Politiche pubbliche condivise – Comunità pensanti Francesca Cisternino
5. Il Post-cantiere
A distanza di circa due anni dalla chiusura del cantiere Facciamo Centro, al fine di conoscere se e in che maniera le indicazioni emerse avessero avuto un prosieguo e, soprattutto, se avessero trovato accoglienza a livello tecnico- burocratico e istituzionale, è stata avviata una corrispondenza tramite posta elettronica con i referenti territoriali del Cantiere: il presidente dell’associazione Città Fertile, l’assessora comunale alla partecipazione pro-tempore, la respon- sabile dell’Ufficio Relazioni col Pubblico e il referente dello IACP.
a) le indicazioni e le richieste degli abitanti delle case popolari hanno trovato un concreto accoglimento/realizzazione da parte dello IACP e, se sì, in che misura?
b) le indicazioni dell’OST e dei laboratori urbani hanno inciso, e in che misura, sul progetto complessivo di rigenerazione urbana?
c) l’esperienza partecipativa sperimentata a Galatina, ha inculcato il seme della partecipazione, oppure è rimasta appannaggio dei pochi? Inoltre, quale è stato l’atteggiamento degli apparati decisionali sia politici che tecnico- burocratici?
Da questo scambio di corrispondenza è unanimemente emerso come l’ostacolo più difficile da superare nel realizzare una progettazione partecipata risiede nell’autoreferenzialità dell’apparato tecnico-dirigente del Comune, in grado anche di vanificare la volontà innovatrice degli amministratori. Emble- matiche in merito sono state le risposte dei referenti contattati:
a) I dirigenti tecnici nel 2008 si eclissarono del tutto per tutta la durata del Cantiere. Sinceramente mi sembra abbiano vissuto questa cosa della parte- cipazione come un’interferenza e un fastidio, di fatto vestendo il ruolo di apparato decisionale assoluto, con pieno convincimento di una propria, esclusiva competenza.
b) Credo che non solo la classe politica non è formata alla reale utilizzazione dei processi partecipativi, ma che lo scoglio maggiore si trovi nella classe dirigenziale che addirittura ostacola l’attuazione di tali processi spesso con- siderati un’inutile perdita di tempo.
c) Anche quando la prossimità viene tenuta in conto, le decisioni rimangono appannaggio esclusivo dei rappresentanti istituzionali.
Tuttavia, i cittadini iniziano a non rassegnarsi nel vedersi esclusi nelle scelte relative alla progettazione urbana; è indicativo quanto è avvenuto nel caso della redazione delPIRU in cui i cittadini sono stati coinvolti a progetto già deciso e ultimato, su zone e con interventi assolutamente non condivisi, tanto da far promuovere un’autonoma raccolta firme che chiedeva di rivedere il progetto tenendo realmente conto delle esigenze dei cittadini.
Il Cantiere ha lasciato, comunque, tracce positive: l'Osservatorio Regionale della Condizione Abitativa da tempo segnala Facciamo Centro come cantiere significativo della rigenerazione urbana5. Inoltre, nell’ambito del Piano Strategi-
5 <http://orca.regione.puglia.it/index.php?option=com_content&view=article&id> (ultima visita: mar-
co Area Vasta Lecce 2005-2015, il cantiere di partecipazione di Galatina è stata ritenuto un meccanismo generativo potenziale per un futuro strategico urbano fondato sulle persone e sulle periferie. Ma è soprattutto nella Scuola che l’esperienza di Galatina ha avuto un seguito, ricordato dalla seguente testimo- nianza:
la scuola primaria che ha ospitato l'OST e la progettazione partecipata di Parco del So-
gno ha sviluppato l'esperienza, attuando, fra marzo e giugno 2010, un PON di 50 ore
dedicato alla Cittadinanza Attiva, con una piena applicazione di molti metodi e strumenti: dal Brainstorming all'EASW, dal Metaplan ai giochi di cooperazione, fino all'evoluzione di
Parco del Sogno in progettazione partecipata. Tutte le classi quinte hanno sperimentato un OST adattato al mondo dell'infanzia. Da questo è nato un programma per una città dei
bambini e delle bambine, consegnato al sindaco6.
Nell’ottobre 2010 la nuova Amministrazione ha fatto proprio l'OST come strumento di lavoro e d’innovazione delle politiche giovanili, con il coinvolgi- mento di tutti gli istituti superiori7. Le metodologie partecipative apprese e sperimentate si sono mostrate capaci di creare un contenitore dove sfera razio- nale e sfera emozionale si incontrano e diventano significativamente produttive.
Il tutto mediato dalla riscoperta del beneficio dello stare insieme e per il be- ne comune, inteso come protagonismo corresponsabile lungo una traiettoria di riappropriazione del valore comunitario, nel senso dell’appartenenza non solo localistica ma più in generale di responsabilità umana che tende a divenire re- sponsabilità pubblica.
Da questa ricerca è emersa la possibilità di crescita del potere contrattuale del cittadino a condizione che si riconosca la validità della sua azione proposi- tiva in quanto portatore di specifiche competenze di contesto. Infine si sono avute indicazioni su come possa essere contrastata la chiusura nell’individualismo che ha prodotto la frammentazione e lo scollamento del corpo sociale: il principio della sussidiarietà e la pratica delle politiche pubbli- che condivise, supportate da appropriate metodologie partecipative, possono costituire una modalità concreta per contribuire alla transizione da una società caratterizzata da frammentazione, separatezza, isolamento e auto-referenzialità,
6 <http://issuu.com/terzocircologalatina/docs/pon_cittadini_attivi_1> (ultima visita: febbraio 2012). 7 <http://issuu.com/cittafertile/docs/instant_report_ost_partecipattivamente> (ultima visita: febbraio
a una comunità pensante caratterizzata dal reciproco riconoscimento e dal ri- trovato legame fiduciario dove il bene relazione è fondamento.
Bibliografia
BOBBIO L. (2007). Amministrare con i cittadini. Viaggio fra le pratiche di partecipazio-
ne in Italia, Rubettino, Roma.
OWEN H. (2008) Guida all’Open Space Tecnology, Genius Loci, Milano.
PABA G., (1998) “Sofferenza e competenza. Su alcuni dilemmi del rapporto tra bambini e città”, La Nuova Città, vol. 7, n. 1, pp. 5-15.
Sitografia
<http://issuu.com/cittafertile/docs/instant_report_ost_partecipattivamente> (ultima visita: febbraio2012).
<http://issuu.com/terzocircologalatina/docs/pon_cittadini_attivi_1> (ultima visita: febbraio2012)
http://orca.regione.puglia.it/index.php?option=com_content&view=article&i d (ultima visita marzo: 2012).