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Arte generativa

Nel documento Complessità e musica (pagine 57-60)

3.2 Modelli fisico matematici applicati all’Industria culturale

3.2.3 Arte generativa

Non esiste ancora una definizione precisa e univocamente accettata per il ter- mine “Arte generativa”.10 Esiste al contrario una vasta gamma di possibili

definizioni che spesso riescono a mettere in luce soltanto alcuni aspetti parziali di un fenomeno multiforme. Tra le tante, quella che sembra cogliere sufficiente- mente tutti i vari aspetti di questo nuovo approccio definisce l’arte generativa come: qualsiasi pratica basata sull’impiego di un sistema, caratterizzato da un certo grado di autonomia, che possa essere opportunamente messo in azione al fine di contribuire in maniera parziale o totale alla creazione di un prodotto ar- tistico. Il processo di creazione pu`o essere realizzato impiegando sistemi diversi: delle regole espresse in un linguaggio naturale, un programma per calcolatore, una macchina, o un qualsiasi altro tipo di procedura [42]. Cos`ı definito il termi- ne arte generativa indica esclusivamente il modo tramite cui si realizza l’opera d’arte, inoltre, la definizione non dipende in alcun modo dalla natura o dal tipo di tecnologie utilizzate nel sistema generativo. Infatti, l’aspetto principale che contraddistingue l’arte generativa consiste proprio nell’impiego di un sistema dotato di un sufficiente grado di autonomia che possa essere opportunamente attivato per la creazione di prodotti artistici. Uno dei principali effetti di questo tipo di pratiche consiste nella completa ridefinizione della figura e del ruolo del- l’autore. Allo stesso tempo il rapporto fra autore e opera d’arte si trova a essere completamente stravolto rispetto al passato poich´e nel caso dell’Arte generativa l’atto creativo viene sdoppiato e spostato su due diversi livelli temporalmente e gerarchicamente differenti. Da ci`o deriva che `e possibile pensare alla coesistenza di due distinti autori che operano in momenti e su scale gerarchiche differenti: sul livello gerarchico superiore si trova collocato l’autore che concepisce, pro- getta e realizza il sistema di Arte generativa; sul livello gerarchico inferiore si trova l’autore materiale dell’opera generativa ossia la persona o il dispositivo (nella maggior parte dei casi un calcolatore) che mette in funzione il sistema generativo al fine di creare un prodotto finito.

Questa suddivisione di ruoli porta a dover riconsiderare il ruolo dell’autore che risulta essere notevolmente differente da quello ricoperto nelle pratiche ar- tistiche tradizionali. Nel caso dell’Arte generativa l’artista incarna il ruolo del “Creatore”, in maniera simile a quanto avviene nell’arte tradizionalmente inte- sa, ma egli risulta essere anche una sorta di “Semi–divinit`a” capace di creare un mondo artificiale che opportunamente attivato `e capace di seguire una pro- pria evoluzione e un proprio sviluppo autonomo. Da ci`o emerge che nell’Arte 10Per maggiori approfondimenti si veda il sito della conferenza Generative Art che

generativa il ruolo dell’artista consiste nel creare un dispositivo, un “ambiente

di sviluppo” nel quale deporre un “seme” che avr`a la capacit`a di svilupparsi in

maniera indipendente. Completata la creazione del mondo artificiale l’artista non pu`o fare altro che diventare osservatore e assistere alle forme e al modo sotto cui prende vita e si sviluppa il frutto della sua opera.

Diverse tipologie di processi generativi sono stati introdotti e utilizzati negli ultimi anni per la creazione automatica o semi–automatica di prodotti artistici basati sull’utilizzo di forme di espressione artistica tradizionali. Per esempio `e possibile utilizzare l’approccio generativo nel campo delle arti visive per la creazione d’immagini o di animazioni e di effetti visivi; in campo letterario `e possibile definire delle procedure automatizabili per la creazione di testi e di poesie; infine, in ambito musicale `e possibile impiegare un’ampia gamma di pro- cessi generativi per la creazione di suoni e musiche. In genere uno dei principali obiettivi di tali pratiche consiste nel creare dei prodotti artistici caratterizzati da una certa similarit`a, ma diversi fra loro poich´e ottenuti da differenti esecu- zioni della procedura generativa. Inoltre `e fortemente auspicabile che i diversi prodotti siano tutti esteticamente interessanti e sufficientemente distinguibili gli uni dagli altri.

L’approccio generativo `e spesso basato sull’impiego di processi casuali per introdurre variabilit`a e indeterminazione nella procedura creativa. Ci`o non rap- presenta una totale novit`a poich´e la casualit`a `e stata spesso utilizzata in diverse epoche storiche come strumento al servizio della creativit`a artistica. Diverse tecniche aleatorie sono state utilizzate per la creazione di poesie, storie, musica e disegni. Le motivazioni all’impiego di tali pratiche sono state numerose e di natura anche molto diversa: per alcuni artisti, come per esempio i Dadaisti, l’impiego della casualit`a rappresenta un modo per ribellarsi a norme e pratiche accademiche troppo restrittive, mentre per altri, per esempio i Surrealisti, la ca- sualit`a rappresenta un mezzo per superare l’influenza limitante della coscienza, delle conoscenze assimilate e della pratica artistica finora maturata. In cam- po musicale John Cage rappresenta l’icona del compositore che, nell’intento di mettere in pratica quest’ultimo filone di pensiero, impiega e adotta un’ampia gamma di pratiche e metodi aleatori sia nella composizione sia nell’esecuzione dei propri brani musicali. Mentre molti dei sistemi generativi finora concepiti funzionano in maniera completamente autonoma, esistono anche alcuni approcci generativi che incorporano dei sistemi d’interazione che consentono agli utenti o alle informazioni provenienti dall’ambiente esterno di intervenire nello sviluppo del processo generativo alterandone in qualche modo il suo normale corso.

Anche se l’approccio generativo non `e in alcun modo vincolato all’impiego di mezzi e di conoscenze scientifiche e matematiche, l’uso dei calcolatori elettro- nici per la realizzazione di procedure generative risulta essere uno dei principali terreni di sviluppo di questo nascente settore artistico. Molto frequentemente tali procedure sono basate sull’impiego di conoscenze scientifiche e di modelli matematici sviluppati in campi di ricerca molti diversi e distanti fra loro. Oltre all’impiego di generatori di numeri casuali e di tecniche probabilistiche `e possi- bile utilizzare differenti tipologie di sistemi all’interno di procedure generative, come ad esempio: gli automi cellulari, i sistemi caotici, i frattali, le grammatiche generative, le reti neurali, gli algoritmi genetici.

La ricerca scientifica offre dunque un’ampia gamma di teorie, di conoscenze e di modelli che possono trovare facilmente applicazione in contesti artistici. Tutto ci`o apre nuovissime possibilit`a interessanti sia in campo artistico, sia in

campo scientifico e tecnologico. In campo artistico ci`o comporta un arricchi- mento e un’estensione degli strumenti, delle tecniche a disposizione degli artisti per l’esplorazione di nuove forme di espressivit`a. Inoltre l’impiego di conoscenze e modelli relativi a fenomeni naturali, a ricerche sull’origine e l’evoluzione della vita, sulla Intelligenza e la Vita artificiale fornisce agli artisti la possibilit`a di per- correre nuove strade, ancora quasi del tutto inesplorate, alla ricerca di risposte alle domande che sin dalle origini hanno animato la Filosofia, l’Arte e la Scienza quali ad esempio: l’origine e il fine della vita, il rapporto fra uomo e natura, il bello in natura e nelle opere dell’ingegno umano. Tutto ci`o pu`o avere, inol- tre, anche importanti ricadute in campo scientifico poich´e l’espressione artistica, generalmente pi`u libera e meno ristretta sotto forme rigorosamente codificate, pu`o stimolare l’insorgere di nuove intuizioni e di collegamenti sorprendenti fra aspetti apparentemente distinti di uno stesso fenomeno, pu`o, inoltre, indurre a riflettere, in maniera consapevole oppure in modo del tutto inconscio, su simi- litudini e relazioni fra mondi, realt`a e visioni che la conoscenza consolidata e la pratica quotidiana considerano del tutto separati e differenti.

L’arte generativa e la riproducibilit`a tecnica dell’opera d’arte

L’Arte generativa pu`o svolgere un importante ruolo nel cambiare il rapporto fra uomo e Arte. Ci`o soprattutto per quanto riguarda l’importante aspetto dell’unicit`a e della riproducibilit`a tecnica dell’opera d’arte. Se a partire dai primi del Novecento il progresso tecnologico ha fornito strumenti per rendere riproducibile un’ampia variet`a di oggetti artistici, a partire dagli ultimi anni di questo stesso secolo l’Arte generativa ha cominciato a sviluppare paradigmi e sistemi per superare tutto ci`o.

In campo musicale, la tecnologia ha rivoluzionato il rapporto fra l’uomo e il suono. Prima del Novecento, infatti, il suono e gli eventi musicali a lui legati costituivano qualcosa di unico e irripetibile. La musica rappresentava qualcosa di impalpabile e intangibile la cui esistenza era legata alla presenza e all’ascolto diretto di una esecuzione. Dunque, anche la notazione musicale pi`u rigida e precisa non poteva garantire l’esatta duplicazione di un’opera. I dispositivi per la registrazione e la riproduzione del suono hanno rotto tale vincolo, distruggendo l’antico legame tra produzione del suono e suo ascolto. Con il trascorrere degli anni il suono `e diventato riproducibile e duplicabile in maniera sempre pi`u facile ed economica, fino ad arrivare al paradosso dei nostri giorni in cui il silenzio e l’assenza di suoni musicali rappresenta una condizione eccezionale, difficilmente ottenibile, e idealmente auspicata da poche persone dalle orecchie veramente stanche.

La musica generativa potrebbe ristabilire un equilibrio in tutto ci`o, ripor- tando l’opera d’arte a riconquistare la sua unicit`a, anche grazie alla non ripro- ducibilit`a. L’impiego di processi generativi, infatti, rende possibile la creazione automatica o semi–automatica di prodotti artistici caratterizzati da una certa si- milarit`a, ma diversi fra loro poich´e ottenuti da esecuzioni differenti di una stessa procedura generativa. Uno degli obiettivi estetici maggiormente auspicabile in opere generative consiste nel riuscire a rendere tutti i prodotti sufficientemente interessanti, ma anche distinguibili gli uni dagli altri. Ci`o, infatti, garantirebbe un certo grado di non riproducibilit`a nell’opera in maniera simile a quanto av- veniva prima della rivoluzione tecnologica d’inizio Novecento. L’unicit`a sarebbe garantita dall’impossibilit`a tecnica di ricreare, tramite la stessa procedura, due

prodotti del tutto identici. Ogni esecuzione di un opera generativa rappresenta quindi un unico, che anche se tecnicamente riproducibile all’infinito, non `e altro che soltanto uno dei possibili frutti all’interno di una moltitudine di suoi simili.

Nel documento Complessità e musica (pagine 57-60)