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L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.51 (1924) n.2609, 11 maggio

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(1)

L'ECONOM ISTA

G A Z Z E T T A S E T T I M A N A L E

SCIENZA. ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO,BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

DireJfr"-*. '•!. J . d® Joliarmi«

Anno LI

-

Voi. LUI Firenze-Roma

1 H B Maggio 1924

Roma (6) - Via Gregoriana, 56 n.

2609 10

S O M M A R I O

P A R T E ECONOMICA.

Il preventivo 1924-25.

Il mercato fmanaiario in Italia nel marzo 192U.

R IV IST A D E L COMMERCIO.

Il consumo dell'olio d’oliva al Chili. La situazione economica del Sud Africa. La produzione vinicola al Portogallo.

La produzione ed il consumo mondiale del cacao grezzo. L’esportazione dei vini greci.

L*esportazione del pesce dall’Islanda. L’aumento della produzione italiana.

R IV IST A D E L M ERCA TO D E I V A LO R I.

Rassegna Settimanale. — Gu s t a v o De s l e x.

PARTE ECONOMICA

Il p re v e n tiv o 1924-25.

Mentre si avvicina il term in e d ell’ esercizio

1923-24 è in teressan te esam inare il preventivo per

il nuovo esercizio 1924-25, che si inizierà il 1° luglio

prossim o. Il prof. B orgatta spiega nella « Gazzetta

del Popolo, » che il preventivo di « com petenza »

o di « d iritto , » p o trà non corrisp o n d ere alla «real­

tà » finanziaria, anzi è sperabile e p robabile non

corrisponda alla « re a ltà » degli incassi e paga­

m enti effettivi del prossim o esercizio.

E n t r a t e S p e se

O rd in arie

15.382

13.205.5

S trao rd in arie

622

4.833,3

T o tali

16.004

18.038,8

Il b ilan cio si prevede q u in d i con un disavanzo

« di com petenza » di 2034 m ilioni, di cui 1402,3

coperti da debiti di b ilan cio ed il resto « disa­

vanzo reale » (631,7) da coprire con altri debiti.

Se l’an d am en to degli incassi « effettiv i» e de­

gli im pegni di spesa nel 1924-25 riuscisse a pre­

sentare lo stesso risu lta to di q uello del corrente,

il prossim o esercizio si ch iu d ereb b e con un avanzo

netto.

Infatti, il totale delle en tra te effettive o rd in a ­

rie è p rev en tiv ato con u n aum ento di 1049

m ilioni sul gettito di 14.332 m ilio n i (preventivo

pel 1923-24): ora, nei soli p rim i nove m esi del­

l ’esercizio co rren te si è già avuto in questo gru p p o

u n aum ento di 1979 m ilioni su lla som m a p re ­

ventivata. Viceversa le en tra te s tra o rd in a rie sono

proposte con u n a d im inuzione di 610 m ilioni in

confronto dei 1233 m ilio n i del preventivo 1923-24:

rid u zio n e che corrisponde ai risu lta ti d ell’eser­

cizio in corso, nel quale a tu tto m arzo scorso le

en tra te stra o rd in a rie h an p rodotto mezzo m iliard o

in m eno della q u o ta p re v en tiv ata per il periodo.

Il preventivo per il prossim o esercizio ap p a re

q u in d i isp ira to a c rite ri di notevole prudenza,

specie per q u an to rig u a rd a le entrate. Le p re v i­

sioni di a u m en to (in confronto delle previsioni

per l’esercizio corrente) delle im poste d irette sono

so v ra tu tto basate su ll’ estensione delle im poste

alle nuove provincie, e, in m in o r parte, a ll’a p ­

plicazione dei nuovi provvedim enti fiscali p re si

l’anno scorso e che av ra n n o effetto dal 1° g en ­

naio 1925. L ’au m en to calcolato nel g ettito delle

im poste d irette si lim ita a 581 m ilioni, m en tre

già n ell’esercizio co rren te il risu lta to su p ererà di

circa 1 m iliard o le previsioni.

Dalle tasse bollo e affari si calcola un a u ­

m ento netto di 247 m ilioni, calco lan d o a 200 m i

Boni il « m in o r» gettito d e ll’im posta di succes­

sione p er la rifo rm a De Stefani.

*

Molto p rudenziale è l’aum ento p reventivato

per le im poste in d irette (sul consum o e m ono-

polii): 327 m ilioni, m en tre già nei p rim i nove

mesi d ell’esercizio co rren te l’increm en to è stato

di 700 m ilioni. Il p reventivo rid u ce di 115,5

m ilioni il gettito delle dogane, m anten en d o si

la sospensione del dazio sul grano, di quello sullo

zucchero e le altre riduzioni di dazi vigenti

a ttu a lm e n te (farine, a ltri cereali, pesci, p e tro ­

lio, ecc.). Notevoli au m en ti infine si prevedono

nel g ettito dei servizi pub b lici (175,4 m ilioni); e

p er raggiungerli o ccorrerà proseguire la politica

energica che ha già nei due u ltim i esercizi m i­

g lio rata la situazione delle nostre aziende statali.

La parte invece in cui si ha l’im pressione di

un notevole « ottim ism o » è la previsione delle

spese, sia o rd in arie che strao rd in a rie. P er m olti

M inisteri la som m a delle spese effettive o rd in a rie

e strao rd in a rie, p er il 1924-25 è p re v en tiv ata con

notevoli rid u zio n i in confronto di q uella p re v en ­

tiv a ta p er l’esercizio corrente. E ccone a lc u n i e-

sem pi :

P r e v is io n e b ila n c io M in is t e r i: 1923-4 1824-25 (M ilio n i lir e )

F inanze

11.663

10.481

Esteri

1 0 1

87

Colonie

310

240

Poste Telegrafi

939

844

G uerra

2.254

1.897

(2)

98 L’ECONOMISTA 11-18 Maggio 1924 - N. 260y-10

prossim o od i prossim i esercizi? Penso che no­

tevoli sforzi si com pieranno per rid u rla definiti

vam ente ; ma t ’aum ento di 820 m ilioni delle spese

previste sulla previsione a ll’ « inizio >> del corrente

esercizio, lascia tem ere che u lteriori aum enti

possano p o rtarsi an ch e al p reventivo suesposto

p er il 1924-25, se G overno e P a rla m e n to non re ­

sisteran n o con ogni energia agli interessi che con­

tin u a m e n te prem ono p er la dilatazione delle spese

statali.

Il m ercato fin a n zia rio in Italia nel m a rz o 1924.

Numeri indici delle quotazioni di borsa per i titoli di Stato e per le azioni.

11 m ovim ento ascendente nelle quotazioni di

borsa sia dei titoli a reddito fìsso che di quelli a

reddito variabile è proseguito nel m arzo m arcato

come negli ultim i mesi anterio ri, in te rro tto solo

da qualche tra n sito ria fase di realizzi. Il m ovi­

m ento ascendente si è venuto svolgendo con tenui

interruzioni, da oltre un anno, sia per l’u n a che

per l’a ltra categoria di titoli, e si è fatto ra p id is­

simo e generale d a ll’au tu n n o scorso.

Il m ovim ento rialzista, secondo che è stato

notato nelle precedenti rassegne, trova risp o n ­

denza nel senso di ottim ism o che dom ina oram ai

generale nei più vari am bienti in to rn o alle p ro ­

spettive prossim e d ell’econom ia nazionale e p ro ­

voca a larghi im pieghi anche in tito li a reddito

v ariabile. Il p erd u rare del rialzo in certo senso

influisce a favorire il prolu n g arsi e l’accentuarsi

del m ovim ento, poiché anche il capitale privato

si è fatto incline alla speculazione e così m olti

acquisti sono fatti, non in vista del definitivo

im piego, m a del lucro di differenze. Il m ovim ento

rialzista con fine speculativo trova p u r sem pre

base propizia nella larga disponibilità di dan aro

la quale è però stata meno p ro n u n z ia ta che nei

mesi precedenti, in relazione alla scadenza t r i ­

m estrale, così che i tassi dei rip o rti si sono p re ­

sentati alq u an to più elevati che nel febbraio.

F atto re fondam entale della d isp o n ib ilità di co­

piosi mezzi m on etari è sem pre la cessazione degli

assorbim enti da p arte dello Stato, colla sospen­

sione della em issione di b u o n i del Tesoro a breve

scadenza.

Il m ovim ento speculativo rialzista è forse a n ­

cora favorito d a qualche intervento b an c ario e,

a q u a n to si afferm a, anche da capitale forestiero.

F orse l’intento dell’alleggerim ento del portafo­

glio titoli da p arte di parecchi istitu ti di credito è

orm ai pienam ente raggiunto, ma lo stim olo al

rialzo tro v a altro fine nella facilitazione degli

am p liam en ti di capitale da p arte di m olte aziende

in d u stria li : le em issioni di azioni si v an n o svol­

gendo e si p rospettano assai num erose e riescono

assai a lle tta ta c i per il capitale privato, poiché,

spesso, il m ovim ento rialzista riesce a rip o rta re

le quotazioni al di sopra del livello an terio re al­

l’opzione : così anche i d iritti di opzione h an n o

INDILE COMPLESSIVO DELLE QUOTAZIONI DEI TITOLI DI STATO, base (100) la quotazione del d icem bre 1918

raggiunto in queste u ltim e settim ane alte v a lu ta ­

zioni. P arecch ie società in d u striali h an n o a n n u n ­

ziato od operato la distribuzione di dividendi su ­

periori a quelli d ell’an n o in nnanzi, m entre le

m aggiori b an c h e h a n n o lodevolm ente seguito un

p rin cip io di m aggiore prud en za: forse non di

rado questa più elevata rem u n erazio n e del capi­

tale azionario vuole d are una giustificazione alle

alte quotazioni di borsa, ma in parecchi casi il

saggio dei dividendi non p o trà forse essere m an ­

ten u to risp etto a ll’am p liato capitale.

R innovando considerazioni già fatte in prece­

den ti rassegne, sem bra sarebbe oram ai salu tare

u n arresto o un ra lle n ta m e n to nella corsa al

rialzo.

R iguardo ai titoli dello Stato il m ovim ento

ascendente

è

proseguito assai m arcato, favorito,

oltre che dalla d isp o n ib ilità di d en aro ^d al senso

di fiducia che deriva dai d ati notevolissim i re la ­

tivi alla situazione della pubblica finanza. Il rialzo

si è p resentato an c o ra notevole p er il consolidato

5 per cento il quale ha superato la quotazione

di 95 al netto della p arte m a tu ra ta di cedola : si

è afferm ato ta lo ra che a questo rialzo non siano

estranei in terv e n ti m ossi in previsione di fu tu re

em issioni: per questo tito lo la plusvalenza avve­

n u ta nel mese h a presso che raggiunto due punti.

P er i tito li di Stato il n u m ero indice generale,

il quale segna il prezzo m edio di una lira di re d ­

dito netto, com p u tato secondo il m etodo della

m edia a ritm e tic a pon d erata, da 18,50 p er il d i­

cem bre 1923, è salito a 19,23 in gennaio, 19,45 in

febbraio e 19,76 in m arzo: in q u est’ultim o mese

si h a così un rialzo d ell’1,59 p er cento ; questo

indice del m arzo co rrisp o n d en te a un tasso di

capitalizzazione del 5.06 per cento contro 5,14 in

febbraio e 5,20 in gennaio. P er i tito li dei debiti

red im ib ili l’indice è rim asto in v a ria to nel m arzo

a 21.22 m entre per i debiti perp etu i l’indice è sa­

lito da 19,35 a 19,68 con un aum ento d ell’1.71

p er cento.

La tab ella seguente trad u ce gli indici generali

p er i tito li dello Stato in valori proporzionali al

livello del dicem bre 1918, e form a così dei te r­

m ini co m p arab ili a quelli presen tati p er i titoli

a re d d ito variab ile :

genn. febb. mar. 1919 98,7 98,0 102,1 1920 95,2 94,6 94,1 1921 82,2 82,5 81,8 1922 83,2 84,8 82,8 1923 91,5 93,3 95,4 1924 100,2 101,3 103.0 apr. 103,2 92,3 84.7 83.7 96.7 mag. 104,5 91.0 85.2 86.2 94.1 giug. 104,1 84,3 83.6 85.6 94.6 lugl. 105,2 81,9 82,1 85,6 94,3 ag-106,3 80,8 82,5 88,1 94,8 selt. 106,1 78,0 81,6 87,8 95,2 ott. 105.0 73,8 86.0 85,7 95,4 101,7 82.7 82,1 92.7 95,5 die. 100,1 81.4 82,0 92.4 96.4

La tab ella seguente tra d u c e gli ind ici generali | an terio re alla g u erra :

in valori proporzionali alla m edia d ell’ultim o an n o |

INDICE COMPLESSIVO DELLE QUOTAZIONI DEI TITOLI DI STATO j922

1923 1924

genn. febr. mar. apr. mag. 57.4 58.4 57.1 57.7 59.4 63.1 64.3 65.7 66.7 64.8 69.1 69.9 71.0 giug-59.0 65.2 lug. 59.0 65.0 ag. 60.7 65.4 selt. 60.5 65.6 ott. 59.0 65.7 nov. 63.9 65.8 die. 63.7 66.4

P assando ai tito li a re d d ito v ariabile, p re se n ­

tiam o qui appresso i n u m e ri indici calco lati r i ­

spetto a 141 società che a lla fine del dicem bre 1923

avevano com plessivam ente u n cap itale di 7375

m ilioni. T ali in d ici sono co m p u tati (col m etodo

(3)

11-18 Maggio 1924 - N. 2609-10 L’ ECONOMISTA »9

I n d ic e s u l l a b a se

N. d e lle Gap le d ic e m b r e m a rz o feb b ra io m arzo

S o c ie tà (m ilio n i) 1923 1924 1924 1924

Istituti di cred ito 9 1445 116.66 122 89 10601 105.33 ex 3.12

Ex ferroviari . . 3 315 92.94 106.11 115.01 1 14.17 T rasporti terrestri 4 61 110.56 121.78 110.37 110.15 Trasporti m attim i 8 624 67.79 86.38 116.08 127.42 Cotone . . . 12 314 246 02 30883 121.08 125.53 ex 2.17 J u t a ... 2 10 162.20 162.20 107.50 100.00 Lana . . . . . 4 76 223.41 275.40 110.60 ex 0.83 123.28 ex 2 82 Lino e canapa . 1 60 222.54 302.21 125.40 135.80 S e t a ... 3 425 286.74 369 61 108.18 ex 6.04 128.90 ex 0.85 Miniere . . . . 5 245- 90.99 109.70 104.46 170.56 ex 0.33 Siderurgiche . . 6 514 22.44 26.81 109.45 1 19.47 ex 4.07 M eccaniche . . 10 330 20.81 27.20 126.11 130 69 A utom obili . . . 5 249 99.15 115.72 . 106.06 ex 0.46 116.71 E lettrich e . . . 17 1045 96.53 111.64 115.04 115.65 ex 0.80 Chim iche . . . 9 292 87.80 111.70 117.50 127.22 ex 2.88 Zuc c he r i . . . . 6 188 146.82 202.01 123 50 137.59

Altre alim entari . 7 121 ' 170.47 218.08 119 69 127.93

Acquedotti . . . 5 60 96.38 105.18 104.52 109.13

Im m obiliari . . 7 256 153.74 213.08 111.24 138.60 ex 2.59

A ssicurazion i . . 4 80 — — 98 25 101.98

D iverse . . . . 14 305 159.34 176.95 106.23 101.04

Indice generale . 141 7375 85.67 101.70 112.27 ex 0.36 118.71 ex 1.44 L ’in d ic e g en er a le p er q u e sti t ito li h a di n u o v o sp e tta ai t ito li im m o b ilia r i, su i q u a li è p r o s e g u ito

segnato nel m arzo un rialzo di circa il 7 per

cen to ; nel prim o trim e stre d ell’anno l’ascesa nelle

quotazioni giunge a poco m eno del 19 per cento

e ten u to conto della q u o ta (2,16 p er cento) ra p ­

p resen tata dalle cedole staccate, l’ascesa giunge

al 21 per cento. E ’ u n a plusvalenza enorm e la

quale h a spinto il livello a! disopra di quello

che si aveva nel dicem bre 1918. Le plusvalenze

rispetto al 1918 sono fortissim e p er m olti gruppi

di società: p er ta lu n e si

è

g iunti a quote del 200

e del 300 per cento.

Di nuovo nel m arzo un posto assai em ergente

an c o ra il « boom » che d u ra da vari mesi : p er

queste società in genere il progresso delle q u o ­

tazioni dei tito li trova però u n a giustificata base

nel valore degli stab ili (acquisiti gen eralm en te

p rim a della g u erra) secondo il valore odierno.

L ’u ltim a co lonna della tab ella m o stra com e piu

s va lenze spesso assai m arc ate si siano p re sen tate

risp etto a quasi tu tti i g ru p p i di società.

R accogliam o qui appresso gli indici generali

p e r tu tti i m esi d e ll’u ltim o q u ad rie n n io , tu tti

q u a n ti riferiti alla base (100) del d icem bre 1918:

g e n n . fe b b . m a r. a p r . m a g . giug- lu g . ag- s e tt. o tt. n o v . d ie . 1919 99.10 105.53 106.96 101.91 108.11 110.02 105.19 100.97 100.34 96.02 96.43 99.49 1920 102.23 106.27 106 42 105.95 105.04 94.39 87.12 86.42 79.92 73.24 79.79 79.67 1921 75.08 78.42 73.15 72 11 68.39 64.34 62.7! 66.02 69.34 72.56 66 91 63 84 1922 61 88 60.09 56.70 56.45 59.45 60.54 60.77 65.76 67.47 70.16 71.46 72.08 1923 1924 72.82 89.79 72.76 96 18 73.64 101.70 74.05 72.73 72.93 72.62 80.53 81.45 80.11 81.63 85.67 Ri c c a r d o Ba c h i.

RIVISTA DEL COMMERCIO

Il consumo dell’olio d’oliva al Chili.

Il consum o d ell’olio d’oliva nel Chili è n o te v o le, com e può desu m ersi dalla seguente tabella che dà il valore in p esos oro e in chilogram m i d elle im p o rta ­ zioni durante il 1922 : P r o v e n ie n z e kg- p e so s Spagna 460.292 912536 Stati Uniti 1.009,538 887-872 Italia 257.497 708 782 Perù 659.753 413.116 Francia 57.262 192.356 Inghilterra 88.123 73.782 Brasile 16.500 20.000 Giappone 1256 2.040 Germania 1.902 3.802 Argentina 2.310 1.670 Uruguay 1.720 1.000 Cina 28 26 Totale 2.556.181 3.212.651 Come v ed esi l’Italia è tra i paesi che forn iscon o la m aggior quantità d’olio nel Cile, la statistica ci m ostra però ch e i q u an titativi inviati p otrebbero an ­ cora esser e aum entati qualora si m irasse a v in ce re la concorrenza spagnuola.

La situazione economica del Sud Africa.

N ei cen tri econ om ici del Sud Africa regna l’o tti­ m ism o. Vi è un m igliore sfru ttam en to d elle m in iere aurifere, una situ azion e stabile sul m ercato laniero ed un buon raccolto di m ais, è atteso in segu ito alle pioggie abbondanti. Una d iscreta anim azione si nota

su l m ercato di b estiam e. C onsiderevole la dom anda di buone tosatu re di lana, m entre poco d esid erate le qualità più scad en ti. Gli affari in pellam i p eco rin i son o n um erosi. L ’industria del latte è in con tin u o sviluppo. Invece ha sofferto l’industria saccarifera per la siccità. S odd isfacenti le p revision i p er il raccolto del coton e. F in o al 18 aprile u. s. furono esp ortate 965.606 scatole di frutta. Il num ero indice del co sto della vita nel m arzo u. s. è aum entato di cinque punti. Animata è la costru zion e edilizia. I! com m ercio nei m ateriali rela tiv i potè soddisfare a tu tte le dom ande. O ttim e le ven d ite di m acchine in gen ere e m acchine agricole. S odd istacenti gli affari in articoli elettro- tecn ici a prezzi invariati. Calmo invece il co m m ercio del ferro e d ell’acciaio.

Poco dom andate le m acchine per cave e m iniere. Invece l’andam ento degli affari nèi negozi di a rtic o li tecn ici è ottim o. La esportazione dei diam anti nel m arzo u. se., fu esclusa l’Africa Sud -O ccidentale, di crati 216.095 pari a Lst. 779.906.

La produzione vinicola al Portogallo.

L’ultima cam pagna vin icola in P ortogallo ha dato risultati su p eriori alla media, quantunque in ferio ri a q uelli del 1922. Nel 1923 si sono p rod otti in fatti 5 m ilion i e m ezzo di etto litri con tro 6 m ilioni circa nel 1922. La m edia dal 1917 al 1921 è di circa q uat­ tro m ilioni di etto litri.

La superfìcie attualm ente coltivata a vino, in P or­ togallo, è di 324.233 ettari.

Diamo le quantità di vini p ortogh esi esp ortati in Inghilterra, Germania e Francia :

(4)

100 L’ ECONOMISTA 11-18 Maggio 1924 - N. 2609-10

La produzione ed il consumo mondiale dei cacao

grezzo.

La produzione del cacao, dopo la crisi del 1920, ha segnato negli anni su ccessivi, un m iglioram ento, com e risulta dalla seguente tabella:

(in tonnellate)

Raccolto moad. Consumo mond.

1913 253.640 251.690 1919 461600 396.270 1920 371 230 374.190 1921 386.920 400620 1922 408.600 421.170 . 1923 447.900 422.150

• Nei paesi con notevole produzione di cacao furono raccolti i seguenti quantitativi:

1913 1923 (in tonnellate) Costa d’Oro 51.310 197.230 Brasile 29.760 66.590 Ecuador 39010 30.420 Trinidad 21.830 30.700 Nigeria 3.680 22.290 Venezuela 17.140 22.800

Rep. Dom inicana 19:470 19 760 S. Tom è e Princ. 36.310 12.790 Il m aggior p rogresso nella produzione del cacao è stato fatto dalla Nigeria. I m aggiori consum atori di cacao sono gli Stati Uniti d’Ameriea, segu iti dalla Germania, l’Olanda, la Gran Brettagna e la Francia.

L’esportazione dei vini greci

Da qualche tem po si nota una grande domanda di vini greci all’estero . Ebbero luogo num erose ope razioni, sopratutto sul m ercato di Chalcis, da dove furono esportate delle grandi quantità in Egitto. Il p orlo del Pireo ha esportato da parte sua durante il m ese di marzo 415,343 oke di vino in totale, e ri­ partito com e segue per le d iverse d estinazioni:

Italia 140,504 oke — Francia 114,785 oke — Egitto 111,250 oke — Germania 28,413 oke — Turchia 12,576 oke — Belgio 7,713 oke. I vini cretesi furono pure favoriti da dom ande vantaggiose. Il porto di H era- cleon ne ha esportato nel marzo 65,000 oke. Meno attività vi fu a la Canea. Alcune operazioni ebbero luogo nel m arzo u. s. a circa 4 dracm e l’oka. L’esp or­ tazione da il p orto di Canea ha raggiunto durante il m ese di marzo u. s. un totale di 48,000 oke. Gli stoks dispon ib ili sono d eb oli. Più grande fu la domanda per i vini di Samos. L’esportazione per il porto di Vahty fu di 247,552 oke, di cui 170.279 destinate alla Germa­ nia; 72,781 per i Paesi B assi; 663 per la F rancia; e 3,839 per l’Italia. Il porto di Carlovassi ha esportato 447 fusti di vino in Germania ed in Olanda. Alla fine di m arzo il m ercato olandese offriva 36 fiorini l’etto ­ litro, continuando la domanda. Gli stocks esisten ti di vino di Samos sono deboli. La produzione di questa annata a Samos non oltrepassò i 60 000 etto litri in totale.

L’esportazione del pesce dall’Islanda

L’articolo principale di esportazione d all’ Islanda è il p esce salato e secco. Nel 1923 l’esportazione di q u esto articolo è stata di 42 mila tonn ellate contro 27.500 nei 1921. Inoltre l’Islanda ha esportato, nel 1923, 6.500 ton. di pesci salati non preparati.

I prezzi sono stati notevolm ente più bassi durante gli anni p recedenti. Questi prezzi hanno variato, per il m erluzzo secco, da 125 a 140 coron e ogn i 160 kg. con tro 160.210 corone nel 1922. Alla fine d ell’anno i prezzi son o n otevolm ente aumentati.

L’Islanda ha in oltre esportato nel 1923 grandi quantità di pesce fresco in ghiaccio, per l’Inghilterra. Durante il periodo dal 1 gennaio al 22 febbraio 1923 il valore di q uesto pesce è stato di st. 68.496; durante la stagion e tra il 1 ottobre ed il 31 d icem b re 1923, questo valore ha raggiunto st. 80.000, cio è in totale, per tu tto l ’anno, st. 150.000 ossia 4 m ilion i e mezzo di coron e island esi. L’esportazione d elle arringhe ha raggiunto 108.000 barili nel 1923; la pesca ha p rodotto un totale di 227.278 barili, con tro 243.000 nel 1922. La m aggior parte d elle arringhe è stata venduta in Sve­ zia. L’Islanda cerca nuovi stocch i, perchè la pesca può produrre quantità illim itate.

I prezzi delle arringhe sono stati più elevati nel 1923 che nel 1922, variando da 35 a 53 oére al kg. contro 27 a 45 oére nel 1922.

L'aumento della produzione italiana.

Una pubblicazione della Confederazione Generale d e ll’ industria italiana, che è stata presentata all’a s­ sem blea reca il tito lo ; «A ttività svolta dalla C onfe­ derazione n ell’anno 1923».

E ’ confortante constatare com e m olte in du strie superino già, pur non lavorando in pieno, la produ­ zione m edia p re-b ellica. Ciò si deve anche alla mag­ gior capacità degl’ im pianti oggi esisten ti. Poche sono le in du strie che rim angono ad un livello inferiore d ell’an te-gu erra. Il valore lordo com p lessivo della produzione in dustriale si avvia oramai rapidam ente ad uguagliare il valore lordo della produzione agri­ cola.

Della m aggiore attività industriale svolta n ell’anno 1923 rispetto a q uello preced en te ed all’ ultim o p e­ riod o p re-b ellico si hanno num erosi in dirizzi n el­ l’andam ento del com m ercio con l ’estero:

Benché notevolm ente in tralciato dalle avverse con dizioni del m ercato internazionale, dalle alte barriere doganali, dai d ivieti tuttora in vigore in d iversi Stati, e sopratutto dalla dim inuita capacità di acquisto in alcuni P aesi che form avano in addietro i principali sb occhi per la nostra esportazione, il com m ercio estero d e ll’ Italia è riu scito tuttavia nel 1923 a se ­ gnare un u lteriore m iglioram ento rispetto all’ anno p reced en te. Le im portazioni saliron o com p lessiva­ m ente da 15.728 a 17.197 m ilioni di lire e le esp orta­ zioni da 2.293 ad 11.059 m ilion i: Io sb ilan cio com ­ m erciale è così d isceso da 6435 a 6139 m ilion i di lire, cifra questa già in feriore, tenendo conto del d iverso potere di acquisto della m oneta, ai 1200 m ilion i di lire circa che rappresentavano lo sbilancio annuo del n ostro com m ercio con l’estero n ell’ultim o quin­ quennio p re-b ellico.

Il m iglioram ento della nostra bilancia com m er­ ciale appare anche m aggiore se, in vece di guardare unicam ente alle cifre com p lessive, ne analizziam o la ripartizione a seconda d elle varie sp ecie di prodotti.

La leggera dim inuzione di 303 m ilioni di lire ve­ rificatasi nel nostro sb ilan cio com m erciale, risulta infatti da assai più cosp icu e variazioni in opposto sen so verificatesi nei vari gruppi di prodotti. Dal 1922 al 1923 lo sb ilan cio segnato dal gruppo d elle m aterie prim e per le in du strie è cresciu to di ben 1314 mi lion i di lire essen d osi avuto un fortissim o aum ento d’ im portazioni, non com pensato, se non in minima parte, d all’ aum ento d elle esportazioni di q u esto ge­ nere di m erci. V iceversa il gruppo dei sem ilavorati che ancora nel 1922 presentava un, sia pure legge­ rissim o, disavanzo, è divenuto attivo nel 1923 per un am m ontare di circa 385 m ilion i di lire, ed il gruppo dei prodotti fabbricati che. era già attivo per 732 m ilion i di lire nel 1922 ha portato l’avanzo I a più di 1603 m ilioni e m ezzo di lire. Il gruppo dei gen eri alim entari ed anim ali vivi ha, a sua volta, dim inuito di quasi 400 m ilion i lo sbilancio del pre cedente anno, quasi esclu sivam en te in conseguenza d elle aum entate esportazioni, essen do le im portazioni, dim inuite di p och issim e diecine di m ilioni.

A ltri elem en ti che provano il p rogredire delle in du strie italiane so n o : il traffico ferroviario e la na­ vigazione. Quanto al prim o, le ferrovie di Stato in ­ cassaron o nel 1923 per trasp orto di prod otti 3 m i­ liardi e 123 m ilioni e m ezzo di lire, in confronto dei 872 m ilion i e 572 m ila lire del 1913, Se si tien e conto che l’aum ento della tariffa attuale non supera in m edia il 250 per cento d ell’ante-guerra, si vede che il traffico ferroviario è stato nel 1923 più in tenso ch e nel 1913.

Lo stesso si dica per la navigazione. Il m ovim ento d ei bastim enti in servizio internazionale n ei vari p orti del Regno fu di 27.646 con una stazza netta di di oltre 28 m iliardi e 220 m ilioni di tonnellate, m entre nel 1922 era stato di 26.591 bastim enti, con ton n el­ late 27.176.700. Merce sbarcata tonn. 14.233.219, con tro 13.150.005 d ell’anno p reced en te. Merce im barcata ton ­ nellate 1,570.044, con tro 1.335.513.

Uguale in crem en to si rileva dall’ esam e del c r e ­ d ito e dalla situazione del corso d ei cam bi, dal m ercato d ei titoli, al risparm io e al m ovim ento della S ocietà p er Azioni, che presen ta le seguenti caratte­ ristich e :

(5)

11-18 Maggio 1924 - N. 2607-08 L’ ECONOMISTA 101 pari a 3983 m ilioni di lire, con tro 3410 nel 1922,

m entre fra dim inuzioni di capitale e scioglim en ti di Società, i d isin v estim en ti raggiunsero 1856 m ilioni nel 1923 e 2366 m ilion i nel p recedente anno. In d e­ finitiva si ebbero dunque n ello scorso anno, senza contare le em ission i di obbligazioni, 2128 m ilion i di in vestim en ti n etti di capitale azionario, contro 1 m i­ liardo circa nel 1922.

RIVISTA DEL MERCATO DEI VALORI

Rassegna settimanale.

Dobbiam o registrare un’ altra settim ana agitata con v iolen ti spostam enti nei corsi di parecchi titoli. Le nostre Borse so tto l’im pressione della lotta di due gruppi per la suprem azia nel C redito Italiano esor­ dirono lunedì in nuovo rialzo ma appena con osciu to il d ecreto m inisteriale che aboliva il d iritto di sconto per i valori bancari la tendenza mutava radicalm ente e la chiusura si affettuava in n otevole ribasso. Non è com pito nostro di entrare n ella questione sorta fra l’am m inistrazione del C redito Italiano ed il gruppo industriale p iem ontese. Ci auguriam o solo che con un po’ di buona volon tà da parte dei contendenti si potrà nel recip roco in teresse trovare un terreno d’intesa ch e dia la desiderata soddisfazione m orale. Prima di em ettere giudizi affrettati sarebbe com un­ que prudente di con oscere tu tti i retroscen a e sapere se q u ell’accaparram ento di azioni abbia scop i recon ­ diti ed ille c iti dai quali possa d erivare un danno all’Istituto. C ertam ente tutte le co sì dette scalate a Banche o ed Aziende in du striali son o antipatiche, ed il sistem a della violenza è sem pre da biasim are. Dal punto di vista dei m ercati finanziari queste m anovre portano quasi sem pre un turbam ento n elle borse e sovente hanno strascich i d olorosi e dannosi. Per quanto riguarda il C redito Italiano il prezzo di 1000 lire non ha nulla di anorm ale data la consistenza patrim oniale di q uesto prim ario Istituto. Da m olti anni in q ueste colon n e abbiamo ch iesto l’abolizione di quel d iritto di sconto, d’im portazione francese, che dà le armi in m ano a sp eculatori poco sc iu p o losi per accum ulare le b orse m en tre non serve allo scopo che si era p refisso il legislatore d ’im pedire il ribasso d ei titoli. Il prim o passo è fatto, confidiam o che l’attuale governo si persuaderà d ell’opportunità di co g liere quel d iritto di scon to anche per gli altri titoli azionari, lascian dole solo in vigore per i Fondi di Stato. Martedì con tinu aron o ad affluire sul m er­ cato gli ordini di vendita ma poi subentrò un po’ di calma e di riflessione. Le nostre B orse d ied ero prove di resistènza ed in generale l’assorbim ento fu sem pre pronto e facile. Il futuro andam ento dei n ostri m er­ cati è legato intim am ente alla facilità o m eno delle proroghe per maggio.

In taluni am bienti sp eculativi si nutrivano du­ rante il m ese d elle apprensioni sui Riporti, tim ori che trovavano la loro origine n elle difficoltà riscon ­ trate nella laboriosa liquidazione di marzo. Si ha ora la sensazion e ch e dopo m olti alleggerim enti di p osi­ zioni in m ani d eb oli la situ azion e non d esti p reoc­ cupazioni serie. I n ostri m aggiori Istituti di credito sem brano anim ati dalle m igliori d isposizioni per age­ volare le operazioni di riporto e potrebbe verificarsi il caso ch e gli op eratori abbiano già provveduto in anticipo e che m ercoledì, giorno d ei riporti, non vi sia più q u ell’ingen te m assa di tito li offerti a riporto. Il danaro in cerca d ’im piego è abbondante; è que­ stion e essen zialm en te di fiducia. Una prova evidente d elle enorm i d ispon ib ilità l’abbiam o nel su ccesso stre- p ito sd c ìe l P re stito P olacco 7 per cento di cui ieri si è chiusa la so tto scrizio n e. Qualora le proroghe per m aggio fossero facili si intravede per il prossim o m ese una ripresa del m ovim ento al rialzo. Non pos­ siam o oggi che ripetere l’argom ento più volte accen­ nato in questi u ltim i m esi ch e il futuro andamento d elle n ostre b orse dipende essen zialm ente da ragioni tecniche di borsa e non da coefficien ti p olitici ed eco­ nom ici.

La caratteristica della settim ana nel m ercato delle d ivise e ste re è l’accen tuarsi del rialzo del franco francese segu ito da q uello in m inor m isura gli altri cam bi non presen tan o o scillazion i degne di rilievo. I n ostri fond i di Stato hanno un contegno ferm o con lie v i spostam enti di prezzo. C hiudono la settim ana a 96.65 per con tanti e 96.70 per fine per il Consolidato

5 p er cento, e 81.95 per contanti e 82, per fine m ese, ;

per la Rendita 3.50 p er cento. Solo due m esi ci sep a­ rano dal d istacco della cedola sem estrale e questa vicinanza è un in centivo per com prarne.

Il m ercato delle azioni Banca d ’Italia ha perso della sua am piezza. Oggi 1545. Il Credito Italiano in vece ; diede luogo a scam bi im portanti con rapidi m ovi­ m enti. E sord ito lunedì a 1046 p recipita a 914 per ri- j salire a 960 e ch iu de in torn o a 915. Per tutta l’ottava o sc illò fra 900 e 960 per chiu dere oggi a 922. L’as­ sem blea del 28 aprile sarà certam en te in teressan te, i S f accenna ad un aum ento di capitale da 300 a 400 | m ilion i. Le n uove 200.000 azioni sareb bero b loccate, ma a favore di ch i andrà la plusvalenza di prezzo? Molti titoli verranno ritirari dai gruppi in teressati. La Comit segu ì in p roporzioni più lim itate i m o v i­ m enti del C redito Italiano. Da circa 1240 d e ll’aper­ tura di lunedì scende in chiusura 1190 e dopo varie altalene fra 1215 e 1180 la Comit finisce la settim ana a 1292. Banco di Roma costan tem en te ricercato a 107.50

m e n tre l’A gricola Italiana registra giorn alieri scam bi

intorno a 274. Oggi 273 1/2. Credito M arittimo ferm o a 114 circa, Banca Com merciale Triestina 728. La

Banca Nazionale di Credito porta il suo capitale da

250 a 300 m ilion i ed offre dal 1° al 10 m aggio in opzione ai su oi azion isti una azione nuova a 600 ogni 7 vec­ ch ie con godim ento in proporzione dei d ecim i ver­ sati. Il prezzo attuale si aggira intorno alla pari con scarsi scam bi. E quando si creerà un m ercato co r­ rente al nuovo tito lo ?

A ggiungiam o i prezzi di chiusura di settim ana dei cam bi: P arigi 141.25, B ruxelles 120.75, Svizzera 397.75,

Londra 98.35, N ew York 22 60, Praga 66 70; l prem i per m aggio sem brano in teressan ti: Consolidato 5 per cento.

1 per cento di scart, dont 0.60 di prem io; Banca d ’I­

talia 30 dont 20; Comit 35 dont 25; Credito 40 dont

27; Fiat 16 dont 12; Bonifiche F erraresi 25 d ont 20;

Viscosa 15 dont 10; Chàtillon 20 dont 15; Rabattino

20 dont 12; Terni 20 dont 15; Beni Stabili 30 dont 35; tutto circa.

Torino, 19 aprile 1924.,

(6)

se-102 L’ ECONOMISTA

11-18 Maggio 1921 - N. 2609-10 gnalare la Comit, la Fiat, la Viscosa. la Chàtillon, i

Beni Stabili, la Terni e le Bonifiche Ferraresi. La m iglioria si è estesa ai Fondi di Stato ed il Consoli- , dato 6 per cento progredì discretam ente. L’ a ssorb i­ m ento del Portafoglio è costante e si spiega anche ! con la sosp en sion e d ell’em issione dei Buoni di T e ­ soro. Il Consolidato 5 per cento chiude la settim ana a 97,15 per contanti e 97,40 per Maggio m entre la fleti

dita 3,50 p e r cento quota oggi 82,05 per contanti e

82,50 per fine Maggio. Il m eschino riparto d ell’ 8 per cento sulle obbligazioni sottoscritte al P restito Po

lacco 7 p er cento provocò in sisten te ricerca del titolo

intorno a 495, m entre il Prestito Austriaco 6,5') per

cento si m antiene fermo intorno a 520. Il P restito Francese 4 per cento 1918 si aggira intorno a 81 se­

guendo naturalm ente le oscillazion i del chèque Pa rigi, P restito delle Venezie 3,50 p er cento sostenuto, intorno a 81.75 circa. R icercale le Obbligazioni Con­

sorzio Cred. Opere Pubbliche intorno a 475 circa.

Violento rialzo della Banca d ’ ItaUa sin o a 1620. chiude a 1612. La Banca Commerciale segna 103 punti di rialzo e senza scalata ! Infatti la Comit iniziata la settim ana 1187 si mantenne intorno a 1220 quando ieri im provvisam ente con sbalzo violento salì di o l­ tre 50 lire e chiude oggi a 1290 circa, dopo 1305. Il

Credito Italiano era rientrato in una calma relativa

quando ieri si m anifestarono delle velleità di rialzo ch e si accentuarono oggi per chiudere a 948 dopo 960 in apertura,Dopo l’avvenuto accordo l’aum ento di capitale n elle condizioni progettate perde il suo scopo. Tuttavia si ritien e che l’assem blea di lunedì approverà per lo m eno la facoltà a ll’am m inistrazione di procedere a cjuell’aum ento. Non si potrebbe in- trodurre una clausola che riservasse agli azionisti ad un dato m om ento l ’opzione su lle nuove azioni bloccate ? Migliori le azioni della Banca Commerciale

1 riestin a a 750. I d iritti di opzione già si negoziarono

in torn o a 40 lire. Banco di Roma domandato a 109.

Credito M arittim o sono interessanti a 114 circa, e

sem brano m eritare di più. Verrà anche il loro turno,

Banca Agricola Italiana sem pre bene assorbita in ­

torno a 272.

Il m ercato dei Cambi presenta attualm ente poco in teresse. All infuori della divisa francese sem pre oscillan te. Da 141 il cheque di Parigi sali m ercoledì a 153 e retroced e rapidam ente al punto di partenza. Lo scoperto sul franco francese è n otevolm ente di­ m inuito e le proroghe per fine maggio si effettuarono con i d èp orts seguenti ; P arigi da 0.60 a 1, Bruxelles alla p a rii S vizzera da 0,90 a 1 ,1[4 ; Londra da 0,05 a 0,13 ; N ew York da pari a 0.03.

La settim ana ch iu de: P arigi 142 ; Bruxelles 120.80; Svizzera 397; Londra 97,85; New York 22,375; Praga 66,80.

Terminati i riporti il denaro è di nuovo più facile ed il tasso dei riporti è sceso al 6 per cen to e lo

sconto fuori Banca dal 5 1[2 al 6 per cento.

R icercati i P rem i per Maggio sulle seguenti basi :

Consolidato 5 per cento scarto 0,50 dont 0 50 di pre­

mio Banca d ’Italia 20 dont 20, Comit. 25 dont 20.

Credito Italiano 20 dont 20, Rabattino 17 dont 12, Fiat

17 dont 13, Terni 20 dont 15, Chàtillon 20 dont 15,

Snia Viscosa 18 dont 13. Bonifiche Ferraresi 20 dont 18,

tutto circa.

Torino, 26 aprile 1924.

La corren te al rialzo già m anifestatasi in m odo d eciso nella preced en te settim ana venne alim entata in questa ottava da im p ression i favorevoli. Si ha oggi la sensazion e ch e la pacificazione e la sistem azione Europea abbiano progredito di un passo. Le con clu ­ sion i adottate dagli esperti sem brano ricevere anche in Francia un’accoglienza favorevole. Dopo tante de­ lu sion i sarebbe forse la volta che ci avviam o verso la sognata solu zione delle assillan ti q uestioni p o lìti­ ch e ed econ om ich e? La m igliorata tendenza delle b orse estere lo lascierebbe supporre. Sarebbe un’era n.u° v a ,di tranquillità e di lavoro la cui ripercussione si farebbe sen tire anche nei nostri m ercati finanziari. Era corsa la voce di un’im m inente riduzione d el tasso d in teresse dei. Buoni del T esoro, voce che venne sa­ lutata da un rialzo di un punto sul con solidato 5per cen to e di quasi tre punti sulla Rendita 3 1/2 per % Da qualche m ese in sistiam o in queste colonn e sul- 1 opportunità di procedere ad una nuova riduzione del tasso d in teresse dei Buoni Ordinari e di quelli N ovennali da em ettersi dal T esoro. Questa saggia im isura fara risparm iare al T esoro m olti m ilion i e porterà n otevoli vantaggi a ll’econom ia nazionale. Col­ attuale abbondanza del danaro i nostri risparm i

a-tori non ^ badano al difalco di 1/4 per cento d’inte­ resse e rinnoveranno prem urosam ente i loro Buoni. L im pressione in Italia ed all’E steso sarà ottim a e questo m iglioram ento favorirà abilm ente le pro­ sp ettate operazioni di con solidam en to dei debiti flut­ tuanti. Sugli in tend im en ti al riguardo d e ll’on. De S te­ fani nulla sinora è ufficialm ente trapelato.

La tendenza d elle n ostre Borse perdura ottim a e la campagna al rialzo non pare ancora finita. Avremo certam ente d elle pause, dei regressi che sono senza dubbio salutari per con solidare il m ovim ento e ri dargli elasticità. I titoli azionari specialm ente favoriti in questa settim ana dal nostro pubblico sono sem pre la h a t , la Saia Viscosa, la Terni e le Bonifiche Fer-

rarest, che registran o nuovi p rogressi di 30 a 40 punti,

dando luogo ad anim ate transazioni.

Nella riunione di stam ane, esord ita titubante, si d elin eo tosto una p otente corren te di com pratori e si chiude ai m assim i della giornata con ottim a ten­ denza. Specialm ente in auge la Rendita 3,50 p er cento, la Viscosa, la Fiat, la Montecatini e le Bonifiche.

I Cambi tendono a stabilizzarsi: la nostra lira a N ew York m antiene un buon contegno. Il chèque Parigi è la sola divisa che presenta oscillazion i degne

di nota. B

Passerem o rapidam ente in rassegna i sin goli com ­ parti della nostra borsa. Mentre la vecchia Rendita

3,50 per cento 1906 era sinora trascurata, si nota da

qualche giorno un’attiva ricerca del titolo e da 82,50 di sabato sco rso è salita a 85,15 per contanti e 85,35 per fine m aggio. La spiccata tendenza al valore del denaro a dim inuire ha per con traccolp o im m ediato il rialzo dei valori a reddito fisso ch e presentano tuttora un bel margine per raggiungere la pari. Fra q uesti titoli segnaliam o in prima fila la Rendita 3 1/2

p er cento e già si intravede il corso di 90 per cento

in un non lontano avvenire! Il Consolidato 5 per cento si avvicina sem pre più alla pari. Oggi 98,15 per con ­ tanti e 98.45 per fine m aggio.

1® ragioni sopracitate sem brano in teressan ti le

Obbligazioni F erroviarie 3 p er cento intorno a 295 col

prossim o d istacco della cedola sem estrale. Le Obbli­

gazioni 7 per cento del P restito Polacco accentuarono

la ripresa oltrepassand o già la pari. P restito Austriaco 0 1/2 per cen to 519 circa.

Mentre la Banca d ’Italia palesa un sen sib ile pro­ gresso a 1660 gli altri valori bancari sem brano tra scurati. Si parla con in sistenza del prossim o aum ento di capitale di 100 m ilioni della Comit, ma per ovvie ragioni q uesto aum ento verrà sm en tito sino alla vi- gilia del suo annunzio ufficiale. Essa chiude oggi a 1299.

Come si prevedeva l’assem blea di lunedì del Cre­

dito Italiano approvò le proposte d ell’A m m inistra­

zione. L opzione su lle nuove 100.000 azioni riservate agli azionisti in ragione di una azione nuova a 500 lire ogni 6 attuali si effettuerà entro il corren te anno col versam en to di un prim o acconto di un decim o, ma sinora non è stabilita l'opera precisa d ell’em is­ sion e. Si ritien e che l’eventuale utile su lle altre 100 m ila azioni b loccate finirà per andare a favore del-1 Istituto m ediante una geniale com binazione. 8i è parlato di un ritiro di oltre 150.000 azioni e com un­ que resterà n otevolm en te rid otto il fluttuante su quel titolo. Da 960 a ll’esord io della settim ana il titolo è sc e so a 952, In reazione, degli acq u isti scalari sem - brano indicati. La Banca. Commerciale Triestina si ag- gira intorno a 750 Oggi 701 ex opzione. D iritti d’op ­ zione 41 circa. Banca A gricola Italiana 272 circa. Va- crescen d o l’in te re sse del pubblico intorno al Credito

M arittim o e n elle Borse di Torino, Genova e Roma

il tito lo dà luogo a quotidiani scam bi e chiude l’o t­ tava ricercato a 115, Banco di Roma dom andato co­ stantem en te in torno a 109. Il Credito Subalpino ha de lib erato l’aum ento del suo capitale da 3 a 5 m ilion i e le nuove azioni verranno probabilm ente offerte in op zion e agli azionisti alla pari.

Va segnalata la ripresa vivace d elle Mediterranee sa lite giovedì a 355. Oggi 347. M igliori pure le Meri­

dionali sulla vo ce non conferm ata di un m aggior di­

vid en do di L. 2 il che lasciereb b e supporre p rossim o un accordo cogli obbligazionisti e ste r i. Oggi pure calm e a 535.

I Cambi ch iudono l’ottava : P arigi 143,675; Bruxelles 119; Svizzera 396,75; Londra 97,95; New York 22,33 3/4-

Praga 66.

In teressan ti i prem i per fine m aggio; Consolidato 5 p er cento 0,60 di scarto dont 0,50 di prem io, R en­

(7)

11-18 M ig lio 1921 - N. 2607-08 V ECONOMISTA 103

20; Comit 40 ilont 20, Credilo 20 d o n i 15, M eridionali I 10 d o n t 10; M editerranee 10 d o n i 10; R ubattino 15 d o n i 10; F iat 15 d o n t 15; Terni 20 n o n i 15; M ontecatini 15 d o n t 12; S n ia lo d o n t 10; Chàtil. 18 d o n t 12; tu tt o circ a.

Torino, 3 m aggio l92b.

U n a m u sic a a n c h e a lle g r a il cui « le it m o tiv » si r i­ p ete se m p re pu ò d iv e n ta re m o n o to n a e così le n o ­ s tre ra s s e g n e im p r o n ta te d a p are cch io tem p o ad u n c o s ta n te o ttim ism o ¡ n o n possono su b ire m u ta ­ m e n to finché non in te rv e n g a n o f a tti n u o v i a m o ­ d ific are le n o stre im p re ssio n i su i f u tu ri d e s tin i d ’I ­ ta lia . Il n o stro p a e se g u id a to oggi d a u n a m e n te! s u p e rio re è d ec isa m en te av v iato a lla s u a sis te m a ­ zione f in a n z ia r ia ed econom ica. T u tti i f a tto ri p r o ­ p u ls o ri d e lla n o s tr a econom ia n a z io n a le sono oggi j in m oto e m e n tre ved iam o d im in u ire c o s ta n te m e n te i 11 n u m e ro dei d iso c c u p a ti e rid o tti a m in im e p ro p o r­ zioni i ro v in o si sc io p eri il p a e se c a m m in a con fi- I d u cia, conscio d e lla s u a fo rza, v erso u n ’e r a di a t ­ tiv ità e di p r o s p e r ità in tu tti i su o i ra m i di p r o d u ­ zione, e ra che s in ’o r a n o n h a m a i co n o sciu ta. Que­ s ta sen sazio n e è a n d a ta d iffo n d e n d o si in t u t t a la nazione, e la b ó rs a che h a u n fine in tu ito sc o n ta q u e s ta o ttim a situ a z io n e con se m p re n u o v i rialzi. Le fe rm a te od i re g re s s i n el m ov im en to asc e n sio ­ n a le sono e ssen z ialm en te d o v u ti a ra g io n i tecn ich e di b o rsa , a q u a lc h e in d ig e stio n e d i tito li p e r p a r te di s p e c u la to ri tro p p o a r d iti od a v id i che n o n h a n n o la p ru d e n z a di p ro p o rz io n a re g li im p e g n i a i p ro p ri mezzi. C ircola con in s is te n z a u n a n o tiz ia di c a ­ p ita le im p o rta n z a p e r le noistre S o cietà A n o n im e : il G overno lim ite re b b e l ’a p p lic a z io n e d e lla R. M. ag li u tili e ffettiv am en te d is tr ib u iti a g li a z io n is ti ese n ta n d o n e così g li a m m o rta m e n ti e rise rv e . D a m o lti a n n i, a n c h e n e ll’in te re s s e d ella c h ia re z z a e d ella s in c e r ità dei b ila n c i delle so c ietà an o n im e, in sistia m o su q u e s ta p ro v v id a r ifo r m a tr ib u ta r ia . N egli a m b ie n ti d i B o rs a q u esto provvedim ento; s a ­ rebbe p ro b a b ilm e n te s a lu ta to con u n nuovo rialzo essen z ialm en te p e r il suo sig n ific a to : l ’a ttu a le Go­ v erno con visio n e p iù c h ia r a , n o n segue p iù la po-. litic a di o p p re ssio n e c o n tro ch i p ro d u c e ed in p a r-

tic o la r m odo c o n tro le S o cietà A nonim e. A u g u ria ­ m oci o ra che l ’On. D estefan i a b b ia d a a n n u n c ia re a g io rn i la lie ta n o tiz ia . U n ’a l t r a voce m eno a tte n ­ dibile r ito r n a a c irc o la re : to g liere il 15% d i ta s s a su lle cedole ed a p p lic a rn e u n a d e l 5% su tu tte in d i­ stin ta m e n te le cedole dei tito li a l p o r ta to re e n o m i­ n a tiv i, escluse le R e n d ite di S tato . Il fa tto s a lie n te d ella s e ttim a n a si r is c o n tra n e lla nuovo a s c e sa dei fondi di S ta to e p iù sp e cia lm e n te d e lla R e n d ita 3.50% Q uesto m ovim ento è sin to m a tic o e forse f r a breve ne av re m o la sp ie g az io n e con q u a lc h e p ro fic u a O perazione del Tesoro. L ’a n d a m e n to dei tito li azio­ n a r i no n è u n ifo rm e e la c o rre n te r ia lz a ta n o n h a tra - • sc in ato t u t t a la 'q u o ta. L a b o r s a è volubile e le sue sim p a tie q u e s ta s e ttim a n a si p o sa ro n o su ta lu n e c a te g o rie di tito li tr a s c u r a n d o m o m e n ta n e a m e n te gli a ltr i. Chi r e g is tr a u n notevole p ro g re sso sono, le F ia t, le V iscosa, la C osulich l ’U nione C e m e n ti,, e l ’Aedes. I n m is u r a p iù r id o tta se g n a n o p u re rialzi la Com it ed il C redito, il C red ito M a rittim o , la R u ­ b a ttin o , l a M o n te ca tin i, la V a ld a rn o , la S elt e le Bonifiche F e r ra re s i. Gli a l tr i tito li n o n p re se n ta n o o scillazio n i im p o r ta n ti n e i lo ro co rsi. U n nuovo ti­ tolo h a fa tto la $ua c o m p a rs a n e l n o stro m e rc a to : i C em enti S p a la to . I l tito lo h a su b ito in c o n tra to le sim p a tie del pub b lico ed il suo m e rc a to v a a l la r ­ g an d o si. V e ra m e n te si t r a t t a d i u n a v ec ch ia S ocietà con sede a S p a la to . Il c a p ita le a ttu a le è d i 20 m i­ lio n i di d in a r i e le a z io n i h a n n o u n v a lo re n o m in a le di 200 d in a ri. Il d iv id e n d o 1923 v en n e p a g a to in 12 lire ita lia n e . E n tro il 25 M aggio la S o cie tà che pos­ siede la u te rise rv e p a le s i e n a s c o ste r e g a la a i suoi a z io n isti tr e azioni n uove o g n i 10 a t tu a li ric h ie ­ dendo solo il v e rsa m e n to di 28 lir e p e r rim b o rso dei tito li. Si v o c ife ra che l ’A m m in istra z io n e a b b ia l ’in te n zio n e di p ro c e d e re p ro s s im a m e n te a d u n ’a l­ t r a n o b ilita z io n e delle su e p lu sv a le n ze. I su o i g r a n ­ d iosi im p ia n ti a S o lo n a co m p re si il m a c c h in a rio , r i m p i a n t a elettric o e le lin e e f e rro v ia rie sono p o r­ ta ti n e ll’u ltim o b ila n c io p e r 3 1/2 m ilio n i d i d in a ri m e n tre si a s s ic u r a che il v ero v a lo re re a le su p e ri la c ifra di 100 m ilio n i. Si a ffe rm a in o ltre che la S p a­ la to s ia la p iù g r a n d e f a b b ric a d e ll’E u ro p a m e ri­ d io n a le e che i su o i p ro d o tti g o d an o d i fam a, m o n ­ d ia le con sm ercio n e l M e d ite rra n e o n elle In d ie n e l­

l ’estre m o O rien te e n elle A m eriche. R ecen tem en te concluse u n c o n tra tto im p o rta n te col m u n ic ip io di L o n d ra . U n a g r a d it a s o r p re s a s a r à p ro b a b ilm e n te r is e r v a ta p re s to a i su o i a z io n is ti con u n ’ opzione in te re s s a n te . Il tito lo r a g g iu n to il corso di 585, e ch iu d e oggi a lieve re a z io n e a 575 circ a.

S ta m a n e si n o ta v a u n a viv a effervescenza con r a ­ p id i sp o s ta m e n ti di prezzi. Le R e n d ite e v a r i tito li e ra n o in a p e r tu r a v iv a m e n te r ic e rc a ti con s c a rs i v e n d ito ri che ta lv o lta si r itir a v a n o d a v a n ti a l l’in- sis te n te d a n a r o . Il m e rc a to .tra s c o r s e n erv o so ed i copiosi re a lizz i sono a s s o rb iti d a c o m p ra to ri che si rin n o v a n o c o s ta n te m e n te d a n d o così a i n o s tr i ; m e rc a ti u n a la r g a base.

L a s e ttim a n a ch iu d e p e r la R e n d ita 3.50% co n a t ­ tivi sc am b i a 87,50% c o n ta n ti e 87,40 p e r fine M ag- ' gio e p e r il C onsolidato 5% e 99.05 p e r c o n ta n ti e 99.20 p e r fine M aggio. R ic e rc a te q u a s i tu tte le c a te ­ g o rie di O bbligazioni. O bbligazioni F e rro v ia rie 3% 298, O bbligazioni M erid io n a li 3% 280. Si n o ta ro n o in fine di s e ttim a n a dei realizzi sulle O bbligazioni 7%

del P restito P olacco ed il loro corso scese a 9% circ a . A u stria co 6,50 518 circ a . L a C om it co n se rv a la su a

e la s tic ità e le sue o sc illa zio n i sono r a p id e con l a r ­ g h i sp o sta m e n ti. Da 1300 sfiorò M a rte d ì il corso di 1358 p e r re tro c e d e re M ercoledì a 1335 e s a lire ie ri di s fu g g ita s o p ra il 1350 e ch iu d e re oggi a 1338. N e r­ voso a n c o ra il C redito Ita lia n o d a 935, q u o ta M a r­ ted ì 980 e ch iu d e oggi a 952.

D al 19 a l 24 M aggio d o v rà e s e rc ita rs i l ’o p in io n e di u n a azione n u o v a a 500 lire con g o d im en to 1. lug lio 1924 ogni 6 vecchie. Il p rim o v e rsa m e n to è lim ita to a 50 lire p e r titolo. S o ste n u ta con lievi v a r ia n ti la

C om m erciale T rie s tin a oggi 702. Il C redito M a rittim o

s u s c ita m a g g io re in te re s s e nel pub b lico e se m b ra m e rita r e prezzi p iù in re la z io n e a l suo a v v iam e n to ed a l suo av v e n ire . D a 115 è sa lito r a p id a m e n te so­ p r a 120 (M a rte d ì a G enova fecesi la rg a m e n te 124- 125. Q ualche realizzo in c h iu s u r a d i s e ttim a n a , oggi 119. Si ritie n e che il r a g g r u p p a m e n to di 5 a z io n i in u n a n u o v a d a 500 che si e ffe ttu e rà in lu g lio p r o ­ c u r e r à a ltr e sim p a tie a l titolo. B a n co di R o m a in le n to m a c o s ta n te p ro g re sso . Oggi 111. V e rrà a n c h e 11 suo tu rn o . L a situ a z io n e d i q u e ll’is t itu to è o r a n o n solo co m p le ta m e n te r is a n a ta m a si a s s ic u r a Che esso p o ssie d a d elle cospicue p lu sv a le n ze n elle sue a ttiv ità , O ggi liquido. B a n ca A g ric o la Ita lia n a 272 circ a . O ttim o co ntegno m a n te n g o n o le M ed iter­

ranee con a ttiv i scam b i e p r im a ri ac q u isti. Si a c ­

c e n n a a lla p ro p o s ta d i a s su m e re a fo r-fa it an z ic h é a rim b o rso di spese g li in g e n ti la v o ri d a fa rs i a n c o ra p e r le C a la b ro L u ca n e e si in tu isc e c h e il m a rg in e di u tile p e r la co stru z io n e di quelle linee sa re b b e a s s a i m a g g io re p e r la M e d ite rra n e a , esco g itan d o poi d ’acco rd o col G overno u n nuovo p ia n o f in a n ­ ziario . Il tito lo si a g g ir a in to rn o a lla p a r i (350) oggi p e r 348 o sc illa n ti le M erid io n a li. D a 525 a 540, oggi. U n a v iv a c o rre n te di a c q u isti fissi ed a p rem io si os­ servò su lle R u b a t t i n o sa lite d a l prezzo d i L. 660 d i S a ­ b a to scorso, 692 M a rte d ì con m o ss a r a p id a c h iu ­ s u r a 690 d e n a ro l ’im p re ssio n e che d a to il m ig lio ­ ra m e n to dei n o li ed il b u o n a n d a m e n to a ttu a le d el­ le B o rse esso p o treb b e s o rp a s s a re p re sto il 700.

A ll’in fu o ri del tra c o llo del fra n c o fra n c e se e b e lg a le a ltr e divise n o n p re s e n ta n o v a r ia n ti di rilievo. V erso la fine d e lla s e ttim a n a si osservò u n a le g g e ra tenzione delle a ltr e v a lu te . Si ch iu d e o g g i: P a rig i 134 3/4. B ru xe lle s 110,50 S v izze r a 398.50 L o n d ra 98.15

N E w Y o rk 22.46 1/4 P r a g a 66.

D isc re ta m e n te a ttiv o il m e rc a to dei P r e m i sp e­ cialm en te r ic e rc a ti p e r G iugno sulle b a s i s e g u e n ti:

C onsolidato 5 e R e n d ita . M aggio. 0.60 di s c a rto

d o n t 0.50 di p re m io : G iugno 1.25 d o n t 1 : B a n ca d 'I ­

talia 20 d ont 15 p e r M aggio. 45 d o n t 30 p e r G iugno. C om it 20 d o n t 17 p e r M aggio. 45 d o n t 35 p e r G iugno. Credito Ita lia n o 15 d o n t 12 p e r M aggio, 30 d o n t 20

p e r G iugno, T e rn i 15 d o n t 12 p e r M aggio, 30 d o n t 25 p e r G iugno. R u b a ttin o 10 d o n t 9 p e r M aggio, 20 d o n t 17 p e r G iugno. F ia t 13 d o n t 12 p e r M aggio, 25 d o n t 20 p e r G iugno. M e rid io n a li 8 d o n t 8 p e r M ag­ gio, 18 d o n t 14 p e r G iugno. M ed itera n e e 8 d o n t 6 p e r m a g g io , 12 d o n t 12 p e r G iugno : V iscosa 10 d o n t 10 p e r m a g g io , 25 d o n t 15 p e r G iugno. C h d tillo n 12 d o n t 10 p e r m a g g io , 25 d o n t 17 p e r G iugno.

B o n ifich e 15 d o n t 13 p e r m a g g io , 25 d o n t 20 p e r

G iugno, tu tto circ a.

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