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Classe 5E. Anno Scolastico Documento del Consiglio di Classe

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

U F F I C I O S C O L A S T I C O R E G I O N A L E P E R I L L A Z I O

LICEO GINNASIO DI STATO “EUGENIO MONTALE“

Classico, Linguistico, delle Scienze Umane

Via di Bravetta, 545 - 00164 ROMA - cod.fisc. 97021870585

 R M P C 3 2 0 0 0 6 @ i s t r u z i o n e . i t  R M P C 3 2 0 0 0 6 @ p e c . i s t r u z i o n e . i t S i t o w e b : w w w . l i c e o m o n t a l e r o m a . i t

 06 121123660 - fax 06 121123661

Classe 5E

Anno Scolastico 2021 – 2022

Documento del Consiglio di Classe

(art. 10 - O.M. 65 del 14 marzo 2022)

a cura del Coordinatrice Prof.ssa Cola Carmen

Protocollo 0003758/2022 del 13/05/2022

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INDICE

Docenti del Consiglio di Classe p. 3

Relazione sulla classe p. 4

Percorso formativo p. 5

Progetti pluridisciplinari e/o snodi interdisciplinari

della programmazione didattica p. 11

Attività extra curricolari dell’ultimo anno p. 12

Attività/iniziative nell’ambito dell’insegnamento trasversale di “Educazione civica” e raccordi con

“Cittadinanza e Costituzione” p. 13

Insegnamento di una disciplina non linguistica

con metodologia CLIL p. 15

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento p. 16

Simulazioni della prima e seconda prova p. 20

ALLEGATO n. 1 – Elenco nominativo degli studenti p. 34 ALLEGATO n. 2 - Contenuti delle singole discipline

Lingua e letteratura italiana p. 37

Lingua e cultura latina p. 48/51

Lingua e cultura greca p. 52

Filosofia p. 54

Storia p. 58

Lingua e cultura inglese p. 62

Storia dell’arte p. 66

Fisica e Matematica p. 71/74

Scienze naturali p. 76

Scienze motorie e sportive p. 82

Religione p. 83

ALLEGATO n. 3 – PDP/PEI e altra documentazione riservata, relativa a studenti con disabilità,

DSA o in situazione di BES p. 84

Il Consiglio di Classe p. 85

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3

DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTE MATERIA INSEGNATA

CONTINUITA’

DIDATTICA

3° anno 4°anno 5° anno

Prof. Barbetti Andrea Lingua e letteratura italiana X X X

Prof.ssa Grandicelli Sara Lingue e letteratura greca e latina

X X X

Prof.ssa Castagneris Susanna Storia e Filosofia X X X

Prof.ssa De Toma Elena Lingua e cultura inglese X

Prof.ssa Gueci Giulia Storia dell’Arte X

Prof. Nigro Nicola Matematica e fisica X

Prof.ssa Cola Carmen Scienze naturali X X X

Prof. Grasso Stefano Scienze motorie e sportive X X X

Prof.ssa Plos Alessandra Insegnamento religione cattolica

X X X

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4

RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe è composta da un gruppo di 18 femmine e 6 maschi insieme fin dal primo anno della scuola superiore a cui si è aggiunta una ragazza esterna proveniente quest’anno da un liceo fuori comune e che sembra ben integrata.

Per l’alunno BES sono state predisposte le misure compensative e dispensative all’interno del PDP (Piano didattico personalizzato), redatto dal C.d.C. in accordo con la famiglia.

La classe si presenta generalmente solida nella preparazione e molto soddisfacente nella

rielaborazione critica dei contenuti, anche se una parte veramente minoritaria della classe presenta un profilo un po’ defilato, in quanto l’impegno e l’interesse nei confronti della didattica sono stati discontinui e solo nella seconda parte dell’anno si sono dimostrati soddisfacenti. Onde per cui nella classe il CdC ha operato nella direzione di una personalizzazione del percorso formativo.

Al contrario, la maggioranza degli alunni ha profuso impegno costante ed ha partecipato attivamente al dialogo educativo, mostrando un atteggiamento più maturo, consapevole e responsabile e riportando valutazioni molto buone. All’interno di questo secondo gruppo si distinguono alcuni studenti particolarmente impegnati sia in classe che nello studio a casa, che hanno conseguito eccellenti risultati in tutte le discipline.

A livello comportamentale, la classe è sempre stata rispettosa delle norme scolastiche ed ha consentito il regolare svolgimento delle lezioni.

Lo svolgimento dei programmi didattici, pur con differenze tra le varie discipline, risulta abbastanza in linea con la programmazione preventivata ad inizio anno.

L’insegnamento di tutte le materie è stato finalizzato all’ampliamento degli orizzonti culturali, alla formazione di capacità di riflessione, di astrazione, al rafforzamento delle capacità logico-critiche, nonché alla maturazione della personalità. Analogamente, accanto agli obiettivi specifici delle singole discipline, gli obiettivi comuni hanno previsto per gli alunni lo sviluppo di abilità cognitive di base, in funzione preparatoria agli studi universitari nei diversi ambiti scientifici ed umanistici.

La valutazione finale nelle singole discipline non è scaturita da un formale controllo delle conoscenze acquisite e delle competenze maturate, ma ha tenuto conto dei livelli di partenza e degli obiettivi prestabiliti, e della partecipazione al dialogo scolastico e dell'impegno profuso a scuola e a casa per migliorare le proprie abilità. Il livello mediamente raggiunto dalla classe sia sul piano del profitto che su quello delle competenze è da considerarsi buono.

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5

PERCORSO FORMATIVO

Il Consiglio della Classe 5E ha operato con le seguenti finalità:

 Acquisizione di autonomia nella riflessione e nella valutazione critica.

 Consapevolezza del valore dei dati culturali ai fini dell’interpretazione della realtà contemporanea.

 Capacità di inserimento in un contesto collaborativo.

 Sistematizzazione delle conoscenze in un quadro organico pluridisciplinare.

I docenti hanno fatto propri gli obiettivi trasversali indicati nel PTOF del Liceo di Stato “Eugenio Montale”.

Conoscenze

 Conoscenza dei dati fondamentali e dei concetti di base del processo culturale.

 Conoscenza specifica dei contenuti dei programmi delle singole discipline.

 Conoscenza delle procedure necessarie all’impostazione e risoluzione di problemi.

 Conoscenza del linguaggio specifico delle discipline

 Conoscenza di base degli strumenti informatici.

Competenze

 Saper adoperare manuali e testi, capirne l’organizzazione logica.

 Saper contestualizzare i fenomeni ed elaborare le conoscenze in forma organica e critica.

 Saper documentare il lavoro svolto.

 Saper dimostrare padronanza delle lingue italiana e straniere (inglese)

 Saper formalizzare i termini esatti di un problema, utilizzando il linguaggio specifico pertinente.

 Saper attualizzare le conoscenze

 Saper utilizzare gli strumenti informatici.

Capacità

 Capacità di selezionare e classificare informazioni

 Capacità di sintesi

 Capacità linguistico-espressive

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6

 Capacità logico-interpretative

 Capacità di inserirsi in un gruppo di lavoro, apportandovi un fattivo contributo

 Capacità di individuare gli elementi costitutivi e pertinenti di un evento, di un problema, di un testo, evidenziandone i rapporti

Il CdC ha inoltre operato per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

Obiettivi comportamentali

 Sapersi integrare attivamente nei gruppi e soprattutto nel gruppo della classe

 Saper entrare in relazione con l’insegnante

 Rispetto delle regole, dell’ambiente e dei beni comuni

 Rispetto delle diversità sociali, sessuali, ideologiche, intellettive etc.

Contenuti Disciplinari e Pluridisciplinari

(Per i contenuti disciplinari proposti dai docenti si rinvia alle pagine seguenti)

Metodi

Per la didattica delle varie discipline sono state indicate le seguenti metodologie che prevedono il supporto delle tecnologie digitali:

 Lezione frontale

 Debate

 Lavori di gruppo

 Lettura diretta, analisi e contestualizzazione di testi (letterari, scientifici, iconografici)

 Problem solving: soluzione di quesiti, esercizi, problemi

 Lavori di ricerca

 Didattica laboratoriale

 Classe capovolta

 Metodo Scientifico

Mezzi

Nella didattica i vari docenti hanno utilizzato i seguenti mezzi:

 Testi letterari

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7

 Libri di testo

 Libri della biblioteca

 Fotocopie di materiale didattico

 Audiovisivi

 Computer

 LIM

 Attrezzi e attrezzature sportive disponibili nella scuola

Spazi

La didattica è stata sviluppata nei seguenti ambienti dell’Istituto:

 Aula della classe

 Laboratorio scientifico

 Biblioteca

 Aula Magna

 Palestra

Criteri per la valutazione

Sono stati seguiti i seguenti criteri per la valutazione del rendimento generale degli studenti:

 Frequenza, attenzione, partecipazione, impegno e capacità di collaborazione dimostrati.

 Raggiungimento degli obiettivi didattici generali, in relazione agli standard minimi indicati nella programmazione annuale.

 Progressione nell’apprendimento e del grado di autonomia nello studio raggiunto dallo studente, con riferimento anche all’acquisizione delle strategie compensative (L. 70/2010).

 Uso corretto della lingua e conoscenza e utilizzo dei linguaggi specifici.

 Padronanza delle categorie specifiche.

 Capacità di comunicare in modo logico ed organico.

 Capacità di rielaborazione autonoma e personale.

Criteri di sufficienza

Per l’attribuzione agli studenti di una valutazione sufficiente sono stati considerati i seguenti livelli minimi:

 Partecipazione, frequenza ed impegno.

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8

 Conoscenza dei contenuti essenziali del programma svolto.

 Esposizione lineare e generalmente corretta.

 Capacità di formulare dei collegamenti, anche se guidati.

Strumenti di verifica

Le tipologie di prova utilizzate dai docenti sono state le seguenti:

 Verifiche orali e scritte individuali e di gruppo.

 Discussioni aperte all’intera classe.

 Verifiche dell’attività di laboratorio.

Modalità di recupero

 Sportello didattico o corso di recupero (in orario extracurricolare).

 Recupero in classe, anche mediante pause nello svolgimento del programma.

 Recupero individuale, mediante assegnazione, revisione e valutazione di esercizi mirati da svolgere a casa.

 Recupero in modalità peer to peer, anche in base a specifici progetti.

Credito Scolastico

Punteggio massimo: 50 crediti (N.B. dopo conversione, in base all’O.M. 65/2022 art. 11 comma 1) Il credito scolastico è assegnato in base alla media dei voti finali e in considerazione dell’impegno degli ultimi tre anni del corso. Esso esprime:

 Grado di preparazione raggiunto.

 Assiduità nella frequenza.

 Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo.

 Partecipazione ad esperienze formative interne o esterne, opportunamente documentate.

 Partecipazione ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento.

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Allegato C Tabella 1 Conversione del credito scolastico complessivo

Punteggio in base 40 Punteggio in base 50

Conversione del credito scolastico complessivo

Punteggio in base 40 Punteggio in base 50

21 26 22 28

23 29 24 30

25 31 26 33

27 34 28 35

29 36 30 38

31 39 32 40

33 41 34 43

35 44 36 45

37 46 38 48

39 49 40 50

Inoltre, nella classe c’è uno studente con BES, certificato e riconosciuto dal CdC per il quale si è prevista una personalizzazione del percorso formativo. A tal proposito è stato redatto un PDP con misure compensative.

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QUADRO ORARIO – LICEO CLASSICO

DISCIPLINE IV V I II III

Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4

Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3

Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3

Storia 3 3 3

Storia e Geografia**** 3 3

Filosofia 3 3 3

Matematica** 3 3 2 2 2

Scienze naturali*** 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 2

Storia dell’Arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

MONTE ORE SETTIMANALE 29 29 31 31 31

** Con Informatica al primo biennio

*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

**** 1 ora di Cittadinanza e Costituzione

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PROGETTI PLURIDISCIPLINARI E/O SNODI INTERDISCIPLINARI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Il Sublime

I Totalitarismi

Le forme di governo

Il doppio

La comunicazione

Le metropoli

L’Infanzia

Scienza e società

L’ambiente

Il tempo

I migranti

La figura femminile

L’evasione dalla realtà

La memoria

La pazzia

La guerra

Il limite

Paure e speranze

La maschera

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ATTIVITA’ EXTRA CURRICOLARI DELL’ULTIMO ANNO

Descrizione dell’attività

Tutta la classe

Parte della classe

Viaggio di istruzione in Sicilia X

Prove tecniche d’esame X

La mostra di Klimt X

Visita ai luoghi della Resistenza della repubblica romana X

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ATTIVITA’ E INIZIATIVE NELL’ AMBITO DELL’INSEGNAMENTO TRASVERSALE DI “EDUCAZIONE CIVICA”

E RACCORDI CON “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”

 EDUCAZIONE CIVICA: per le discipline coinvolte vanno evidenziati: gli obiettivi specifici di apprendimento ovvero i risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica per l’insegnamento trasversale di Educazione civica

o A.s. 2021/22

Le origini dell'antisemitismo. La bibbia dei Settanta. Filone, Flavio Giuseppe. Il primo pogrom della storia.

Tacito, Giovenale e l'antisemitismo. Tacito, lettura e analisi dei paragrafi 2, 3, 4, 5 del libro V delle Historiae. Excursus sul popolo ebraico.

Giorno della Memoria: visione del film: Cospiracy-Soluzione finale.

Responsabilità civile nel primo soccorso.

La donna nelle religioni.

Le donne nell'arte. Agenda 2030 SDGn.5 la parità di genere.

Dalla guerra in Ucraina ai problemi energetici globali alle possibili soluzioni, locali e da fusione.

sugli interessi in gioco.

Il caso MIMMO LUCANO: l'attuale regime amministrativo possibile per un immigrato/rifugiato in Italia. La storia degli ultimi 25 anni del regime amministrativo di un immigrato/rifugiato in Italia.

La classe partecipa interessata iniziando dall'analogia fra il caso Lucano ed il mito di Creonte e Antigone. Lo sviluppo dell'argomento non è lineare come era nei piani del docente ma si dipana attraverso l'esposizione di diversi eventi, situazioni, casi, mostrando l’immagine della complessità e vastità dell'argomento connesso con l'immigrazione.

Elezione dei rappresentanti degli alunni ai CdC, al CdI, alla Consulta.

CLIL Bioethics in using stem cells and animal cloning.

La società dei combustibili. Le conseguenze ambientali dell'uso del petrolio.

Agenda 2030 obiettivo 12. Consumo e produzione responsabile.

Il Carbonio e il ciclo del carbonio. Il petrolio.

La plastica, la degradazione e la dispersione nell'ambiente.

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Agenda 2030 SDG n.14 la Vita sotto l'acqua, l’inquinamento marino della plastica.

La privacy: dalla scuola al lavoro partendo da documenti ufficiale e da due saggi (di Zuboff e Byung-Chul Han)

La nota del MIUR del 29 settembre. Argomento: la privacy, dall'ambiente scolastico ai futuri ambienti di lavoro. Si ritirano i riassunti svolti sul testo: dal linguaggio burocratico amministrativo al testo letterario. Analisi della nota suddetta con brain storming.

 RACCORDI CON CITTADINANZA E COSTITUZIONE: i percorsi e i progetti svolti nell’ambito del previgente insegnamento di Cittadinanza e Costituzione

o A.s. 2021/22

L'esperimento democratico della Costituzione Romana.

Il costituzionalismo tra la fine del' '700 ed il primo '800. Lo Statuto Albertino Lo Stato liberale e la sua crisi.

I soggetti della transizione costituzionale dal 25 luglio 1943 alla Costituente.

Compromesso e progetto costituzionale.

The American Constitution (con tutti gli emendamenti).

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INSEGNAMENTO DI UNA DISCIPLINA NON LINGUISTICA CON METODOLOGIA CLIL

Nell’ambito del programma di Scienze Naturali sono stati svolti i seguenti moduli

CLIL: diabetes (disease, symptoms, importance of glycemia, consequences of hyper-hypoglycemia, hormones dealing with glycemia, causes, cure)

CLIL: genetic engineering in insulin production CLIL: Stem cell

CLIL: SCNT, the strange case of Dolly the sheep and the Monkey’s cloning.

CLIL: tissue engineering in regenerative medicine.

CLIL: cloning and bioethics.

CLIL: Plate boundaries, convergent, divergent, transform movements

Gli argomenti CLIL sono stati svolti in lingua inglese con lectures, videos, readings, fill the gaps, multiple choices, word trasformation, speaking.

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PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO

Il Liceo “Eugenio Montale” si rivolge a un bacino d’utenza piuttosto ampio, un’area ben sviluppata sia sul piano economico–sociale che turistico–ambientale. I tre indirizzi attualmente attivi nel liceo (Classico, Linguistico e delle Scienze Umane) tendono a fornire una preparazione di base non settoriale ma critica, aperta all'interdisciplinarietà e al contatto con le problematiche emergenti nella società. Da ciò nasce l'esigenza di trasportare e rapportare il sapere proprio e le competenze acquisite con l’esperienza pratica del fare, per offrire la possibilità di sviluppare percorsi e modalità ulteriori di apprendimento, potenzialmente utili anche a superare il divario tra momento formativo (teorico) e momento applicativo (pratico), secondo la logica del learning by doing e della didattica laboratoriale.

L’intervento formativo di istituto nell’ambito PCTO si caratterizza per il fatto che l'educazione formale e l'esperienza di lavoro si combinano in un unico progetto formativo che, fin dall'origine, viene pensato, realizzato, valutato in cooperazione tra scuola, mondo del lavoro e formazione post-diploma.

Il mondo della scuola e quello dell’impresa/struttura ospitante si rapportano e si confrontano come realtà integrate tra loro, in grado di co-progettare percorsi di formazione, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e completo della persona, è importante ampliare e diversificare i luoghi tempi e modalità di apprendimento.

Il Progetto PCTO del Liceo Montale persegue la finalità di favorire il consolidarsi di una forte interrelazione fra forma di apprendimento formale, non formale e informale, offrendo un’ulteriore opportunità di mediazione tra l’apprendimento formale scolastico e l’esperienza attiva “sul campo”, per stimolare lo sviluppo di nuove competenze e mettere in luce diverse capacità di impegno da parte degli studenti. In tale ottica il percorso di PCTO punta alla valorizzazione delle doti di creatività, di organizzazione, di relazione interpersonale, attraverso l’avvicinamento e la successiva immersione in realtà culturali e professionali aderenti ai diversi indirizzi di studi. Esso inoltre, mira a potenziare l’offerta formativa della scuola, con particolare riferimento ai percorsi di orientamento in uscita, di supporto alle scelte future degli studenti.

All’interno di tale cornice, il progetto di PCTO per ciascuna classe, sebbene articolato in diversi percorsi formativi, presenta caratteristiche comuni, fra le quali predominano la scelta di metodologie didattiche innovative, una consistente parte di proposte dedicate ad aspetti formativi di base, ritenuti prerequisiti essenziali per un corretto approccio al mondo del lavoro, aspetti coerenti con l’indirizzo di studio e/o con figure/ambiti/sbocchi professionali e occupazionali emergenti nel mercato lavorativo attuale.

Il percorso triennale di PCTO, così inteso, punta a raccordare le competenze specifiche disciplinari e trasversali sia con quelle richieste dal mondo del lavoro, sia con quelle necessarie ad orientare le successive scelte in ambito formativo.

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17 OBIETTIVI GENERALI

• Attuare modalità di apprendimento flessibili sotto il profilo educativo e culturale che colleghino la formazione a scuola con l’esperienza pratica;

• Stimolare interesse per il percorso formativo con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

• Aprire la scuola alla società civile soprattutto nei suoi aspetti storico- artistici e socio – economici, allo scopo di favorire la partecipazione attiva dei soggetti nei processi formativi;

• Valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

• Avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa concepiti come attori di un unico processo che favorisca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei giovani nonché l'orientamento a scelte future più consapevoli.

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

 Definire le competenze attese dall’esperienza, in termini di orientamento.

 Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria realizzazione futura come persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica.

 Sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese relative all’esperienza lavorativa e professionale.

 Stimolare gli studenti all’osservazione delle dinamiche organizzative e dei rapporti tra soggetti all’interno di realtà lavorative e/o di gruppi professionali o di progetto.

 Condividere in aula quanto si è sperimentato fuori dall’aula.

 Documentare l’esperienza realizzata.

Potenziare la capacità di problem solving.

TEMPI E FASI DI PROGETTAZIONE

Per ciascuna annualità del triennio è prevista una pluralità di tipologie di interventi di integrazione con il mondo del lavoro (incontri con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, incontri di orientamento universitario, workshop, documentazione e convegni a tema, partecipazione a eventi e iniziative di Settori Lavorativi/Formativi specifici) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero, in un processo graduale articolato in fasi.

Tipologie di Enti ed Associazioni Esterne coinvolte nei percorsi ASL/PCTO del Liceo Montale

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18

 Associazioni operanti nel Terzo Settore

 Università

 Enti pubblici e privati

 Associazioni professionali

 Musei ed altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali ed artistiche

 Enti/Associazioni che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale

FASI DI REALIZZAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE

Prima fase:

è finalizzata ad orientare e sensibilizzare lo studente nel contesto della cittadinanza attiva, fornendogli gli strumenti per esplorare il territorio, analizzarne le risorse e rapportarsi ad esso in modo adeguato alle proprie aspettative e attitudini.

Viene prevalentemente sviluppata nelle classi terze.

Seconda fase:

è finalizzata a sensibilizzare lo studente ad una visione sistemica della società civile attraverso la cultura d’impresa, in modo da sviluppare il senso etico dell’interagire con l’ambiente economico circostante, nel rispetto dell’etica aziendale e del lavoro.

Viene prevalentemente sviluppata nelle classi quarte.

Terza fase:

è caratterizzata dallo stage presso un ente ospitante (richiesto anche su iniziativa e ricerca personale, nel rispetto di determinati requisiti) che mette lo studente “in situazione” consentendogli di utilizzare gli apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali, di dare spazio alla propria creatività, definendo così la propria idea imprenditoriale.

Viene prevalentemente sviluppata nelle classi quinte.

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE

Nel percorso di PCTO la valutazione riguarda sia il processo sia il risultato/esito formativo conseguito. L’attenzione al processo consente di attribuire valore all’atteggiamento e al comportamento dello studente; infatti tutte le l’esperienza di stage, indipendentemente dai contenuti

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19

di apprendimento, sviluppano competenze trasversali che sono legate anche agli aspetti caratteriali e motivazionali della persona.

ATTIVITA’ SVOLTE NEL TRIENNIO Corso sicurezza

Formazione in Istituto

Laboratorio didattica chimica CISDIC (Roma 3) Epistemai 2021

La parità va promossa

Laboratorio di critica cinematografica - Alice nelle città Ri-Movie Ciclo

Intercultura

Orientamento: Young International Forum Giovani in crescendo

Orientamento universitario Federchimica

Corso cambiamenti climatici La Croce Rossa

Progetti individuali: attività sportiva

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20

SIMULAZIONI della PRIMA e

della SECONDA PROVA

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21

Simulazione della prima prova Esame di Stato

Anno Scolastico 2021-2022 Liceo Montale, Roma

PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia A. Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano

Alda Merini, A tutti i giovani raccomando (La vita facile, Bompiani, Milano, 1996) Alda Merini (Milano, 1921-2009) è stata una poetessa italiana.

A tutti i giovani raccomando:

aprite i libri con religione, non guardateli superficialmente, perché in essi è racchiuso il coraggio dei nostri padri.

E richiudeteli con dignità

quando dovete occuparvi di altre cose.

Ma soprattutto amate i poeti.

Essi hanno vangato per voi la terra per tanti anni, non per costruirvi tombe, o simulacri, ma altari.

Pensate che potete camminare su di noi come su dei grandi tappeti

e volare oltre questa triste realtà quotidiana.

1. Simulacri: statue, monumenti.

COMPRENSIONE E ANALISI 1. Qual è il tema della lirica?

2. Quale forma verbale scandisce il testo? A quale dimensione rimanda?

3. Quali termini rimandano alla concezione della poesia affidata al testo?

4. Quali dimensioni si oppongono nel testo? A che cosa rimandano?

5. Nel testo un verso costituisce una sorta di cerniera? Quale? Quali parti scandisce a livello tematico? Da che cosa è rilevato?

6. Da quali tratti stilistici è caratterizzata la lirica?

INTERPRETAZIONE

Al termine del tuo percorso di studi superiori ed eventualmente facendo riferimento a letture di altri autori che affrontano lo stesso tema di Alda Merini, illustra quale funzione lo studio della poesia e della letteratura abbia rivestito per te

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22 PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia A. Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano

Beppe Fenoglio, Una questione privata (Una questione privata, I ventitré giorni della città di Alba, Einaudi, Torino, 1990)

Beppe Fenoglio (Alba, 1922 - Torino, 1963) narra in Una questione privata la vicenda di Milton, giovane unitosi alle bande partigiane nelle Langhe, innamorato di Fulvia, ricca torinese rifugiatasi nella villa di campagna, che ha frequentato prima dell’armistizio. Ora la fanciulla è lontana ed egli teme che abbia avuto una storia d’amore con l’amico Giorgio. Nel passo il protagonista ricorda i momenti intensi trascorsi con lei.

Com’erano venute belle le ciliege nella primavera del quarantadue. Fulvia ci si era arrampicata per coglierne per loro due. Da mangiarsi dopo quella cioccolata svizzera autentica di cui Fulvia pareva avere una scorta inesauribile. Ci si era arrampicata come un maschiaccio, per cogliere quelle che diceva le più gloriosamente mature, si era allargata su un ramo laterale di apparenza non troppo solida. Il cestino era già pieno e ancora non scendeva, nemmeno rientrava verso il tronco. Lui arrivò a pensare che Fulvia tardasse apposta perché lui si decidesse a farlesi un po’ più sotto e scoccarle un’occhiata da sotto in su. Invece indietreggiò di qualche passo, con le punte dei capelli gelate e le labbra che gli tremavano. «Scendi. Ora basta, scendi. Se tardi a scendere non ne mangerò nemmeno una. Scendi o rovescerò il cestino dietro la siepe. Scendi. Tu mi tieni in agonia». Fulvia rise, un po’

stridula, e un uccello scappò via dai rami alti dell’ultimo ciliegio.

Proseguì con passo leggerissimo verso la casa ma presto si fermò e retrocesse verso i ciliegi.

«Come potevo scordarmene?» pensò, molto turbato. Era successo proprio all’altezza dell’ultimo ciliegio. Lei aveva attraversato il vialetto ed era entrata nel prato oltre i ciliegi. Si era sdraiata, sebbene vestisse di bianco e l’erba non fosse più tiepida. Si era raccolta nelle mani a conca la nuca e le trecce e fissava il sole. Ma come lui accennò a entrare nel prato gridò di no. «Resta dove sei.

Appoggiati al tronco del ciliegio. Così». Poi, guardando il sole, disse: «Sei brutto». Milton assentì con gli occhi e lei riprese: «Hai occhi stupendi, la bocca bella, una bellissima mano, ma complessivamente sei brutto». Girò impercettibilmente la testa verso lui e disse: «Ma non sei poi così brutto. Come fanno a dire che sei brutto? Lo dicono senza... senza riflettere». Ma più tardi disse, piano ma che lui sentisse sicuramente: «Hieme et aestate, prope et procul, usque dum vivam...1 O grande e caro Iddio, fammi vedere per un attimo solo, nel bianco di quella nuvola, il profilo dell’uomo a cui lo dirò». Scattò tutta la testa verso di lui e disse: «Come comincerai la tua prossima lettera? Fulvia dannazione?» Lui aveva scosso la testa, frusciando i capelli contro la corteccia del ciliegio. Fulvia si affannò. «Vuoi dire che non ci sarà una prossima lettera?»

«Semplicemente che non la comincerò Fulvia dannazione. Non temere, per le lettere. Mi rendo conto. Non possiamo più farne a meno. Io di scrivertele e tu di riceverle».

Era stata Fulvia a imporgli di scriverle, al termine del primo invito alla villa. L’aveva chiamato su perché le traducesse i versi di Deep Purple2. Penso si tratti del sole al tramonto, gli disse. Lui tradusse, dal disco al minimo dei giri. Lei gli diede sigarette e una tavoletta di quella cioccolata svizzera. Lo riaccompagnò al cancello. «Potrò vederti, — domandò lui, —domattina, quando scenderai in Alba?» «No, assolutamente no». «Ma ci vieni ogni mattina, — protestò, — e fai il giro di tutte le caffetterie». «Assolutamente no. Tu ed io in città non siamo nel nostro centro». «E qui potrò tornare?» «Lo dovrai». «Quando?» «Fra una settimana esatta». Il futuro Milton brancolò di fronte all’enormità, alla invalicabilità di tutto quel tempo. Ma lei, lei come aveva potuto stabilirlo con tanta leggerezza? «Restiamo intesi fra una settimana esatta. Tu però nel frattempo mi scriverai». «Una lettera?» «Certo una lettera. Scrivimela di notte». «Sì, ma che lettera?» «Una lettera». E così Milton aveva fatto e al secondo appuntamento Fulvia gli disse che scriveva benissimo, «Sono... discreto». «Meravigliosamente, ti dico. Sai che farò la prima volta che andrò a

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Torino? Comprerò un cofanetto per conservarci le tue lettere. Le conserverò tutte e mai nessuno le vedrà. Forse le mie nipoti, quando avranno questa mia età». E lui non poté dir niente, oppresso dall’ombra della terribile possibilità che le nipoti di Fulvia non fossero anche le sue. «La prossima lettera come la comincerai? — aveva proseguito lei. — Questa cominciava con Fulvia splendore.

Davvero sono splendida?» «No, non sei splendida». «Ah, non lo sono?» «Sei tutto lo splendore».

«Tu, tu tu, — fece lei, — tu hai una maniera di metter fuori le parole... Ad esempio, è stato come se sentissi pronunziare splendore per la prima volta». «Non è strano. Non c’era splendore prima di te».

«Bugiardo! — mormorò lei dopo un attimo, — guarda che bel sole meraviglioso!» E alzatasi di scatto corse al margine del vialetto, di fronte al sole.

1. Hieme… dum vivam: il significato della frase latina è quello di una promessa d’amore: “d’inverno e d’estate, vicino e lontano, finché vivrò”.

2. Deep purple: canzone di Nino Tempo e April Stevens molto famosa negli anni Trenta.

COMPRENSIONE E ANALISI

1. Riassumi in non più di 7-8 righe il passo.

2. Come viene descritto il personaggio di Fulvia?

3. Qual è la sua condizione sociale? Quali informazioni hai usato per rispondere?

4. Come si relaziona la ragazza con Milton?

5. Che cosa prova Milton per lei?

6. Come vengono connotati dal punto di vista culturale i due giovani? Rispondi con riferimenti al testo.

7. Come definiresti il linguaggio di Fenoglio in questo passo? Motiva le tue considerazioni con citazioni dal passo.

INTERPRETAZIONE

L’amore è tra i temi ricorrenti nella tradizione letteraria. Come viene trattato nel passo? Quali modelli ti sembrano evocati? In relazione a questo argomento, quali voci conosciute nel corso dei tuoi studi ti hanno maggiormente colpito? Per quali ragioni? Illustrale fornendo le motivazioni della tua scelta.

PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B. Analisi e produzione di un testo argomentativo (Ambito letterario)

Mario Vargas Llosa, È pensabile il mondo moderno senza il romanzo?

Mario Vargas Llosa (Arequipa, 1936) è uno scrittore peruviano. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 2010. Il testo proposto è parte della sua Nobel Lecture in occasione del conferimento del Premio.

Mi propongo, in queste righe, di enunciare alcune ragioni contro l’idea che la letteratura, e in particolare il romanzo, sia un passatempo di lusso; proporrò viceversa di considerarla, oltre che una

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delle più stimolanti e feconde occupazioni dell’animo umano, un’attività insostituibile per la formazione del cittadino in una società moderna e democratica, di individui liberi. (…)

Viviamo in un’era di specializzazione della conoscenza, causata dal prodigioso sviluppo della scienza e della tecnica, e dalla sua frammentazione in innumerevoli rivoli e compartimenti stagni, tendenza che non potrà altro che accentuarsi negli anni a venire. La specializzazione porta con sé, senza dubbio, molti benefici, perché consente di progredire nella ricerca e nella sperimentazione, ed è il motore del progresso. Ma determina anche, come conseguenza negativa, l’eliminazione di quei denominatori comuni della cultura grazie ai quali gli uomini e le donne possono coesistere, entrare in comunicazione e sentirsi in qualche modo solidali. La specializzazione conduce all’incomunicabilità sociale, alla frammentazione dell’insieme di esseri umani in insediamenti o ghetti culturali di tecnici e specialisti che un linguaggio, alcuni codici e un’informazione progressivamente settorializzata e parziale relegano in quel particolarismo contro il quale ci metteva in guardia il vecchissimo adagio: non bisogna concentrarsi così tanto sul ramo o sulla foglia, da dimenticare che essi sono parti di un albero, e questo di un bosco. Dall’avere precisa coscienza dell’esistere del bosco dipende in buona misura il senso di appartenenza che tiene unito il corpo sociale e gli impedisce di disintegrarsi in una miriade di particolarismi solipsistici1. E il solipsismo

— dei popoli o degli individui — genera paranoie e deliri, quelle deformazioni della realtà che spesso danno origine all’odio, alle guerre e ai genocidi. Scienza e tecnica non possono più assolvere una funzione culturale integratrice nel nostro tempo, proprio a causa dell’infinita ricchezza di conoscenze e della rapidità della loro evoluzione che ha condotto alla specializzazione e all’uso di vocabolari ermetici.

La letteratura, invece, a differenza della scienza e della tecnica, è, è stata e continuerà a essere, fino a quando esisterà, uno di quei denominatori comuni dell’esperienza umana, grazie al quale gli esseri viventi si riconoscono e dialogano, a prescindere da quanto siano diverse le loro occupazioni e le loro prospettive vitali, le geografie e le circostanze in cui si trovano, e le congiunture storiche che determinano il loro orizzonte. Noi lettori di Cervantes o di Shakespeare, di Dante o di Tolstoj, ci sentiamo membri della stessa specie perché, nelle opere che hanno creato, abbiamo imparato quello che condividiamo in quanto esseri umani, ciò che sussiste in tutti noi al di là dell’ampio ventaglio di differenze che ci separano. E nulla difende l’essere vivente contro la stupidità dei pregiudizi, del razzismo, della xenofobia, delle ottusità localistiche del settarismo religioso o politico, o dei nazionalismi discriminatori, meglio dell’ininterrotta costante che appare sempre nella grande letteratura: l’uguaglianza essenziale di uomini e donne in tutte le latitudini e l’ingiustizia rappresentata dallo stabilire tra loro forme di discriminazione, dipendenza o sfruttamento. Niente, meglio dei buoni romanzi, insegna a vedere nelle differenze etniche e culturali la ricchezza del patrimonio umano e ad apprezzarle come una manifestazione della sua molteplice creatività.

Leggere buona letteratura è divertirsi, certo; ma, anche, imparare, nel modo diretto e intenso che è quello dell’esperienza vissuta attraverso le opere di finzione, cosa e come siamo, nella nostra interezza umana, con le nostre azioni e i nostri sogni e i nostri fantasmi, da soli e nell’intelaiatura delle relazioni che ci legano agli altri, nella nostra presenza pubblica e nel segreto della nostra coscienza, quella complessissima somma di verità contraddittorie — come le chiamava Isaiah Berlin2 — di cui è fatta la condizione umana.

Quella conoscenza totalizzante e in presa diretta dell’essere umano, oggi, si trova soltanto nel romanzo. Neppure gli altri rami delle discipline umanistiche — come la filosofia, la psicologia, la storia o le arti — hanno potuto preservare quella visione integratrice e un discorso accessibile al profano, perché, sotto l’irresistibile pressione della cancerosa divisione e frammentazione della conoscenza, hanno finito per soccombere anche alle imposizioni della specializzazione, per isolarsi in territori sempre più segmentati e tecnici, le cui idee e i cui linguaggi sono fuori della portata della donna e dell’uomo comuni. Non è né può essere il caso della letteratura, sebbene alcuni critici e teorici si sforzino di trasformarla in una scienza, perché la finzione non esiste per indagare in un’area determinata dell’esperienza, ma per arricchire in maniera immaginaria la vita, quella di tutti, quella vita che non può essere smembrata, disarticolata, ridotta a schemi o formule, senza

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scomparire. Perciò Marcel Proust ha detto: «La vita vera, la vita infine rischiarata e scoperta, l’unica vita quindi pienamente vissuta, è la letteratura». Non esagerava, guidato dall’amore per quella vocazione che praticò con talento superlativo: semplicemente, intendeva dire che, grazie alla letteratura, la vita si capisce e si vive meglio, e capirla e viverla meglio significa viverla e condividerla con gli altri.

Il legame fraterno che il romanzo stabilisce tra gli esseri umani, costringendoli a dialogare e rendendoli coscienti del loro substrato comune, di essere parte di uno stesso lignaggio spirituale, trascende le barriere del tempo. La letteratura ci riporta al passato e ci affratella con quanti, in epoche ormai trascorse, s’intrigarono, si entusiasmarono e sognarono con quei testi che ci hanno tramandato e che, adesso, fanno entusiasmare e sognare anche noi. Quel senso di appartenenza alla collettività umana attraverso il tempo e lo spazio è il più grande esito della cultura, e nulla contribuisce tanto a rinnovarlo, una generazione dopo l’altra, quanto la letteratura. (…)

Uno dei primi effetti benefici (della letteratura) si verifica sul piano del linguaggio. Una comunità senza letteratura scritta si esprime con meno precisione, ricchezza di sfumature e chiarezza di un’altra il cui principale strumento di comunicazione, la parola, sia stato coltivato e perfezionato grazie ai testi letterari. Un’umanità senza romanzi, non contaminata di letteratura, somiglierebbe molto a una comunità di balbuzienti e di afasici, tormentata da terribili problemi di comunicazione causati da un linguaggio grossolano e rudimentale. Questo vale anche per gli individui, ovviamente. Una persona che non legge, o legge poco, o legge soltanto spazzatura, può parlare molto ma dirà sempre poche cose, perché per esprimersi dispone di un repertorio di vocaboli ridotto e inadeguato. Non è un limite soltanto verbale; è, allo stesso tempo, un limite intellettuale e dell’orizzonte immaginativo, un’indigenza di pensieri e di conoscenze, perché le idee, i concetti, mediante i quali ci appropriamo della realtà esistente e dei segreti della nostra condizione, non esistono dissociati dalle parole attraverso cui li riconosce e li definisce la coscienza. S’impara a parlare con precisione, con profondità, con rigore e con acutezza, grazie alla buona letteratura, e soltanto grazie a questa. (…)

. Solipsistici: caratterizzati da individualismo esasperato. Il solipsismo è una dottrina filosofica basata sulla concezione dell’io come unico ente cui è subordinata la realtà oggettiva.

2. Isaiah Berlin: filosofo e politologo britannico (1909-1997).

COMPRENSIONE E ANALISI

1. Quale funzione ha la letteratura oggi secondo l’autore?

2. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della specializzazione tipica del mondo contemporaneo?

3. Perché la letteratura consente una conoscenza totalizzante dell’essere umano?

4. Perché la letteratura non può trasformarsi in una scienza?

5. Quali sono i benefici della letteratura sul piano linguistico?

6. Perché l’autore accusa scienza e tecnologia di utilizzare vocaboli ermetici?

Ripercorri i passaggi fondamentali dell’argomentazione dell’autore. Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.

PRODUZIONE

Discuti le affermazioni dello scrittore anche in relazione al valore oggi universalmente attribuito alla scienza e alla tecnologia e a una sempre più diffusa attività di divulgazione scientifica anche fra il largo pubblico.

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26 PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B. Analisi e produzione di un testo argomentativo (Ambito storico)

E. J. Hobsbawm, Il lavoro delle donne fra fine Ottocento e primi decenni del Novecento (Gente non comune, Rizzoli, Milano, 2007)

E. J. Hobsbawm (Alessandria d’Egitto 1917 - Londra 2012) è stato uno storico inglese.

L’excursus storico sul lavoro femminile [condotto nelle pagine precedenti, n.d.r] dall’inizio del secolo XX fino al termine della Seconda guerra mondiale ha permesso di mettere in evidenza alcune caratteristiche e connotazioni. Innanzitutto, la progressiva differenziazione tra lavoro professionale e lavoro familiare; con il primo si intende qualsiasi attività retribuita che compare sul mercato del lavoro, con il secondo il lavoro erogato nella e per la famiglia, comprendente compiti e mansioni attinenti la riproduzione personale e sociale dei suoi membri. È assente dal mercato del lavoro e quindi è gratuito.

In secondo luogo è possibile rilevare una prima concentrazione delle professioni femminili in alcuni canali occupazionali: coadiuvanti nell’azienda contadina o braccianti stagionali, operaie nel tessile, artigiane in alcune lavorazioni dell’abbigliamento, esercenti e dipendenti di negozi, lavoratrici dei servizi domestici, di cura della persona, di pulizia, insegnanti elementari ed impiegate d’ordine.

I più elevati livelli di partecipazione si registrano dalla fine dell’800 al 1921 e sono legati alle attività organizzate su base familiare, da quelle agricole alle manifatture a domicilio, ma anche alla prima fase dell’industrializzazione tessile.

Dal 1921 al 1931 si assiste ad un massiccio riflusso delle donne verso il ruolo di casalinghe in seguito ad una fase di industrializzazione pesante a prevalenza di manodopera maschile e ad un ridimensionamento dell’agricoltura.

Infine, sono rilevabili nel mutamento forme persistenti di segregazione. In particolare nella fase di economia familiare agricola ed artigianale prevale il fenomeno della segregazione verticale; ruoli maschili e femminili sono gerarchicamente predisposti pur accompagnandosi ad una parziale flessibilità dei compiti ed ad una occasionale partecipazione delle donne alle attività maschili.

Nel passaggio alle fasi di industrializzazione e di terziarizzazione1 la divisione sessuale del lavoro aumenta, le gerarchie tra i sessi si traducono in una specializzazione e segregazione orizzontale di attività nettamente diversificate tra donne e uomini sia nel lavoro produttivo che in quello riproduttivo, con l’industria che appare sempre più caratterizzata da numerose professioni nettamente “maschilizzate”.

Quindi, se col tempo viene meno la netta subalternità della donna nella famiglia patriarcale, che si era tradotta nella necessità di un controllo sociale su tutti gli aspetti dell’esistenza femminile, si affermano come prevalenti alcune situazioni di una presenza deprivilegiata delle donne nel lavoro e soprattutto emergono nuovi vincoli di tipo familiare.

1. Terziarizzazione: in economia il terziario è il settore di fornitura di servizi.

COMPRENSIONE E ANALISI

1. Che cosa si deve innanzitutto considerare a proposito del lavoro femminile?

2. In quali occupazioni le donne trovano inizialmente attività retribuite?

3. Perché a un certo punto il percorso delle donne nel mondo del lavoro subisce una battuta d’arresto?

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27

4. Quale paradosso pone lo storico fra ruolo delle donne in ambito familiare e nel lavoro?

5. Quale tesi generale puoi ricavare dal passo?

PRODUZIONE

Sulla base delle tue conoscenze, di eventuali letture e della tua esperienza rifletti sulla presenza delle donne nel mondo del lavoro nella seconda metà del Novecento e nei primi decenni del nuovo millennio.

PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B. Analisi e produzione di un testo argomentativo (Ambito storico)

Gino Strada, La guerra piace a chi non la conosce (Una persona alla volta, Feltrinelli, Milano, 2022)

Gino Strada (Sesto S. Giovanni 1948 - Rouen, 2021), medico, ha fondato l’organizzazione umanitaria Emergency. Il suo ultimo libro è uscito postumo.

La guerra è morti, e ancora di più feriti, quattro feriti per ogni morto, dicono le statistiche. I feriti sono il “lavoro incompiuto” della guerra, coloro che la guerra ha colpito ma non è riuscita a uccidere: esseri umani che soffrono, emanano dolore e disperazione. Li ho visti, uno dopo l’altro, migliaia, sfilare nelle sale operatorie. Guardarne le facce e i corpi sfigurati, vederli morire, curare un ferito dopo l’altro mi ha fatto capire che sono loro l’unico contenuto della guerra, lo stesso in tutti i conflitti. (…)

“La guerra piace a chi non la conosce”, scrisse 500 anni fa l’umanista e filosofo Erasmo da Rotterdam. Per oltre trent’anni ho letto e ascoltato bugie sulla guerra. Che la motivazione — o più spesso la scusa — per una guerra fosse sconfiggere il terrorismo o rimuovere un dittatore, oppure portare libertà e democrazia, sempre me la trovavo davanti nella sua unica verità: le vittime. (…)

C’è stato, nel secolo più violento della storia umana, un mutamento della guerra e dei suoi effetti.

I normali cittadini sono diventati le vittime della guerra — il suo risultato concreto — molto più dei combattenti.

Il grande macello della Prima guerra mondiale è stato un disastro molto più ampio di quanto si sarebbe potuto immaginare al suo inizio. Una violenza inaudita. Settanta milioni di giovani furono mandati a massacrarsi al fronte, più di 10 milioni di loro non tornarono a casa. Per la prima volta vennero usate armi chimiche, prima sulle trincee nemiche, poi sulla popolazione. Circa 3 milioni di civili persero la vita per atti di guerra, altrettanti morirono di fame, di carestia, di epidemie.

Trenta anni dopo, alla fine della Seconda guerra mondiale, i morti furono tra i 60 e i 70 milioni.

Quest’incertezza sulla vita o la morte di 10 milioni di persone è la misura del mattatoio che si consumò tra il ‘39 e il ‘45: così tanti morti da non riuscire neanche a contarli.

Gli uomini e le donne di quel tempo conobbero l’abisso dell’Olocausto e i bombardamenti aerei sulle città. Era l’area bombing, il bombardamento a tappeto di grandi aree urbane, Londra, Berlino, Dresda, Amburgo, Tokyo… Non esisteva più un bersaglio militare, un nemico da colpire: il nemico era la gente, che pagava un prezzo sempre più alto (…). E poi le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, che cambiarono la storia del mondo: l’uomo aveva creato la possibilità dell’autodistruzione.

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28 COMPRENSIONE E ANALISI

1. Quale tesi viene sostenuta dal fondatore di Emergency?

2. Quale giudizio sul Novecento viene emesso nel testo?

3. Quali immagini vengono associate alla guerra?

4.

5. Esistono secondo quanto si ricava dal testo effetti indotti dalle guerre?

6. Quale funzione hanno i dati riportati da Gino Strada?

PRODUZIONE

Sulla base delle parole di Gino Strada, delle tue conoscenze e della cronaca dei nostri giorni, rifletti sulla barbarie della guerra e sui suoi effetti sulle popolazioni coinvolte nelle aree dei molti conflitti ancora oggi in corso.

Tipologia c. Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità PROPOSTA C1

Ivano Dionigi, Il presente non basta, Mondadori, Milano 2016, pp. 99-102, p.105. «[…] Lo studio e il diritto allo studio, assicurato dalla Costituzione (art. 34), si caricano ai giorni nostri di valenze e urgenze inedite, in un “nuovo mondo” creato dalle tecnologie e dalle scienze. Si pensi agli scenari della cosmologia scientifica, alle frontiere della fisica pura e applicata, alle domande della e sulla genetica, per non dire delle acquisizioni di informatica e scienze cognitive. Dobbiamo attrezzarci per capire e renderci amico questo futuro carico di complessità e incognite, perché sono in gioco e in discussione le nostre identità consolidate e rassicuranti: l’identità culturale, incalzata dall’avvento di culture altre; l’identità professionale, scalzata dai robot; e la stessa identità personale, che vede tramontare le parole “padre” e “madre” così come le abbiamo pronunciate e vissute per millenni. Di fronte a tali rivoluzioni, la scuola rimane, a mio avviso, la realtà più importante e più nobile alla quale consegnare queste sfide […] La parola “scuola” evoca una stagione della nostra vita, un titolo di studio, […], il ricordo di un ottimo insegnante, l’origine dei nostri fallimenti o successi. […] Essa è il luogo dove si formano cittadini completi e […] si apprende il dialogo: parola da riscoprire in tutta la sua potenza e nobiltà. […] Dove c’è dialogo non c’è conflitto; perché i conflitti sono di ignoranza e non di cultura. […] Compito della scuola è mettere a confronto splendore e nobiltà sia del passato che del presente; insegnare che le scorciatoie tecnologiche uccidono la scrittura;

ricordare ai ragazzi che la vita è una cosa seria e non tutto un like; formare cittadini digitali consapevoli, come essa ha già fatto nelle precedenti epoche storiche con i cittadini agricoli, i cittadini industriali, i cittadini elettronici; convincere che la macchina non può sostituire

l’insegnante; dimostrare che libro e tablet non sono alternativi e rivali ma diversi perché il libro racconta, il tablet rendiconta; e rassicurare i ragazzi che il libro non morirà ma resisterà a qualunque smaterializzazione.»

La citazione proposta, tratta dal saggio di Ivano Dionigi, Il presente non basta, presenta il tema del diritto allo studio e del ruolo della scuola nella società contemporanea, dominata dalle nuove tecnologie, alla quale spetta la complessa sfida di mantenere aperto un dialogo culturale tra passato, presente e futuro, per formare cittadini digitali consapevoli. Rifletti su queste tematiche, diritto allo studio, ruolo della scuola, cittadini digitali, dialogo e conflitto nella società contemporanea e confrontati anche in maniera critica con la tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla tua sensibilità. Puoi articolare il tuo elaborato in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

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29 PROPOSTA C2

Gabriella Turnaturi, Tradimenti. L’imprevedibilità nelle relazioni umane, Feltrinelli, Milano 2014, pp. 81-83. «Condividere un segreto è uno dei modi per rafforzare e creare intimità. Tutti coloro che condividono un segreto si sentono protagonisti di un rapporto privilegiato e speciale che esclude quanti non ne siano a conoscenza. Includere e al tempo stesso escludere contrassegna di

ambivalenza il segreto e lo trasforma spesso in uno strumento di potere. Intorno al segreto, proprio grazie a questa duplice natura, è sempre in agguato il tradimento: chi conosce l’esistenza di un segreto e sa di esserne escluso sarà tentato di venirne a parte, inducendo al tradimento. Chi invece custodisce il segreto può tradirlo usandolo come strumento di potere per escludere o includere altri.

Il segreto crea intimità e condivisione, e insieme la possibilità del tradimento: confidare un segreto è una scelta che contempla il rischio di essere traditi. Il piacere di condividere un segreto può

spingere a superare incautamente il rischio contenuto nella condivisione. E il piacere, legato al potere, di rivelare, allargare la cerchia di condivisione può far superare ogni remora nei confronti del tradimento. È per questo che svelare un segreto è, forse, una delle forme più diffuse di

tradimento. […] Svelando un segreto lo si disconosce come tale, lo si svaluta declassandolo da qualcosa di sacro a qualcosa di ordinario che può essere reso pubblico. […] Già la differenza di percezione e valutazione dell’importanza di mantenere un segreto da parte di chi tradisce e da parte di chi è tradito, infligge una ferita alla relazione. […] Il tradimento del segreto, quindi, implica anche la distanza percettiva e valutativa fra chi tradisce e chi ha confidato. Insieme alla segretezza, si spezza l’andamento armonico della relazione e il rivelare irrompe come una dissonanza.»

La sociologa Gabriella Turnaturi in questo libro si occupa del tradimento. Centrale nella storia e nella letteratura di tutti i tempi, il tradimento di un segreto, spesso vincolato da patti impliciti, è anche un evento comune, che non di rado causa svolte radicali nel nostro rapporto con gli altri, spezzando legami che si credevano profondi con familiari, amici, innamorati o soci. Esponi il tuo punto di vista sulla questione, arricchendo il tuo elaborato con riferimenti tratti dai tuoi studi, dalle tue letture personali, dalle tue esperienze scolastiche ed extrascolastiche. Puoi articolare il tuo elaborato in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

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Il testo della simulazione della seconda prova sarà fornito solo in formato cartaceo

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA

ELABORATA DAL DIPARTIMENTO DI LATINO/GRECO

La seguente griglia è stata perfezionata dopo la presa visione delle prove di simulazione e applicata sulle esercitazioni effettuate. Il voto in ventesimi viene diviso per due

CANDIDATO _____________________________________________

indicatori descrittori Punti

comprensione del significato globale e puntuale del testo

completa e puntuale di tutto il testo (livello avanzato): 6

corretta per la maggior parte del testo, pur con qualche isolato e non pregiudiziale fraintendimento (livello intermedio-avanzato): 5- 5,5

corretta per buona parte del testo, pur con alcuni fraintendimenti (livello intermedio): 3,5-4- 4,5 corretta nelle linee fondamentali, nonostante alcuni travisamenti (livello di base): 3

lacunosa e frammentaria (livello parziale): 2-2,5 assente, con molti travisamenti e lacune ( livello inadeguato): 1- 1,5

………/6

individuazione delle strutture morfo- sintattiche

precisa e completa (livello avanzato): 4 adeguata pur con qualche imprecisione (livello intermedio): 3- 3,5

essenziale (livello di base): 2,5 parziale (livello parziale): 2

frammentaria e scarsa ( livello inadeguato): 1- 1,5

………/4

comprensione del lessico specifico

precisa (livello avanzato): 3

generalmente corretta, con qualche improprietà (livello intermedio): 2,5

elementare (livello di base): 2

con varie scorrettezze (livello parziale): 1,5 rara o scarsa ( livello inadeguato): 1

………/3

ricodificazione e resa in lingua italiana

linguaggio fluido e resa efficace del testo (livello avanzato): 3

resa generalmente appropriata (livello intermedio):

2,5

resa semplice, sostanzialmente corretta (livello di base): 2

resa con varie scorrettezze (livello parziale): 1,5 resa involuta e/o confusa, poco aderente ( livello inadeguato): 1

………/3

pertinenza delle risposte alle domande in apparato

completa e puntuale (livello avanzato): 4 adeguata (livello intermedio): 3-3,5 generica (livello di base): 2,5 parziale (livello parziale): 2

scarsa o nulla ( livello inadeguato): 1-1,5

………/4

votoxxx …../20

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ALLEGATO N. 1

ELENCO NOMINATIVO DEGLI STUDENTI

(viene fornito alla Commissione solo in forma cartacea)

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STUDENTI DELLA CLASSE

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36

ALLEGATO N. 2

CONTENUTI DELLE SINGOLE

DISCIPLINE

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Programma di Italiano.

Anno 2021-2022 Docente Andrea Barbetti

Quadro generale

La classe, composta inizialmente da 25 alunni, da settembre ad oggi ha lavorato con apprezzabili partecipazione e interesse. La continuità didattica e l'atteggiamento costruttivo degli alunni hanno permesso di realizzare gli obiettivi e le finalità indicati dal Dipartimento secondo metodologie che il docente ha rimodulato e variato a seconda della situazione di volta in volta determinata dai provvedimenti legislativi a livello nazionale e locale legati allo stato di emergenza, che si è chiuso il 31 marzo 2022, sebbene non per tutte le disposizioni di legge emanate in funzione di esso.

Didatticamente si può asserire quanto segue: la 5 E ha raggiunto nella disciplina conoscenze e competenze appropriate, complessivamente buone, nonostante le protratte difficoltà oggettive, che per alunne e alunni hanno abbracciato quasi l’intero percorso triennale.

Nello specifico:

Finalità raggiunte

1) Consapevolezza della complessità e della specificità del fenomeno letterario

2) Conoscenza diretta dei testi maggiormente rappresentativi del patrimonio della nostra letteratura 2) Consapevolezza della centralità dell’individuo nei vari ambiti delle conoscenze.

3) Proprietà di un linguaggio generale per comprendere messaggi orali e testi scritti e anche per produrli

4) Consapevolezza della ricchezza della lingua italiana, frutto di faticosi ma appassionanti passaggi storici e culturali.

Obiettivi raggiunti

1) Analisi e contestualizzazione dei testi

2) Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica, 3) Competenze e conoscenze linguistiche.

4) lettura diretta del testo in relazione agli autori affrontati, con adeguata collocazione storico- letteraria anche comparativa, con un’analisi che evidenzi una personale sensibilità di commento sommata a competenze di base contenutistiche e formali sul testo e sull’autore

5) Progressiva personalizzazione delle prove di scrittura richieste

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38 Metodologia didattica

Generalmente, in presenza, il metodo della lezione frontale frammisto, laddove possibile, alla tecnica del brain-storming, soprattutto per recuperare i prerequisiti indispensabili allo sviluppo della nuova tematica o del nuovo testo e per coinvolgere le potenzialità di partecipazione della classe alla costruzione del sapere.

La suddivisione modulare è stata impostata sulla necessità di far orientare gli studenti sui singoli autori e sui movimenti senza perdere di vista comunque il contesto storico, sociale e culturale di riferimento e secondo una consecutio che permetta collegamenti logico-comparativi all’interno di ogni modulo ed eventualmente fra un modulo e l’altro. Si rimanda alla scansione modulare del programma consegnato.

PROGRAMMA di ITALIANO

Testi in adozione

Giunta C., Cuori intelligenti ed. blu, 2, 3a-3b, Garzanti scuola Giunta C., Cuori intelligenti, Leopardi, Garzanti scuola

Alighieri D. (a cura di F. Gnerre ), La divina commedia, Petrini Testi aggiuntivi

in allegato su materiale didattico nel registro elettronico come pdf e/o power point

Modulo di recupero (in prerequisito a.s.2020/2021)

La grazia del cuore o incontro con Ugo Foscolo prima unità (personale)

Neoclassicismo e Preromanticismo

La situazione storica. Il valore etimologico dei termini. Il senso, l’origine, le finalità dei due movimenti europei.

seconda unità

I sonetti e la vita

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Biografia di Foscolo: le idee, la coerenza, le peregrinazioni del poeta. I sonetti come testimonianza dell’esistenza del letterato, del suo stato d’animo, di una poesia fra classicità e romanticismo.

Lavoro approfondito sui testi scelti.

terza unità

Il romanzo epistolare

Le “Ultime lettere di Jacopo Ortis” come il primo romanzo moderno della nostra letteratura. I modelli europei del romanzo epistolare (Richardson, Rousseau, Goethe). Identità e differenza fra Ortis e Werther, fra Ortis e Foscolo. Cenni della trama. I contenuti di base: la politica, l’amore, le illusioni e il loro rapporto con la “filosofia”.

quarta unità

Un’aldilà d’eterna memoria

“Dei sepolcri”: il carmen della morte e della vita oltre la morte. Genesi e struttura: la suddivisione dei versi sulla base della lettera al Guillon dell’autore medesimo. Le riflessioni di Foscolo: la memoria, la tomba e le urne dei forti; la poesia come illusione d’eternità.

Ugo Foscolo,

da “Poesie”: “In morte del fratello Giovanni”, “A Zacinto”, “Alla sera” (tutti e tre anche in power point);

da “Ultime lettere di Jacopo Ortis”:

(l’inizio del romanzo) il sacrificio della patria nostra; la bellezza, l'amore, le illusioni;

dai “Sepolcri”: analisi integrale in classe eccetto i versi 53-90 (personali), 91-150 (facoltativi).

Primo modulo

Quand’eravamo romantici

L’Italia del primo Ottocento e la tensione risorgimentale

prima unità (personale)

Romantico: parola molteplice

L’origine storica, sociale e letteraria del Romanticismo o dei Romanticismi; contenuti fondamentali.

Cenni sul Romanticismo europeo e raffronto col movimento italiano: analogie e differenze. Il Romanticismo milanese (cenni), tra il “Conciliatore” e Giovanni Berchet: le riflessioni sulla poesia classica e su quella moderna, la differenza fra parigini, ottentoti, popolo.

seconda unità didattica (in prerequisito a.s. 2020/2021)

(40)

40

Il giusto solitario

Manzoni fra Romanticismo e Risorgimento. Elementi della vita utili alla conoscenza del pensiero.

Vita e poetica attraverso la lente di Paolo D'Angelo, 'Le nevrosi di Manzoni' (il Mulino, saggi) La conversione e il senso del religioso (con cenno agli “Inni sacri”). Le “Odi”: contenuti di base di

“Marzo 1821” e “5 maggio”. Manzoni tragico: dalla riflessione sulle unità aristoteliche alle due tragedie “nazionali” e storiche. La questione della lingua. Vero storico e vero poetico.

terza unità didattica (in prerequisito a.s. 2020/21)

Il romanzo italiano

I “Promessi sposi”: genesi, le tre stesure, struttura, modelli: recupero e innovazione. Il senso storico ed il senso del religioso. Un romanzo “plurale”. Cenni riflessivi sui personaggi principali del romanzo. Lettura: “il sistema dei personaggi dei Promessi Sposi”. Il narratore onnisciente.

Testi scelti

Madame de Stael: Basta con i classici: tradurre i contemporanei (da “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”); Giovanni Berchet: (personale, in pdf) Il nuovo pubblico della letteratura (da “Lettera semiseria di Crisostomo al figlio”)

Alessandro Manzoni

Ode “In morte di Carlo Imbonati”, versi scelti (in pdf);

Ode 'Il cinque maggio'

da “Lettera a M. Chauvet”, Verità storica e invenzione poetica;

da “Lettera a C. D'Azeglio”, Sul Romanticismo (personale);

da “L’Adelchi”: Il solo riscatto possibile, coro dell’atto IV, scena 1 (Morte di Ermengarda, in pdf);

da "I promessi sposi": il manoscritto ritrovato (introduzione); Renzo e Lucia: finalmente sposi felici (cap.38).

Nel percorso personale lettura integrale di alcuni capitoli de “ I promessi sposi”: capitoli X (Gertrude in convento) XXIII (Il cardinale e l'Innominato) e XXXIV (Renzo arriva a Milano in tempo di peste)

Secondo modulo

Il passero solitario Leopardi, la poesia, il pensiero

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