IV. Capitolo: Gli utilizzi didattici online: esperienze straniere
IV.1. Germania
IV.1.2. Il contenuto dell’art 52a UrhG
IV.1.2.3. I soggetti beneficiari dell’eccezione
A differenza dell’omologo art. 5, par. 3, lett. a della Dir. SocInfo, la disposizione tedesca elenca i soggetti che possono beneficiare dell’eccezione, anche se in termini molto ampi344. Oltre alle
scuole ed agli istituti di formazione superiore (Università,
Fachhochschulen – Università di scienze applicate, Conservatori,
Accademie delle belle arti, ecc.) beneficiano dell’esenzione anche istituti di istruzione e formazione continua purché non commerciali, ed istituti di formazione professionale345.
Nessuna rilevanza ha invece la natura privata o pubblica dell’istituzione, nonché l’ammontare dei costi sopportati dagli allievi e studenti per avere accesso all’offerta formativa346. Salvo che per il
riferimento agli istituti di istruzione superiore, l’elenco ex art. 53 a UrhG coincide dunque con quello dell’art. 53, par. 3, n. 1 UrhG sulle eccezioni al diritto di riproduzione347.
343 U. L
OEWENHEIM, op. cit., p. 1066.
344 Il disegno di legge presentato dal governo nel 2002 non prevedeva invece, si è già ricordato, alcuna limitazione in ordine ai soggetti beneficiari.
345 Dunque, ad esempio, coperta è anche la formazione in seno ad ordini professionali, v. M. BAGH, op. cit., p. 151.
346 Ibidem, p. 150.
347 L’esclusione degli istituti di istruzione superiore era stata motivata dal governo tedesco, in occasione della Urhebergesetz-Novelle del 1985, con la constatazione della difficoltà di identificare con chiarezza la cerchia di persone interessata dall’eccezione, anche a causa delle ampie possibilità di accedere a lezioni ed esercitazioni, con un troppo grave pregiudizio per gli autori; inoltre si sottolineava che studenti universitari avrebbero potuto, se necessario, realizzare da soli delle copie. Di altro avviso il Consiglio Federale (Bundesrat), che aveva sottolineato l’interesse pubblico a permettere quelle utilizzazioni anche presso istituti di istruzione superiore, bollando quell’affermazione del governo in merito alla possibilità da parte degli studenti di
IV.1.2.4. Le opere utilizzabili
Il primo paragrafo, n. 1 dell’art. 52a UrhG si riferisce a “piccole parti di un’opera pubblicata348, opere di ampiezza limitata,
nonché singoli contributi da giornali o riviste”349. Nell’eccezione a
favore della ricerca scientifica di cui al n. 2 del par. 1 dell’art. 52a UrhG si menzionano “parti di un’opera”, senza l’aggiunta dell’aggettivo qualificativo.
Il riferimento alle “piccole parti” richiama la lettera dell’art. 53, par. 3 UrhG, al quale ci si dovrebbe rifare per chiarirne il contenuto. Con riguardo a quest’ultimo articolo, la determinazione quantitativa dell’utilizzazione consentita si è rilevata tuttavia non del tutto agevole. Nella giurisprudenza tedesca ci si è talvolta riferiti al limite del 10%350,
mentre in dottrina si menzionano limiti anche più generosi, fino al 20% dell’opera351. Si è posto il quesito, in particolare con riguardo
all’art. 53, par. 3 UrhG, se la riproduzione successiva di piccole parti sia ancora coperta dall’eccezione. Difficile tuttavia non ritenere che la volontà del legislatore di limitare l’intensità dell’utilizzo dell’opera sarebbe, in caso di riproduzioni successive di parti diverse dell’opera, non rispettata352. La messa a disposizione del pubblico di opere intere è
consentita solo se di ampiezza ridotta. Gli esempi più correnti sono
realizzare da soli delle copie come “irrealistica”, v. la ricostruzione dell’iter legislativo in OLG Karlsruhe 27.05.1987 6 u, in GRUR 1987, p. 820. Tali perplessità sono state poi “agevolmente” superate al momento dell’introduzione dell’art. 52a UrhG, v. H. SCHÖWERLING, op. cit., p. 220 s.
348 Ai sensi dell’art. 6, par. 1 UrhG l’opera è pubblicata quando, con il consenso dell’autore, è resa accessibile al pubblico ai sensi dell’art. 15, par. 3 UrhG, ad esempio la recitazione di una poesia in pubblico oppure l’esposizione di un quadro.
349 In una precedente disegno di legge non erano invece contenute limitazioni in merito all’utilizzo di parti dell’opera.
350 V. OLG Karlsruhe (nota 344), p. 220. 351 V. S. H
AUPT, op. cit., p. 110. 352 V. G. G
poesie, testi di canzoni, fotografie, pubblicazioni monografiche con un basso numero di pagine. Per quanto riguarda gli articoli di riviste e giornali, si deve trattare di “singoli contributi”, essendo esclusa la comunicazione al pubblico di intere annate o fascicoli353.
Esistono poi delle limitazioni aggiuntive con riguardo a determinate categorie di opere. In primo luogo, ai sensi del par. 2 è espressamente esclusa dal campo di applicazione dell’art. 52a UrhG la comunicazione al pubblico delle opere (libri cartacei, ma anche CD- Rom, DVD, ecc.) destinate all’uso didattico a scuola. La destinazione dell’opera a quel particolare utilizzo si desume dalle caratteristiche oggettive della stessa, nonché, eventualmente, da determinati indizi, quali un impiego di quel tipo nel passato, oppure l’autorizzazione ufficiale a fini di distribuzione ed impiego a scuola354. Non dovrebbero
invece fare parte di questo “territorio protetto” le opere utilizzate nell’ambito di istituzioni diverse dalle scuole, quali, ad esempio, i manuali universitari, nonché altri materiali concepiti per lo studio individuale.
È esclusa anche la comunicazione al pubblico di un’opera cinematografica, prima del decorso del termine di due anni dall’inizio del normale sfruttamento nelle sale cinematografiche in Germania. Scaduto quel termine, la comunicazione al pubblico esentata potrà riguardare solo piccole parti dell’opera (singole sequenze) oppure l’intera opera, se di ampiezza limitata (es., videoclip). Si pone però un problema relativamente ad opere cinematografiche in merito alle quali non è previsto un passaggio in sale, ma che vengono commercializzate principalmente tramite la vendite e/o il noleggio di dvd, mostrate per la prima volta in televisione, in chiaro oppure a pagamento, oppure visionabili per la prima volta a partire da siti Internet quali ad esempio
353 Cfr. S. H
AUPT, op. cit., p. 110. 354 M. B
YouTube. Nella misura in cui lo scopo della limitazione è la tutela dell’industria cinematografica con riguardo al primo sfruttamento in sala, non sembrerebbe tuttavia difficile concludere nel senso dell’utilizzabilità immediata di tali opere per scopi illustrativi a lezione355.