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Michelangelo Lupone

3. ALLESTIMENTO E TECNOLOGIE

Forme Immateriali è un’opera musicale complessa che

integra diverse competenze artistiche, tecniche e scienti- fiche. Tutti gli aspetti coinvolti nell’esecuzione sono in- terdipendenti e contemplano la stretta correlazione tra musica, interazione con il pubblico, adattività tempora- le, dialogo tra le fontane, controllo e memorizzazione delle informazioni, lavoro coordinato dei sensori, siste- ma di generazione dei suoni.

La realizzazione dell’opera, nelle parti meccaniche, informatiche, audio, video, luci e sensoristiche, è stata affidata al CRM - Centro Ricerche Musicali di Roma. La predisposizione elettrica, l’adeguamento del locale computer, la realizzazione dei condotti per i cavi dal lo- cale tecnico alle fontane, i cablaggi di rete e la rifinitura muraria, sono stati curati dal Museo e realizzati da una ditta specializzata.

Alla esecuzione del progetto artistico hanno parteci- pato, oltre al compositore Michelangelo Lupone per l’ideazione, il progetto e la realizzazione della musica, anche un responsabile generale e di produzione (Laura Bianchini); un assistente musicale per gli algoritmi mu- sicali e la documentazione (Silvia Lanzalone); un archi- tetto per il progetto esecutivo e l’integrazione delle tec- nologie alle parti architettoniche delle fontane (Emanue- la Mentuccia); un musicista informatico per gli aspetti computazionali e il trattamento dei dati sensoristici (Alessio Gabriele); un tecnico elettronico e audio per il

montaggio, i cablaggi, le misure e le tarature delle tec- nologie musicali (Maurizio Palpacelli), e un assistente audio (Leonardo Mammozzetti).

L’allestimento tecnico e le tecnologie dell’opera

Forme Immateriali sono stati realizzati in modo da sod-

disfare condizioni di amovibilità, manutenibilità, modu- larità.

Gli apparati immersi in acqua presentano caratteristi- che di protezione IP68 con contatti e raccordi a tenuta stagna e alimentazioni a basso voltaggio in corrente continua. La dimensione delle tecnologie poste nelle fontane è la più piccola oggi possibile, in modo da cela- re alla vista o rendere appena percepibile la presenza di elementi estranei all’architettura. Ogni parte del sistema è sotto il controllo di un computer collegato ad una rete locale e accessibile da postazione remota. Un apposito programma permette di osservare costantemente le fun- zionalità dell’opera e di rilevare attività in corso ed eventuali malfunzionamenti delle singole parti.

L’infrastruttura tecnologica è articolata in due sezio- ni: la prima, posta in un locale adiacente alle fontane non accessibile al pubblico, è composta da due compu- ter per il calcolo e il trattamento dei segnali digitali au- dio e video; la seconda, collocata all’interno delle fonta- ne, è composta da un sistema di sensori e dalle lenti so- nore.

La prima sezione utilizza due computer basati su piattaforma Intel® Core i7, corredati di memoria di massa di grandi dimensioni e da due gruppi di continui- tà. Gli elaboratori sono connessi alle unità di condizio- namento e conversione numerica dei segnali audio e vi- deo provenienti dai sensori. La trasmissione delle infor- mazioni sonore dai computer alle fontane avviene attra- verso unità di conversione digitale-analogica (DAC) e un sistema di amplificatori specifico per ogni lente so- nora posta in acqua.

La seconda sezione è composta da una serie di spe- ciali lenti sonore subacquee aderenti a lastre di acciaio e telecamere adibite al rilevamento dei movimenti della bacchetta mediante cui il pubblico interagisce. Tali tec- nologie sono poste in acqua, all’interno della fontana, in posizione non accessibile e visibile al pubblico, adegua- tamente trattate per lavorare in immersione con anco- raggi amovibili al fondo e alle pareti della fontana. I suoni sono diffusi in acqua attraverso le lenti sonore che, ancorate al fondo della fontane, insistono su lastre di acciaio che completano e ottimizzano la trasduzione delle vibrazioni in energia acustica. Le lenti e le lastre sono quattro per ogni fontana e ciascun accoppiamento è distanziato l’uno dall’altro di circa un metro.

Le lastre di acciaio hanno geometria irregolare, con dimensioni comprese fra 40 e 80 cm e spessore 0.5 mm; sono state rese solidali alle lenti e mantengono una ca- mera d’aria stagna tra la parte convessa della lente e la base della lastra. La realizzazione della camera stagna è risultata un efficace elemento costruttivo realizzato at- traverso diverse sperimentazioni in acqua, ed ha per-

messo di ottenere una particolare caratterizzazione tim- brica, assimilabile al suono della insufflazione prodotta dal fiato negli strumenti a bocchino.

Figura 1: Forme Immateriali, vista di una delle due

fontane, da cui è possibile scorgere le lastre in acciaio che affiorano sulla superficie.

Ogni lastra è posta in posizione obliqua rispetto alla superficie e fuoriesce dall’acqua di circa 30 cm. Questa posizione rende possibile il trasferimento in aria dei suoni prodotti nell’acqua e permette un adattamento dell’impedenza acustica necessaria alla conservazione dell’energia dei segnali sonori.

L’illuminazione delle fontane è realizzata con un si- stema di proiezione a led IP68 ad alta efficienza lumino- sa; i proiettori sono posti lateralmente e fanno converge- re i fasci luminosi sul bordo posteriore della fontana con un’inclinazione di 30° verso la superficie. Tale posizio- namento rende evidente, la sera, i disegni dovuti al mo- vimento della bacchetta e alle increspature dell’acqua che si correlano alle trasformazioni musicali.

Figura 2: Forme Immateriali, vista di una delle due

fontane con illuminazione serale e un fruitore che inte- ragisce attraverso la bacchetta.

La forma e il materiale della bacchetta sono stati ac- curatamente selezionati sperimentando numerosi model- li e prototipi, al fine di individuare un’adeguata ergono- mia che potesse assicurare facilità di utilizzo in termini di giusta lunghezza rispetto alla profondità dell’acqua, di comodità dell’impugnatura, di corretta posizione del

baricentro, del peso, di agilità in acqua, di gradevolezza al tatto e alla vista.

Figura 3: Forme Immateriali, disegno progettuale scel-

to per la realizzazione della bacchetta

Il progetto della bacchetta è stato ulteriormente con- dizionato da requisiti funzionali legati all’adeguata rile- vazione del movimento in acqua imposto dal fruitore dell’opera. Tutto ciò ha guidato la scelta del colore, del- le dimensioni e del profilo dello “strumento-bacchetta” destinato alla interazione.

L’infrastruttura informativa è interamente gestita da remoto mediante una rete di comunicazione che consen- te il controllo e l’interscambio di dati.

Figura 4: Forme Immateriali, flusso dati e connessioni.

Tutti i dispositivi di calcolo sono interconnessi attra- verso una rete LAN (Local Area Network) dedicata: cia- scun calcolatore accede alla rete con connessione cabla- ta di tipo Fast Ethernet, mentre le unità mobili di con- trollo e manutenzione (computer portatili o tablet), una volta autenticate, possono accedere alla rete attraverso una connessione Wi-Fi IEEE 802.11.

La comunicazione tra le fontane è implementata at- traverso l’interscambio di messaggi impacchettati su protocollo OSC (Open Sound Control), mentre gli inter- venti manutentivi possono essere operati da remoto at- traverso VNC (Virtual Network Computing).