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IN AMBITO ARTISTICO PERFORMATIVO Mechanical Track Project

2.5 Wind Interactions

Wind Interactions è un progetto di danza interattiva in

via di realizzazione. La produzione terminerà entro feb- braio 2017 e si avvarrà del sistema di diffusione audio in 8 canali del Conservatorio di Torino.

2.5.1 Scheda

• Progetto di performance per un danzatore, mo- tion tracking e processi di sintesi audio • Produzione: Scuola Musica Elettronica del

Conservatorio di Torino 2017 • Durata: 10-15 minuti • Musica: M. Amistadi

• In scena: E. Valente (danzatrice)

• Sistema interattivo: Acquisizione video trami- te Kinect v2; driver OnpenNI NIMate; gestio-

ne di algortimi di machine learning tramite Wekinator; smoothing, scaling, routing, pro- cessi di composizione algoritmica e di sintesi audio realizzati in Max di Cycling 74; output e spazializzazione gestiti con Spat (8 diffusori).

2.5.2 Considerazioni

Figure 10. Wind Interactions, schema del sistema inte-

rattivo.

Wind Interactions vuole essere un'evoluzione di Me- chanical Track 3. Il sistema (vedi figura 10) verrà otti-

mizzato e saranno introdotte nuove tecniche e elementi ( come machine learning, sintesi audio, spazializzazio- ne). La realizzazione si orienterà verso un sistema suffi- cientemente sfaccettato da poter supportare 10-15 minu- ti di performance senza risultare noioso. Si cercherà di costruire un'interazione che si installi sulla tecnica di danza già in possesso del performer per evitare lunghi perdiodi di training e concentrarsi da subito sullo svi- luppo di un rapporto di interazione basato sull'espressi- vità.

3.

CONCLUSIONI FINALI

Raffrontando le produzioni artistiche e i modelli presi in analisi, possiamo evidenziare i seguenti punti ottenuti incrociando le riflessioni raccolte dalle diverse équipe attive nelle varie realizzazioni:

1) I sistemi più diretti e meno complessi si sono rive- lati più usabili e efficaci.

2) La praticità e l'affidabilità rimangono elementi pri- mari. In questo ambito hanno funzionato bene i si- stemi più semplici e chiari (come quello di Alice) ma pure la modularità del sistema di Mechanical

Track 3 si è rivelata vincente, permettendo l'uso

anche in altri progetti delle singole parti del siste- ma.

3) L'intelligibilità dell'interazione è fondamentale ma lo è anche la fantasia. Trovare il giusto equilibrio tra questi due elementi è un lavoro di assoluta im- portanza.

4) Un punto delicato è la soddisfazione e la disinvol- tura con cui gli interpreti usano i sistemi. Sistemi più complessi richiedono livelli di attenzione e training superiori, mentre spesso i performer si tro- vano a loro agio con sistemi nei i quali non debba- no cambiare il proprio consueto approccio creati- vo. Dunque bisogna, da un lato, creare sistemi che

siano il più possibile compatibili con i performer, in modo da non mettere in crisi il loro lavoro; dal- l'altro, scegliere i performer con cura, tra artisti che abbiano la capacità, la pazienza, l'interesse e l'abi- lità per lavorare con un sistema interattivo. 5) I sistemi interattivi si sono rivelati potenti mezzi

quando hanno saputo inserirsi in modo strutturale e integrato nella realizzazione artistica e estetica. 6) La partecipazione alla realizzazione estetica, si ri-

vela ancor più necessaria per performance lunghe, nelle quali i sistemi devono entrare a far parte de- gli equilibri strutturali.

7) Nelle performance lunghe i sistemi devono essere in grado di sostenere il loro uso nel tempo, senza risultare mai noiosi. Tra le strategie possibili pos- siamo elencare:

• usare più di un sistema interattivo in una stessa performance;

• creare sistemi con reazioni originali, espressive e sempre varie nel tempo;

• usare il sistema interattivo solo in alcuni mo- menti strutturalmente significativi.

8) L'ascolto e la disponibilità che l'interprete deve de- dicare ai sistemi è importante. Tale pratica deve essere necessariamente più intensa con sistemi sfaccettati e dalle ampie possibilità comunicative. 9) In genere, sistemi più complessi possono offrire

maggior profondità espressiva, ma l'apporto di ca- ratteristiche tipiche dell'arte (fantasia, comunicati- vità, originalità, etc.) puo rendere espressivo anche un sistema semplice.

In definitiva, gli esperimenti di performance interattive realizzate, ci hanno convinto a:

1) Procedere nel progetto cercando sistemi puntuali e intelligibili ma originali, con tipologie differenti di non linearità, e coinvolti direttamente nel processo creativo.

2) Trovare un'intesa forte tra il sistema e l'interprete tale da stimolare in quest'ultimo un corretto stato di ascolto e la volontà di imparare a interagire con la macchina.

3) Calcolare i tempi di preparazione del sistema e quelli di apprendimento del performer e prevedere a tal fine delle prove dedicate, da collocarsi in una fase antecedente rispetto alla preparazione della performance vera e propria.

Il percorso costruttivo del sistema andrà tracciato a par- tire dalla mediazione tra le seguenti esigenze:

1) Progettare sistemi complessi che, seppur difficili da usare, abbiano più ampie possibilità espressive. 2) Rendere i sistemi sempre più agevoli e immediata-

mente sensibili alle esigenze del performer, quindi meno vari ma facilmente usabili.

Contemporaneamente bisognerà tenere in largo conto i seguenti fattori:

1) Affidabilità e praticità del sistema;

2) Non lavorare in astratto, ma pensare al processo di costruzione come facente parte della realizzazione creativa, confrontando continuamente i risultati ot- tenuti con le necessità artistiche della performance. Riassumendo possiamo individuare una strada per la realizzazione di prossime produzioni in sistemi basati su relazioni uomo-macchina equilibrate, espressive, fanta- siose, inserite nel progetto creativo e artistico, ma con- temporaneamente sempre più immediate e semplici da usare.

4.

REFERENCES

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[3] Camurri A.: “L'interazione Uomo Macchina nell'Informatica Musicale” da Le Arti Multimediali Digitali”, ed. Garzanti 2010.

[4] Camurri A.: “Il Progetto EyesWeb per Musica, Danza, Teatro”, in La Scena Digitale – Nuovi Media Per la Danza, ed. Marsilio, 2001.

[5] Caramiaux B., Françoise J., Schnell N., Bevilacqua F.: “Mapping Through Listening”, Computer Music Journal, vol 38, n3, Fall 2014.

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[7] Fiebrink R.: “Real-time Human Interaction with Supervised Learning Algorithms for Music Composition and Performance” PhD thesis, Princeton University, 2011.

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[9] Schaffer S.: "Enlightened Automata", in The Sciences in Enlightened Europe, Chicago and London, The University of Chicago Press, 1999. [10] Vasari G.: “Le vite dei più eccellenti pittori,

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[11] Verplank B.: “Interaction Design Sketchbook”, a r t i c o l o p e r i c o r s i d e l C C R M A , http://www.billverplank.com, 2009.

AESTHETIC AND PHENOMENOLOGICAL