Turismo e vacanza attiva in Emilia - Romagna
6. Conclusioni e strategie di sviluppo
6.4 I principali segmenti sportivi in Appennino .1 Cicloturismo
Offerta attuale e potenziale
L’offerta attuale risulta di buon livello e ben distribuita sui territori, compresi i servizi specifici complementari.
Le località interessate attualmente al cicloturismo/mountain bike sono: Pavullo nel Frignano, Premilcuore, Bettola, Farini, Ferriere, Podenzano Valle del Rubicone, del Savio, del Bidente, del Rabbi, del Montone, del Tramazzo Predappio comprensorio del Cimone e di Frassinoro.
La fruizione del territorio prevede la possibilità di almeno 36 itinerari e di 600 km di piste nella sola area del Cimone e di Frassinoro.
In generale si evidenzia la necessità di creare delle vere e proprie ciclovie:
segnate ed assistite da apposita segnaletica, prive di traffico automobilistico, di media e lunga percorrenza. E al tempo stesso, un modello di ricettività diffusa sul territorio e specializzata (bike hotel).
Attualmente la ricettività turistica ed il sistema di accoglienza è sufficiente a soddisfare il mercato del cicloturismo, nell’area dell’Appennino Romagnolo (Valle del Rubicone, del Savio, del Bidente, del Rabbi, del Montone, del Tramazzo) ed in misura minore anche in Val Nure; si rileva, invece, una maggiore carenza di ricettività specifica e di servizi di assistenza (noleggio, scuole, ecc.) adeguata alle esigenze di questo segmento.
Infine, appare necessario sviluppare maggiormente il coordinamento tra gli itinerari presenti al fine di creare un vero e proprio Carosello di tutto l’arco appenninico regionale ampliando anche nell’Appennino il turismo della mountain bike.
Target attuali o potenziali
Per quanto riguarda la composizione della domanda legata al cicloturismo, si evidenzia una tipologia di turismo ancora prettamente italiana a forte caratterizzazione regionale. Gli stranieri e discrete quote di cicloturisti italiani sono presenti solo in occasioni particolari ed in pochi periodi l’anno.
La domanda potenziale però apre ampissimi spazi di mercato, in particolare stranieri, target facilitato da un’ottima presenza sulla costa e che si sta già affacciando anche nei comuni dell’Appennino.
Possibili Mercati
Oltre a quelli già evidenziati - interni e di prossimità - esistono buone potenzialità di sviluppo verso i bacini stranieri del Benelux, della Germania e della Scandinavia. Occorre però potenziare la rete di commercializzazione mirata sia ai cicloturisti che agli sportivi.
Prodotti collegati
Promozione enogastronomica, culturale e naturalistica lungo gli itinerari.
6.4.2 Turismo equestre Offerta attuale e potenziale
L’offerta di ippoturismo, indirizzata ad una utenza di nicchia ma discretamente presente in regione, riguarda in modo dedicato solo alcuni territori dell’Appennino: in particolare quelli in Val Taro ed in Val Ceno, nelle foreste Casentinesi e dal Parco dei Gessi fino al Corno alle Scale.
In queste aree la ricettività e l’accoglienza specifica per questa tipologia di turismo appare di buon livello, sia per numerosità delle strutture (agriturismo) che per attrezzature e spazi attrezzati, guide/istruttori, possibilità di alloggio per gli animali e affitto dei medesimi.
Le problematiche maggiori sono pertanto legate più alla carenza di commercializzazione e adeguata promozione dell’esistente, che a una vera e propria carenza di offerta.
Trattandosi ancora di un segmento in fase di avvio occorre dunque terminare le progettualità in atto sulle ippovie, collegandole in modo più sistematico alla ricettività già presente e attrezzata.
Target attuali o potenziali
Attualmente la tipologia di turismo è legata ad una pratica occasionale, di appassionati ed iscritti alle varie associazioni ed ad una fruizione in loco dovuta alle proposte degli operatori. Pertanto, allo stato dei fatti, la domanda attuale è prevalentemente regionale; spesso di prossimità (Toscana) e solo negli ultimi tempi si affaccia una clientela nazionale e straniera, ma con numeri ancora esigui.
Possibili Mercati
Oltre a promuovere ulteriormente questo segmento sul mercato interno, si suggerisce di ampliare l’interesse dei mercati esteri forti del turismo regionale e già interessati alla vacanza attiva (Germania e nord Europa), con possibili aperture sui mercati anglosassoni e francesi.
Si ribadisce, ancora una volta, la necessità di creare una rete di relazioni e scambio con le regioni di prossimità: Toscana principalmente, ma anche Marche, Umbria, Veneto.
Prodotti collegati
Promozione enogastronomica, culturale, e naturalistica lungo gli itinerari.
Turismo del fine settimana e tour itineranti da una destinazione ad un’altra (adriatico-tirreno; nord Italia-Emilia Romagna; etc…).
6.4.3 Trekking
Offerta attuale e potenziale
Il prodotto turistico legato all’escursionismo ed al trekking è attualmente il segmento più forte tra quelli sportivi dell’Appennino, soprattutto in estate.
Nonostante una buona offerta in termini di percorsi ed itinerari attrezzati, la sentieristica appare ancora frammentata e non sempre i tracciati si presentano ben segnalati.
Molte le opportunità nei Parchi naturali e nelle oasi ma una buona offerta di sentieri per il trekking può ampliarsi anche in territori più impervi (previa, naturalmente, una loro sistemazione ed organizzazione).
Occorre poi, come dichiarato dalla stessa clientela, riqualificare il sistema di accoglienza che pur essendo presente risulta scarso nella caratterizzazione tipica ed in una offerta di intrattenimento.
Target attuali o potenziali
Oggi la domanda di trekking nelle destinazioni dell’Appennino è fortemente legata al mercato nazionale ma, proprio per questo, anche altrettanto fortemente fidelizzata.
Sono presenti anche i principali bacini internazionali acquisiti della regione; tutti target che andrebbero stimolati ulteriormente attraverso proposte differenziate per tipologia di trekking: da quello più soft a sport più estremi come l’arrampicata sportiva.
Possibili Mercati
Oltre a rafforzare la domanda attuale, i mercati più innovativi potrebbero essere proprio quelli dei segmenti sportivi di nicchia da accattivare con proposte specializzate e con alternative soft per i familiari degli appassionati.
6.4.4 Sci invernale Offerta attuale e potenziale
Come si evince in modo particolareggiato nel capitolo sull’offerta, quella legata allo sci invernale consta di 128 piste per 100 impianti con una estensione in km di 436. Inoltre, si rilevano 13 piste per lo sci da fondo e 3 per lo snowboard.
Tale offerta può considerarsi limitata se paragonata ad altre destinazioni più competitive sul mercato dello sci invernale. La chiave del successo, dunque, sta si nel potenziare e collegare la rete di offerta ma soprattutto nello specializzarsi nelle discipline di sci alternativo ampliando l’offerta di snowboard, proponendo scuole specializzate per tecniche di sci innovative e potenziando l’offerta collaterale.
La messa a sistema dell’offerta appare un nodo centrale per meglio affacciare la competizione, creando un comprensorio unico il più possibile in rete, in termini di servizi e di collegamenti possibili, favorendo laddove necessario lo sviluppo anche del sistema ricettivo.
Target attuali o potenziali
Per quanto riguarda lo sci tradizionale occorre sviluppare più servizi possibile verso il target delle famiglie e degli sciatori principianti.
D’altro canto però occorre continuare la strada intrapresa per ampliare l’offerta sportiva specializzata - ed indirizzata ad un target giovanile e turisti dello sci (esperti e fedeli alla destinazione) -: dallo sled dog, allo snow board e slittino, allo sci alpinismo ed al fuori pista, anche nelle località meno forti.
Possibili Mercati
Rafforzare la competizione con l’Appennino abruzzese e la montagna Toscana appare, al momento, una delle strade di maggiore successo per catturare quote di mercato dal centro Italia e dal Sud che possono essere colte solo se il sistema dell’offerta sciistica supera in varietà quello dei competitors.
Prodotti collegati
Altri segmenti di turismo sportivo: trekking invernale, pattinaggio, tiro con l’arco, parapendio. Enogastronomia e proposte soggiorno per gruppi e vacanze invernali giovani.
Le analisi contenute nel presente documento rappresentano una sintesi delle opportunità e dello stato attuale dell’offerta di turismo sportivo in Emilia Romagna. Le tabelle definiscono la portata del fenomeno sportivo e le indagini alla clientela dell’Appennino intendono focalizzare umori, percezioni, soddisfazione e comportamenti di consumo della domanda presente.
Infine, le indicazioni strategiche contenute nella parte conclusiva del presente studio costituiscono gli indirizzi – generali e per prodotto – delle azioni di miglioramento e di sviluppo del turismo sportivo.
Pertanto, se l’obiettivo è quello di definire un indirizzo comune per lo sviluppo del prodotto e ottenere il posizionamento ottimale (che merita senza alcun dubbio la regione, così come evidenziato chiaramente dal presente studio) sul segmento di turismo sportivo in Italia e rispetto ai mercati internazionali, è auspicabile la realizzazione di un Piano Marketing dettagliato ed esaustivo che fornisca una precisa quantificazione dei mercati acquisibili e la quantificazione in termini di investimento, nonché la tempistica delle azioni proposte.