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Capitolo 6. Il caso studio: Artimino spa

6.4 Ricerca empirica: le interviste in profondità

6.4.3 L’attività enoturistica

Da un anno circa è aumentata l’offerta enoturistica tramite l’inserimento di diverse esperienze ed è stata inserita anche una figura professionale che coordinasse le diverse aree interne per poter espletare l’attività enoturistica.

L’attività enoturistica si compone di varie attività:

• la degustazione definita “Classic” con l’obiettivo di far conoscere il prodotto; • la degustazione “Private” in esclusiva e non condivisa con altri enoturisti, con

l’obiettivo di dare all’enoturista un’esperienza più completa;

• il Pic Nic, una degustazione che comprende anche una ricca varietà culinaria; 39% 22% 7% 9% 5% 9% 1%4% 3%1%

PERCENTUALE DI PRENOTAZIONI

DIRETTE PER PAESE

Italiani Inglesi Tedeschi Americani Belgi Canadesi Francesi Svizzeri Olandesi Irlandesi

• l’esperienza all’interno della sfera trasparente, ovvero una sorta di cena per due persone con vista sulle colline di Artimino all’interno di una bolla trasparente degustando i vini della Tenuta;

• l’Artimino Grand Tour, ovvero l’esperienza più completa di servizi in cui viene offerto un giro in jeep guidato dei vigneti e degli uliveti, sempre di proprietà della Tenuta, una visita della cantina e una degustazione, adatta per chi ricerca un’attività che permetta una conoscenza approfondita dell’azienda e della zona. Tutte le attività sono guidate da un sommelier con l’obiettivo di approfondire le conoscenze dei visitatori sul vino e sviluppare la passione per poterne riconoscere le qualità, oltre che di offrire un servizio con un appeal maggiore.

L’attrattività delle attività è sicuramente data anche dalla bellezza del paesaggio e dagli ambienti della villa in cui avvengono le esperienze che incrementa il richiamo come destinazione turistica. Qui è evidente come le varie parti dell’azienda si integrano perfettamente: il turista è attratto dalla bellezza del luogo e scopre l’offerta enogastronomica oppure decide di visitare un luogo per la produzione vinicola e lo scopre come vera e propria destinazione turistica. Secondo il responsabile dell’enoturismo la componente visiva del panorama richiama in special modo i turisti internazionali e ciò fa sì che scoprano il vino della Tenuta e aumenti la brand awareness dell’azienda. Secondo i dati forniti dal responsabile dell’enoturismo il 70% dei turisti che partecipano a un’attività enoturistica ha provenienza internazionale e soltanto il restante 30% ha origini italiane. In particolar modo è stata rilevata una massiccia presenza di enoturisti americani, seguiti da cinesi e svizzeri. L’attività enoturistica per la Tenuta di Artimino non funge da supporto all’attività vinicola, bensì, negli anni si è sviluppata fino a diventare motore stesso della cantina, poiché la maggior parte dei clienti tende ad acquistare in loco le bottiglie di vino a seguito di un’esperienza oppure le acquista una volta tornato a casa. Da gennaio le vendite di vino sono aumentate in parallelo alla vendita di attività enoturistiche. “Ciò è spiegato non soltanto dai trend in aumento dell’enoturismo ma anche dalla stagionalità dell’attività turistica che incide diversamente nei diversi periodi dell’anno: infatti, a luglio si registra un picco di vendite di vino con 0,6 euro a turista e un incremento del valore rispetto a gennaio 2019 del 13,3%. Lo stesso per la vendita di attività enoturistiche dove è stato registrato un aumento del valore 29,3% da gennaio 2019 a luglio 2019” afferma il responsabile dell’enoturismo. Tuttavia, egli afferma anche che la gestione delle attività non risulta essere molto semplice, poiché devono coordinare

una serie di figure professionali diverse, trattandosi anche di un’attività piuttosto recente e che, di conseguenza, non può essere efficientemente offerta.

L’offerta enoturistica dell’azienda viene promossa tramite canali digitali e canali offline. In particolare, per i canali offline l’azienda si rivolge a Tour Operator e a uffici stampa che si occupano della promozione e della comunicazione delle attività enoturistiche. “[…] anche gli eventi promuovono i nostri prodotti vinicoli e le attività enoturistiche come l’evento di Cantine Aperte, promosso dal Movimento del Turismo del Vino, che ha registrato visitatori in aumento ogni anno e che riscontra sempre maggiore successo tra i nostri clienti. Ciò è soprattutto possibile grazie all’ufficio eventi che riesce a strutturare gli eventi legati all’enoturismo in maniera più efficiente di quello che accade ad altre cantine” afferma il responsabile dell’enoturismo. Ancora una volta emerge l’aspetto della complementarietà dei vari settori come vantaggio competitivo cruciale per l’espletamento dell’offerta delle varie business unit, integrazione senza la quale, le altre attività non riscuoterebbero successo. Si tratta di un circolo vizioso in cui i consumatori sono attratti per ragioni diverse a Artimino e ne scoprono le varie sfaccettature: c’è chi sceglie Artimino per rilassarsi e scopre il vino o chi sceglie di partecipare a un evento in villa e degusta il Carmignano della Tenuta. Apparentemente sembrerebbe che la produzione vinicola sia di supporto alle altre attività ma negli ultimi anni il trend dell’enoturismo ha dimostrato il contrario, riuscendo ad attrarre consumatori e appassionati di vino e facendo conoscere loro la destinazione turistica di Artimino. Come afferma la responsabile di marketing “l’enoturista ricerca il viaggio ma legato ad un’esperienza all’interno di una zona vinicola […]” in armonia con quanto affermato da vari autori nella profilazione dell’enoturista.

La raccolta dei dati relativi all’andamento dell’enoturismo è recente e abbiamo una disponibilità di dati da gennaio 2019 a Agosto 2019.

Secondo i dati raccolti sono state registrate 28.404 presenze nella struttura ricettiva. La stagione estiva ha registrato un picco di presenze nel mese di agosto con 5436 persone e 2788 camere. Come da Tabella 6.1 si è registrato un aumento non soltanto delle presenze ma del fatturato relativo alle attività enoturistiche. Il fatturato dell’enoturismo è un numero ottenuto dalla somma delle attività enoturistiche come le degustazioni ed è il risultato di gruppi, individui o meeting aziendali che scelgono di partecipare a una delle attività proposte dalla Tenuta di Artimino. In proporzione al numero di presenze, però, il mese che he registrato un maggior fatturato relativo alle esperienze è il mese di luglio 2019. Per quanto riguarda la vendita di vino relativa alle esperienze enoturistiche si

registra un picco sempre nel mese di luglio ed è aumentata del 20,3% da gennaio a luglio. In relazione alle presenze si è registrata una vendita maggiore a luglio con 0,6 euro spesi da ogni cliente per il vino dopo una degustazione. Il fatturato relativo all’enoturismo è aumentato del 5, 07% da gennaio a luglio e ha subito una leggera inflessione con il mese di agosto in cui si è registrata una diminuzione di fatturato delle attività. Tali dati sono in linea con la stagionalità delle attività, per cui si registrano tassi maggiori durante la primavera e l’estate. Tuttavia, le attività enoturistiche hanno riscontrato sempre maggiore successo anche tramite l’attivazione di nuovi format come lo “Chic Nic”, un pic nic più glamour in cui un sommelier guida gli ospiti attraverso non solo i vini della tenuta ma anche i sapori toscani, grazie al contributo del ristorante Biagio Pignatta. Dunque, l’enoturismo si inserisce come attività tra turismo, vino e ristorazione, offrendo un servizio complementare e integrato che necessita della sinergia coordinata di diverse forze perché l’espletamento dell’offerta sia il più efficiente possibile. Come ha anche spiegato la responsabile di marketing durante l’intervista, il fine principale dell’enoturismo non è l’aumento del fatturato, quanto piuttosto la costruzione dell’immagine del brand e la volontà di attirare l’attenzione sulla Tenuta di Artimino con un’offerta attrattiva.

Tabella 6.1, Dati sull’attività enoturistica della Tenuta di Artimino per mese Mese (anno 2019) Presenze

(numero di ospiti)

Fatturato totale delle attività enoturistiche (Euro)

Totale Vendita Vino dopo un’attività enoturistica (Euro) Gennaio 1964 550,00 147,50 Febbraio 1095 / 86,07 Marzo 2198 136,36 653,28 Aprile 3950 1867,82 733,52 Maggio 3841 1759,09 470,49 Giugno 4646 2481,81 2.336,48 Luglio 5272 3338,00 3141,00 Agosto 5436 2231,66 1347,54