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Persone intenzionate ad avviare un’impresa

DEFINIZIONI E CONTESTO IN CUI SI COLLOCA L’EDUCAZIONE ALL’IMPRENDITORIALITÀ

1.2. Contesto in cui si colloca l’educazione all’imprenditorialità

1.2.5. Persone intenzionate ad avviare un’impresa

Secondo una recente indagine Eurobarometro29, per molti giovani europei l’imprenditorialità non sembra offrire una soluzione alternativa alla crisi nel mondo del lavoro. Nell’indagine (si veda la fi-gura 1.5), infatti, più della metà degli intervistati ha dichiarato di non avere intenzione di avviare una propria azienda (52%) e solo uno su cinque (22%) vorrebbe avviarla ma lo ritiene troppo difficile.

Figura 1.5: Giovani (di età compresa tra 15 e 29 anni) che vorrebbero avviare un’impresa, media UE-28, 2014

Per quanto riguarda l’avvio di un’impresa, quali delle seguenti affermazioni si avvicina di più alla tua situazione?

%

Hai avviato un’impresa

Base: tutti gli intervistati.

Fonte:

Eurobarometro Flash del Parlamento europeo (PE EB395) su “European Youth in 2014”.

Hai intenzione di avviare un’impresa nei prossimi anni Vorresti avviare un’impresa, ma pensi sia troppo difficile Hai provato ad avviare un’impresa, ma hai

rinunciato perché era troppo difficile Non vuoi avviare un’impresa

Non sai

Solo un quarto dei giovani europei è più propositivo per quanto riguarda l’avvio di un’impre-sa (il 5% l’ha fatto, il 17% intende farlo nel prossimo futuro e il 3% ha provato ad avviarla ma ha rinunciato perché troppo difficile)30.

La percentuale più alta di intervistati intenzionati a diventati imprenditori si registra in Litua-nia, in cui il 32% “intende avviare un’impresa nei prossimi anni”, e Romania (33%). Viceversa, i valori più bassi si riferiscono a Germania (11%) e Grecia (11%). Il paese con la percentuale più bassa di giovani che ha avviato un’impresa è l’Irlanda, con appena il 2%.

I dati sul modo di percepire l’imprenditorialità e l’atteggiamento verso di essa sono raccolti anche dal progetto del Global Entrepreneurship Monitor (GEM)31, che esamina i vari atteg-giamenti sociali nei confronti dell’imprenditorialità, chiedendo, ad esempio, agli intervistati se la considerano una buona opportunità di carriera. Sebbene più della metà degli intervi-stati all’interno dell’UE convenga sul fatto che l’imprenditorialità sia una scelta di carriera desiderabile, la percentuale risulta comunque inferiore rispetto a quella registrata in tutte le altre regioni del mondo, tra le quali le economie africane di Angola, Botswana e Sud Africa hanno la percentuale più elevata. Ciò dimostra che la desiderabilità dell’imprenditorialità come scelta di carriera è legata allo sviluppo economico di un paese e alla disponibilità di opportunità di lavoro. Il rapporto GEM evidenzia che, nelle economie incentrate sui fattori produttivi e sull’efficienza, le persone attribuiscono più valore all’imprenditorialità rispetto a quanto non avvenga in quelle basate sull’innovazione32. Le percentuali comunque alte re-gistrate nelle economie olandese e italiana, che si basano sull’innovazione, rappresentano un’eccezione.

30 Ibid.

31 GEM, 2014: http://www.gemconsortium.org/data/sets

32 GEM ha classificato i paesi secondo il livello di sviluppo economico. Nella prima fase, l’economia è incentrata sui fattori produttivi e i paesi competono tra di loro sulla base dei fattori di cui sono dotati, principalmente il lavoro non qualificato e le risorse naturali.Nella seconda fase, quando un paese diventa più competitivo, la produttività aumenta e gli stipendi salgono con l’avanzare dello sviluppo, traghettando il paese verso la fase in cui l’economia è basata sull’efficienza. Infine, quando i paesi arrivano alla fase in cui l’economia è incentrata sull’innovazione, gli stipendi sono aumentati così tanto da poter essere sostenuti, assieme agli standard di vita più elevati associati ad essi, solo se le imprese sono in grado di competere con prodotti nuovi e unici nel loro genere (si veda il sito http://reports.weforum.org/global-competitiveness-report-2014-2015/methodology/#hide/fn-19). Nella maggior parte dei paesi dell’UE, l’economia è basata sull’innovazione, ad eccezione di Croazia, Ungheria, Lituania, Polonia e Romania, in cui essa è incentrata sull’efficienza (RO) oppure è in una fase di transizione verso un modello fondato sull’innovazione. Per quando riguarda i paesi non facenti parte dell’Unione europea, Svizzera e Norvegia hanno economie basate sull’innovazione, mentre Bosnia-Erzegovina e Turchia, sull’efficienza.

Figura 1.6: L’imprenditorialità come scelta di carriera desiderabile e persone intenzionate ad avviare un’impresa (% della popolazione nella fascia d’età 18-64), 2014

% %

L’imprenditorialità come scelta desiderabile di carriera

Intenzione di avviare un’impresa

% UE BE BG CZ DK DE EE IE EL ES FR HR IT CY LV LT LU HU MT

Scelta di carriera

desiderabile 57 52 : : : 52 56 49 58 54 59 63 65 : : 69 41 47 :

Intenzione di

avviare un’impresa 12 11 : : 7 6 10 7 10 7 14 19 11 : : 20 12 14 :

% NL AT PL PT RO SI SK FI SE UK BA CH IS LI NO TR CN US

Scelta di carriera

desiderabile 79 : 63 62 74 53 45 41 52 60 78 42 : : 58 : 66 65

Intenzione di

avviare un’impresa 9 8 16 16 11 15 15 8 8 7 20 7 : : 5 19 12

Fonte: Global Entrepreneurship Monitor: Key indicators 2014.

Nota esplicativa

L’intenzione di avviare un’impresa è definita dalla percentuale di soggetti, compresi nella fascia d’età 18-64 anni, che prevedono di aprire un’attività nei prossimi tre anni (sono esclusi da tale dato coloro che sono già attivi dal punto di vista imprenditoriale).

L’indagine GEM misura inoltre varie caratteristiche individuali, come l’intenzione di avviare un’impresa e la percezione delle opportunità e delle proprie capacità, che sono state messe a confronto in primo luogo con il valore sociale dell’imprenditorialità, vista come una scelta di carriera desiderabile (figura 1.6) e, in secondo luogo, con il tasso di nuova imprenditoria-lità (TEA) del paese (figura 1.7).

Per quanto concerne il valore sociale dell’imprenditorialità, nella comparazione dei dati re-lativi alle caratteristiche individuali, è fondamentale considerare il contesto. Persone che operano in economie differenti avranno, infatti, percezioni diverse. L’intenzione di avviare

un’impresa è massima nelle economie basate sui fattori produttivi e minima in quelle in-centrate sull’innovazione, confermando che le persone avviano una propria attività quando gli altri modi per guadagnarsi un reddito da lavoro sono limitati. Ciononostante, l’atteg-giamento della società nei confronti dell’imprenditorialità e la qualità delle Entrepreneurial Framework Conditions possono sostenere o ostacolare gli imprenditori in erba33.

Come mostrato nella figura 1.7, le capacità percepite sono spesso superiori alle opportunità per-cepite. In Europa, e segnatamente nei paesi che stanno registrando difficoltà economiche a lun-go termine come Grecia, Spagna, Croazia, Portogallo, Slovenia e Bosnia-Erzelun-govina, emerge un modello in cui è evidente uno scostamento più ampio tra le capacità e le opportunità percepite, in cui le prime risultano superiori alle seconde. Al contrario, in Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia, le opportunità percepite sono significativamente più alte delle capacità percepite.

Figura 1.7: Capacità e opportunità percepite dalle persone e tasso di nuova imprenditorialità (TEA) (% della popolazione nella fascia d’età 18-64), 2014

% %

Capacità percepite Opportunità percepite TEA

% UE BE BG CZ DK DE EE IE EL ES FR HR IT CY LV LT LU HU MT

Capacità percepite 42 30 : : 35 36 42 47 46 48 35 46 31 : : 33 38 41 :

Opportunità

percepite 35 36 : : 60 38 49 33 20 23 28 18 27 : : 32 43 23 :

TEA 8 5 : : 5 5 9 7 8 5 5 8 4 : : 11 7 9 :

% NL AT PL PT RO SI SK FI SE UK BA CH IS LI NO TR CN US

Capacità percepite 44 49 54 47 48 49 54 35 37 46 47 42 : : 31 : 33 53

Opportunità

percepite 46 44 31 23 32 17 24 42 70 41 20 44 : : 63 : 32 51

TEA 9 9 9 10 11 6 11 6 7 11 7 7 : : 6 : 16 14

Fonte: Global Entrepreneurship Monitor: Key indicators 2014.

Nota esplicativa

Le capacità percepite riflettono la percentuale di intervistati che ritiene di possedere le competenze, le conoscenze e l’esperienza necessarie per avviare una nuova impresa.

Le opportunità percepite indicano la percentuale di persone che considera la possibilità di avviare un’atti-vità nell’ambiente immediatamente circostante nei prossimi sei anni,

Il tasso di nuova imprenditorialità (TEA) mostra la percentuale di persone nella fascia d’età 18-64 anni in un’economia che sta avviando un’impresa oppure gestisce già una nuova attività, costituita nei precedenti 42 mesi.

Analogamente a quanto emerso rispetto agli atteggiamenti sociali nei confronti dell’im-prenditorialità, un confronto tra i paesi europei e altre regioni del mondo mostra che sia le opportunità che le capacità percepite sono meno positive nelle economie incentrate sull’innovazione rispetto a quelle che si trovano in una fase di sviluppo basata sull’efficienza o sui fattori produttivi. Anche in questo caso, il raffronto mostra che i paesi europei presen-tano i livelli più bassi di attività imprenditoriali.

L’analisi GEM si è occupata inoltre delle correlazioni tra gli elementi che indicano che le op-portunità e le capacità percepite sono associate positivamente al livello del tasso di nuova imprenditorialità (TEA). Non sorprende, ma è interessante notare, l’esistenza di una for-te correlazione tra le capacità percepifor-te (compefor-tenze) e il TEA, che “indica come tutfor-te le forme di istruzione (formali, informali e non formali) siano importanti per lo sviluppo delle competenze imprenditoriali”34.