Liceo Scientifico “G. Galilei” - Perugia Verifica di Italiano- Classi terze Alunno/a:_______________________________
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OBIETTIVI MINIMI DA RAGGIUNGERE PER IL PASSAGGIO ALLA CLASSE QUARTA
sa analizzare in modo essenziale un testo letterario a livello formale, retorico e lessicale;
sa contestualizzare un testo letterario e un autore nell’ambito delle correnti studiate;
sa individuare la caratteristiche essenziali dello stile e della poetica di un autore studiato;
sa identificare le strutture linguistiche e il relativo registro;
sa stabilire semplici collegamenti intertestuali;
sa organizzare i dati conosciuti;
sa esprimersi in forma corretta e sufficientemente adeguata;
sa strutturare il discorso argomentando coerentemente;
sa produrre testi semplici ma corretti, coerenti e coesi delle varie tipologie testuali.
Svolgi, a scelta, una delle tracce proposte:
2a. ANALISI DEL TESTO
Qui conta come la damigella di Scalot morì per amore di Lancialotto del Lac (Novellino, LXXXII)
Una figliuola d’un grande varvassore sì amò Lancialot del Lac oltre misura; ma elli non le volle donare suo amore imperciò ch’elli l’avea donato alla reina Ginevra. Tanto amò costei Lancialotto, ch’ella ne venne alla morte e comandò che, quando sua anima fosse partita dal corpo, che fosse arredata una ricca navicella coperta d’uno vermiglio sciamito, con uno ricco letto iv’entro con ricche e nobili coverture di seta, ornato di ricche pietre preziose: e fosse il suo corpo messo in su questo letto, vestita di suoi piue nobili vestimenti e con bella corona in capo, ricca di molto oro e di molte care pietre, e con ricca cintura e borsa; e in quella borsa avea una lettera, che era dello
’nfrascritto tenore. Ma imprima diciamo di ciò che v’ha innanzi la lettera.
La damigella morì di mal d’amore, e fu fatto ciò ch’ella avea detto della navicella:
sanza vela e sanza remi e sanza neuno soprasagliente fue messa la detta nave colla donna in mare. Il mare la guidò infino a Camelot. Alla riva ristette. Il grido fu per la corte. I cavalieri e ’ baroni dismontarono de’ palazzi, e lo nobile re Artù vi venne: e maravigliavasi forte ch’era sanza niuna guida. Il re entrò dentro: vide la damigella e l’arnese. Fe’ aprire la borsa; trovaro quella lettera; fecela leggere, e dicea così:
«A tutti i cavalieri della Tavola Ritonda manda salute questa damigella di Scalot, sì come alla migliore gente del mondo.
E se voi volete sapere perch’io a mia fine sono venuta, si è per lo migliore cavaliere del mondo e per lo più villano, cioè monsignore messer Lancialotto del Lac: ché già no
’l seppi tanto pregare d’amore ch’elli avesse di me mercede. E così, lassa, sono morta per ben amare, come voi potete vedere».
COMPRENSIONE:
1. Riassumi il contenuto denotativo del testo in dieci righe (di metà foglio protocollo)
ANALISI
1. Caratterizza brevemente i personaggi del testo.
2. Individua ed analizza il tema principale di questa novella,estrapolando dal testo termini ed uspressioni utili a tale fine.
3. La novella ha sia un fine didascalico che di intrattenimento. Condividi questa affermazione?
APPROFONDIMENTI
1. Ricostruisci alcuni aspetti del contesto (culturale, economico, sociale,...) cui questa novella fa riferimento.
2. Prova a fare un confronto tra questa novella e una del Boccaccio che ritieni assimilabile per qualche aspetto.
2b. TEMA DI ORDINE GENERALE
Le principali manifestazioni, nel lavoro e nella vita quotidiana, di un fenomeno che ha cambiato il mondo contemporaneo: l'avvento della rete.
Per lo svolgimento delle prove è consentito l'uso del dizionario.
Per le griglie di valutazione si rimanda alla programmazione di dipartimento.