Introduzione: vecchie e nuove sfide per la scuola lombarda
Grafico 5.20 Distribuzione percentuale dei ricoveri per trauma di italiani e stranieri in posizione professionale elevata Lombardia
6. Lavoratori immigrati e dinamica infortunistica Un quadro della situazione in Lombardia
6.2 Gli eventi infortunistici denunciati in Lombardia e il loro andamento per paese di nascita
Gli infortuni da lavoro denunciati presso l’Inail in Lombardia3, nel quin-
quennio più recente di cui si dispone di dati a libero accesso attraverso il portale dell’Istituto4, il 2008-2012 (Tabella 6.1), ammontano complessiva-
mente a 743mila, con una dinamica in calo che ha visto solo nel passaggio tra 2009 e 2010 registrare un leggero rialzo, e che complessivamente ha condotto a fine periodo a una contrazione pari a quasi 31mila unità (- 18,7%). Nel medesimo lasso di tempo lo stock complessivo di occupati ul- tra15enni in Lombardia è calato di 71mila unità. A titolo indicativo, se l’incidenza di infortuni complessiva nel 2008 è stata dunque di 38 denunce per mille occupati, con il 2012 si è scesi alla quota del 31 per mille circa. In termini relativi, i cali più significativi si sono registrati in provincia di Lec- co, con una contrazione del 28,3% nel quinquennio, e Brescia (-27,1%), con un andamento che ricalca fondamentalmente quanto avvenuto in media in Lombardia, con una flessione notevole tra 2008 e 2009 (-9,3%), sulla scia dell’entrata in vigore del DL n. 81/2008, e più rallentata nella fase succes- siva (-9,4% in tre anni). Altre province che hanno fatto segnare una con- trazione significativamente superiore alla media regionale sono Varese (-23,5%), Como (-22,5%) e Cremona (-22,2%). Al capo opposto, pur su va- lori di stock tra i più bassi della regione insieme a quelli della provincia di Sondrio, è in particolare Lodi a mostrare il risultato peggiore, con un dato pressoché invariato (-3,1%). Come secondo worst performer figurerebbe la provincia di Milano “allargata”, ovvero comprensiva di Monza e Brianza, con valori che se non fossero disgiunti – come avviene dal 2010 mostre- rebbero un calo relativo (-12,7%) che si assesta su quote significativamente
3 Estrazione dei dati: gennaio 2014. I dati relativi alle denunce di eventi occorsi in
Lombardia tra il 2008 e il 2012 sono stati organizzati in un dataset contenente nel com- plesso 743.236 record lungo undici variabili fondamentali: anno di accadimento, età del lavoratore, sesso, mortalità dell’evento, provincia dell’accadimento, classe di età, paese di nascita, modalità di accadimento, utilizzo di mezzi di trasporto e movimento, gior- nate indennizzate, settore di attività economica.
inferiori alla media regionale; questo dato precede di poco quello della provincia di Pavia (-13,3%).
Tabella 6.1 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail. Lombardia, 2008-2012 (valori assoluti e variazioni relative)
Provincia 2008 2009 2010 2011 2012 2008-2012 Saldo Valori assoluti Varese 15.618 13.615 13.744 13.075 11.952 -3.666 Como 9.018 7.955 7.854 7.279 6.985 -2.033 Sondrio 3.332 3.099 3.130 2.891 2.690 -642 Milano 59.616 57.197 46.506* 45.058 43.044 -3.462** Bergamo 20.356 18.145 18.319 17.788 16.234 -4.122 Brescia 24.662 20.613 21.058 19.764 17.983 -6.679 Pavia 7.148 6.394 6.779 6.579 6.196 -952 Cremona 7.588 6.927 6.853 6.459 5.900 -1.688 Mantova 8.457 7.717 7.428 7.295 6.694 -1.763 Lecco 5.947 5.041 5.114 4.847 4.263 -1.684 Lodi 3.151 2.905 3.088 3.129 3.052 -99 Monza e Brianza -- -- 10.715 9.990 9.000 -1.715** Totale 164.893 149.608 150.588 144.154 133.993 -30.900
Variazioni relative (base 100 = 2008)
Varese 100,0 87,2 88,0 83,7 76,5 -23,5 Como 100,0 88,2 87,1 80,7 77,5 -22,5 Sondrio 100,0 93,0 93,9 86,8 80,7 -19,3 Milano 100,0 95,9 100,0* 96,9 92,6 -7,4** Bergamo 100,0 89,1 90,0 87,4 79,8 -20,2 Brescia 100,0 83,6 85,4 80,1 72,9 -27,1 Pavia 100,0 89,5 94,8 92,0 86,7 -13,3 Cremona 100,0 91,3 90,3 85,1 77,8 -22,2 Mantova 100,0 91,2 87,8 86,3 79,2 -20,8 Lecco 100,0 84,8 86,0 81,5 71,7 -28,3 Lodi 100,0 92,2 98,0 99,3 96,9 -3,1 Monza e Brianza -- -- 100,0 93,2 84,0 -16,0** Totale 100,0 90,7 91,3 87,4 81,3 -18,7 * interruzione serie; ** su 2010.
Fonte: elaborazioni Orim su dati Inail, 2018-2012
Le denunce di infortunio che riguardano lavoratori nati all’estero (Tabella 6.2) nel quinquennio sono state in totale 123mila, e risultano in contrazio- ne su una quota (-20,3%) che supera quella complessiva. Considerando gli
stock di denunce a valere sui cinque anni considerati nel complesso,
l’incidenza del numero di eventi che ha coinvolto lavoratori nati all’estero raggiunge il 16,5%, con un picco minimo nel 2009 (15,7%) e massimo nel 2011 (16,9%).
Tabella 6.2 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail, nati all’estero. Lombardia, 2008-2012 (valori assoluti e incidenze percentuali)
Provincia 2008 2009 2010 2011 2012 2008-2012 Saldo Valori assoluti Varese 2.186 1.814 1.861 1.849 1.663 -523 Como 1.352 1.152 1.102 1.056 1.019 -333 Sondrio 296 304 310 328 256 -40 Milano 9.401 8.547 7.723* 7.789 7.524 -199** Bergamo 4.138 3.161 3.255 3.279 2.896 -1.242 Brescia 5.408 3.831 3.981 3.842 3.428 -1.980 Pavia 968 809 885 946 912 -56 Cremona 1.294 1.104 1.049 1.070 961 -333 Mantova 1.780 1.524 1.430 1.479 1.386 -394 Lecco 949 733 708 723 623 -326 Lodi 505 509 518 628 639 134 Monza e Brianza -- -- 1.461 1.431 1.227 -234** Totale 28.277 23.488 24.283 24.420 22.534 -5.743
Incidenza su totale eventi denunciati
Varese 14,0 13,3 13,5 14,1 13,9 -0,1 Como 15,0 14,5 14,0 14,5 14,6 -0,4 Sondrio 8,9 9,8 9,9 11,3 9,5 0,6 Milano 15,8 14,9 16,6* 17,3 17,5 0,9** Bergamo 20,3 17,4 17,8 18,4 17,8 -2,5 Brescia 21,9 18,6 18,9 19,4 19,1 -2,9 Pavia 13,5 12,7 13,1 14,4 14,7 1,2 Cremona 17,1 15,9 15,3 16,6 16,3 -0,8 Mantova 21,0 19,7 19,3 20,3 20,7 -0,3 Lecco 16,0 14,5 13,8 14,9 14,6 -1,3 Lodi 16,0 17,5 16,8 20,1 20,9 4,9 Monza e Brianza -- -- 13,6 14,3 13,6 0,0** Totale 17,1 15,7 16,1 16,9 16,8 -0,3 * interruzione serie; ** su 2010.
Fonte: elaborazioni Orim su dati Inail, 2018-2012
Anche in questo caso la provincia di Lodi si distingue, risultando altresì in controtendenza, ovvero figurando come l’unico territorio in cui il numero degli eventi denunciati che ha coinvolto lavoratori nati all’estero è addirit- tura cresciuto nel periodo in esame (+26,5%); a seguire la provincia di Lo- di, con cali notevolmente al di sotto della media complessiva, si posizio- nano Pavia (-5,8%) e Milano “allargata” (-6,9%). Al capo opposto, la con- trazione più significativa è fatta segnare da Brescia (-36,6%), seguita da Bergamo (-30,0%). Lodi detiene un ulteriore primato tra le province lom- barde, ovvero quello dell’essere il territorio in cui l’incidenza degli eventi denunciati riguardanti assicurati nati all’estero risulta più elevata in asso- luto nel 2012 (20,9%), e peraltro la più in crescita (+4,9 punti) nell’ultimo quinquennio. Si tratta di un primato strappato alla provincia di Mantova,
che l’ha detenuto sino al 2011, per poi cederlo nell’ultimo anno (20,7%, - 0,3 punti nel periodo). La provincia in cui a fine periodo l’incidenza degli infortuni dei nati all’estero risulta inferiore è invece quella di Sondrio (9,5%), alla cui ruota di pongono Monza e Brianza (13,6%) e Varese (13,9%).
Guardando alle distribuzioni per provincia degli eventi denunciati (Tabella 6.3) è possibile osservare come essi si concentrino attorno al polo rappresentato dalle province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo e Bre- scia: considerando gli assicurati nati in Italia esse assorbono nel 2012 il 64,3% del totale delle denunce, un dato peraltro in crescita rispetto al 63,5% del 2008, e tale quota risulta ancora più elevata, superando i due terzi, se si guarda agli assicurati nati all’estero, con una quota relativa che risulta invariata confrontando inizio e fine periodo (66,9%).
Tabella 6.3 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail, nati in Italia e all’estero. Lombardia, 2008-2012 (valori percentuali e variazioni)
Provincia 2008 2009 2010 2011 2012 Saldo
2008-2012 Distribuzione percentuale e variazione quota: nati Italia
Varese 9,5 9,1 9,1 9,1 8,9 -0,6 Como 5,5 5,3 5,2 5,0 5,2 -0,3 Sondrio 2,0 2,1 2,1 2,0 2,0 0,0 Milano 36,2 38,2 30,9* 31,3 32,1 1,2** Bergamo 12,3 12,1 12,2 12,3 12,1 -0,2 Brescia 15,0 13,8 14,0 13,7 13,4 -1,5 Pavia 4,3 4,3 4,5 4,6 4,6 0,3 Cremona 4,6 4,6 4,6 4,5 4,4 -0,2 Mantova 5,1 5,2 4,9 5,1 5,0 -0,1 Lecco 3,6 3,4 3,4 3,4 3,2 -0,4 Lodi 1,9 1,9 2,1 2,2 2,3 0,4 Monza e Brianza -- -- 7,1 6,9 6,7 -0,4** Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Distribuzione percentuale e variazione quota: nati Estero
Varese 7,7 7,7 7,7 7,6 7,4 -0,4 Como 4,8 4,9 4,5 4,3 4,5 -0,3 Sondrio 1,0 1,3 1,3 1,3 1,1 0,1 Milano 33,2 36,4 31,8* 31,9 33,4 1,6** Bergamo 14,6 13,5 13,4 13,4 12,9 -1,8 Brescia 19,1 16,3 16,4 15,7 15,2 -3,9 Pavia 3,4 3,4 3,6 3,9 4,0 0,6 Cremona 4,6 4,7 4,3 4,4 4,3 -0,3 Mantova 6,3 6,5 5,9 6,1 6,2 -0,1 Lecco 3,4 3,1 2,9 3,0 2,8 -0,6 Lodi 1,8 2,2 2,1 2,6 2,8 1,0 Monza e Brianza -- -- 6,0 5,9 5,4 -0,6** Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 * interruzione serie; ** su 2010.
In cinque anni gli infortuni con esito mortale denunciati in Lombardia so- no stati 1.054 (Tabella 6.4), con una media dunque di oltre 210 l’anno e un picco nel 2009 (244 casi). Le morti femminili sono state 96, ovvero una su dieci. Tra inizio e fine periodo tuttavia le morti per lavoro si sono contrat- te di 50 unità (-20,7%), con un primato negativo ancora una volta da attri- buire alle province di Lodi e di Mantova, che hanno visto in entrambi i ca- si pressoché raddoppiare i casi fatali tra inizio e fine periodo. Una forte riduzione di tali eventi si è invece registrata nelle province di Brescia, Mi- lano, Pavia e Cremona. Nel complesso, in otto province su dodici si è regi- strato un calo delle morti nel periodo considerato.
Tabella 6.4 – Totale eventi infortunistici mortali denunciati all’Inail, nati in Italia e nati all’estero. Lombardia, 2008-2012 (valori assoluti e variazioni)
Provincia 2008 2009 2010 2011 2012 Saldo 2008-2012 Totale Varese 17 12 13 16 16 -1 Como 12 11 8 13 11 -1 Sondrio 3 5 2 3 4 1 Milano 86 87 52* 41 40 -12** Bergamo 25 21 26 20 26 1 Brescia 45 39 31 32 30 -15 Pavia 13 28 11 13 10 -3 Cremona 18 9 13 10 10 -8 Mantova 8 20 16 17 16 8 Lecco 7 6 5 3 6 -1 Lodi 8 6 6 5 15 7 Monza e Brianza -- -- 11 9 8 -3** Totale 242 244 194 182 192 -50 Nati estero Varese 4 0 1 4 2 -2 Como 2 0 1 1 1 -1 Sondrio 0 0 0 1 0 0 Milano 11 8 4* 6 7 3** Bergamo 6 3 6 5 1 -5 Brescia 9 10 5 5 5 -4 Pavia 0 3 3 0 4 4 Cremona 6 3 5 1 1 -5 Mantova 5 3 3 4 4 -1 Lecco 0 0 0 0 1 1 Lodi 2 1 0 1 5 3 Monza e Brianza -- -- 3 1 2 -1** Totale 45 31 31 29 33 -12 * interruzione serie; ** su 2010.
Gli incidenti mortali che hanno coinvolto lavoratori nati all’estero sono stati nell’arco del quinquennio 169 (di cui 10 di lavoratrici), incidendo per il 16,0% sul totale degli eventi di questo tipo, con il picco più basso nel 2009 (12,7%) e più alto nel 2008 (18,6%). Guardando alle morti dal lavoro, dunque, la quota di denunce che riguarda i lavoratori di origine straniera risulta leggermente inferiore rispetto all’incidenza che essi hanno conside- rando il totale degli eventi infortunistici denunciati (16,5%). Di nuovo, l’addensamento degli eventi mortali riguarda l’insieme delle province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo e Brescia; e se ancora nel 2008 in que- sti territori si sono contate 156 morti bianche, quasi i due terzi del totale regionale, nel 2012 tale somma è scesa a 104 morti, con un’incidenza calata a propria volta a poco più della metà del totale lombardo. Considerando i soli nati all’estero, accanto a questo polo territoriale, che ha visto le morti bianche di cittadini di origine straniera calare dalle 26 del 2008 alle 15 del 2012, si è affiancato nell’ultimo anno un secondo polo costituito dalle pro- vince della fascia meridionale della regione e in particolare da Pavia, Man- tova e Lodi, territori da cui sono pervenute all’Inail nel complesso 13 de- nunce di eventi mortali.
Venendo alla dimensione di genere (Tabella 6.5), il dato che balza all’occhio è molto netto e segnala che – in linea con il trend storico degli ul- timi decenni che dice della lenta ma costante crescita dei livelli di occupa- zione femminili nel nostro paese – la quota relativa di eventi denunciati che riguardano le lavoratrici è in progressivo aumento, dal 29,3% delle na- te in Italia nel 2008 al 34,3% - oltre la soglia di un terzo del totale – del 2012; e dal 21,1% tra le nate all’estero del 2008 al 27,3% del 2012. Peraltro, tra i nati all’estero si registrano incidenze femminili di numerosi punti percentuali inferiori a quelle dei nati in Italia, anche se con un gap legger- mente ridimensionatosi nel periodo in esame (dagli 8,1 punti del 2008 agli attuali 7,0).
Tabella 6.5 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per sesso. Lombardia, 2008-2012 (valori percentuali)
Sesso 2008 2009 2010 2011 2012 Totale 2008-2012 Nati Italia Femmina 29,3 31,8 32,5 32,8 34,3 32,0 Maschio 70,7 68,2 67,5 67,2 65,7 68,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nati estero Femmina 21,1 25,1 25,9 26,2 27,3 25,0 Maschio 78,9 74,9 74,1 73,8 72,7 75,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: elaborazioni Orim su dati Inail, 2018-2012
Se questa tendenza generale può dunque essere associata alla maggiore propensione femminile alla partecipazione al mercato del lavoro, possia- mo tuttavia osservare in Lombardia la presenza di rilevanti differenziali a livello territoriale e sulla base del paese di origine. Alla luce dei dati (Ta- bella 6.6), infatti, sia che si tratti di donne di origine autoctona sia che si tratti di donne di origine straniera, le incidenze degli infortuni femminili denunciate all’Inail risultano decisamente superiori alla media in provin- cia di Milano (nel 2012, il 39,3% tra gli italiani e il 34,6% tra gli esteri) e, al capo opposto, decisamente inferiori alla media in provincia di Mantova (nel 2012, il 28,1% tra gli italiani e il 18,6% tra gli esteri). Nella sola provin- cia di Monza e Brianza, nel confronto con il 2010 e relativamente alle sole nate all’estero, il dato risulta, se non in calo, invariato.
Tabella 6.6 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per paese di nascita, femmine. Lombardia, 2008-2012 (incidenze percentuali e variazioni)
Provincia 2008 2009 2010 2011 2012 Saldo
2008-2012 Incidenza eventi femminili nati Italia
Varese 29,7 31,4 33,2 33,0 34,4 4,6 Como 27,8 30,4 31,7 31,4 33,4 5,6 Sondrio 28,4 30,3 30,3 31,5 31,7 3,3 Milano 33,9 35,8 37,3* 37,7 39,3 2,1** Bergamo 25,4 27,5 28,9 28,7 31,1 5,7 Brescia 24,5 27,5 28,2 28,5 29,8 5,3 Pavia 31,5 35,3 34,7 35,6 36,9 5,4 Cremona 26,5 29,6 29,8 29,6 29,8 3,4 Mantova 24,9 27,5 27,3 28,4 28,1 3,2 Lecco 25,8 29,1 28,3 28,3 29,8 4,0 Lodi 29,2 30,7 32,7 32,7 33,4 4,2 Monza e Brianza -- -- 33,0 33,4 34,6 1,5** Totale 29,3 31,8 32,5 32,8 34,3 5,0
Incidenza eventi femminili nati estero
Varese 22,3 25,4 24,6 26,0 28,1 5,9 Como 22,0 24,9 24,0 24,1 28,0 5,9 Sondrio 24,0 27,0 26,8 31,7 31,6 7,7 Milano 28,3 31,6 33,8* 34,0 34,6 0,8** Bergamo 16,1 18,3 21,0 19,5 22,0 5,9 Brescia 14,1 19,6 19,4 20,1 19,5 5,4 Pavia 22,9 25,8 26,7 32,0 31,5 8,5 Cremona 20,9 20,4 23,5 24,3 24,2 3,4 Mantova 15,9 20,4 19,7 19,7 18,6 2,7 Lecco 15,8 22,9 18,8 21,9 24,1 8,3 Lodi 20,8 23,0 24,5 23,7 22,4 1,6 Monza e Brianza -- -- 26,6 24,2 26,6 0,0** Totale 21,1 25,1 25,9 26,2 27,3 6,1 * interruzione serie; ** su 2010.
Dal momento che tra i nati all’estero il peso relativo degli eventi denun- ciati riguardanti le lavoratrici assume un peso relativo inferiore rispetto a quanto non accada guardando ai nati in Italia, un dato analogo lo si ritro- va considerando l’incidenza delle nate all’estero sul monte delle denunce riguardanti il sottocampione femminile (Tabella 6.7).
Tabella 6.7 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per sesso, nati all’estero. Lombardia, 2008-2012 (incidenze percentuali e variazioni)
Provincia 2008 2009 2010 2011 2012 Saldo
2008-2012 Incidenza eventi nati estero: femmine
Varese 10,5 10,8 10,0 11,1 11,4 0,9 Como 11,9 11,9 10,6 11,1 12,2 0,3 Sondrio 7,5 8,7 8,7 11,4 9,5 2,0 Milano 13,2 13,2 15,1* 15,6 15,4 0,3** Bergamo 12,9 11,6 12,9 12,5 12,6 -0,3 Brescia 12,6 13,3 13,0 13,7 12,5 -0,1 Pavia 9,9 9,3 10,0 12,9 12,6 2,7 Cremona 13,4 11,0 12,1 13,6 13,2 -0,2 Mantova 13,4 14,7 13,8 14,1 13,7 0,3 Lecco 9,8 11,5 9,2 11,5 11,8 2,0 Lodi 11,4 13,1 12,6 14,6 14,0 2,6 Monza e Brianza -- -- 11,0 10,4 10,5 -0,5** Totale 12,4 12,4 12,8 13,5 13,4 1,0
Incidenza eventi nati estero: maschi
Varese 15,5 14,5 15,3 15,6 15,2 -0,2 Como 16,2 15,6 15,6 16,1 15,8 -0,4 Sondrio 9,4 10,3 10,4 11,3 9,5 0,1 Milano 17,1 15,9 17,5* 18,3 18,8 1,3** Bergamo 22,9 19,6 19,7 20,8 20,2 -2,7 Brescia 25,0 20,6 21,2 21,7 21,9 -3,1 Pavia 15,2 14,5 14,7 15,2 16,0 0,7 Cremona 18,4 18,0 16,7 17,8 17,6 -0,8 Mantova 23,6 21,7 21,3 22,7 23,5 -0,1 Lecco 18,1 15,8 15,7 16,2 15,8 -2,3 Lodi 17,9 19,5 18,8 22,7 24,4 6,5 Monza e Brianza -- -- 15,0 16,3 15,3 0,3** Totale 19,1 17,2 17,7 18,6 18,6 -0,5 * interruzione serie; ** su 2010.
Fonte: elaborazioni Orim su dati Inail, 2018-2012
In questo caso nel 2012 la media ha toccato il 13,4% a livello lombardo, con la punta più elevata in provincia di Milano (15,4%) e quella meno ele- vata in provincia di Sondrio (9,5%). Tra i maschi l’incidenza degli eventi dei nati all’estero raggiunge in media nell’ultimo anno una quota superio- re, il 18,6%, con il picco più elevato questa volta in provincia di Lodi (24,4%) e meno elevato ancora una volta in provincia di Sondrio (9,5%).
Come è possibile evincere dagli andamenti fatti segnare nel periodo, tra le donne in sole quattro province su dodici l’incidenza delle nate all’estero risulta in calo, a conferma di un gap intragruppo in progressiva contrazio- ne, mentre tra i maschi le province con incidenze in calo sono la maggio- ranza, sette su dodici, a conferma del leggero arretramento degli eventi denunciati determinatosi a livello maschile.
Lo sguardo alle classi di età (Tabella 6.8) è molto più eloquente rispetto a un’analisi che si basasse soltanto sul confronto delle età medie. In tal ca- so, infatti, le differenze apparirebbero di minima portata, dal momento che nell’ultimo anno, il 2012, l’età media dei lavoratori assicurati di cui è stato denunciato un evento infortunistico è risultata di 36,7 anni tra i nati in Italia e di 36,3 tra i nati all’estero (e tra i primi, un’età media più elevata tra i maschi che tra le femmine, mentre la situazione si ribalta tra i secon- di). Considerando invece la distribuzione per classi è possibile constatare come, guardando al totale dell’intero quinquennio per paese di origine, tra i nati i Italia la consistenza relativa della classe cresca al crescere dell’età dei lavoratori per i quali è stato denunciato un evento infortunisti- co, mentre tra i nati all’estero si assiste in particolare a un addensamento intorno alle classi di età centrali. Tra gli infortunati di origine straniera, le classi che coprono l’età tra i 25 e i 44 anni continuano ad assorbire, anche se progressivamente assottigliandosi, una quota non molto distante dai tre quarti del totale (60,9% nel 2012). Il dato che accomuna entrambi i contin- genti per paese di nascita è dato dalla sostanziale stabilità della quota dei più giovani e dalla crescita di quella che riguarda gli ultra45enni (in en- trambi i casi più elevata tra gli eventi che riguardano italiani).
Tabella 6.8 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per classe di età. Lombardia, 2008-2012 (valori percentuali)
Classe di età 2008 2009 2010 2011 2012 2008-2012 Totale Nati Italia Fino a 24 anni 20,8 20,1 20,7 20,9 21,0 20,7 Da 25-34 25,5 23,5 22,5 21,5 20,2 22,7 Da 35-44 28,1 28,1 27,8 27,4 26,8 27,7 45 e oltre 25,7 28,3 29,0 30,2 32,0 28,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nati estero Fino a 24 anni 15,6 14,9 15,4 15,4 15,1 15,3 Da 25-34 33,5 31,4 29,8 29,0 27,6 30,4 Da 35-44 34,0 33,9 33,8 33,3 33,3 33,7 45 e oltre 16,9 19,8 21,1 22,3 24,0 20,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Questi dati trovano riflesso, ancora una volta, nelle incidenze che assu- mono gli eventi denunciati per lavoratori nati all’estero sul totale degli eventi denunciati (Tabella 6.9). Qui nell’ultimo anno il picco lo si ritrova nella classe dei 25-34enni (23,0%), sebbene il trend di crescita più marcato nel periodo sia da attribuire alla quota relativa di nati all’estero tra gli over 45 (12,6%), incidenza cresciuta di 1,3 punti percentuali negli ultimi cinque anni.
Tabella 6.9 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per classi di età, nati all’estero. Lombardia, 2008-2012 (incidenze percentuali)
Classe di età 2008 2009 2010 2011 2012 Totale 2008-2012 Incidenza nati estero
Fino a 24 anni 12,8 11,6 11,9 12,5 12,1 -0,8
Da 25-34 22,6 21,0 21,4 22,9 23,0 0,4
Da 35-44 20,8 19,0 19,6 20,6 20,9 0,2
45 e oltre 11,3 11,0 11,7 12,5 12,6 1,3
Totale 17,1 15,7 16,1 16,9 16,8 -0,3
Fonte: elaborazioni Orim su dati Inail, 2018-2012
Circa il determinarsi degli eventi infortunistici (Tabella 6.10), si registra una netta prevalenza delle modalità di accadimento in occasione del lavo- ro, leggermente più marcata (89,2%) tra i nati all’estero che tra i nati in Ita- lia (87,3%), mentre gli infortuni in itinere hanno registrato in entrambi i ca- si un picco di frequenza nel 2009 (rispettivamente 11,5% e 13,3%).
Tabella 6.10 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per modalità di accadimento. Lombardia, 2008-2012 (valori percentuali)
Modalità 2008 2009 2010 2011 2012 Totale
2008-2012 Nati Italia
In occasione del lavoro 87,1 86,7 87,4 87,7 87,6 87,3
In itinere 12,9 13,3 12,6 12,3 12,4 12,7
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Nati estero
In occasione del lavoro 88,6 88,5 89,5 90,1 89,4 89,2
In itinere 11,4 11,5 10,5 9,9 10,6 10,8
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni Orim su dati Inail, 2018-2012
Questi dati non si discostano sostanzialmente da quanto emerge analiz- zando gli accadimenti avvenuti utilizzando un mezzo di trasporto o meno (Tabella 6.11): la circostanza è negativa nell’83,9% dei casi tra i nati in Ita- lia e nell’86,5% dei nati all’estero. Combinando i due fattori risulta dunque
che il 6,1% del totale degli eventi infortunistici denunciati è avvenuto in occasione del lavoro utilizzando un mezzo di trasporto o di movimento.
Uno dei fattori più importanti nel descrivere e interpretare la differente esposizione al rischio di subire eventi infortunistici nel corso dell’attività di lavoro, come potrebbe essere quella che contraddistingue i diversi gruppi di occupati sulla base della loro origine (o cittadinanza), sta nell’esame delle distribuzioni per settore di attività economica del datore di lavoro. Come si è avuto modo di osservare: “una delle spiegazioni dell’elevato numero (ma non dell’elevata incidenza) degli eventi infortu- nistici che colpiscono i lavoratori immigrati risiederebbe nella loro forte concentrazione in alcuni settori occupazionali particolarmente rischiosi; e, anzi, proprio il criterio della pericolosità è assunto come uno di quelli che la letteratura tradizionalmente indica come dirty, dangerous and demanding; occupazioni per l’appunto sporche, faticose e pericolose. I settori occupa- zionali in cui gli immigrati si concentrano sono pertanto quelli che espon- gono di più a rischi, e per questa ragione la frequenza degli incidenti è ne- cessariamente più elevata rispetto a quelli in cui la componente autoctona è preponderante” (Marcaletti 2010: 6).
Tabella 6.11 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per utilizzo mezzo di trasporto. Lombardia, 2008-2012 (valori percentuali)
Modalità 2008 2009 2010 2011 2012 2008-2012 Totale Nati Italia Senza mezzo di trasporto 83,4 83,6 83,8 84,1 84,7 83,9 Con mezzo di trasporto 16,6 16,4 16,2 15,9 15,3 16,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nati estero Senza mezzo di trasporto 85,9 86,3 86,6 86,9 86,7 86,5 Con mezzo di trasporto 14,1 13,7 13,4 13,1 13,3 13,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni Orim su dati Inail, 2018-2012
Seguendo questa prospettiva di analisi, l’esame della distribuzione di fre- quenza degli eventi infortunistici, che hanno toccato lavoratori nati all’estero, per settore di attività economica del datore di lavoro (Tabella 6.12) evidenzia come questi si siano determinati con quote superiori alla media in primis nelle attività manifatturiere (24,1%, contro 21,9% totale), nelle costruzioni (10,1% contro 8,7%), nel trasporto e magazzinaggio (9,3%
contro 6,7%) nel noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im- prese (6,9% contro 3,8%) e nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazio- ne (4,5%), ovvero nell’ambito di quei settori occupazionali che tradizio- nalmente si sono dimostrati in Lombardia a forte presenza di lavoratori stranieri. Si tratta, nella maggioranza dei casi, degli stessi settori in cui l’incidenza degli eventi infortunistici dei nati all’estero sul totale si mostra tra le più elevate, basti considerare il 23,1% raggiunto nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione e il 22,9% nel trasporto e magazzinaggio.
Tabella 6.12 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per settore di attività economia. Lombardia, 2008-2012 (valori percentuali, variazioni e in- cidenze) Settore totale V.% V.% nati estero Var. 08-12 totale Var. 08-12 nati estero Incid. nati estero Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,3 0,3 -26,5 -22,8 16,3 Estrazione di minerali da cave e miniere 0,1 0,1 -35,4 -50,0 9,0 Attività manifatturiere 21,9 24,1 -37,9 -43,0 18,2 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore
e aria condizionata 0,3 0,1 -10,7 80,0 3,3
Fornitura di acqua, reti fognarie,
attività di gestione dei rifiuti e risanamento 0,8 0,7 -29,1 -21,3 14,6
Costruzioni 8,7 10,1 -45,4 -54,7 19,2
Commercio all'ingrosso e al dettaglio,
riparazione di autoveicoli e motocicli 9,2 4,7 -21,5 -24,8 8,5 Trasporto e magazzinaggio 6,7 9,3 -32,7 -37,2 22,9 Attività dei servizi di alloggio
e di ristorazione 3,2 4,5 -14,0 -10,0 23,1
Servizi di informazione e comunicazione 1,0 0,3 -3,7 -11,0 5,2 Attività finanziarie e assicurative 1,1 0,2 -12,0 14,0 2,5
Attività immobiliari 0,6 0,8 -31,4 -28,5 21,6
Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,7 1,2 -14,8 -26,8 11,2 Noleggio, agenzie di viaggio,
servizi di supporto alle imprese 3,8 6,9 -21,7 -24,3 30,2 Amministrazione pubblica e difesa,
assicurazione sociale obbligatoria 1,2 0,2 -4,4 -7,1 2,9
Istruzione 0,8 0,7 26,6 23,6 14,2
Sanità e assistenza sociale 5,8 5,5 -5,7 -1,5 15,9 Attività artistiche, sportive,
di intrattenimento e divertimento 0,5 0,6 -5,9 2,5 19,7 Altre attività di servizi 1,2 1,0 -14,0 1,3 13,3 Attività di famiglie e convivenze come
datori di lavoro 0,0 0,0 -20,8 -50,0 28,4
Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0,0 0,0 -51,7 -73,9 62,6
Non disponibile 30,9 28,7 8,6 27,6 15,4
Totale 100,0 100,0 -18,7 -20,3 16,5
Considerando le variazioni relative del numero di eventi denunciati, il da- to rilevante è che per quasi tutti i settori di attività più consistenti per nu- mero di eventi denunciati si assista a una significativa riduzione relativa nel periodo 2008-2012, con dati in controtendenza, sia guardando al totale sia considerando i soli nati all’estero, che toccano settori occupazionali marginali.
La medesima prospettiva può essere utilizzata per analizzare gli eventi per settore isolando il sottocampione femminile (Tabella 6.13).
Tabella 6.13 – Totale eventi infortunistici denunciati all’Inail per settore di attività economia, femmine. Lombardia, 2008-2012 (valori percentuali, va- riazioni e incidenze) Settore V. % totale V.% nati estero Var. 08-12 totale Var. 08-12 nati estero Incid. nati estero Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,2 0,3 -14,1 -47,4 16,1 Estrazione di minerali da cave e miniere 0,0 0,0 -20,0 0,0 2,6 Attività manifatturiere 10,2 8,2 -35,6 -41,8 10,4 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore
e aria condizionata 0,1 0,0 54,2 500,0 3,1
Fornitura di acqua, reti fognarie,
attività di gestione dei rifiuti e risanamento 0,1 0,1 -47,1 -57,1 9,6
Costruzioni 0,7 0,8 -36,4 -50,8 13,6
Commercio all'ingrosso e al dettaglio,
riparazione di autoveicoli e motocicli 9,9 5,0 -14,2 -19,2 6,5 Trasporto e magazzinaggio 4,0 4,6 -26,7 -38,9 14,8 Attività dei servizi di alloggio
e di ristorazione 5,3 8,2 -17,6 -21,5 19,7
Servizi di informazione e comunicazione 1,3 0,5 5,3 9,1 4,8 Attività finanziarie e assicurative 1,8 0,4 -10,9 -9,7 2,7
Attività immobiliari 0,6 0,7 -0,3 47,1 13,8
Attività professionali, scientifiche e tecniche 2,6 2,0 -10,1 -28,6 9,7 Noleggio, agenzie di viaggio,
servizi di supporto alle imprese 5,0 9,8 -16,8 -18,6 25,3 Amministrazione pubblica e difesa,
assicurazione sociale obbligatoria 1,9 0,4 1,7 -7,1 2,8
Istruzione 1,4 1,6 20,2 1,0 15,4
Sanità e assistenza sociale 14,0 19,3 -4,8 -1,1 17,8 Attività artistiche, sportive,
di intrattenimento e divertimento 0,4 0,6 -8,1 -18,6 17,7 Altre attività di servizi 2,0 1,9 -13,6 -5,1 12,3 Attività di famiglie e convivenze come
datori di lavoro 0,0 0,0 22,2 0,0 11,3
Organizzazioni e organismi extraterritoriali 0,0 0,1 -41,7 -62,5 60,4
Non disponibile 38,3 35,7 15,6 54,1 12,0
Totale 100,0 100,0 -5,0 2,7 12,9
Anche in questo caso emergono come sovrarappresentati, per frequenza degli eventi infortunistici denunciati, alcuni settori di attività tipicamente femminili e a forte grado di etnicizzazione: gli eventi che hanno toccato le nate all’estero sono infatti relativamente più numerosi nel campo della sanità e assistenza sociale (19,3% contro il 14,0% del totale delle donne), noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (9,8% con- tro 5,0%), attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (8,2% contro 5,3%). Allo stesso modo di quanto già osservato considerando le distribu- zioni totali, anche per il sottocampione femminile in questi stessi settori si registrano le incidenze più elevate di incidenti che hanno toccato lavora- trici nate all’estero sul totale delle lavoratrici che hanno subito infortuni, e rispettivamente: 25,3% nei servizi di supporto alle imprese; 19,7% nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione; 17,8% nella sanità e assistenza