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L’analisi dell’intervista al management

Nel documento Ferrero S.p.A. (pagine 184-187)

un attimo Dipende anche da che tipo di idea si ha in famiglia, come famiglia, rispetto all'educazione che

9. EUROMOTORI 138 1 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA

9.3.1 L’analisi dell’intervista al management

L’intervista è stata effettuata all’ A.D. di Euromotori, sposato, che gestisce assieme alla moglie e ad un altro collaboratore l’organizzazione dell’azienda.

Le aree:

[1] Azienda a carattere familiare [2] Dimensioni ridotte

[3] Rapporto diretto capo - dipendente [4] Flessibilità senza schemi fissi

[5] Specializzazione e responsabilità per il lavoro [6] Autorganizzazione

[7] Lasciare che i dipendenti si autogestiscano

[8] L’aiuto dei nonni nella conciliazione famiglia – lavoro Le co-occorrenze:

[1] [2] [4] Una azienda a carattere familiare [1] di piccole dimensioni [2] è in grado di attuare una flessibilità molto ampia e senza il ricorso a schemi fissi o procedure burocratiche [4]. [1] [3] [4] Il carattere familiare dell’azienda [1] consente un rapporto semplice e diretto tra capo e collaboratori [3], una tale relazione facilita l’organizzazione flessibile del lavoro [4]. [1 ] [2] [4] [6] Per consentire ad una azienda, con le caratteristiche di Euromotori [1] [2] [4], di funzionare è fondamentale la capacità di organizzarsi [6] per rispondere alle esigenze che di volta in volta si presentano .

[4] [5] [7] La possibilità di organizzare in modo flessibile gli orari ed il lavoro [4] si basa sulla responsabilità dei dipendenti per i proprio lavoro [5] e sulla capacità di organizzarsi

autonomamente [7].

[5] [8] Rispetto alla conciliazione famiglia – lavoro, oltre alla possibilità di un lavoro flessibile [5], l’auto principale è fornito dalla presenta dei nonni [8].

EUROMOTORI

183 Euromotori presenta una struttura organizzativa molto semplice e lineare, è una azienda a carattere familiare [1] che da 30 anni opera nel settore della vendita camion a clienti prevalentemente dislocati sul territorio friulano, piccoli commercianti, una clientela fidelizzata ma anche molto difficile, con cui è necessario curare i rapporti a livello personale ed offrire un servizio mirato.

L’azienda conta nel suo complesso 18 persone, tra dipendenti ed amministratori; oltre agli amministratori ed agli impiegati che seguono la gestione amministrativa dell’azienda, i dipendenti sono per lo più meccanici.

Date le piccole dimensioni dell’azienda la situazione familiare dei dipendenti è molto variegata, alcuni hanno figli, altri sono single, altri ancora sono nonni. In generale la conciliazione tra esigenze familiari e lavorative non costituisce una problematica tale da dover ricorrere a strategie particolari per consentire lo svolgimento del lavoro. Euromotori vanta infatti una struttura molto snella, dove la comunicazione tra dipendenti e capo è diretta, lineare e veloce [3], in pratica per qualsiasi esigenza i dipendenti vanno direttamente dal capo (l’amministratore) e esprimono le loro richieste. Le parole dell’amministratore bene evidenziano questa caratteristica:

[quando ha bisogno di qualcosa il dipendente – ndr] Viene da me e chiede! Questo non è un problema, anche se qualcuno arriva tardi o ha bisogno di un giorno o di un permesso non è un problema, ecco questo perché qui non vi è una lavorazione a ciclo continuo, dove c’è una catena e non si può fare a meno di uno, se uno non c’è il lavoro lo fa dopo, lo sposta, non c’è nessuna problematica per questo!

L’azienda risponde a tali richieste con una flessibilità molto ampia, che si articola senza “schemi fissi” [4], ovvero di volta in volta con il singolo dipendente si trova la modalità per accordarsi in modo da salvaguardare le esigenze reciproche. Tale flessibilità è basata su una relazione diretta con il capo (l’amministratore), senza dover ricorrere a procedure standardizzate (firme, timbrature ecc), a fronte anche del ridotto numero di dipendenti [2] che consente sicuramente una modalità organizzativa più snella e semplice. Concretamente,

[1] Azienda familiare

[2] Dimensioni ridotte

[3] Rapporto diretto capo-

dipendente [4] FLESSIBILITA’ SENZA SCHEMI FISSI [5] Specializzazione e responsabilità [6] Capacità di organizzazione

[7] Specializzazione e responsabilità [8] L’aiuto dei nonni nella

conciliazione famiglia- lavoro

CONCILIAZIONE FAMIGLIA E LAVORO

le ferie e/o i permessi vengono segnati su un tabellone esposto nell’ufficio del capo così che tutti siano a conoscenza della situazione in tempo reale e possano quindi valutare la compatibilità delle loro richieste con l’organizzazione aziendale.

La norma implicita che regola tale flessibilità è la responsabilità di ciascun dipendente per il proprio lavoro. I dipendenti infatti sono persone specializzate nel proprio lavoro e anche responsabili [5], ossia in grado di svolgere autonomamente il lavoro rispettando le scadenze previste.

Occorre anche sottolineare che il tipo di lavoro e le dimensioni dell’azienda consentono una programmazione flessibile, per cui a fronte di una necessità del dipendente è possibile riprogrammare l’attività lavorativa:

l’azienda grande ha i suoi cicli, i suoi processi che sono rigidi e non permettono molti movimenti, dove ci sono tanti dipendenti ognuno ha un suo compito, (…) ma noi non abbiamo questo problema, a meno che non smettano tutti insieme e un giorno mancano quattro o cinque persone…!

I permessi di alcune ore possono essere anche recuperati lavorando oltre l’orario di lavoro, a seconda degli accordi presi con il capo.

Anche l’orario di lavoro giornaliero è molto flessibile, l’orario tipico è dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 17.30, compreso il sabato per mezza giornata (a settimane alterne, ovvero un sabato mattina di lavoro e un sabato di riposo), tuttavia in base alle esigenze qualcuno arriva già alle 7.00 del mattino per poi andare via un po’ prima, inoltre per ogni dipendente vi è una giornata in cui deve essere reperibile 24 ore telefonicamente e se si verifica una richiesta di assistenza da parte di un cliente deve intervenire.

Bisogna inoltre sottolineare che nella conciliazione tra famiglia e lavoro un grande aiuto è offerto dai nonni [8] e dai familiari stretti, per tale motivo la gestione del doppio ruolo (familiare e lavorativo) non è avvertita come una problematica:

qui abitano tutti vicino alla famiglia, hanno i genitori che li aiutano, hanno i genitori giovani tutti, e quindi sono aiutati! Non c’è nessun caso di qualcuno che è in difficoltà! Alcuni hanno un bambino di un anno, poi un altro di due anni e mezzo, ma hanno tutti i nonni che li seguono! E qui sono tutti così! Cioè uno può avere il problema, se ha la moglie incinta che deve andare a fare la visita chiede e va! Non c’è nessun problema.

Fondamentale per una azienda di così piccole dimensioni è la capacità di organizzarsi [6] e di trovare soluzioni ad hoc per le esigenze che di volta in volta si presentano:

di richieste ce ne sono continuamente: vengo prima, vengo dopo, domani mezza giornata… ecco è un continuo, ma non crea nessun problema, perché è tutta gente che è responsabile e sa che ha il suo lavoro da fare e basta che svolge il suo lavoro, non importa il come e il quando.

Nei confronti di dipendenti inoltre l’amministratore adotta una politica gestionale che si basa sulla capacità dei dipendenti di autorganizzarsi [7], accordando anche un certo grado di fiducia:

il mio obiettivo è quello di farli gestire da soli, ho fatto degli esperimenti e funzionano benissimo, (…) gli ho detto ragazzi questi sono i problemi, risolveteli, e li hanno risolti benissimo, c’è gente anche di una certa anzianità sia di lavoro sia di esperienza, per cui hanno le capacità.

Sulla flessibilità organizzativa [4] incidono quindi due tipi di fattori: dal lato dell’azienda il fatto di essere una realtà familiare di piccole dimensioni [1][2] e dal lato dei dipendenti il fatto di poter contare sull’aiuto dei nonni[8].

EUROMOTORI

185 Vi è un collegamento di causalità lineare tra la realtà familiare dell’azienda [1], le dimensioni ridotte [2]e la flessibilità senza schemi fissi [4], mentre le aree [3](rapporto diretto con il capo) e [5](specializzazione e responsabilità) rappresentano rispetto alla flessibilità [4] dei facilitatori interni al contesto aziendale. L’aiuto dei nonni [8] è invece, rispetto alla flessibilità [4],un facilitatore esterno.

Un nesso di causalità diretta vi è anche tra la dimensione familiare dell’azienda [1]e la possibilità di avere un dialogo diretto con il capo [3]. La capacità di organizzarsi [6] è una caratteristica trasversale e di base che permette la tenuta di questo assetto organizzativo ed incide nello specifico sulla responsabilità dei dipendenti [5] e autonomia [7].

Nel documento Ferrero S.p.A. (pagine 184-187)