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Atteggiamenti nei confronti dell’imprenditorialità e percezione delle proprie abilità imprenditoriali da parte dei singoli

DEFINIZIONI E CONTESTO IN CUI SI COLLOCA L’EDUCAZIONE ALL’IMPRENDITORIALITÀ

1.2. Contesto in cui si colloca l’educazione all’imprenditorialità

1.2.1. Atteggiamenti nei confronti dell’imprenditorialità e percezione delle proprie abilità imprenditoriali da parte dei singoli

Un ambito in cui l’educazione all’imprenditorialità potrebbe esercitare un’influenza, è quel-lo relativo agli atteggiamenti diffusi nei confronti dell’imprenditorialità e al modo in cui essa viene percepita. L’indagine Eurobarometro speciale Entrepreneurship in the EU and beyond, pubblicata nel 2012, ha fatto luce sul modo di percepire l’imprenditorialità e gli imprendito-ri in Europa e sui giudizi nei loro confronti, chiedendo agli intervistati di dichiarare se erano d’accordo o meno con una serie di affermazioni sull’imprenditorialità. Essa ha mostrato che un’ampia maggioranza degli intervistati (provenienti dai 27 paesi UE e di età uguale o superio-re a 15 anni) conviene che “gli impsuperio-renditori csuperio-reano posti di lavoro” (87% del totale) e “csuperio-reano nuovi prodotti e servizi che vanno a vantaggio di tutti” (79% del totale). Viceversa, un’altra maggioranza di essi ha dichiarato di avere una percezione negativa degli imprenditori, asse-rendo che essi “traggono beneficio dal lavoro delle altre persone” (57% del totale) e “pensano solo alle loro tasche” (52% del totale). Se analizziamo i risultati per singolo paese, vi sono ov-viamente delle differenze. In Danimarca e Austria, ad esempio, il numero di intervistati che si è detto d’accordo con l’affermazione “gli imprenditori traggono vantaggio dal lavoro degli altri”

è inferiore (rispettivamente il 20% e il 33%), ma in altri paesi la percentuale è stata particolar-mente alta, come in Polonia (91%), Lettonia (80%) e Slovacchia (80%). Per quanto riguarda l’af-fermazione secondo cui “gli imprenditori pensano solo alle loro tasche”, anche in questo caso la percentuale è risultata relativamente bassa in Danimarca (26%), ma più alta in Irlanda (36%) e Finlandia (38%). Viceversa, una maggioranza piuttosto ampia si è dichiarata d’accordo con tale affermazione a Cipro (70%), in Grecia (67%) e in Lituania (67%). Tali modi complessi e, talvolta, opposti di percepire gli imprenditori possono anche in parte spiegare i diversi atteggiamenti nei confronti dell’educazione all’imprenditorialità, non soltanto tra i politici e i soggetti inte-ressati, ma anche tra gli insegnanti e gli studenti.

24 OCSE, 2012.

La stessa indagine ha inoltre analizzato anche il ruolo dell’istruzione nell’attività imprendito-riale, chiedendo agli intervistati se avessero mai preso parte a un corso o un’attività a scuola sull’imprenditorialità, definita come la trasformazione delle idee in azioni e lo sviluppo dei pro-pri progetti25 (si veda la figura 1.2). Poco meno di un quarto (23%) delle persone interrogate nei paesi dell’UE ha risposto affermativamente, mentre più di tre quarti (76%) hanno dichiarato di non avervi mai preso parte. Non sorprende, ma è interessante notare, che tra gli intervistati più giovani la probabilità di aver partecipato a un corso sull’imprenditorialità è più alta: il 34%

dei giovani nella fascia d’età 15-24 ha dichiarato di averne frequentato uno, mentre tale per-centuale decresce gradualmente fino ad arrivare al 17% tra gli over 55. I paesi con la percentua-le più alta di intervistati che ha dichiarato di aver partecipato a un corso o un’attività sull’im-prenditorialità sono la Finlandia (39%), i Paesi Bassi (36%), la Slovenia (36%), la Lettonia (33%), la Svezia (33%), il Lussemburgo (32%), l’Austria (31%) e la Polonia (30%). Le risposte meno positive sono arrivate da Malta e Regno Unito (rispettivamente il 15%), Italia (16%) e Grecia (17%).

Figura 1.2: Percentuale di intervistati che ha partecipato a corsi o attività sull’imprenditorialità a scuola, 2012

% %

SI NO

% UE-27 BE BG CZ DK DE EE IE EL ES FR HR IT CY LV LT LU

23 28 25 25 25 24 22 25 17 25 23 20 16 25 33 25 32

No 76 71 74 75 75 75 77 75 83 73 77 80 84 74 66 74 68

% HU MT NL AT PL PT RO SI SK FI SE UK IS LI NO TR

29 15 36 31 30 24 23 36 29 39 33 15 26 : 21 21

No 71 84 64 68 69 75 76 63 70 60 67 84 73 : 78 78

Fonte: Eurobarometro Flash 354: Entrepreneurship in the EU and beyond.

L’indagine conteneva inoltre alcune domande più dettagliate sul ruolo e sui risultati dell’e-ducazione all’imprenditorialità a scuola e, segnatamente:

• “La mia istruzione scolastica mi sta aiutando/mi ha aiutato a sviluppare uno spirito d’iniziativa e una sorta di attitudine imprenditoriale”;

• “La mia istruzione scolastica mi sta aiutando/mi ha aiutato a capire meglio il ruolo degli imprenditori nella società”;

• “La mia istruzione scolastica mi sta fornendo/mi ha fornito le capacità e il know-how per consentirmi di gestire un’impresa”;

• “La mia istruzione scolastica sta facendo/ha fatto nascere in me l’interesse di diven-tare un imprenditore”.

Le domande presentano una sorta di progressione: la prima si focalizza su attitudini e abi-lità trasversali, la seconda sulla conoscenza degli imprenditori, la terza sulle reali capacità commerciali e l’ultima sull’intenzione di diventare un imprenditore. Metà degli intervistati nei paesi dell’UE ha risposto positivamente alla prima domanda, asserendo che l’istruzione scolastica ricevuta li abbia aiutati a sviluppare uno spirito d’iniziativa e una sorta di attitudine imprenditoriale. Appena meno della metà (47%) ha risposto che tale istruzione scolastica è stata di aiuto per capire meglio il ruolo degli imprenditori nella società; il 41% si è trovato d’accordo sul fatto che essa abbia fornito loro le capacità per gestire un’impresa; ma meno di un terzo (28%) ha dichiarato che essa abbia fatto nascere in loro l’interesse a diventare un imprenditore. Anche in questo caso, è emerso che i giovani nella fascia d’età 15-24 anni hanno con più probabilità risposto positivamente a tutte e quattro le affermazioni.

Ovviamente, analizzando questi dati, è opportuno considerare che l’indagine è stata condotta diversi anni fa, nel 2012. Inoltre, per gli intervistati più anziani, va ricordato che, dal momento che è passato molto tempo dagli anni della scuola, le loro risposte non tengono conto dell’impatto prodotto dalle recenti politiche e dalle modifiche dei sistemi d’istruzione cui si fa riferimento nel presente rapporto (anno di riferimento 2014/15). A ciò aggiungasi che l’indagine Eurobarometro cerca di rilevare le percezioni e i giudizi degli intervistati e riflette il modo in cui essi valutano le loro capacità, piuttosto che presentare una valutazione obiettiva. Cionondimeno, essa fornisce un’idea del punto di partenza da cui misurare i progressi compiuti a seguito dell’impegno profu-so attualmente per promuovere l’educazione all’imprenditorialità a scuola.