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Linee guida sui metodi di insegnamento e apprendimento dell’educazione all’imprenditorialità

CURRICOLO SCOLASTICO

3.1. Approcci adottati rispetto all’educazione all’imprenditorialità nel curricolo

3.1.3. Linee guida sui metodi di insegnamento e apprendimento dell’educazione all’imprenditorialità

Il presente paragrafo analizza le linee guida generali sui metodi di insegnamento e appren-dimento dell’educazione all’imprenditorialità pubblicate dalle autorità centrali. Ulteriori in-formazioni sul sostegno agli insegnanti sono disponibili nel paragrafo 4.

Per quanto riguarda i contenuti della materia, se si vuole diffondere efficacemente l’educa-zione all’imprenditorialità, i metodi di insegnamento e apprendimento devono essere ap-propriati. L’importanza di tale aspetto è sottolineata appunto dalla ricerca in questo campo.

Hoffmann et al. (2012, pag. 102-103), ad esempio, spiegano che le abilità necessarie per l’im-prenditorialità variano e quelle necessarie nella fase di concezione di un’idea sono diverse da quelle richieste per sviluppare un’organizzazione o un progetto. Pertanto, l’imprendi-torialità non può essere insegnata efficacemente utilizzando i metodi pedagogici tradizio-nali. La dimensione pratica, la partecipazione degli studenti, gli elementi interdisciplinari e internazionali presenti nell’insegnamento, sono tutti altrettanto importanti. Inoltre, essi affermano che “l’insegnamento formale non è l’unica attività che influisce sulla capacità degli studenti di diventare grandi imprenditori” (Hoffmann et al., 2012, pag.  105). Anche le attività extra-curriculari svolte presso gli istituti d’istruzione hanno un forte impatto, ma esse risultano difficili da misurare in quanto gli studenti che vi partecipano non sono spesso iscritti. Ne consegue che possiamo osservare soltanto una parte del quadro complessivo, ovvero ciò che è incluso nel curricolo formale.

Secondo Coduras Martinez et al. (2008, pag. 11-12), i nuovi metodi di insegnamento e i con-tenuti multidisciplinari presentano delle sfide tanto per gli insegnanti quanto per gli istituti.

Sorgman e Parkison (2008) affermano che molti insegnanti della scuola non sono preparati per affrontare queste nuove sfide (si vedano i capitoli 1 e 4) e che i contenuti aziendali mul-tidisciplinari e gli approcci esperienziali devono essere integrati nella formazione di base degli insegnanti. Essi concludono che la “formazione dei formatori” potrebbe richiedere lo stesso impegno profuso per lo sviluppo del curricolo.

La presente analisi delle linee guida centrali si basa su quattro tipi di metodi di insegna-mento e apprendiinsegna-mento comunemente, ma non esclusivamente, associati all’educazione all’imprenditorialità:

• apprendimento attivo;

• apprendimento basato su progetti;

• apprendimento esperienziale;

• attività al di fuori della classe/scuola che mettono gli studenti in relazione con la comunità locale e le imprese.

Le esperienze imprenditoriali pratiche, intese come un’esperienza singola e specifica, sa-ranno esaminate nell’ultima parte del presente capitolo (si veda il paragrafo 3.2). Il presente paragrafo si sofferma solo sulle raccomandazioni emanate dalle autorità centrali per quanto riguarda i metodi generali di insegnamento e apprendimento dell’educazione all’imprendi-torialità.

I metodi sopra riportati non sono sempre collegati solo all’educazione all’imprenditorialità e possono far parte di un approccio pedagogico comune adottato per altre materie. Per es-sere rilevanti ai fini del presente rapporto, essi devono tuttavia eses-sere applicati nel contesto degli obiettivi di apprendimento relativi all’educazione all’imprenditorialità. Nell’utilizzarli durante l’insegnamento dell’imprenditorialità, gli insegnanti possono anche necessitare di ausili, questione che sarà esaminata nel capitolo successivo.

Sebbene in alcuni paesi non esistano raccomandazioni o linee guida emanate a livello cen-trale per l’utilizzo dei suddetti metodi di insegnamento e apprendimento dell’educazione all’imprenditorialità, ciò non significa necessariamente che tali metodi non siano affatto utilizzati, poiché scuole e insegnanti godono spesso di molta autonomia, il che consente loro di prendere delle proprie decisioni rispetto alla didattica. Ciononostante, nei casi in cui tali linee guida esistano, ciò suggerisce che l’imprenditorialità è ben radicata e integrata nel curricolo. L’attuale rapporto indica che le linee guida relative ai metodi sopra menzio-nati esistono solo in una dozzina di paesi/regioni, per quanto riguarda l’istruzione primaria e/o secondaria inferiore (Comunità tedesca del Belgio, Danimarca, Spagna, Estonia, Francia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro ed ex-Repubblica Ju-goslava di Macedonia). Non sorprende notare che cinque di questi paesi/regioni (Comunità tedesca del Belgio, Estonia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro ed ex-Repubblica Jugoslava di

Macedonia) promuovano l’educazione all’imprenditorialità tramite una specifica strategia (si veda il capitolo 2).

In Estonia, le raccomandazioni emanate dalle autorità centrali rispetto ai metodi di insegnamento da utiliz-zare nello sviluppo delle competenze generali e nelle materie cross-curriculari, incluse le abilità imprendito-riali, sono descritte nei curricoli nazionali delle scuole di base e degli istituti secondari superiori generali, che includono le tematiche dell’impresa creativa, dell’occupabilità e dell’imprenditorialità sociale. Gli standard professionali degli insegnanti descrivono le capacità da utilizzare nell’insegnamento dell’imprenditorialità.

“Be enterprising!”, la strategia estone per l’educazione all’imprenditorialità, contiene raccomandazioni sulla metodologia di insegnamento.

In Spagna, l’Ordine ECD/65/2015 afferma che i metodi di insegnamento che contestualizzano l’apprendi-mento e includono l’apprendil’apprendi-mento basato sulla realizzazione di progetti si concentrano su interessi, stu-dio dei casi o risoluzione dei problemi [e] contribuiscono alla partecipazione attiva, alla sperimentazione e all’apprendimento funzionale che, a loro volta, promuovono lo sviluppo delle competenze, oltre alla moti-vazione degli studenti tramite un trasferimento di conoscenze. Per l’acquisizione delle competenze, risulta particolarmente importante l’apprendimento basato sulla realizzazione di progetti, che richiede la stesura di un piano d’azione per il raggiungimento di uno specifico obiettivo. Scopo di tale metodologia è con-sentire agli studenti di organizzare le idee e contribuire alla ricerca, alla riflessione, al pensiero critico e alla formulazione di ipotesi, attraverso un processo in cui ogni persona si assume la responsabilità di ciò che apprende, applicando le proprie conoscenze e abilità per realizzare attività nella vita reale.

Le linee guida per la didattica dell’educazione all’imprenditorialità emanate dalla Bosnia-Erzegovina inclu-dono metodi di insegnamento interattivi, che consentono agli studenti di essere partecipanti attivi nel pro-cesso di apprendimento.

Rispetto ai livelli di istruzione inferiori, le linee guida sono più diffuse nell’istruzione se-condaria superiore generale e nell’IVET scolastica, essendo presenti in circa un terzo dei paesi/regioni. Tale diffusione è coerente con il fatto che l’educazione all’imprenditoria-lità è più comune nell’istruzione secondaria superiore generale piuttosto che ai livelli di istruzione inferiori. L’apprendimento attivo e le attività fuori dalla classe costituiscono i metodi di insegnamento più comuni per i quali esistono linee guida. L’intero processo di insegnamento dovrebbe basarsi sull’applicazione di metodi e forme di lavoro attivi. Le attività fuori dalla classe comprendono spesso visite ad aziende (ad esempio, in Lettonia, Austria e Serbia).

Figura 3.5: Linee guida centrali sui metodi di insegnamento e apprendimento dell’educazione all’imprenditorialità, 2014/15

Apprendimento attivo

Apprendimento basato su progetti

Apprendimento esperienziale

Attività svolte al di fuori della classe

ISCED 1

Apprendimento attivo

Apprendimento basato su progetti

Apprendimento esperienziale

Attività svolte al di fuori della classe

ISCED 2

Apprendimento attivo

Apprendimento basato su progetti

Apprendimento esperienziale

Attività svolte al di fuori della classe

ISCED 3 (generale)

Apprendimento attivo

Apprendimento basato su progetti

Apprendimento esperienziale

Attività svolte al di fuori della classe

ISCED 3 (IVET)

Autonomia

Autonomia scolastica/degli insegnanti in presenza di linee guida Autonomia scolastica/no linee guida

TUTTI I LIVELLILI

Fonte: Eurydice.

Note specifiche per paese

Belgio (Comunità tedesca): le linee guida per i metodi di insegnamento dell’educazione all’imprendito-rialità, che vengono aggiornate regolarmente, non sono obbligatorie, in quanto la costituzione belga ga-rantisce la libertà di istruzione. Pertanto, ogni autorità scolastica è libera di utilizzare i metodi pedagogici che preferisce nella propria scuola e tutti gli insegnanti sono liberi di utilizzare i metodi più adatti per la loro classe, che devono essere ricompresi nell’ambito delle linee guida emanate dall’autorità scolastica.

Spagna: oltre ai metodi già citati, vi è anche “l’”apprendimento cooperativo”. Secondo l’ordine ECD/65/2015, le metodologie attive devono basarsi sulle strutture di apprendimento cooperativo. Lavorando assieme, i membri del team dovrebbero essere in grado di risolvere i problemi, capire le strategie utilizzate dagli altri e utilizzarle in situazioni simili.

Bosnia-Erzegovina: tutti i curricoli si basano principalmente sui contenuti e prevedono molto raramente linee guida sui metodi. Gli insegnanti sono obbligati a seguire il curricolo per quanto riguarda i contenuti, ma sono liberi di scegliere i metodi di insegnamento.

In Grecia, si utilizzano diffusamente i casi studio per capire meglio concetti quali disoccupazione, inflazione, leggi della domanda e dell’offerta, ecc. In particolare, quando l’educazione all’imprenditorialità viene inse-gnata nell’ambito di una materia chiamata “Progetto”, gli studenti imparano a trasformare un’idea commer-ciale dalla teoria alla pratica.

In Montenegro, l’insegnamento attivo costituisce un punto di partenza di base per l’insegnamento di tutte le materie a tutti i livelli di istruzione e l’apprendimento e la ricerca esperienziali hanno assunto una speciale importanza, pertanto il lavoro pratico viene utilizzato per apprendere conoscenze e contenuti delle materie.

Alcuni paesi che dichiarano di avere materie in cui è integrata l’educazione all’imprendito-rialità, non segnalano l’esistenza di linee guida emanate dalle autorità centrali rispetto ai metodi di insegnamento e apprendimento. In molti casi, il motivo risiede nell’autonomia concessa a scuole e insegnanti.

Ad esempio, nel Regno Unito (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), i metodi di insegnamento e i materiali didattici vengono decisi dall’insegnante, di concerto con il responsabile del corpo docente e del diparti-mento (un insegnante che è responsabile di un particolare ambito disciplinare e che fornisce aiuto e indica-zioni agli altri insegnanti). Ciascun insegnante è responsabile di pianificare le leindica-zioni e preparare gli schemi delle attività per garantire che il curricolo soddisfi i requisiti obbligatori.

Alcuni paesi, tuttavia, prevedono meccanismi per facilitare l’insegnamento dell’educazione all’imprenditorialità.

In Repubblica ceca, ad esempio, gli insegnanti possono condividere le loro esperienze, oltre che i loro me-todi di insegnamento basati sulla pratica, utilizzando un apposito forum su Internet chiamato il “Portale metodologico”, che tratta anche altre materie.