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Finanziamenti dell’UE

STRATEGIE E FINANZIAMENTI

2.1. Strategie in materia di educazione all’imprenditorialità adottate in Europa

2.2.3. Finanziamenti dell’UE

Oltre ai budget nazionali, i fondi per l’educazione all’imprenditorialità possono provenire anche da fonti europee, tramite finanziamenti diretti (gestiti direttamente dai programmi europei, come ad esempio Erasmus+) oppure tramite finanziamenti indiretti (gestiti in ma-niera condivisa da autorità nazionali/regionali e istituzioni dell’UE). La principale fonte di finanziamenti indiretti è rappresentata dal Fondo sociale europeo (FSE), che costituisce uno dei Fondi strutturali e d’investimento europei (SIE)96.

Il FSE rappresenta lo strumento europeo che promuove il lavoro, aiuta le persone a trovare impieghi migliori e garantisce opportunità di lavoro più giuste per tutti i cittadini europei. Esso agisce investendo nel capitale umano dell’Europa, ovvero i lavoratori, i giovani e tutti coloro che cercano lavoro. La Commissione europea e i paesi dell’UE, lavorando in partnership, defi-niscono le priorità del FSE e determinano come debbano essere spese le sue risorse. Una pri-orità è costituita dall’incoraggiare l’adattabilità dei lavoratori grazie a nuove competenze e dal sostenere le imprese suggerendo nuovi metodi di lavoro. Altre priorità riguardano invece l’ac-cesso al lavoro, aiutando i giovani nella transizione tra scuola e lavoro, oppure formando per-sone poco qualificate in cerca di lavoro, in modo da migliorare le loro prospettive lavorative97. I paesi europei amministrano i fondi in modo decentralizzato, tramite una gestione condivisa.

95 http://www.jongondernemen.nl/

96 http://ec.europa.eu/contracts_grants/funds_en.htm 97 http://ec.europa.eu/esf/main.jsp?catId=35&langId=en

I Programmi operativi (PO) suddividono gli obiettivi strategici più importanti stabiliti dalla Commissione e dai paesi europei in priorità di investimento, obiettivi specifici e ulteriori azioni concrete.

Fondi europei stanziati per il periodo 2007-2013

Due terzi dei paesi/regioni europei hanno dichiarato di aver fatto ricorso al FSE per finanzia-re l’educazione all’impfinanzia-renditorialità nel periodo 2007-2013.

È il caso, ad esempio, del Belgio (Comunità francese e tedesca), che ha ricevuto dal FSE un budget di 292.423 euro per l’educazione all’imprenditorialità. Tale finanziamento è antecedente all’attuale strategia specifica sull’educazione all’imprenditorialità lanciata nel 2014 e il sostegno continuerà durante il prossimo periodo di finanziamento 2014-2020.

Nella Repubblica ceca, l’educazione all’imprenditorialità è stata sviluppata, tra l’altro, attraverso le attività del Programma operativo “Educazione alla competitività”, una delle cui aree prioritarie è il miglioramento della qualità della formazione iniziale, per la quale le scuole ricevono supporto per lo sviluppo e l’attuazione di programmi didattici innovativi a livello scolastico, con particolare riguardo allo sviluppo delle competen-ze chiave dei discenti.

Anche la Spagna, e quasi la metà delle Comunità autonome, hanno dichiarato di aver utilizzato finanziamen-ti europei, principalmente tramite il FSE.

In Francia, il FSE contribuisce alle attività del Pôle Étudiant pour l’Innovation, le Transfert et l’Entrepreneu-riat (PEPITE).

In Ungheria, l’educazione all’imprenditorialità fa parte della strategia generale per i giovani ed è parzialmen-te inserita nel “Programma operativo di rinnovo sociale”98 per il periodo 2007-2013, finanziato attraverso il FSE.

A Malta, il progetto “Design of Learning Outcomes Framework’” finanziato dal FSE ha come tema l’elabo-razione di un quadro dei risultati dell’apprendimento per le otto aree di apprendimento e le sei tematiche cross-curricolari, come descritto nel National Curriculum Framework99 (2012). Nell’ambito di tale quadro, il piano per l’imprenditorialità attraverso l’istruzione (“Entrepreneurship through Education Scheme”), aper-to sia alle scuole pubbliche che private, incoraggia i presidi a inviare progetti volti a promuovere le abilità imprenditoriali tra gli studenti e a permettere di fare esperienze imprenditoriali pratiche.

In Polonia, l’educazione all’imprenditorialità è stata inclusa nel Programma operativo “Capitale umano” nel periodo 2007-2013100. Uno dei suoi obiettivi strategici era il rafforzamento del legame tra l’offerta educativa e formativa e le esigenze del mondo del lavoro, in particolare adeguando i programmi di insegnamento e i materiali didattici (inclusi i libri di testo) e introducendo nuove modalità di formazione continua degli insegnanti.

In Slovenia, l’Istituto nazionale per l’educazione e la formazione professionale sta portando avanti il proget-to “Porte aperte” (Vrata odpiram sam)101, finanziato dal FSE, che è la continuazione delle precedenti

inizia-98 http://palyazat.gov.hu/new_hungary_development_plan

99 https://www.gov.mt/en/Government/Publications/Documents/Annual%20Reports/2013/MEDE.pdf 100 http://www.efs.2007-2013.gov.pl/english/Strony/Introduction.aspx

101 http://www.vrataodpiramsam.si/

tive volte a facilitare le partnership sociali e l’attuazione della competenza chiave dell’iniziativa personale e dell’imprenditorialità. Grazie ai contatti stabiliti tra studenti, insegnanti e imprenditori, i primi hanno avuto l’opportunità di testare le loro idee nei processi del mondo reale, costruendo così collegamenti tra le esi-genze lavorative e l’istruzione.

In Finlandia, due progetti sono attualmente finanziati dal FSE e sono stati realizzati principalmente nel pe-riodo conclusosi nel 2013, continuando poi nel 2014. Il primo, “YVI – The Entrepreneurship Education Ser-vice for Teachers Project”102, era un progetto nazionale per la promozione dell’educazione all’imprendito-rialità, specialmente nella formazione professionale e accademica degli insegnanti in Finlandia. Il secondo,

“YES goes to lukio Project”103, mirava invece a rafforzare la cultura imprenditoriale nelle scuole secondarie superiori generali, instaurando legami concreti e cooperazioni tra istituti secondari superiori e mondo del lavoro. Esso ha fornito formazione in materia di educazione all’imprenditorialità e servizi per lo sviluppo dell’imprenditorialità nelle scuole e la creazione di reti scuola-azienda.

In Svezia, paese che come la Finlandia dispone di una strategia specifica sull’educazione all’imprenditoriali-tà, sono stati promossi vari progetti in questo ambito nel periodo di finanziamento 2007-2013104.

Figura 2.11: Utilizzo dei fondi europei per promuovere l’educazione all’imprenditorialità nel periodo 2007-2013 e 2014-2020

Fondi europei utilizzati nel periodo 2014-2020 Fondi europei utilizzati nel periodo 2007-2013 Fondi europei non utilizzati

Non disponibile

Fonte: Eurydice.

Nota esplicativa

Vengono illustrati due periodi di erogazione di finanziamenti europei: 2007-2013 e 2014-2020. Tale distin-zione è in linea con il quadro finanziario pluriannuale (QFP) del budget europeo, che stabilisce gli importi massimi (“tetti”) di ciascuna macrocategoria di spesa per un numero chiaramente definito di anni. L’attua-le QFP riguarda il periodo 2014-2020, mentre il precedente si riferiva al periodo 2007-2013. I paesi/regioni

102 http://www.yvi.fi/intro-english 103 http://www.yes-keskus.fi/yes/?lang=en

104 http://unilink.se/Content/41062/SyntesRapport-Tillvaxtverket-mars-2012.pdf

possono aver ricevuto finanziamenti durante il precedente periodo del QFP (2007-2013) oppure durante l’attuale periodo (2014-2020), o entrambi.

Il South Eastern Europe Centre for Entrepreneurial Learning (SEECEL)105 fornisce assistenza in materia di educazione all’imprenditorialità in otto paesi della regione dell’Europa sud-o-rientale, inclusi Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, l’ex-Repubblica jugoslava di Ma-cedonia, Serbia e Turchia (e in altri paesi della regione), ed è finanziato da fondi europei, agenzie donatrici e contributi dei paesi membri del SEECEL. L’obiettivo generale del SEE-CEL è continuare a lavorare a un approccio sistematico per sviluppare società imprendito-rialmente alfabetizzate in tutta la regione e favorire l’allineamento delle politiche nazionali alle raccomandazioni europee e agli orientamenti politici essenziali relativi alla formazione imprenditoriale permanente. Esso ha coordinato tre progetti cofinanziati dallo Strumento europeo di assistenza preadesione (IPA) che hanno coinvolto tre paesi:

Tra il 2009 e il 2013, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, ex-Repubblica jugoslava di Macedonia, Serbia e Turchia hanno partecipato al progetto “Support to the South East European Centre for Entrepre-neurial Learning (SEECEL)”, finanziato con un budget totale di 2 milioni di euro. Esso ha coinvolto quattro scuole secondarie inferiori e 2 istituti di educazione superiore di ciascun paese partner, con l’obiettivo di sviluppare e attuare l’approccio delle competenze chiave all’educazione all’imprenditorialità nei sistemi d’i-struzione nazionali. Ciascun istituto ha ricevuto 3.000 euro per la gestione e 2.000 euro per le attività di apprendimento tra pari.

Tra il 2013 e il 2016 sono stati portati avanti altri due progetti con gli stessi paesi, che si sono basati sui risultati del primo e ampliandone le attività ed estendendosi a ulteriori livelli d’istruzione. Essi adattano il modello alle esigenze della scuola primaria e secondaria superiore e consentono l’apprendimento tra pari a livello regio-nale, oltre a programmi di mentoring per insegnanti. Coinvolgono quattro scuole primarie, quattro scuole secondarie inferiori (cinque nel caso della Serbia), quattro scuole secondarie superiori, due istituti superiori e un’autorità di formazione degli insegnanti per paese partecipante, con un budget totale di 4 milioni di euro.

In Serbia, le attività per l’educazione all’imprenditorialità che sono state inizialmente sviluppate nel conte-sto dei progetti SEECEL ricevono fondi dal Programma per l’innovazione delle imprese (BIP), finanziato dal governo norvegese e dall’Unione europea, con l’obiettivo principale di migliorare l’imprenditorialità di stu-denti e giovani in Serbia e promuovere lo spirito imprenditoriale tra insegnanti, stustu-denti, giovani e altri sog-getti interessati. Dal 2006 al 2014, il BIP ha posto in essere il “Programma per l’imprenditorialità dei discenti”

in Serbia, che prevedeva un budget totale di 0,6 milioni di euro. In otto anni, 212 scuole secondarie di tutta la Serbia hanno partecipato al programma,coinvolgendo 441 insegnanti e 6.456 studenti, che hanno costituito 1.387 società studentesche. Durante il programma, sono inoltre state lanciate iniziative per patrocinare un miglioramento del quadro giuridico dell’educazione all’imprenditorialità.

Diversi paesi europei stanno inoltre promuovendo l’educazione all’imprenditorialità a scuola attraverso il Programma di apprendimento permanente (ora diventato il programma ERASMUS+) con l’obiettivo di permettere alle persone, in qualunque stadio della loro vita, di partecipare a esperienze di apprendimento stimolanti.

105 http://www.seecel.hr/

In Danimarca, ad esempio, la Fondazione danese per l’imprenditorialità è stata coinvolta nel Programma di apprendimento permanente Leonardo da Vinci 2013-2016.

In Polonia, i progetti per l’educazione all’imprenditorialità sono stati finanziati dai sottoprogrammi Come-nius e Leonardo da Vinci del Programma di apprendimento permanente (2007-2013), che prevedevano tra gli obiettivi la promozione dello spirito imprenditoriale.

Fondi europei stanziati per il periodo 2014-2020

Per il periodo 2014-2020, i finanziamenti europei continuano a essere disponibili tramite i Fondi strutturali e il programma Erasmus+. Accordi di partenariato stipulati tra la Commis-sione europea e i singoli paesi europei definiscono quali siano i piani delle autorità nazionali relativamente all’utilizzo dei finanziamenti provenienti dai Fondi strutturali e d’investimen-to europei (SIE) tra il 2014 e il 2020, oltre a descrivere gli obiettivi strategici e le priorità di investimento di ciascun paese e a ricollegarsi agli obiettivi generali della strategia Europa 2020106 per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile.

Anche nel periodo 2014-2020, il contributo principale per l’educazione all’imprenditorialità è legato al Fondo sociale europeo (FSE). Tuttavia, per tale periodo di finanziamento non sono disponibili molte informazioni sui progetti, in quanto molti di essi non sono ancora iniziati. Da quanto noto al momento, 24 paesi/regioni, di cui molti con una strategia speci-fica o più ampia sull’educazione all’imprenditorialità, prevedono di utilizzare tali fondi per l’educazione all’imprenditorialità. Pertanto, il FSE sosterrà una quota importante dei paesi che hanno attribuito una priorità strategica elevata all’educazione all’imprenditorialità.

In Belgio, (Comunità francese e tedesca), ad esempio, è previsto un contributo del FSE per il periodo 2014-2020.

In Belgio (Comunità fiamminga), l’obiettivo “Promozione dell’imprenditorialità” è incluso sia nel Program-ma operativo del FSE, che in quello del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), che stabiliscono obiet-tivi e priorità di investimento specifici per la promozione e il supporto dell’imprenditorialità, la diffusione di una mentalità imprenditoriale e la creazione di una cultura d’impresa. Pertanto, è possibile che le azioni riguardanti tali tematiche siano finanziate sia con fondi FSE che FESR.

In Bulgaria, il Programma operativo “Scienza e istruzione per una crescita intelligente”107 2014-2020 ha come obiettivo specifico “fornire opportunità di formazione adattate alle singole esigenze di bambini e studenti, stimolando innovazione e imprenditorialità”.

Per la Lettonia, sono disponibili finanziamenti del FSE per supportare le misure programmate dalla “Strate-gia di sviluppo dell’istruzione”, inclusa la promozione delle abilità imprenditoriali degli studenti. Le attività didattiche non formali fanno parte della stessa strategia e si concentrano sullo sviluppo delle abilità impren-ditoriali dei giovani, la ricerca sulle professioni del futuro, l’acquisizione delle prime esperienze di lavoro,

106 http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm

107 http://ec.europa.eu/regional_policy/en/atlas/programmes/2014-2020/bulgaria/2014bg05m2op001

il coinvolgimento nelle attività delle ONG e dei centri per la gioventù, lo sviluppo di idee per la creazione delle future aziende degli studenti, la motivazione necessaria per continuare a imparare e le esperienze di volontariato. Inoltre, esistono vari progetti Erasmus+ relativi all’educazione all’imprenditorialità che sono finanziati con fondi diretti dell’UE, come ad esempio “Social entrepreneurship development in Baltic Sea region”108, “Erasmus per i giovani imprenditori” e “Student innovation labs – a way to sustainable and socially responsible growth”.

In Polonia, per il periodo 2014-2020 una fonte di finanziamento per l’educazione all’imprenditorialità è rap-presentata dal Programma operativo del FSE “Sviluppo dell’educazione alla conoscenza”, che punta ad atti-vare i giovani disoccupati sotto i 30 anni, sostenere l’istruzione superiore, sviluppare le innovazioni sociali, la mobilità e la cooperazione transnazionale, nonché le riforme nell’ambito del lavoro, dell’inclusione sociale, dell’istruzione, della salute e della buona governance. La Polonia partecipa anche al programma di scambio transfrontaliero “Erasmus per giovani imprenditori”, che fornisce ai giovani imprenditori o agli aspiranti tali la possibilità di imparare da imprenditori esperti come gestire piccole imprese in altri paesi partecipanti.

In Slovenia, l’educazione all’imprenditorialità fa parte del Programma operativo “Attuazione della politica di coesione europea”109 per il periodo 2014–2020. Nell’Asse prioritario 10 – “Conoscenza, abilità e apprendi-mento permanente per migliorare l’occupabilità”, è previsto l’Obiettivo specifico 3 – “Promuovere percorsi di apprendimento flessibili e supportare un orientamento professionale di alta qualità per i giovani in età scolare in tutti i livelli del sistema d’istruzione”, che è direttamente collegato all’educazione all’imprendi-torialità.

Analogamente, in Slovacchia, l’educazione all’imprenditorialità è finanziata attraverso la “Strategia per i gio-vani 2014-2020”, sovvenzionata dal Programma operativo “Risorse umane” nell’ambito dell’Asse prioritario 1 “Istruzione”.

Inoltre, in Finlandia, l’educazione all’imprenditorialità è inserita nella misura nazionale “Abilità creative per la Finlandia”; mentre l’Accordo di partenariato del Regno Unito110 prevede come obiettivo l’aumento della competitività delle PMI e il sostegno all’imprenditoria.

Infine, nel 2014 è stato lanciato un bando specifico111 del programma europeo Erasmus+, Azione chiave 3 – “Iniziative emergenti” per sostenere le partnership europee nel testare e introdurre gradualmente le pratiche. Una delle priorità del bando era includere “esperienze imprenditoriali pratiche a scuola”. Rispetto a tale tematica sono stati selezionati due proget-ti (per ulteriori informazioni sui loro obietproget-tivi, si veda il paragrafo 3.2):

Il progetto “Youth Start – Entrepreneurial Challenges”112, portato avanti dalla Piattaforma portoghese per l’educazione all’imprenditorialità (PEEP), coinvolge partner di cinque paesi (Danimarca, Lussemburgo, Au-stria, Portogallo e Slovenia), inclusi vari ministeri dell’istruzione, e ha ricevuto un finanziamento di circa 2 milioni di euro per tre anni.

108

Il progetto “Innovation Cluster for Entrepreneurship Education”113, coordinato da Junior Achievement  – Young Enterprise Europe, che vede anch’esso la partecipazione di alcuni ministeri dell’istruzione, riunisce partner di otto paesi (Belgio, Danimarca, Estonia, Croazia, Italia, Lettonia, Finlandia e Norvegia) e ha ricevuto un finanziamento di circa 1,8 milioni di euro per tre anni.

113 http://icee-eu.eu/about.html

CAPITOLO 3