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conversazione attraverso domande chiuse, così da lasciare agli intervistati la possibilità di esprimere le proprie opinioni circa gli argomenti trattati358.

Al fine di creare un clima di confidenza e fiducia con gli investor relation officer, i dialoghi non sono stati registrati su supporto audio359, ma semplicemente sintetizzati in appunti, rapidamente trascritti così da limitare la perdita di informazioni.

Le interviste sono state poi seguite per ciascun caso da una e-mail per chiarire i dubbi sorti nell’interpretazione degli appunti e le lacune evidenziate nella stesura delle relazioni dei casi. Tali aspetti sono stati chiariti in tre successivi colloqui telefonici (uno per ciascuna azienda), che hanno consentito di completare le relazioni, le quali sono state in seguito sottoposte all’attenzione degli informatori per eventuali revisioni e integrazioni360.

 altri veicoli eventualmente utilizzati per la comunicazione finanziaria, specifici per ciascuna azienda.

Per ciascuno di questi veicoli, le informazioni presenti e altri aspetti di interesse rispetto alla comunicazione finanziaria sono stati registrati in griglie di rilevazione create ad hoc indicando semplicemente la presenza o l’assenza di dati di una determinata natura (es. informativa di segmento) o di funzionalità collegate alla comunicazione (es. presenza di una mappa nella sezione IR del sito web aziendale). Si noti che, in linea con quanto esposto circa il metodo dei casi, tale procedura non è finalizzata alla presentazione di dati rappresentativi della comunicazione delle società quotate italiane, bensì all’analisi approfondita e il più possibile codificata dei casi oggetto di indagine, così da consentire una descrizione completa delle realtà osservate e un raffronto tra le stesse.

Il primo oggetto di interesse è costituito dalla tipologia di informazioni contenute nei documenti, analizzata utilizzando per tutti i veicoli (ad eccezione della sezione IR del sito web aziendale) una tassonomia comune, già adottata nell’ambito di uno studio condotto in Italia sull’informativa volontaria361 e caratterizzata da variabili articolate per profili informativi, che traggono origine dall’analisi della letteratura italiana e internazionale sulla comunicazione economica in generale e sulla disclosure volontaria in particolare.

I profili informativi considerati in tale classificazione sono i seguenti:

▪ informazioni sul gruppo: comprendono la descrizione del gruppo (es. struttura del gruppo, commento alle operazioni di acquisto e di vendita), l’informativa sulle operazioni infragruppo e con parti correlate, l’indicazione delle controllate escluse dal consolidamento, l’informativa per le minoranze e informazioni relative ai cost sharing agreement;

▪ informazioni sul personale: riguardano aspetti descrittivi generali, la professionalità e la formazione, le politiche retributive e le relazioni industriali, gli indicatori di soddisfazione e gli effetti dei piani di ristrutturazione sulla mobilità dei dipendenti;

▪ informazioni sui processi e sui prodotti: sono relative alla descrizione in termini qualitativi e fisico-tecnici della produzione, dei processi, dei prodotti e dei relativi indicatori (es. di efficienza, di qualità);

361 Per approfondimenti, si rinvia a QUAGLI A.,TEODORI C. (a cura di), L’informativa volontaria per settori di attività, op. cit.

informazioni di scenario (background information): sono riferite alla situazione economica generale e del settore in cui opera l’azienda;

▪ informazioni sui rapporti con le forze competitive: riguardano i rapporti con concorrenti fornitori e clienti;

▪ informazioni sulla clientela: comprendono indicatori di soddisfazione e di efficienza nella relazione tra l’azienda e il cliente (es. numero di reclami, tempo di evasione di un ordine);

▪ informativa di segmento: può essere costituita da dati qualitativi o fisico-tecnici circa aspetti operativi delle aree di business (es. produzione effettiva) oppure dati di natura economico-finanziaria relativi al segmento primario e secondario;

▪ dati relativi a management e azionisti: riguardano la struttura della proprietà, i rapporti con i soci e l’ambiente esterno, i principali dirigenti, il funzionamento degli organi sociali, dei comitati e del sistema di controllo interno;

▪ informazioni relative alla ricerca e sviluppo, alla tecnologia e all’innovazione:

comprendono aspetti tecnici, gestionali e organizzativi;

▪ informativa ambientale: è rappresentata sia da dati generali sia da informazioni specifiche (es. energia, emissioni);

▪ informativa sociale: riguarda la predisposizione di documenti a rilevanza sociale e l’indicazione di dati relativi a temi quali pari opportunità, lavoro minorile, diritti umani e così via;

dati economico-finanziari a livello corporate: comprendono sia informazioni relative alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’azienda, sia dati relativi all’andamento del titolo in borsa;

▪ informazioni relative alla strategia e ai rischi: sono rappresentati dalla descrizione della strategia complessiva, di singole aree di business e dall’analisi dei rischi di varia natura.

La presenza di tali profili informativi è analizzata con riferimento alle sezioni narrative del bilancio e delle relazioni infrannuali, all’intero contenuto dei comunicati stampa e delle diapositive concernenti le presentazioni agli analisti finanziari.

Oltre alla tipologia di informazioni comunicate, per ogni veicolo sono rilevate caratteristiche ed elementi specifici, così da coglierne i contenuti di maggiore interesse e i collegamenti con gli altri elementi della comunicazione finanziaria.

I bilanci annuali e infrannuali sono analizzati con riguardo alla struttura del documento (comprensivo di sezioni narrative e non), alla presenza di informazioni specifiche circa la politica e le procedure di comunicazione finanziaria, all’indicazione di contatti e riferimenti per gli azionisti e gli investitori (es. recapito dell’IRO), al rinvio ad altre relazioni o rapporti per determinate categorie di informazioni (es. rapporto di sostenibilità, relazione sulla corporate governance) e alla disponibilità sul sito del documento indagato in formato pdf o interattivo.

Per i comunicati price sensitive sono rilevati innanzitutto l’evento che ne ha determinato l’emissione, che evidentemente condiziona fortemente il contenuto, e il momento in cui tale documento è diffuso rispetto all’avvenimento oggetto della comunicazione, distinguendo i comunicati emessi in anticipo (che annunciano per un futuro generico il verificarsi di un determinato evento), il giorno stesso, il giorno seguente, in un periodo successivo e quelli che non contengono alcune riferimento temporale. È inoltre ricercata nel documento l’indicazione di recapiti di soggetti interni all’azienda e la presenza di rinvii ad altri veicoli di comunicazione, quali il sito web aziendale o la sua sezione IR.

Le presentazioni agli analisti finanziari, tenute tramite conference call o nell’ambito di roadshow, sono analizzate anch’esse con particolare riferimento all’oggetto centrale, che può essere rappresentato dalla comunicazione dei risultati del trimestre, dalla presentazione del piano strategico, da una più generica descrizione dell’azienda e del suo andamento, e così via. Sono quindi esaminati il canale della comunicazione (compresenza fisica, conference call, webcast), l’eventuale collegamento a roadshow e, ove possibile, si è tentato di ricostruire attraverso le registrazioni audio quali esponenti aziendali abbiano partecipato alle presentazioni esaminate, anche al fine di valutare il coinvolgimento del top management nella comunicazione finanziaria. É quindi rilevata la presenza di safe harbor statement volti a prevenire contenziosi derivanti dalla diffusione di dati prospettici e l’indicazione di contatti aziendali o indirizzi del sito web o delle sue sezioni specifiche. Per quanto riguarda l’accessibilità, l’analisi riguarda la disponibilità sul sito web non solo delle diapositive, ma anche di altri materiali collegati alla presentazione, quali registrazioni audio, video, comunicati stampa corrispondenti e inviti alla partecipazione.

La sezione IR del sito web è esaminata con riferimento a un duplice profilo: in primo luogo è analizzata la struttura con cui sono organizzati i contenuti e la natura degli stessi, in termini di informazioni e documenti disponibili; in secondo luogo, è

rilevato il grado di sfruttamento delle potenzialità offerte dal canale internet, con riguardo all’accessibilità362, alla chiarezza, alla presenza di strumenti interattivi e alla disponibilità di servizi di newsletter, alert e similari.

Infine, eventuali altri documenti o veicoli di comunicazione utilizzati dalle tre aziende selezionate363 sono esaminati in base alle loro caratteristiche peculiari: in particolare, l’annual review predisposto da Edison è esaminato secondo lo schema dei bilanci, mentre l’investor and analyst day Fiat è considerato alla stregua di una presentazione.

362 La valutazione dell’accessibilità comprende a sua volta la rilevazione della posizione della sezione IR rispetto all’home page, la possibilità di modificare la lingua e la dimensione dei caratteri nella visualizzazione, la presenza di funzionalità quali le ricerca interna al sito, la mappa e le briciole di pane.

363 Per approfondimenti, si rinvia ai capitoli dedicati alla presentazione dei casi.

CAPITOLO 4