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BRUNEI DARUSSALAM Executive Summary

Il quadro politico non presenta rischi di instabilità. Il processo verso la democratizzazione del Paese è mol-to lenmol-to. Le relazioni internazionali sono nel complesso positive.

Il Paese è tra quelli a maggiore reddito pro-capite nella sua area. I rischi per la performance economica po-trebbero essere legati a forti cali, al momento non previsti, delle quotazioni internazionali del greggio, con-siderato ancora l’elevato peso del petrolio e del gas nell’economia del paese.

Il contesto operativo è nel complesso favorevole all’attrazione degli investimenti. Qualche elemento di de-bolezza rimane ancora nelle infrastrutture e nella burocrazia.

Categoria OCSE: 2/7 Nessuna restrizione

Condizioni di assicurabilità SACE

Principali indicatori economici

Standard and Poor’s Moody’s Fitch SACE

Rating

2003 2004 2005 2006p 2007p

PIL (variazione % reale) 3,8 1,7 3,0 2,2 2,3

Inflazione media annua (%) 0,3 0,9 1,0 1,0 1,0

Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) 10,8 16,1 19,5 -

-Bilancia dei pagamenti

Esportazioni ($ mld) 6,0 6,7 7,8 7,6 7,5

Importazioni ($ mld) -2,8 -3,0 -3,2 -3,3 -3,4

Saldo Bilancia Beni e Servizi ($ mld) 4,2 3,7 4,6 4,3 4,1

Saldo transazioni correnti ($ mld) 3,2 3,8 4,6 4,3 4,1

Saldo transazioni correnti/PIL (%) 68,0 68,2 72,8 67,0 64,0

Debito estero totale ($ mld) 0,6 0,6 0,8 0,8 0,8

Debito estero totale/PIL (%) 11,5 11,5 12,4 12,3 12,1

Debt service ratio (%) 1,5 1,5 1,5 1,9 1,9

Riserve valutarie lorde ($ mld) 0,5 0,5 0,6 -

-Riserve valutarie lorde (mesi import.) 1,9 2,1 2,2 -

-Cambio medio BND/US$ 1,74 1,69 1,64 -

-P: previsioni.

Fonti: FMI (article IV e WEO), OCSE

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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO

Rischio Politico

Politica interna. La stabilità politica del Brunei è elevata e, dal 1962, il potere è nelle mani del sultano, che appoggia una forma moderata di islamismo. Il Paese non è quindi una democrazia ma il sultano gode di una certa popolarità, grazie soprattutto allo standard di vita relativamente alto della popolazione. I partiti politici sono ammessi; ve ne sono due, che sono comunque tenuti sotto stretto controllo. Vi sono stati recentemen-te alcuni segnali di cambiamento (verso un Comitato Legislativo con rappresentanti in parrecentemen-te eletti diretta-mente), anche se diversi sono i passi ancora da fare. Non vi sono rischi percepiti di instabilità in uno scena-rio di breve-medio termine.

Relazioni internazionali. Il Paese ha buoni rapporti con i vicini – vi è solo una disputa aperta con la Malay-sia per il controllo su alcune aree off shore dalle coste del Borneo, importanti per petrolio e gas – e con quelli occidentali e islamici. Il Brunei è membro del Commonwealth, dell’ASEAN (Association of South East Asian Na-tions) e dell’APEC (Asia Pacific Economic Cooperation) e da aprile del 2006 anche della Banca Asiatica di Svi-luppo.

Rischio Economico

Attività economica. Dopo una crescita reale del PIL del 3,8% nel 2003, vi è stato un rallentamento abba-stanza marcato nel 2004 e con una nuova accelerazione nel 2005, quando il tasso di crescita si è attestato al 3%. Per il 2006-2007 si prevede un ulteriore rallentamento, con tassi di poco superiori al 2%. Il Paese gode di un reddito pro-capite abbastanza elevato (stimato in circa 15.000 US$ nel 2004) e il settore del petrolio e del gas rappresenta più del 40% del PIL e il 90% dell’export.

Bilancio pubblico e inflazione. Il già elevato avanzo del bilancio pubblico è ulteriormente aumentato tra il 2003 e il 2005, portandosi, in rapporto al PIL quasi al 20%. L’inflazione è molto bassa ed è stimata rimanere tale nel biennio 2006-2007. Le contenute pressioni sui prezzi sono dovute alla bassa inflazione che caratteriz-za il maggiore partner commerciale del Paese (Singapore) e alla parità nel tasso di cambio tra le valute dei due paesi. Il Brunei non ha una banca centrale e, dagli inizi del 2004, è stato costituito un Board monetario e valu-tario che ha, tuttavia, più finalità di vigilanza del sistema bancario che di monitoraggio sull’evoluzione dei prezzi.

Bilancia dei pagamenti. I conti con l’estero sono in surplus e nel 2005 l’avanzo di parte corrente ha supera-to il 72% del PIL. Si prevedono riduzioni di tale avanzo, sia nel 2006 che nel 2007, che rimarrà comunque ancora largamente positivo.

Posizione debitoria e riserve valutarie. Il debito estero del Brunei rimane basso anche se nel 2005 ha subito un discreto aumento (pari quasi a un terzo del suo valore), attestandosi al 12,4% del PIL. Si prevede una sta-bilità per il 2006-2007, con lievi riduzioni del suo rapporto con il PIL. Le riserve ufficiali sono aumentate di circa il 20% tra il 2003 e il 2005, con un aumento dei mesi di importazione da queste coperti.

Tasso di cambio. Nel paese vige un regime di cambio fisso in base al quale la valuta locale è in parità con il dollaro di Singapore. Il Board valutario gestisce il sistema mantenendo il rapporto tra le riserve valutarie e l’e-missione di valuta domestica al 70%. Per aumentare la fiducia nel sistema, il FMI suggerisce di innalzare tale rapporto al 100%.

Brunei Darussalam

Rischio Bancario

Vi sono attualmente nove banche, internazionali e locali, operative nel Paese, che si propone come centro fi-nanziario internazionale off shore e punto di riferimento per la finanza di tipo islamico.

Il sistema è risultato stabile negli anni recenti, con indicatori di solidità finanziaria che sono rimasti pressoché in-variati. I non-performing loans (NPL) si sono ridotti ma sono ancora elevati rispetto agli altri paesi dell’area.

Rischio Operativo

L’atteggiamento del Brunei rispetto agli investimenti dall’estero è molto positivo e sia il sistema legale che quello fiscale possono essere considerati come punti di forza per l’attrazione di questi. Vi sono tuttavia an-cora alcune lacune dal punto di vista delle infrastrutture e della burocrazia.

L’ambiente è complessivamente favorevole e non vi sono rischi per la sicurezza delle imprese estere, conside-rato anche il rafforzamento dei controlli da parte del governo dopo gli attentai di Bali del 2002.

Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali

Fondo Monetario Internazionale. Non vi sono prestiti concessi dal 1995, anno in cui il Paese è divenuto membro di questa organizzazione.

Banca Mondiale. Non vi sono progetti attivi della WB nel Paese.

Interscambio con l’Italia

Il valore delle esportazioni dei beni italiani in Brunei, nel 2005, è stato pari a 8,7 milioni di euro circa, con una flessione del 7% rispetto al 2004. L’import dell’Italia in valore, nello stesso anno, si è ridotto di oltre il 70%, attestandosi a 139.000 euro, su livelli quindi marginali.

Il settore da cui è dipesa la flessione dell’export è stato quello dei mobili (-90,2%) mentre performance positi-ve si sono registrate per la meccanica strumentale (+ 102,7%), il settore leader per le esportazioni positi-verso il

pae-Debito estero Crescita del PIL e tasso di inflazione

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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO

Per gli investimenti dall’estero è aumentato negli ultimi anni l’interesse da parte degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell’Indonesia.

Esposizione SACE al 31 marzo 2006