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Le attività di educazione interculturale in Lombardia nell’a.f 2012/13: implementazione della Banca dati Orim

Introduzione: vecchie e nuove sfide per la scuola lombarda

Grafico 4.2 Candidati agli esami del progetto Certifica il tuo Italiano per

4.4 Le attività di educazione interculturale in Lombardia nell’a.f 2012/13: implementazione della Banca dati Orim

Fin dalla sua istituzione, l’Orim si è proposta di disseminare nelle realtà scolastico/formative della Lombardia una “cultura della progettazione” in ambito interculturale, monitorando i concreti modus operandi e metten- do a disposizione degli enti un servizio di documentazione che stimola gli operatori a prestare attenzione ai criteri più avanzati di qualità e di inno- vatività, sia nella progettazione sia nella realizzazione e valutazione delle azioni interculturali poste in essere. La procedura utilizzata dal Gruppo scuola Orim include, come è noto, un piano di raccolta sistematica dei progetti in Lombardia, una descrizione analitica delle caratteristiche strut- turali e funzionali, e infine una validazione utilizzando gli indicatori defi- niti dalla stessa Banca dati Orim13.

13 Si vedano le precedenti pubblicazioni: Colombo, 2005; Besozzi, 2005; Colombo, 2008;

Nel corso del 2011 e 2012 la Banca dati Educazione interculturale si è dedicata allo specifico settore della scuola statale, attraverso l’analisi dei dati provenienti dai singoli punti di erogazione del servizio (istituti o plessi scolastici) che avevano accesso al finanziamento aggiuntivo per “scuole in aree a forte processo migratorio” (Afpm – ex art. 9 Ccnl), se- condo una procedura di invio volontario del testo del progetto intercultu- rale o del POF indicante le azioni programmate in ambito di accoglienza e integrazione degli alunni stranieri (Colombo, 2013). Tale analisi non è sta- ta portata avanti per l’a.s. 2012/13 perché le scuole ammesse al finanzia- mento Miur hanno inviato domanda diretta al Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, senza progetto allegato.

È lo stesso Usr14 a indicare che la Lombardia è la terza regione per enti-

tà del finanziamento statale a “scuole a forte processo immigratorio e con- tro l’emarginazione scolastica”, dopo Campania e Sicilia, con un contribu- to Miur di 5 milioni per l’a.s. 2012/13, ripartito al 90% per scuole con alunni stranieri e al 10% per scuole con alunni a rischio di emarginazione scolastica. Le scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo gra- do ammesse al finanziamento sono state 837, di cui 760 per progetti di ac- coglienza e integrazione alunni stranieri (per un totale di 117.098 benefi- ciari con Cni, 1.319 rom e sinti, e 70 per progetti contro la dispersione sco- lastica e integrazione disabili (per un totale di 6.880 destinatari con Cni e 324 rom e sinti). Tutti i progetti sono rivolti ad attività di tipo curriculare (mancano le specifiche circa l’area di progetto) e sono stati finanziati per poco meno di 11 mila euro in media. La distribuzione dei fondi per pro- vincia è illustrata in Tabella 4.19.

Tabella 4.19 – Fondi Miur/Usr Lombardia per scuole statali a forte processo immigratorio (Tipologia A) e a rischio di marginalità scolastica (Tipologia B). A.s. 2012/13 per provincia. Valori assoluti e percentuali

Provincia Scuole finanziate Totale finanziamento

Media del contri- buto per istituto V.a. V.% Bergamo 88 10,4 531.790,7 11.950,35 Brescia 127 15,1 774.358,9 12.099,36 Como 39 4,6 213.181,2 10.659,06 Cremona 43 5,2 250.371,7 11.380,53 Lecco 23 2,8 121.699,2 10.141,6 Lodi 25 3,1 132.989,2 10.229,94 Mantova 47 5,6 271.789,3 11.324,56

Milano e Monza Brianza 322 38,4 2.017.916 12.494,83

Pavia 54 6,5 297025,7 10.800,94

Sondrio 7 0,8 33.205,78 8.301,45

Varese 63 7,5 350.985,1 10.968,29

Lombardia 837 100,0 5.000.127,00 10.940,99

Fonte: ns. elaborazioni su dati USR Lo, 16.4.2013 (Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 3714)

Nel corso del 2013 si è assistito, in Lombardia come nel resto del territorio nazionale, ad una sensibile contrazione dei fondi destinati alle attività di educazione interculturale nelle scuole. Contemporaneamente è avvenuta una “ricollocazione” delle problematiche relative alla presenza straniera nelle scuole alla luce della Direttiva ministeriale del 27.12.2012 sui Bes (Bi- sogni educativi speciali) (Miur, 2012). In questo documento, l’alunno con cittadinanza non italiana viene inserito tra l’utenza portatrice di svantag- gio socioeconomico, linguistico, culturale (una sotto-categoria di Bes) e, con l’avvicendarsi delle compagini politiche presso il Miur, si è sviluppato un dibattito attorno alla corretta interpretazione della Direttiva. Pertanto, è tuttora in corso una riorganizzazione della “risposta” istituzionale a bi- sogni della scuola multiculturale.

In attesa di novità sul fronte scolastico istituzionale, la Banca dati Orim dei progetti di Educazione interculturale (Bdei) ha rivolto la propria at- tenzione alla compagine territoriale extrascolastica, da sempre in campo assieme/a fianco delle scuole per sostenere le attività di formazione, in- formazione, orientamento ed educazione alla convivenza nei contesti loca- li multiculturali. Anche in questo ambito le prospettive di finanziamento, pubblico e privato, si assottigliano progressivamente: ciò induce molti enti a mettersi in rete per partecipare a bandi competitivi di finanziamento, che in genere premiano la capacità di interazione tra le agenzie formative e i servizi (per il tempo libero e socio-educativi). Ritenendo di estremo in- teresse il monitoraggio di questo modus operandi, la Banda dati Orim Bdei comincia nel 2013 una raccolta sistematica di “progettazioni di rete” che, a partire dall’anno scolastico 2010, intende fotografare quanto in regione viene svolto dalle reti di agenzie che, una volta concorso alle gare per gli appalti, avendo trovato altre coperture, mettono a frutto la progettazione in rete realizzando le attività. Come di consueto, i progetti vengono indi- viduati dai ricercatori del Gruppo scuola Orim, selezionati in base ai crite- ri per rientrare nella tipologia oggetto di analisi e descritti mediante una

check list (con imputazione diretta nella maschera datawarehouse). Il data

base, che si genera dall’insieme dei caratteri imputati, fornisce occasione per una sintesi statistica e un commento interpretativo.

L’unità di analisi stabilita dalla nuova Bdei 2013 sono i progetti di rete

lizzati negli ultimi tre anni scolastici15: nella rete devono figurare almeno

due enti partner, di cui almeno uno a carattere educativo/formativo (dall’asilo nido all’università o agli enti di formazione per adulti). L’ente capofila deve fornire il testo del progetto che è stato finanziato e, se tratta- si di azioni già ultimate, le relazioni finali16. Vengono incluse attività che

rientrano nel novero delle aree di progetto considerate “educative” in sen- so lato (quindi curricolari ed extracurricolari, incluso la formazione degli adulti, il tempo libero e l’attività pre-scolare purché a carattere intercultu- rale), escludendo invece i progetti di inclusione e integrazione (accompa- gnamento ai servizi, assistenza).

Tenuto conto del fatto che la raccolta è da poco iniziata, sul territorio lombardo sono state censite 62 attività di rete (fino all’a.s. 2012/13)17, di-

stribuite come in Grafico 4.3. La maggior parte (55) è a carattere provincia- le, mentre 7 sono attive in più di una provincia o su tutta la regione.