativo di 152.700 tonnellate contro 139.800 tonnellate nello stesso pe riodo dell’anno precedente.
La produzione di carbone in Czeco-siovacchia Secondo una statistica ufficiale, il numero delle miniere di carbone in esercizio in Gzeco-Slovacchia durante il 1123 è stato di 344, di cui 136 hanno hanno prodotto carbon fossile e 208 lignite. Le mi niere hanno occupato in tutto 110.256 operai. La Gzeco-Slovacchia ha esportato nel 1923 tonnellate 1.736.183 di carbon fassile è 2.132.815 tonnellate di lignite; inoltre 618.878 tonnellate di mattonelle. La Germania e l’Austria sono stati i principali acqui renti di carbone czeco-slovacco. Le esportazioni hanno superato le importazioni di 903.247 tonnellate per il carbon fossile; di 2.111.696 per la lignite, di 582514 per il coke e di 183.124 tonnellate per le mattonelle.
Il mercato del caoutchouc
Il consumo inglese di caoutchouc diminuisce in modo continuo dopo il 1920, come risulta dalla se guente tabella :
1920 tonn. 56900
1921 » 42100
1922 » 11.164 1923 » 12 500
Questa diminuzione è attribuita af fatto che i fab- j bricanti avevano in mano una grande quantità di ; caoutchouc che essi hanno potuto imoiegare durante i due ultimi anni. Si crede che queste riserve siano ora al termine. D’altra parte sembra evidente ette, dato lo sviluppo considerevole delle automobili, la Gran Bretagna non ha consumato certo di caoutchouc il 25 per cento di meno nel 1923 che nel 1920. I bi sogni di prima della guerra sorpassavano 18,00 ton nellate cosicché la cifra di 12.000 tonnellate indicata come consumo per il 1923 è troppo misera. Ne risulta che la Gran Bretagna ha vissuto certamente sulle forti riserve esistenti presso i fabbricanti, ciò che ha avuto naturalmente una grande influenza sul prezzo del caoutchouc a Londra.
RIVISTA DEL MERCATO DEI VALORI
Rassegna settimanale.
Il ritornello è sempre quello: il rialzo; anzi per meglio dire è una maratona, in cui sempre più numerosi sono i partecipanti. Nonostante la lunga j corsa non si notano sintomi di stanchezza e come | ho già accennato nella precedente rassegna, le prò- j
110 L’ ECONOMISTA 25 Maggio-1 Giugno 1921 - N. 2611 12
latori vendono allo scoperto ma tosto si stancano di pagare differenze passive e finiscono col com prare poi il doppio del venduto! Vi sono inoltre dei gruppi che hanno il timore di perdere la mag gioranza e per assicurarsi il controllo della loro azienda ricomprano quanto avevano venduto a prezzi inferiori. Il movimento di rialzo ha preso delle proporzioni fantastiche ma anche per l’ab bondanza del denaro e per il cresciuto numero dei riportisti hanno sempre trovato a riportarsi con discreta facilità. Le proroghe per giugno non pre sentarono difficoltà e sui fondi di Stato dal 6,50 i tassi sono caduti al 5%. Per i titoli azionari il tasso si aggirò intorno al 7% a seconda dei titoli e delle contropartite. In dati momenti l’efferve scenza in Borsa è tale che i mediatori riescono a stento ad eseguire gli ordini della Clientela. Si notano rapidi spostamenti di prezzi da un minuto all’altro ed anzi capita di frequente di vedere con temporaneamente praticarsi prezzi diversi. Solo ieri sera si ebbe conoscenza della chiusura della Borsa d’oggi. Non si poteva avvertire prima gli interessati? Queste feste dovrebbero già figurare nel calendario di Borsa:
Dopo qualche naturale realizzo i nostri Fondi di Stato hanno ripresa la via dell’ascesa e già si in travede in un non lontano avvenire il corso di 105 per il nostro Consilidato 5%. Specialmente in Pie monte l’assorbimento dei titoli di Stato è costante e su larga scala. La settimana chiude per la Ren dita 3,50% a 88,60 per contanti e 89,20 per fine giu gno e per il Consolidato 5% e 99,80 per contanti e 100,30 per fine giugno.
Una vigorosa ripresa si nota sulle Azioni Banca
d’Italia e Banca Commerciale, su queste ultime il
mercato è sempre attivissimo. Chiudono l’ottava a 1745 e 1415. Manovrato il Credito Italiano. Esor dita l’ottava a 972 retrocede mercoledì a 972 per riprendere con la stessa rapidità e chiudere ieri intorno a 948 ex opzione. Un po’ disordinato il mercato dei diritti d’opzione, da 60 questi diritti scesero a 23 lire per salire ieri a 48 e chiudere in torno a 43.
Confrontato con gli altri titoli il Credito Ita liano sembra rimasto indietro. Calma la Banca,
Commerciale Triestina intorno a 700. Il Banco di Roma consolida il suo corso intorno a 112 mentre
il Credito Marittimo chiude l’ottava in ripresa a 120 - ricercato da altre piazze. Si assicura che il suo portafoglio di titoli (Rubattino, Navigazione Alta Italia, ecc.) gli procura lauti vantaggi.
Il lavoro bancario delle sue Sedi prende un lu singhiero incremento e si afferma che in breve tempo la sua Sede di Milano, ultima istituita, ab bia già saputo crearsi una invidiabile Clientela.
Banca Auricola Italiana con costante danaro a
272
All’infuori delle solite altalene sul chèque Pa rigi e Belgio gli altri campi non presentano va rianti notevoli. Le proroghe per Giugno delle po sizioni in cambi si effettuarono sulle seguenti basi :
Parigi 0,75% a 1,10 di déport; Svizzera da 0,80 a
1,20, Belgio pari a 0,10 di déport, Londra 0,05 a 0,12, New York 0,01 a 0,03. Ricercati i premi per Giugno, Rendita e Consolidato 5% 0,75 dont 0,60 di premio, Banca d’Italia 50 dont 30, Comit 45 dont 30, Credito 30 dont 20, Meridionali 22 dont 15, Me
diterranee 15 dont 12, Rubattino 35 dont 22, Fiat
30 dont 27, Viscosa 25 dont 20, Chàtillon.30 dont 20,
Montecatini 17 dont 11, Bonifiche 20 dont 15, tutto
circa. I Cambi si negoziarono stamane a: Parigi 122,50, Bruxelles 104,50, Svizzera 400, Londra 98,40,
NewYork 22,625.
Torino, 24 maggio 1924.
Più ci avviciniamo all’ estate più l’ambiente di Borsa si riscalda.
In questi giorni il movimento di rialzo prende proporzioni fantastiche. Parecchi titoli favoriti dalla speculazione hanno fatto salti acrobatici; in una sola riunione si registrano 50 a 100 punti di aumento! Nel pubblico si nota un vivo affollamento per salire nel treno di piacere che conduce rapi damente nel paese delle fortune! L’ avidità del gua dagno cresce ogni giorno e per raggiungere presto lo scopo si compra allegramente raddoppiando le posizioni al rialzo ; attraversiamo un pe riodo in cui trionfano gli arditi. Chi in
vece si indugia a studiare e ragionare prima di operare si lascia sfuggire delle occasioni per in tascare con poca fatica e con poco merito dei lauti guadagni. In queste rassegne da lungo tempo ab biamo a varie riprese citate le ragioni che deter minarono il nostro insistente ottimismo. Non è il caso di ripeterlo oggi ma se fosse accertata la noti zia che l’Italia risparmierebbe da 12 a 14 miliardi all’anno, certamente che una somma così rilevante può influenzare notevolmente i nostri mercati fi
nanziari con l’affluenza sul mercato dei valori di una parte ingente di questi risparmi. Senza dub bio all’attuale campagna di rialzo concorrono non solo i risparmiatoli ma bensì in misura maggiore la speculazione e in questa intromissione del pub
blico sta 'precisamente il punto debole. Attual mente il reddito dei titoli passa in secondo ordine. Si giudicano le cose con una nuova mentalità che non intendiamo discutere .Se il rendimento dei singoli titoli dovesse servire di base per la loro ca pitalizzazione, ih Borsa si riscontrerebbero delle anomalie stridenti nei prèzzi di Borsa, e si arrive rebbe ad una conclusione strana; che oggi i titoli a più alto rendimento, sulle attuali quotazioni di Borsa, sono all’infuori di pochi titoli azionari quelli a reddito fisso ed in special modo il Conso lidato, 5% e quasi tutte le categorie di Obbligazioni Industriali. Parecchi titoli azionari sui corsi odierni fruttano il 4% ed anche meno. Per pareg giare la capitalizzazione dei titoli a reddito fisso con quelli azionari favoriti dalla speculazione, vi sarebbe a favore delle rendite ed obbligazioni un forte margine di rialzo. Ad esempio il Consolidato 5% a 120% e le Obbligazioni 6% a 600 offrireb bero un reddito maggiore di molti titoli azionari! Il mercato di stamane come quello di ieri, era all’apertura in ebollizione. Si comprava senza quasi discutere il prezzo ed i corsi rapidamente salivano. Sfogati gli ordini di acquisto al meglio, subentrò un po’ di calma e di riflessione. I professionisti procedono a realizzi di beneficio e si chiu de su quasi tutta la quota in regresso. Al- l’ultimo momento però si notò una vivace ripresa generale. In nuovo forte rialzo la Rendita 3,50%, più calmo invece il Consolidato 5%.
La settimana chiude a 94,40 per contanti, 94,60 per fine giugno per la Rendita 3,50% e 101,80 per contanti e 102,40 per fine giugno per il Consolidato 5%. I prezzi a Torino della Rendita e del Consolidato son quasi sempre superiori a quelli delle altre Borse. Il Piemonte continua ad assorbire ingenti quantitativi di Fondi di Stato. Obbligazioni Fer
roviarie 3% in costante assorbimento intorno a 315, Meridionali 3% a 295 circa, Prestito Polacco 7%
487 circa, Prestito Austriaco 6,50% ricercato a 525 circa.
La Banca d'Italia segna il record del rialzo;
300 punti in una settimana!
E’ noto l’ ottimo andamento dell’Istituto ma non si conoscono ragioni speciali per spiegare l’ at tuale movimento, con pochi titoli si sposta il prezzo
di parecchie decine di lire. Chiude l’ottava in re gresso a 1830 mentre ièri si era sfiorata 2020. A- bilmente manovrata la Banca Commerciale scesa mercoledì sotto il 1400 ha ripreso vigorosamente ieri e finisce la settimana a 1469 dopo un’ apertura a 1492 ed un minimo di 1465. In viva ripresa il Cre
dito Italiano, oggi più calmo a 975 dopo un’ esordio
a 985 ed un minimo di 972. Per il Ranco di Roma cresce l’interessamento del pubblico per il quale è convinto di trovarsi in presenza di un dividendo rinumeratore. Ieri in attiva ricerca il titolo è salito a 119 dando luogo ad animate transazioni. Oggi 123. Il Credito Marittimo segue il suo movimento senza precipitazione e la ripresa sembra destinata a svilupparsi maggiormente. Oggi 136 circa, con ricerca dei titoli a premio con circa 7 di scarto e 7 di premio. Si deve quindi concludere che la specu lazione intravede prezzi maggiori in avvenire.
Banca Commerciale Triestina ricercata intorno a
710. Due ottimi elementi vanno ad assumere la di rezione della Banca Nazionale di Credito II Comm. Rosselli. Colla loro esperienza, colla lóro abilità ed attività l’Istituto entrerà in una vita nuova e proficua. Le azioni non hanno ancora un mercato corrente. Oggi 537 circa.
V ECONOMISTA 25 Magg o - l Giugno 1924 - N. 2611 -12
largo spostamento di prezzo. Le Meridionali sulla voce che nuovamente circola dell’accordo coi por tatori esteri di obbligazioni sali rapidamente ieri a 620, per chiudere la settimana a 620 dopo un’e sordio a 626. Le Mediterranee seguirono il movi mento raggiungendo il prezzo di 395 per chiudere oggi più calmo a 381 dopo un’apertura a 396.
Il ribasso del chèque Parigi e del Bruxelles accentuò mentre le altre divise chiudono la setti mana una lieve tensione; Parigi 117,25; Bruxelles 101; Svizzera 405; Londra 99,075; New York 23,05;
Praga 67,25.
I premi per fine Giugno sono interessanti per gli operatori che intendono prendere parte al mo vimento di rialzo con rischio limitato : Si negozia rono sulle basi seguenti : Consolidato e Rendita 0,75 di scarto doni 0,65 di premio; Banca d'Italia 70 dont 40, Comit 40 dont 30; Credito Italiano 25 dont 20; Credimare 7 dont 7; Meridionali 25 dont 20; Me
diterranee 15 dont 12; Rabattino 25 dont 15; Fiat
30 dont 20; Terni 30 dont 22; Viscosa 35 dont 20;
Chdtillon 35 dont 25; Bonifiche Ferraresi 20 dont
15, ETridania 25 dont 20; Montecatini 20 dont 12; Sip 15 dont 10; tutto circa.
Torino 31 maggio 1924.
I nostri mercati finanziari attraversano un pe riodo di nervosismo, di agitazione che desta qual che preoccupazione. La speculazione ha preso delle proporzioni fantastiche, la mania del gioco ha in vasa quasi tutte le classi sociali, professionisti, si gnore, studenti, artisti, impiegati e portinai, tutti vogliono speculare in borsa col miraggio di arric chirsi rapidamente. Gli impiegati che vanno assu mendo questi elementi inesperti raggiungono cifre enormi : oggi comperano titoli a migliaia tutti con vinti che i prezzi debbano salire sempre. Sinora i fatti hanno dato loro ragione e corrono voci di gen te che hanno fatto guadagni rilevanti in pochi mesi, ma tutto ha un limite; il rialzo non può sempre du rare. Siamo tutti convinti che le condizioni finan ziarie ed economiche dell’Italia vanno rapidamente migliorando con l’ordine, con la disciplina e col lavoro, ma basterebbe che si guastasse un ingra naggio della macchina del rialzo per provocare in Borsa guai seri colle spaventose posizioni specula tive al rialzo in mani deboli. Una volta, solo i gran di Istituti Bancari si occupavano delle operazioni di riporto, e così l’alta banca aveva sempre in mano il controllo del mercato. Oggi le nostre Banche hanno aumentato considerevolmente la cifra dei ri porti ma grosse partite di titoli sfuggono al loro controllo trovandosi nelle casse di altri numerosi riportisti che preferiscono oggi prendere i titoli a riporto al 6-7% aiizichè comprarli. A chi per tanto tempo è stato un ardente fautore del rialzo incombe oggi il dovere di raccomandare la moderazione e la prudenza, mettendo in evidenza il pericolo di una situazione anormale per ragioni tecniche di borsa: impegni enormi in mani di speculatori de boli che non si rendono conto del rischio assunto. Occorre tenere presente un’altro fatto anormale di facile controllo : Parecchi titoli industriali sono oggi capitalizzati al 2-3%. La speculazione sconta a- dunque un forte aumento di dividendo nei prossimi esercizi, giacche si ha il diritto di pretendere da un titolo industriale reddito del 6%. Un momento nella retribuzione agli azionisti è cosa probabile per molte aziende ma è difficile che l’accrescimento del dividendo sia in misura di due a tre volte quel lo distribuito negli scorsi esercizi. Infatti parecchi amministratori di Società Industriali sono preoc cupati della valutazione data Gialla borsa alle loro azioni, escludendo essi la possibilità anche nelle mi gliori delle ipotesi di raddoppiare il dividendo! Ep: pure per non prendere la maggioranza delle azioni questi Signori non possono vendere i propri titoli anche a prezzi appetitosi. E’ probabile che assi- steremo ad altre spinte dello, borsa i attualmente vi sono troppi interessi per abbandonare il mer- cato a se stesso. Sono annunziati vari aumenti di capitale e probabilmente è in preparazione il Pre- stito di Stato per consolidare i Buoni del Tesoro; l’ epoca favorevole per questa conversione sarebbe il mese di luglio. La tattica degli operatori di borsa dovrebbe essere oggi quella di approfittare di tutte le riprese per alleggerire le proprie posizioni con
111
vendite scalari. Intascare l'utile od andare al mare od ai monti con posizioni liquidate e senza preoc cupazioni, dovrebbe essere l’ideale di ogni specu latore avveduto. La campagna agricola si annunzia favorevole nonostante un probabile minore raccolto di grano e di vino. Abbiamo avuto una settimana a- gitata e movimentata con repentini e forti sposta menti di prezzi. I primi giorni dell’ottava regi strano notevoli rialzi; giovedì spirava un vento di realizzi ed i corsi ripiegarono rapidamente. Il re gresso si accentuò nell’apertura di ieri ma in chiu sura già si notò una vigorosa ripresa su tutte le quote provocata dal rialzo della Banca Commer ciale e della Chàtillon. Le notizie di aumento di ca pitale con opzioni vantaggiose sono una potente at trattiva per la speculazione. Per la- Banca Commer ciale l’insistenza della voce di un prossimo au mento. da 400 a 600 milioni con opzione a 750 di una nuova azione per due vecchie, lascia supporre che essa abbia una base di fondamento. Ufficialmente nulla è trapelato in proposito. Per la Chdtillon ormai è ufficialmente noto l’aumento che verrà ap provato dall’assemblea del 25 Giugno, portando il capitale da 75 a 150 milioni come già accennato nella precedente rassegna. Con generale compia cimento è stata accolta la notizia che tutte quante le nuove azioni anche per questa volta verranno offerte in opzione agli azionisti a 110 in ragione di una nuova azione per ogni azione già emessa. Questo diritto di opzione sul corso odierno del ti tolo rappresenta quindi un gradito regalo di circa 380 lire per ogni azione! Sin dall’introduzione del titolo, Torino gli ha riservato un’ottima accoglienza interessandosi largamente di queste azioni ed il mercato principale è ora a Torino. Le oscillazioni continuano ad essere violente e da 700 sfiorano martedì 870, per scendere nella stessa riunione a 818 e ieri da un esordio di 800 salirono in chiu sura sopra 850! Oggi prosegue il rialzo sino a 900 per chiudere intorno a 880. Si accenna ad una van taggiosa combinazione con una fabbrica Cremonese di Seta Artificiale.
Il debutto della settimana segna un rapido ul teriore rialzo per i Fondi di Stato. La Rendita 3,50% sfiorò 95% ed il Consolidato 5% 102,95. Il movimento un po’ precipitato provocò copiosi rea lizzi ed i corsi ripiegarono ieri a 93,25 e 101,90; per chiudere la settimana migliori a 93,60 per contanti e 93,80 per fine Giugno per la Rendita 3,50% e 102, per contanti e 102,35 per fine Giugno per il
Consolidato 5% Con tanti titoli azionari che frut
tano meno del ’ 4% il Consolidato 5% con l’immi nente distacco della cedola semestrale sembra sem pre un impiego molto conveniente oltre alla per fetta sicurezza dell’investimento.
Attive transazioni in Banco Roma e Credito
Marittimo che sembrano interessanti. Chiudono oggi
migliori a 139 e 130, dopo un massimo fatto mer coledì di 143 e 141,50 ed un minimo ieri di 123 e 129. La riunione di stamane era in piena effervescenza, il pubblico comprava affrettamente tutti i valori preferiti e così tutta la quota segna nuovi progres si. Ricercati i titoli elettrici. Elettricità alta Italia da 297 a 300, all’ultimo momento 315 denaro. Attivi scambi in Seso che è il titolo elettrico a miglior mer
cato della quota. Chiude 154 restando danaro II prezzo di 1000 per il Credito Italiano e stato debole stamane. Chiude 1006 denaro. Bonifiche 615, Ce
menti Spalato 475. Per brevità tralasciamo oggi la
solita cronaca dei singoli titoli ed accenneremo so lo alle repentine e frequenti oscillazioni del cheque Parigi e della lieve tensione delle sterline mentre i dollari presentano poche varianti. Chiudiamo la settimana: Parigi 117, Bruxelles 102, Svizzera
404,50; Londra 99,275; New York 23,02; Praga 67,25. I premi per Giugno si valutano sulle basi se guenti: Consolidato o Rendita 0,50 di scarto dont 0,50 di premio; Banca d’Italia 40 dont 40; Comit 45 dont 35; Credito 25 dont 17; Meridionali 20 dont 12;
Mediterranee 13 dont 10; Rubattino 25 dont 17; Fiat
25 dont 13; Viscosa 25 dont 20; Chdtillon 40 dóni 30;
Bonìfiche 20 dont 15; Credimare 6 dont 6; tutto
circo».
Per Luglio si negoziarono premi Fiat e Viscosa con 40 di scarto dont 30.
112 V ECONOMISTA
Nelle nostre ultime rassegne ritenemmo nostro dovere di segnalare il punto debole della situazione tecnica dei nostri mercati finanziari: l’accumularsi pauroso di impegni al rialzo in mani deboli. La no stra alta banca preoccupata di questo fatto tenne riunione Lunedì a Roma e Venerdì a Milano coi rappresentanti dei Sindacati delle Borse per esa minare la situazione attuale dei nostri mercati. Hanno constatato l’opportunità di moderare gli ec cessi della speculazione Corse subito la voce che gli Istituti di Credito avrebbero chiesto uno scarto del 30 e persino del 40% per rinnovare i riporti per fine Luglio (?). Queste notizie provocarono preci pitati e copiosi realizzi che ebbero per conseguenza una depressione quasi generale della quota. Fran camente uno scàrto del 30 o più per cento sarebbe un provvedimento antipatico ed esagerato. Abbia mo ragione di credere che questo non sia nelle in tenzioni dei dirigenti della nòstra alta finanza. E’ bensì probabile un maggior rigore nell’ applicazione dello scarto ma basterebbe allo scopo limitare que sto margine al 20% come misure generale. I media tori alla loro volta avranno un’ottima ragione per richiedere ai loro clienti la stessa garanzia del 20% sulle operazioni a termine. Con questa richiesta si ottiene un’epurazione della clientela ed una limita zione dei rischi. Gli operatori di Borsa hanno rea lizzato da due anni colossali guadagni e si tro veranno facilmente in condizioni di fornire la cau zione in danaro o titoli. Colle abbondanti vendite
di questa settimana va constatato un notevole al leggerimento delle posizioni al rialzo e quindi un miglioramento delle condizioni tecniche delle no stre Borse. Numerosi titoli sono passati in mani mi gliori ed il mercato ne ricaverà certamente un pro fitto acquistando una maggior solidità ed elasticità. Le nostre Borse sembrano entrare in un periodo di assestamento e di maggior riflessione. Tutti gli eccessi speculativi, tutti i rapidi voli rappresentano un pericolo per il mercato. Dopo una lunga corsa al rialzo un po’ di riposo è necessario per consoli dare i corsi. In un recente interessante articolo « Industriali attenti! » pubblicato nell’organo uffi ciale della Lega Industriale l’On, Razzini, di cui è nota la competenza in questioni industriali e finan ziarie, dopo aver accennato al pareggio del Bilan cio Statale richiama l’attenzione degli industriali sulla ripercussione della rivalutazione della nostra lira di fronte ai loro stoks di merci e scrive: «Nella situazione vi è qualche cosa di paradossale, di pau rosamente instabile. Andiamo verso un formida bile capovolgimento della situazione? L’Italia si prepara all’attacco dell’oro»? E parlando dell’ab bondanza del danaro e della Borsa, dice : « da due mesi assistiamo ad un crescendo, che non esito a chiamarlo pauroso, di tutti i nostri titoli ban cari ed industriali. Che cosa succede? Dove andre mo a finire?»
Qualche giornale aveva già annunziato che un Prestito 4,50% di Consolidamento al prezzo di 95% verrebbe emesso in Luglio ma la notizia venne uf ficialmente smentita dal Governo.
Anche i Fondi di Stato senza alcuna ragione plausibile hanno dovuto pagare il loro tributo al [ ribasso. E così la nostra Rendita 3,50% che chiu deva Lunedì intorno a 94 scese Mercoledì a 91,50 salì ieri a 92 e finisce l’ottava incoifortante ripresa a 91,25 per contanti e 91.55 per fine Giugno. Il Con
solidato 5% da 102,50 di Lunedì sfiorò Giovedì 101,75
salì ieri a 92 e finisce l’ottava in confortante ripresa 101,40 per fine Giugno. Le Obbligazioni 3 1/2% delle
Venezie ripiegarono a 90,50% circa. Il Prestito Po
lacco 7% si aggira intorno a 490 e l’Austriaco
61/2% ,e 526 circa. A quando 1’emissione del Pre
stito Ungherese? E’ bensì vero che la Banca d’Italia
e la Comit sono salite prima velocemente ma rapido fu il loro regresso di oltre 100 punti. Da 1896 la Banca^ d’Italia e da 1585 la Comit corsi registrati ; Lunedì, ripiegarono Giovedì a 1795 e 1455 a esordire stamane a 1490 e per finire oggi in notevole re- | gresso per la Comit 1467 Banca 1798.
Da ottima fonti siamo autorizzati a dichiarare prive di ogni fondamento la voce messa in circola zione con tanta insistenza del prossimo aumento di capitale della Comit. Per ora almeno i dirigenti di questo primario Istituto non vedono l’opportu nità di qualsiasi aumento. Il Credito Italiano quotò lunedì 1040 per retrocedere mercoledì a 965, e chiu
25 Maggio-1 Giugno 1924 - N. 2611-12
dere stamane intorno a 965 dopo un’ apertura a 978 Ricercato il Banco di Roma intorno a 133 e resiì stente la Banca Commerciale Triestina intorno a 710. Si assicura da buona fonte che il Banco di Ro
ma avrebbe in questi giorni realizzato un guadagno di parecchi milioni con la vendita del suo stock di azioni Distillerie Italiane. Trenta punti perdono le Meridionali a 585. Mentre sono resistenti le Medi-
terranee, oggi 350. Le Rubattìno da 770 di lunedì
si indebolirono a 695 e chiudono oggi ricercate a 696 dopo un esordio a 703 1/2 un titolo interessante per i capitalisti e per la speculazione; il suo mer cato è sempre sorvegliato ed il titolo largamente
assorbito nei momenti di contrazione generale. Corre voce di un prossimo aumento di capitale con
relativa opzione agli azionisti. Nulla di ufficiale risulta in proposito, ma col programma di espan- zione dell’Amministrazione non è escluso che tosto o tardi si procede ad un nuovo aumento per fron teggiare le nuove costruzioni.
All’infuori delle oscillazioni frequenti Ip re pentine del chèque Parigi le altre divise non pre sentano varianti degne di rilievo. I dollari e le sterline sembrano stabilizzarsi.
La settimana chiude oggi: Parigi 123,15; Bru
xelles 105; Svizzera 404,50; Londra 99,17 1/2; New York 23; Praga 67,40
Ricercati i premi per Luglio sulle seguenti basi :
Consolidato e Rendita 1 di scarto dont 0,75 di
premio, Banca d’Italia 60 dont 40, Comit 60 dont 35,
Credito 35 dont 30,, Fiat 30 dont 25, Rubattino 30
dont 25, Terni 40 dont 35, Viscosa 35 dont 25, Chd-
tillon 50 dont 40, Mediterraneo 16 dont 12, Meridio nali 25 dont 20, Montecatini 20 dont 10, Bonifiche
25 dont 20, Riy 20 dont 18, tutto circa. Torino 14 giugno 1924
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d ’e s e r c i z i o
Operazioni
Depositi: Libretti di risparmio ordinario a piccolo risparmio e speciale al 3, 3,25 e 3,50 per cento - libi etti di deposito vincolati al 3,25 . 3,50 - 3,75 e al 4 per cento - Buoni fruttiferi a scadenza fis sata dal 3,25. al 4 per cento . Conti correnti a vista al 2,5 per cento.
Impieghi : Mutui ipotecari e fondiari a privati e a Enti morali - Conti correnti guarentiti da ipote che da titoli e da cambiali - Acquisto di titoli e riporti - Sconti cambiari - Prestiti su pegno. Diverse: Effetti all'incasso . Assegni su c/c infrutti
fero - Depositi per custodia e amministrati - As sicurazioni operaie, popolari di maternità.
B A N C O DI R O M A
SOCIETÀ ANONIMA - CAPITALE L. 150.000.000 INTERAMENTE VERSATO
Se d e So c i a l e e Di r e z i o n e Ce n t r a l e: ROMA, Corso Umberto I, 307 (Palazzo proprio) - ROMA
FILIALI IN ITALIA: Alba Albano Laziale, Anagni, Andria, Aquila, Arcidosso, Arezzo. Assisi, Aversa Avezzano, Bagni di Lucca, Bagni di Montecatini, Bari, Bene Vagienna, Bibbiena, Bologna, Bolzano, Bra, Brescia, Camaiore, Canapiglia Marittima, Canale, ¿anelli, Carate Brianza, Carrù, Castellamonte, Castel- nuovo di Garfagnana, Castiglion Fiorentino, Catania, Cecina, Celano, Certallo, Ceva, Chiusi, Città di Ca stello, Como, Cortona, Cotrone, Cuorgnè, Fabriano, Fermo, Firenze, Foggia, Faiano della Chiana, Foligno
ossano Frascati, Frorinone, Gaiole in Chianti, Gallipoli, Genova Grosseto, Gubbio, Intra, Ivrea, Livorno Lucca, Luserna San Giovanni, Marciana Marina, Merano, Messina, Milano, Modica, Mondoì, Montesam- pietrangeli Napoli, Nocera Inferiore, Norcia, Novi Ligure, Oneglia, Orbeteiio, Orvieto, Pagani, Pallanza Palermo 1 ìetrasanta, Pinerolo, Piombino, Pontedera, Portoferraio, Porto S. Giorgio, Potenza Roma falerno, Sansevero, Saronno, Segni-Scalo, Siena siracusa, Tagliacozzo, Tivoli, Torino, Torre Annunziata
Torre Pellice, Trento, Trieste, Velletri, Viareggio, Viterbo. FILIALI NELLE COLONIE: Bengasi, Tripoli d’Africa.
FILIALI ALL’ESTERO: Francia: Parigi, Lione. Spagna : ’Barcellona, Taragona, Montblacb. Svizzera: Lu- gano Cmasso. Egi/fo: Alessandria, Cairo, Porto Said, Monsourah, Tantah, Beni Magar, Beni Soueff vi ix11' Dessook, Fashn, Kafr-EI-Cheikh, Magaglia, Mehalla Kebira, Minich, Mut Gamr, Zagazig. Malta: Malta. I urchia : Coslantinopoli. Asia Minore: Smirne, Scalanova, Solzia. Siria: Aleppo, Alessandretta Leyrulh, Caififa, Damasco, Giaffa, Tripoli. Palestina: Gerusalemme, Rodi.
O p e r a z i o n i e s e r v i z i
d i v e r s i :
DEPOSITI IN CONTO CORRENTE liberi e vincolati — CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA in Lire italiane e valnta estera. — DEPOSITI A RISPARMIO. — SCONTO E INCASSO EFFETTI semnlici e documentati, sull’Italia e sull’Estero. — ANTICIPAZIONI E RIPORTI su valori pubblici e industriali - t>PERAZIONI DI CREDITO AGRARIO. - EMISSIONE GRATUITA ED IMMEDIATA DI ASSEGNI CIR COLARI pagabili a vista sulle principali piazze d’Italia. — LETTERE DI CREDITO E CHEONES sulle principali piazze d’Italia e dell’Estero. — ESECUZIONE DI ORDINI sulle Borse italiane ed estere — APERTURE DI CREDITO, libere e documentarie. — VERSAMENTI SEMPLICI E TELEGRAFICI ner ÌiUt* * paesi del mondo. NEGOZIAZIONE DI DIVISE ESTERE a vista e a termine. — CAMBIO MONFTF EBUONI BANCA ESTERI. — SERVIZIO DI CASSA per conto di amministrazioni e privati. — PAGAMENTO
d’imposte, utenze, assicurazioni, ecc. — SERVIZIG MERCI. Tutte le altre operazioni di Banca — Servizio Cassette di Sucurezze
Banca Commerciale Italiana
Società anon. con sede in MILANO
Capitale sociale L. 400.000.000 — Riserva L. 200.000.000
Direzione Centrale: MILANO - Piazza Scala, 4-6
Filiali all’Estero: COSTAN11NOPOLI - LONDRA - NEW-YORK Filiali nel Regno : Arcireale, Alessandria, Ancona, Bari, Barletta, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Bordighera, Brescia, Brindisi, Busto Arsizio, Cagliari, Caltanissetta, Canelli, Carrara, Castellam mare di Stabia, Catania, Como, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foligno, Genova, Imperia, Ivrea, Lecce, Lecco, Livorno, Lucca, Messina, Milano, Modena, Monza, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Piacenza, Pisa, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Rovereto, Salerno, Saluzzo, Sampierdarena, San Remo, SanCAgnello, Sassari, Savona, Schio, Sestri Ponente, Siracusa, Spezia, Taranto, Torino. Tortona, Trapani, Trento, Trieste, Udine, Valenza, Venezia, Ventimigtia, Verona, Vicenza. Agenzie in MILANO : N. 1 Corso Buenos Aires, 62 - N. 2 Corso XXII Marzo, 28 - N. 3 Corso Lodi, 2k - N. 4- Piazzale Sempione, 5 - N. 5 Viale Garibaldi, 2 - N. 6 Via Soncino, 3 (Angolo V. Torino)'
OPERAZIONI E SERVIZI DIVERSI
Conto corrente a chéques 2 Va %. Prelevamenti L. 30.000 a vista L. 100.000 con un giorno di preavviso — L. 200.000 con tre giorni di preavviso, somme maggiori con 5 giorni di preavviso.
Conto corrente a chéques 3 %. Prelevamenti L. 3000 a vista — L. 5000 con un giorno di preavviso — L. 10.000 con tre giorni di preavviso, somme maggiori con 5 giorni di preavviso.
Libretti di risparmio 3 Va* Prelevamenti L. 3000 a vista — L. 5000 con un giorno di preavviso — L. 10.000 con 5 giorni di preavviso, somme maggiori con !0 giorni.
Libretti piccolo risparmio 3 Va%* Prelevamenti L. 1000 al giorno somme maggiori con 10 giorni di preavviso.
Libretti Risparmio al Portatore o Nominativi con vincolo da 3 a 9 mesi al 4 %, con vincolo da 10 a 18 mesi al 4 Va % e con vincolo con interessi capitalizzati e pagabili al 1° luglio e al 1° gennaio di ciascun anno, netti di ritenuta.
Buoni fruttiferi: da 3 a 9 mesi al •/* %» da 10 a 18 mesi al 4 %, da 19 in più al 4 Va %.
Gli interessi di tutte le categorie dei depositi e dei buoni fruttiferi sono netti di ritenuta.
Assegni su tutte le piazze d’Italia e dell’ Estero. Divise estere, compra e vendita.
Riporti e anticipazioni sopra deposito carte pubbliche garan tite dallo Stato e valori industriali.
Compra e vendita di Titoli per conto terzi.
Lettere di Credito e apertura di crediti liberi e documentati sull’Italia e sull’ Estero.
Depositi di Titoli in custodia ed in amministrazione.
SERVIZIO CASSETTE DI SICUREZZA
CREDITO
ITALIANO
SOCIETÀ ANONIMA
Sede Sociale G EN OVA
Direzione Centrale M IL A N O
Capitale L. 300,000,000 - Riserve L. 90,000,000
lO B B O l
Tutte le operazioni ài Banca
Mutua M arnale
delle
Assicurazioni
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Istituto Nazionale delle Assicurazioni
Associazione a premio fisso con partecipazione agli utili costituita con atto 6 febbraio 1919 omologato dal Tribunale di Roma 18 marzo 1919
D IR E Z IO N E G E N E R A L E - R O M A
P o liz z e g a ra n tite d a l T e s o r o dello S tato FONDO DI GARANZIA L. 6.000.000, inter. versato C a p ita le a s s ic u r a to : c in q u e m ilia r d i e m e z z o
ASSICURAZIONI: contro i Danni degli incendi o Rischi accessori - delle Disgrazie accidentali o Responsabilità civile - delle Malattie - dei
L’assicurazione sulla vita è proprietà certa che nessun evento può distruggere e che, nel caso di morte dell’assicurato, provvede alle necessità materiali della fa miglia superstite.
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ghi di Provincia e nelle Colonie Italiane - Agen zie locali in' tutti i Comuni del Regno.
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AGENZIE GENERALI ALLESTERO - in Orien- c i o è a n c h e se si v e r ific a s s e d o p o il v e r s a m e n t o
te - in Egitto - a Tunisi - Ispagna d e lla s o la p r im a ra ta di p r e m io .
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