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3.2 Il metodo dei casi

3.2.1 Lo studio di casi come strategia di ricerca

Negli anni passati – e in parte ancora oggi – molti studiosi hanno considerato lo studio dei casi315 come una strategia di ricerca poco desiderabile, in quanto soggetta a

315 Circa la terminologia relativa allo studio dei casi, l’utilizzo della lingua italiana può comportare un certo grado di ambiguità dal momento che con la parola “casi” vengono spesso tradotti indifferentemente

numerose limitazioni e criticità sia sotto il profilo metodologico sia con riferimento alla possibilità di ottenere risultati significativi. Ai casi veniva infatti associato uno scarso rigore metodologico, inoltre molti ritenevano che la ricerca condotta attraverso i casi richiedesse l’impiego di tempi eccessivamente lunghi, conducendo alla redazione di documenti troppo voluminosi e di difficile lettura, ed esistevano delle perplessità sul fatto che i risultati di tali studi potessero condurre a generalizzazioni dotate di valore scientifico.

Nonostante lo stereotipo diffuso di strategia di ricerca debole, i casi sono stati adottati in molteplici ricerche nell’ambito delle scienze sociali e negli ultimi decenni sono stati oggetto di numerosi contributi che ne hanno approfondito gli aspetti metodologici, analizzando le principali critiche rivolte a questa strategia di ricerca e mettendone in luce le potenzialità316.

In primo luogo, per quanto riguarda le perplessità espresse circa il rigore metodologico degli studi condotti per casi, appare evidente che tale problema non è una criticità circoscritta a un metodo specifico e può interessare diversi metodi di ricerca.

Questa difficoltà è stata probabilmente più rilevante per i ricercatori che adottano il metodo dei casi per via del ridotto numero di testi metodologici dedicati ai casi in maniera specifica. Inoltre, l’impressione che i casi siano per loro natura poco rigorosi può talvolta derivare da un certo grado di confusione tra i casi condotti per finalità di ricerca e i casi realizzati per fini didattici, in cui il materiale può essere volutamente organizzato e modificato per evidenziare con maggior efficacia alcuni aspetti di interesse.

Anche le critiche relative a tempi e documenti prodotti derivano dall’osservazione dei punti di debolezza di ricerche condotte attraverso lo studio di casi,

i due differenti concetti di case e case study, che corrispondono rispettivamente al singolo caso e allo studio di uno o più casi.

In particolare, il caso rappresenta un’unità di attività umana immersa nel mondo reale, che esiste in relazione a un ambito spaziale e temporale e può essere studiata e compresa solo nel suo contesto, dal momento che i confini tra questo e il fenomeno sono assai complessi da definire. Lo studio di un caso è invece una indagine relativa a una research question (che in principio può essere definita anche a grandi linee) che utilizza differenti tipologie di dati, che devono essere analizzati congiuntamente per rispondere agli obiettivi della ricerca.

Per approfondimenti, si veda: GILLHAM B., Case study research method, Continuum, London, 2000.

316 EISENHARDT K.M., Building theories from case study research, Academy of Management Review, vol. 14, n. 4, 1989, pp. 532-550; SMITH C., The case study: A vital yet misunderstood research method for management, working paper SWP 4/89, Cranfield School of Management, 1989; STAKE R.E., The art of case study research, Sage, London, 1995, JENSEN J.L.RODGERS R., Cumulating the intellectual gold of case study research, Public Administration Review, vol. 61, n. 2, 2001, pp. 235-246; REMENYI D. -MONEY A. -PRICE D.-BANNISTER F., The creation of knowledge through case study research, Irish Journal of Management, vol. 23, n.2, 2002, pp. 1-17;YIN R.K., Case study research. Design and methods, Sage, Thousand Oaks, 2003.

i quali tuttavia non sono insiti nel metodo stesso. Infatti, i lunghi periodi di tempo in cui sono state condotte alcune ricerche non derivano dalla scelta del metodo dei casi, bensì dai metodi utilizzati per la raccolta dei dati (per esempio, l’osservazione diretta dei soggetti che partecipano a un determinato processo). Parimenti, il metodo dei casi non prevede necessariamente la scrittura di documenti troppo lunghi e difficilmente leggibili, per quanto questo sia stato il prodotto di alcune ricerche che hanno adottato tale metodo.

Per quanto riguarda la possibilità di generalizzare i risultati di studi effettuati con casi, gli Autori che hanno approfondito l’aspetto metodologico dello studio per casi argomentano che un singolo caso, così come un singolo esperimento, non consente di generalizzare i risultati ottenuti, ciò nondimeno questo è possibile in ricerche che analizzano i risultati derivanti da più casi. In tale prospettiva, è opportuno tuttavia sottolineare che la possibilità di generalizzare deve essere comunque intesa non in senso statistico, come enumerazione di frequenze, quanto piuttosto in senso analitico, come capacità di estendere e generalizzare teorie.

Pur ammettendo la validità del metodo, altri studiosi ordinano secondo una rigida gerarchia le diverse strategie di ricerca e ritengono che i casi dovrebbero essere utilizzati soltanto nella fase esplorativa e preliminare di una ricerca317. Al contrario, gli studiosi favorevoli all’utilizzo del metodo dei casi318 ritengono che ciascuna strategia di ricerca possa essere utilizzata in chiave esplorativa, descrittiva o esplicativa e che la scelta del metodo da adottare debba piuttosto fondarsi sulla considerazione congiunta delle seguenti condizioni:

1. il tipo di research question;

2. il grado di controllo sugli eventi da parte del ricercatore;

3. la contemporaneità degli eventi rispetto alla ricerca.

Innanzitutto, è necessario identificare il tipo di research question a cui la ricerca si propone di rispondere secondo una semplice classificazione che distingue le domande di tipo “chi”, “cosa”, “dove”, “quanto”, “quanti”, “come” e “perché”. In particolare, i casi sono appropriati negli studi con research question del tipo “come” e “perché”, dal momento che la riposta a tali domande non può basarsi su pure frequenze statistiche, comportando invece la necessità di monitorare le relazioni nel tempo. L’analisi di un

317 SHAVELSON R.-TOWNES L. (a cura di), Scientific research in education, National Academy Press, Washington DC, 2002.

318 YIN R.K., Case study research. Design and methods, op. cit.

caso aziendale, per esempio, non appare appropriata per indagare con quale intensità (“quanto”) l’informativa obbligatoria sia in grado di influenzare la misura e la qualità della comunicazione derivata, tuttavia sembra di estremo interesse per lo studio delle modalità di svolgimento e delle motivazioni relative al processo di comunicazione finanziaria.

In secondo luogo, bisogna determinare se il ricercatore abbia o meno la possibilità di esercitare il proprio controllo sugli eventi e se questi siano contemporanei o precedenti rispetto allo svolgimento della ricerca: rispetto a questi due fattori, i casi risultano appropriati per lo studio di fenomeni contemporanei che non possono essere influenzati da chi conduce la ricerca.

Pur ammettendo la possibilità che in alcune situazioni siano applicabili diverse strategie di ricerca e che i confini tra le stesse non siano sempre netti319, l’utilizzo dei casi dovrebbe essere tendenzialmente preferito quando la ricerca è caratterizzata da una research question di tipo «come» o «perché» riguardante fenomeni contemporanei su cui il ricercatore non può esercitare il proprio controllo (si veda la Figura 1).

Strategia Forma della research

question Controllo sugli eventi Contemporaneità degli eventi

Esperimento Come?

Cosa?

Indagine Chi, cosa?

Dove?

Quanto, quanti?

No

Analisi di archivio Chi, cosa?

Dove?

Quanto, quanti?

No Sì / No

Storia Come?

Perché? No No

Studio di casi Come?

Perché? No

Figura 1 Il panorama delle strategie di ricerca e le condizioni rilevanti per la loro scelta (Fonte: Yin, 2003)

Seguendo questo approccio, lo studio condotto per casi rappresenta un’indagine empirica che riguarda un fenomeno contemporaneo entro il suo contesto (specialmente

319 Per approfondimenti circa i punti di contatto e le differenze tra lo studio dei casi e le indagini, si rinvia a: HAMILTON D., “Some contrasting assumptions about case study research and survey analysis”, in Simons H. (a cura di), Towards a science of the singular: Essays about case study in educational research and evaluation, Care Occasional Publications n. 10, University of East Anglia, Centre for Applied Research in Education, Norwich, 1980.

quando i confini tra fenomeno e contesto non sono chiaramente evidenti), si basa su più fonti di dati, che devono convergere in una sorta di triangolazione, e beneficia dello sviluppo preliminare di proposizioni teoriche per guidare la raccolta e l’analisi dei dati.

La scelta dei casi come strategia di ricerca nelle suddette circostanze non limita necessariamente gli obiettivi dello studio, che può essere caratterizzato da finalità esplorative, descrittive ed esplicative, come evidenziato da numerosi lavori metodologici che hanno affrontato il tema della generazione di teorie attraverso i case study320.

Tali contributi hanno inoltre sottolineato il carattere di iteratività associato alle ricerche condotte per casi, caratterizzate dal systematic combining (schematizzato in Figura 2), definito come un processo in cui il quadro di riferimento teorico, il piano empirico e l’analisi del caso evolvono simultaneamente favorendo lo sviluppo di nuove teorie, con un continuo movimento tra la dimensione teorica e quella empirica321.

The empirical world

Framework

The case

Theory Matching

Direction and redirection The empirical

world

Framework

The case

Theory Matching

Direction and redirection

Figura 2 - L’iteratività nello studio dei casi (Fonte: Dubois, Gadde, 2002)

Le ricerche svolte attraverso casi possono presentare caratteristiche differenti (per esempio, casi singoli o multipli, con o senza analisi di dati quantitativi), le quali tuttavia non costituiscono elementi essenziali per la definizione del metodo adottato, bensì rappresentano diverse varianti della medesima strategia di ricerca che devono essere attentamente valutate in sede di progettazione dello studio.

320 Per approfondimenti circa la possibilità di generare teorie attraverso lo studio di casi, si rinvia a:

EISENHARDT K.M., Building theories from case study research, op. cit.; DUBOIS A. GADDE L.E., Systematic combining: an abductive approach to case research, Journal of Business Research, vol. 55, n.

7, 2002, pp. 553-560.

321 DUBOIS A.GADDE L.E., Systematic combining: an abductive approach to case research, op. cit..