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Con riferimento a UNI EN ISO 14044:2006 capitolo 4.2.3.3.1 in EC, JRC. IES (2010a) si dice che:

«I confini del sistema definiscono quali parti del ciclo di vita e quali proces- si appartengono al sistema analizzato, e cioè sono necessari per provvede- re alla sua funzione così come definito dalla sua unità funzionale. I confini dunque separano il sistema oggetto di analisi dal resto della tecnosfera. Allo stesso tempo, i confini del sistema definiscono anche i limiti fra il sistema analizzato e la ecosfera, ovvero definiscono attraverso quali confini hanno luogo gli scambi di flussi elementari con la natura. (…) Una definizione pre- cisa dei confini del sistema è importante per assicurare che tutti i processi attribuibili o conseguenti sono inclusi nel modello di sistema e che tutti i po- tenziali impatti rilevanti sull’ambiente sono considerati in modo appropriato (EC, JRC. IES, 2010a: 93)9».

9 (TdA) Testo originario: «The system boundaries define which parts of the life

cycle and which processes belong to the analysed system, i.e. are required for providing its function as defined by its functional unit. They hence separate the analysed system from the rest of the technosphere. At the same time, the sys- tem boundaries also define the boundary between the analysed system and the ecosphere, i.e. define across which boundary the exchange of elementary flows

In accordo con UNI EN 15804 e UNI EN 15978 sul LCA del settore co- struzioni i confini del sistema descrivono le unità di processo incluse nel modello che rappresenta il sistema oggetto di analisi nel suo ciclo di vita, ovvero i confini con altre unità di processo a monte e a valle della vita del sistema oggetto di analisi nei diversi stadi del ciclo di vita. In particolare il metodo LCA classico nelle costruzioni fa riferi- mento a due princìpi nella definizione dei confini:

– il principio della modularità, per cui i processi da analizzare ad ogni fase del ciclo di vita sono quelli che influenzano quella fase; – il principio “polluter pays” per cui tutte le emissioni e consu-

mi di risorse devono essere assegnati ai processi che li gene- rano fintanto che la fase di fine vita del prodotto o servizio non è raggiunta. Così ad es. i rifiuti durante la fase di produzione sono assegnati a tale fase con i loro carichi ambientali fino alla fase di fine vita dei rifiuti stessi o di loro immissione in un pro- cesso di riciclaggio da attribuire ad altro ciclo di vita di prodotto. È interessante notare che la UNI EN 15978:2011 al p. 7.4.1 precisa come, quando l’oggetto è un edificio esistente e il suo sito, i confi- ni del sistema debbano includere tutti gli stadi del ciclo di vita che rappresentano «la restante vita utile e il fine vita» dell’edificio. L’aspetto più complicato della definizione dei confini del sistema di una analisi LCA applicata alla scala territoriale, è dato dalla neces- sità di allocare ai processi oggetto di analisi la responsabilità degli impatti ambientali, alle diverse scale locale, regionale e globale. Kaenzig e Jolliet (2006) propongono di distinguere fra consumi e pro- duzione, Loiseau et al. (2013) propongono di estrapolare dal ciclo di vita dei consumi e delle produzioni il ciclo dei rifiuti, per poterlo va- lutare in se stesso data la rilevanza che esso assume sul territorio. Nella presente ricerca si propone un triplice approccio per la de- finizione dei confini del sistema nel LCA di un territorio a seconda dei processi considerati all’interno di una LUF (cfr. cap.3 tab. 2): – un approccio consumption-based, basato sulla analisi delle emis- sioni e dei consumi di risorse e della produzione di rifiuti attribuiti o conseguenti alla “fase di uso” di tutti i prodotti e servizi richiesti

with nature takes place. […] A precise definition of the system boundaries is im- portant to ensure that all attributable or consequential processes are actually included in the modelled system and that all relevant potential impacts on the environment are appropriately covered». Si rinvia inoltre a EC, JRC. IES 2010a p. 70 per il significato di modellazione del sistema oggetto di LCI secondo il principio attributivo (statico) o consequenziale (dinamico).

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per le funzioni di consumo che si svolgono nel territorio in analisi (flusso di prodotti e rifiuti e flussi elementari per attività residen- ziali, culturali, ricreative e altri servizi);

– un approccio production-based, basato sulla analisi delle emissio- ni, della produzione di rifiuti e dei consumi di risorse attribuiti o conseguenti a processi di produzione di prodotti e servizi “dalla culla ai cancelli” di attività industriali e terziarie dislocate sul terri- torio oggetto di analisi e eventuali processi di fine vita;

– un approccio life cycle based basato sull’analisi delle emissio- ni, della produzione di rifiuti e dei consumi di risorse attribui- ti o conseguenti a processi di trasformazione del territorio, di sfruttamento e godimento delle risorse naturali (biotiche e abiotiche) e antropiche (insediamenti e infrastrutture) e ai pro- cessi di gestione delle stesse (processi operativi, manutentivi). La distinzione fra “ciò che si consuma” e “ciò che si produce” nel territorio serve ad evitare il doppio conteggio degli impatti asso- ciati ora alla produzione di ciò che viene consumato nel territorio ma non viene prodotto nel territorio stesso, ora al consumo che avviene in altri territori di quei beni che sono prodotti invece local- mente. Viceversa per tutto ciò che è ‘radicato nel territorio’, ‘in situ’, in termini di risorse naturali o di risorse antropiche (sistemi inse- diativi e di infrastrutture), gli impatti associati riguardano la messa a disposizione di tali risorse (attività estrattive, attività di tutela e

protezione, attività di costruzione) e la gestione delle risorse stes- se (riscaldamento degli edifici, manutenzioni infrastrutture, con- servazione dei luoghi ecc.).

In base a questi criteri si propone di modellare il territorio ai fini del E-LCA ad ogni stato della sua evoluzione, in un sistema di attivi- tà sul territorio che danno luogo a processi di consumo o di produ- zione che a loro volta comportano processi di infrastrutturazione, edificazione, utilizzo e protezione delle risorse del territorio. Tutti questi processi: produttivi, di consumo e insediativi/trasformati- vi, analizzati nell’ottica life cycle, determinano flussi elementari di input (materiali, acqua e energie) e di output (emissioni e rifiuti) all’interno del territorio stesso e flussi di prodotti e servizi che si originano altrove o che sono diretti altrove.

Come sottolineano Loiseau et al. (2013), poiché le questioni in gioco sono la responsabilità di un territorio di produrre carichi ambientali al suo interno o di trasferirli ad altri territori, il criterio della respon- sabilità entra nella definizione del modello del sistema oggetto di valutazione e a tal fine è utile distinguere, analizzare e valutare i carichi ambientali connessi ai flussi legati alle attività che si svol- gono all’interno del territorio (territorial foreground system), se- paratamente da e senza ignorare quelli legati ad attività che sono connesse alle prime ma si svolgono fuori dai confini fisici del terri- torio di studio (territorial background system) (Fig. 5).

Tecnosfera Ecosfera Attività sul territorio studiato (Sistema territoriale in primo piano)

Beni e servizi in altri territori

(Sistema territoriale di contesto)

Emissioni Risorse

Carichi ambientali diretti

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4.6 L’inventario dei dati di pressione sull’ambiente

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