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Acquisto online: ultime sentenze

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Acquisto online: ultime sentenze

27 Marzo 2021Redazione

Truffa online; idoneità dell’artificio e del raggiro; pratica commerciale ingannevole; vendita di farmaci sui siti web; mancanza di diligenza della persona offesa.

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Acquisto online: beni sigillati

L’articolo 16, lett. e), della Direttiva 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, sui diritti dei consumatori, deve essere interpretato nel senso che, nell’ambito di un contratto concluso a distanza, nel caso di acquisto online, non rientra nella nozione di «beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna», ai sensi di tale disposizione, un bene come un materasso, la cui protezione è stata rimossa dal consumatore dopo la consegna dello stesso.

Corte giustizia UE sez. VI, 27/03/2019, n.681

Configurabilità del reato di truffa

Ai fini della configurabilità del reato di truffa, l’idoneità dell’artificio e del raggiro non è esclusa dalla mancanza di diligenza della persona offesa. Pertanto, non può essere data alcuna rilevanza all’ingenuità o alla scarsa diligenza della persona offesa quando tra l’artifizio o il raggiro usato dall’agente e l’errore in cui la vittima è caduta vi sia un preciso nesso di causalità.

Nel caso di specie, avente a oggetto una truffa online relativa all’acquisto di un telefono cellulare, la condotta dell’imputato, che ha promesso la vendita del bene facendosi erogare la somma pattuita senza provvedere alla sua consegna, è tale da integrare gli estremi del delitto ex articolo 640 del Cp, in quanto è senza dubbio idonea a indurre in errore la persona offesa.

Tribunale Taranto sez. I, 10/02/2020, n.339

Biglietto aereo extra UE acquistato online

Nel contratto di trasporto aereo internazionale, avente ad oggetto esclusivo l’acquisto di titolo di viaggio, intercorso tra una compagnia aerea extraeuropea e due cittadini italiani, domiciliati in Italia, in relazione all’azione risarcitoria proposta dai viaggiatori, per inadempimento contrattuale produttivo di danni a cose, ai sensi dell’art. 33, par. 1 della Convenzione di Montreal del 28 Maggio 1999 ratificata in Italia con l. n. 12/2004, ove la contrattazione e l’acquisto siano avvenuti

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interamente on line, la giurisdizione può essere radicata nel domicilio dell’acquirente, così dovendosi interpretare il criterio di determinazione della competenza giurisdizionale, individuato nello stabilimento a cura del quale il contratto è stato concluso, trattandosi di criterio concorrente con quello di destinazione del viaggio e del domicilio del vettore aereo.

Cassazione civile sez. un., 08/07/2019, n.18257

Il processo di acquisto online di biglietti

Il processo di acquisto online di biglietti per eventi sportivi, musicali e culturali deve essere chiaro e trasparente sin dall’inizio: il gestore deve indicare il prezzo complessivo, i costi delle commissioni e di prevendita e le modalità di rimborso in caso di cancellazione dell’evento. Non può obbligare il cliente all’acquisto tramite call center con una chiamata a tariffazione maggiorata. La deroga ai doveri professionali di diligenza sull’informazione dovuta all’utente per una sua scelta commerciale consapevole viola gli artt. 20 -22 codice del consumo.

T.A.R. Roma, (Lazio) sez. I, 31/03/2017, n.4114

Acquisto di biglietti on line: lo stabilimento del vettore

Il luogo ove è sito lo stabilimento del vettore che cura la conclusione del contratto coincide, nel caso di acquisto on line di biglietti per il trasporto aereo internazionale, con il domicilio degli acquirenti — quale luogo nel quale gli stessi siano venuti a conoscenza dell’accettazione della proposta formulata con l’invio telematico dell’ordine e del pagamento del corrispettivo.

Cassazione civile sez. un., 13/02/2020, n.3561

Acquisto di merce on-line mai ricevuta dall’acquirente

Nella fattispecie di acquisto di merce on-line nella quale l’acquirente abbia versato il prezzo senza conseguire il possesso del bene, non si ravvisa un rilievo

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penalistico ai sensi dell’art. 640 c.p. laddove il raggiro perpetrato presenti elementi di grossolanità tali da risultare inidonei all’inganno stesso, e, inoltre, l’acquirente non abbia adottato una benché minima cautela.

Tribunale Napoli sez. I, 01/10/2018, n.10780

L’acquisto on line di un cosmetico antirughe

Il messaggio pubblicitario diretto a promuovere l’acquisto on line di un cosmetico antirughe che, per come graficamente presentato e per i contenuti ed i termini utilizzati, non può che evocare che tra i suoi componenti vi sia tossina botulinica, deve ritenersi ingannevole, rilevando a poco che la stessa non sia ricompresa tra i principi attivi, richiedendo un livello di attenzione negli acquisti e di comprensione delle terminologie utilizzate che normalmente non si riscontrano nel consumatore medio: ai sensi dell’art. 21 d.lg. n. 206 del 2005 (cd. codice del consumo) è, infatti, considerata ingannevole una pratica commerciale che contiene informazioni non rispondenti al vero o, seppure di fatto corretta, in qualsiasi modo induca o sia idonea ad indurre in errore il consumatore medio riguardo ad un elemento determinante dell’offerta, così da spingerlo ad assumere una decisione di natura commerciale che altrimenti non avrebbe preso.

T.A.R. Roma, (Lazio) sez. I, 17/10/2014, n.10438

Sospensione della vendita online di farmaci

Sussiste il “periculum in mora” e, pertanto, deve essere sospesa l’attività di vendita on line di farmaci etici effettuata da professionisti tramite siti Internet, atteso che tali siti presentano un elevato grado di offensività, in quanto diretti a convincere i consumatori italiani che la vendita on line di farmaci sia del tutto lecita, inducendoli, di conseguenza, all’acquisto. Tale condotta appare ancora più grave considerato che la procedura di prescrizione non è conforme agli standard richiesti in Italia e che i farmaci inviati ai consumatori italiani riportano un foglietto illustrativo in lingua inglese, contrariamente a quanto prescritto dall’art. 80 d.lg. n.

219 del 2006. Inoltre, nel caso di vendita on line di farmaci etici per la cura di

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patologie quali disfunzioni sessuali e impotenza, la condotta appare particolarmente grave in ragione dello specifico target di consumatori interessati a cui si rivolge facendo leva sui disagi psicologici, sociali e relazionali connessi alla problematica medica in considerazione.

Garante concorr. e mercato, 18/09/2013, n.24525

Contratto di trasporto e acquisto online di un biglietto

Costituisce pronuncia secondo diritto, ex art. 113, secondo comma, cod. proc. civ., quella resa dal Giudice di pace in ordine a rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalità di cui all’art. 1342 cod. civ., tra i quali rientra anche il contratto di trasporto avente ad oggetto l’acquisto “on line” di un biglietto aereo.

Cassazione civile sez. VI, 10/07/2013, n.17080

Pratiche commerciali scorrette e aggressive

Configurano pratiche commerciali scorrette, nonché aggressive, quelle diverse condotte imputabili a una compagnia di trasporto aereo e di prenotazione biglietti, sostanziatisi nell’adozione di un sistema di prenotazione di voli, nelle offerte promozionali sul sito Internet del professionista, nella proposta di adesione agli ulteriori servizi di natura facoltativa, come il servizio accessorio di assicurazione, nonché, infine, nella programmazione del volo A/R “Bari-Barcellona”.

Le condotte qualificabili come scorrette hanno riguardato, in particolare, la procedura di acquisto on-line dei biglietti aerei che era strutturata in modo tale da presentare, al momento in cui l’utente era tenuto ad effettuare la scelta del servizio, un’indicazione di prezzo non corrispondente al costo di acquisto finale della prestazione medesima. Sul punto, infatti, il prezzo indicato nella schermata iniziale, nella quale venivano confrontati i diversi voli aerei offerti di una stessa tratta, si incrementava progressivamente nel processo di prenotazione di altre voci, quali tasse e supplementi, in modo tale che al termine della stessa

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procedura, il prezzo di acquisto risultava nettamente superiore a quello inizialmente pubblicizzato.

Garante concorr. e mercato, 16/04/2009, n.19752

Vendita online di farmaci con obbligo di prescrizione medica

Non va sospeso il provvedimento con il quale l’AGCM ha disposto la sospensione cautelativa della vendita on line in Italia di farmaci con obbligo di prescrizione medica provenienti dal Regno Unito, atteso che tale modalità di vendita non pare conforme né al disposto di cui all’art. 122 r.d. 1265/1934, né alle norme del Codice del farmaco (artt. 87 ss. d.lg. n. 219 del 2006) che disciplinano la vendita di farmaci per i quali è richiesta la prescrizione medica.

Né sussiste, in materia, un potere del Ministero della salute alternativo e prevalente su quello dell’AGCM, essendo comunque escluso che l’attività censurata consista in una mera pubblicità abusiva, ed essendo, al contrario, sostenibile che la presentazione della vendita di farmaci su siti web possa indurre i consumatori a ritenere legittimo l’acquisto on line, in violazione dell’art.

23, comma 1, d.lg. n. 206 del 2005.

T.A.R. Roma, (Lazio) sez. I, 28/10/2013, n.4216

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