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Parte II: Profili Gestionali e contabili Capitolo I Le aziende oggetto di analis

1.1. Belvedere spa

La storia di Belvedere s.p.a. inizia negli anni novanta nel comune di Peccioli, nelle colline della provincia di Pisa: nel 1988 a Legoli, nel Comune di Peccioli, esisteva già una discarica non gestita che raccoglieva i rifiuti di sei Comuni della zona circostante. Negli anni seguenti, seppur con il parere contrario di gran parte della popolazione, fu scelto di proseguire l'attività di smaltimento dei rifiuti con contestuale bonifica, risanamento, e ampliamento del vecchio sito, recuperando inoltre nuove volumetrie che si sarebbero rivelate preziose per fronteggiare l'emergenza ambientale regionale toscana. Risale a quegli anni, la scelta di installare un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica da biogas, così da poter vendere energia elettrica al gestore della rete e distribuire acqua calda con il teleriscaldamento nella vicina frazione di Legoli.

La Belvedere Spa nasce come società mista pubblico-privata nel 1997, con il compito di gestire l’impianto di smaltimento rifiuti di cui sopra: la natura mista è dovuta al fatto che il capitale sociale è rappresentato da una partecipazione di maggioranza del Comune di Peccioli e da una parte minoritaria in mano a piccoli azionisti, per lo più locali.

I primi collocamenti azionari risalgono agli anni 2000 e 2003, momenti successivamente ai quali viene collocato complessivamente il 37,84% del capitale; seguono poi emissioni di prestiti obbligazionari convertibili nel 2006, 2008 e nel 2010. Sempre nel 2010, precisamente il 18 Novembre, si è avuta un'importante operazione di fusione per incorporazione che ha portato Belvedere ad assorbire le società Project Consulting srl, BD Ambiente spa (queste due interamente possedute), Società agricola Fondi Rustici S.r.l. e Campiverdi S.r.l.; per queste ultime due, è stato necessario determinare il rapporto di concambio, assegnando così partecipazioni al comune di

Peccioli, socio di maggioranza in entrambe.

Oltre che a finalità di rafforzamento del patrimonio immobiliare funzionale alla definizione di nuove politiche di sviluppo aziendale e razionalizzazione del portafoglio delle partecipazioni detenute da Belvedere, la fusione ha prodotto il beneficio di poter avere sotto la propria diretta disponibilità (non più della società Campiverdi S.r.l.) i terreni su cui insiste la discarica e sui quali è stata progettata l'estensione dell'impianto. In data 1/01/2011, successivamente alla fusione, il capitale sociale risulta suddiviso tra il Comune di Peccioli, detentore del 64,5%, e il piccolo azionatario, il quale possiede il 35,5% circa.

Negli anni, oltre all'attività principale di smaltimento di rifiuti e ad alcuni servizi di igiene ambientale svolte per conto del Comune di Peccioli, Belvedere ha allargato il proprio campo d'azione alla produzione di energia.

La discarica, infatti, è dotata di tre diversi impianti di cogenerazione per la produzione di energia derivante dal biogas; oltre a questi, ha investito, anche attraverso il ricorso a forme di partecipazione popolare quale l'emissione di obbligazioni convertibili, in altre energie rinnovabili costruendo sia un parco fotovoltaico che un piccolo parco eolico. Inoltre, svolge altre attività accessorie minori, quali la gestione di un parcheggio comunale multipiano e la gestione di immobili di propria proprietà, nonchè attività culturali e di promozione e sviluppo del Comune di Peccioli.

Infine, la società, per ciò che concerne la gestione della discarica di rifiuti, ha conseguito e detiene tuttora sia la certificazione ISO 14001, sia la prestigiosa certificazione Emas.

1.1.1 L'impianto di Legoli

Come specificato dianzi, l'impianto situato a Legoli49 era già attivo dagli anni '80, ma vede la propria rinascita a metà degli anni '90 e, in particolar modo, attraverso la costituzione di Belvedere spa.

L'impianto, secondo la classificazione prevista alla Direttiva 1999/91/Ce e ripresa dal d.lgs 36/2003, rientra nella categoria delle discariche per rifiuti non pericolosi e si 49 Frazione nel Comune di Peccioli (Pi).

estende a ridosso di una collina e sulla vallata adiancente.

I lotti dell'impianto denominati "Legoli 1" e "Legoli 2" sono le discariche esaurite ed in post-gestione, realizzate dal comune nel periodo antecedente alla costituzione della Belvedere SpA (negli anni dal 1980 al 1997) nei quali Belvedere ha conferito fino al 2007.

Prevedendo la saturazione dell'area "Legoli 2" (140.000 metri quadri di superficie coltivata) Belvedere nel 2004 intraprende la strada per l'ampliamento della discarica: il piano di ampliamento viene approvato nel 2007 e così, con un investimento di 10 milioni di Euro comprendente la realizzazione di una diga di contenimento, l'impermeabilizzazione del suolo e altri interventi di miglioramento, il sito si espande alla vallata adiacente a quella originaria, raddoppiando il volume dell'area di conferimento (1.900.000 metri cubi), prendendo il nome di "Legoli 3", area in cui oggi vengono conferiti i rifiuti.

Contemporaneamente, prendono avvio anche i lavori per l'impianto di depurazione del percolato (attività esternalizzata fino a quel momento a ditte esterne) e l'istallazione di due motori di cogenerazione per la combustione del biogas per la produzione di energia elettrica e termica (acqua calda per la frazione di Legoli).

L'ultimo ampliamento, "Legoli 4", riguarda un'autorizzazione ottenuta il 20 giugno 2012 dalla Provincia di Pisa per un totale di 4,5 milioni di metri cubi ed insiste sopra la Legoli 3; gli amministratori, prevedendo una saturazione di 150.000-200.000 metri cubi anno, affermano che la Belvedere, con i volumi attualmente liberi e quelli già autorizzati, può garantire l'attività di smaltimento dei rifiuti per i prossimi 25-30 anni. Riguardo agli impianti specifici di caaptazione e cogenerazione del biogas, il biogas è come combustibile nelle turbine (motori a combustione interna), i quali generano due tipi di energia: termica ed elettrica.

L’energia elettrica viene immessa in rete e rivenduta al gestore cercando di ottenere sempre il miglior incentivo possibile, mentre l’energia termica viene sfruttata in due modi diversi: per l’impianto di trattamento del percolato (grazie al quale si purifica il percolato internamente senza ricorrere a fornitori esterni che spesso hanno condizioni, a detta degli amministratori, inaccettabili) e per la produzione di acqua calda che grazie ad uno scambiatore terminco viene rilanciata nelle caldaie di circa 80 utenti remoti (abitanti della vicina frazione di Legoli) che riescono così ad alimentare l’acqua per i

sanitari e riscaldamento, il tutto ad un prezzo di acquisto agevolato.

Per quanto riguarda i rifiuti trattati, l'impianto riceve: rifiuti solidi urbani provenienti dalle Province di Pisa e di Massa Carrara; rifiuti solidi urbani e scarti e sovvalli provenienti dalle Province di Firenze e Prato (codice CER 19.12.12); rifiuti assimilabili agli urbani provenienti da attività dei comuni di Peccioli e Terricciola (max 100 t/anno, CER 03.01.05 e 17.08.02); 20.03.01 (rifiuti urbani non trattati).