Mammoth Hot Springs (USA) e Geysir (Islanda)
Le definizioni di sorgenti idrotermali che sono state date nella letteratura geologica sono molte; una definizione rappresentativa può essere quella data nell’Oxford Dictionary of
Earth Science 52 che, alla corrispondente voce inglese hot spring, la definisce
un flusso continuo di acqua calda attraverso una modesta apertura della superficie terrestre; quest’acqua è solitamente acqua freatica riscaldata in profondità da rocce calde e riciclata verso la superficie per convezione.53
Come fanno notare Cooper ed Erfurt-Cooper, però, l’accezione ‘acqua termale’ è usata anche in spa in cui sono presenti semplicemente acque minerali fredde riscaldate artificialmente e poi promosse come provenienti da sorgenti d’acque calde o termali.54 Sebbene molti paesi abbiano le proprie leggi e regolamentazioni per l’uso di acque minerali 55 o termali, nella maggior parte delle giurisdizioni la classificazione avviene secondo temperatura e contenuti minerali. In Italia, la classificazione più seguita è quella proposta da Marotta e Sica, che prevede una distinzione in base alla temperatura, alla predominanza di sali disciolti e alla quantità di residuo fisso a 180°C.
Le acque che si presentano a una temperatura inferiore ai 20°C sono considerate acque minerali (fredde), acque ipotermali quelle che oscillano tra i 20°C e i 30°C, termali quelle tra i 30°C e i 40°C e, infine, se superano i 40°C sono definite ipertermali.
La percentuale di sali contenuti, invece, distingue le acque oligominerali (con residuo fisso di sali inferiore a 200mg/l), da quelle mediominerali (tra 200 e 1000mg/l) e minerali (il cui residuo supera i 1000 mg/l). A seconda della tipologia di sali che contengono, si hanno
52 Allaby, M. (2008), Dictionary of Earth Science, Oxford University Press, Oxford.
53 “A continuous flow of hot water through a small opening on to the Earth's surface. The water is usually
groundwater heated at depth by hot rocks and recycled to the surface by convection.” dalla voce Hot spring.
54 Erfurt-Cooper P., Cooper M. (2009), Health and Wellness Tourism: Spas and Hot Springs, Channel View
Publications, Bristol, pag. 10.
55 Il termine ‘acque minerali’ è impropriamente entrato nell’uso comune come sinonimo di ‘acque curative’
per indicare le risorse idriche naturali con caratteristiche sfruttabili nel trattamento di diverse malattie. La normativa italiana, risalente al 1919 e rimasta in vigore per oltre settant’anni, definiva le acque minerali come acque di sorgente dotate di attività terapeutica o di caratteristiche igieniche particolari. Con l’attuazione della Direttiva comunitaria CEE/80/777 (secondo la quale per «acqua minerale naturale» si intende un'acqua batteriologicamente pura, la quale abbia per origine una falda o un giacimento sotterranei e provenga da una sorgente con una o più emergenze naturali o perforate, con caratteristiche tali da conferirle proprietà salutari), introdotta in Italia con il Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n.106 e modificata con il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 339, tuttora vigente, la caratteristica di proprietà terapeutica richiesta precedentemente viene sostituita da quella di proprietà salutari. Di conseguenza, anche a seguito della direttiva CEE/65/65 sui prodotti medicinali, le acque che possiedono attività terapeutica e quelle termali utilizzate a scopi curativi non rientrano tra le acque minerali.
Sono consultabili, in materia: Direttiva 80/777/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1980, in materia di
ravvicinamento della legislazione degli Stati Membri sull'utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali (www.eur-lex.europa.eu); Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 339, Disciplina delle acque di sorgente e modificazioni al decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105, concernente le acque minerali naturali, in attuazione della direttiva 96/70/CE (www.parlamento.it).
acque salse, salso-bromo-iodiche, solfuree, bicarbonate, solfate, arsenicali, ferruginose, carbonatiche o radioattive.56
I minerali sono gli ingredienti delle sorgenti idrotermali più ricercati nei resort spa e nelle strutture di trattamento termale. In altre parole, la caratteristica fondamentale di determinate destinazioni per i turisti non è semplicemente un’acqua con una piacevole temperatura o un certo tipo di ambiente naturale ma una composizione minerale adeguata alla salute. Il valore curativo desiderato è quindi correlato ai diversi elementi minerali e metallici che abbiano un effetto benefico sul corpo umano o anche un ruolo importante nel processo di guarigione da varie malattie o patologie come reumatismi, infezioni dermatologiche o disturbi digestivi.
La vendita di bottiglie d’acqua minerale in diversi paesi e l’esportazione di brand come i francesi Perrier ed Evian, l’italiana San Pellegrino57 o la tedesca Bad Pyrmonter è la
testimonianza della credenza profonda nelle caratteristiche salutistiche dell’acqua minerale. Ed è proprio questa importante e diffusa credenza che ha portato, in molte zone, allo sviluppo di spa e resort attorno a sorgenti d’acqua termali e minerali.
2.2S
PA:
UNA DEFINIZIONEEsiste una stretta relazione tra acqua e salute: il controllo dell’acqua è irrinunciabile, se solo si tiene conto che più dell’80% delle malattie umane è correlabile con essa.58
Acque minerali e geotermali sono state così utilizzate per migliaia di anni per la
56 Per un confronto più approfondito della classificazione adottata in Italia con quella generalmente
riconosciuta in tutto il mondo, cfr: Erfurt-Cooper P., Cooper M. (2009), Health and Wellness Tourism: Spas and Hot Springs, Channel View Publications, Bristol, pagg. 134-142 e Bellati, G. (2003), Aspetti geo- economici del turismo termale. L’anomalo caso della Liguria, Collana di studi della Sezione di Geografia economica, Università di Genova, Universitas, pag. 20.
57 Il mercato delle acque minerali in bottiglia ha un'importanza particolare in Italia, che detiene il primato del
consumo nel mondo, con 194 litri pro capite solo nel 2006 (oltre mezzo litro a testa al giorno), dato in costante aumento che si è triplicato in poco più di 20 anni (nel 1985 erano appena 65 litri); con esso anche il volume di affari per i produttori di acqua minerale è aumentato e di molto. Nel 2006 erano attive 189 fonti e 304 marche di acque minerali in grado di generare un volume di affari di 2,2 miliardi di euro, grazie
all’imbottigliamento di 12 miliardi di litri di acqua Significativo è però anche l'impatto ambientale, legato al trasporto di circa 6 miliardi di bottiglie e al loro successivo smaltimento. Si veda a tal proposito il dossier di Legambiente, Un paese in bottiglia, Roma, 20 marzo 2008., dispondibile online alla pagina web
www.legambiente.it.
58 Who, Y. (1979), Report of Who Scientific Group, Ginevra, United Nations, cit. in: Franco, S. (2001),
Salute e qualità della vita: il turismo termale in Campania, Università degli studi di Napoli Federico II, Napoli, pag. 7.
balneazione e a scopi salutistici. Almeno fino al XIX secolo, la medicina non è stata in grado di garantire una sicura guarigione quindi si andava spesso alla ricerca di miracolose credenze legate all’ambiente come giusto collegamento tra pazienti e mondo preternaturale, lì dove la medicina falliva. Tra i diversi elementi ambientali, il più importante fu senza dubbio, appunto, l’acqua, la storica fonte miracolosa. La ricerca della salute è sempre stata collegata alla presenza dell’acqua, come nei bagni termali, che divennero già nel XIX secolo centri per trattamenti e regolazione delle funzioni dell’organismo umano.
L’origine del termalismo è, dunque, antichissima e, di secolo in secolo, la sua accezione si è evoluta continuamente: il turismo termale, ormai, racchiude una moltitudine di attività che si differenziano in modo netto tra di loro.
Prima di procedere con uno sguardo alla storia del termalismo e con l’analisi della nascita e della caratteristiche del turismo termale, risulta di fondamentale importanza comprendere l’origine, il significato e ciò che racchiude il termine ‘spa’, divenuto ormai termine quasi di tendenza nel mondo di salute, benessere e bellezza, tanto che proliferano ormai attività che si autodefiniscono in questo modo ma che di ‘termale’ hanno ben poco. La definizione delle caratteristiche delle terme e dei suoi trattamenti e di ciò che le distingue da altre attività viene data già nel Regno Unito degli anni ’20 dalla Harrogate Medical Society, società medica delle terme locali: le spa includono necessariamente terapie basate sull’acqua, loro caratteristica essenziale e che le contraddistingue da altre attività e regimi salutistici, sulla sua somministrazione interna o esterna in loco o nei pressi della sua sorgente.59 Quanto qui affermato è ancora attuale, tanto quanto risultano essere veritiere le parole con cui Benge afferma che, nonostante il termine sembri indicare una moda degli ultimi tempi, questo concetto è tanto antico quanto le colline da cui scaturiscono le acque termali.60
Va innanzitutto specificato che il termine, che partendo dal mondo anglosassone ha
59 "it’s essential feature, and that which distinguishes it from other health regimes, is the administration
internally or externally of fresh natural waters at or near their source." The Harrogate Medical Society (1920 ca), A brief Account of the Nature of Spa Treatment Followed by a Description of the Harrogate Waters, and Baths, and the accessory treatments employed with Them, cit. in Osborne, B. E. (2002), The History of the Word SPA and Its Relationship with Water, Spas Research Fellowship, June 2002, disponibile online alla pagina web www.thespasdirectory.com.
60 “ ‘Spa’ is the Millennium buzzword for health, beauty and relaxation; it is hip in holiday-speak and a
mantra for the growing band of worshippers at the altar of self-preservation. Yet despite its current popularity in the lives of trendsetters, jet setters and health fanatics everywhere, the ‘spa’ is not a new stop on the road to wellbeing. It is a concept as old as the hills it springs from, rewritten for the contemporary scene.” Benge, S., Invernizzi, L. (1999), The Tropical Spa: Asian Secrets of Health, Beauty and Relaxation, Tuttle
raggiunto il mondo intero e gli altri linguaggi, è utilizzato per indicare le attività che in italiano sono definite termali.
Oltre a non esserci un ufficiale accordo riguardo a cosa una spa debba o non debba essere, opinioni molto discordanti tra loro si ritrovano anche riguardo all’origine del termine. La voce ‘Spa’ dello Shorter Oxford English Dictionary61 recita così:
SPA: [A place-name] 1. With capital. The name of a watering place in the province of
Liège, Belgium, celebrated for the curative properties of its mineral springs. b. In generalized sense 1610. 2. A medicinal or mineral spring or well 1626. 3. A town, locality, or resort possessing a mineral spring or springs; a watering-place of this kind 1777.
Opinione diffusa è che il termine sia un acronimo basato sull’espressione latina Sanitas
Per Aquas, salute attraverso le acque, visione sostenuta dalla Spas Research Fellowship
che l’ha a sua volta ripresa da Croutier.62 Altri invece ritengono, similmente, che questo sia un acronimo di altre espressioni, pur riconducibili allo stesso significato: la scomparsa British Spas Federation affermava sulla propria pagina web che ‘spa’ derivasse da Senare
Per Aqua, pur non fornendo fonti a sostegno della propria visione. Altra interpretazione,
che trova diversi sostenitori in particolare in Italia, si basa sulla derivazione dell’acronimo da Salus Per Aquam, che probabilmente deriva da un errore di scrittura di Sanare Per
Aquam.63 Alla base di tutte queste interpretazioni vi è la credenza generale che l’origine del termine risalga all’epoca romana, quando le truppe delle loro legioni, affaticate dalle guerre, avrebbero cercato rinvigorimento, rilassamento e trattamento dal dolore delle ferite tramite l’acqua. Le sorgenti d’acqua calda naturali erano considerate la migliore cura per ferite e muscoli stanchi; i legionari, così, iniziarono a costruire bagni attorno alle sorgenti scovate; questi bagni erano popolarmente chiamati ‘aquae’ mentre i trattamenti erano conosciuti con le suddette espressioni latine. Ulteriori interpretazioni, che possono essere considerate minori, ritengono che l’origine del termine si possa rintracciare nel latino
spargere, bagnare, cospargere, inumidire.64
La grande opposizione a queste interpretazioni è a sostegno del fatto che il termine derivi
61 Little, W., Coulson, J., Onions, C. T., Friedrichsen, G. W. S., Fowler, H. W. (1984), The Shorter Oxford
English Dictionary : On Historical Principles. 2, Clarendon Press, Oxford.
62 Croutier, A. L. (1992), Taking the Waters: Spirit, Art, Sensuality, Abbeville Press, pag. 136.
63 Capasso, A., Migliaccio, M. (a cura di), (2005), Evoluzione del settore termale: prospettive e modelli di
sviluppo per le imprese italiane, Franco Angeli, Milano, pag. 13.
dal nome della cittadina Spa,65 nota fin dall’antichità per le sue acque minerali; questo sembra a sua volta derivare dalla contrazione di espa (‘fontana’ in lingua vallone).66 Il suo maggiore sviluppo risale al XVI secolo, quando proprio la reputazione delle sue acque favorì il commercio e il turismo verso di essa.67 È al Dr. Timothy Bright che viene attribuito il primo utilizzo del nome della cittadina belga per indicare i trattamenti che stavano prendendo sempre più piede nei baths inglesi; inizialmente, il termine si riferì a resort in cui si praticava l’assunzione interna delle acque piuttosto che la balneazione, ma la distinzione si perse gradualmente. Harrogate fu la prima a essere definita ‘spa’,68 seguita presto da altre come Tunbridge Wells.
Tramite questa breve analisi è stato possibile notare quanto numerose siano le varianti paretimologiche e quante siano le fonti a riguardo, ma quel che è certo e che le accomuna tutte è il fatto che alla fine del XIX secolo il termine era ormai diventato di uso comune per indicare una struttura in cui era disponibile una sorta di idroterapia, oltre che ad indicare la cittadina belga; per estensione, il termine iniziò a riferirsi anche a centri e città in cui si offrivano simili trattamenti. Tutte suggeriscono, quindi, non solo che l’acqua sia tradizionalmente collegata alla definizione di ‘spa’, ma che sia proprio l’acqua stessa che la definisce.69
Chiarita la definizione e l’etimologia del termine chiave di gran parte del presente lavoro, è ora possibile procedere con un approfondimento sulla storia e l’evoluzione del fenomeno del termalismo.
65 Comune di lingua francese del Belgio meridionale, situata nella regione collinare delle Ardenne, nella
provincia di Liegi, nei pressi del confine con la Germania.
66 Per approfondimenti cfr: Jespers, J. J. (2005) Dictionnaire des noms de lieux en Wallonie et à Bruxelles. 67 Il principale afflusso verso la cittadina era di turisti inglesi: Enrico VIII, a seguito della riforma anglicana,
vietò l’utilizzo delle fonti di acqua minerale nella nazione, all’epoca la più sviluppata nel settore termale, in quanto espressione del culto cattolico. Per questo motivo molti inglesi iniziarono a recarsi a Spa, all’epoca possedimento spagnolo. Il divieto verrà infatti cancellato alla fine del Cinquecento, con il conseguente impegno da parte della corona nella promozione delle fonti termali nazionali che darà il via alla riscoperta delle terme inglesi.
68 Proprio al museo della città sono conservati testi come The English Spaw e Spadacrene Angelica, che
testimoniano il ruolo di Harrogate nell’associazione del termine spa alle terme e nella sua diffusione.
69 Tawil, R. F. (2008), Developing a Typology of Spa-Related Tourists, a thesis submitted in fulfilment of the
requirements of the Manchester Metropolitan University for the degree of Doctor of Philosophy, School of Food, Consumer, Tourism and Hospitality Management, The Manchester Metropolitan University, pag. 11. Disponibile in The British Library EThOS, London.
2.3S
TORIA DEL TERMALISMOIl costume di immergersi in acque calde o fredde, secondo modalità e abitudini diverse, lo si ritrova già nelle popolazioni più antiche, quali Egizi, Fenici, Etruschi, Ebrei; inoltre, bagni ed abluzioni erano prescritti dalle regole religiose delle culture orientali.
Alcune delle prime descrizioni delle pratiche del bagno in occidente arrivano dalla Grecia; proprio i Greci furono coloro che diedero il via al regime della balneazione che gettò le basi per lo sviluppo delle moderne procedure termali. Il popolo dell’Egeo faceva uso di piccole vasche da bagno, lavandini e pediluvi per l’igiene personale. Gli stessi poemi omerici testimoniano l’abitudine degli eroi di refrigerarsi con un bagno caldo o freddo dopo le fatiche dei combattimenti, anche se si invogliavano i giovani al rinvigorimento tramite l’uso di acque fredde e al nuoto, mentre il bagno caldo era spesso associato a dimostrazione di debolezza.70 A riprova di quest’usanza vi sono diversi ritrovamenti archeologici, quali i bagni nel complesso di edifici della cretese Cnosso o le lussuose vasche in alabastro ad Akrotiri, nell’isola di Santorini, entrambe risalenti a metà del secondo millennio a.C..