Esportazioni italiane verso Papua per settori (2005, %)
Interscambio commerciale con Papua (1996-2005, mln€)
Salomone
SALOMONE
Executive Summary
◆ La ripresa economica prosegue grazie agli aiuti finanziari di Australia e Nuova Zelanda.
◆ La situazione politica è molto migliorata da qualche anno a questa parte, nonostante le contrapposizioni tra le diverse etnie non siano completamente risolte. La stabilità politica è fondamentale per affrontare al-cuni nodi strutturali dell’economia.
Categoria OCSE: 7/7 Apertura con restrizioni Esame caso per caso
Condizioni di assicurabilità SACE
Principali indicatori economici
Standard and Poor’s Moody’s Fitch SACE
- - - CCC
Rating
2003 2004 2005 2006p 2007p
PIL (variazione % reale) 3,6 4,5 4,4 5,0 5,0
Inflazione media annua (%) 10,0 7,1 6,9 7,0 7,0
Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) -0,2 8,3 - -
-Bilancia dei pagamenti
•Saldo Bilancia Commerciale ($ mln) 4,0 25,0 -40,0 -
-•Saldo transazioni correnti ($ mln) 28,0 67,0 -30,8 -
-•Saldo transazioni correnti/PIL (%) 12,1 26,0 -10,8 -
-Debito estero totale ($ mln) 161,0 160,0 - -
-Debt service ratio (%) 8,7 7,9 - - -
-Riserve valutarie lorde ($ mln) 36,0 79,0 79,0 - -
-Cambio SBD/US$ (fine periodo) 7,5 7,5 - - -
-S: stime P: previsioni.
Fonte: ADB
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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Rischio Politico
Politica Interna. Le Isole Salomone hanno vissuto un periodo di forte instabilità dal 1999, quando ebbero inizio gli scontri tra le milizie indigene dell’isola di Guadalcanal e quelle della popolazione originaria dell’i-sola di Malaita. Nel 2003, a seguito di un appello del Governo, Australia e Nuova Zelanda inviarono un con-tingente di duemila uomini per ripristinare l’ordine, dando inizio alla Missione Regionale di Assistenza alle Isole Salomone (RAMSI). Le elezioni dello scorso aprile hanno decretato la vittoria del partito che aveva so-stenuto l’intervento esterno. Gli scontri successivi evidenziano tuttavia una situazione ancora instabile.
Relazioni Internazionali. I principali partner diplomatici delle Isole Salomone sono l’Australia e la Nuova Ze-landa, che hanno avuto un ruolo chiave nel gestire la crisi politica del Paese. Le Isole Salomone sono mem-bro della WTO, del FMI, della Banca Mondiale e del Commonwealth.
Rischio Economico
Attività economica. La ripresa economica prosegue grazie al piano di assistenza dell’Australia e della Nuova Zelanda (RAMSI). Nel 2005 il PIL è cresciuto al 4,4% in seguito alla buona performance della silvicoltura, il settore più importante dell’arcipelago, la cui crescita a questi livelli sembra però insostenibile. Il 50% del PIL delle Isole Salomone proviene dal settore agricolo e solo il 3,5% dall’industria. Per il periodo 2006-07 si pre-vede un tasso di crescita del PIL reale del 5%, grazie all’aumento degli investimenti negli altri settori dell’e-conomia.
Spesa pubblica e inflazione. La finanza pubblica è uno dei punti critici dell’economia dell’arcipelago. Seb-bene le Autorità stiano cercando di migliorare la gestione del budget, il saldo di bilancio pubblico resta mol-to volatile e dipende fortemente dagli aiuti internazionali. L’inflazione media annua è stata pari al 6,9%, in flessione rispetto al dato del 2004 (7,1%).
Bilancia dei pagamenti. Anche la posizione con l’estero è molto volatile. Dopo un surplus nella bilancia commerciale nel 2004, lo scorso anno l’aumento delle importazioni di beni capitali ha ribaltato la situazione dei conti con l’estero. Il saldo delle partire correnti è passato da un avanzo di 67 milioni di dollari nel 2004 a un deficit di 31 milioni nel 2005.
Posizione debitoria e riserve valutarie. Nel 2004, il debito estero ammontava a 160 milioni di dollari, il 60%
del PIL. A fine 2005, le riserve valutarie ammontavano a 79 milioni di dollari, equivalenti a 5 mesi di impor-tazioni.
Tasso di cambio. La politica del cambio è basata su una svalutazione controllata rispetto ad un paniere di va-lute: dollaro australiano, yen, sterlina inglese e dollaro statunitense.
Salomone
Rischio Bancario
Il sistema bancario è costituito da tre banche private: l’Australian and New Zealand Banking Group (ANZ), la Westpac Banking Corporation e la National Bank of Solomon Islands (NBSI). La Development Bank of Solomon Is-lands è una banca di sviluppo pubblica che fornisce finanziamenti a tutti i settori dell’economia.
Rischio Operativo
All’interno del programma di aiuti dell’Australia e Nuova Zelanda denominato Missione Regionale di Assi-stenza alle Isole Salomone (RAMSI), una delle priorità è costituita dal miglioramento del contesto operativo per l’attività di impresa. Tuttavia ancora numerosi sono gli impedimenti per gli investitori. La corruzione è piuttosto diffusa e le infrastrutture sono carenti. Inoltre alcuni settori dell’economia restano tuttora chiusi agli investitori stranieri.
Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali
Fondo Monetario Internazionale. Le relazioni con il FMI si limitano alle consultazioni periodiche previste dall’Articolo IV.
Banca Mondiale. La WB attualmente ha un progetto attivo nel settore sanitario per un importo di 4 milioni di dollari.
Banca Asiatica di Sviluppo. La ADB ha 6 progetti attivi nelle isole Salomone per un importo complessivo di 12,5 milioni di dollari. I settori interessati sono le infrastrutture e le imprese private.
Crescita del PIL Inflazione media annua
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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Interscambio con l’Italia
Cina, Australia e Singapore sono i principali partner commerciali delle isole Salomone. L’Italia è fra i primi dieci mercati di destinazione delle esportazioni dell’arcipelago. Il nostro export nel 2005 è stato pari a 800.000 euro. L’Italia negli ultimi due anni (per i precedenti vi è scarsità di dati) ha fatto registrare un deficit com-merciale con l’arcipelago, per le importazioni di pesce conservato. Nel 2005 il deficit era pari a 7 milioni di euro.
Esposizione SACE al 31 marzo 2006
L’esposizione di SACE nel Paese è nulla.Esportazioni italiane nelle Isole Salomone per settori
(2005, %) Interscambio commerciale con le Isole Salomone
(1996-2005, mln€)
Singapore
SINGAPORE
Executive Summary
◆ L’economia di Singapore, che si basa principalmente sull’export, ha registrato una crescita del PIL in ter-mini reali del 6,4% nell’anno fiscale 2005/6. L’inflazione, pari allo 0,5%, non desta particolari preoccupa-zioni.
◆ La situazione politica rimane stabile. Il Governo ha avviato numerose riforme strutturali finalizzate a di-versificare l’economia e a ridurre le rigidità nel mercato del lavoro.
◆ Il settore bancario è sano e ben regolato, anche se le banche straniere faticano ad ottenere le licenze ne-cessarie per poter operare alla pari delle banche locali. Le 5 banche locali sono tra le più importanti nella zona del sud-est asiatico.
◆ L’outlook nel complesso è positivo. Gli investimenti esteri sono favoriti dal sistema legislativo, fiscale e ban-cario e dall’assenza di corruzione.
PIL (variazione % reale) 4,0 2,9 8,7 6,4 5,5
Inflazione media annua (%) -0,4 0,5 1,7 0,5 2,0
Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) 4,2 6,2 5,9 6,0 3,0
Bilancia dei pagamenti
•Esportazioni ($ mld) 140,6 161,7 200,9 232,5 256,6
•Importazioni ($ mld) -121,9 -132,1 -168,0 -194,5 -216,9
•Saldo Bilancia Commerciale ($ mld) 18,8 29,6 32,9 38,0 39,7
•Saldo transazioni correnti ($ mld) 11,9 22,3 26,3 33,3 34,2
•Saldo transazioni correnti/PIL (%) 13,4 24,1 24,5 28,5 26,7
Debito estero totale ($ mld) - 38,9 43,8 47,0 47,0
Debito estero totale/PIL (%) - 41,9 40,8 40,3 36,7
Debt service ratio (%) - - - -
-Riserve valutarie lorde ($ mld) 82,3 96,3 112,8 116,6
-Riserve valutarie lorde (mesi import.) 5,7 5,3 5,4 5,0
-Cambio SGD/US$ (fine periodo) 1,737 1,701 1,634 1,664
-P: previsioni.
Fonte: FMI. L’anno fiscale comincia il 1° aprile.
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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Rischio Politico
Politica Interna. Singapore ha un regime politico stabile. Le elezioni politiche, tenutesi il 6 maggio 2006, han-no confermato al potere Lee Hsien Loong, capo del People’s Action Party (PAP). Il PAP, che ha governato inin-terrottamente da quando il Paese ha ottenuto l’indipendenza nel 1959, ha vinto le elezioni con il 66,6% dei voti conquistando 82 degli 84 seggi. I restanti seggi sono andati al Worker’s Party (WP) e al Singapore Demo-cratic Alliance (SDA). Il PAP controlla la maggiore emittente televisiva e il principale quotidiano nazionale. Nei mesi precedenti alle elezioni il Governo ha ridistribuito parte degli avanzi delle partite correnti accumulati negli scorsi cinque anni, con quote variabili tra 125 e 1.700 dollari USA a persona.
Relazioni Internazionali. I rapporti diplomatico-commerciali tra Singapore e Cina si sono rafforzati durante gli ultimi 10 anni. Oggi, Cina e Singapore sono accomunati dall’obiettivo di espandere la zona di libero mercato a tutta l’Association of South-East Asian Nations (ASEAN), di cui Singapore è membro, entro il 2015. Dopo l’11 set-tembre 2001, le relazioni tra USA e Singapore si sono intensificate. Per far fronte al pericolo rappresentato dai gruppi fondamentalisti islamici residenti nella vicina Indonesia, Singapore ha stretto un accordo strategico con gli USA, che dovrebbe aumentare il livello di sicurezza di entrambi i Paesi attraverso uno scambio delle rispettive tecnologie. L’esistenza di tali gruppi ha invece complicato le relazioni tra Indonesia e Singapore. Tra Malaysia e Singapore esistono tensioni legate ai diritti sui confini territoriali e marittimi, ma soprattutto alla costruzione del ponte sullo stretto di Jahor (progettato per collegare i due paesi) a cui Singapore si oppone.
Rischio Economico
Attività economica. Nell’anno fiscale 2005/6 le condizioni generali dell’economia mondiale e la crescente do-manda di beni tecnologici hanno favorito la crescita economica. Il PIL ha registrato un aumento reale del 6,4%.
L’economia di Singapore si basa principalmente sull’export di beni manifatturieri. Il 70% del PIL è sostenuto dai Non-Oil Re-Exports (NORX), 2/3 dei quali sono prodotti di elettronica (destinati principalmente agli USA). Du-rante l’ultimo anno fiscale, l’industria manifatturiera è cresciuta del 9,3%, grazie alla buona performance del setto-re di ingegneria navale e off-shosetto-re (che ha beneficiato dalla richiesta degli USA di rimettesetto-re in sesto gli impianti per l’estrazione del petrolio presenti nel Golfo del Messico danneggiati dall’uragano Katrina), del settore chimico e farmaceutico (quest’ultimo in rapida espansione) e del settore dell’alta tecnologia ed elettronica. Il settore dei ser-vizi, che nel 2003/4 era stato colpito dal calo del turismo (che contribuisce per il 5% circa alla formazione del PIL) a causa sia dalla guerra in Iraq che dalla SARS, è cresciuto del 5,8%.
Nel maggio 2003 Singapore e USA (uno dei principali partner commerciali del Paese) hanno firmato il Free Tra-de Agreement (FTA). Inoltre, per tener testa al rapido sviluppo economico Tra-della Cina e Tra-dell’India, il governo ha av-viato numerose riforme strutturali, finalizzate a diversificare l’economia e a ridurre le rigidità nel mercato del la-voro. Nel 2006/7 uno sviluppo più contenuto dell’economia mondiale ed il rallentamento ciclico dell’industria dell’alta tecnologia dovrebbero rallentare la crescita dell’economia di Singapore intorno al 5,5%.
Spesa pubblica e inflazione. Nel 2005/6 il saldo del bilancio pubblico è stato pari al 6% del PIL. Durante gli ul-timi anni il Governo ha attuato varie riforme e realizzato programmi per dare supporto ai lavoratori non qualifi-cati. Ad esempio, con il Progress Package (Providing Opportunities through Growth, Remaking Singapore for Success), un programma che prevede la distribuzione di parte dell’avanzo pubblico, il Governo ha già redistribuito circa 1,64 miliardi di dollari USA. Inoltre, è stata ridotta l’aliquota sulla fascia di reddito più alta (dal 22% al 20%), che di-minuirà le entrate del governo dal 20,2% del PIL nel 2005/6 al 19% nel 2006/7. Queste riforme verranno estese almeno fino al 2006/7 e contribuiranno a ridurre l’avanzo pubblico fino al 3% circa.
Il tasso d’inflazione è moderato. Nel 2005/6 è stato mediamente dello 0,5%, tenuto sotto controllo principal-mente dalla riduzione dei prezzi delle automobili e dei prezzi al consumo della benzina. Per il 2006/7 si prevede
Singapore
un aumento del tasso medio d’inflazione al 2%, causato dal rincaro del prezzo del petrolio.
Bilancia dei pagamenti. Nel 2005/6 le esportazioni e le importazioni sono cresciute entrambe del 15,7%, por-tando l’avanzo della bilancia commerciale da 32,9 (nel 2004/5) a 38,0 miliardi di dollari USA. Per il 2006/7 l’au-mento previsto nelle esportazioni è del 10,4%, mentre per le importazioni è dell’11,5%. Ciò porterà l’avanzo com-merciale a 39,7 miliardi di dollari USA. Il saldo attivo delle transazioni correnti dovrebbe aumentare da 33,3 a 34,2 miliardi di dollari USA, diminuendo però in rapporto al PIL dal 28,5% al 26,7%.
Posizione debitoria e riserve valutarie. Da fine 2004/5 a fine 2005/6, il debito estero totale è aumentato da 43,8 a 47 miliardi di dollari USA. Tuttavia è diminuito rispetto al PIL, passando dal 40,8% al 40,4%. A fine 2006/7 il debito estero totale dovrebbe rimanere pari a 47 miliardi di dollari USA, riducendosi in termini di PIL al 36,7%.
Le riserve valutarie di Singapore sono aumentate negli ultimi tre anni sino ad arrivare a 116,6 miliardi di dollari USA (82,3 miliardi a fine 2002/3). In termini di copertura delle importazioni, il livello delle riserve si è mante-nuto abbastanza stabile intorno ai 5 mesi.
Tasso di cambio. Il dollaro di Singapore è regolato da un managed-floating exchange rate system. Dall’aprile 2004 al gennaio 2006, il tasso di cambio si è rafforzato del 4,5% nei confronti del dollaro USA. La Monetary Authority of Singapore (MAS), ha dichiarato che continuerà a far apprezzare gradualmente la valuta locale.
Rischio Bancario
Il sistema bancario di Singapore, gestito dalla Monetary Authority of Singapore (MAS), è sano e ben regolato.
Nel maggio del 1999 è stato avviato un programma per la liberalizzazione del settore. Lo scopo del progetto è quello di rafforzare il sistema e le banche locali di Singapore, ma soprattutto di migliorare la posizione del Paese come centro finanziario internazionale.
Attualmente il sistema bancario comprende 108 banche commerciali, di cui 5 nazionali e 103 straniere. Le banche nazionali di Singapore sono tra le più importanti nella zona Asiatica e sono: United Overseas Bank Ltd (o OUB Bank, che nel 2004 possedeva il 29% dei total assets) Oversea-Chinese Banking Corporation Ltd (OCBC Bank), Bank of Singapore Ltd, DBS Bank Ltd (fino al 2003 nota come The Development Bank of Singapore Ltd) e Far Eastern Bank Ltd. Nonostante le ultime riforme, rimane comunque difficile per gli stranieri ottenere le li-cenze necessarie per poter operare alla pari con le banche locali. Tra le 103 banche straniere solo 24 hanno un’operatività completa.
Debito Estero Crescita del PIL e inflazione
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RISCHIOPAESE• ASIA ORIENTALE EPACIFICO
Rischio Operativo
Fin dal 1965, Singapore ha adottato una politica economica favorevole al business, agli investimenti esteri e all’export. Il sistema legislativo è chiaro e ben sviluppato. Le tasse, le normative relative alle banche, alla fi-nanza, alla sicurezza nelle industrie e al lavoro, sono tutte formulate tenendo conto degli interessi degli in-vestitori esteri e delle imprese locali. Singapore è rinomato per l’assenza di corruzione, classificandosi tra i pri-mi 5 Paesi al mondo nel Transparency Corruption Perceptions Index. Inoltre, il Paese è firmatario della Conven-zione di Washington e della ConvenConven-zione di New York.
Il valore degli investimenti diretti esteri è oggi quasi il doppio del PNL. L’agenzia che si occupa di promuo-vere gli investimenti diretti esteri e pianificare lo sviluppo industriale e commerciale è il Singapore Economic Development Board (SEDB). L’agenzia promuove i settori che possono contribuire maggiormente alla crescita dell’economia con incentivi che incoraggiano gli investimenti esteri. Inoltre, vengono offerti vari tipi di age-volazioni alle compagnie che investono in nuove tecnologie, training e sviluppo dei prodotti.
Le uniche restrizioni esistenti sono rintracciabili nel settore bancario e, soprattutto, nel settore dei media: nes-sun azionista può possedere più del 3% del pacchetto azionario dei quotidiani.
Le infrastrutture di Singapore sono di alto livello. L’aeroporto è uno dei più efficienti e attualmente è in co-struzione un terzo hub (pronto nel 2008) che aumenterà la capacità dell’aeroporto fino a 64 milioni di pas-seggeri. Il porto è fondamentale per il Paese poiché rappresenta uno degli snodi commerciali più importanti dell’area e nel 2005 è stato il più frequentato del mondo.
Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali
Fondo Monetario Internazionale. Non ci sono finanziamenti da parte del FMI. I rapporti con l’istituzione si limitano alle consultazioni periodiche (Articolo IV).
Banca Mondiale. L’ufficio della WB a Singapore, aperto a settembre 2001, è diventato il centro della WB nel-la zona asiatica. Non ci sono finanziamenti da parte delnel-la WB di cui Singapore è finanziatore netto e mem-bro attivo in tutte le 5 istituzioni del Gruppo. Nel settembre 2006 il Paese ospiterà il WB Annual Meeting, con-solidando ulteriormente il rapporto con l’istituzione.
Banca Asiatica di Sviluppo. Singapore è membro dell’ADB dal 1966. Al momento la ADB non ha progetti attivi nel Paese.
Interscambio con l’Italia
Durante il 2004, i maggiori partner commerciali di Singapore sono stati la Malaysia e gli Stati Uniti. Il 15,2%
delle esportazioni sono state dirette in Malaysia, che ha fornito il 15,3% delle importazioni. Con gli Stati Uni-ti, le esportazioni sono state circa il 13% e le importazioni il 12,7%.
L’interscambio commerciale tra Singapore e Italia è sempre stato favorevole a quest’ultima. Il picco è stato raggiunto nel 2001, quando l’Italia ha esportato beni per 1,7 miliardi di euro, importandone contempora-neamente 0,4 miliardi. Dal 2004 al 2005, le esportazioni sono invece calate del 4,4%, mentre le importazio-ni sono aumentate del 17,2%. I due settori dominanti delle esportazioimportazio-ni italiane verso Singapore sono l’elet-tronica ed elettrotecnica e la meccanica strumentale, che costituiscono rispettivamente il 41% e il 16% delle esportazioni totali verso il Paese.
Singapore
Esposizione SACE al 31 marzo 2006
Gli impegni di SACE verso Singapore ammontano a 27,77 milioni di euro di cui 0,64 milioni a breve termi-ne e 27,13 milioni a medio-lungo termitermi-ne.
Non ci sono né sinistri in corso, né indennizzi da recuperare.
L’esposizione complessiva di SACE (comprensiva della quota interessi degli impegni in essere) è pari a 34,1 milioni di euro, pari allo 0,1% dell’esposizione totale.
Esportazioni italiane in Singapore per settori (2005, %)
Interscambio commerciale con Singapore (1996-2005, mln€)