Esportazioni italiane in Nepal per settori (2005, %)
Interscambio commerciale con il Nepal (1996-2005, mln€)
Pakistan
PAKISTAN
Executive Summary
◆ La performance economica del Pakistan negli ultimi anni è stata piuttosto sostenuta e le prospettive di cre-scita sono positive. Il Governo gode del sostegno delle IFI e dei paesi creditori grazie all’appoggio fornito nella lotta al terrorismo.
◆ Il Paese presenta potenzialità interessanti: nonostante carenze infrastrutturali e difficoltà operative, gli in-vestimenti esteri sono in forte aumento.
◆ La situazione politica rimane instabile, come dimostrano la precarietà della sicurezza interna e gli attenta-ti nei confronattenta-ti del Presidente Musharraf.
◆ Grazie all’adozione di misure di politica economica prudenti e alla ristrutturazione del debito, il Pakistan non necessita di un finanziamento del FMI, anche se mantiene con esso una stretta collaborazione post-program. Il Governo dimostra cautela nel ricorso al debito estero nell’ambito della legge di responsabilità fiscale.
Categoria OCSE: 6/7
PIL (variazione % reale) 5,0 6,4 7,8 6,6 6,0
Inflazione media annua (%) 2,1 7,0 9,0 8,1 6,1
Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) -2,9 -2,8 -3,3 -4,1 -3,3 Bilancia dei pagamenti
•Esportazioni ($ mld) 11,9 13,3 16,1 19,1 21,8
•Importazioni ($ mld) -12,0 -16,7 -20,4 -24,2 -27,2
•Saldo Bilancia Commerciale ($ mld) -0,1 -3,4 -4,3 -5,1 -5,4
•Saldo transazioni correnti ($ mld) 3,6 -0,8 -1,1 -2,6 -3,2
•Saldo transazioni correnti/PIL (%) 4,3 -0,8 -1,0 -2,2 -2,5
Debito estero totale ($ mld) 36,4 35,7 38,8 41,5 45,4
Debito estero totale/PIL (%) 44,2 37,1 35,0 34,2 34,8
Debt service ratio (%) 16,0 12,4 11,1 11,5 11,3
Riserve valutarie lorde ($ mld) 10,9 9,8 10,0 10,1 10,5
Riserve valutarie lorde (mesi import.) 9,2 5,8 5,1 4,5 4,1
Cambio medio PKR/US$ 57,8 58,3 59,5 60,5 62,8
S: stime P: previsioni.
Fonte: EIU- Bureau Van Dijk.
118
RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Rischio Politico
Politica Interna. La situazione politica del Pakistan è relativamente stabile: il Presidente Musharraf, al potere dal 1999, è il principale promotore dell’evoluzione progressista del Paese e mantiene il controllo della scena politica. Le prossime elezioni parlamentari e presidenziali si svolgeranno nel 2007 e al momento non si pre-vede un cambio di regime. Sul fronte della sicurezza, permangono preoccupazioni per i focolai di insurre-zione armata alimentati dalle milizie tribali al confine con l’Afghanistan, per gli attentati terroristici e per le faide tra potentati locali.
Relazioni Internazionali. Le relazioni con gli USA e i creditori ufficiali sono buone, grazie soprattutto al so-stegno fornito dal Paese nella lotta al terrorismo. Anche i rapporti con l’India – tradizionalmente difficili a causa della disputa territoriale sul Kashmir – hanno registrato negli ultimi anni un sensibile miglioramento.
Rischio Economico
Attività economica. Negli ultimi anni il Pakistan ha registrato una performance economica molto positiva. Si stima che nel 2005 il PIL reale sia cresciuto del 7,8% e quest’anno la crescita dovrebbe attestarsi al 6,6%. Il devastante terremoto dell’ottobre 2005 non sembra aver avuto ripercussioni significative sull’economia, gra-zie anche al sostegno della Comunità internazionale. Il Paese ha beneficiato di un buon andamento del set-tore industriale e dei servizi e ora gli sforzi legati alla ricostruzione dovrebbero stimolare anche il setset-tore del-le costruzioni. Se da un lato permangono debodel-lezze strutturali del-legate alla dipendenza della produzione agri-cola dalle condizioni climatiche e all’insufficiente base fiscale, è tuttavia indubbio che il Paese abbia compiuto notevoli progressi sul fronte della stabilizzazione dell’economia.
Spesa pubblica e inflazione. La situazione finanziaria del Paese ha registrato un marcato miglioramento ne-gli ultimi anni grazie a politiche fiscali prudenti e ad un’attenta gestione del debito. Le Autorità hanno infat-ti compiuto sostanziali progressi in tal senso e il rapporto deficit/PIL si è stabilizzato. Tuttavia, il bilancio tale rimane gravato dall’elevata spesa per la difesa e dall’evasione fiscale. Per contenere l’indebitamento è sta-ta adotsta-tasta-ta una legge di “responsabilità fiscale” che – tra le altre restrizioni – prevede anche un tetto annuo del 2% del PIL all’emissione di garanzie sovrane. Il consolidamento dei conti pubblici ha consentito al Pae-se di accedere ai mercati internazionali con successive emissioni di bond che sono state accolte con interesPae-se dagli investitori. Nel corso del 2005 gli spread sui titoli americani sono diminuiti significativamente, attestan-dosi intorno ai 200-250 punti base.
L’inflazione è aumentata, principalmente a causa del rincaro dei prezzi agricoli e alla dinamica sostenuta dei prezzi internazionali del petrolio, risultando mediamente del 9% nel 2005. Per quest’anno è previsto un leg-gero rallentamento all’8,1%
Bilancia dei pagamenti. Nonostante l’aumento delle esportazioni, nel 2005 il deficit commerciale è aumen-tato a causa dell’aumento dei prezzi del greggio che ha pesato sulle importazioni. Il disavanzo corrente risul-ta comunque contenuto (1,1 miliardi di dollari – pari all’1% del PIL) grazie alle rimesse degli emigrati. Se-condo i dati della Banca Centrale pakistana, gli afflussi di investimenti diretti esteri sono pressoché triplicati nel periodo luglio 2005-marzo 2006 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 2,2 mi-liardi di dollari.
Posizione debitoria e riserve valutarie. Nel dicembre 2001 il Pakistan ha ottenuto una ristrutturazione del debito estero dal Club di Parigi per un ammontare pari a 12,5 miliardi di dollari, che ha consentito un note-vole miglioramento della posizione debitoria del Paese. Il debito estero si aggira ora intorno al 35% del PIL e il debt-service ratio appare sostenibile (11,5% previsto per quest’anno). Nonostante prosegua l’accumulo di ri-serve internazionali (oltre 10 miliardi di dollari a fine 2005), il loro tasso di copertura delle importazioni è
di-Pakistan
minuito negli ultimi due anni e quest’anno dovrebbe scendere al di sotto di 5 mesi di importazioni, a causa del forte aumento delle importazioni stesse.
Tasso di cambio. La Banca Centrale mantiene un regime di oscillazione controllata della valuta, che si è lie-vemente svalutata in termini nominali nel 2005.
Rischio Bancario
Nell’ultimo decennio il settore bancario del Paese ha vissuto un profondo processo di trasformazione che ha portato alla privatizzazione di 4 delle 5 banche statali e al conseguente aumento del peso degli istituti priva-ti. È stato adottato un piano mirato alla razionalizzazione dei costi e al rafforzamento del sistema, con l’o-biettivo di incentivare lo sviluppo delle banche private e l’ingresso di istituti stranieri.
Nonostante i progressi, il sistema rimane nel complesso ancora scarsamente competitivo. I livelli di capita-lizzazione sono in aumento, ma restano ancora insufficienti; i non-performing loans sono in calo e nel 2005 si attestavano al 10% circa.
Rischio Operativo
Le Autorità sono intervenute attivamente per liberalizzare il quadro operativo allo scopo di attrarre investi-menti esteri; le restrizioni al rimpatrio dei profitti e al trasferimento di fondi all’estero sono state quasi com-pletamente rimosse.
Il sistema legale del Paese resta tuttavia caratterizzato da inefficienza, corruzione e da carenza di personale adeguato. L’incertezza del quadro legislativo può inoltre ostacolare gli investitori, che devono confrontarsi an-che con le leggi di ispirazione islamica. Il Pakistan ha comunque ratificato le Convenzioni di Washington e di New York e con l’Italia è in essere un accordo bilaterale per la protezione degli investimenti.
La lotta alla corruzione è tra gli obiettivi prioritari del Paese: il Pakistan è classificato al 144° posto (su 158) del Corruption Perception Index compilato da Transparency International nel 2005.
Le infrastrutture sono inadeguate e i trasporti difficoltosi, soprattutto al di fuori delle grandi città. La
situa-Debito estero Crescita del PIL e inflazione
120
RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali
Fondo Monetario Internazionale. A dicembre 2004 si è concluso l’ultimo finanziamento del FMI e il Paese – che peraltro non aveva richiesto l’erogazione delle ultime tranche – ha avviato una fase di monitoraggio post-accordo che prevede una stretta collaborazione con il Fondo nella definizione dei provvedimenti di politica economica del Governo.
Banca Mondiale. La Banca Mondiale è attiva nel Paese con 20 progetti – principalmente destinati al settore finanziario, ai trasporti e alle aree rurali – per un totale di circa 1,7 miliardi di dollari.
Banca Asiatica di Sviluppo. Al 31 dicembre 2004 i prestiti complessivi approvati nel Paese ammontavano a 14,3 miliardi di dollari, indirizzati principalmente al settore dell’energia e dell’agricoltura.
Interscambio con l’Italia
L’interscambio Italia-Pakistan ha registrato un buon andamento negli ultimi anni, anche se l’Italia non è tra i principali partner commerciali del Paese. Nel 2005 le esportazioni italiane sono aumentate del 20,5% e ri-guardano principalmente meccanica strumentale (46%), elettronica ed elettrotecnica (13%) e prodotti chimi-ci e fibre (13%). Il saldo complessivo è favorevole all’Italia.
Esposizione SACE al 31 marzo 2006
Gli impegni di SACE in Pakistan ammontano a 58,6 milioni di euro, di cui 25,3 milioni a BT. Gli indenniz-zi da recuperare sono pari a 15,1 milioni di euro, interamente inclusi in accordi di ristrutturaindenniz-zione.
L’esposizione complessiva di SACE in Pakistan (comprensiva della quota interessi degli impegni in essere) am-monta a 82,5 milioni di euro, pari allo 0,3% dell’esposizione globale.
Esportazioni italiane in Pakistan per settori (2005, %)
Interscambio commerciale con il Pakistan (1996-2005, mln€)