• Non ci sono risultati.

Alterazione dei principi cardine originar

132 133

propri affetti personali, da parte dell’host, di altri ospiti o ladri, è difficile ottenere un rimborso, così come in caso di rumori forti, odori sgradevoli e di tutti quei problemi che non sono facilmente documentabili attraverso delle fotografie. Nel caso in cui si affitti una camera privata o condivisa e non l’intero appartamento, non vi sono informazioni chiare su quante persone vi risiedano o su quanti altri ospiti vi possano essere, così come per l’utilizzo del bagno in comune.

Certamente il sistema di recensioni può aiutare a impedire che episodi sgradevoli si ripetano, ma rappresenta pur sempre una misura di controllo a posteriori, la cui veridicità non è verificata e priva di alcun risarcimento per la vittima.

Il problema della sicurezza è sicuramente stato una delle prime controversie con cui Airbnb si è dovuto confrontare: infatti, ciò che per ormai molti rappresenta un secondo lavoro, è di fatto un investimento del proprio capitale, la casa, il cui rischio è tutto nelle mani dell’affittuario. Inoltre, la maggior parte delle politiche legate a questo tema sono state frutto di azioni ex-post rispetto ad episodi spiacevoli, come quello del 22 giugno 2011, quando un’affittuaria ha sporto denuncia, dopo aver trovato la propria abitazione derubata e vandalizzata dagli ospiti. Relativamente all’accaduto sembra che l’azienda abbia inizialmente ignorato la questione, fino a quando non è esploso il caso su Internet, e poi abbia cercato di mettere tutto a tacere, chiedendo alla proprietaria di chiudere il blog su cui aveva denunciato la cosa. Nello stesso periodo, l’attenzione mediatica ha portato alla luce un’altra circostanza simile, in cui la casa dell’host era stata usata per consumo e traffico

illecito di sostanze stupefacenti. Da allora sono state introdotte nuove misure di sicurezza, quali un sistema assicurativo contro furto e/o danni, una linea di assistenza telefonica 24 ore su 24, workshops informativi per gli host, nonché servizi di controllo automatizzati relativi al sito web*. Tuttavia, eventuali furti o

danni sono solo parzialmente rimborsabili. La garanzia non copre infatti tutti quei beni di cui non puoi dimostrare la proprietà come denaro, ma anche gioielli, opere d’arte rare, mobili e tutto ciò di cui non possiedi una prova d’acquisto. Inoltre, nel caso in cui il reclamo relativo a danni o furto non sia presentato entro le 24 ore successive allo scadere della prenotazione, questo viene automaticamente negato**.

Anche dal punto di vista dell’ospite la tutela è carente. In caso di furto o danneggiamento dei

* Per informazioni più dettagliate visitare il sito: << https://www.airbnb.it/trust >>. ** Uncensored Airbnb Stories & Reasons Not To Use Airbnb, AirbnbHell, < https://www.

airbnbhell.com/ >, (consultato il [19/04/2018])

134 135

stabiliti **. È vietato superare 30

notti di affitto consecutive e su ogni transizione viene applicata la Tassa di Occupazione Transitoria pari al 14% sull’importo, somma che viene raccolta da Airbnb e successivamente rimessa alla municipalità.

A Berlino la legge non prevede limitazioni di durata nel caso si affitti un alloggio di proprietà, mentre impone un numero massimo di 90 notti all’anno sull’affitto della seconda casa. Gli host devono richiedere un permesso prima di poter iniziare la loro attività e, mentre il permesso per l’affitto della propria residenza primaria sarà probabilmente approvato, i proprietari di seconde case potrebbero dover affrontare un processo più rigoroso. Tale

** Traduzione di Business Registration

Certificate. Per ottenere tale certificato l’affittua-

rio deve essere residente in città, deve essere proprietario o inquilino del locale che affitta e deve esservi insediato da almeno 60 giorni prima di iniziare l’attività di affitto. Deve inoltre risiedere nell’appartamento come minimo 275 notti all’an- no. Vi sono poi anche da rispettare condizioni sull’alloggio. Per ulteriori informazioni visitare il sito:< http://businessportal.sfgov.org/start/star- ter-kits/short-term-rental >

provvedimento mira ad evitare che il mercato degli affitti venga saturato dalla ricezione turistica, impedendo così ad altre categorie di accedervi.

La municipalità di Barcellona ha preso diversi provvedimenti per combattere gli affitti a breve termine: dal 2012 infatti per affittare le case vacanze è richiesta una licenza turistica. Da allora la città ha, in determinati periodi, congelato l'emissione di licenze turistiche per controllare il turismo, ma ciò non ha frenato la comparsa di annunci di molti altri appartamenti dedicati a questo stesso scopo senza alcun permesso. Tuttavia, a febbraio 2017 la municipalità ha riconosciuto la differenza tra l’affitto short-term occasionale rispetto ad altre tipologie ricettive ed ora si sta muovendo per elaborare delle leggi adeguate a questo tipo di ospitalità.

Infine è bene sottolineare che, sebbene si reputi che l’introduzione di un sistema legislativo possa aver ridotto l’offerta delle case in affitto di breve periodo e rallentato di Airbnb può essere considerato

un dispositivo neoliberale che rappresenta un’alternativa ad offerte obsolete e costose per i turisti in cerca di un alloggio, e, al contempo, una fonte di guadagno extra per gli affittuari. Questi principi erano molto forti al momento della nascita della start- up, quando milioni di persone stavano perdendo lavoro, casa e risparmi a causa della recessione. Da quel momento la società è cresciuta moltissimo e, già dal 2016, è stata stimata di pari valore rispetto a Marriott International, la più grande catena alberghiera al mondo*. Nonostante ciò, continua

a promuoversi come strumento di sostentamento per le famiglie più deboli, rimproverando coloro che ostacolano l’innovazione, in particolare la lobby alberghiera. Tale categoria, dal canto suo, lamenta una concorrenza sleale a causa dell’assenza di

* Alison Griswold, Airbnb non è più

l’amico della classe media, Internazionale,

<https://www.internazionale.it/notizie/alison-gri- swold/2016/12/15/airbnb-affitti-viaggi >, (consultato il [19/04/2018])

una legislazione che regoli il fenomeno. Tre sono infatti gli ambiti su cui Airbnb dovrebbe intervenire: le tasse non pagate dai suoi membri, i comportamenti illegali (finti hotel non autorizzati, proprietari o inquilini scorretti) e le leggi sugli affitti e sui subaffitti, con vincoli relativi a modalità e durata. Il problema di una lacuna normativa è forse da imputare alla novità del modello di business che non rientra nella casistica tradizionale e perciò necessiterebbe di leggi ad hoc. Ad oggi il processo di regolamentazione è in atto, ma a scala regionale o cittadina. Se si confrontano tre grandi città, statunitensi ed europee, quali San Francisco, Berlino e Barcellona, si può vedere come la normativa cambi dall’una all’altra. Per diventare un host a San Francisco è necessario ottenere un Certificato di Registrazione dell’Impresa, previo rispetto degli standard

Conflitti giuridico-legali.

136 137

perché gli risulta più vantaggioso. In tal modo il consumo di suolo nullo a cui si è accennato nel sottocapitolo precedente, è negato, poiché non si tratta di condividere lo stesso spazio, bensì implica uno spostamento della popolazione. In alcune realtà la questione è così sentita da portare alla nascita di movimenti come Fairbnb, un movimento che cerca di incoraggiare affitti per le vacanze che rispettino i principi di un'economia equa, non estrattiva e collaborativa*.

È tuttavia da sottolineare che la “turistificazione” dei centri era già in corso prima dell’arrivo di Airbnb, basti pensare alla diffusione di commerci di marchi globali come McDonalds e molti altri, e dipende in gran parte dalla scala delle città e dalla popolazione turistica. Certamente

* Fairbnb si propone di creare una

piattaforma collaborativa in mano agli utenti stessi, senza l’ingerenza di investitori esterni. Al momento le tre maggiori realtà che hanno a che fare con questo movimento sono situate in Italia, Olanda e Canada. Di seguito il link del manifesto di Fairbnb in italiano: < https://fairbnb.coop/ wp-content/uploads/2017/04/FairbnbManife- sto_Take2_7.4.17ITALIANO.pdf >

le città italiane fortemente turistiche sono particolarmente soggette a questo problema, come vedremo in seguito, ma la casistica è assai varia.

C’è anche chi sostiene che questo processo sia inevitabile e che anzi il turismo, oltre che essere un motore economico, garantisca la vivacità delle zone centrali, soggette in ogni caso allo svuotamento dei residenti. Per evitare ciò in molte città le municipalità si stanno adoperando, se non l’hanno già fatto, per adottare una legislazione che imponga un vincolo alla durata degli affitti short-term, anche se forse tali misure non basteranno ad invertire il fenomeno.

conseguenza l’espansione della società, questo non è avvenuto in gran parte dei casi, escludendo la città di San Francisco dove la normativa ha un’ingerenza maggiore nelle dinamiche di affitto.

L’ingresso di Airbnb nel mercato degli affitti ha portato a preferire modalità di affitto short-term, molto più remunerativi e agili, rispetto a contratti più vincolanti a lungo termine. Si tratta infatti di un dispositivo estremamente flessibile, capace di adattarsi a flussi turistici sempre più labili e mutevoli, che si sviluppano e si contraggono velocemente in relazione a moltissime variabili. Da questo punto di vista è uno strumento più elastico rispetto all’hotel, ed è perciò conveniente per la città. A livello spaziale tuttavia la concentrazione degli affitti nei centri storici induce ad un fenomeno di museificazione del costruito e gentrificazione commerciale, una cosiddetta “disneyficazione”, con la sostituzione dei servizi di prossimità del quotidiano, come la ferramenta, la macelleria, con bar alla moda o ristoranti. Spesso accade che i residenti decidano di trasferirsi e affittare la propria residenza in centro,

L’impatto sulle città.

airbnb PRO

esperienza locale

prezzo

strumento di

coesione sociale

fonte di reddito per

l’economia locale

concorrenza ad un’ospitalità

dagli standard e dall’estetica

obsoleta

consumo di suolo

quasi nullo

Con la crescita della piattaforma