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Aspetti strutturali del credito agrario »

6. Il credito e l’impiego dei fattori produttivi »

6.1. Una fonte di finanziamento: il credito di banca »

6.1.1. Aspetti strutturali del credito agrario »

Il ricorso al finanziamento bancario da parte delle imprese agricole dell’Emilia-Romagna determina un’esposizione debitoria nei confronti degli istituti di credito che raggiunge, a fine settembre 2015, una consistenza pari a 5.696 milioni di euro. Alla stessa data, il credito totale presente nelle banche della regione ha una consistenza pari a dei 154,5 miliardi di euro; pertanto la quota relativa al finanziamento destinato al credito agrario ne rappresenta il 3,7%. Più modesta è invece la presenza del credito agrario nazionale all’interno del credito totale; così, la sua consistenza, pari a 44,6 miliardi di eu- ro, rappresenta il 2,4% dei 1.820,9 miliardi di euro di credito totale nazionale (tabella 6.1).

La funzione non trascurabile di questa fonte di finanziamento per le impre- se agricole della regione è anche evidenziabile dalla constatazione che la sua consistenza regionale è una componente significativa all’interno della corri- spondente variabile a livello nazionale, alla quale contribuisce per una quota pari al 12,8%. Differentemente, il credito totale regionale, pur rappresentando una componente importante del credito totale nazionale, si ferma all’8,5% di quest’ultimo.

A sua volta, la consistenza del credito agrario espressa in termini di valore medio per ettaro di SAU è pari a 5.340 euro, un valore che è nettamente supe- riore rispetto al corrispondente valore medio nazionale, il quale non arriva a 3.500 euro.

L’insieme di tali valori conferma il fatto che il credito agrario esercita un ruolo relativamente importante per le necessità finanziarie delle imprese agri- cole della regione.

La distribuzione della consistenza del credito agrario nelle nove province dell’Emilia-Romagna evidenzia che è la provincia di Ravenna a presentare il valore più elevato di tale variabile la quale, a fine settembre 2015, raggiunge 815 milioni di euro. Valori altrettanto elevati sono quelli relativi alla consi- stenza del credito agrario nelle province di Forlì, Bologna e Modena che, in

Tabella 6.1 - Il credito agrario in Emilia-Romagna e nelle sue province, a fine settembre 2015

Bologna Piacenza Parma Reggio E. Modena Ferrara Ravenna Forlì Rimini Emilia R. Italia Consistenza, in milioni di €

Credito totale 41.014 7.217 14.472 21.422 24.650 7.082 13.766 14.014 10.882 154.518 1.820.946

Credito totale in sofferenza 4.120  859 1.570 2.302 2.896 1.035 1.123  1.518  1.895 17.318 184.430

Credito agrario 769 593 628 630 743 559 815 804 155 5.696 44.602

Credito agrario in sofferenza 79 46 99 20 88 34 38 49 9 463 5.668

Credito agrario/HA SAU (€) 4.432 5.011 4.999 6.167 5.822 3.147 6.977 8.971 4.389 5.340 3.461

Credito agrario soff./HA SAU (€) 455 387 790 199 687 194 327 547 268 434 440

Confronti, in %

Credito totale (Pr./E.R., ER./IT)) 26,5 4,7 9,4 13,9 16,0 4,6 8,9 9,1 7,0 100 8,5

Credito agrario (Pr./E.R., ER./IT) 13,5 10,4 11,0 11,1 13,0 9,8 14,3 14,1 2,7 100 12,8

Credito agrario /credito totale 1,9 8,2 4,3 2,9 3,0 7,9 5,9 5,7 1,4 3,7 2,4

Credito agr. soff. /credito tot. soff. 1,9 5,3 6,3 0,9 3,0 3,3 3,4 3,2 0,5 2,7 3,1

Credito totale soff./credito tot. 10,0 11,9 10,8 10,7 11,7 14,6 8,2 10,8 17,4 11,2 10,1

Credito agrario soff./credito agr. 10,3 7,7 15,8 3,2 11,8 6,1 4,7 6,1 6,1 8,1 12,7

Variazione 2015/14, in %

Credito totale -9,3 -1,1 0,2 0,9 -0,4 -2,6 0,2 -2,6 -3,3 -3,2 0,3

Credito totale in sofferenza 16,7 4,8 15,4 15,9 15,7 -7,9 13,8 2,2 15,3 12,2 11,1

Credito agrario -0,6 -1,4 1,9 5,7 -1,2 2,5 5,5 -2,8 2,1 1,1 0,7

dic.2014/sett.2014 1,5 -0,4 0,3 6,2 1,0 -1,4 5,6 -0,5 -0,2 1,2 0,3

mar.2015/dic.2014 -0,4 -1,2 -0,2 1,3 0,2 0,9 2,0 0,5 0,4 0,4 0,0

giu.2015/mar.2015 -0,1 0,8 2,1 -0,4 -1,2 0,8 0,2 0,9 2,6 0,4 0,4

sett.2015/giu.2015 -1,5 -0,6 -0,3 -1,3 -1,1 2,2 -2,3 -3,7 -0,7 -0,9 0,0

Credito agrario in sofferenza 23,7 -2,9 7,0 -2,0 16,1 23,9 75,3 25,2 8,9 16,5 7,3

Tasso di variazione 2010-2015, in %

Credito totale -2,6 -1,1 -2,0 -0,4 -0,3 -0,7 0,8 -2,5 -1,8 -1,4 1,2

Credito agrario 5,6 2,9 1,4 2,1 3,0 2,6 5,1 1,9 1,6 3,1 2,8

Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne.

6. IL CRE DIT O E L ’IMPIE G O DE I FAT T ORI PR OD UT T IVI 123

ogni caso, non scendono al di sotto di 700 milioni di euro. In tutte le altre pro- vince la consistenza di tale variabile si attesta su valori che, sebbene più con- tenuti, non scendono al di sotto di 550 milioni di euro. Ciò significa che, con la sola eccezione della provincia di Rimini la cui consistenza si ferma a 155 mi- lioni di euro, la distribuzione della consistenza del credito agrario fra le pro- vince dell’Emilia-Romagna non si caratterizza per una disomogeneità di rilie- vo. In altri termini, il ruolo della consistenza del credito agrario nelle otto pro- vince può essere espresso in termini percentuali rispetto alla consistenza del credito agrario regionale; tali percentuali si collocano fra il valore minimo, pari a 9,8%, per la provincia di Ferrara e il valore più elevato corrispondente alla provincia di Ravenna, che raggiunge il 14,3%, seguita a brevissima di- stanza da quella di Forlì, con una percentuale pari a 14,1%.

Con riferimento alla consistenza del credito agrario provinciale in termini medi per ettaro di SAU, la provincia di Forlì è quella con il valore più elevato e prossimo a 9 mila euro. Un valore più elevato rispetto alla media regionale è anche per la provincia di Ravenna, che si avvicina ai 7 mila euro. A sua volta, è la provincia di Ferrara che, anche con riferimento a questa variabile, presenta il valore minimo in regione, fermandosi ad un valore di poco superiore a 3 mi- la euro.

Si può constatare inoltre che il ruolo che esercita il credito agrario all’interno del credito totale varia significativamente nelle diverse realtà pro- vinciali. Ciò è in relazione al fatto che, mentre la distribuzione della consisten- za del credito agrario è piuttosto omogenea fra le diverse province, quella rela- tiva al credito totale si connota per un rilevante grado di concentrazione, che vede in tre province – Bologna, Reggio Emilia, Modena - assommarsi il 56% di tale credito. Ne deriva che, per le province di Piacenza e Ferrara, quelle con la consistenza di credito totale più bassa, la consistenza del credito agrario si avvicina all’8% di quello totale; situazione decisamente diversa è per la pro- vincia di Bologna, in cui si concentra più di un quarto del credito totale e per la quale il credito agrario si ferma all’1,9% del credito totale.

La consistenza del credito agrario in Emilia-Romagna manifesta una pre- senza consolidata negli ultimi anni, permanendo una significativa fonte di fi- nanziamento. Così, nell’arco di tempo che va da fine settembre 2014 a fine settembre 2015, la sua consistenza passa da 5.637 milioni di euro a 5.696 mi- lioni di euro; ciò corrisponde ad un incremento di 59 milioni di euro che, in termini percentuali, rappresenta una crescita dell’1,1%. In misura identica è incrementata la consistenza del credito agrario regionale nei dodici mesi pre- cedenti, così come emerge dal confronto fra i valori della consistenza di tale variabile riferita a fine settembre 2014 rispetto a quella di fine settembre 2013.

6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI

125 negli ultimi dodici mesi con riferimento alle situazioni provinciali, emergono invece realtà differenti. Così, una crescita lievemente superiore al 5% contrad- distingue la variazione della consistenza del credito agrario per le province di Reggio Emilia e di Ravenna. Differentemente in 4 province – Bologna, Pia- cenza, Modena e Forlì – essa presenta una variazione con segno negativo.

Anche a livello nazionale si ripropone la condizione di crescita, seppure molto modesta, della consistenza del credito agrario negli ultimi dodici mesi, periodo in cui la variazione positiva arriva a 0,7%; tale valore è allineato alla crescita percentuale della consistenza di tale variabile riferita al periodo fine settembre 2013 rispetto a quello di fine settembre 2014, pari allo 0,9%.

Di rilievo è anche il fatto che la crescita della consistenza del credito agra- rio regionale negli ultimi dodici mesi, anche se di entità molto limitata, si di- scosta in misura significativa dalla riduzione non trascurabile della consistenza del credito totale regionale, pari a -3,2%.

Analizzando con maggiore dettaglio le variazioni all’interno dei quattro trimestri in cui può essere suddiviso il periodo che va da fine settembre 2014 a fine settembre 2015, si può constatare una progressiva riduzione del livello di crescita nei primi tre trimestri, per giungere poi ad una variazione negativa con riferimento al quarto trimestre di analisi (rispettivamente 1,2%, 0,4%, 0,4% e -0,9%).

A sua volta, la consistenza del credito agrario nazionale nei quattro succes- sivi trimestri del periodo in esame propone valori di crescita minima o nulla.

In un’ottica di medio periodo, mettendo a confronto la consistenza del cre- dito agrario a fine settembre 2015 rispetto a quella rilevata a fine settembre 2010 la crescita del credito agrario regionale, espressa attraverso il tasso di va- riazione medio annuo, raggiunge il 3,1%; di valore simile è il corrispondente tasso di variazione per la realtà nazionale che si attesta al 2,8%.

Pertanto, si può affermare che il credito agrario in Emilia-Romagna, così come emerge dalla sua consistenza a fine settembre 2015 e dai confronti effet- tuati, stabilizza la sua presenza significativa a sostegno delle necessità finan- ziarie delle imprese agricole della regione.