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Budget Economico

CAPITOLO III IL BUDGET

3.4 Budget Economico

I differenti prospetti operativi definiti nel corso delle pagine precedenti si sintetizzano nel cosiddetto budget economico. Esso quindi riassume tutte le stime fate fino ad ora e pone gli obiettivi aziendali in termini di reddito252.

Alcune voci di costo o di ricavo, non caratterizzate da elevata complessità, possono essere inserite direttamente in questo budget, senza che si presenti la necessità di crearne uno di apposito253.

Il budget economico ha la stessa forma del conto economico, con la differenza, però, di essere costruito su stime previsionali e non a consuntivo.

Generalmente, i principali valori di sintesi determinati precedentemente con i budget operativi sono aggregati in un primo momento secondo la logica a costi e ricavi in modo casuale e solo successivamente sono riclassificati secondo la logica utilizzata per il bilancio d’esercizio, in modo tale da garantire un confronto con l’andamento economico con gli anni precedenti.

Com’è stato in precedenza detto, il budget solitamente ha una durata annuale con una suddivisione in differenti sottoperiodi (semestrali, quadrimestrali, trimestrali, bimestrali e mensili), in modo da garantire una maggiore visione analitica dell’andamento dell’azienda al management.

La forma del budget economico varia secondo le esigenze aziendali e soprattutto dalle modalità con cui è strutturata la contabilità analitica. Generalmente quando la contabilità analitica è a full costing, il budget assume la forma a conto economico a valore della produzione e valore aggiunto o a ricavi e costo del venduto. Quando, invece, la contabilità analitica e a direct costing, il budget assume la forma di conto economico a margine di contribuzione o a doppio margine di contribuzione (industriale e commerciale)254.

252 FABRIZIO BENCINI, FRANCESCO FERRAGINA, VINCENZO FERRAGINA, MATTEO MANCARUSO, in Come

si prepara il Budget, Gruppo 24ORE, p. 82

253 MARIA SILVIA AVI, in Management Accounting, Volume II, Cost Analysis, EIF-e.Book, 2012, p. 190 254 FELICE ALOI, ANTONGIULIO ALOI, in Il budget e il controllo di gestione per le PMI, IPSOA, Milano, 2012, p. 148

A prescindere dalla forma del budget economico scelta alla fine si giunge al reddito operativo, che può essere considerato come un risultato intermedio della gest caratteristica. Esso non include quindi gli oneri finanziari e altre voci dell’area extra caratteristica, che saranno determinate nel corso della programmazione finanziaria

Figura 21

A seguito di quanto detto, è ora opportuno presentare la struttura delle differenti riclassificazioni di conto economico che possono essere usate nella

economico.

Conto economico a Valore della produzione e Valo

Il conto economico riclassificato a valore della produzione e valore aggiunto distingue i costi di produzione interni da quelli

cioè la capacità dell’azienda di generare “ricchezza"

255 ALBERTO BUBBIO, in Il budget, Principi e soluzioni tecnico

per affrontare la complessità gestionale,

A Direct Costing

Conto economico a margine di contribuzione

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A prescindere dalla forma del budget economico scelta alla fine si giunge al reddito operativo, che può essere considerato come un risultato intermedio della gest caratteristica. Esso non include quindi gli oneri finanziari e altre voci dell’area extra

, che saranno determinate nel corso della programmazione finanziaria

21 - Possibili configurazioni del budget economico

A seguito di quanto detto, è ora opportuno presentare la struttura delle differenti ssificazioni di conto economico che possono essere usate nella redazione del budget

Conto economico a Valore della produzione e Valore aggiunto

Il conto economico riclassificato a valore della produzione e valore aggiunto distingue i costi di produzione interni da quelli esterni, determinando il cosiddetto valore aggiunto cioè la capacità dell’azienda di generare “ricchezza". Da tale riclassificazione è ottenuto

Il budget, Principi e soluzioni tecnico-strutturali per tipi d’impresa, Modelli e per affrontare la complessità gestionale, Il sole 24ORE, Milano, 2005, p. 195

Contabilità analitica A Direct Costing Conto economico a margine di contribuzione A Full Costing Conto economico a valore della produzione e valore aggiunto Conto economico a ricavi e costo del A prescindere dalla forma del budget economico scelta alla fine si giunge al reddito operativo, che può essere considerato come un risultato intermedio della gestione caratteristica. Esso non include quindi gli oneri finanziari e altre voci dell’area extra

, che saranno determinate nel corso della programmazione finanziaria255.

A seguito di quanto detto, è ora opportuno presentare la struttura delle differenti redazione del budget

Il conto economico riclassificato a valore della produzione e valore aggiunto distingue i , determinando il cosiddetto valore aggiunto, . Da tale riclassificazione è ottenuto

strutturali per tipi d’impresa, Modelli e casi

Conto economico a ricavi e costo del

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anche il margine operativo lordo (MOL), definito anche Earnings Before Interests Tax

Depreciation and Ammortization (EBITDA,) un importante indicatore economico della

gestione caratteristica, caratterizzato da una ragionevole oggettività, in quanto le uniche grandezze di natura soggettiva al suo interno sono rappresentate dalla voce delle rimanenze e dei lavori interni. Esso inoltre esprime anche un flusso monetario potenziale, in quanto al suo interno non sono presenti le voci degli ammortamenti, degli accantonamenti e le svalutazioni (costi non monetari)256.

L’uso di questa riclassificazione è maggiormente indicato nelle aziende che presentano lunghi cicli di produzione.

Di seguito è presentata la riclassificazione: + Ricavi netti di vendita

± Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione + Valore dei lavori interni

= Valore della produzione ottenuta (A) + Acquisti netti di materie

± Variazione delle rimanenze di materie + Spese per prestazioni di servizi + Canoni di locazione

= Costi di produzione esterni (B) = Valore Aggiunto (A-B)

- Costo del personale

= Margine Operativo Lordo

- Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni materiali e immateriali - Accantonamenti per rischi e oneri

= Reddito Operativo Della Gestione Caratteristica + Proventi netti da partecipazioni "strategiche" + Altri proventi netti

- Oneri finanziari

= Risultato prima delle imposte - Imposte sul reddito

= Reddito Netto

Figura 22 - Conto economico riclassificato a valore della produzione e valore aggiunto

256 PIEREMILIO FERRARESE, MORENO MANCIN, CARLO MARCON, UGO SOSTERO, in Elementi di bilancio e

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Conto economico a Ricavi e Costi del venduto

Il conto economico riclassificato a ricavi e costi del venduto si concentra sul momento della vendita rispetto a quello della produzione, in cui dalla differenza tra i ricavi e i costi del venduto è ottenuto il risultato operativo della gestione caratteristica.

L’utilizzo di tale riclassificazione è maggiormente indicato in quelle realtà aziendali che presentano brevi cicli di produzione e che la produzione non sia in commessa ma in serie. La qualità informativa dello schema è determinata dalla qualità della contabilità analitica aziendale257.

Di seguito è presentata la riclassificazione:

Ricavi netti di vendita (A)

+ Acquisti netti di materie e merci

± Variazione delle rimanenze di materie e merci + Spese di prestazioni e servizi

+ Canoni di locazione + Costo del personale

+ Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni materiali e immateriali + Accantonamenti per rischi e oneri futuri

± Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione - Valore dei lavori interni

= Costo del venduto (B)

= Reddito Operativo Della Gestione Caratteristica (A-B) + Proventi netti da partecipazioni "strategiche"

+ Altri proventi netti - Oneri finanziari

= Risultato prima delle imposte - Imposte sul reddito

= Reddito netto

Figura 23 - Conto economico a ricavi e costo del venduto

257 PIEREMILIO FERRARESE, MORENO MANCIN, CARLO MARCON, UGO SOSTERO, in Elementi di bilancio e

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Conto economico a margine di contribuzione

Il conto economico riclassificato a margine di contribuzione presenta una struttura che distingue solamente tra i costi variabili e costi fissi258. Può essere utilizzata

un’impostazione simile a quella del conto economico riclassificato a ricavi e costi del venduto, in cui allo schema classico viene aggiunta la voce intermedia, denominata margine lordo di contribuzione, ottenuta dalla differenza tra i ricavi e i costi variabili del venduto.

Tale riclassificazione può essere utile per svolgere le analisi di sensitività, che verificano gli effetti sul reddito derivanti da riduzioni o aumenti dei volumi di vendita, in quanto la variabile delle vendite può presentare un’alta variabilità. Solitamente sono definiti tre possibili scenari: il più probabile, il peggiore e il migliore259.

Da un impostazione del conto economico di questo tipo è inoltre possibile determinare importanti indicatori a supporto del management, come il break even point e la leva operativa, in cui per una loro definizione si rimanda al primo capitolo di questo elaborato.

Di seguito, è proposta la struttura del conto economico riclassificato a margine di contribuzione.

Ricavi netti di vendita (A)

+ Costi variabili di produzione + Costi variabili commerciali + Altri costi variabili

= Costi variabili del venduto (B) = Margine di contribuzione (A-B) + Costi fissi di produzione

+ Costi fissi commerciali

+ Costi fissi generali e amministrativi = Costi fissi (C)

258

ROBERT N. ANTHONY, DAVID F. HAWKINS, DIEGO M. MACRI’, KENNETH A. MERCHANT, in Sistemi di

controllo, Analisi per le decisioni aziendali, McGrraw-Hill, Milano, 2012, p. 53

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= Reddito Operativo Della Gestione Caratteristica (A-B-C) + Proventi netti da partecipazioni "strategiche"

+ Altri proventi netti - Oneri finanziari

= Risultato prima delle imposte - Imposte sul reddito

= Reddito netto

Figura 24 - Conto economico riclassificato a margine di contribuzione

In alternativa, soprattutto per quelle aziende che possono essere definite “marketing-

oriented”, il conto economico può essere riclassificato a doppio margine di

contribuzione, che a differenza di quello precedente presenta ha una suddivisione in due parti proprio del margine di contribuzione. Nella prima parte si determina il cosiddetto margine di contribuzione industriale che riflette la gestione produttiva aziendale. Ai ricavi devono essere sottratti i costi variabili di natura produttiva. Nella seconda si determina il margine di contribuzione commerciale che riflette la gestione commerciale aziendale. Al margine precedentemente determinato devono essere sottratti i costi variabili di natura commerciale260.

Anche per tale riclassificazione può essere utilizzata la struttura del conto economico a ricavi e costi del venduto261 e valgono le considerazioni fatte in merito alla

riclassificazione a margine di contribuzione sulle differenti analisi che possono essere effettuate (break even point, analisi di sensitività e leva operativa).