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2. L’ESPERIENZA VIRTUALE, ANALISI PSICOLOGICA

2.4 Aspetti Emot

Se, come precedentemente analizzato, concetti come presenza, immersione e attenzione ricoprono un ruolo fondamentale nella determinazione dell’esperienza VR, è bene osservare come aspetti quali le emozioni e l’estetica siano, in tempi recenti, considerati significativi tanto quanto gli aspetti più comuni della ricerca cognitiva e razionale.

Al fine di meglio comprendere l’esperienza è dunque necessario conoscere come essa si relaziona al pensiero, alle emozioni, alle motivazioni e agli obiettivi personali come sostengono, ad esempio, Huang e Alessi, secondo i quali le emozioni ricoprono un ruolo essenziale nel vissuto esperienziale112.

Fattori emotivi ed estetici possono essere visti come fattori chiave nel creare ambienti in cui la personificazione delle emozioni e l’immaginazione assumono un ruolo cruciale. Essi permettono l’immersione dell’utente nella presenza virtuale e coinvolgono all’interno dell’ambiente VR le attività proprie della persona.

È perciò accertato che, tanto quanto gli aspetti cognitivi e razionali, la creazione di conoscenza, gli aspetti emotivi e quelli estetici sono importanti per studiare questo tipo di ambienti. Ma cosa sono le emozioni? Anche in questo caso le definizioni disponibili in letteratura danno diverse interpretazioni al concetto come spiegato da Daniel Siegel, membro della UCLA School of Medicine:

“Exploring the nature of emotion as a fundamental process both of the individual and of interpersonal communication may help deepen our view of an “interpersonal neurobiology” of the developing mind. Researchers have examined a number of ways to view emotion. For example, emotion can be

113 SIEGEL D. J., The Developing Mind: Toward a Neurobiology of Interpersonal Experience, Guilford

Press, New York, 1999.

114 DAMASIO A. R., Tapahtumisen tunne. Miten tietoisuus syntyy (The Feeling of What Happens:

Body, Emotion and the Making of Consciousness), Terra Cognita, Helsinki, 2000/1999b.

115 OATLEY K., JENKINS J. M. (1996). Understanding emotions, Blackwell, Cambridge, MA. conceptualized as an integrating process in the mind with many dimensions (Ciompi, 1991). Some scientists argue that emotions are everywhere in the processes of the mind, while others support very specific circuits in the brain that mediate emotion (see LeDoux, 1996). In general, emotion is considered to be a central process that interconnects many aspects of mental functioning. This perspective is expressed by Kenneth Dodge: “... all information processing is emotional, in that emotion is the energy that drives, organizes, amplifies, and attenuates cognitive activity and in turn is the experience and expression of this activity” (Dodge, 1991, p. 159). What are these processes, these emotions, and how can we “see” them at work? The study of emotion suggests that nonverbal behavior is a primary mode in which emotion is communicated. Facial expression, eye gaze, tone of voice, bodily gestures, and the timing and intensity of response each are fundamental to emotional messages (Ekman, 1992).”113

Le emozioni possono essere definite dunque come un processo generato conscio o inconscio, con toni positivi o negativi, che aiuta a interpretare il significato di artefatti, situazioni e azioni. Esse aiutano l’essere umano nell’elaborazione del valore che date situazioni e azioni rappresentano per ognuno di noi e, secondo la visione neuropsicologica contemporanea, le emozioni si basano su attività che coinvolgono l’intero cervello e diversi sistemi corporali (ad es. ormonali, motori e sensoriali). È dunque possibile affermare che, i processi emozionali e l’emotività servono soprattutto a fornire direzioni ed impulsi, sia per la relazione con l’ambiente, sia per le attività umane che sono o appaiono razionali. Secondo Antonio Rosa Damasio, il concetto di coscienza potrebbe essere totalmente rivisto e invertito in quanto, secondo questi, la coscienza è essa stessa un’esperienza fortemente emotiva, una sensazione di ciò che sta accadendo.

Le emozioni, quindi, sono vissute come episodi e stati mentali di vario tipo (come umore, felicità, tristezza, odio o ansia) che influenzano le decisioni e le attività umane.114 La reazione

emotiva ad un determinato evento, indotta dallo stato mentale, può essere quindi considerata come un processo con due stadi identificabili: in un primo momento, gli eventi sono valutati in base alla loro rilevanza secondo ciò che noi stessi riteniamo importante, a seguire avviene la valutazione soggettiva del contesto, ovvero la comprensione di cosa possa essere fatto nel dato evento.115 Considerando le emozioni come stati mentali, quindi, è possibile comprendere la loro funzione nella definizione delle priorità proprie e nell’organizzazione di esse.

116 BOWERS D., BAUER R. M., HEILMAN K. M., The Nonverbal Affect Lexicon: Theoretical Perspectives From

Neuropsychological Studies of Affect Perception, Neuropsychology, Vol. 7, N° 4, 1993.

117 BRAVE S., NASS C., Emotion in human-computer interaction, Handbook of Human- Computer

Interaction, Lawrence Eribaum Associates, New York, 2002.

118 HEIM M., The Metaphysics of Virtual Reality, Oxford University Press, 2013.

119 TURKLE S., Constructions and Recostruction of Self in Virtual Reality: Playing in the MUDs, Mind,

Culture and Activity Vol. 1, N° 3, Massachusset Institute of Technology, 1994.

120 BAILENSON J. N., BLASCOVICH J., BEALL A. C., LOOMIS J. M., Interpersonal distance in immersive

virtual environments, Pers. Soc. Psychol. Bull, 2003.

Nella fruizione di un ambiente virtuale, il senso di presenza è percepito come tale dall’utente anche grazie all’interazione che esso vive con l’ambiente stesso e con gli altri. L’aspetto sociale ricopre un ruolo fondamentale dell’esperienza e il rapporto con gli altri è vissuto dall’utente attraverso una mediazione emozionale.

Le emozioni mediate all’interno dell’ambiente VR servono a creare uno stato emozionale condiviso ed incoraggiano gli utenti nella comprensione mentale dell’altro e nella collaborazione collettiva. Al fine di generare una connessione socio-mentale, inoltre, le persone spesso aprofittano di un’assieme di modalità di azione umane rappresentate dalle espressioni corporee dove le espressioni facciali e lo sguardo svolgono un ruolo significativo.116 In un dialogo, una persona non interagisce soltanto attraverso le informazioni, bensì anche attraverso il proprio livello emotivo e cognitivo influenzato, come essere sociale, dal proprio gruppo di appartenenza, caratterizzato da determinati livelli di distanza psicosociale.117 Le

connessioni sociali sono strettamente influenzate sia da aspetti emozionali, sia da aspetti cognitivi e la mediazione emotiva deve sempre essere tenuta in considerazione nelle diverse situazioni di comunicazione mediata.