Turismo e vacanza attiva in Emilia - Romagna
6. Conclusioni e strategie di sviluppo
6.2. Il turismo sportivo in Appennino
6.3.3 Appennino Sintesi degli obiettivi
Dall’analisi dei punti di forza e delle criticità, gli obiettivi da perseguire per uno sviluppo coordinato del turismo sportivo dell’Appennino sono individuabili nei tre punti in elenco ed i cui contenuti (successivamente) verranno approfonditi.
Obiettivi di immagine
L’immagine turistica dell’Appennino appare quasi superiore alla sua effettiva capacità di offerta e di soddisfazione della clientela: il turista arriva convinto di trovare servizi, impianti dotati, strutture e attrezzature, ma non sempre a questo immaginario corrisponde una realtà altrettanto organizzata.
Occorre dunque porsi l’obiettivo di equilibrare questo scostamento,
continuando le stesse linee di comunicazione ma verificando e adeguando il livello qualitativo dell’offerta.
L’Appennino soffre di una mancanza di caratterizzazione e tipizzazione dei territori. Occorre trovare soluzioni ed incentivi ad un adeguamento delle strutture e delle infrastrutture ad un paesaggio montano. Il turista deve poter riconoscere la montagna emiliano-romagnola.
Obiettivi di prodotto
Lo scostamento tra aspettative e soddisfazione mette in gioco la necessità di verificare e qualificare l’offerta specializzata per il turismo sportivo e la vacanza attiva. L’innalzamento degli standard ed il completamento dell’offerta sono obiettivi primari per la definizione del prodotto turismo sportivo.
Coordinare le iniziative degli operatori sul territorio per la creazione di una rete di offerta completa che coinvolga gli operatori dello sport e del turismo.
Obiettivi di mercato
Attualmente il posizionamento del turismo sportivo in Appennino sul mercato appare proporzionale all’offerta. Occorre però perseguire la comunicazione sui mercati già attivi, sia sul livello nazionale che sui bacini di domanda internazionale già esistenti al fine di rafforzarli.
Interventi ed azioni
La direzione in cui occorrerebbe lavorare per migliorare l’offerta di turismo sportivo nell’Appennino riguarda soprattutto azioni di immagine e di comunicazione, mentre solo in alcuni casi sarebbero opportuni anche interventi di tipo strutturale.
In particolare, le ipotesi di intervento e le azioni auspicabili, come indicato nella matrice per strumento di marketing, sono le seguenti.
(editoria) Nell’ambito di una comunicazione coordinata sullo sport di livello regionale, occorrerà censire gli operatori presenti al fine di inserirli, coinvolgendoli consapevolmente nello sviluppo programmato, nella sezione Appennino della guida regionale.
(segnaletica) Realizzare una segnaletica coordinata (a livello regionale) relativa alle attività sportive già presenti nelle località e che renda facilmente
riconoscibili per il turista i servizi e gli impianti utilizzabili in loco: sia per la vacanza attiva in generale che in particolare per il turismo sportivo.
(immagine coordinata) Attivazione di card promozionali di acquisto di beni e servizi per lo sport nell’Appennino tramite accordi tra operatori per sconti e proposte di circuiti.
(relazioni tra gli operatori) Favorire gli incontri tra gli operatori locali che si occupano di turismo e quelli che si occupano di sport, realizzando momenti di scambio e coinvolgendo le imprese: sia tramite azioni di comunicazione istituzionale, che attraverso workshop tecnici. Una simile azione di supporto, al momento, si presenta debole.
(comunicazione interna) Promuovere la partecipazione degli operatori delle località dell’Appennino nella messa in rete dell’offerta di turismo sportivo regionale (esempio: inserimento nella “guida allo sport praticabile in Emilia Romagna” e nel circuito delle “sport card”); prima attraverso incontri istituzionali informativi e poi con incentivi di promo-comunicazione.
(comunicazione istituzionale) Attivare una forte azione di comunicazione istituzionale, su operatori e residenti, al fine di migliorare la complessiva immagine territoriale verso la tipicità e la caratterizzazione. Si tratta, infatti, di una esigenza legata a sensazioni del turista e ad una certa insoddisfazione legata all’immaginario, che porta il turista verso queste destinazioni di montagna per ritrovare un certo clima, un ambiente tipizzato dalla tradizione ed, invece, trova un riscontro (a volte) di realtà piuttosto anonime da un punto di vista architettonico (ad esempio alberghi anche eleganti ma che potrebbero essere in qualsiasi altro luogo). Si tratta di una mancanza di caratterizzazione che potrebbe trovare in incentivi istituzionali ma, anche e soprattutto, in una forte azione di comunicazione interna sulla marca e di sensibilizzazione della popolazione locale verso questa esigenza dell’economia turistica locale, la strada per la realizzazione di strutture (abitative, turistiche, urbane, ecc.) che vestano il territorio di quella marca che già turisticamente ha conquistato. Si rende necessario uno studio di comunicazione che evidenzi quali siano i concept di tipicità più forti per l’identificazione territoriale. A seguito di ciò occorrerà cercare le soluzioni, anche arrivando a pensare alla possibilità di imporre un vincolo “estetico” sulla concessione di finanziamenti di riqualificazione strutturale.
Al fine di gestire, promuovere e comunicare il prodotto sport con modalità più incisive di ora e rendere visibile e coordinare l’offerta già presente, si suggerisce la creazione di un ente/soggetto pubblico/privato che si ponga obiettivi di:
fornire il feed back agli operatori in quanto in grado di anticipare e conoscere i bisogni della domanda;
capace di gestire gli eventi sul territorio, di coordinarli e, se il caso, definirne dei nuovi;
organizzare, per quanto sarà di sua competenza, l’accoglienza di gruppi sportivi, di giovani e bambini, di gruppi e comitive.
Si può ipotizzare, nella logica di una comunicazione del prodotto Appennino, che questo soggetto gestore operi su macro-aree ovvero in più sedi dislocate nei diversi comprensori dell’Appennino per favorire, così, anche gli interscambi tra i vari comparti turistici (ad esempio Forlì-Cesena per i rapporti con la costa, Bologna-ReggioEmilia-Modena fra loro e con le città d’arte, Parma-Piacenza con le terme).
(sostegno alle imprese) Sostenere la promozione delle imprese che intendono investire in attività legate alla fruizione del tempo libero, al fine di un ampliamento dell’offerta di intrattenimento da rivolgere sia agli sportivi che, soprattutto, agli accompagnatori (amici, parenti, bambini). Si pensi al gradimento ottenuto già in altre località di montagna dotate ed attrezzate di snowpark (appunto uno spazio all’aperto dedicato, in particolare, all’intrattenimento dei più piccini).
(educational) Pianificare una serie di educational su operatori specializzati di prossimità (Toscana) e su quelli dei mercati forti dell’Emilia Romagna (es.
Germania come primo mercato, Scandinavia come bacino di domanda molto interessato allo sport , vedi golf).
E’ opportuno incrementare l’offerta di turismo sportivo con idee nuove e forti, che rendano più solide le destinazioni dell’Appennino nel confronto con competitors simili.
A tale proposito si suggerisce la creazione di “Parchi avventura” (sul modello di quello francese); si tratta di strutture di facile realizzazione, basate sulla proprietà (pubblica o privata) di spazi verdi, boschivi e forestali, attrezzati con percorsi di allenamento, palestre di roccia, ponti tibetani, ecc. di diversi livelli: dal livello nero, per un training di sopravvivenza per i più esperti, a quelli blu pensati appositamente per i bambini.
Il Parco avventura, nelle esperienze internazionali, appare un valido investimento: sia in termini economici che, grazie alla favorevole risposta della domanda, anche come strumento di destagionalizzazione per il territorio.
Più in generale, si rileva un’esigenza di specializzazione che, per quanto riguarda gli sport invernali, ad esempio, vede meno competitiva l’offerta del generico sci alpino piuttosto che specialità come lo snowboard, l’halpipe, ecc.
che raccolgono segmenti specifici di appassionati che, pur costituendo target minori, sono molto motivati e possono a loro volta generare nuova domanda.
Infine, dalle indagini presso la domanda emerge l’esigenza di trovare possibili soluzioni per la difficoltà di spostamento tra le destinazioni dell’Appennino, favorendo la creazione di imprese di trasporto per i collegamenti interni e/o rendendo più efficienti le attuali soluzioni di mobilità.
A tale proposito si propone di effettuare uno studio sulle opportunità di business per la localizzazione più efficace di questa tipologia di impresa e sulla mobilità interna in generale.
6.4 I principali segmenti sportivi in Appennino