• Non ci sono risultati.

COREA DEL SUD Executive Summary

La fase di instabilità politica prosegue: il partito al Governo sta attraversando un calo della popolarità ed ha perso la maggioranza in Parlamento dopo le elezioni suppletive dello scorso anno. In politica estera, le relazioni con gli Stati Uniti si sono deteriorate a causa della divergenza sull’atteggiamento da adottare nei confronti della Corea del Nord.

La situazione economica è migliorata dopo la crisi finanziaria del 1997-98. Le imprese e il settore bancario presentano bilanci più sani. Tuttavia la situazione finanziaria delle piccole e medie imprese e quella delle famiglie è ancora poco solida, anche se in via di miglioramento.

Il contesto operativo presenta ancora diverse criticità. L’atteggiamento delle Autorità nei confronti degli in-vestitori stranieri è caratterizzato spesso da un’ambiguità che nasconde sentimenti nazionalistici. Ciò ha concorso a una diminuzione del livello degli investimenti, in calo da un decennio.

Categoria OCSE: 2/7

PIL (variazione % reale) 3,1 4,7 4,0 5,2 4,1

Inflazione media annua (%) 3,5 3,6 2,8 3,0 2,9

Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) 1,1 0,7 0,6 1,2 1,4

Bilancia dei pagamenti

Esportazioni ($ mld) 197,3 257,7 289,0 325,5 355,4

Importazioni ($ mld) -175,3 -219,6 -255,5 -301,6 -335,7

Saldo Bilancia Commerciale ($ mld) 22,0 38,2 33,5 23,9 19,6

Saldo transazioni correnti ($ mld) 12,0 27,6 16,6 11,0 9,4

Saldo transazioni correnti/PIL (%) 2,0 4,1 2,1 1,2 1,0

Debito estero totale ($ mld) 132,8 144,8 153,7 164,6 179,0

Debito estero totale/PIL (%) 21,8 21,3 19,5 18,4 18,6

Debt service ratio (%) 6,3 5,5 5,6 5,5 5,2

Riserve valutarie lorde ($ mld) 155,3 199,0 210,3 230,0 250,0 Riserve valutarie lorde (mesi import.) 8,6 8,9 8,0 7,6 7,5 Cambio medio KRW/US$ 1.191,6 1.145,3 1.024,1 958,0 935,0

48

RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO

Rischio Politico

Politica interna. Dopo diversi decenni di regime autoritario, la Corea del Sud prosegue il suo cammino ven-tennale di democratizzazione delle istituzioni. Il 19 aprile scorso è stata nominata Primo Ministro Han Myung-Sook, la prima donna a ricoprire questa carica nella storia del Paese. Il partito progressista del Presi-dente Roh Moo-hyun ha comunque perso la maggioranza parlamentare dopo le elezioni suppletive dello scorso anno, a causa della sua incapacità ad attuare le politiche riformiste promesse in campagna elettorale e degli scandali che hanno coinvolto numerosi esponenti del partito. La politica coreana risente ancora della forte influenza di istanze regionalistiche e della presenza di gruppi di potere legati agli chaebols, ossia i con-glomerati industriali coreani.

Relazioni Internazionali. Le relazioni con gli Stati Uniti sono peggiorate con la nomina a Presidente di Kim Dae-jung, che ha inaugurato la cosiddetta “Sunshine Policy” volta a riaprire il dialogo con la Corea del Nord.

Anche l’attuale Presidente Roh Moo-hyun ha ribadito in più di un’occasione l’autonomia politica dagli Stati Uniti, che stanno già riducendo la loro presenza militare sul territorio coreano. Tuttavia a breve inizieranno (dopo molti rinvii e tra mille polemiche) i negoziati per la conclusione di un Accordo di Libero Scambio tra i due paesi. Anche con l’Unione Europea, primo investitore estero in Corea, sono previsti incontri prelimi-nari per la discussione di un accordo similare. Le relazioni con il Giappone sono caratterizzate da tensioni le-gate alla disputa sulla sovranità delle isole di Tohdo-Takeshima e sulle atrocità commesse dai Giapponesi du-rante l’invasione del periodo 1910-45.

La Corea del Sud è membro delle Nazione Unite, dell’OCSE e della WTO.

Rischio Economico

Attività economica. La Corea del Sud è il quarto Paese dell’Asia in termini di PIL. Nel 2005 un calo dell’a-vanzo commerciale e una riduzione degli investimenti fissi hanno determinato una leggera flessione del tas-so di crescita del PIL, passato dal 4,7% nel 2004 al 4%, nonostante la ripresa dei consumi interni, il cui con-tributo alla crescita è stato pari a 1,6 punti percentuali. I consumi interni negli ultimi anni hanno risentito dell’elevato indebitamento delle famiglie. Nel 2006 un aumento degli investimenti, accompagnato da un buon andamento del settore dell’elettronica, dovrebbe portare il tasso di crescita al 5,2%.

Spesa pubblica e inflazione. L’inflazione media annua si è ridotta nel 2005 al 2,8% dal 3,6% del 2004 grazie all’apprezzamento del won e alla politica restrittiva della Banca Centrale. Per il periodo 2006-07 si prevede un livello di inflazione in linea con quello del 2005.

Bilancia dei pagamenti. Nonostante la buona performance delle esportazioni nei settori dell’elettronica e del-le automobili, gli edel-levati prezzi petroliferi e la ripresa della domanda interna hanno determinato nel 2005 la riduzione del surplus della bilancia commerciale (da 38 miliardi di dollari a 33,5) e delle partite correnti (dal 4,1% al 2,1% del PIL). Anche il saldo del conto finanziario si è ridotto a seguito della consistente riduzione degli investimenti esteri nel corso del 2005. L’elevata crescita dei salari e le rivendicazioni dei lavoratori sono fra i maggiori deterrenti per gli investitori stranieri. La Corea presenta ancora barriere al commercio molto ele-vate rispetto allo standard dei Paesi OCSE, in modo particolare per i prodotti agricoli.

Posizione debitoria e riserve valutarie. Nel 2005 il rapporto debito estero/PIL era pari al 19,5%, in diminu-zione rispetto al dato del 2004, 21,3%, ed è previsto ridursi al 18,4% nel 2006. La quota del debito a breve termine è elevata ed oscilla attorno al 35% del totale. D’altra parte l’ingente afflusso di capitali ha determi-nato l’accumularsi delle riserve valutarie che sono salite a 210 miliardi di dollari, superiori al debito estero to-tale. Le riserve coprono circa sette mesi di importazioni.

Tasso di cambio. La Corea del Sud adotta un regime di cambio flessibile. La valuta nazionale è il won e la

Corea del Sud

Banca Centrale effettua interventi ufficiali nel mercato dei cambi solo in caso di fluttuazioni elevate dei tas-si. Un diffuso ottimismo sull’andamento dell’economia coreana ha determinato un apprezzamento medio del 10% del cambio won/dollaro.

Rischio Bancario

Nel 1997 la crisi finanziaria che colpì diversi Paesi dell’Asia sud-orientale aveva seriamente compromesso la stabili-tà del sistema bancario coreano. Il Governo, sotto la guida del FMI, ha avviato un programma di riforme che han-no visto l’uscita dal mercato di cinque banche e di una trentina di istituzioni han-non-bancarie insolventi. Il settore è at-tualmente caratterizzato da una presenza ancora forte dello Stato (anche se in diminuzione) in tutte le banche na-zionali e da una elevata concentrazione (le prime tre banche detengono oltre il 50% delle attività totali).

A fine 2004, il sistema bancario coreano era costituito da 8 banche nazionali, 6 banche locali e 39 filiali di banche straniere. Le banche nazionali detenevano l’80% delle attività totali del sistema bancario, mentre la quota delle ban-che estere era pari al 12%.

Il settore bancario coreano nel 2005 ha rafforzato la sua posizione finanziaria: il rapporto tra i non-performing loans e il totale delle attività è sceso dall’1,9% all’1,2%; il ROA è passato dall’1% al 1,4% e il Capital Adequacy Ratio dal 12% al 13%.

Gli scorsi anni sono stati caratterizzati da un aumento sostenuto dell’indebitamento delle famiglie, la cui posizione finanziaria è diventata in molti casi insostenibile. Circa il 10% della popolazione adulta è stata classificata come in-solvente. Ciò ha avuto forti ripercussioni sull’attività di numerose società per l’emissione e gestione di carte di cre-dito, che ancora versano in condizioni finanziarie problematiche. Attualmente sono in piedi diversi programmi go-vernativi per facilitare la ristrutturazione dei debiti delle famiglie.

Rischio Operativo

L’iniziativa dell’amministrazione fiscale di verificare se le quasi 5.000 imprese a controllo estero godono in modo il-lecito di benefici fiscali è l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano un atteggiamento delle Autorità coreane poco favorevole agli investitori stranieri. Sebbene dopo la crisi finanziaria la presenza straniera sia cresciuta in

mo-Investimenti esteri in entrata (flussi, miliardi di dollari)

Crescita del PIL e inflazione (dati percentuali)

50

RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO

poco sereno.

Il sistema legale e quello fiscale sono ben definiti e non costituiscono un impedimento all’attività di impresa. Il li-vello di corruzione, per quanto superiore rispetto ai paesi con un reddito simile, è in calo, secondo il Corruption Per-ception Index, che colloca il Paese al 40° posto, insieme all’Italia e all’Ungheria.

Il sistema delle infrastrutture è efficiente e molto sviluppato, mentre i rischi legati alla sicurezza sono limitati.

Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali

Fondo Monetario Internazionale. L’ultimo accordo con il FMI è scaduto il 3 dicembre del 2000. I rapporti con il FMI si limitano alle consultazioni periodiche.

Banca Mondiale. La Banca Mondiale non ha progetti attivi in Corea del Sud. L’ultimo progetto risale al 1998 ed era relativo alla ristrutturazione del sistema finanziario.

Banca Asiatica di Sviluppo. La Corea del Sud è uno dei 31 membri fondatori della ADB ed è il sesto azionista del-la Banca. Al momento, del-la ADB non ha progetti attivi nel Paese.

Interscambio con l’Italia

L’Unione Europea nel suo complesso è il primo partner commerciale della Corea del Sud. Escludendo l’aggregato europeo, Cina, Stati Uniti e Giappone sono i principali partner commerciali della Corea. Il prossimo mese Seul e Bruxelles dovrebbero avviare le discussioni preliminari per un accordo commerciale bilaterale. Nel 2005 l’Italia ha esportato in Corea beni per un valore pari a 2 miliardi di euro, lo 0,7% dell’export italiano nell’anno. Rispetto al 2004, le esportazioni di beni sono cresciute in valore del 10%, mentre le importazioni dalla Corea del Sud hanno fatto registrare un aumento del 23,6%, sfiorando i 4 miliardi di euro. Dal 2002, il disavanzo nei confronti della Co-rea è aumentato, passando da 236 milioni di euro a 1,9 miliardi di euro ed è particolarmente ampio nei settori del-l’elettronica e degli autoveicoli. I beni della meccanica strumentale, della chimica e deldel-l’elettronica rappresentano il 50% delle nostre esportazioni in Corea nel 2005.

Esportazioni italiane in Corea del Sud per settori (2005, %)

Interscambio commerciale con la Corea del Sud (1996-2005, mln€)

Corea del Sud

Esposizione SACE al 31 marzo 2006

Gli impegni di SACE in Corea del Sud ammontano a 15,7 milioni di euro, di cui 13 milioni a BT e 2,7 milioni a MLT.

Non vi sono sinistri in corso né indennizzi pagati da recuperare.

L’esposizione complessiva di SACE (comprensiva della quota interessi degli impegni in essere) è pari a 15,8 milioni di euro, pari allo 0,1% dell’esposizione totale.

Figi

FIGI

Executive Summary

L’esito delle recenti elezioni politiche non ha ridotto l’instabilità in cui il Paese vive da qualche anno a que-sta parte. Le tensioni tra le due principali etnie reque-stano vive.

Il settore turistico è ora il traino principale dell’economia e dovrebbe garantire un aumento del tasso di crescita nel PlL nei prossimi due anni

Categoria OCSE: 6/7 Apertura con restrizioni Esame caso per caso

Condizioni di assicurabilità SACE

Principali indicatori economici

S: stime P: previsioni.

Fonte: ADB

Standard and Poor’s Moody’s Fitch SACE

- Ba2 -

-Rating

2003 2004 2005s 2006p 2007p

PIL (variazione % reale) 3,0 4,1 1,7 2,0 2,4

Inflazione media annua (%) 4,2 2,8 2,4 2,7 2,7

Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) -6,0 -3,3 -4,3 -

-Bilancia dei pagamenti

Saldo Bilancia Commerciale ($ mln) -520 -751 -867 -

-•Saldo transazioni correnti ($ mln) - -437 -295 -

-•Saldo transazioni correnti/PIL (%) -7,6 -18,4 -12,7 -

-Debito estero totale ($ mln) 246 267 - -

-Debt service ratio (%) 3,1 3,0 - -

-Riserve valutarie lorde ($ mln) 385 454 464 -

-Cambio FJD/US$ (fine periodo) 1,9 1,7 1,8 -

-54

RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO

Rischio Politico

Politica Interna. La vita politica e sociale delle isole Figi è segnata dalle tensioni esistenti tra i due principali gruppi etnici dell’arcipelago, i nativi e gli indiani. Le elezioni tenutesi alla fine di maggio hanno decretato la vittoria di misura del partito nazionalista capeggiato dal Ministro Laisenia Qarase. Il futuro governo, come stabilito dalla Costituzione, sarà formato anche da esponenti del partito di opposizione, il Partito dei Lavo-ratori, guidato da Mahendra Chaudhry di origine indiana. Ci sono forti dubbi sulla stabilità di questa for-mazione di governo.

Relazioni Internazionali. Le relazioni diplomatiche con la comunità internazionale sono andate normaliz-zandosi dopo il colpo di Stato del 2000, organizzato da un gruppo militare ai danni del primo ministro Chaudhry. Australia e Nuova Zelanda sono i principali partner diplomatici e commerciali del Paese. L’accor-do commerciale tra Australia e Figi (AFTERA) fu firmato nel 1999 e ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi. Le Figi sono membro delle Nazioni Unite, del FMI, della WTO e del Commonwealth.

Rischio Economico

Attività economica. Due dei settori più importanti dell’economia delle Figi stanno accusando un forte de-clino: il tessile risente dell’eliminazione delle quote nel mercato statunitense mentre l’industria dello zucche-ro sconta il pzucche-rogressivo ridursi dei sussidi dell’Unione Euzucche-ropea. Come conseguenza il tasso di crescita del PIL reale è stato nel 2005 pari all’1,7%, rispetto ad un tasso medio del 3,4% nel periodo 1999-2004. Il settore al-berghiero e della ristorazione è peraltro cresciuto del 13%; una buona performance di questo settore dovrebbe portare il tasso di crescita del PIL al 2% nel 2006 e al 2,4% nel 2007.

Spesa pubblica e inflazione. Nel 2005 il deficit di bilancio pubblico in rapporto al PIL è aumentato di un punto percentuale, al 4,3%. L’inflazione è invece scesa al 2,4% grazie al controllo dei prezzi petroliferi e alla decisione di ancorare la moneta locale ad un paniere formato dalle valute dei principali partner commercia-li.

Bilancia dei pagamenti. Nel 2005 la riduzione delle esportazioni e un aumento delle importazioni hanno ac-cresciuto il deficit commerciale, salito a 867 milioni di dollari. Il turismo è la principale fonte di valuta este-ra, seguito dalle rimesse degli immigrati e dalle esportazioni di zucchero. Grazie soprattutto alle crescenti ri-messe, si è ridotto il deficit delle partite correnti, passato al 12,7% rispetto al PIL nel 2005 dal 18,4% nel 2004.

Posizione debitoria e riserve valutarie. Il debito estero è contenuto, nel 2005 ammontava a 267 milioni di dollari, circa il 14% del PIL. A fine 2005 le riserve valutarie ammontavano a 464 milioni di dollari, pari a 4,2 mesi di importazioni.

Tasso di cambio. Il dollaro di Figi è fissato ad un paniere di cinque valute: euro, dollaro australiano, yen, dol-laro neozelandese e doldol-laro statunitense. Nel corso del 2005, il doldol-laro delle Figi si è deprezzato rispetto al dollaro statunitense, passando da 1,7 a 1,8.

Figi

Rischio Bancario

Il sistema bancario delle Figi include due banche di investimento e cinque banche commerciali di proprietà straniera. La presenza dello Stato nel settore è diminuita dopo la vendita della Banca Nazionale delle Figi nel 1999 al gruppo australiano Colonial. La presenza dello Stato nel settore è ora limitata alla proprietà della Fiji Development Bank, la banca di sviluppo che offre finanziamenti alle imprese del settore dell’agricoltura e del turismo.

Rischio Operativo

Gli investimenti esteri devono ottenere l’approvazione del Fiji Trade and Investment Board (FTIB), che tende a favorire i progetti che possono contribuire allo sviluppo del settore manifatturiero da esportazione. Per gli in-vestimenti esteri esistono regolamenti e condizioni specifiche, finalizzate ad assicurare lo sfruttamento delle risorse e lo sviluppo delle Figi. Il settore turistico è il principale destinatario degli IDE.

Transparency International ha spesso sottolineato come la corruzione sia un fenomeno diffuso nelle Figi. Nel 2003 il Governo ha introdotto una struttura di intelligence per perseguire i crimini finanziari e nel 2005 è sta-to adottasta-to un codice di condotta, il Code of Conduct Bill, che dovrà essere seguista-to da tutti i funzionari, inclu-so il Presidente.

Le infrastrutture hanno sofferto della cronica mancanza di fondi. Inoltre, i trasporti aereo e marittimo, im-portanti data la natura geografica del Paese, sono messi a dura prova da El Niño, che spesso causa cicloni e tempeste tropicali.

Le Figi sono firmatarie della Convenzione di Washington e membro della World Intellectual Property Organiza-tion.

Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali

Fondo Monetario Internazionale. Le relazioni con il FMI si limitano alle consultazioni periodiche previste dall’Articolo IV.

Banca Mondiale. La WB attualmente non ha alcun progetto attivo nelle isole Figi.

0

Struttura del PIL 2004 Crescita del PIL e inflazione

56

RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO

Interscambio con l’Italia

I principali partner commerciali delle Figi sono Australia e Nuova Zelanda. Nel 2005 le esportazioni italiane di beni sono ammontate a 6 milioni di euro. Circa il 60% del nostro export è costituito dalla meccanica stru-mentale.

Esposizione SACE al 31 marzo 2006