524 1632, febbraio 10, Cagliari
Pietro Guiò, sindaco della città di Alghero, chiede l'approvazione dei seguenti capitoli:
1. poiché negli atti del Parlamento Gandía la richiesta della città di conferma-re tutti i privilegi in uso e non in uso, sebbene ufficialmente decconferma-retata, è stata parzialmente omessa negli atti ufficiali, il sindaco di Alghero chiede che tutti i privilegi vengano considerati come perpetuamente in uso e fatti osservare da tutti gli ufficiali e ministri della Corona;
2. in considerazione del fatto che la popolazione e il commercio sono diminui-ti e la città paga ogni anno 5850.9 soldi e 9 denari in rate censuarie, sottoscritte per far fronte ai bisogni della Corona, e tali uscite sono di gran lunga superiori alle entrate, il Consiglio civico chiede al sovrano la concessione di un numero di sacche di grano pari all'importo dei debiti accumulati;
3. la città, a causa dello spopolamento determinato dalla peste del 1582 e dei danni economici subiti a seguito dell'autorizzazione all'imbarco nel porto di Torres dei prodotti sardi diretti in Italia, Francia e Spagna, chiede che il sovrano annulli i privilegi fiscali concessi ai sassaresi così da consentire ad Alghero di riprendere il suo ruolo commerciale e di pagare gli interessi ai sottoscrittori del debito pubblico non al 3% ma al 6%, come era stato inizialmente stabilito;
4. che per rianimare la vita della città e accrescere le sue funzioni amministra-tive e la sua popolazione gli uffici del Governatorato del Capo di Sassari e del Logudoro o quelli del Tribunale dell'Inquisizione vengano trasferiti dalla città di Sassari ad Alghero;
5. poiché da tempo immemorabile la custodia delle chiavi della città e l'aper-tura e la chiusura delle sue porte viene effettuata dal veghiere e dal consigliere a ciò delegato, il sindaco chiede che tale privilegio, riservato ai membri del Consiglio, venga definitivamente sanzionato con un decreto reale;
6. che a spese delle casse regie si provveda ad impiantare delle saline perché per mancanza di sale la popolazione è costretta a impastare la farina e a prepara-re il pane con acqua di maprepara-re;
7. che si provveda a fare un nuovo censimento fiscale e alla città di Alghero siano restituite le quote di donativo ingiustamente pretese dalla regia cassa poi-ché negli ultimi tre Parlamenti la città, pur introitando minori entrate fiscali della città
di
Sassari, ha dovuto pagare, in proporzione, un tributo molto mag-giore;8. essendo il ponte che collega la città con Porto Conte e con il capo della Galera così stretto da consentire a malapena il passaggio dei soldati e delle vetto-vaglie, esso non permette, in caso di attacco a quei luoghi, il passaggio di consi-
stenti rifornimenti e soccorsi; la città chiede che tale opera venga ristrutturata e allargata;
9. dopo avere esibito il privilegio annonario che le consente di immagazzinare 1000 rasieri di frumento e l'autorizza ad acquistarli in alcune ville, Alghero chie-de al sovrano di chie-decretare un capitolo di Corte che obblighi il governatore chie-del Capo di Sassari a rispettare quanto è stato concesso ai suoi cittadini;
10. poiché i cittadini di Alghero sottoposti a processo vengono giudicati da una giuria composta da 24 probiviri e a causa della scarsa popolazione non è faci-le comporre un colfaci-legio giudicante così numeroso, la città chiede che il numero dei giurati sia ridotto a 12 e che vengano insaccolate a tal fine persone esperte di diritto e di grande prestigio sociale;
11. per antico privilegio la giuria che esamina le cause criminali è composta dai consiglieri civica; dal veguer e dai probiviri e giudica sia delinquenti recidivi sia cittadini (che per disgrazia o sfortuna vengano accusati di gravi delitti).
Poiché non è giusto che gli imputati che hanno compiuto un delitto non inten-zionale vengano tratti davanti al collegio giudicante in catene come dei ladri abi-tuali, la città, per evitare loro ulteriore disonore, chiede che questi sfortunati siano rappresentati al processo da un procuratore e non escano dalla prigione prima della pubblicazione della sentenza;
12. i pezzi di artiglieria sottratti alla città e trasferiti in altre località del Regno per rafforzarne le difese vengano immediatamente restituiti;
13. il re decreti ancora una volta l'esenzione dei cittadini di Alghero dal paga-mento di qualsiasi dogana o diritto nei porti, nelle città e nelle ville del Regno e disponga la restituzione delle somme incamerate indebitamente;
14. le merci sdoganate ad Alghero non vengano ritassate nelle altre città o porti;
15. il governatore del Capo di Sassari non possa intromettersi nelle cause per debiti inferiori a 250 lire né inviare in città alguazili o procuratori a tale scopo;
16. la città si lamenta per le continue vessazioni esercitate dal governatore del Capo di Sassari nei confronti dei nobili algheresi, molti dei quali, per difendersi da tali angherie, hanno trasferito la loro residenza a Sassari o a Cagliari ponen-dosi sotto la protezione dello Stamento, e chiede che anche i nobili algheresi pos-sano riunirsi in città come sezione stamentaria per poter protestare contro gli illeciti ordini degli ufficiali regi;
17. gli uffici di veguer, assessor e sotveguer vengano riservati ai nobili nati nel luogo perché gli stranieri non conoscono le usanze e i privilegi della città e sono interessati solo ad arricchirsi;
18. non possa essere nominato veguer o consigliere capo chi non è cavaliere, nobile o persona di eminente prestigio;
19. per evitare la dispersione o la perdita degli atti notarili la città chiede che quando il notaio muore senza lasciare sostituti le sue scritture vengano deposita-
te dagli eredi nell'archivio della città e se ne faccia l'inventario;
20. il sovrano conceda alla città una sacca di grano di 6 mila o 7 mila quintali al fine di impegnare il ricavato nella costruzione di un monastero in cui i ceti privilegiati possano sistemare le proprie figlie, qualora la famiglia non abbia i mezzi per mantenerle o non possa pagare la dote per maritarle;
21. la Tesoreria regia abbuoni le somme dovute dalla città per la polvere da sparo indebitamente utilizzata per festeggiare alcune importanti ricorrenze reli-giose. (Il sovrano manifesta la sua disapprovazione lasciando cadere la richiesta);
22. in considerazione del fatto che i signori dei feudi vicini cercano di acqui-stare a basso prezzo il grano dei loro vassalli per creare ad Alghero artificiose carestie al fine di vendere i cereali alla città a prezzi elevati, il sindaco chiede al re di decretare per capitolo di Corte che i baroni non possano impedire ai loro vassalli di portare il raccolto in città (qualora lo desiderino) né proibire agli algheresi di far provviste nei villaggi infeudati.
23. essendo la piazzaforte di Alghero una della più importante del Regno, il sovrano obblighi un capitano dell'esercito a risiedervi permanentemente e a fis-sare in essa anche la residenza del munizioniere del Capo di Sassari;
24. poiché i soldati dei tercios che sono stati alloggiati alcune volte in città hanno causato ingenti danni alle case bruciando porte ed infissi, il sindaco chie-de al sovrano di addossare in futuro ogni danno causato dai militari alle casse regie;
25. per far fronte alle persistenti difficoltà finanziarie della città il sovrano conceda un'unica sacca dí 9 mila quintali di grano da utilizzare per acquistare i 4 mila rasieri del frumento d'annona che si possono conservare in città e ne auto-rizzi successivamente la vendita destinando il guadagno ricavato al pagamento dei debiti accumulati dalle casse civiche;
26. in considerazione del fatto che gli abitanti della città godono del privilegio di essere giudicati in unica istanza dall'assessore per le cause civili e dal veghiere o giudice ordinario per le criminali, il sindaco chiede che il Governatore del Logudoro non possa intervenire contro i cittadini algheresi né inviare commissa-ri per giudicarli.
27. il Governatore del Capo di Sassari non possa convocare d'urgenza i nobili, il veghiere e i consiglieri civici a Sassari senza prima averne dato notizia al viceré;
28. per evitare brogli elettorali l'insaccolazione dei consiglieri venga fatta a scrutinio segreto, utilizzando palline bianche per l'approvazione e nere per l'e-sclusione, e dopo l'uso esse vengano riversate sul tavolo dove il segretario prov-vederà a conteggiarle e a verificare il rispetto delle procedure di voto;
29. per evitare che le barche coralline disertino il porto di Alghero ai corallari venga concessa la possibilità di rifornirsi senza pagare diritti alle guardie della Procurazione reale che li pretendono indebitamente;
30. il re autorizzi l'ingresso di algheresi armati nel territorio della Nurra, amministrato dalla città di Sassari, per cercare il bestiame che è stato loro rubato senza correre il rischio di essere arrestati dalle autorità. Alghero chiede inoltre che il sovrano restituisca al loro giudice naturale i nativi di Alghero che compio-no qualche delitto in territorio di Sassari o i sassaresi che compiocompio-no delitti nel territorio di Alghero;
31. poiché talvolta accade che quando i commissari interrogano i rei di delitti i notai riassumono con scarsa aderenza ai fatti le testimonianze di individui che non sanno né leggere né scrivere, la città chiede che un commissario firmi per conto degli imputati analfabeti. (Il viceré respinge il tentativo di affidare al giu-dice istruttore la certificazione dell'interrogatorio della persona che quest'ultimo considera colpevole);
32. per evitare che il carceriere lasci fuggire gli imputati accordandosi con essi e ricevendo da costoro quel salario che la città non è in grado di corrispondergli, Alghero chiede al sovrano di assegnare al guardiano della prigione una paga di 40 scudi in modo che tale ufficio venga svolto da persone di un certo prestigio sociale. Qualora la regia cassa non ne abbia la possibilità la città chiede che tale somma sia detratta dagli stipendi e dalle entrate del veghiere, del suo sostituto, del notaio e dello scrivano della Vegheria;
33. il governatore del Capo di Sassari e gli ufficiali dell'Inquisizione non pos-sano vendere a Sassari il pesce che ad Alghero affermano di acquistare esente da diritti fiscali per uso personale; essi inoltre per pescare attendano la preventiva autorizzazione del veghiere. La città chiede inoltre che i pescatori algheresi siano obbligati a portare tutto il pescato nella pescheria civica in modo da evitare le solite frodi a danno delle finanze civiche;
34. l'incarico di assessore della città abbia durata annuale e non possa essere venduto, come si è tentato di fare, per un'intera vita;
35. in considerazione dei danni inferti ai beni della città e degli algheresi dai soldati dei tercios che vi hanno recentemente alloggiato e del fatto che Alghero deve pagare le armi assegnate agli abitanti dalla Procurazione reale, i consiglieri chiedono che si proceda alla cancellazione dei debiti reciprocamente rivendicati dalle parti così da pareggiare con i crediti vantati dalla città quelli richiesti dalla corte regia per gli archibugi distribuiti;
36. alle altre città e agli stranieri non siano concessi privilegi a danno di Alghero.
A c. 867 Illustrissim y reverendissim sefior President y Capità generai.
Lo doctor Pere Guiò, cavaller, conseller en cap y sindich de la magnifica ciutat de 1.Alguer, constituit per lo real generai Parlament que vostra serioria illustre, en nom del rei nostre sefior, se gelebra, inseguint lo lloable costura que sempre se ha observat en los Parlaments passats en que los serenissims reis de Aragó, de imortal memoria, y
sos presidents dotaren y concediren diverses grasies, y mersets en generai y en parti-cular a la dita cíutat, que tant fidelíssima es estada sempre a dits serenissims reis, espe-rant.ne no menors de la magestat del Rei nostre sefior que vuy benaventuradament regna, y de vostra sefioria illustre en aquest Parlament per lo que convé al bon govern de dita ciutat, reparo, y subvensió de aquella, diu y representa les coses seguents:
1 Primerament diu a vostra sefioria illustre que en lo Parlament celebrat per lo excel-lentissim duch de Gandia per part de dita ciutat se representà de com per esser aquel-la fortalesa cap y caquel-lau del Cap de Logudoro per sa conservassió los dits serenissims reis li havian concedit molts privilegis, y gracies les quals se demanan fossen guarda-des tant les usaguarda-des, y que estan en viridi observancia, com las no usaguarda-des y per dit excellentissim duc se provehí que se observassen a la dita ciutat dites gracias, privile-gis, segons la serie y tenor de aquells, tot abhus llevat, lo qual capitul essent estat pre-sentat a sa Magestat ab lo proges del Parlament, si bé si digue que estava bé decretat, pero se agnadiren les paraules seguents: «en quant ditas grassias y privilegis estan en hus», ab lo que se vingué a destruir y revocar lo cap més principal de dit capitul y provisió, per que sobre susdits privilegis y grasies estan o no estan en hus solen naxer molts altercats y dissengions que causan diversos plets, ab no pochs dains y gastos de dita ciutat y sos habítadors contra la voluntat e intensió de dits serenissims reis, los quals en la concessió de dits privilegis volgueren y ordenaren de que aquells fossen perpetuos y que sempre se deguessen observar y si en alguns casos se son dexats de ferl.os guardar y posar en execussió es estat / per defecte dels jutgies y ministres que c. 867v.
son estats renitents, o, negligents y no de hu ni pot causar perjudissi a la dita ciutat;
per sò lo dit sindich supplica a vostra sefioria illustre mane per part de sa Magestat provehir y decretar que de assi avant se observen les dites grasies y privilegis, tant los usats, com lo no usats, tot abhus llevat.
Que se fassa com se supplica.
Montserratus Vacca secretarius. /
(Que se guarde lo decretado en el Parlamento del duque de Gandia. Episcopus pre- B c. 177 ses). /
2 Item, lo dit sindích diu que la dita ciutat per los infortunis y desgrasies tant notories A c. 867v.
que ha tingut es vinguda a manco en sa poblassió y per conseguent en son comersi, en modo que las rendas de dita ciutat se son diminuides y es estada forsada enpegnar.se en moltissims millanars que segons la fe y certificatoria del secretari de dita ciutat respon casctín ain sinch mil vuit centos sinquanta una lliures, nou sous y nou dines, mes del que té de renda, y vuy deu de pengions més de setanta tnil lliures y es cert que si no se li dona remei vindrà en breu a esser tant carregada que després serà casi impossible son desempefio y podria ser que ne resultas sa total destrussió; per sò per subvenció de dita ciutat y conservassió de aquella, de la qual en gran part dependeix la del present Regne, per ser la primera fortalesa després de Caller, supplica a vostra
serioria illustre lo dit sindich mane en nom de sa Magestat ferii grasía y merced de sacas competents ab que puga restaurar.se y pagar lo que deu.
Que par molt just y convenient per la conservagio de aquella ciutat per ser de tanta importansia en lo present Regne y que lo suppliquen a sa Magestat.
Vacca secretarius. /
B c. 177v. (Que en la occasion presente no ha lugar lo que se supplica y que adelante lo acuerden que su Magestad mandarà veer la merged que les godrà hacer. Epíscopus preses). / A c. 867v. 3 Item diu lo dit sindich que la molta necessitat y pobresa en que vui està la ciutat de
1.Alguer ha procehit de la peste de l.ain 1582 y de haver sa magestat concedit port a la ciutat de Sasser en Port de Torres, en notable dain y perjudissi de la ciutat de 1.Alguer, contravenint als reals privilegis concedits per los serenissima reis de Aragó, de que ha resultat que tot lo negoci y comerci tant de Espalia com de Francia e Italia se es reti- c. 868 rat / al dit Port de Torres de hont la ciutat de Sasser ne ha tingut y vui ne té
grandissi-ma utilitat, crexent cada dia sas rendas y augmentant les haziendes de sos habitadors al pas que las de l.Alguer y de sos naturals y residents en ella se son diminuides, essent que los drets de la ciutat, que en altro temps se arrendavan per un trienni en sinquan-ta mil lliures, vui per lo mateix temps de tres ains no se arrendan en més doze mil lliu-res, y es estat necessari per evitar dita ciutat de 1.Alguer majors dains e inconvenients consignar sos drets als sensalistas y sos acreadors que repartits entre ells apenas cobran rahó tres per gent com sia que son carregats llurs gensal a sis y a set per gent y los demés de ells se son presos per servir sa Magestat segon dels actes de carrega-ments es millor de veure que ha y deu moure al rei nostre sefior ultra lo ser de son real servei al reparo y subvenció de aquella, y estas cosas no se poden totalment obte-nir, sinó es prohibint sa Magestat lo port de Torres de hont ha procehit tot lo dain;
per gò a vostra serioria illustre dit sindich supplica mane en nom de sa Magestat pro-vehir y decretar dita prohibissió de Port de Torres, manant que en aquell no se pugan enbarcar, ni desembarcar mercaderies ni altres coses sò pena de perdre dites merca-deries y vassells y que reste tot confiscat por la Regia Cort, que d.esta manera la dita ciutat restarà en part sublevada y sa Magestat ne ha de tenir major profit, puix ab dita prohibissió de port se evictaran molts fraus que se poden cometre en perjudissi del Real Patrimoni dant hocasió a dits fraus ho esser quell port despoblat y doze millos alluin de Sasser, lo que no es en la cíutat de 1.Alguer per carregar y descarregar las barcas en lo moli y portai real de dita ciutat.
Que sa Magestat no dexarà de fer mersed a dita ciutat per altres mediis que no sian en perjudigi de terser.
Vacca secretarius. /
B c. 177v. (Que por ser muy perjudicial y danoso a los drechos de su Magestad que se cobran en B c. 178 major cantidad de las mercadurias que vienen de Puerto Torres / y ser de otra parte muy perjudicial al comercio y trato comun de la ciutad de Sacer y todo el Cabo no ha
lugar lo que se supplica, particularmente por pretender en el capitulo 14 la misma ciudad que las mercadurias que desembarcan en su puerto que pagan pocos y menos drechos que en los otros puertos reales no paguen otros nuevos en las partes del Reyno [d]onde las llevaren. Episcopus preses).
4 Item diu dit sindich que, essent com es, la ciutat de 1.Alguer cap, clau, amparo y A c. 868 deffensa del Cap de Logudor, segons que per tal la han tinguda sempre los
serenis-sims reis de Aragó y es de veure en moltisserenis-sims privilegis ad aquella concedits en los quals extesament consta esser la dita ciutat "caput, / tutamen et clavis Capitis c. 868v.
Logudoris" (que son paraules formals dels privilegis) y per est respecte convé al servei de sa Magestat bé y conservassió del present Regne sia la dita ciutat poblada, y que hi agia personas principals que la habiten y governen y en temps de guerra la deffensen com lo han acostumat fer los cavallers ciutadans y poble de dita ciutat guafiant, entre totes les del Regne, lo nom de fidelissima en victories tant sefialades que alcansaren dels enemichs de la Real Corona de Aragó que la volian escalar; per gò a vostra sefio-ria illustre molt humilment supplica lo dit sindich, mane provehir y decretar que la governassió del Cap de Logudor ab sos mínistres y Lloctinentia se passe a la ciutat de 1.Alguer puix altre remei ni minor expedient no se pot pendre per dita poblassió per ser menos daiios y ser axí bé molt just que estant com estan en Sasser lo Tribunal de la Santa Inquisisió y lo de la Governagió del Cap de Logudor, se passe hu de aquells a dita ciutat de l.Alguer per convenir moltissim al servei de sa Magestat segons se ha dit que una fortalesa de tanta consideragió y de que dependeix la salut y conservassió del present Regne se conserve, guarde, augmente y no se destruesca.
Logudoris" (que son paraules formals dels privilegis) y per est respecte convé al servei de sa Magestat bé y conservassió del present Regne sia la dita ciutat poblada, y que hi agia personas principals que la habiten y governen y en temps de guerra la deffensen com lo han acostumat fer los cavallers ciutadans y poble de dita ciutat guafiant, entre totes les del Regne, lo nom de fidelissima en victories tant sefialades que alcansaren dels enemichs de la Real Corona de Aragó que la volian escalar; per gò a vostra sefio-ria illustre molt humilment supplica lo dit sindich, mane provehir y decretar que la governassió del Cap de Logudor ab sos mínistres y Lloctinentia se passe a la ciutat de 1.Alguer puix altre remei ni minor expedient no se pot pendre per dita poblassió per ser menos daiios y ser axí bé molt just que estant com estan en Sasser lo Tribunal de la Santa Inquisisió y lo de la Governagió del Cap de Logudor, se passe hu de aquells a dita ciutat de l.Alguer per convenir moltissim al servei de sa Magestat segons se ha dit que una fortalesa de tanta consideragió y de que dependeix la salut y conservassió del present Regne se conserve, guarde, augmente y no se destruesca.