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Altre esperienze europee in breve

IV. Capitolo: Gli utilizzi didattici online: esperienze straniere

IV.4. Altre esperienze europee in breve

IV.4.1. Austria

L’Austria ha dato esecuzione alla Dir. SocInfo con la

Urheberrechtsgesetz-Novelle 2003401, entrata in vigore il 1° luglio

2003402. Diversamente da quanto avvenuto in altri ordinamenti, il

legislatore austriaco non ha considerato necessario rivedere il sistema delle eccezioni già previste403. Alle riproduzioni ad uso personale e

privato sono dedicati gli artt. 42, 42a e 42b; gli artt. 43-50, 51-53, 54-55 trattano rispettivamente delle libere utilizzazioni di opere letterarie, di opere musicali e delle arti figurative. Rilevante ai nostri fini è poi l’art. 56 c sulla comunicazione al pubblico a lezione.

398 Limitazioni sia in merito alle opere coperte dalla licenza, che alla rilevanza degli editori scientifici coinvolti, v. http://www.cla.co.uk.

399 Cfr. in part. la Risposta della British Library al Libro Verde sul Diritto d’Autore nella Economia della conoscenza, http://circa.europa.eu/Public/irc/markt/markt_ consultations/library?l=/copyright_neighbouring/consultation_copyright/british_library pdf/_EN_1.0_&a=d.

400 Cfr. http://www.era.org.uk/ERA_plus_lic&terms.html. 401 BGBl. I Nr. 32/2003.

402 La modifica alla legge austriaca sul diritto d’autore del 2006 completa il recepimento della Direttiva 2004/48/CE, in GUCE L 157/45 del 30.04.2004.

403 Cfr. H. S

Eccezioni espressamente formulate a fini alla didattici sono contenute all’art. 42, par. 6 e all’art. 56c UrhG. Scuole e università possono realizzare a scopi didattici delle riproduzioni in un numero proporzionale al numero dei partecipanti, su supporto sia analogico che digitale. Tuttavia, il supporto dovrà essere analogico se lo scopo perseguito è commerciale. Ai sensi dell’art. 42, par. 6 non possono comunque venire riprodotti libri e riviste per intero, ed il divieto vale anche per gli spartiti musicali. L’art. 56c si occupa esclusivamente della comunicazione al pubblico per finalità didattiche, da parte di scuole e università, di opere dell’arte cinematografica e delle opere musicali ad esse collegate; per queste specifiche utilizzazioni è previsto che all’autore sia riconosciuta la pretesa ad un equo compenso, da fare valere obbligatoriamente per il tramite di una società di gestione. L’accordo firmato tra la V.A.M. (Verwertungsgesellschaft für

audiovisuelle Medien, nonché altre società di gestione) ed i competenti

Ministeri austriaci con riguardo in particolare all’utilizzo in scuole pubbliche federali riguardano il solo diritto di comunicazione inteso come diritto di esecuzione delle suddette opere404. Non esiste

nell’ordinamento austriaco alcuna disposizione paragonabile al sopra esaminato art. 52a della l.d.a. tedesca405.

404Visionabile in rete (http://www.vam.cc/ImportDateien/Vertrag%20Bund% 20VerwG%20Schule.pdf). L’accordo vale per le opere cinematografiche e le connesse opere musicali, nonché “für vorbestehende Sprachwerke (Romanvorlagen, verfilmte Erzählungen und Novellen, Drehbücher, Dialoge etc.) und für Werke der bildenden Kunst sowie für choreographische Werke, denen Filmwerke oder Laufbilder zu Grunde liegen oder die in Filmwerke oder Laufbilder aufgenommen werden” (punto 2.2). Si tratta esclusivamente di esecuzione pubblica “an den … genannten Einrichtungen.im Rahmen des lehrplanmäßigen Unterrichts und/oder im Rahmen des universitären Lehr- und Studienbetriebs” (2.3). Non sono invece oggetto dell’accordo “Veranstaltungen, die in keinem Zusammenhang mit dem schulischen Unterricht oder dem universitären Lehr- und Studienbetrieb stehen” come ad esempio feste scolastiche, ecc.

405 V. diffusamente H. S

CHÖWERLING, op. cit., in part. p. 286 ss., che si interroga appunto sulla necessità di adottare una disciplina simile a quella tedesca. Questione non

Rilevante ai nostri fini sono poi gli artt. 46 ss. dell’austriaca l.d.a., che disciplinano l’utilizzo di opere ai fini di citazione. Gli utilizzi esentati sono la riproduzione, la distribuzione, l’esecuzione in pubblico, l’emissione di radiodiffusione e la messa a disposizione del pubblico. Così come nell’ordinamento tedesco, la legge austriaca sul diritto d’autore distingue fra la piccola e la grande citazione. La prima è la citazione di singoli brani di opere letterarie pubblicate in un’opera autonoma. Si coprono perciò sia opere letterarie, che scientifiche, articoli di giornali, ecc. La citazione deve essere inserita in un “prodotto” a sua volta coperto da diritto d’autore, come non sarebbe, ad esempio, una semplice raccolta di citazioni406. La valutazione di che

cosa si intenda per “singoli brani” deve essere fatta caso per caso, e la giurisprudenza ha ritenuto ad esempio che non rientrasse nel concetto di piccola citazione la riproduzione di un passaggio di più pagine, ricomprensivo delle annotazioni407. La citazione deve essere infine

riconoscibile come tale408.

La grande citazione riguarda opere letterarie ed opere scientifiche o didattiche che consistono in rappresentazioni figurative bidimensionali o tridimensionali che non appartengano alle arti figurative. L’ampiezza della citazione deve essere conforme allo scopo e deve figurare in un’opera essenzialmente scientifica. Anche la grande citazione deve essere riconoscibile come tale, e deve sussistere un collegamento interno fra quanto citato e l’opera scientifica che riporta la citazione409. Libera è anche la riproduzione, distribuzione e messa a

disposizione di singole opere delle arti figurative inserite in un’opera

dissimile a quella che ci porremo più avanti con riguardo all’ordinamento italiano. 406 Cfr. H. S

CHÖWERLING, op. cit., p. 171. 407 Ivi, p. 172.

408 OGH 29.9.1987 – Schneefilm I – MR 1987, 13. 409 OGH 31.1.1995 – Friedrich Heer II – MR 1995, 179.

scientifica, a scopo di illustrazione dei contenuti illustrati (art. 54, par. 3a).

Di rilevanza qui è poi la cosiddetta citazione scolastica, regolata in varie disposizioni della l.d.a. austriaca. Ai sensi dell’art. 45, par. 2 opere letterarie possono, dopo la loro pubblicazione (nel senso di

Erscheinen) venire utilizzate per emissioni di radiodiffusione, il cui

utilizzo a fine scolastico sia stato dichiarato legittimo dall’autorità didattica e che possa essere definita radio educativa. In questo caso all’autore spetta un equo compenso, da fare valere esclusivamente da una società di gestione collettiva. Tale eccezione non copre tuttavia la comunicazione tramite Internet410. Regole particolari, e meno

significative ai nostri fini, sono previste dalla l.d.a. austriaca, ad esempio per la citazione musicale (art. 52, par. 1).

IV.4.2. Spagna

La breve rassegna sulla didattica online in alcuni paesi europei qui proposta si conclude con un veloce riferimento alla situazione spagnola. L’art. 32 della Ley de la Propiedad Intelectual dedicato alla “Cita e ilustración de la enseñanza” è il frutto della revisione imposta dalla Ley 23/2006 del 7 luglio 2006 di recepimento della Dir. SocInfo, dunque quasi in contemporanea al legislatore francese411. Il testo attuale

dell’articolato disposto prevede una nuova eccezione per l’illustrazione a fini educativi:

“2) No necesitará autorización del autor el profesorado de la educación reglada para realizar actos de reproducción, distribución y comunicación pública de pequeños fragmentos de obras o de obras

410 H. S

CHÖWERLING, op. cit., p. 170.

411 Si ricorda che anche la Spagna, come la Francia, era stata, a causa del ritardo, oggetto di condanna da parte della Corte di giustizia CE.

aisladas de carácter plástico o fotográfico figurativo, excluidos los libros de texto y los manuales universitarios, cuando tales actos se hagan únicamente para la ilustración de sus actividades educativas en las aulas, en la medida justificada por la finalidad no comercial perseguida, siempre que se trate de obras ya divulgadas y, salvo en los casos en que resulte imposible, se incluyan el nombre del autor y la fuente. No se entenderán comprendidas en el párrafo anterior la reproducción, distribución y comunicación pública de compilaciones o agrupaciones de fragmentos de obras o de obras aisladas de carácter plástico o fotográfico figurativo.”

Il fine dell’eccezione è solo quello dell’illustrazione dell’attività educativa nelle aule, dunque ad esclusione della didattica online.

Si possono richiamare all’eccezione solo gli insegnanti della “educación reglada”; tale precisazione potrebbe escludere percorsi di studio non formalizzati, non miranti all’ottenimento di un titolo di studio riconosciuto, come ad esempio l’educazione continua per adulti, nel corso della loro vita professionale.

Gli utilizzi consentiti sono la riproduzione, la distribuzione e la comunicazione al pubblico, nella misura giustificata dalla finalità non commerciale perseguita. Salvo in caso di impossibilità è poi necessaria la menzione dell’autore e della fonte.

Gli utilizzi riguardano piccoli frammenti di opere o di opere isolate di carattere plastico o fotografico figurativo, ad esclusione dei libri di testo e dei manuali universitari e delle compilazioni o raccolte di frammenti di opere o di opere isolate di carattere. Le opere devono essere state preventivamente divulgate. Infine, non è previsto il pagamento di un equo compenso.

Il CEDRO, Centro Español de Derechos Reprográficos, in un contesto legislativo non certo favorevole agli usi didattici online, ha

apprestato una licenza (“licencia de usos digitales”), che può essere sottoscritta da varie istituzioni di istruzione, la quale permette di a) realizzare una scansione (dunque solo analogical to digital) del 10% dell’opera, e dell’intero articolo od altro lavoro contenuto in una pubblicazione periodica; b) di mantenere la riproduzione scansionata temporaneamente su un server; c) di mettere a disposizione degli utilizzatori il materiale digitalizzato tramite intranet; d) di visualizzare la riproduzione su schermo; e) di stampare la copia da parte dell’utilizzatore autorizzato; f) di inviare il materiale digitalizzato agli utilizzatori utilizzati tramite posta elettronica. Hanno già sottoscritto una tale licenza varie università in Spagna, fra le quali la Universidad Oberta de Catalunya e la Universidad de Malaga.