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Alcuni dati di carattere quantitativo

Nel documento Rapporto 2002 (.pdf 1.9mb (pagine 90-93)

Turismo e vacanza attiva in Emilia - Romagna

2. Analisi dell’offerta

2.1 Il turismo sportivo in Emilia Romagna e in Appennino

2.1.1 Alcuni dati di carattere quantitativo

27 sono i campi da golf presenti in regione; di questi ben 19 sono

“certificati” e cioè abilitati ad accogliere competizioni di livello internazionale e riconosciuti dalla Federazione Italiana Golf. Gli altri campi sono classificabili come promozionali (pratica, apprendimento, tornei ma non di livello) e campi di pratica, limitati quindi al solo apprendimento ed allenamento.

Lungo la costa sono presenti 20 “approdi” ma, limitatamente ad imbarcazioni da turismo, 13 sono i porti turistici1 in grado, nel complesso, di garantire circa 4000 posti barca.10 sono i corsi fluviali caratterizzati da tratti, più o meno estesi, in cui è possibile esercitarsi e/o gareggiare con la canoa.

L’insieme delle piste da sci (fondo e discesa) hanno una lunghezza superiore ai 400 km e sono servite da 100 impianti.

Circa 150 sono gli agriturismo attrezzati per la pratica e/o l’accoglienza di un turismo di natura equestre.

Internamente ai diversi parchi regionali ed alle riserve e zone protette sono censiti 83 itinerari.

Circa 34 le scuole di vela e 11 le società veliche regionali approvate dalla Federazione Italiana Vela; inoltre 8 le scuole specializzate per la pratica di windsurf e 7 per il kitesurf. Oltre 40 le associazioni canoistiche delle quali 16 certificate dalla Federazione Italiana Canoa e Kayak.

1 Fonte: “Guida ai porti turistici” Regione Emilia Romagna. Tale cifra è comprensiva di due porti

Circa 60 i percorsi cicloturistici noti che si sviluppano per oltre 7000 chilometri.

Oltre 170 gli Sci Club e 25 Snowboarder Club che si aggiungono a più di 20 Club Alpini.

E per quanto attiene ad eventi, manifestazioni e gare, sia di carattere amatoriale che per professionisti, il calendario annuale si presenta piuttosto nutrito. In particolare:

da marzo ad ottobre si concentrano numerosissimi appuntamenti2, questi riguardano: fitness, vela, triathlon, bicicletta e mountain bike, passeggiate ed escursioni, alianti, calcio e calcetto, rally, beach volley, golf, arti marziali, taekwondo, nuoto, sport acrobatici e ginnastica, motociclismo, pedalò, maratona, ballo, scacchi, ippica; quindi, Feste dello sport (per adulti e bambini) e Premi e riconoscimenti sportivi vari.

Nei mesi invernali, invece, i principali appuntamenti riguardano: mountain bike, sci, snow board, trekking, cross board.

I dati ora riportati offrono un’indicazione di carattere quantitativo utile a dimensionare la consistenza di quella parte di offerta c.d. sportiva rintracciabile con maggiore evidenza rispetto, comunque, all’insieme delle opportunità esistenti legate all’offerta turistica sportiva che interessa tutto il territorio regionale e specifici comparti in particolare.

Il turismo sportivo, in quanto prodotto-vacanza, è un fenomeno relativamente recente e l’Emilia Romagna, nel panorama italiano, sta dimostrando una buona capacità nel recepire e far proprie queste nuove tendenze di una parte della domanda; quando , addirittura, non le anticipa e le presenta per prima sul mercato.

Dal momento che i segmenti di offerta e di pratica legati alla vacanza attiva sono molteplici, occorre sottolineare l’esistenza di un tessuto locale che procede a diverse velocità. Pertanto, accanto a realtà più strutturate ed attrezzate, caratterizzate da prodotti tradizionali e consolidati (cicloturismo3,

2 Solo per citare una cifra (sottostimata), relativa ai maggiori appuntamenti, si può tranquillamente affermare che questi siano nell’ordine di 150 unità.

3 Se l’esistenza di una clientela appassionata di bicicletta è da considerarsi un fenomeno oggi consolidato, occorre specificare che il cicloturismo come modalità di fare la vacanza, nonché l’offerta di ciclovie segnate ed attrezzate costituisce, al contrario, una volontà della domanda e

trekking, sci, canoa), la regione si trova attualmente in una fase di start up rispetto ad altre tendenze della domanda e legate, per citare gli esempi più recenti, alla nautica, al turismo equestre, al golf. Questi ultimi, infatti, solo negli ultimi anni (ed ancor più nei prossimi, secondo le attuali previsioni) hanno smesso l’etichetta di settore di nicchia e d’élite per allargarsi ad una clientela più complessa e in grado di registrare numeri più elevati, pur rimanendo ancora lontani da un fenomeno di massa.

L’organizzazione dell’offerta non comprende solo la presenza di strutture ed impianti ovvero il loro utilizzo per l’intrattenimento e la determinazione di una domanda specifica di turismo sportivo, ma si caratterizza positivamente anche in relazione all’offerta di eventi e manifestazioni a carattere sportivo, agonistico ed amatoriale.

La politica degli eventi legata al turismo sportivo rappresenta, ad oggi, un momento molto importante in termini di comunicazione, promozione, immagine della destinazione e creazione di consensi. Questa, infatti, ha capacità di dialogo sia con soggetti che direttamente partecipano alla gara/manifestazione e sia con il pubblico presente; sono questi due bacini, quindi, che poi determineranno la consistenza della domanda e la consapevolezza di una modalità diversa di fare vacanza e di fruire del soggiorno.

Si sottolinea, infatti, che quando si parla di politica dell’evento il riferimento non si esaurisce nella gestione sportiva - scelta dell’attività/pratica sportiva, dei premi, del regolamento, degli spazi e dei tempi, e quant’altro tecnicamente attiene ad una competizione – ma l’ottica di lettura corretta e quindi riferibile al concetto di turismo sportivo e vacanza attiva è in direzione di un insieme complesso ed articolato di proposte legate all’evento in sé.

Queste, pertanto, devono riferirsi al sistema di accoglienza: dei partecipanti, degli accompagnatori, dei turisti già presenti.

In tal senso, un esempio di come sia possibile coniugare la pratica sportiva con un periodo di vacanza-soggiorno è offerto in regione da “Sportur” che nel giro di pochi anni è diventato un evento cult e riferimento per moltissimi spettatori ed atleti4. 10 le discipline proposte, praticate nell’arco di 75 giorni (appositamente scelti come periodi di media-bassa stagione) ed in 8 località coinvolte dal progetto.

L’evento non si presenta come una promozione esclusivamente sportiva di vasta utenza, ma come un valido binomio che lega attività sportive e competizioni agonistiche, attraverso i consigli di volti noti dello sport italiano, con la promozione delle attrazioni turistiche della regione. I soggiorni nelle strutture ricettive sono proposti e congiunti alla pratica nei campi sportivi offerti dalla manifestazione realizzando piccoli “campus” di turisti/atleti legati dallo stesso spirito.

Nel documento Rapporto 2002 (.pdf 1.9mb (pagine 90-93)