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Equazioni di Maxwell nella materia Problema della magnetostatica Esempi: Guscio sferico di corrente

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Academic year: 2021

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(1)

Prof. Francesco Ragusa

Università degli Studi di Milano

Anno Accademico 2020/2021

Elettromagnetismo

Ferromagnetismo

Equazioni di Maxwell nella materia Problema della magnetostatica Esempi: Guscio sferico di corrente

Lezione n. 37 – 6.05.2021

(2)

Esempio: solenoide con nucleo

Consideriamo un lungo solenoide avvolto su un materiale lineare con suscettività χm

Le spire per unità di lunghezza sono n

La corrente è I

Per la simmetria del problema le linee del campo H sono parallele all'asse del cilindro

Il campo è nullo all'esterno

Utilizzando la legge di Ampère con il cammino in figura (la corrente esce dal piano)

Usando la permeabilità del mezzo

Osserviamo che nel vuoto si ha B = μ0nI

L'effetto del mezzo è di generare un campo della stessa forma dovuto a una corrente χmnI

La magnetizzazione è

Pertanto la corrente di magnetizzazione genera il campo magnetico aggiuntivo

Se il materiale è paramagnetico il campo è più intenso

Se il materiale e diamagnetico il campo è meno intenso

(3)

Ferromagnetismo

Abbiamo già dato le caratteristiche essenziali delle forze nei materiali ferromagnetici

Facendo riferimento alle misure con il solenoide

La forza è attrattiva e molto intensa

La forza dipende linearmente dalla corrente

La forza dipende solo dal gradiente del campo

La forza si calcola utilizzando la formula

Per i materiali diamagnetici e paramagnetici abbiamo visto che m ∼ B

La dipendenza lineare della forza dalla corrente (dal gradiente del campo) nel caso dei materiali ferromagnetici indica che m non varia più con B

Si è raggiunto un limite di saturazione nell'allineamento dei dipoli magnetici

La forza è attrattiva e quindi i dipoli si allineano nella direzione del campo

Infine osserviamo che i materiali ferromagnetici possono essere magnetizzati anche in assenza di campo

È importante notare che il fenomeno dipende dalla temperatura

In particolare il ferromagnetismo scompare al di sopra di una certa temperatura caratteristica per ogni sostanza (Temperatura di Curie Tc )

(4)

Il campo di un magnete permanente

Consideriamo un magnete permanente: ad esempio un cilindro di materiale magnetizzato uniformemente

Non ci sono correnti di magnetizzazione all'interno dato che JM = ∇×M = 0

Le correnti superficiali sono date da

Non ci sono correnti superficiali sulle basi del cilindro:

C'è una corrente sulla superficie laterale:

Il campo magnetico generato dalla corrente superficiale è quello generato da un solenoide di lunghezza finita

Osserviamo che B e M non sono paralleli

Inoltre

Neppure H e M sono paralleli

Evidentemente non è solo B a determinare la direzione dei dipoli

(5)

Ferromagnetismo

È interessante interpretare numericamente i dati della tabella, diapositiva

• 1 Kg di ferro subisce una forza di 4000 N con |∂B/∂z| = 17 T/m

La magnetizzazione |M| corrispondente al momento magnetico m è

Questo è il massimo valore della magnetizzazione del ferro (saturazione)

Abbiamo anche detto che m = NμB

Dato che nel ferro ci sono circa 1×1029 atomi/m3 concludiamo che ogni atomo contribuisce con due elettroni

286945

NB: 1 Kg

Elettroni per m3

(6)

Ferromagnetismo

Il fenomeno che stiamo descrivendo è molto complesso

Diamo adesso alcune spiegazioni qualitative

Per motivi connessi alla struttura quantistica dell'atomo di ferro due elettroni di atomi adiacenti si trovano in uno stato energeticamente conveniente quando i loro spin sono allineati

Questa circostanza tende ad allineare gli spin di tanti atomi

Si tratta di un fenomeno collettivo

La direzione in cui si allineano è casuale

In realtà la simmetria del reticolo impone alcune direzioni

Alcune sono più favorite di altre

L'allineamento dei momenti magnetici avviene in regioni macroscopiche chiamate domini

https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2172444

(7)

Ferromagnetismo

È possibile vedere i domini al microscopio

Microscopi basati sull'effetto Kerr

Riflessione della luce da superfici magnetizzate

Nella foto i domini magnetici sono le regioni chiare e scure

Se il campo esterno cresce i domini si allineano

Succede anche che si modificano i confini dei domini

L'animazione mostra l'evoluzione dei domini al crescere dell'intensità di un campo esterno entrante nello schermo

Le regione bianche indicano una magnetizzazione uscente

Le regioni scure magnetizzazione entrante

• © By Zureks, Chris Vardon - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5154811

(8)

Esempio: toroide con nucleo

Consideriamo un toroide avvolto intorno ad un nucleo di materiale lineare con permittività magnetica μ = (1+χm0

Il numero di spire è N, la corrente I

Le linee del campo H sono delle circonferenze

Utilizziamo la legge di Ampère per il campo H

Consideriamo un circonferenza C di raggio r

Il campo B e la magnetizzazione M sono

Le densità superficiale di corrente nei punti r = r1 e r = r2 è differente

La corrente di magnetizzazione è ovviamente costante: im = K 2πr = χmNI

(9)

Curva di magnetizzazione

Supponiamo adesso che il nucleo sia ferromagnetico

Studiamo sperimentalmente la curva di magnetizzazione

Per ogni valore di I conosciamo H

Con uno strumento adatto (sonda Hall) misuriamo B

Possiamo anche determinare μ definito come μ = B/H

Potremmo ottenere un grafico del genere

Osserviamo che le due scale hanno unità diverse

Se nel toroide non ci fosse il ferro B = μ0 H

• H ≈ 300 A/m → B = μ0 H = 4×10−4 T

Invece B ≈ 1.3 T, circa 3000 volte più intenso rispetto al toroide vuoto

Dato che B = μ0 (H + M) e dato che μ0 H è piccolissimo, il campo B è praticamente dovuto tutto alla magnetizzazione del ferro

Orientamento dei domini

Osserviamo che si raggiunge un regime in cui la magnetizzazione cresce

più lentamente

Si raggiunge una saturazione

B

μ/μ0

H, amp/m

B, T μ 0

(10)

Isteresi

Supponiamo adesso di volere ritornare allo stato iniziale O, cioè lo stato H = 0, B = 0

Riduciamo quindi la corrente nell'avvolgimento fino a raggiungere il valore H = 0

Si raggiunge lo stato b e si scopre che il campo magnetico B non è tornato a zero

Ricordiamo che B = μ0 (H + M)

Il materiale rimane magnetizzato anche senza eccitazione esterna: M = B /μ0

Per riportare a zero la magnetizzazione bisogna eccitare il toroide con una corrente di segno opposto a quella utilizzata inizialmente

In questo modo si può riportare a zero

la magnetizzazione quando si raggiunge lo stato c in cui μ0(H+M) = 0

Continuando a ridurre H si raggiunge un'altra regione di saturazione

Se a questo punto si fa crescere di nuovo H si raggiunge nuovamente la regione di saturazione nello stato a ma percorrendo una traiettoria nel piano H – B diversa da quella precedente

Si ha pertanto un comportamento in cui lo stato del sistema dipende dalla sua storia precedente

(11)

Equazioni di Maxwell nella materia

Vogliamo riformulare le equazioni di Maxwell nel caso in cui ci sia materia

Naturalmente le equazioni nel vuoto sono sempre valide

Tuttavia diventa molto complesso tenere conto di tutte le sorgenti

Cariche e correnti dovute a fenomeni di polarizzazione e magnetizzazione

Risulta conveniente utilizzare i campi D e H

Abbiamo già visto la legge di Gauss quando si tiene conto della polarizzazione

Avevamo inoltre visto che la polarizzazione fa comparire cariche di volume e cariche superficiali

Se la polarizzazione è funzione del tempo le cariche di polarizzazione fanno comparire delle correnti

Consideriamo un cilindretto di materia polarizzata

Per costruzione le basi siano perpendicolari a P

Sulle due basi c'è una densità di carica ±σP = ±P

La carica sulle due basi è q = ±σPda = ±Pda

Se il campo elettrico varia nel tempo varierà anche la polarizzazione

La carica varia nel tempo

(12)

Equazioni di Maxwell nella materia

Se la carica sulle basi varia vuol dire che c'è una corrente che trasporta carica da una base all'altra

La corrente è il flusso di una densità di corrente

Il vettore JP ha le proprietà di una densità di corrente

In particolare soddisfa l'equazione di continuità

Pertanto in presenza di materia le cariche e le correnti totali sono

Come abbiamo già visto per il campo elettrico si tiene conto di ρP introducendo il campo D nella legge di Gauss

(13)

Equazioni di Maxwell nella materia

Si può procedere analogamente per la legge di Ampère

Non richiedono modifiche le equazioni

Infatti in queste equazioni non appaiono le sorgenti ρ e J

(14)

Equazioni di Maxwell nella materia

Riassumiamo le equazioni di Maxwell nella materia

Queste equazioni devono essere complementate

Dalle relazioni fenomenologiche che definiscono i campi D e H

Ad esempio per i mezzi lineari omogenei

Dalle condizioni al contorno nel passaggio da un materiale all'altro

mezzo lineare σf = 0 Kf = 0

(15)

Soluzione di problemi con materiali

Abbiamo visto che le equazioni fondamentali della magnetostatica sono

Si tratta di equazioni molto complesse che richiedono metodi di soluzione differenti a seconda della complessità del problema

Passiamo in rassegna alcuni casi importanti

Problemi che richiedono l'uso del potenziale vettore A

In questi problemi la densità di corrente J(r) è data

Inoltre occorre definire le condizioni al contorno sulle superfici che delimitano il volume in cui si cerca la soluzione

Occorre definire la componente tangenziale di A

Per questi problemi le equazione per il potenziale sono

Combinando

Nel caso generale (mezzo non lineare) è un'equazione la cui soluzione analitica è praticamente impossibile

(16)

Uso del potenziale vettore

Si ha una notevole semplificazione del problema se il mezzo è lineare

In questo caso

Questa equazione può essere messa nella forma (vedi diapositiva )

Sappiamo che il potenziale vettore è definito a meno di ∇f(r) (f arbitraria)

Possiamo utilizzare questa indeterminazione per richiedere che ∇⋅A = 0

L'equazione diventa

Vediamo pertanto che, in coordinate cartesiane, ciascuna delle componenti di A soddisfa l'equazione di Poisson

Tuttavia la richiesta ∇⋅A = 0 rende le equazioni dipendenti

Bisogna inoltre fissare le condizioni al contorno (all'infinito o su confini)

In coordinate curvilinee le equazioni per Ak non sono separate

Infine, se ci sono più mezzi, ciascuno di permeabilità μi allora in ogni mezzo il potenziale vettore soddisfa l'equazione ∇2Ai = μi J

Le varie soluzioni nei diversi mezzi devono essere raccordate utilizzando le condizioni di discontinuità al confine fra i materiali differenti

74793

(17)

Il problema della magnetostatica

Approfondiamo il significato dell'equazione

differenziale che definisce il potenziale vettore

Imponendo il gauge di Coulomb ∇⋅A = 0 si ottiene l'equazione

Come abbiamo già detto somiglia molto all'equazione di Poisson

È un'equazione vettoriale

In coordinate cartesiane ( e SOLO in coordinate cartesiane) equivale a

Nota la densità di corrente si trova una soluzione particolare

La soluzione generale è la somma della soluzione

particolare e di una soluzione dell'equazione omogenea che permette di soddisfare le condizioni al contorno

Normalmente le condizioni al contorno sono le discontinuità all'interfaccia e campi nulli all'infinito

Normalmente le correnti J non sono modificate dalla presenza di materia

(18)

Il problema della magnetostatica

Studiando l'elettrostatica abbiamo visto che le coordinate curvilinee

permettono di semplificare molto le condizioni al contorno o all'interfaccia

In elettrostatica l'equazione di Laplace è per il potenziale scalare

In magnetostatica abbiamo il potenziale vettore

Il grosso problema è che in coordinate curvilinee i versori dipendono dalle coordinate stesse

Ad esempio la forma esplicita dell'equazione del potenziale vettore in coordinate sferiche

Osserviamo che ciascuna delle tre equazioni contiene tutte tre le componenti

Inoltre deve essere anche soddisfatta ∇⋅A = 0

In pratica risolubile quando per simmetria alcune delle componenti sono nulle

***

(19)

Esempio: guscio sferico di corrente

Per illustrare i concetti precedenti risolviamo un problema che abbiamo già visto (diapositiva )

Un guscio sferico di carica che ruota intorno all'asse con velocita angolare Ω

La corrente superficiale è

Calcoliamo il prodotto vettoriale

Otteniamo

Il problema possiede una simmetria rotazionale intorno all'asse z

Il potenziale vettore non dipende dall'angolo azimutale φ

Si può verificare che in coordinate sferiche il potenziale vettore ha solo la componente Aφ(r,θ)

Il campo B ha solo due componenti

***

1101602

(20)

Esempio: guscio sferico di corrente

Utilizzando la formula della diapositiva si ha

Introducendo la formula del laplaciano in coordinate sferiche l'equazione diventa

Per trovare una soluzione si può procedere nel modo seguente

All'interno (r < R regione 1) della sfera e all'esterno (r > R, regione 2) il potenziale Aφ soddisfa l'equazione omogenea

Con il metodo della separazione delle variabili si trovano le soluzioni dell'equazione omogenea

Saranno delle serie infinite, come nel caso della sfera in elettrostatica

Si impongono continuità, andamento per r → 0 e r → ∞

Si calcolano le componenti tangenziali di B (Bθ) per r = R+ e r = R

Si eguaglia la discontinuità alla corrente superficiale 3541377

***

(21)

Esempio: guscio sferico di corrente

Si dimostra che la soluzione generale dell'equazione omogenea ha la forma

Le funzioni P1l(θ) sono le funzioni associate di Legendre

Nella regione interna alla sfera poniamo Dl = 0 altrimenti il potenziale divergerebbe nell'origine

Analogamente, all'esterno Cl = 0 altrimenti il potenziale divergerebbe all'infinito

In definitiva

La continuità per r = R implica Dl = Cl

Si verifica facilmente che le componenti radiali di B (normale alla superficie sferica) sono automaticamente continue

***

(22)

Esempio: guscio sferico di corrente

Calcoliamo le componenti tangenziali Bθ

Notiamo che la densità superficiale di corrente è proporzionale a

Avremo pertanto un sistema di equazioni per l ≠ 1 e una equazione per l = 1

Per l ≠ 1

Per l = 1

In definitiva, nella regione interna alla sfera (r < R) abbiamo

***

(23)

Esempio: guscio sferico di corrente

Nella regione esterna alla sfera (r > R) otteniamo

Da confrontare con il risultato dell'integrazione diretta della formula di Biot e Savart (vedi diapositiva )

Calcoliamo il campo di induzione magnetica B all'interno del guscio (r < R)

La componente polare Bθ

La componente radiale Br

Riassumendo

***

1161612

(24)

Esempio: guscio sferico di corrente

Calcoliamo il campo di induzione magnetica B all'esterno del guscio (r > R)

La componente polare Bθ

La componente radiale Br

Riassumendo

esterno sfera

interno sfera

***

(25)

Esempio: guscio sferico di corrente

All'interno della sfera il campo è uniforme

È parallelo all'asse z

Infatti, la quantità tra parentesi è il versore

All'esterno abbiamo un campo dipolare

Ricordiamo il campo del dipolo elettrico (diapositiva 272 parte I)

Notiamo infine che (vedi diap. )

***

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