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60 il ciclo di vita di un territorio potrà allora essere definito su uno scenario temporale di riferimento, corrispondente ad un ambito di pianificazione, attuazione e gestione, e al cui interno si collo-

cano:

– i processi insediativi (le preesistenze e i relativi processi di tra- sformazione);

– i processi di uso e consumo delle risorse, delle dotazioni e dei servizi;

– i processi di produzione di beni destinati o meno al territorio. Nella Fig. 1 la esemplificazione del modello del ciclo di vita di un ter- ritorio come sistema di risorse /prestazioni sociali, economiche e ambientali preesistenti, pianificate ed erogate e i corrispondenti flussi monitorabili nei processi insediativi, di uso e di produzione. Nella valutazione di sostenibilità del ciclo di vita di un territorio, inteso come sistema di risorse e prestazioni, l’unità di riferimento non è definibile univocamente, né sul piano operativo né in termini concettuali. Nel presente studio proponiamo un concetto mutuato e adattato dal LCA ambientale e sociale negli standard che defini- scono il framework riferito al settore edilizio (EN 15643-1,2,3): il concetto di “Equivalente Funzionale”,

mentre la metodologia LCA classica, applicata a un prodotto/ser- vizio, utilizza come unità di riferimento il concetto di “Unità Fun- zionale”.

Con il termine “Unità Funzionale” si identifica la unità di riferi- mento cui ricondurre gli indicatori di impatto e da utilizzare per il confronto con altri sistemi-prodotto (UNI EN ISO 14040:2006). La definizione della unità funzionale risponde alle domande: Cosa? Come? Quanto? Per quanto tempo? In un LCA si parte quindi dalla identificazione precisa della “funzione” offerta dal sistema ogget- to di studio. Per “funzione” si intende la descrizione secondo ca- ratteri qualitativi o quantitativi di “cosa” offre, “come” “quanto” e “per quanto tempo”, il sistema studiato (EC,JRC, IES, 2010 p.60). Poiché nel caso di sistemi multifunzionali integrati non ci si può ri- ferire ad una unità funzionale semplice, nel caso ad esempio degli organismi edilizi, si adotta il concetto di “Equivalente Funzionale”. Tale concetto può essere utilmente adattato anche al caso di entità territoriali.

In un territorio, risorse, servizi offerti, funzioni sono per molti aspetti interrelati e non possono presentarsi come co-funzioni di

un processo2. Nel caso del territorio la funzione “residenziale” ad

esempio non è distinta dalla funzione “offerta di posti di lavoro” e dalla funzione “trasporti”. Quello che serve allora è un riferimen- to più complesso che non una sommatoria di unità funzionali e i loro flussi. Un sistema multifunzionale può allora essere definito in termini di ”Equivalente Funzionale” o “functional equivalent”, (EN

15978)3.

Per analogia con l’applicazione di questo concetto al caso degli orga- nismi edilizi possiamo dire che il territorio può essere rappresenta- to dalle sue molteplici e complesse risorse e prestazioni territoriali (sociali, economiche e ambientali), riconducibili a funzioni territoriali, modelli di uso e di gestione.

Ad es.:un’area naturale protetta connotata da un determinato patri- monio naturale, che offre determinate funzioni ricreative e cultura- li, all’uopo dotata di infrastrutture di servizio, con una determinata densità di popolazione residente, una determinata offerta di posti di lavoro ecc. e connotata da un determinato modello di gestione delle risorse e delle prestazioni.

La unità di riferimento alla quale ricondurre le valutazioni di soste- nibilità, ovvero l’Equivalente funzionale, può essere quindi così de- finita:

Equivalente funzionale territorio: sistema di risorse e prestazioni territoriali quantificate o qualificate come adeguate a rispondere a requisiti di un dato scenario di piano, per un dato territorio, assunto come base per la comparazione fra diversi casi studio o scenari. Risorse e prestazioni di un territorio sono identificate negli studi eco- logici-ambientali in termini di servizi eco sistemici (eco-system good and services) del territorio (Costanza et al., 1997; De Groot, 2002). Se- condo Loiseau (Loiseau, 2013) in un approccio LC alla pianificazione e gestione del territorio il riferimento non possono essere solo i servizi eco sistemici ed è più adeguato il quadro delle «Land Use Function (LUF)» proposte da Pèrez-Soba et al. (2008) nel progetto SENSOR e poi sviluppate in Paracchini et al. (2011) con riferimento alla sosteni-

2 Si veda per questa interpretazione il riferimento a co-prodotti nei processi

produttivi, come riportato a proposito del LCA Ambientale nel cap. 4 par. 4.3.

3 UNI EN 15978 3.10 functional equivalent: quantified functional requirements

and/or technical requirements for a building or an assembled system (part of works) for use as a basis for comparison.

bilità e all’uso del suolo. In tale quadro di riferimento le risorse e pre- stazioni territoriali sono sia quelle ecosistemiche (provvisione di ri- sorse biotiche e abiotiche e loro mantenimento), sia quelle economi- che-produttive, sia quelle sociali e culturali. Risorse e prestazioni del territorio sono riconducibili al concetto di “funzione di uso del suolo” che è stato ripreso recentemente nella ricerca EU LUPA European Land Use Patterns (ESPON 2013 p.12) che definisce «LUFs express the goods and services that the use of the land provides to human society, which are of economical, ecological and socio-cultural value and are likely to be affected by policy changes» e assume le Land Use Fun- ctions come approccio per valutare la efficienza dei modelli di uso del territorio e le relazioni fra questi e i fattori territoriali.

In EU LUPA 2013 le LUF hanno pertanto un carattere ‘prestazionale’ esplicitabile in termini di indicatori di prestazioni (prodotti e/o servi- zi) e risorse fornite, e di indicatori di pressioni esercitate sul territorio, e si può parlare di efficienza delle scelte politiche valutando presta- zioni, fattori di pressione e indicatori di sostenibilità ambientale e sociale.

Le LUF identificate sono sintetizzate in 6 tipologie, alle quali sono ricondotte le funzioni ambientali, economiche e sociali del territorio nell’analisi condotta da EU-LUPA a livello macro-economico in Euro- pa:

– LUF1: Offerta di posti di lavoro;

– LUF2: Offerta di servizi per il tempo libero e le attività ricreative; – LUF3: Fornitura di prodotti primari;

– LUF4: Dotazione di residenze e infrastrutture; – LUF5: Dotazione di risorse abiotiche;

– LUF6: Dotazione di risorse biotiche.

Muovendo da quanto sopra richiamato si riporta nella Fig. 2 e nella Tab. 1 lo schema logico proposto in questo studio e la matrice per la definizione dell’Equivalente funzionale nella valutazione Life Cycle della sostenibilità ambientale e sociale di un territorio. Nella matrice è proposto un elenco delle Funzioni di Uso Territoriali (LUF) che svi- luppa l’elenco di 6 LUF proposto da EU LUPA 2013 in 8 LUF articolate secondo le tre tipologie di processi sopra identificate: insediativi, di uso e consumo, produttivi.

Fig. 1 -Ciclo di vita di un territorio Indicatori pressione/stato/impatto/risposta risorse/ prestazioni territoriali stato di fatto Struttura di governo e confini territoriali sociali risorse/ prestazioni economiche risorse/ prestazioni ambientali Portatori di interesse confini territoriali

risorse prestazioni sociali alle diverse fasi di attuazione del piano Attuazione gestione riqualificazione

risorse prestazioni economiche alle diverse fasi di attuazione del piano Attuazione gestione riqualificazione

risorse prestazioni ambientali alle diverse fasi di attuazione del piano Territorio oggetto di studio e scenario di piano e attuazione

processi a valle delle funzioni territoriali

essi interni alle diverse risorse

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3.2 Funzioni territoriali: flussi ambientali, relazioni sociali e prestazioni

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