27 Si rimanda all’Allegato 5 per il Codebook.
Grafico 40: Indice di valutazione (%)
2) attenzione alla città di Milano: BPM ha avuto fin dalla sua nascita una grande attenzione nei confronti della città di Milano e dei suoi abitanti; l'evoluzione e la
2.3. LE POLITICHE E LE MISURE ADOTTATE PER LA CONCILIAZIONE LAVORATIVA 1 RISORSE ORGANIZZATIVE
2.3.4 IL PROGETTO: POESIA – PARI OPPORTUNITÀ E SOSTEGNO IN AZIENDA
Con il programma POESIA (Pari Opportunità e Sostegno in Azienda), BPM ha inteso promuovere con impegno politiche di welfare aziendale finalizzate ad un miglioramento dell’ambiente lavorativo, della gestione del tempo libero e della conciliazione famiglia-lavoro55.
Gli strumenti utilizzati -delineati nel paragrafo precedente- riguardano sia l’organizzazione aziendale (flessibilità del luogo e dell’orario lavorativo), sia la creazione di servizi di supporto per la cura dei figli (colonie estive e asili nido) e dei familiari (cassa assistenza anche per i familiari a carico).
Fiore all'occhiello del suddetto programma è stata la realizzazione, all'interno del Centro Servizi BPM, dell'asilo nido "Il giardino di Bez", inaugurato nel 2006. La struttura è ad oggi in grado di ospitare circa 50 bambini, una parte dei quali provenienti dal quartiere Bezzi - in cui il Centro ha sede - grazie ad una convenzione stipulata con il Comune di Milano.
Le motivazioni che hanno portato all'ideazione di questo servizio sono state molteplici e di ordine differente: fornire un servizio di assoluto valore nella conciliazione famiglia-lavoro; migliorare la reputazione dell’azienda, quale attore sociale aperto al territorio; la coerenza con la mission ed i valori di un'azienda cooperativa legata alla realtà milanese e lombarda; un aumento dell'occupazione femminile in banca; il miglioramento del clima aziendale; una diminuzione dei tassi di assenteismo e turnover; una particolare attenzione alla responsabilità sociale: il nido aziendale consente infatti di diffondere una cultura dell’infanzia e contribuisce all’educazione di futuri adulti consapevoli per la società del domani.
Il progetto strutturale ed educativo, che ha impegnato la banca per quasi tre anni, è stato realizzato secondo le più moderne ed innovative concezioni e pratiche della scienza pedagogica (armonico sviluppo del bambino, cromoterapia, scelta degli arredi, personale
CONCILIAZIONE FAMIGLIA E LAVORO
assunto a tempo indeterminato formatosi alla scuola di Reggio Emilia, alimentazione con prodotti biologici provenienti da aziende inserite nella filiera del commercio equo e solidale..). Il nido aziendale ha inoltre portato ad una partnership con la Pubblica Amministrazione, con università, enti formativi, organizzazioni di volontariato e associazioni familiari attraverso contratti e convenzioni.
Essendo la gestione di tale servizio esterna all'azienda, vi è stato innanzitutto un accurato percorso di analisi e determinazione del bisogno (per poi tarare e progettare al meglio il servizio stesso) ed un attento processo di selezione che: ha studiato la consonanza dell’ente gestore con la cultura aziendale e gli obiettivi di servizio, ha valutato il piano dei costi dei partecipanti alla gara di appalto56 e, mediante sopralluoghi in alcune strutture presenti sul territorio milanese, ne ha testato l’effettivo funzionamento e la concreta rispondenza ai requisiti strutturali, economici e valoriali richiesti da BPM. Su tali basi è stato dunque scelto l'ente gestore57; l'azienda, è importante sottolinearlo, ha comunque partecipato attivamente a tutti i momenti di progettazione del servizio, stimolando un coinvolgimento profondo delle varie funzioni aziendali58, approvando il progetto pedagogico del nido e condividendo con la coordinatrice pedagogica le scelte degli spazi e di interior design.
Parallelamente, è stato attivato un intenso piano di comunicazione interna e di coinvolgimento dei dipendenti sullo stato di avanzamento dei lavori, sulle scelte del nome della struttura e della mascotte, che ha reso partecipanti attivi anche i dipendenti non-genitori e non operanti nelle sedi di Milano.
Tra gli strumenti che hanno permesso di accrescere la curiosità ed un’attesa positiva verso l’asilo sicuramente vi è il varo, nel maggio 2005, di un sito internet dedicato59: suddiviso in varie aree esso ha dato la possibilità, ai fruitori, di conoscere il progetto educativo/pedagogico e di osservare il work in progress del cantiere, posizionandosi sulla dettagliata pianta topografica e visionando le immagini più significative e sempre aggiornate nella gallery fotografica. Successivamente, ai dipendenti di tutto il Gruppo stato chiesto di partecipare al concorso "Battezziamo l'asilo", per la scelta del nome; una commissione intra-
56 È stata infatti organizzata una gara d’appalto per individuare la società più idonea a gestire il servizio, tra le 11 partecipanti, e sono stati effettuati 7 sopralluoghi in altrettanti nidi aziendali presenti a Milano e affidati ai differenti enti gestori candidatisi alla gara.
57 Il rapporto con l’ente gestore è improntato alla stima ed al rispetto reciproco – non alla delega incondizionata né al controllo sospettoso – nel riconoscimento e definizione specifica delle competenze di ognuno, per cui la Banca non entra nel merito della selezione del personale del nido né esercita alcuna ingerenza sulla gestione quotidiana del servizio, anche se finanzia parzialmente iniziative mirate alla formazione del personale del nido, proposte e supervisionate dall'ente gestore stesso; la definizione dell’importo delle rette e dei criteri di selezione dell'utenza sono invece oggetto di un'attenta e comune riflessione tra ente gestore ed azienda.
58 Il progetto dell’asilo nido è stato infatti coordinato e sviluppato dalla Direzione del Personale, ciò per favorire il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali fin dalle prime fasi. Sono stati poi di volta in volta coinvolti: il servizio tecnico immobiliare per la realizzazione delle strutture; il centro acquisti sia per l’organizzazione e gestione della gara d’appalto per la scelta della società costruttrice e dell’ente gestore dell’asilo, sia per la gestione acquisti; l’ufficio legale per la stesura dei contratti di gestione; l’ufficio assicurativo/tributario per le coperture assicurative o fiscali. La funzione Relazioni Esterne si è occupata dello sviluppo del piano e delle azioni di comunicazione a supporto del coinvolgimento dei dipendenti lungo lo svolgersi del progetto e delle azioni volte a far conoscere il progetto ai vari stakeholders.
59 Il sito web, ospitato in uno spazio messo a disposizione dalla Rete Civica, era collegato al sito aziendale (ora trasformato nel sito www.partecipate.it/giardinodibez).
BANCA POPOLARE DI MILANO aziendale ha quindi selezionato, tra le 300 proposte pervenute, le 5 migliori che sono state successivamente votate dal personale - circa 2500 dipendenti pari al 40% della popolazione aziendale e distribuiti in tutte le aree geografiche dell’Istituto: Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Puglia - scegliendo infine come nome “Il giardino di Bez” (da “Bezzi”, toponimo del quartiere dove sorge il Centro Servizi). Dal nome è stato poi realizzato il logo, dove spicca la figura di un folletto - disegnato dal figlio di un dipendente - che, posto a grandezza naturale come mascotte sulla soglia di ingresso dell'asilo, accoglie, con il suo sorriso, i piccoli ospiti; Bez ha anche ispirato una fiaba, scritta dal Capo Settore Iniziative Sociali e una raccolta di storie curata da una mamma del nido.
Il servizio è stato inaugurato il 26 settembre 2006 alla presenza del Card. Tettamanzi, dell'alta direzione BPM, del Consiglio di Amministrazione, dei dipendenti e delle autorità cittadine.
In sintesi: numeri e tappe del progetto
– 3 anni di progetto strutturale ed educativo;
– 11 società partecipanti alla gara per la gestione dell’asilo; – 7 sopralluoghi in altri asili del milanese;
– 50 bambini ospiti dell’asilo, tra figli dei dipendenti e bimbi del quartiere.
2005: viene varato il sito internet dedicato, grazie al quale i dipendenti BPM hanno potuto seguire i lavori dell’asilo e lo sviluppo del progetto educativo.
Viene lanciato via web il concorso per la scelta del nome: 300 le proposte pervenute e 2.500 i dipendenti votanti in tutta Italia. “Il Giardino di Bez” si aggiudica la maggioranza delle preferenze e nasce, dalla fantasia del figlio di un dipendente, il Folletto Bez, mascotte dell’asilo.
2006: nel mese di settembre, con una cerimonia pubblica, viene inaugurata la struttura che accoglie una cinquantina di bambini, in parte figli dei dipendenti e in parte provenienti dal quartiere Bezzi, come da accordo stipulato con il Comune di Milano.
2007/2008: le attività dell’asilo procedono con grande soddisfazione degli utenti.
Viene organizzato, su proposta dei genitori, un calendario di incontri mirati all’accompagnamento alla genitorialità, con esperti e studiosi del tema.
Il forte sostegno ottenuto da parte dell’impresa spinge i dipendenti a creare una sezione Genitori Ares, nel contesto del Cral Aziendale e la banca a sviluppare un’unità organizzativa denominata Iniziative Sociali per il presidio e sviluppo delle tematiche di welfare
2010: nel mese di settembre viene inaugurata la sezione riservata ai lattanti, costruita in seguito alla richiesta dei genitori
Oggi l’asilo nido è in piena attività60 ed è diventato l’occasione ed il motore di nuove iniziative nate su suggerimento dei dipendenti-genitori e di tutti coloro che riconoscono la
60 L'orario di apertura e di chiusura del servizio è flessibile ed è prevista inoltre la possibilità di frequentare solo il mattino o solo il pomeriggio, concordando, se necessario, orari, tempi e modalità di frequenza. Il progetto educativo del nido è inoltre rivisto e condiviso ogni anno dall'equipe formata dalla responsabile del nido, dalla coordinatrice pedagogica e dalle educatrici. Per favorire momenti di incontro tra famiglie e l'equipe, oltre alle riunioni formali e ai momenti informali di attesa, all'entrata e all'uscita, che costituiscono un'occasione di scambio per i genitori, è prevista una forma di incontro a metà tra il formale e l'informale, che è “il the con l'esperto”: un momento dove i genitori possono incontrarsi insieme alla responsabile e alla coordinatrice pedagogica intorno ad una tazza di the, per discutere di dubbi e curiosità.
CONCILIAZIONE FAMIGLIA E LAVORO
forza relazionale di questo luogo. Su richiesta dei genitori stessi, supportati dalla responsabile del nido, la direzione delle Risorse Umane di BPM sponsorizza infatti un ciclo di incontri mirati all’ascolto, all’accompagnamento e al supporto alla genitorialità. Tali incontri -gratuiti e della durata di due ore ciascuno- sono aperti sia ai dipendenti BPM sia alla popolazione del quartiere ed hanno avuto in questi anni un alto indice di adesione, segno di un reale interesse suscitato nei genitori.
Determinante e rilevante è il ruolo assunto dalla responsabile dell’asilo: essa si è fatta portavoce dei bisogni espressi dai dipendenti e tramite operativo e propositivo per garantire una risposta concreta ed adeguata da parte dell’azienda. In questa direzione è, infatti, la creazione, nel 2008, di un’unità organizzativa denominata Iniziative Sociali per il presidio e
sviluppo delle tematiche di welfare - finalizzata alla gestione di tutte le attività e progetti di
apertura al territorio e alla società - e l'attivazione all'interno del Cral (circolo ricreativo aziendale) di una Sezione Genitori Ares, promossa da genitori del nido, ma riguardante tutti i dipendenti con figli di età inferiore a 16 anni.
I benefici per i destinatari del servizio si possono ravvisare in un miglioramento della conciliazione famiglia-lavoro61, in vantaggi di natura economica62 e nella qualità riconosciuta alla linea pedagogica adottata. I benefici riguardanti direttamente l'azienda sono invece stati: un miglioramento del clima aziendale, una diminuzione del tasso di assenteismo, un aumento dei rientri dalla maternità ed una diminuzione delle richieste di part-time.
Le modalità di valutazione e la misurazione dei ritorni sono attualmente oggetto di studio: per ora sono stati infatti elaborati questionari di customer satisfaction che hanno evidenziato un ottima valutazione del servizio ed un’elevata soddisfazione da parte degli utenti per quanto attiene, in particolare, il rapporto con coordinatori ed educatrici, il grado di comunicazione, la pulizia, la qualità dei pasti.
Dei risultati di tale monitoraggio –che avviene con frequenza semestrale ed annuale– BPM ne tiene conto nell'ambito delle iniziative di responsabilità sociale, ad esempio sponsorizzando gli incontri con i genitori o coinvolgendo la Direzione Generale della Banca per approfondire, attraverso analisi accurate, la fattibilità di richieste specifiche avanzate dai dipendenti.
Un chiaro esempio di ciò è la previsione di convenzioni con altri nidi presenti sul territorio e la valutazione circa la possibilità di ampliare il nido di via Bezzi – un’idea, quest’ultima, che l’azienda ha attentamente vagliato, con grande presa di coscienza del proprio ruolo sociale, ed approvato, determinando, con grande sforzo ed impegno nella revisione logistico-organizzativa della struttura, la creazione e costruzione di una sezione specifica per i lattanti inaugurata nel settembre 2010.
Il progetto POESIA, con l’asilo nido aziendale, si è aggiudicato nel 2008 il Premio FamigliaLavoro nella categoria Miglior programma di supporto alla genitorialità per il valore, il forte investimento sulla qualità del personale e la strutturazione organizzativo/architettonica e pedagogica attuata e per la grande attenzione e cura rivolte al processo riflessivo e progettuale messo in atto; dalla giuria del Premio è stata infine giudicata, quale nota di merito, l'apertura del servizio al territorio e alla comunità e il coinvolgimento attivo dei dipendenti in
61 I lavoratori possono richiedere il trasferimento vicino al palazzo che ospita il nido e usufruire del parcheggio.
62 Le rette sono decisamente competitive rispetto al mercato in quanto rappresentano il 50% in meno dei nidi privati e il 30% in meno dei nidi comunali.
BANCA POPOLARE DI MILANO tutte le fasi (la programmazione delle iniziative, la realizzazione, il follow-up e lo sviluppo futuro).
2.4. METODOLOGIA