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Esposizione SACE al 31 marzo 2006 SACE non è esposta in Myanmar

Nel documento Rischio Paese 2006 Asia orientale e Pacifico (pagine 110-116)

Esportazioni italiane in Myanmar per settori (2005, %)

Interscambio commerciale con Myanmar (1996-2005, mln€)

Nepal

NEPAL

Executive Summary

Il Nepal soffre di una grave instabilità interna. Spinto dalle pressioni interne ed internazionali, il Re sem-bra disposto a farsi da parte per fare spazio ad una democrazia parlamentare. Questo semsem-bra aver placato temporaneamente i movimenti insurrezionali maoisti, che appaiono disposti a collaborare con il nuovo Governo.

L’instabilità politica, l’estrema povertà della popolazione, le carenze infrastrutturali aggravano la difficile situazione macroeconomica. Solo la pacificazione, un ampio processo di riforme per il miglioramento del business climate ed una serie di investimenti nelle infrastrutture potrebbero aiutare il Paese ad uscire dalla difficile condizione attuale.

PIL (variazione % reale)* 3,0 3,5 2,3 2,0 3,4

Inflazione media annua (%)* 4,8 4,0 4,5 8,0 6,5

Saldo Bilancio Pubblico/PIL

(%) (esclusi gli aiuti) -3,3 -3,0 -3,7 -4,3 -4,8

Bilancia dei pagamenti

Esportazioni f.o.b. ($ mln) 748 826 910 1.184 1.287

Importazioni f.o.b. ($ mln) 1.801 1.806 2.011 2.365 2.569

Saldo Bilancia Commerciale ($ mln) -1.053 -980 -1.101 -1.181 -1.282

Saldo transazioni correnti ($ mln) 200 405 370 362 356

Saldo transazioni correnti/PIL (%) 0,9 3,1 2,2 2,1 1,8

Debito estero totale ($ mln)* 2.968 3.120 3.122

Debito estero totale/PIL (%) 51,0 47,1 44,5 43,6 43,1

Debt service ratio (%) 4,5 4,6 4,6 4,8 4,7

Riserve valutarie lorde ($ mln) 1.471 1.507 1.551

Riserve valutarie lorde (mesi import.) 8,2 7,6 6,7

Cambio medio NPR/US$* 77,9 73,8 72,2

S: stime P: previsioni.

Fonte: FMI (2005 Article IV, February 2006); *ADB (Asian Development Outlook 2006). L’anno fiscale inizia il 15 luglio.

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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO: OVERVIEW REGIONALE

Rischio Politico

Politica Interna. La grave instabilità politica di cui il Nepal soffre è dovuta principalmente al conflitto arma-to tra le truppe dell’eserciarma-to nazionale e le milizie maoiste. Per tutti gli anni novanta, il sistema monarchico costituzionale ha prodotto diversi governi, tutti ugualmente instabili ed incapaci di affrontare la guerriglia maoista. Nel 2002 il Re Gyanendra, salito al trono l’anno precedente, sciolse il Parlamento e licenziò il Pri-mo Ministro ed il suo Governo, accentrando su di sé il potere legislativo ed esecutivo. L’opposizione nepale-se si compone di una fazione moderata che unisce i partiti estromessi dal pronunciamento del sovrano e una fazione radicale/comunista che pratica la lotta armata. Nel febbraio 2006 il re ha indetto le elezioni locali che però sono state boicottate dai partiti e dalla maggior parte della popolazione (l’affluenza alla urne è stata del 20%). Il partito comunista ha quindi indetto uno sciopero generale ed intensificato gli scontri con le truppe regolari. Sottoposto alla pressione interna ed internazionale, il Re in aprile ha acconsentito a ricostituire il Par-lamento e ha nominato un nuovo Governo. A maggio, il ParPar-lamento nepalese ha adottato all’unanimità un progetto di riforma costituzionale che limita le prerogative della monarchia. In particolare, Re Gyanendra non avrà più il controllo dell’esercito e il Governo avrà voce in capitolo nella scelta dell’erede al trono. Il Nepal perderà poi il suo carattere di stato confessionale. La situazione è in continua evoluzione e l’outlook è incer-to.

Relazioni Internazionali. Il Paese, dal punto di vista geopolitico, ha sempre svolto la funzione di stato cu-scinetto tra India e Cina. Ciò nonostante è l’India che ha sempre esercitato la maggiore influenza sul Nepal, principalmente dal punto di vista commerciale. Nel medio periodo, non sembrano esserci minacce d’instabi-lità provenienti dall’esterno. Il Nepal (insieme a Bangladesh, Bhutan, India, Maldives, Pakistan, Sri Lanka, e recentemente anche l’Afghanistan) è membro della South Asian Association for Regional Cooperation (SAARC), un’organizzazione di cooperazione economica regionale. Il 1 gennaio 2006 è entrato in vigore anche un ac-cordo per la costituzione di un’unione doganale, South Asian Free Trade Area (SAFTA), che tuttavia diventerà operativa dopo la ratifica di almeno sette paesi membri della SAARC.

Rischio Economico

Attività economica. Le tensioni politiche e l’instabilità generale del Paese continuano a compromettere la cre-scita economica nepalese. Negli ultimi cinque anni, a causa dell’intensificarsi dei conflitti, il Paese è cresciu-to ad un tasso medio del 2%, mentre la media negli anni novanta, quando il Governo aveva introdotcresciu-to del-le riforme per la liberalizzazione dell’economia, era del 5%. Nell’anno fiscadel-le 2004/05 (che comincia il 15 lu-glio) il PIL reale è cresciuto ad un tasso del 3,5%, rispetto al 3% dell’anno precedente. L’agricoltura, che con-tribuisce per circa il 38% alla formazione del PIL, nel 2004/05 è cresciuta del 3%, mentre nel 2003/04 del 3,8%. Il settore industriale, che ha sofferto la distruzione o il danneggiamento di alcuni impianti e delle vie di comunicazione, è cresciuto di solo del 1,4%. I servizi hanno registrato un tasso di crescita del 2,4%: il tu-rismo risente molto dell’instabilità politica e non ha più toccato il picco dei tardi anni novanta. A tutto ciò si aggiunge la grande povertà che affligge la popolazione. La Banca Asiatica di Sviluppo (ADB) prevede un ulteriore rallentamento della crescita economica nel 2005/06 (2,3%) e nel 2006/07 (2%) e una ripresa per il 2007/08 (3,4%). Sia il FMI sia l’ADB concordano sul fatto che, se il conflitto fosse risolto o ridotto, il Paese potrebbe facilmente riprendere il sentiero di crescita interrotto all’inizio del millennio.

Spesa pubblica e inflazione. Nel periodo 2000/01-2004/05, le entrate dello Stato sono cresciute del 2% del PIL (anche grazie ad un aumento dell’IVA dal 10% al 13%). Ciò nonostante il saldo pubblico continua ad es-sere in deficit (-3,3% nel 2003/04 e -3,0% nel 2004/05). Inoltre, il FMI prevede che nei prossimi anni si regi-strerà un continuo peggioramento a causa delle crescenti spese sociali e per la sicurezza interna (-3,7% nel

Nepal

2005/06, -4,3% nel 2006/07 e -4,8% nel 2007/08).

Il tasso medio d’inflazione nel 2004/05 è stato del 4%, in diminuzione rispetto all’anno precedente (4,8%).

Per il futuro, l’ADB prevede un continuo aumento, che dovrebbe avere il suo picco nel 2006/07 (8%). La cre-scita dell’inflazione è influenzata non solo dall’aumento dei prezzi petroliferi, ma anche dalla recrudescenza degli scontri che, a partire dal 2002, stanno portando la popolazione rurale ad abbandonare le campagne, con-tribuendo alla riduzione di produttività del settore agricolo e al conseguente aumento della domanda di pro-dotti alimentari da parte delle zone urbane.

Bilancia dei pagamenti. Nell’anno 2004/05 la bilancia commerciale del Paese ha registrato un deficit di 980 milioni di dollari. Nel 2004/05 le importazioni sono risultate stabili (1.807 milioni di dollari) rispetto al 2003/04, mentre le esportazioni (826 milioni) sono cresciute del 10,3%. Le esportazioni di prodotti agricoli verso l’India (38,4% del totale) rappresentano il principale fattore di crescita delle esportazioni nepalesi. Per il 2005/06 si prevede un più deciso aumento nelle importazioni (2.011 milioni) rispetto alle esportazioni (910 milioni), con un nuovo peggioramento del saldo commerciale (1.101 milioni). Per i prossimi due anni si pre-vede un progressivo peggioramento del deficit commerciale a causa dell’instabilità politica. Il saldo delle par-tite correnti è in attivo grazie ai trasferimenti, principalmente alle rimesse degli immigrati che nel 2004/05 am-montavano a 908 milioni di dollari, pari a circa il 12% del PIL. Ciò ha comportato un miglioramento del sal-do corrente, dallo 0,9% del PIL nel 2003/04 al 3% nel 2004/05. L’avanzo corrente sembra destinato ad esse-re confermato per gli anni successivi, anche se in progesse-ressiva diminuzione (nel 2007/08 dovesse-rebbe arrivaesse-re all’1,8% del PIL).

Posizione debitoria e riserve valutarie. Alla fine del 2004/05 e del 2005/06 il debito totale con l’estero am-montava a circa 3.120 milioni di euro (pari rispettivamente al 47,1% e il 44,5% del PIL). A fine 2004/05 le ri-serve internazionali erano pari a 1.507 milioni di euro (pari a 7,6 mesi di importazioni). Per la fine del 2005/06 il FMI stima un aumento delle riserve, che dovrebbero passare a 1.551 milioni di euro, anche se con una di-minuzione in termini di mesi di importazioni (6,7).

Tasso di cambio. Il FMI continua a ritenere valida la politica della Nepal Rastra Bank (la banca centrale) di mantenere il tasso di cambio ancorato alla rupia indiana, che ha permesso al Paese di beneficiare degli stretti legami economici e commerciali con l’India. In particolare, il peg elimina i rischi di cambio per quanto ri-guarda le transazioni con l’India. Nel 2003/04 la rupia nepalese veniva scambiata con il dollaro al valore di 77,9, nel 2004/05 ha subito un apprezzamento (73,8 rupie per un dollaro). Per l’anno prossimo, l’ADB pre-vede un ulteriore apprezzamento (72,2).

Saldo delle partite correnti Crescita del PIL e inflazione

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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO

Rischio Bancario

Nonostante durante gli anni novanta il settore bancario sia stato deregolamentato, lo Stato ha mantenuto un certo controllo sulle attività finanziarie del Paese. Il sistema bancario nepalese è piccolo, frammentato e con una percentuale di non-performing loans (NPL) piuttosto elevata (18,7%). Secondo il Dipartimento per il Com-mercio Estero degli USA, al 15 luglio 2005, le attività bancarie ammontavano a 5,7 milioni di dollari, men-tre il totale dei depositi ammontava a 4,0 milioni di dollari.

Nel 2004 il sistema bancario nepalese era composto da 17 banche commerciali, 11 banche di sviluppo e 5 per lo sviluppo dell’agricoltura, 57 istituzioni finanziarie e 6 istituzioni di microfinanza. Lo Stato controlla due delle principali banche commerciali, Nepal Bank Limited (NBL) e Rastriya Banijya Bank (RBB), che insieme co-prono il 50% dei prestiti totali. Queste due banche sono state recentemente ristrutturate e hanno lievemente ridotto la quota di NPL (dal 61% e 60%, rispettivamente, nel luglio 2003 al 53% e 51% nel luglio 2005).

Il sistema dei regolamenti non è trasparente né conforme agli standard internazionali. L’intero settore è sot-toposto alla supervisione della banca centrale, la Nepal Rastra Bank, che è stata riformata nel 2002 miglioran-do la propria autonomia e amplianmiglioran-do le sue funzioni regolatorie e di supervisione. Sia l’ADB che la WB stan-no sostentendo il rafforzamento della banca centrale e la ristrutturazione delle banche possedute dallo Stato.

Rischio Operativo

Il contesto operativo del Nepal non appare favorevole agli investimenti. Il sistema legislativo è poco svilup-pato e, in particolare, gli investitori internazionali lamentano l’inadeguatezza e la scarsa trasparenza della le-gislazione commerciale. Il Paese non ha riconosciuto la giurisdizione della Corte Internazionale di Giustizia, ma è firmatario della Convenzione di New York e della Convenzione di Washington per la risoluzione delle controversie internazionali.

Il sistema fiscale è poco sviluppato e poco trasparente, mentre l’evasione fiscale è diffusa. L’aliquota sui red-diti delle imprese è del 26,5%; quella sui redred-diti da capitale del 10%.

Il sistema delle infrastrutture necessita di sviluppo, a causa dell’arretratezza generale del Paese e degli attacchi delle milizie maoiste.

La burocrazia è lenta ed inefficiente e la corruzione costituisce un serio impedimento alle attività di business.

Secondo il 2005 Transparency Corruption Perceptions Index il Nepal è al 117° posto su 158, con uno score di 2,5 su 10.

Il livello della sicurezza interna è legato all’attività della guerriglia comunista. In passato, i maoisti hanno col-pito alcune multinazionali statunitensi e indiane. Si sono verificati casi di estorsione verso gli imprenditori stranieri e i turisti.

Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali

Fondo Monetario Internazionale. Il 19 novembre 2003 il Board del FMI ha approvato un finanziamento triennale a carattere concessional (PGRF) di 74,5 milioni di dollari, in scadenza il 18 novembre 2006, di cui fi-nora è stato erogato un ammontare pari a 21,3 milioni di dollari.

Banca Mondiale. La WB ha 12 progetti attivi per un ammontare complessivo di 424,3 milioni dollari. Nel 2005 sono stati approvati 2 progetti che si concentrano nel sostegno alle riforme economiche e nella costru-zione di infrastrutture per collegare le zone rurali a quelle urbane. In generale, la WB opera dal 1969, nei

se-Nepal

guenti settori: educazione, riforma del settore finanziario, sviluppo energetico, telecomunicazioni, strade e ir-rigazione.

Banca Asiatica di Sviluppo. Alla fine del 2004 l’ammontare cumulato dei finanziamenti erogati dall’ADB al Nepal era pari a 2,2 miliardi di dollari. I settori principali su cui si concentra l’attenzione dell’ADB sono: agri-coltura e risorse naturali (746,2 milioni di dollari); energia (400 milioni) trasporti e comunicazioni (302,9 mi-lioni); gestione delle risorse idriche (262 milioni).

Interscambio con l’Italia

L’Italia non è tra i principali partner del Nepal. Nel 2005 l’ammontare delle esportazioni italiane è stato pari a 3,1 milioni di euro (3,4 milioni nell’anno precedente), mentre l’ammontare delle importazioni dal Nepal è stato pari a 8,6 milioni di euro (8,1 milioni nell’anno precedente), con un saldo commerciale pari a circa 5,5 milioni di euro (4,9 milioni nel 2004). I principali prodotti italiani esportati riguardano il settore della mec-canica strumentale, con valore pari al 32% del totale delle esportazioni italiane (in aumento del 40% rispetto al 2004) e dell’elettronica e dell’elettrotecnica, con un valore del 21% (in aumento del 24% rispetto al 2004).

Bisogna notare che nel 2005 i prodotti tessili (13% delle esportazioni italiane in Nepal) hanno subito un au-mento del 97% rispetto all’anno precedente.

Esposizione SACE al 31 marzo 2006

Nel documento Rischio Paese 2006 Asia orientale e Pacifico (pagine 110-116)