2.1. Le fonti del diritto
2.1.8 L’attuale disciplina dell’insider dealing nel Regno Unito
Il Regno Unito con estrema fatica ha sistematizzato le fattispecie di
abuso di mercato, di cui fa parte lo stesso insider dealing; nonostante gli
sforzi ne è risultata una regolamentazione molto intricata, soprattutto a
causa della mancata abolizione delle norme penali del Criminal Justice
Act 1993, nella convinzione che, essendo questa una condotta lesiva di
un bene pubblico, richiedesse una tutela penale
114, specie nei casi di
maggior gravità come quello che segue.
Nel Dicembre 2004, Asif Nazir Butt
115fu condannato per associazione a
delinquere volta alla commissione di insider dealing, in violazione dell’
art. 52 (1) del Criminal Justice Act 1993. Gli fu comminata una pena pari
a cinque anni di detenzione oltre alla confisca della somma di £ 348,325
e la condanna a pagare £ 60,000 di spese processuali, lo stesso per gli
altri quattro complici. In breve, il condannato lavorava per la Credit
Suisse First Boston, banca di investimenti, in una posizione di fiducia
tale da includere tra le sue responsabilità quella di assicurare la
114
BARRY RIDER, KERN ALEXANDER AND LISA LINKLATER Market Abuse
and Insider Dealing (London: Butterworths, 2002). p.47.
115
R v. Asif Nazir Butt 2006 WL 421849 (CA (Crim Div)), [2006] 2 Cr. App. R. (S.)
44, [2006] EWCA Crim 137.
segretezza delle operazioni interne alla banca. La sua posizione gli
garantiva accesso privilegiato ad informazioni riservate price sensitive,
relative allo stato ed alle operazioni delle società cui la banca faceva
consulenza. Nonostante che fosse parte del suo lavoro non comunicare le
informazioni privilegiate acquisite, e che quindi avesse la
consapevolezza dell’importanza e della riservatezza delle informazioni
acquisite, Asif Nazir Butt, con la complicità di altri quattro così da non
far risultare il proprio nome, le utilizzava per grosse operazioni sul
mercato traendone profitto.
Proprio per casi come il precedente il Regno Unito ha ritenuto di dover
conservare il regime penale dell’insider dealing, solo affiancandovi
quello amministrativo e riformandolo sulle linea della più recente
normativa europea, così causando inutile sovrapposizione di norme,
fonte di estrema confusione.
116In merito all’abuso di informazioni, la Financial Services Authority
approfittò dell’indeterminatezza delle disposizioni e dei pochi requisiti
legali da soddisfare per combattere l’insider dealing e per questa ragione
spinse per il mantenimento delle disposizioni relative a questo abuso che
poteva definirsi come una condotta basata su di una informazione non
nella generale disponibilità degli operatori finanziari, ma che se in
possesso di un investitore medio (regular user of the market) sarebbe
stata per questo determinante ai fini della conclusione o meno
dell’operazione.
117Dalla definizione del “misuse of information”
118116
FSA, Consultation Paper No. 59, July 2000. Market Abuse: A Draft Code of
Market Conduct. paragraph 6.18.
117
B. RIDER, K. ALEXANDER AND L. LINKLATER Market Abuse and Insider
Dealing (London: Butterworths, 2002). p.75.
118
Importanti casi di misuse of information:
emerge la coincidenza di ratio tra le due fattispecie, insider dealing e
abuso di informazioni, soprattutto considerando l’identità del bene
oggetto di tutela quale l’integrità dei mercati, attraverso il market
egalitarianism.
119L’illecito di abuso di informazioni introdotto nell’art.
118 del Financial Services and Markets Act 2000
120si proponeva di
coprire un’area più ampia di fattispecie, ulteriori rispetto alle ipotesi di
insider dealing; ciò che quest’illecito non richiedeva era il nesso
qualitativo, erano interessati non solo gli insider in quanto aveva ad
oggetto qualunque informazione un investitore medio avrebbe
considerato rilevante ai fini decisori e si sarebbe aspettato fosse
pubblicata; aveva quindi una più diretta correlazione con l’obbligo di
disclosure che con la posizione di privilegio dell’utilizzatore. Quando
Michael Davies was an assistant accountant at the Berkeley Morgan Group (BMG).
As an accountant he had access to the chairman’s statement containing important parts
of the announcement and BMG’s interim results. While in possession of the
information, Mr Davies purchased shares in BMG the day before the announcement of
the interim results. Following the announcement, he sold the shares making a profit.
The FSA considered that Mr Davies’ activity amounted to ‘misuse of information’
under the original Section 118 of the FSMA 2000.
Financial Services Authority, Final Notice, Arif Mohammed, 18 May 2005.
Mr Arif Mohammed was a former PricewaterhouseCoopers (PwC) audit manager.
Delta plc was an audit client of PwC. Mr Arif Mohammed as a member of the audit
team became aware of confidential information relating to Delta plc. The confidential
information was that Delta intended to sell its electrical division. He was told that the
information was confidential and not to be discussed or disclosed. While in possession
of this confidential information, he purchased shares in Delta. Following the
announcement, Mr Arif Mohammed sold his shares making a profit. The FSA and the
judgment of the Financial Services and Market Tribunal in its decision dated 29
March 2005 confirmed that Mr Arif Mohammed breached the original Section 118 of
FSMA 2000, since his behaviour amounted to ‘misuse of information’.
119
CARLOS CONCEICAO ‘The FSA’s Approach to Taking Action Against Market
Abuse’ (2007) 28 Company Lawyer 43. p.44. Also see ANDREW HENDERSON ‘First
Light: The Financial Services Authority’s Enforcement of the Market Abuse Regime’
(2005) 20 Journal of International Banking Law and Regulation 494.
120
Under section 118(2)(a) of FSMA, ‘misuse of information’ is behaviour that is
based on information that is not generally available to those using the market but
which, if available to a regular user of the market, would or would be likely to be
regarded by him as relevant when deciding the terms on which transactions in
investments of the kind in question should be effected.
l’art. 118 fu emendato con l’introduzione di nuove fattispecie di insider
dealing, l’illecito di abuso di informazioni fu conservato con una
clausola abrogativa relativa al 2008 poiché le sue maglie larghe, in
termini di requisiti legali, garantivano un elevato numero di condanne.
Oggi quindi l’illecito di misuse of information risulta definitivamente
abrogato.
In conclusione, l’attuale normativa del Regno Unito sull’insider dealing
risulta essere frammentaria. Il tutto a causa della coesistenza di norme
simili, riguardanti insider dealing e abusi di mercato, all’interno di due
differenti atti normativi: il Criminal Justice Act 1993, ancora in vigore,
ed il Financial Securities and Markets Act 2000. Tuttavia ognuna di
queste leggi può essere letta separatamente essendo dotate entrambe di
una propria completezza.
La condotta di insider dealing richiede un’accurata definizione se
criminalizzata, in quanto punire un soggetto per fattispecie che risultano
oscure a causa della frammentarietà della legge stessa è quanto di più
ingiusto nel diritto penale si possa prospettare. Definire con precisione il
reato è utile inoltre a chiarire quali operazioni finanziarie gli operatori di
mercato possano compiere lecitamente, favorendone il verificarsi.
Oggi l’insider dealing è reato ed è regolato dal Criminal Justice Act
1993 come emendato in base alle indicazioni fornite dalla Direttiva
europea del 2003
121, normativa supplementare in termini di abuso di
mercato è inserita nel Financial Securities and Market Act del 2000.
Il Criminal Justice Act 1993 contempla due condotte: la c.d. dealing
offence e la c.d. tipping offence. La prima persegue chiunque, persona
fisica, in possesso di un’informazione in qualità di insider, agisca, sul
mercato regolamentato od in qualità di intermediario finanziario, su titoli
influenzati dall’informazione stessa. La seconda condotta riguarda i casi
di comunicazione dell’informazione privilegiata posseduta ed anche i
casi di istigazione all’operazione borsistica, quest’ultima giustificata
dall’indebito vantaggio conoscitivo.
La Financial Services Authority, dal 2013 Financial Conduct Authority,
è l’organo che si occupa delle indagini e dei processi relativi a casi di
insider dealing. Dopo anni di light touch approach, a causa del “fiasco”
Northern Rock e dell’attuale crisi finanziaria, una rigorosa politica
repressiva si è resa necessaria.
122Dal 1985 si sono aperti 29 processi per insider dealing, che hanno
coinvolto 46 persone di cui 19 dichiarate colpevoli e 27 assolte.
Nel documento
L’insider trading e l’insider di se stesso nell’ordinamento del Regno Unito (Tesi di laurea)
(pagine 82-86)