MEMORIA SOPRA
LA CULTURA
DELLA PAGLIA DA
CAPPELLI
m
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MEMORIA
SOPRA LA CULTURA DELLAPAGLIA DA CAPPELLI SCRITTA DAL PERITO AGRARIO GIUSEPPE FRANCALAHCI DIMO- RANTEliELLACITTA*DI PRATO.
Per quanto
lacultura della pagliada cappel-li siasi dilatata,
e vada
tutto gioruosempre
più dilatandosi, atteso l'ingrandimento delcom- mercio
deicappelli,chesifadai NegoziantiTo-
scani coi loro corrispondenti di diverse piazze
d'Europa,
Asia,ed America
,
pur non
ostantenon
si è quella portata a quel giustagrado di perfezione, cuipuò
condursi a generale van-taggio. .
Questo
articolodi lusso, che in senon
con- tiene, che poco intrinseco,ma
quasi tuttama-
nifattura, è formato dalle paglie prodotte
da una
quantità di terreni esposti in Collina, co-me
sarebbero quelli del Poggio diMal ma
utile, Signa, Pulica,Val
di Pesa,Val
di Bisenzo, Verriio, e simili ce. Conosciutasidunque
dai possidenti toscani lasomma
utilità procedenteda un
talcommercio, sembrava,
che darsido- vesseroimedesimi
il più forteimpegno, onde
applicarsi
premurosamente
alla cultura dei loro terreni alti alla produzione delle paglie da cap- pelli, per vie più felicitare,ed
ingrandireque-
sto
ramo
dicommercio,
e divenire neltempo
stesso più utili a se
medesimi, ed
alla genera-lità di tutti gl'individui, che lavorano, e traf- ficano in tal genere
.
Non può
negarsi, chealcuni industriosi pos- sidenti, e trafficanti insieme unitinon
avessero intraprese delle sociali negoziazioni,montando
delle fabbriche di cappelli,
ed occupando una numerosa
quantità di lavoranti perconsumare, ed
impiegarele paglie prodotte dai loroeffetti,e quelle altresì provvedute daiTerzi, forman-
do
di esse paglieun
vistoso assortimento di Cappelli colmezzo
di Fattorini, Ministri, e Banchieri,cheaccettavanocommissioni
da
tut-ti i Paesi Esteri;
ma non
per questoun
sì fatto lavorio è slato condotto alla piena sua fiondi- la per i soliti incidenti,chequasisempre
acca-dono
nei traffici sociali, essendo restata delusa la speranza di molti, per aver veduta morire in roano diquesta genteVintrapresaspeculazio- ne
appena
nata:ma non
ostantequestoritraffico dei Cappellinon
harisentitoasvilimentoveruno, che anzi è staio quellosempre
più attivato per le continue richieste, e commissioni, chesi ri-cevono
dall'Estero, perii che si conserva, e progredisce tale arte a misura dell'aumentata civilizazione, e del lusso in tutti li stali,ed
in tutte le classi dellepersone.Egli è per questo, che, standomi a cuore la
conservazione,
ed
anchel'accrescimentodiuna
tale lavorazione per il pubblico bene,
mi sono
determinato di scrivere la presentememoria
sulla cultura delle terreproduceutila paglia
da
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5
cappelli, inculcando, e
raccomandando
ni pos- sessori di piagge, e terreni spogliati situati in collina, e che possono essere di quelle qualità, chevado
a descrivere, dinon
trascurare d'in- sinuare ai loro ministri, e lavoratori, che nei luoghi adattati sementino queste paglie.Ohe
se per avventura vi si trovassero delle persone addette all' Agricoltura che
non
fossero bastan- temente instruite delmetodo
datenersi peruna
tal sementa,
o
chenon
conoscessero fisicamente quali siano le terre propriee suscettibili di pro- durre la paglia di perfetta qualità,ho
creduto utile in questa miamemoria
di dettagliarle, e descriverle jutte separatamente, ad oggetto di farcomprendre
quali, e quanti siano i vantag-gi^
difetti, che resultar possono dalsementarela paglia piuttosto inuna terra, che in un'altra,
ed
a quali variazioni siano soggette le paglie bianchite,ed
i cappelli fabbricati allorché allanuova
stagione dall'anno
seguentevengano
esposti alla luce Solare
.
A
persuasiva per tanto degli intelligenti di tale sferapasseròadescriverepraticamente,teo- ricamente, e fisicamenteiltrattato,chemi sono
proposto, e cheho
diviso in sei concisi Arti- coli,pregandoi-benigniLettoridi quel compati-mento,
che da loro esige la tenuità dellemie
cognizioni, e lo zelo della pubblica utilità.ARTICOLO
I.Metodo da
tenersi nelpreparare
ilterre-no per sementarvi
lapaglia da
cappelli.I terreni,chesidestinano per questa cultura
vanno
lavoratiminutamente
nelmese
dimag-
gio, e sarebbeben
fatto di zapparli,o
vangar-li:
ma
volendo minorare laspesa, si faranno minutarecoli1
aratro,
o
coltro,amezzo
vomere.Maggesata che sia la terra, e pulita
da
quei pacciami,e sassi più grossi, che possono tro- varsi, si lascierà esposta per tutta l'estatealla luce del sole, affinchè,essendo queste piaggecomposte
di galestro grasso carico d'argilla,o
d'alberese calcinabile,vengano
a ricuocersi dagliardenti raggi solari, e dall' azionedell'al- tre meteore,acciòsi rendino più atte asom-
ministrare ai vegetabili di quei principj di cui son composti.
Venuta
appena la pioggiadell'autunnoque-
ste terre fermentano, si calcinano, e si sciol-
gono
:quando
sarannotornateasciuttesi faccia-no
spianare con Verpicecon fondo
a dente di cavallo,o
siarastrello fatto sulbandone
di fer- ro; in questa guisa si porteranno via tutti ipacciami,
ed
il bifolco tutte le volte, che in- gozza per esser troppo ripieno, avrà cura dì fermarsi, e pulirlo, e fare dei moliti di cotesto materie, indi bruciarlequando
sarannosecche.Rosolata,e asciutta
che
sia la terra, si minati dinuovo con
l'aratro, e si passi a rifende- re tutte le spallette della prima aratura fat- ta nelmaggio
,o
nell' estate ( che dai bifol- chidicesicosteggiare):ma
trattandosi di terre spogliale sarà meglio intraversarle , così siincrociano tatti li spigoli, e la terra si
mi-
schia,e presenta più superficie allaluce,e vien tutta dissodata.
In questo statosi lasceranno le piagge pre- parate per la sementa,
ed
asuotempo
si spia- neranno col solito erpice,econ
la zappadove
resteranno delle irregolarità:dopo
tutto questosi sementeranno,
come diremo
in appresso.( Sotto il vocabolo
pacciame
s intendonogramigne,
sciammie, mentastico, ec.)
ARTICOLO
II.Metodo da
praticarsi nelsementare
lapa-
glia in diversitempi
, equai grani debbano adoprarsi per
questasementa
:come pure
quali siano lequalitàdi
terre,che
gli siano proprie.Preparata che sia la terra,
come
si disse,dal- lametà
dinovembre
sino a tuttodecembre
sifaranno le semente delle paglie, essendo questo
il
tempo
più proprioa tal sementazione: sipuà
sementare anche fino allametà
dimarzo
, con-forme
per semplice provaho
praticato io stesso,V
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e
quando
sia continuatauna
primavera piovo- sa, ela paglia è riuscita anche migliore di quel- la sementata nei tempi opportuni.Ma
ciònon deve
passareporesempio per la ragione,chenel corso di sei anni di esperimento ,un anno
solo di primavera piovosa è riuscitabuona
, e negli altricinque attesa la siccità è arrabbia- ta sul terreno eoa pochissimo profitto.Da
ciò è chiaro, chese la cosa riesce bene,è semplicecaso. * . •
Nel far
dunque una
talsementa
si procuri , che laterranon
sianè
tanto molle,né
troppo asciutta.Nel primo
caso quelli, che seminano, c gli altri, che zappettanominutamente,
e ri-pianano, lapiderebbero la terra in guisa taleda sotterrare una quantità di
seme
sotto le loroorme
profonde, il qualenon
nascerebbe , e la paglia verrebbe irregolare;come
pureirregola-
resarebbesementandolainterreni troppoasciut-
ti a cagione delle formiche, che l'ammassanoin diverse parti, ne
deformano
lo spartito, e fan-no
sì, che nasceammucchiata,
e si allina. *Sementando
il terreno Alberese, e Galestro caricod'argilla intempo opportuno
, e con se-me
di granomarzolo
di Bologna,odi Modena, purché
sia pulito, e fine,non
ci vorràmeno
di staia io grano per ogniquadratodi braccia die- ci mila, corrispondente a stiora 6. io. 3. ioquadre
,e ciò perchè essendo terra carica di materialicomponenti
lafertilità,in sostanzacori più nervo dei Galestri secchi, delle terre tu-DigitizedbyGoogle
facce, delle terre focaiole, e arenose, si rende necessario caricarle di
seme
superiormente a tutte Valtre, acciò venga fitta, e getti il collo fine, cheè la qualità in sostanza, chedeve
de- siderarsi.Quando
si sementa la paglia nei ter- reni più deboli, e poveri d'argilla, si diminui- sca ilseme
in proporzione della loro sterilità,
poiché diversamente le paglie verrebbero sten- te, getterebbero
poco
collo, e resterebberosem-
predure
alla lavorazione,ed
in molte piagge rimarrebbero allinate permancanza
di nutri-mento
, e difettose per le ragioni, chevedremo
in appresso.
Sementate per tanto queste piagge di terra
,
come
si disse,con seme
di grano marzolo,o con
altro grano dettosemone
di Pontedera(qual
seme
logiudico più proprio per le terre sterili, che adattabileall'alberese, e ciò perchè essendo questo grano piùgrosso, e per conse- guenza più farinaceo, e con piùglutine, ema-
scillaggine del marzolo, nei terreni secchi resi- ste più allasiccità: ragione,percuine fanno
un
grand'uso nei poggi del Malmantile,
ed
in altrecolline secche;
ma
nei terreni pinguedinosi , e carichi d'argillavasempre
seminatoil grano mar- zolo, affinchè le paglievengano
più bianche, e più morvide, emeno
cariche di silice; e seven-gono
di collo piùcorto, riescono per altro più docili alla lavorazione, e tirano i cappelli più bianchi, e più lucidi alla pressa di quellonon
si ottiene dagli altri formati di paglia di
semo-
ne,) sarà cura di chi assiste aquesta sementa
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1Q
di osservare alle
pendenze
delle piagge, chesisementano, e farvi tutti quei solchi ,
ed
acqua)ove
occorrono, acciò nel verno V umiditànon
guasti la sementa,
oppure
per la troppa pen-denza
dellasuperficie le acquenon
ribruchinoil terreno, e in diversi punti resti spogliato di
seme
,o dove
troppo fitto; oggetto, per cuivengono, come
si disse, allinate. Si possonose-mentare
ancora perpagliadacappelli dellasega- lefine, della bianchettasenza teghe, edella roc~cella,
purché
si sparganofondeal pari delmar-
zolo, e seraone, e si avrannodelle paglie difi-gura
conforme, ma
per altrosempre
ruvide, nella curasempre
toste, e piombale,enon
da-ranno
maiun
cappello di figura, e di prezzo ,ma sempre
cangianti, e da nero,onde,
dietro le prove finquì fatte, ionon
trovo adattabile a talsementa
, cheil granomarzolo
,ed
il cosìdetto
semone
di Pontedera. »La
maniera poi di conoscere le pagliequan- do
sonoin stato di svellersi, e la più facile: siosservi nel Maggio,
o
ai primi diGiugno quan- do
questasementa hagettato il fiore, e trovere-mo
il granello delgrano, chespremendolo
get- ta il latte farinaceo,ed
allora si sbarbi, si le- ghi amanate
, e si faccia seccare al soie; indisi bianchisca alle guazze, si sfili, si agguagli , s impanni,
ed
ecco formato il cappello:ma
spettando questa sfera ai negozianti, tralascio perciò ditrattarne la pratica, leteorie, l'uso, ec.
(I
mercanti appellano paglie allinate tutteDigitizedbyGoogle
1 1
quelle piazze, che si
vedon
nelle piaggeabbru- ciate, e restate assicciteper la troppasemema
incompatibile col terreno a quella destinato
,
oppure
per esservi sotto degli scogli,o
abban- donatodalle nebbie, dall'ombra di fruiti, ec.per le qualicausetnojonosulterreno senza but- tar collo.)
ARTICOLO
ni.* • •
Vantaggi,
o pregiudizi, che resultanodal sementare
lapaglia da
cappelli inun
terrenopiuttosto che in
un
altro.Le
paglie sementate nel terreno alberese so-no sempre
le migliori di tutte l'altre attesa la quantità degli ossidi di ferro che esso contiene, tirando la paglia più morvida,dicollo piùsvel- to, emeno
organata di tutte Valtre; bianchisce alle guazze con maggior celerità, e sì presta più facilmente alla maglia,ed
alla pressa, e tanto le paglie gregge , che i cappelli lavorati sirendono
quasi inflessibili alle variazione del- la temperaturaatmosferica, talchéicappellifab- bricali di paglia fatta nell'alberesemantengono
per lungotempo
il bianco,equando
sono de- generati in giallastrosifanno lavare,e riacqui- stano la candidezza,come
nuovi.Il Galestro grasso carico
d
argillanon
ha to- talmente le istesse attribuzioni dell'alberese ,ma
è quel terreno, chesi approssima a tirar leDigitizedbyGoogle
1
2
paglie quasi conformi alle sopra descrìtte;eoa
la differenza peraltro, che i cappelli
vengono
alquanto più ceciati, emantengono meno
ilbianco, per l'oggetto, che questa specie di ter- ra essendo carica più di silice, e
meno
d' ossi- di metallici, colorisce più del altre tutte le piante culmifere, che vi sono seminate:E
sic-come
il ceciato (quando non
tende al rosso) è colore chenon
spiace ai mercanti, perciò tanto l'Alberese,
quanto
il Galestro peruna
talsementa
èda
preferirsi a tutte le altre qualità di terreni,sempre
che sia esposto, esituatoal- l'aria aperta, enon
ingombrato, affinchè leguazze
restino asciugate presto dal sole, e dai venti, enon
abbianotempo
di fissarsi soprail collo delle paglie;loche accadespesso, allor-
quando
quelle sono sementatein luoghi bassi,
ed
ombrati,Questo
difetto, perquanto
sia ilpeggiore,
quando non
è eccessivo,non impe-
disce, che i mercanticomprino
la paglia, sulla piaggia,e ancora nelpunto
di svellersi,non
co- noscendosi tal difettoma
la distinguono poibene quando
1'hanno
curata,vedendovi com-
parire delle piccole tacce sul collo della paglia, che i mercanti la
chiamano
macchiata dallapu- ce ,ovvero
vaccatama
che in sostanzanon
è che fissazione di carbonico nelle piante,mer-
cè la violenta,ed
istantanea azione delleme-
teore, e che
pocg
si distinguequando
è verde.(
Chi
bramasse scoprireilpiùpiccol difetto so-DigitizedbyGoogle
i3
pra le paglie da svellersi, senza aspettar di co- noscerlodopo
averle bianchite, sidirigaall'Au- tore della presentememoria
, che ne darà ilsegreto.)
La
terra tufacea,quando non
% è tanto caricadisilice,e mostra
un
colore giallastro, legata in dose con poca argilla, attesa la quantità del quarzo, che contiene , forma un'adequata coe- sione trale sue molecole, che lacompongono,
conservail fresco più dell'altre terre,esommi-
nistra alle paglie, che
non devon
riprodurre,il necessario nutrimento per condurle al
punto
di svellersi:E
nellemie
osservazionibo
riscon- trato, che per il corso diun anno
la paglia vi vieneconforme
a quella sementatanell'Albere- se, e Galestro sopra descritto;ma
peraltrova seminata più chiara, bastando staja otto di se-me
per ogni quadrato.ARTICOLO
IV.Qualità di Terreni
, chevanno
scartatiper
lasementa
delle paglieda
cappelli, e ragioni,per
lequalidevono
lasciarsia
parte.Sono ben
persuaso, che tutti conosceranno di qual tufo, e di qual Galestroio abbia parla- tonel precedente Articolo,quando ho
rilevato la qualità deiterrenipiùadattabili aquestacul- tura,persuaso altresì,chemolti.«appiano esserviuna
quantità di Galestri secchi, edi tufi are-nosi, chealtro
non
sono, che un'ammasso
diframmenti
, e rottami di sassinon
ossidati tra- sportati in parte dall'acque, e alterati dallemeteore
, e parte posti in dissoluzione daidue
estremi del caldo, e del freddo, che sifan sentire nel nostro emisfero.
Questo
ter- reno èbono
semplicemente per le viti, oli- vi ec.ma non
già per le piante erbacee, che radicano soltanto nella superficiedelsuolo,es-sendo
questo povero d'argilla, e formato diuna
terra porosa, e traspirante,e facile all'e- gresso, e regresso dell'acque, e delle guazze, dimodo
che appena cadutevi sopra siperdono
in gran parteperfiltrazione,e quelle,cheresta-
no
alla superficie,
vengono
distrutte,ed
eva- porate inun modo
sorprendente$ oggetto
,
per cui
non
si vestono tali terre di erbe, e sementandolenon
recano, cheuno
scarso, e miserabil prodotto,onde
sonoqueste princi- palmente da rigettarsi peruna
tal sementa.Per
ragione inversa vi èuoa
quantitàdi ter- reni dasementarsi,} qualinon
sonopunto
confa- centi a questa sementa,come
sarebbeVArgilla deportata dalle torbe,l'altre argille distrati so- lididipiù colori,come
turchine, bigie, e bian-core,
dettecomunemente
giglie creteo
sianomarne
argillosé,1equaliper quantoesposte nelle posizioniprcsO'ritteinon
sono peròadattabilialla nostra sementaper la ragione,che le pagliehan
bisognodiun
terrenodiadequatacoesione, cioè chenon
sia tanto poroso,e traspirante,nètanto,i5
tenace, e forte,come
sono lutte le crete, omarne
argillose, lequali attesa la lorostraordi- naria coesione, piuttosto che disgregarsi lenta-mente, come
fanno le altre terre mischiate in dose, o si ostinano al passaggio dell'acque, chedevono
somministrar loroimateriali dellaferti- lità, o alterate daidue
estremi, alla superficie s'impregnano^flHp,
divengono compatte,ed
alla
nuova
st ne appena chel'ariaincalorisco, si indurano,e serranoleradiche dei vegetabili, e piuttostochè somministrargli .l'alimento ne- cessario, ristringela massa,stianta, eformauna
quantità di cratere pfcr tutta la superficie,eai
rende impermeabile agi' iuflussi delle meteorenegando
ildovuto
alimento alle piante, cheso- stiene,e permancanza
di quesjf)indispensabile nutrimento divengono chach<m lh<om
Heie, e gradata-
mente
il!anguidiscono,e moioflPhelsuoloistes- so,ove
sono nate.^
Di
questa qualità di terre si trova indiverse parti d'Italia,come
nel Piemonte,nellaMarca
di
Ancona,
nelle provinciediFermo
ec.làTq*
scana ve
ne
sonouna
quantità nelMugello
, nel Senese, in Castel-Fiorentino, in Cerrcto-Gti}- di, in s. Miniato,e quasi pertuttoil Val d'Era, .ma queste ultime sono le peggioridi tutte l'al- tre,peresseremancami
di conchiglie,. Dissi,chetali terreni
nou
eranocapaci pertalsementa per ragione inversa all'incapacità del galestro sec- co, edel tu(p arenoso: in sostanzaleprimenon
sono adattabili per la lorosterilità,le secondeDi'gitizedbyGoogle
i6
per la troppa grassezza ,
o
sia per la troppoo- siioata connessione, che nasce dai suoicompo-
nenti.Da
cioè chiaro, che anche per lasover- chia pinguedineun
terrenopuò
esser egual-mente
sterilecome un
altro spogliato quasi af- fattod'argilla; onde, se
non
fosse tanto costo- sa la prova in grande,come ho
fatto nel pic- colo, mischiandosidue
terzi di Galestro, oTufo
arenoso conun
terzo di creta, siforma una
terra delle più fertili,come
lo sonoper lo•
f più quelle adiacenti allesponde
dell'Arno,
della Sieve, dell'Elsa, ec. Dal chepuò com-
prendersi dachiunque come
sianocomposte
le terre fertili, e qual proprietàdevano
avere per chiamarsi tali:ma non
essendo questo iltema
propostomi,s^^a
divagarmi ulteriormente ri-tornerò al
mfl^trapreso
trattalo.ARTICOLO V.
Fallacia
delsementare
la pagliada Cap-
itelli in terrefocaiole, e qualidifetti si
ma-
nifestino allepaglie,
ed
ai Cappelli fabbri- cati di pagliefatte
in taliterreni.La
terra focaiola presenta alla superficieun
colore rosseggiante, e quasi
conforme
all'Al- berese, oggetto, per cui molti viseminano
la paglia,non conoscendo
fisicamente icompo- nevi
di questa qualità di terreno,come
faròcomprendere con
la maggiorbrevità.DigitizedbyGoogle
Questa
qualità di Terra, che ingannaall'ap- parenza, altronon
è in sostanza,cheuna
gran parte d' Ossidi metallici , quali mischiati col quarzo, e frammenti di pietra focaia impastaticon
magnesia, e poca argilla, mostraquel colo- rito purpureo, chesembra
gridarsempre
fame, e sete/Perquanto
questa specie di terra siaformata di unjtótesirno impasto, maggesata co-
me
si disse, aciUta volentieri lasementa per la ragione, che la parte preponderante di questa terra èla magnesia,perquantosia per se stessa innocua alla vegetazione,essendo di sua natura calcinatali*!, ed unita alIi altricomponenti
si rende permeabile, e sinoalla Primaverasostiene ogni sorte di semente,ma
nella sua riprodu- zioneleabbondona
permancanza
di nutrimen- to, enon
le porta a maturità.«La paglia, chenon deve
riprodurre ilseme, 4na
cheappena
caduto il fioresi sbarba,quando
piove nella Primarvera resisteragionevolmente, mai peri)co-me
l'Alberese, ilTufo,
ed il Galestro Jgtku&,come
si disse,ma sempre
più dura,p|p%àg?
za, corta di collo, e più tenace alla cura
^
*Questi difettisarebbero molti,
ma compor-
tabili,
quando
questa qualità di terra sostenes- se,come
le altre, i cappelli bianchi,com'
è necessario,ma
segue tutto l'opposto.Essendo
icomponenti
di questa terra unita-mente
alsuocolorito lutti conduttori del calo- rico, chiamandosi perciò volgarmente terra fo- cajola, avviene per conseguenza ,che le paglie»
i8
,prodotte da questa qualitàdi suolo, scarsissi-
mo
dimor
videzza, perchèpovero
d' argilla,
vengono
senza pastosità, e ruvide, attesa la proporzione dei materialiche somministraque-
sta specie di terra alle piante culmifere,
per
oggetto della straordinaria sua facoltà condut- trice del calorico.Da
ciò resulta, che lepgf£jj| prodotte da questa qualità di terre,
appflr
riscalda l* At- mosfera, nel!'anno
segueote tanto esse bian- chite, che i cappelli fabbricatisivedono
can- giare inun
colore rosso raggiante, cheforma
un'iride violetta, e che a gradoa grado s'in- calorisce VAtmosfera, e sono percossi dal so- le, tanto più scoprono dette paglie il color rosso.
I Mercanti,
«he bramano
di sostenereilcre- dito alle loro fabbriche, scansino di acquista- re delle paglie prodotteda
questa qualità di terra,
oppure
le sementino per loro conto nei terreni prescritti, acciò i Cappellimantengono
il bianco, e si conservinolucidi alla pressa, e venghino di
buona
figura .Nè
si lusinghino iNegozianti di scuoprire dei segreti atti a far tornar bianchi i cappelli rossi
,
quando
il di- fetto è originato dalla paglia, essendo ciòasso- lutamente impossibile perla ragione, chenon
è macchia esterna,ma
quell' iride raggiante, che si presenta alti occhi nostri, e internata,e
legata intrinsecamente infra la parte silicea e- sterna della paglia, e fissata neifilamenti
mem-
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»9
branosi costkuenti la parte organica del vege- tabile,mentre
qualsivoglia specifico dell'arte fisica altronon
cagionerà,cheflbruciare i cap- pelli; (come
più volte èa-venuto
)non
essendosi
veduto
tornaregiammai
a biancoun
cappello fabbricato di paglie di questa natura;come
purenon
vi è segreto, che pu-lisca ! cappelli macchiati con olio, lardo, e simili;
mentre
in questo caso, sebbenecon r
acqua maestra siasi potuta estrarre tuttaquel- la untuosità, e quindi tinto a nero,pur non
ostante in quella parte,ove
il cappello è re- stato offeso, e macchiato,non
ha più riacqui- stato ilsuo
lustromorato
,ed
hasempre
ester- nato perquanto prende
lamacchia un
nero diverso affatto da tuttoil restante.ARTICOLO
VI.Maniera
di ringrassare quellepiagge
di terra,che
sono slate sfruttate dallaprima
,seconda
, e fino dalla terzapaglia
.Non
vi èsementa
, che sfrutti la terra,
quanto
la paglia da cappelli,non
solo perchèle piante culmifere sono tutte voraci,
ma
per-'chè dove
si gettauno
staio di grano da paniz- zareT per aver le pagliefini,non
se ne buttameno
di st. 5.o
6. asecondadiquellochepor- tano, e richiedono le terre da sementarsi.Da
ciò resulta, che la
numerosa
famiglia del ve-IO
getabile forma alla superficie di queste terre
un
tessuto di radiche assorbenti, che distrug- ge iu brevetempo
lutti i materiali costituenti la fertilità dellemedesime. Volendo dunque
proseguire la sementa delle paglie , bisogna so- stituirvi degli ingrassanti, diversamente si get- terebbe via il
seme
.
Per
ingrassare tali piagge senza sugo, e sen- za spesa si operi così: appena svelta la pa- glia, si faccia tosto maggesare , e pulire ilterreno,
come
è stato praticato sugli anni a- vanti per sementarla; alleprime acque
, che caderanno nell'Autunno
si spiani, e si in- traversi al solito ,edopo
pochi giorni si spia- ninuovamente
, ed a suotempo
vi si gettino delle semente adattate alla qualità del terreno;come
peresempio
nel Galestro grasso vecce,o
Ieri ; nel tufo lupini; nell'Alberese rubiglie mischiate con fave vernine, vecce, ec.
Questa
si adatta a tutto, purché siano semente papi- glionacee,e del genere baccellino,essendo tutte ingrassanti perla ragione,che
hanno
tutteun
affinità sorprendente
con
i fluidi atmosferi-ci, che è quanto dire,
con
i materiali della fertilità con piùil vantaggio di avertutti lasua radica di figura conica, che si profonda inma-
niera da trarre il suo nutrimento dalli stratipiù bassi, in conseguenzadichesfruttano
meno
la superficie, e le fronde assorbenti , che nel seccarsi
cadono
sulsuolo,contengono una quan-
titàdi sali, che
dopo
svelta la raccolta &i *ni-sdiiano col terreno, che si lavora di
nuovo, onde
prepararlo a sementa di paglie, ed altro ec. e cosi torna ringrassata la terra in guisa,
che
serve a sostenere altredue
paglie conse- cutive.Vi sono molti, chelasciano per un'
anno
il terreno sodo,o
sia,come
dicono essi, in ri-poso; e
convengo
, che lasciando il terreno in quello stato, vi marciscono tutte quelle erbe,
che
produce
naturalmeute, vi restano i sughi delle Pecore,Vaccine,
e Maiali che civanno
a pastura, e così quelle piagge lasciale in que- sto statosinoalpunto, ovearrivalaforzadelcalo- re delsole inEstate,eighiaccidell'inverno,fan-
no scomporrei
terrae diventa piùatta,econlaimezzo
diviene più feconda:ma non
siingrassa maicome quando
si sementaapiante baccelline, col vantaggio delle riproduzioni di queste se-mente
,(che a volle ne
ho
ricavate io stesso molte sacca) coli' utilità delti strami per cibo delle Vaccine, e per far dei sughi pergoverno
deicampi
coltivati ec.Da
questi vantaggi tuqi gì' intelligenti dicampagna converranno con me
, che, eccet- tuate le Crete a Capraggine, e Lupinella, tut- te le altre terre,quando non mancano
le brac- cia coltivatrici, il lasciarle sode in riposo per speculazione, èun
assurdo il più massiccio.
La
terranon
ha bisogno di riposo,
quanto
più volte gli si squarcia il seno, più superficie gli si espone all'Atmosfera,e si costituisce io qual-DigitizedbyGoogle
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che
modo
al suo spossamento, tanto più di- venta fertile, e feconda.E
che ciò sia vero siportila nostra ispezione sulle terre degli Orto- lani , nella quale rilevano essi, sei, e seue rac- colte all'anno,
quando
per altronon
si trascuri di sugarle proporzionatamente, il che facen-do,
sivedranno
attivepiùun
giorno,che l'al- tro;e ciò serva a persuadere, e convincere quelli, che sostengono, che il riposodà
atti- vità alla terra.
Questo
èquanto ho
potuto rilevare finqui dai molti esperimenti praticida me
falli sulla cultura della pagliada
cappelli:pregando
i benigni Leltori,come
più intelligenti, a sin- dacare questamia memoria con
far essipure
delle prove,ed
esperimenti,onde
riscontrare, se si vadad'accordo inquanto
è statoda me
trattato, e provato;
rammentando sempre
dinon
trascurare questa branca di fabbricazione,
c
sua derivazione, essendo esso al presenteuno
dei più ferii Articoli>che porti denaro in
To-
scana.
V
OssequiosoScrittoreGIUSEPPE
FRANCALANCI
.