Esportazioni italiane nelle Isole Figi per settori (2005, %)
Interscambio commerciale con le Isole Figi (1996-2005, mln€)
Filippine
FILIPPINE
Executive Summary
◆ Dal 2004, il Governo Arroyo ha avviato un programma di riforme per affrontare le principali criticità in campo economico, tra cui la privatizzazione del settore energetico e il riassetto del sistema fiscale.
◆ Il clima politico non ha favorito il processo di riforme: il Presidente Arroyo è accusato dall’opposizione di corruzione e di brogli elettorali in occasione della sua rielezione nel 2004. A febbraio di quest’anno è stato sventato un tentativo di colpo di stato organizzato dalle forze dell’opposizione.
◆ Sebbene la crescita economica continui su livelli sostenuti, le Filippine hanno un livello di investimenti – sia interni sia di provenienza straniera – e una produttività decisamente bassi, e ciò mina la sostenibilità della crescita economica nel medio-lungo periodo.
◆ L’assetto operativo è caratterizzato da una corruzione diffusa e da una legislazione che vieta l’intervento degli investitori stranieri in molti settori chiave dell’economia.
Categoria OCSE: 5/7
PIL (variazione % reale) 4,6 6,0 5,1 5,1 5,2
Inflazione media annua (%) 3,5 6,0 7,6 6,9 4,9
Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) -5,2 -4,8 -2,0 -2,1 n.d.
Bilancia dei pagamenti
•Esportazioni ($ mld) 35,3 38,8 40,2 42,6 44,6
•Importazioni ($ mld) 41,2 44,5 47,8 51,5 55,3
•Saldo Bilancia Commerciale ($ mld) -5,9 -5,7 -7,6 -8,9 -10,7
•Saldo transazioni correnti ($ mld) 0,3 1,6 2,4 2,8 2,6
•Saldo transazioni correnti/PIL (%) 0,4 1,9 2,4 2,4 2,0
Debito estero totale ($ mld) 62,8 61,2 61,6 62,8 63,8
Debito estero totale/PIL (%) 79,3 71,0 63,1 53,7 49,7
Debt service ratio (%) 20,3 16,5 16,1 19,0 15,5
Riserve valutarie lorde ($ mld) 13,5 12,9 15,8 18,9 21,1 Riserve valutarie lorde (mesi import.) 3,2 2,9 3,3 3,6 3,9
Cambio medio PHP/US$ 54,2 56,1 55,1 51,5 51,7
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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Rischio Politico
Politica interna. Il Presidente Gloria Macapagal-Arroyo è alla guida del Paese dal gennaio del 2001, quando una sommossa popolare portò all’arresto del Presidente Joseph Estrada. Nel maggio del 2004, la signora Ar-royo ha vinto le elezioni presidenziali, ottenendo un mandato di sei anni fino al 2010. La Presidenza ArAr-royo è caratterizzata da una serie di accuse di corruzione e brogli elettorali e da vari tentativi di colpo di stato, l’ul-timo dei quali è stato sventato lo scorso febbraio. Una Corte non ufficiale creata dagli oppositori della Arro-yo, dopo un mese di investigazione, ha accusato il Presidente di aver manipolato 1,2 milioni di voti, alteran-do i risultati delle elezioni in quattro differenti province.
Relazioni Internazionali. Le Filippine sono un membro fondatore dell’ASEAN, l’Associazione dei paesi del sud-est asiatico. Le relazioni con la Malaysia si sono intensificate per la lotta al terrorismo islamico. Le Filip-pine sono uno stretto alleato degli Stati Uniti, che rappresentano anche uno dei principali partner commer-ciali del Paese.
Rischio Economico
Attività economica. Nel 2005, il PIL delle Filippine è cresciuto in termini reali del 5,1%, in rallentamento ri-spetto al 6% del 2004, a causa soprattutto della riduzione del 3% degli investimenti, riflesso del crescente cli-ma di incertezza sia politico sia economico, e di una non brillante perforcli-mance delle esportazioni. I consumi sono stati invece sostenuti dalla ripresa dell’agricoltura e dalle rimesse dei lavoratori all’estero. Dal lato del-l’offerta, l’industria ha beneficiato degli investimenti pubblici nel settore delle costruzioni e di una buona per-formance del settore estrattivo. Nei servizi, le banche e il commercio al dettaglio hanno fatto registrare alti tas-si di crescita. Le prospettive sono buone (crescita reale superiore al 5% nel periodo 2006-07), ma il livello de-gli investimenti rimane al di sotto della media dei Paesi vicini.
Spesa pubblica e inflazione. Prosegue il processo di consolidamento fiscale, dopo che nel 2002 il saldo di bi-lancio pubblico aveva raggiunto il massimo degli ultimi 15 anni, al 5,5% del PIL. Nel 2005 il disavanzo è sta-to ridotsta-to al 2% del PIL, grazie al contenimensta-to della spesa e all’introduzione di nuove tasse. Il rapporsta-to tra entrate pubbliche e PIL è pari al 14,5%, ben al di sotto della media dei paesi emergenti a medio reddito. Lo stock di debito pubblico sul PIL è diminuito nel 2005 al 90% (di cui 57% denominato in valuta estera) dal 96% del 2004. L’aumento dell’IVA dal 10% al 12% e l’aumento dei prezzi petroliferi hanno interrotto il trend di riduzione dell’inflazione. Nel 2005, la crescita media dei prezzi al consumo è stata pari al 7,6%, superiore all’obiettivo fissato dalla Banca Centrale e in aumento rispetto al dato del 2004. Per il 2006 si prevede tutta-via una riduzione al 6,9% e nel 2007 al 4,9%.
Bilancia dei pagamenti. Nel 2005 il deficit commerciale è stato pari a 7,5 miliardi di dollari, in aumento ri-spetto al dato del 2004 pari a 5,7 miliardi. La riduzione delle esportazioni di beni dell’elettronica (pari al 66%
dell’export totale) e l’aumento dei prezzi petroliferi hanno determinato l’aumento del disavanzo. Le rimesse degli immigrati, pari a 12,3 miliardi di euro (12% del PIL) hanno comunque contribuito a un aumento del-l’avanzo delle partite correnti, pari a 2,4 miliardi di dollari nel 2005 (2,4% rispetto al PIL). Il conto finanzia-rio ha fatto registrare un afflusso netto di IDE pari a 859 milioni di dollari e 1,4 miliardi di investimenti di portafoglio. I primi mesi del 2006 hanno visto un rinnovato interesse da parte degli investitori internaziona-li, incoraggiati dalle buone prospettive di risanamento fiscale.
Posizione debitoria e riserve valutarie. Il debito estero è leggermente aumentato in termini nominali nel 2005, mentre in rapporto al PIL è diminuito ininterrottamente dal 2003 (quando era pari al 79%), arrivando al 63%. La quota di debito estero a breve termine è contenuta (9,4 miliardi di dollari, pari al 15,3% del debi-to estero debi-totale), inferiore alle riserve valutarie lorde. Si prevede che nel 2007 il debidebi-to estero debi-totale in rappordebi-to
Filippine
al PIL si riduca al 49,7%. Il Governo ha annunciato di voler ricomprare 0,6 miliardi di dollari di Brady Bond.
Tasso di cambio. Le Filippine hanno un regime di cambio flessibile. Il peso ha cominciato ad apprezzarsi in termini nominali alla fine del 2005, grazie alla riduzione della liquidità, al surplus della bilancia dei pagamenti e al risanamento fiscale. Lo scorso aprile, il peso ha toccato il valore massimo degli ultimi quattro anni nei confronti del dollaro a 51 pesos per dollaro. Gli stessi fattori potrebbero determinare un ulteriore apprezza-mento nel periodo 2006-07.
Rischio Bancario
Il settore bancario delle Filippine presenta ancora diversi elementi di fragilità dopo la crisi del 1997, che ave-va portato ad una save-valutazione del 50% del peso. Alcune banche sono sottocapitalizzate e negli ultimi anni sono stati necessari diversi interventi da parte delle Autorità per sostenere alcuni istituti in difficoltà. A fine 2004 il sistema bancario era composto da 42 banche commerciali, 92 banche di risparmio e circa 770 tra ban-che di credito cooperativo e rurale. Lo Stato possiede la proprietà di tre banban-che commerciali (ban-che controlla-no l’11,1% delle attività del settore), mentre 20 istituti di credito socontrolla-no di proprietà (o controllo) di istituti este-ri.
La qualità dell’attivo bancario è notevolmente migliorata dopo la crisi del 1997. La quota dei non-performing loans (NPL) sul totale delle attività è scesa dal 17,3% del 2001 all’11,3% nel 2005. Standard & Poor’s stima che la quota di attività “problematiche” si aggiri attorno al 13%-21% del PIL.
Il settore risulta ancora molto frammentato. Recenti riforme hanno aumentato i requisiti minimi di capita-lizzazione, allo scopo di favorire il processo di concentrazione. In generale, la redditività delle banche è ri-dotta e dal 2000 il credito al settore privato è in diminuzione.
Rischio Operativo
Corruzione, violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale e clima politico incerto sono stati negli ultimi anni fra i principali deterrenti per gli investitori stranieri. L’amministrazione Arroyo ha provveduto ad una se-rie di riforme per migliorare il contesto operativo, a cominciare dalla privatizzazione del settore energetico.
Permangono tuttavia una serie di restrizioni in numerosi settori.
Debito estero Disavanzo pubblico e inflazione
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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Le infrastrutture non sono adeguate, anche a causa della conformazione geografica del Paese. In particolare il settore elettrico soffre di continui blackout e la riforma del settore non è stata ancora completata.
Eruzioni vulcaniche, alluvioni e tempeste tropicali sono molto frequenti.
Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali
Fondo Monetario Internazionale. L’ultimo accordo Stand-by si è concluso a dicembre del 2000. Attualmen-te le Filippine sono all’inAttualmen-terno del cosiddetto Post-Program Monitoring, che consisAttualmen-te in revisioni semestrali ed è riservato a quei Paesi che non hanno in vita accordi, ma il cui debito con il FMI è ancora elevato. Al 31 marzo 2006 il debito del Paese nei confronti del Fondo era pari a 300 milioni di dollari.
Banca Mondiale. Al 31 gennaio del 2006, la Banca aveva 24 progetti di investimento attivi nelle Filippine, per un totale di 1,2 miliardi di dollari. I principali settori di intervento sono quelli dello sviluppo delle aree rurali, istruzione e infrastrutture.
Banca Asiatica di Sviluppo. A settembre 2005, la ADB aveva finanziato 194 progetti nelle Filippine per un totale cumulato di 8,7 miliardi di dollari. Nel 2005 è stato approvato un progetto di 25 milioni di dollari a sostegno delle piccole e medie imprese.
Interscambio con l’Italia
I principali partner commerciali delle Filippine sono Stati Uniti, Giappone, Cina e Singapore. L’Italia nel 2005 ha esportato nelle Filippine beni per un valore pari a 229 milioni di euro, il 9% in meno rispetto al 2004. La meccanica strumentale costituisce un terzo delle nostre esportazioni, seguita dall’elettronica ed elettrotecnica (18%) e dai prodotti tessili (12%). Le importazioni italiane dalle Filippine nel 2005 sono invece aumentate del 10%, sfiorando i 190 milioni di dollari. Tra le principali merci importate figurano i beni dell’elettronica (30%), prodotti alimentari (18%) e articoli di abbigliamento (10%).
Esportazioni italiane nelle Filippine per settori (2005, %)
Interscambio commerciale con le Filippine (1996-2005, mln€)
Filippine
Esposizione SACE al 31 marzo 2006
Gli impegni di SACE nelle Filippine ammontano a 12,23 milioni di euro, di cui 0,04 milioni a BT e 12,19 milioni a MLT. Non esistono sinistri in corso.
Gli indennizzi pagati da recuperare ammontano a 5,95 milioni di euro (di cui 5,85 ristrutturati).
L’esposizione complessiva di SACE nelle Filippine (comprensiva della quota interessi degli impegni in esse-re) ammonta a 18,9 milioni di euro, pari allo 0,1% dell’esposizione globale.