• Non ci sono risultati.

108 Assessment (Swanwick 2002) in rapporto ai quali elaborare indicatori di impatto causati da fattori di carico ambientale La fase iniziale

La fase iniziale dalla quale derivano le scelte successive è quella di definizione e condivisione delle motivazioni dell’analisi LCA, dei suoi obiettivi e dei suoi scopi:

– valutazione degli impatti generati nel ciclo di vita dalle attività del territorio;

– descrizione di uno stato di fatto; – supporto a decisioni di piano.

Tale fase coinvolge i portatori di interesse, gli operatori sul territo- rio e gli esperti e permette di selezionare le procedure di analisi, di validazione dei dati, di interpretazione dei risultati. Nell’ambito di questa fase si definiscono:

– i confini del sistema oggetto di analisi;

– le fuzioni territoriali, e per ciascuna funzione le “fasi del ciclo di vita” che sono significative e che ricadono sotto la responsabili- tà delle strutture di gestione o di piano nel territorio in esame. A supporto di questa fase la ricerca ha proposto il riferimento a due concetti, l’uno che identifica la unità che parametrizza l’oggetto di studio (il territorio esaminato), l’altro la sua scomposizione in atti- vità che si svolgono nel territorio:

“Equivalente funzionale territorio”, sistema di risorse e prestazioni territoriali quantificate o qualificate come adeguate a rispondere a requisiti di un dato scenario di piano, per un dato territorio, assunte come base per la comparazione fra diversi casi studio o scenari; “Funzioni di uso del territorio” LUF (Land Use Function), attività di produzione, attività di consumo di beni e servizi e attività inse- diative conseguenti all’uso di un determinato territorio, che hanno valore economico, ecologico, sociale e culturale e che sono influen- zate da scelte di piano. Le LUF sono descritte in termini di indicatori delle prestazioni fornite (risorse, prodotti e/o servizi offerti), indi- catori determinanti la pressione esercitata sul territorio, indicatori di pressione ovvero di carico ambientale e di risorse utilizzate. I “confini del sistema” oggetto di E-LCA possono essere stabi- liti per ciascuna LUF secondo il criterio che differenzia attività di produzione, attività di consumo e attività insediative, presenti sul territorio, andando ad analizzare differenti fasi del ciclo di vita dei prodotti e dei servizi connessi a ciascuna LUF, e coinvolgendo pro-

cessi che si svolgono nel territorio stesso o in altri territori, a monte e a valle dei processi presenti nel territorio oggetto di studio. La ricerca ha precisato un elenco generale di LUF e relativi indicatori descrittivi, risorse/prestazioni, fattori determinanti e di pressione, questo quadro di riferimento è stato poi verificato sul caso studio (cfr. cap.8).

La fase di inventario

La fase successiva alla impostazione del E-LCA e alla definizione dei confini del sistema e delle LUF è rappresentata dalla “fase di inventario”, ovvero di raccolta dati relativi alle pressioni ambientali. In base ai criteri sopra esposti si è proposto di modellare il territorio ai fini del E-LCA in un sistema di processi di produzione, di consumo e insediativi, che analizzati nell’ottica life cycle, determinano: – flussi di input (risorse utilizzate) e di output (emissioni e rifiuti)

all’interno del territorio;

– flussi di prodotti, servizi, emissioni e rifiuti che si originano altro- ve o sono diretti altrove.

In rapporto alla responsabilità di un territorio di controllare i cari- chi ambientali al suo interno senza trasferirli ad altri territori, con Loiseau et al. (2013), la ricerca ha sottolineato la importanza di ren- dere trasparenti i carichi ambientali connessi ai flussi legati alle at- tività che si svolgono all’interno del territorio (territorial foreground system) e quelli legati ad attività che sono connesse alle prime, ma si svolgono fuori dai confini fisici del territorio di studio (territorial background system). La fase di inventario potrà comportare raccol- ta di dati specifici, rilevati nel territorio in esame, ed elaborazioni su basi statistiche con adattamento di dati generali al caso in esame, in particolare per il sistema di territorial background. La fase di in- ventario permette di quantificare le funzioni territoriali in termini di indicatori di pressione e successivamente elaborare indicatori di pressione riferiti all’”equivalente funzionale” del territorio in esa- me.

La elaborazione degli indicatori di impatto

La fase che segue l’inventario è quella dell’elaborazione degli in- dicatori midpoint (impatti) ed eventuale elaborazione di indica- tori endpoint (di danno) riferiti a singole LUF, a sistemi di LUF più fortemente connesse, e al sistema territorio nel suo complesso. La ricerca ha criticamente esaminato le problematiche della diffe-

109

renziazione spaziale degli indicatori, ovvero dei modelli di elabora- zione e caratterizzazione degli stessi in rapporto alla scala globale, regionale e locale. Questo aspetto rappresenta l’aspetto più critico per l’applicazione del E-LCA al territorio e per la sua utilizzazione in ambito decisionale, allo stato delle conoscenze e dei dati disponi- bili è anche la fase più difficilmente traducibile sul piano operativo. La ricerca ha proposto il seguente paniere di indicatori di impatto ambientale:

– Cambiamento climatico – indicatore globale, azioni dirette e indi- rette;

– Riduzione delle risorse minerali, fossili e di energia rinnovabile – indicatore globale, azioni dirette e indirette;

– Riduzione dello strato di ozono – indicatore globale, azioni dirette e indirette;

– Uso del suolo e biocapacità – indicatore globale, azioni dirette e indirette;

– Uso del suolo e biodiversità – indicatore regionale, azioni dirette; – Uso dell’acqua – indicatore regionale, azioni dirette;

– Formazione di ozono fotochimico – indicatore regionale, azioni di- rette;

– Acidificazione del suolo – indicatore regionale, azioni dirette; – Eutrofizzazione dell’acqua e dei mari – indicatore regionale,

azioni dirette;

– Ecotossicità – indicatore regionale, azioni dirette; – Tossicità umana – indicatore regionale, azioni dirette.

Framework

Un quadro sintetico del frame work proposto è riportato in Fig. 13. La ricerca ha in particolare approfondito la catena causa-effetto fra uso del suolo e impatti sulla biodiversità, al fine di identificare come migliorare in un E-LCA Territoriale la valutazione di questo tipo di danno, anche ricorrendo alla elaborazione di indicatori “ag- giuntivi”, non elaborati in termini di impatti o danni, ma dei quali è nota e riconosciuta la rilevanza. La ricerca ha analizzato indicatori proposti in ambito LCA e li ha confrontati con altri ‘panieri’ di indi- catori utilizzati in ambito di valutazioni ambientali e in particolare di valutazioni mirate al tema della qualità degli ecosistemi. La ri- cerca, integrando quanto proposto nel capitolo 5 sull’argomento in un’ottica LCA, definisce una tassonomia di questo tipo di indicatori utilizzabile nel E-LCA territoriale, ritenendo che il solo indicatore Categoria di impatto

Uso del suolo Fattori determinanti

(drivers) Indicatori di pressionesugli habitats

Indicatori di impatto/midpoint sulla biodiversità locale/

regionale

Indicatore di danno/ endpoint

Indicatori diretti e indiretti di risposta (protezione e valorizzazione) Trasformazione di Assetto socioeconomico Assetto floristico vegetazionale Assetto forestale Assetto faunistico Assetto idrobiologico Permeabilità ecologica Frammentazione ambientale del territorio rurale

Stato di qualità del corpo idrico

Frammentazione dei sistemi fluviali

Consistenza e livello di minaccia di specie animali e vegetali

Potenziale Danno alla Biodiversità

Estensione delle aree per la conservazione della biodiversità

Abbondanza e distribuzione di specie selezionate

Indicatori economici di economie basate sulla natura

Diffusione di specie alloctone

Indicatori sui diritti delle popolazioni nell’impiego di risorse naturali

Minaccia al valore naturalistico ecologico

Benefici derivanti da servizi eco sistemici sulla sicurezza alimentare e di accesso all’acqua

110

Motivazioni - Obiettivi - Scopo

Stato di fatto imposizioni normative Scenario di piano Motivazione: impatti generati dalle attività sul territorio e da attività a monte e a valle

Determinazione fase/i del ciclo di vita oggetto di

studio Definizione

dei confini del sistema Cittadinanza e partecipazione Valutazione qualitativa Obiettivi: strate- gici, gestionali, di controllo Determinazione dei flussi di riferimento, definizione delle unità di studio e equivalente funzio- nale Definizione delle funzioni territoriali Scopo: decisio- ni alternative, monitoraggio, diagnosi stato di fatto Scomposizione della unità di studio in funzioni territoriali e equivalente funzionale Valori Funzioni territoriali e Servizi forniti dal territorio Stakeholders e

111

Analisi di

inventario per LUF e equivalente Impatti generati funzionale

Impatti generati per territorio e equivalente

funzionale di studio

Analisi delle

LUF Categorie di impatto

Midpoint Categorie di impatto Midpoint indicatori per equivalente funzionale indicatori per equivalente funzionale impatto

locale impatto locale

impatto

globale impatto globale

Valutazione quantitativa

Raccolta di dati per LUF (dati primari e dati statistici)

Categorie di

danno Categorie di danno

Interpretazioni dei risultati E-LCA piano di sviluppo piano di gestione piano di monitoraggio Elaborazione dati LUF equivalente funzionale

112

PDF (Potentially Disappered Fraction) che misura la perdita di bio-diversità connessa all’ “uso del suolo”, non sia sufficiente a rappre-

Outline

Documenti correlati