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Cronache Economiche. N.199, Luglio 1959

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(1)

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CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

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ottobre 1959

(Palazzo delle Esposizioni al Valentino

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(2)

Lexikon Elettrica

(3)

N,O

199 - luglio 1959 M ENSILE A CURA DELLA

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

SOMMARIO

G. S\fERIlOll - Il commcrcio c\tcro " barometro della vitalità nazionale» L B~IWI.L1 l - Agri oltura no'tra e I\lercato Comune Europeo.

l.. BOLOORI - Un nostro magnifico bene

BAlfl..,JlII I - Concimi complessi e composti

,\ rRI,\( Hl RI - Lo ... chema per lo wiluppo al flscontl'O della rcaltil

I I ,..,010 - Te:e ... uol.l ha conqul,tato la ,Impatta degli .tlunnl <- ( h 1\'1111'10 - otl.! di finanla comparata

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C, LI l •. \ - L 'IIHlu"lna te''''lle olandesc

( p \( I - A,pelll economiCI dell'alimentallOne del be Ilame (onglllnlllra economica del mese di giugno 1\I'i\l

o~c di Crol/aca Call1erale:

Pubblica/Ione camerale - In~edlamento della

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omml ... ,ionc ProvlI1clalc di \ Igllanl<l e delle (omml,slonl di mercato per il co 11merCIO all'lngro\,o del prodotti

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ali e Mercato CO/Ill/I/I' 63

Il '\Iondo olfre e chiede 65

COMITATO DI REDAZIONE: Ono Dott. GIUSEPPE ALPINO - DotI. AUGUSTO BARGONI Pro!. Dott ARRIGO BORDI N - Ootl. CLEMENTE CELIDONIO Pro!. Dott. GIOVANNI DALMASSO -Doti GIACOMO FRISETTI Pro!. Dott. F. PALAZZI-TRIVELLI

Dott. GIUSEPPE FRANCO - Direttore responsabils

(4)
(5)

Il

commerCIO estero

" barometro

~~

della vitalità nazionale

G. SACERDOTE

Non è azzardato affermare che il commercio con 1'estero rappresenta il {( barometro» della vitalità della Nazione: in effe Ili, soprattullo oggi e particolarmente in una economia libera come è qllella dell'Europa Occidentale e delle demo-crazie in genere, la politica commerciale costitllisce un elemento basilare e sostanziale per lo sviluppo di tutte le allività economiche.

Per CIIi troviamo giusto e logico che il Ministro Del Bo, eone/udendo alla Carnera il dibatlito sul bilancio (1), abbia dichiarato che il Ministero del Commercio con l'Estero si considera non soltanto il dicastero degli operatori economici, ma anche un'amministrazione il cui vero compito è quello di stabilire le premesse per una sempre maggiore occupa-zione operaia, per un migliore assorbimento professionale, per un più elevato perfezionamento tecnico della produzione allraverso un sempre maggiore sviluppo degli scambi verso tulle le aree geografiche e quindi, in definitiva, un essen-ziale strumento per il progresso economico e sociale della Nazione.

In tal senso:

- assllmono particolare importanza tutte le misure atte a promuovere le esportazioni di beni strumentali o di consumo;

- tali misure hanno un valore strellall7ente produttivi-stico, perchè finanziano le maggiori importazioni di materie prime richieste per una vasta politica anticongillnturale e di sl'ilIlPPO economico;

- la necessità di una politica del genere pone più che mai lo esigenza di penetrare in tutti i mercati e soprattutto in quelli sOllosviluppati e in fase di industrializzazione.

l dati portati all'attenzione della Camera dal Ministro Del Bo SOIlO particolarmente soddisfacenti, perchè dimostrano come - partendo dalle premesse suaccennate - il nostro

Paese segni una sostanziale {( ripresa)l in ogni sellore: lo

ha ricordato anche il Presidente del Consiglio, On.le Segni, il quale ha sottolineato che, nel primo quadrimestre di quest'alino. la produzione industriale è aumentata del 7,5% rispello allo stesso periodo del '58 e che un'indagine tra gli operatori ecollomici dill70stra un crescente ollimismo sugli sviluppi futuri, ottimismo d'altra parte pienamente doc

u-mentato dal slIccesso immediato del prestito nazionale. Tomando ai dati inerenti agli scambi con l'estero, pos-siamo dire che, per la prima volta dopo 11/olti mesi, le importazioni sono aumentate del

13

%

rispetto a quelle

dell' aprile del '58: è, questo, il segno migliore della (( ri-presa» post-recessione, di una ripresa tel/dente a ricostituire le scorte intaccate durante la congiuntura sfavorevole e ad impiegare maggiori quantitativi di materie prime per atti-vità produttive.

Per quanto concerne le esportazioni interessa ricordare che esse, nel primo quadrimestre del '59, sono aumentale del 5,8% rispello allo stesso periodo del '58. Significativo è il fallo che quelle dirette verso i Paesi ad avanzato svi-IIIPPo industriale sono alimentate del 10% e che tra esse vanno considerate le esportazioni verso gli Stati Uniti con IIn incremento del 49,5%. Anche verso i Paesi dell'Est e verso lo Cina Continentale si è avuto un aumento delle esportazioni per l' 11

%

.

« Hipn:,sa)) Anticongiunturale A i dati suindicati, a titolo di IItile confronto, se ne po s-sono aggiungere altri, rilevati dall' ampia e approfondita relazione tenuta al Consiglio generale dell'I.C.E. dal Presi -dente dr. Dall'aglio (2). Egli ha confermato che l'anda-mento della situazione economica mondiale, in questa prim.a metà del '59, conferma l'inizio di un nuovo periodo di espansione: in questo qlladro congiuntllrale - ha testual-mente dichiarato - /' economia italiana s'inserisce con un ritmo soddisfacente di espansione La produzione industriale ha raggiunto, nella media dei primi quattro mesi, un livello superiore di oltre il 7,5% rispetto allo stesso periodo del

1958, cioè il più alto incremento dopo quello degli U.S.A. D'altra p~lr!e, la solida situazione monetaria del nostro Paese e la sua hen noia liquidità finanziaria potranno facilitare Ili/a vasia politica di investimenti, incoraggiata dalle molte-plici misure di Governo, e nello stesso tempo potran.no anche consentire di effettuare IIna pÌlì viva, sia pure OClllma, azione di fiancheggiamento delle iniziative economiche italiane all'estero.

(6)

lieve ridllzione, da 842,4 a 829.1 II/iliardi di lire, pari all' j ,6%; mentre i corrispondenti quantitativi denotano Wl alimento del 7,3 %

.

Ancora più accentuato appare il divario nelle esportazioni, aumentate ill valore del 3,3%, ossia da 644,3 a 665,4 II/iliardi di lire, ed in qllantità del 21,8%.

A determinare questa forte discrepanza hanno contribuito, soprattul/o, la riduzione dei ricavi unitari dei prodol/i agricoli, notevolrnente aumentati invece in quaJ1tità; la fles-sione dei prezzi dei prodotti petroliferi, che persistono comllnqlle nella loro notevole espansione quantitativa; oltre alcllne variazioni nella composizione strutturale.

Il saldo passivo della bilancia commerciale nei primi cinque mesi denota un ulteriore alleggerimento, da 198, I a 163,7 miliardi di lire, il che rappresenta una copertura delle importazioni con le esportazioni nella misura deI1'80,3%.

Problemi ed istanze

Non occorre, a questo punto, dilungarsi eccessivamente dinanzi a questa chiara esposizione di dati: essi dimostrano

che la « ripresa» anticongiunturale è ormai /In fatto co m-piuto; che le importazioni riprendono perchè gli operatori - guardando con maggiore fiducia al futuro - intendono

ricostruire le scorte e rifornirsi di materie prime necessarie

per produrre di più; che le esportazioni proseguono la via dell'incremento; che la bilancia commerciale è in ol/ime

condizioni, tanto più se, in relazione alle entrate valutarie inerenti al turiSll1o, ai noli, al/e rimesse degli emigrati, .l'i pensa che la bilancia dei pagamenti è sempre fortemente a/liva.

Naturalmente non può a/Jermarsi che tu/lo va in modo tale da non auspicarsi il meglio, un meglio che può aversi attraverso una serie di provvedimenti in cantiere ed altri in via di elaborazione: al/a riunione dell'I.C.E. ne sono stati portati alcllni (ampliamento e miglioramento delle

rappre-sentanze commerciali al/' estero, revisione del sistema dei rimborsi I.C.E. e di altre imposizioni sugli scambi, studio del problema dell'assicurazione crediti, ecc.) ed il Ministro Del Bo, nel suo intervento conclusivo (3), ha dimostrato di

condividerli da un punto di vista generale, assicurando, tra l'altro:

a) la costitllzione di una Commissione per la redazione di un progel/o inteso ad aggiornare ed estendere l'istituto delle assicurazioni;

b) l'esame di un provvedimento sul controllo qualitOfivo

pel il sello re orto-floro-frutticolo, reso pilÌ operante al/ra-verso il potenziamento delle al/rezzatllre di lavorazione;

c) lo studio di un miglioramento del problema dei rill/borsi da compiersi di concerto con gli altri dicasteri

cOlI/petenti.

O.·ganizzarsi all'estero Nel periodo più recente, in condizioni difficili, dinanzi ad una concorrenza internazionale sempre più agguerrita, nel/a necessità di penetrare in mercati sino a ieri quasi ignorati. nel pieno di una (I crisi» che ha investito gli Stati Uniti e conseguentemente tulli i Paesi che con essi hanno rapporti. le categorie economiche /zanno assicurato alla Nazione con-dizioni generali soddisfacenti, hanno impedito che problemi difficili emergessero e ponessero in discussione l'avvenire

dello sviluppo economico.

Il Coverno, da parte sua, ha indubbiwl1ente svolto una politica anticongiunturale intelligente ed efficace, s pecial-mente negli u/rimi mesi, e noi riteniamo che da un incontro perll1anente tra il Coverno medesimo e gli operatori sia possibile mantenere i propri impegni per una graduale int~­

gra~ione tra gli Stati partecipanti al M.E.C., penetrare in

" I

CRONACHE ECONOMICHE

molti mercati anche dell'Est-europeo, ol/lpliare le proprie

sfere di influenza economica, salvaguardando in pieno gli interessi nazionali.

Vi è, d'altra parte, il problema particolare sol/olil/eato dal Dr. Pasquato, vice presidente del/a Confindustria, delle rappresentanze commerciali all'estero. [n e/Jelli quando noi apprendiamo che contro 482 addetti commerciali U.S.A. nel mondo, 232 del/a Gran Bretagna, J44 del/a Francia, ben 162 della Spagna, il nostro Paese ne ha soltollto 79, noi ci

rendiamo conto della gravità della situazione, tanto più oggi quando - per la maggiore agguerrita concorrenza

internazionale - si pone il problema di ulla penetrozione a vasto raggio in tutti i mercati, anche nuovi, specialmente nei Paesi sol/osviluppati.

Indubbiamente, al riguardo, basilare è la funziolle degli uffici I.C.E., i quali hanno dato una prova buonissima, pe

r-chè ben attrezzati e rappresentati da personale tecnicamente

preparato.

Se ci richiamiamo ad {(n precedente suggerimento del ministro Del Bo (4) circa l'opportunità, da parte degli ope -ratori, di inviare tecnici a collaborare con i Coverni dei Paesi sO/losviluppati in fase di industrializzazione, noi

vediamo come e quanto sia pOSSibile e necessaria una co l-laborazione tra Stato e iniziativa privata anche il/ questo

settore.

Ciò non può comunque sostituire una efficiente or

ganiz-zazione stabile iII tul/i i mercati, organizzazione che il Coverno deve curare e potenziare, particolal'/'l'lente am-pliando le possibilità deln.C.E. in questo campo, data la benemerita azione compiuta o in corso di svolgimel/to da parte degli uffici dell'Istituto, azione di assistenza, di indi-cazione e di salvaguardia per gli operatori economici, azione di propaganda che integra carenze numeriche e spesso qua/i-tative di altri organi preposti al/'atlività diplomatica o com-merciale nel mondo.

« Presenza» nei Paesi soLLosviluppali l Paesi sottosviluppati, in fase di industrializzazione, hanno comunque bisogno di una « presenza» diretta, con-tinua, efficiente, di una « diplomazia commerciale tecnica»

- come l'ha felicemente definita il Ministro Del Bo - ca -pace di richiamare interesse e apprezzamento per la produ-zione italiana e quindi di promuovere un vasto giro di afJari ed un dinamico mercato di merci, lavoro e capitali

Induhbiamente, l'azione svolta e quel/a in corso di svo l-gimento permetterà il superamento completo della crisi, e per o/lenere questo, è logiCO studiare e risolvere anche il problema delle aree SOllosvi/uppate, verso le quali è più difficile stabilire correnti permanenti di vendita, soprallutlo di beni di consumo, per le difficoltà valutarie di queste aree ed il loro modesto livello di vita. Superare lo squilibrio es i-stente - spesso in misura più che sopportabile - tra Paesi

a forte sviluppo industriale e Paesi in via di sviluppo, rap-presenta una esigenza fondamentale non soltanto di g iu-stizia, ma anche di interesse, in qual/to tanto maggiore è il progresso economico e sociale dei popoli e tanto più ampi pOSSOI/O essere gli scambi tra essi.

Anche in questo caso è evidente la suacce,'1I1ala co rrela-tività tra incremento degli scambi ed aumento del reddito, e viceversa, e quindi la conferma che il cOlllmercio estero rappresenta il « barometro» della vitalità nazionale.

Il) Discorso tenuto alla Camera il 14 luglio 1959.

(7)

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li

,

è

di n

a

tur

a ap

p

e

nnini

ca e

d

è

d

i

ff

u

so

di

e

l

e

m

e

nti

a

tti

v

i

,

qu

e

lli

( 1

(

0

'--

o

'--

'--l

/ '

dell

e

acque

.

salso

-

brom

o-

iodiche

,

b

e

n note

a

S

a

l

s

omaggior

e

. Tali el

e

-m

e

nt.i

,

diss

e

minati n

e

l t

e

rr

e

no

agri-co

l

o,

formano una vast

a s

erie a

di-sp

os

i

z

ione d

e

ll

e

radici d

e

i

vege

tali

e

d

ag

i

sc

ono

co

m

e a

cc

e

l

e

ratori

e

r

e

n-d

o

n pi

e

n

e

l

e

funzioni

v

it

a

li l

o

ro

,

e

migliori di m

o

lto i loro frutti.

Ma non ba

s

terebbe la s

e

ri

e

di el

e

-m

e

nti dell

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acqu

e

di S

a

l

so

maggior

e

-

l

e

chi

a

m

e

remo

cos

ì p

e

r comodit

à

-

ad impartire qu

a

lità di ecc

ez

ion

c

ai prodotti

,

per

c

hè t

a

li acque s

o

no

d

i

ffuse

a

nche altrov

e,

n

e

l suolo;

so

n

o c

omuni

,

n

e

ll'App

e

nnino

.

Oc-corr

e

un

'

altr

a

s

e

ri

e

, ch

e a

pporti altri

e

l

e

m

e

nti

,

e di natur

a

div

e

r

sa,

in

m

o

do

c

he le r

a

dici p

o

ss

a

no far

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am-, -I

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J I / I

r

--

-1

\

-I ~~I ( I

:6

_.I ,...

.

-

--:6

I

1

-

1

_

-- - \ I

t

_

IO

\

pia sc

e

lt

a

. E

a S.

C

o

lomb

ano

l

a na

-tura l'h

a

pr

ovv

i

s

t

a.

:e.:

l

a se

r

ie

c

h

e

c

hi

a

m

e

r

e

m

o a

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p

in

a

,

p

e

r

c

h

è

prove-ni

e

nt

e

d

a

ll

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ro

cce

di t

a

l

e ca

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ena. Vi

p

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rvi

e

n

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ezzo

d

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ll

e acq

u

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fiumi,

a

fflu

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nti di

s

in

is

tr

a

d

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Po.

c

h

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pr

ove

n

gono

d

a

ll

e A

lp

i e che ne

sc

i

o

l

g

on

o g

li

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emen

ti,

co

m

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il

s

ili

-c

i

o,

il c

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c

i

o

,

il

m

ag

n

es

i

o,

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bar

i

o,

f

e

rr

o, ecc

.

*

*

*

:t-.:

e

lla

zo

n

a

d

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S

.

C

o

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omba

n

o

ab-bi

a

m

o, a

dun

q

u

e,

il

f

a

tt

o

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ondamen-tale: l'i.n

co

ntr

o

d

eg

li

e

l

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m

en

ti

a

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pini,

b

"as

port

a

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ll

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u

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d

o

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ci ed im

-b

i

b

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nti

g

li strati a

cq

uif

e

ri d

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ter-r

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no

ag

ri

co

lo

,

co

g

li

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l

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m

e

nti

appen-\ \

--

,

- - I

Scl/ema del/'azlone combinata degli elementi alpini ed appenninici, trasportati dal/e acqtle che li sciolgono, laddove si incontrano, wlla vegetazione, aumentandolle il potere vitale.

A Alpi a Appettnini

F (Ca, Si, Mg, Fe, Ba, ccc., SOIlO gli elem,'nti alpini che le acque dei fiumi che scendono dalle Alpi, trasportllno in soluzione). .

f., Br, ccc., sono gli elementi sciolti nelle acqlle appenniniche, tipo Salsomaggiore, che sono spinti ali" SIIperficie da pressioni c da forze di capdlal'ltà,

ccc. attraverso le lessure e porosità dci terreno. .

In punteggiato. Lo strato superiore che è formato dal/c alluvioni dalle Alpi, colle frecce che rappresentano la porcolazione delle acque III tale terreno.

Lo stralo inferiore che rappresenta quello da CIIi provengono le acque salsobromoiodiche.·

Pertanlo, nel terreno agricolo delle località favorite, si incolllrano gli clementi tUl/i, c danno ricchezza eccezionale "lterrello agricolo.

Località accertale dal beneficio di tali fenomeni: S. Colombano al Lambro, i Bauducchi di Moncalieri e cer/amente molte altre zone da individllare, de hallno acque SIIperficiali alpine, e diffusioni appelwilliche dal profondo.

(9)

nini

c

i

,

pr

o

v

e

ni

e

nti d

a

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fondo

,

attra

-ve

r

so s

tr

e

tti

ss

im

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f

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ssur

az

ioni d

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te

rr

e

n

o, c

h

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rrivano fin

o

al s

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rb

a

-l

o

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o

di a

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qu

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als

o

-br

o

mo-iodich

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s

it

o

in prof

o

ndità

.

*

* *

Di

a

m

o

att

o

rn

o

uno s

g

uardo

, e

111

os

triam

o

un

'

altra

z

ona

,

produttric

e

di

o

ttimi

o

rt

ag

gi

e

frutti. Siamo ai

B

a

lldu

cc

hi di Mon

ca

li

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ri

,

in

pianu-ra

,

v

i

c

in

o a

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P

o c

h

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fornis

ce

a

c

qu

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lpin

e

,

m

e

ntr

e

il

so

tt

os

uol

o

è

s

i

-111

il

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qu

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ll

o

di S. Colomb

a

no

,

f

o

r-m

a

t

o co

m

e è

d

ag

li

e

l

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m

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nti

s

up

e

-ri

o

ri d

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ll

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tr

a

ti

g

r

a

fi

a a

pp

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nnini

ca

:

l

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ar

g

ill

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aZ

Zllrr

e e

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e sa

bbi

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d

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tt

e

as

ti

a

n

e

.

È

c

hiaro

c

h

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anche qui vi

è co

muni

c

a

z

ion

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fr

a s

llp

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rBce

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pr

o-f

o

nd

o:

p

e

r

c

hè po

zz

i di qualche m

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-tro incontr

a

rono acqua s

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lata

ch

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d

urant

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l'ultim

a

guerr

a

venn

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u

s

ata

pe

r p

a

niBc

a

zion

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p

ozze

tti flu

e

nti ch

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danno a

c

qu

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so

lf

o

r

ose,

indi

c

i d

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lla sb

'

ati

g

ra6

a

ch

e

a

S

a

ls

o

m

ag

gi

o

r

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produc

e

l

e

not

e

:lcq

u

e.

È

pur

e

in dubitabil

e

ch

e

di tali

ele

m

e

nti

,

gli"

a

pp

e

nninici)) dal

pro-f

o

nd

o

h

a

nn

o

p

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rm

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ato

il

t

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rr

e

no

a

g

ri

co

l

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h

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i

a

mo an

c

h

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qui

in

pr

ese

n

z

a

, c

om

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a S. Colombano

,

di

qu

eg

li

altri

e

l

e

m

e

nti ch

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abbiamo

c

hi

a

m

a

h d

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lla

se

ri

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alpina.

P

e

rt

a

nto l

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radici d

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i v

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g

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tali

av

r

an

no grand

e s

c

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lt

a

d

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gli

ele-m

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nti

ca

t

a

li

zza

tori d

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lla vita

, e

li

impri

g

i

o

n

e

r

a

nno n

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i prodotti i quali

li

co

muni

c

h

e

ranno

a

gli uomini ch

e

se

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ibano.

*

*

*

Co

lla

inda

g

in

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nostra abbiamo

poste le basi

di r

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alizzazioni vaste

.

Inf

a

tti, risal

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ndo dagli

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ff

e

tti

all

e

c

aus

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sappiamo perch

è

i prodotti

d

e

ll

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zone più rig

o

gliose

, s

ono

di

qualità miglior

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conosciamo

an-c

h

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la causa che

a

gi

sce

in s

e

nso

po-s

itivo sulla qualità.

Vi sono c

e

rtament

e

altr

e

zon

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n

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l

m

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ridion

e

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e

tt

e

ntrion

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d'Ita-lia

,

ch

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potr

e

bbero pr

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s

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ntar

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la

du-pli

ce se

rie

di el

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m

e

nti b

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n

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Bci.

In-fatti consid

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riamo la zon

a

d

e

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Bum

e

"J

e

to

vicino a Cr

o

ton

e,

in Calabria.

Il fium

e

sc

e

nd

e

dalla Sila

, e

d

il

suo

l

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tto

è di ghi

a

i

e

granitich

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silicio

,

c

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c

io

,

pot

a

ssio ecc

.

; m

e

ntr

e

il

t

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r-r

e

no cir

c

ostante che conti

e

ne

la

sua

alluvione è

tipicament

e

d

e

l tipo

ap-p

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rminico:

argille

'

e sabbie astian

e

.

Si potrebbe fare

il

connubio acque

e

terreno

,

in vista di effetti pari a

qu

e

lli

descritti;

e

come

il

Neto cosÌ

per tutti i

fiumi

e

torrenti

ch

e

scen-dono

dalla

Sila e ch

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sfociano

n

e

llo

J

onio

la

situazione è uguale.

*

*

*

L

'

uomo che vive nelle

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indu-striali

potrà derivare

grande gio

vam

e

nto dalle

fmtta

e

v

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rdure

im-portate

d'Italia

,

che

lo

riporteran-no

nelle

buon

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condizioni

di

sa-lut

e

-

e

di

p

e

nsi

e

ro -

patrimo-nio dei popoli ch

e

hanno

a

dispo-si

z

ione grandi spazi ap

e

rti

e

vergini,

in cui gli

e

lementi

salut

a

ri sono

ab-bondantemente diffusi nel suolo.

P-che le greggi raccolgono

bmc<1ndo

l'erba

,

come avviene in

Per!;~a,

in

c

ui le

pecore si muovono dal

Golfo

Persico,

d'inverno

,

fino alle

falde del

Demavend,

a

nord di Teheran

,

dove

arrivano d'estate, scegliendo

fra le

profum

a

t

e e

rb

e

d

e

l d

ese

rt

o q

u

e

ll

e

c

h

e

m

eg

lio

g

radi

s

con

o

.

In

t

a

li

z

on

e

industri

a

li -

e

d

il

M

e

rc

a

t

o

C

o

mun

e

n

e

h

a

p

a

r

ecc

hi

e

,

fuori It

a

li

a -

,

g~i

e

l

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m

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nti

ge

n

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a-tori di

v

ita

c

h

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bbiam

o

in

co

ntr

a

ti

nella nostra

hr

eve

esc

ur

s

i

o

n

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ttra

-v

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rso

l'It

a

lia

, so

n

o

da t

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mp

o

p

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r

s

i

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manc

a

nti

,

p

e

r

c

h

è

l

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occe ge

n

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ratri

-ci n

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lla lor

o

tra

s

forma

z

i

o

n

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li pr

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du

-cono m

o

lt

o

l

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ntam

e

nt

e

. :'-J

è

il t

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nt

a

-ti

v

o di

s

opp

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rir

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i

co

ncimi

c

himi

c

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può approd

a

r

e

p

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c

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è

n

o

n

co

nt

e

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-gon

o

t

a

li

el

e

m

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nti

;

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d il

vege

t

a

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tra

e

il m

ass

imo b

e

n

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fici

o

qu

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nd

o

s

ono pr

e

s

e

nti

c

ont

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mp

o

r

a

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ea

m

e

n

te

tr

e ele

m

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nti

,

ri

c

chi di t

a

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acce

l

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r

a-tori di vita: il

s

uolo

,

l'

ac

qu

e

,

il

c

li-ma

;

ossia i tr

e e

l

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m

e

nti d

eg

li

a

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t

e

rr

a,

ac

qua

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fu

oco.

E

q

n

es

t

o

fuori Italia

è

difficil

e

tr

ov

ar

e

.

*

*

*

La singol

a

r

e

n

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tèlr

a

d

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i n

os

tri t

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-reni

e dell

e

a

c

qu

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può d

a

r

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frutt

i

che gli altri P

aes

i

del M

e

r

c

at

o

C

o-mune acqui

s

t

e

ranno sempr

e

c

o

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vantaggio d

a

noi

, se es

t

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nd

e

r

e

m

o

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ragioni di

ecce

ll

e

n

za

ch

e a

bbiam

o

tratt

e

ggiat

e,

a

ll

e zo

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ch

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pos

s

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d

o-no

in p

o

t

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n

z

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la

ri

cc

h

e

z

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d

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rivan-te da

e

l

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m

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nti di natura

l'

pr

ove

-nienza

div

e

rsa.

Molte sono

l

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oca

lità

Itali

a

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e s

i

-mili a qu

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ll

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indic

a

t

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om

e e

s

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mpi

o

.

Inoltr

e

, anch

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ltri

t

e

rr

e

ni

, se

irri-gati con

a

cqu

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ui l'origin

e e

gli

e

lementi

cont

e

nuti

s

i

a

n

o

n

e

ttam

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n-te

diff

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renti da qu

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lli

propri

,

po-tranno

dar

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frutti

as

sai migliori d

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-gli attuali

; e

qu

es

t

o es

t

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nd

e

il

c

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m-po di applicazion

e

.

Sarà p

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rtanto n

eces

s

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rio ri

es

ami

-nare

a

c

qu

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t

e

rr

e

ni dal punt

o

eli

vista qui svolto

.

INDUSTRIE

CHIMICHE

&

FORESTALI S.

p.

A.

FORMALDEIDE - EXAMINA

TECNICA·

PURA· CITRICA·

PARAFORMALDEIDE

A

DEsr

V

I

E TESS

U

TI SPECIALI

PER L'INDUSTRIA DELLE

CALZATURE

Sede: TORINO· Corso Giacomo Matteotti n. 2 1 · Ufficio: MILANO· Via Dante n. 16

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