• Non ci sono risultati.

Allargamenti di campo nella filiera termale (milioni di euro) Anno 2009

Fonte: adattamento da Rapporto sul sistema termale in Italia 2012, Federterme

Procedendo per allargamenti di campo partendo dalle cure tradizionali convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, ovvero la spesa primaria necessaria, tramite il calcolo di alcuni moltiplicatori si può dedurre il peso economico delle diverse componenti del comparto. Si può innanzitutto osservare come l’apertura del settore al benessere porti un aumento del fatturato delle aziende termali del doppio rispetto a quello generato dalle cure termali tradizionali e il valore del moltiplicatore salga a 6,2 se si considerano solo le cure termali convenzionate con il S.S.N. Il vero salto si determina considerando la componente turistica del soggiorno termale, includendo quindi le spese dirette di curandi e curisti (di pernottamento, ristorazione e accessorie), con un moltiplicatore di 15,7 rispetto alle cure convenzionate; considerando anche altre attività “post-trattamento” del cliente e di suoi eventuali accompagnatori nella località termale si superano i 2.600 milioni di euro, quasi

133,0   427,2   507,7   829,6   2091,0   2600,6   3206,7   Cure  termali   convenzionate   (SSN)   Complessivo  cure   termali   (convenzionate  +   private)   Benessere   termale  (cure   termali  +   benessere)   Benessere   termale  +  altre   asvità  aziende   termali   Faturato   complessivo   stabilimenu  +   spese  direte   curandi  e  curisu  

Comparto   turisuco  termale   allargato   Comparto   turisuco  termale   allargato  +   indoto   moluplicatore  turisuco-­‐termale  

su  cure  convenzionate:  24,1  

moluplicatore  primario  su   cure  convenzionate:  15,7  

moluplicartore  interno  su   cure  convenzionate:  6,2  

venti volte il fatturato generato dalle cure convenzionate. L’ultimo moltiplicatore, infine, pari a 24,1 include anche l’indotto (ovvero le spese attivate dalla messa in ciclo della spesa diretta e complementare connessa alle attività termali) ed evidenzia l’impatto del termalismo in una località. Si può affermare, in conclusione, che il termalismo può generare rilevanti “ricadute” per una destinazione turistica e rappresentare un fattore di sviluppo per il turismo nazionale.

4.5U

N CONFRONTO INTERNAZIONALE

Un confronto tra la situazione italiana e quella degli altri paesi europei è particolarmente complesso in quanto, nonostante la presenza di un’organizzazione sovranazionale e intergovernativa quale è l’Unione Europea, la maggior parte degli aspetti caratterizzanti il settore termale, quali sanità e turismo, sono in generale lasciati alle competenze dei singoli stati. Esistono, perciò, tanti differenti sistemi termali quante sono le diverse nazioni. Si cercherà comunque di dare uno sguardo alla situazione di alcuni dei paesi europei più vicini all’Italia, sia geograficamente che competitivamente parlando, dando maggiore spazio al Regno Unito, che permetterà di comprendere meglio il contesto che interessa il caso studio del presente lavoro, la città di Bath.

La Francia si pone sul mercato della salute, del benessere e del turismo come grande destinazione termale. Il sistema termale francese, però, registra un numero di stabilimenti ed un numero di arrivi per prestazioni termali corrispondenti a meno della metà di quanto rilevato in Italia. Maggiore è invece il numero di arrivi benessere, grazie anche allo sviluppo del comparto della talassoterapia, che riscuote un buon successo. 160 L’attività termale è particolarmente concentrata nel Sud della Francia e nelle zone montane. La nazione, negli anni ’90, è stata investita da una crisi analoga a quella italiana per quanto riguarda il comparto termale tradizionale. Per reagire a questa situazione, regioni e governo hanno attivato politiche mirate al miglioramento dell’offerta ed all’apertura di

                                                                                                               

nuovi stabilimenti, ritenendo i sistemi termali locali struttura portante delle zone montane e rurali ove si localizzano. 161

La Germania è la nazione investita dalla più ampia domanda termale, caratterizzata da una forte componente nazionale. I tedeschi sembrano essere, infatti, la popolazione più orientata all’utilizzazione delle prestazioni termali, sviluppando una vera e propria cultura termale che porta a stimare in circa 10 milioni gli utilizzatori degli stabilimenti. La buona qualità dei trattamenti e della ricettività rende la nazione attrattiva per il turismo della salute; circa il 5% della clientela è straniere e determina più dell’8% dei pernottamenti.162 Più di quanto si verifica in Italia, ma anche in Francia, le varie componenti del turismo della salute (cure mediche, turismo riabilitativo, wellness) sono integrate e si intrecciano nei prodotti offerti nelle varie destinazioni.

Le terme austriache sono quelle più orientate al settore benessere. Già da tempo, inoltre, ha attuato politiche di integrazione con altre tipologie turistiche (in primis il turismo montano) e si è rivolta non solo e non tanto ai curandi ma anche ai curisti, prestando particolare attenzione all’elemento ricreativo. Proprio l’abbinamento di successo delle terme alle altre tipologie di soggiorno è la ragione delle alte permanenze medie che si registrano nella nazione.

La Spagna è una destinazione termale minore, in quanto caratterizzata dalla forte prevalenza del turismo balneare. Per questo motivo, da alcuni anni, il governo spagnolo si sta impegnando per cercare di valorizzare le proprie stazioni termali, con politiche mirate principalmente alla trasformazione dei centri termali in centri benessere, con un’offerta più ampia di servizi non propriamente termali. Inoltre, alla centinaia di stabilimenti termali spagnoli si aggiungono circa 750 strutture, prevalentemente alberghiere, che offrono trattamenti di benessere non termale.163 Questo settore turistico rappresenta un potenziale importante per una nazione che deve molto al turismo balneare, in quanto può permettere una destagionalizzazione della domanda e l’ottenimento di ritorni economici anche in periodi generalmente contraddistinti da scarsa attività turistica.

Nell’Europa dell’Est sono presenti diverse località emergenti nel settore termale. Molte delle località privilegiano un indirizzo terapeutico, orientandosi verso un target composto                                                                                                                

161 Becheri E. (a cura di), Turismo Termale e del benessere in Toscana: fra tradizione ed innovazione,

Mercury S.r.l., Edizione 2007, pag. 17.

162. Mintel (2011), Spa Tourism, International, Travel & Tourism, n° 18, Ottobre 2011, Mintel Group Ltd,

London.

163 Becheri, E., Quirino, N., (a cura di), Federterme (2012), Rapporto sul sistema termale in Italia 2012,

principalmente di curandi. Il loro vantaggio competitivo si rileva principalmente per quanto riguarda la politica del prezzo e la varietà dei trattamenti offerti grazie alla ricchezza di acque termali con composizione anche molto differente tra di loro. In particolare, sono da ricordare l’Ungheria, uno dei paesi più ricchi di acque termali al mondo (dispone di 30 bagni solo nella capitale) e la Slovenia, pericoloso competitor per l’Italia, che fa delle terme uno dei principali fattori di attrattiva turistici ed è particolarmente attenta al settore ricettivo.

4.5.1I

L

R

EGNO

U

NITO

La grande svolta per il turismo della salute in Gran Bretagna, non in senso positivo, si manifesta nel secondo dopoguerra, con l’introduzione, nel 1948, del National Health

Service. Con l’introduzione del nuovo sistema sanitario si verificarono grandi cambiamenti

nella politica sanitaria del paese. Ispirandosi a quello americano, il modello di cura sanitario non lasciava spazio a metodi di cura preventivi o sostitutivi ai farmaci, rifiutando così cure che avessero a che fare con le acque termali. Da alcuni anni si registra una rinascita del turismo della salute e le località termali che un tempo godevano di fama internazionale stanno riconquistando le posizioni perdute. 164 Strutture innovative, sia per quanto riguarda gli hotel che gli health resort, stanno elevando notevolmente la qualità del prodotto termale britannico.

Sono solo sei le sorgenti conosciute nelle isole britanniche e, tra queste, solo quelle di Bath possono essere riconosciute come sorgenti di acqua calda termale, in quanto emergenti a temperature nettamente superiori a 30°C; quelle di Hotwells (Bristol), Taff’s Well (Cardiff), Buxton e Matlock (Peak District) e Mallow (Irlanda), emergono a una temperatura compresa tra i 20° e i 28°C.

Va ricordato, infine, che l’Inghilterra possiede un importante ruolo, tanto nella storia e nella tradizione termale quanto nella storia e nel settore turistico: è infatti questo il paese in cui nasce il turismo moderno, anticipato proprio dalla prima rinascita termale tra il XIII e il XVI secolo. In particolare, Bath, la città d’acqua inglese per antonomasia, fu quella che

                                                                                                               

guidò la transizione dalla cura allo svago e rappresentò il modello di riferimento per molte altre località termali e turistiche europee del Settecento.165

                                                                                                               

165 Battilani, P. (2009), Vacanze di pochi vacanze di tutti. L'evoluzione del turismo europeo, il Mulino,

 

5  

             

B

ATH

:

UN CASO STUDIO

Bath è una città del Regno Unito situata nella contea del Somerset, nel Sud-Ovest inglese, a circa 150 chilometri dalla capitale e a una ventina di

chilometri a sud est di Bristol. Sede dell’autorità unitaria di Bath and North East Somerset (B&NES), sorge lungo il fiume Avon, in un anfiteatro naturale di colline scoscese. È una tra le città britanniche più eleganti, che si distingue per la sua architettura georgiana e per il suo patrimonio culturale (tanto da diventare, nel 1987, World Heritage

Site protetto dall’Unesco). Offre una varietà di musei,

teatri e altri luoghi culturali, sportivi e ricreativi che le hanno permesso di diventare un importante centro turistico

e hanno fatto sì che proprio il turismo divenisse l’attività economica principale della città, attraendo annualmente decine di migliaia di persone. Gran parte della sua fama, però, è dovuta alla sua tradizione di centro termale: possiede le uniche terme naturali del Regno Unito.