una unità convenzionale: la energia solare misurata in solar emjou- le. Applicata ad un territorio permette di aggregare in un unico in- dicatore diversi flussi per misurare le risorse necessarie a suppor- tare le attività in quel territorio. Il metodo non considererebbe altro che i consumi di risorse, ma Ulgiati e Brown (2002) hanno conce- pito un modo per integrare la valutazione delle emissioni a partire dal concetto di sevizi eco-sistemici necessari a bilanciare l’impatto delle emissioni, con un approccio del tipo EF. Emergy calcola degli indicatori per unità di tempo (1 anno) e per differenti categorie di risorse in base alla loro provenienza e alla distinzione ‘rinnovabile’, ‘non rinnovabile’. Il riferimento alla dinamica temporale colloca il metodo fra quelli che applicano una visione life cycle al territorio. – LCA (Life Cycle Assessment) il metodo non è ancora formalizzato come metodo applicabile alla scala territoriale, ma trova applica- zioni nei riguardi di prodotti e servizi e di sistemi tecnologici, in questo campo è stato formalizzato su base scientifica condivisa (ISO, 2006a; ISO, 2006b). Consta di quattro steps, dall’analisi alla valutazione di impatto e di risposta, si basa sul concetto “presta- zionale” di Unità Funzionale con riferimento al ciclo di vita di pro- dotti e servizi per valutare impatti ambientali e consumo di risorse, rapportandoli alle prestazioni fornite, adottando rigorosamente l’ottica del ciclo di vita e una valutazione su più indicatori (multi criteri), considera il trasferimento di impatti e consumi da una fase all’altra del ciclo di vita e da una categoria ad un’altra di impatto o danno. In tal senso è considerato il metodo che unisce ad una visione sistemica la valutazione di efficienza ambientale, rispon- dendo così ai principi dello sviluppo sostenibile. Tuttavia per la sua applicazione al territorio ci sono ancora molte difficoltà che deriva- no dalla scarsa disponibilità di dati, dal momento che il LCA adotta un approccio bottom up per inventariare i dati, e dal diverso livello di evoluzione delle conoscenze nella elaborazione dei vari tipi di indicatori, con la conseguenza che alcuni di questi, importanti a livello territoriale, come l’uso del suolo e la risorsa acqua, non sono elaborabili come indicatori di impatto e non sono caratterizzabili a livello locale.
In conclusione si può affermare che i vari metodi di valutazione di indicatori ambientali in genere permettono di elaborare indicatori
di pressione (inquinanti, m2 di suolo usato) e indicatori di stato e di
impatto (eutrofizzazione, acidificazione, impatto sull’ ecosistema,
sulla salute umana ecc.). Gli indicatori di pressione possono essere differenziati su base geografica se i dati sono disponibili. Gli indica- tori di impatto sono elaborati applicando fattori di caratterizzazione (CF) che solo in alcuni metodi e strumenti sono spazialmente diffe- renziati, trattandosi invece per lo più di fattori di caratterizzazione con riferimento globale. Alcuni autori (Potting and Hauschild, 2006) hanno proposto di differenziare su più scale: globale, regionale, di sito, almeno quegli indicatori per i quali tale differenziazione è rile- vante, quali: acidificazione, eutrofizzazione, tossicità; e di portare avanti una differenziazione su base geografica (regioni del piane- ta) per le categorie di impatto regionale, e sulla base di situazioni tipo (archetypical situation) per le categorie di impatto locale (Tab. 3) (Sedlbauer et al., 2007). La Setac UNEP Initiative (Margni et al., 2008), con riferimento al LCA ha avviato nel 2008 un progetto volto a stabilire criteri guida per la differenziazione dei Fattori di Caratte- rizzazione a livello spaziale e nel tempo, in particolare evidenziando la significatività, almeno per alcuni indicatori, di una caratterizzazio- ne con riferimento a situazioni spaziali tipo (Tab 4), e la significativi- tà a identificare il tempo di permanenza di alcuni impatti (decenna- le, centennale, migliaia di anni).
1.7 Ipotesi di lavoro e obiettivi della ricerca
Muovendo dal contesto scientifico e operativo delineato nei pa- ragrafi precedenti si enunciano di seguito le ipotesi di lavoro, ovvero le “domande” attorno alle quali si è sviluppata le ricerca presentata nei capitoli successivi di questo libro. Occorre dire che tali ipotesi di ricerca si sono in realtà andate precisando nel corso del lavoro condotto, attraverso il dialogo interdisciplinare attivato nel progetto di ricerca PRIN in cui si colloca e attraverso la progressiva ricostruzione dello stato dell’arte sull’argomen- to. Ma soprattutto si sono precisate nel lavoro sperimentale sul caso studio del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli in Toscana, cui è dedicata la seconda parte di questo volume, studio che ha confermato la validità delle ipotesi di lavoro ma anche la necessità di finalizzarle maggiormente alla traduzione sul campo operativo, per un’applicazione di strumenti di valu- tazione alla protezione e valorizzazione delle aree protette e del patrimonio che esse rappresentano.
La ipotesi generale da cui siamo partiti è riassumibile nella va- lidità di adottare un approccio life cycle alla valutazione della
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Tab. 3 - Categorie di impatto, tipo di impatto e regioni o situazioni tipo [Fonte Sedlbauer et al., 2007]
Categorie di impatto Tipo di impatto Tipo di regione o situazione che dovrebbe essere considerata Tossicità umana (cancerogeni e non
cancerogeni)
locale Emissioni in aria: Densità della popolazione alta, media, bassa
per gli inquinanti legati alla respirazione; Agricoltura intensiva, estensiva, assente per gli inquinanti legati al cibo; Emissioni in acque off-shore: laghi, oceano, fiumi; Emissioni nel suolo: suolo agricolo e non agricolo
Effetti sulla respirazione causati da inorganici
locale Emissioni in aria: Densità della popolazione alta, media, bassa.
Off-shore
Radiazioni ionizzanti locale Emissioni in aria: Densità della popolazione alta, media, bassa
per gli inquinanti legati alla respirazione; Agricoltura intensiva, estensiva, assente per gli inquinanti legati al cibo; Emissioni in acque off-shore: laghi, oceano, fiumi; Emissioni nel suolo: suolo agricolo e non agricolo
Riduzione dello strato di ozono globale
Ossidazione fotochimica locale Paese: Densità della popolazione alta, media, bassa
Ecotossicità acquatica locale Emissioni in aria: campagna; Emissioni in acqua off-shore: laghi,
oceano, fiumi, Emissioni nel suolo: bacino idrografico
Ecotossicità terrestre locale Emissioni in aria: Paese; Emissioni in acqua off-shore: laghi,
oceano, fiumi; Emissioni nel suolo: agricolo non agricolo
Acidificazione eutrofizzazione terrestre regionale Emissioni in aria e emissioni nel suolo: Paese Continente; tipo di
suolo
Acidificazione acquatica regionale Emissioni in aria: Paese Continente; Emissioni in acqua: lago,
oceano fiume, tipo di lago
Eutrofizzazione acquatica regionale Emissioni in aria: Paese Continente; Emissioni in acqua: lago,
oceano fiume, tipo di lago
Uso del suolo locale Tipo di territorio, Paese, tipo di ecosistema
Perdita di biodiversità locale Tipo di territorio, Paese, tipo di ecosistema
Cambiamento climatico globale
Energie non rinnovabili globale Paesi con riferimento a questioni sociali
Estrazione di minerali globale Paesi con riferimento a questioni sociali
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sostenibilità del territorio nelle sue trasformazioni e relazioni con altri territori. Un approccio life cycle implica una visione si- stemica, multi criteri e dinamica.
Se questa ipotesi trova conferma le condizioni entro le quali tale approccio può essere applicato devono essere indagate ed esplicitate sia sotto il profilo scientifico che operativo. In par- ticolare:
– le modalità di interpretazione di un territorio secondo una vi- sione sistemica e di ciclo di vita alla quale rapportare i diversi punti di osservazione delle problematiche della sostenibilità; – la disponibilità di indicatori quantitativi e qualitativi, in par- ticolare per le fasi di analisi e monitoraggio del ciclo di vita di un territorio, affidabili, solidi e significativi alla scala del territorio;
– la utilizzabilità dei metodi di elaborazione degli indicatori in base alla disponibilità o reperibilità di dati primari o generici;
– la utilizzabilità degli indicatori in forma comunicabile e com- prensibile;
– la possibilità di definire i riferimenti di “responsabilità e ruoli” degli attori presenti in un territorio (soggetti decisori e sogget- ti portatori di conoscenze e di interesse), al fine di tradurre in strumenti operativi le analisi e le valutazioni.
Nello spazio definito dal campo di applicazione e dalla dimensio- ne temporale della ricerca riportata in questo volume, tali ipote- si sono state circoscritte ad alcune tematiche che riguardano la relazione fra attività umane, territorio e suoi patrimoni naturali (cap.3):
1. strumenti interpretativi e di parametrizzazione della sostenibi- lità ambientale di un territorio in ottica del ciclo di vita, con par- ticolare riferimento alla protezione e valorizzazione del patri- monio naturale (cap.4) e strumenti interpretativi e di parame- trizzazione della qualità eco-sistemica di un territorio (cap.5); Categorie di impatto Fattori di altissima influenza e criteri di differenziazione Situazioni tipo proposte Scala caratteristica
Tossicità umana, particolato respiratori inorganici
Densità della popolazione. Densità della popolazione alta-
urbana
Densità della popolazione media
Densità della popolazione bassa-rurale
Scala regionale per le sostanze a vita breve, scala continentale per PBT
Diluizione in volume Emissioni indoor Confronto indoor outdoor
Altezza di emissione sul suolo Altezza emissioni e reti
impianti
Tipo di processo: trasporto terrestre, aere. Industrie
Acidificazione Fate & transport factor
Aree marginali /sensibili, buffer e sensitività
Frazione di emissione in aree sensibili
Grandi differenze fra continenti e all’interno di un continente
Eutrofizzazione acquatica e terrestre
Fate & transport factor per acqua dolce, coste e mari
Frazione di emissioni in acqua P-N-
Livelli continentali o molto localizzati
Ecotossicità Fate & transport factor, tempo
di permanenza
Emissioni per bacini di fiumi, laghi
Larghe regioni continentali
Sensibilità ecosistemi esposti Tipi di ecosistemi Localizzati